VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Arona-Ce.Ver.Sa.Ma Biella 2-0

Briga-Momo 5-4

Cameri-LG Trino 0-3

Città di Casale-Valduggia 2-0

Dufour Varallo-Chiavazzese 0-2

Feriolo-Valdilana Biogliese 1-0

Juventus Domo-Fulgor Ronco Valdengo 0-1

Omegna-Città di Baveno rinviata

Classifica

Briga 44

LG Trino 39

Città di Baveno 37*

Fulgor Ronco Valdengo 35

Arona 33

Città di Casale 32

Omegna 31*

Valduggia 26

Ce.Ver.Sa.Ma Biella 25

Chiavazzese 25

Juventus Domo 25

Dufour Varallo 23

Feriolo 22

Cameri 17

Valdilana Biogliese 16

Momo 12 * una partita in meno

* una partita in meno

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Redazione di Vercelli

 

Posted in Lo Sport

Alicese Orizzonti-Verbania 0-3

Alpignano-Accademia Borgomanero 1-0

Biellese-Pro Novara 2-0

Borgaro-Bulè Bellinzago 3-0

Settimo-Stresa 2-0

Lascaris-Aygreville 0-0

Oleggio-Pro Eureka 2-3

Volpiano-Città di Cossato 1-0

Classifica

Volpiano Pianese 38

Pro Novara 37

Borgaro 36

Oleggio 35

Biellese 35

Verbania 32

Bulè Bellinzago 30

Lascaris 28

Accademia Borgomanero 26

Settimo 26

Aygreville 24

Alicese Orizzonti 23

Pro Eureka 21

Città di Cossato 19

Stresa 18

Alpignano 18

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Redazione di Vercelli

 

Posted in Lo Sport

(marilisa frison) – Sabato 10 febbraio 2024, a Trino, nella chiesa parrocchiale San Bartolomeo, con un giorno di anticipo sulla data della Memoria liturgica che è oggi, 11 febbraio, è stato ricordato il 166.mo anniversario (11 febbraio 1858) dalla prima delle 18 apparizioni della Vergine Maria, alla 14enne Bernadette Subirous, nella grotta di Massabielle, tra i Pirenei francesi.

L’incontro di preghiera si è tenuto alle 11, durante l’esposizione del Santissimo, da don Riccardo Leone, che ha così esordito:

“Spiritualmente ci portiamo a Lourdes, ci uniamo con la nostra preghiera a tutti coloro che sono giunti a Lourdes in questi giorni, a pregare la Vergine Santa. Noi la preghiamo quì, nella nostra comunità. Abbiamo la Cappella, la Grotta di Lourdes, ci sono le spoglie del fondatore dell’Oftal, ci sentiamo veramente a casa nostra.”

E davanti al Santissimo Sacramento abbiamo accolto l’invito della Vergine Santa, che ci esorta alla preghiera del Santo Rosario, così come un giorno invitò Santa Bernadette.

Insieme a don Riccardo sono stati meditati i “Misteri della gioia”.

La recita delle decine è stata guidata, a turno, dalle dame Oftal.

Si è pregato per la nostra comunità, per tutti coloro che sono impegnati a portare il Vangelo nel mondo, per le famiglie affinché sia accolta la vita, per consolidare le famiglie al Signore e affinché Maria continui a parlarci di Gesù.

È stata invocata la preghiera del malato, in occasione della XXXII Giornata Mondiale del Malato, istituita da San Giovanni Paolo II nel 1992, proprio nel giorno della prima apparizione della Madonna alla grotta di Massabielle.

Al termine, la numerosa assemblea si è trasferita nella attigua Cappella di Lourdes per la supplica alla Vergine.

Nonostante il tempo infausto tante le persone intervenute a portare il saluto filiale alla Bella Signora.

Le Dame dell’Oftal hanno offerto mentine e immagini della Madonna di Lourdes benedette.

Trino è sede generale dell’Oftal (che si occupa del trasporto degli ammalati a Lourdes), fondata nel 1932 da Mons. Alessandro Rastelli.

Altro co-fondatore fu Giannino Ferrario, il quale investì per tale causa gran parte del suo cospicuo patrimonio.

Lo stesso Rastelli fece costruire nella chiesa parrocchiale San Bartolomeo la splendida cappella con all’interno riprodotta la grotta di Lourdes con la splendida e radiosa Signora.

Mons. Paolo Angelino Presidente dell’Oftal, prima di recarsi a Lourdes per accogliere i fedeli, provenienti da ogni dove, ha fatto finemente addobbare la grotta con splendide rose in omaggio a Maria.

All’interno della cappella di Lourdes, a Trino, come ha ricordato don Leone, riposa don Rastelli.

Buona conversione e buona preghiera a noi tutti, anche nell’imminenza della orami prossima Quaresima; questo è quanto la Vergine chiedeva e chiede, pregando altresì per la guarigione a tutti i malati.

Posted in Pagine di Fede

Se il rito esequiale per l’ultimo saluto a Vittorio Emanuele di Savoia, ieri a Torino, ha visto riunite attorno al feretro del figlio dell’ultimo Re d’Italia, nobili e teste coronate d’Europa, anche il Vercellese ed il Biellese hanno dato un contributo, forse meno esposto all’evidenza mediatica, quanto prezioso, nell’apporre questo simbolico sigillo ad un tratto di storia d’Italia.

Ha concelebrato, con Mons. Paolo De Nicolò, Mons. Gian Luca Gonzino, Canonico della Cattedrale del Duomo di Vercelli.

Ed il servizio di onoranze funebri è stato affidato all’impresa biellese di cui è titolare Renato Conzon, che ha voluto assicurarsi la collaborazione, per questo impegnativo servizio, dei colleghi di un’altra storica azienda del settore, questa volta vercellese, l’Impresa Valeriano: tre generazioni e 74 anni di esperienza; dal fondatore, il nonno Pietro, che passò il testimone a Fabrizio. Ed ora con lui c’è Andrea.

Dalla camera ardente allestita presso la Reggia di Venaria, fino a San Giovanni, discreti ed impeccabili, si sono occupati di ogni incombenza.

Mercoledì la salma sarà cremata nel tempio crematorio di Biella; le ceneri saranno riposte a Superga, come desiderato dal Principe.

***

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Posted in Società e Costume

ll 7 febbraio, in coincidenza con la Giornata europea della sicurezza in rete indetta dalla Commissione europea, le istituzioni scolastiche italiane sono state chiamate a dire “NO” al bullismo a scuola, dedicando la mattinata ad azioni di sensibilizzazione rivolte agli studenti e a tutta la comunità.

L’Istituto Lancia di Borgosesia, da sempre molto attivo nella lotta a bullismo e cyberbullismo, ha aderito promuovendo numerose iniziative.

Il programma è stato inaugurato il giorno precedente, martedì 6, con una conferenza in streaming sul tema nell’ambito del progetto #cuoriconnessi, ideato da Unieuro e Polizia di stato.

Vi hanno partecipato le classi II A e III B dell’Ipsia “G. Magni”, per un totale di 43 alunni.

La conferenza ha voluto sensibilizzare adolescenti, genitori e insegnanti al problema del cyberbullismo e a un uso consapevole dei dispositivi connessi alla rete.

E’ infatti indispensabile imparare a cogliere e sfruttare gli aspetti positivi che l’universo online offre trasformandoli in opportunità di studio, lavoro e conoscenza dell’altro, ma allo stesso tempo affinare la capacità di riconoscerne le insidie e i pericoli.

Il giorno successivo nel plesso di via Marconi e in quello della Scuola Barolo a Varallo alcuni rappresentanti degli studenti hanno affisso le bandiere con lo slogan “Stop al bullismo” mentre nelle singole classi è stata dedicata mezz’ora di lezione per una riflessione sul fenomeno.

All’Istituto tecnico Lirelli, invece, è stata installata nell’atrio una cassetta dove sarà possibile raccogliere in forma anonima, o meno, eventuali segnalazioni.

Il logo apposto sulla scatola e usato come immagine simbolo dell’iniziativa è stato disegnato da Mario, un ragazzo della prima meccanici.

Riporta le iniziali NB, “No Bull” e una paletta con la scritta Stop Bullismo.

Un modo per dare voce ai ragazzi che può andare anche oltre il fenomeno del bullismo e coinvolgere qualsiasi osservazione – positiva o negativa – per migliorare l’organizzazione della scuola.

Nella giornata di mercoledì 7 i docenti sono passati nelle classi per illustrare l’iniziativa e sollecitare i ragazzi a farne uso.

Contestualmente è stato chiesto di prestarsi a inventare e scattare una foto di gruppo per ribadire il loro No al bullismo.

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Redazione di Vercelli

 

 

Posted in Scuola e Università

Martina Arnoletti in Ciampi è nata a Ivrea il 17 settembre 1989, sotto il segno della Vergine, esattamente come il marito Matteo, classe 1982, nato invece a Castellamonte.

La Vezzosa Mugnaia 2024, di professione assistente in uno studio dentistico, da sempre vive e respira Carnevale, tutto l’anno, grazie a una famiglia totalmente immersa nella nostra festa.

Il papà Paolo, classe 1961, nel 1984 ha fondato con alcuni amici il carro “La Contea di Montenavale”, pariglia numero 29, che proprio quest’anno festeggia 40 anni.

Paolo, figura carismatica e molto attiva nel quartiere che domina la collina alle spalle di Via Jervis, è anche Presidente della nuova Fagiolata di Montenavale (prima fondazione nel 1862), che il nonno materno della Mugnaia ha contribuito a rifondare dopo la Guerra nel 1948.

Non a caso le prime immagini di Martina a Carnevale la ritraggono ad aiutare la mamma Viviana, le zie e le cugine tra i pentoloni fumanti dell’amata fagiolata.

La passione per la battaglia, rigorosamente sul carro, la porterà presto ad abbandonare i camici della fagiolata e a indossare imbottiture e maschera.

Fin dall’età di 17 anni, infatti, è presenza fissa sulle sponde della Contea di Montenavale, grazie al quale incontrerà il marito Matteo Ciampi.

Anche lui di Montenavale, Matteo porta un cognome che non nasconde le origini toscane della famiglia.

Imprenditore nelle nuove tecnologie, è cofondatore di Allo Energy, una start-up che monitora i consumi energetici delle case per ottimizzare i risparmi energetici di dispositivi ed elettrodomestici.

Fu il cugino di Martina, Lorenzo, a invitare nel 2015 il Toniotto, fino ad allora Tuchino e “piazzaiolo”, come ama definirsi, a far parte di quel carro che da allora non ha più abbandonato e che lo portò subito a incrociare il sorriso ammaliante della bellissima Martina.

L’amore sbocciò subito e presto seguirono i due figli: Alice (2018), che troverete nei giorni di corteo sul carro del Toniotto, coltiva il sogno di diventare Abbà, e il piccolo di casa, Tommaso, nato nel maggio 2022.

Si sono sposati nel 2021, dopo due rinvii a causa della pandemia.

Il viaggio di nozze in Puglia, e successivamente la scoperta della Tailandia, hanno contribuito ad alimentare l’interesse per i viaggi che, insieme alla fotografia e al pilates, sono le passioni della nuova Vezzosa.

Nei giorni che hanno preceduto l’affaccio del sabato sera Martina non ha smesso per un solo secondo di pensare a quel momento.

Non vedo l’ora di provare il calore della folla e di sentire il contatto e lo scambio di energia con tutti. So che sarà un momento intenso. I giorni che hanno preceduto la presentazione sono stati un frullatore di emozioni: tensione, serenità, ansia, eccitazione…Matteo ed io non avremmo potuto affrontarli senza l’aiuto prezioso e nascosto di tutti coloro che ci hanno accompagnato in questo percorso, dalle Mugnaie Elena Trotto Gatta, Elisa Gusta e Francesca Vanoni, al mio Aiutante, fino alla sarta, al parrucchiere e alla truccatrice. Un team che non mi ha abbandonata per un solo istante facendomi sentire protetta. È incredibile la preparazione meticolosa e la cura dei dettagli che si cela dietro il mio personaggio. Pur vivendo il Carnevale da sempre, in poche settimane ho imparato tantissimo dei riti e delle tradizioni tramandati di anno in anno, tra cui l’uso della maschera che ho indossato per coprire il volto quando mi hanno preso le misure dell’abito, uno dei momenti più emozionanti”.

Martina è perfettamente consapevole del suo ruolo e con un sorriso ancora ricorda quel disegno premonitore dedicatogli dal marito Matteo.

Sono felice di interpretare un ruolo così attuale, una donna forte e ribelle, proprio come il bellissimo manifesto del Carnevale di quest’anno, che simboleggia perfettamente il momento storico che tutte le donne stanno vivendo. La Mugnaia è un’eroina che affronta le insidie e i pericoli della vita senza paura, spero di essere all’altezza e di riuscire a trasmettere questi valori nei giorni di Carnevale. Quando è avvenuto il contatto e ho ricevuto il tradizionale garofano era la sera del 6 gennaio, Carnevale era già iniziato e per me è stata assolutamente una sorpresa. In quell’istante si è realizzato un sogno che fino ad allora avevo solo idealizzato. Anche se in fondo, è stato proprio mio marito Matteo pochi anni fa (nel 2018) a immaginarmi già nelle vesti della Vezzosa, quando ha disegnato di suo pugno le sponde del nostro carro – La Contea di Montenavale – mettendo al centro la figura della Mugnaia. In quel disegno il volto dell’eroina era ispirato a me”.

Martina sarà accompagnata sul cocchio dorato dalle damine Demetra Pollono (11 anni), che sogna già da Mugnaia e tifa per la Morte, e Camilla Bernardi (9 anni), amante dei cavalli e dei Diavoli Aranceri.

I paggi saranno Alice Braghin, già Abbà nel 2014, e Sofia Chirico, entrambe di 18 anni e grandi appassionate di cavalli.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume

Lv 13,1-2.45-46

Dal libro del Levìtico.

Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse:
“Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: “Impuro! Impuro!”.
Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento”.

Sal.31

Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.

Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: “Confesserò al Signore le mie iniquità”
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!

1 Cor 10,31 – 11,1

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi.

Fratelli, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio.
Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.

Mc 1, 40-45

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: “Se vuoi, puoi purificarmi!”. Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: “Lo voglio, sii purificato!”. E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: “Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro”.
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

***

COMMENTO A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE

Gesù “ne ebbe compassione” (Vangelo).

Gesù conosce perfettamente la prescrizione mosaica riguardo alla lebbra di cui il Levitico ne descrive sintomi e relative prescrizioni; contaminazione, impurità, peccato…  eppure la prima reazione di Gesù è un’altra: Gesù ha “compassione” dell’uomo, dell’ammalato, del lebbroso.

Gesù non è preoccupato di “certificare” la malattia, di prescrivere regole e leggi… Gesù ha compassione per l’uomo, per il suo dolore.

L’uomo chiama Dio e Dio guarda l’uomo.

Gesù guarda all’uomo, al suo dolore, alla sua difficoltà e ne ha “compassione” patisce con…, il suo è l’atteggiamento di chi si china sull’uomo, di chi condivide, di chi cura, allevia, guarisce…

Lebbrosi… non potevi non sapere se nei dintorni vi era un lebbroso: coperto di stracci, doveva far suonare campanelli per “avvisare” del suo arrivo, scoperto il capo, velato il volto, al grido di “impuro” era “riconosciuto” ed “evitato” da tutti.

Malattia terribile e “penalizzante”, suscitava dibattiti “ha peccato lui o i suoi genitori?”

“Quale peccato ha commesso così grave da meritarsi simile pena?”

Motivo di esclusione e di segregazione, vita di solitudine e di allontanamento dalla comunità, rifiuto. (prima lettura)

E Gesù non solo ne ha “compassione”, tende la mano e lo “tocca”.

Gesù si avvicina, si fa “prossimo”, si curva su quel lebbroso, lo tocca e lo guarisce.

Gesù è lì vicino, accanto, in quel lebbroso… perché dove c’è l’uomo sofferente, abbandonato, disprezzato… lì c’è Dio.

Gesù “tocca” e “guarisce”.

Dio non è solo è “vicino”, è con l’uomo

“Se vuoi….”

“Se vuoi… puoi” una “supplica”… una preghiera.

In ginocchio.

Totale fiducia e abbandono. Fede.

E Gesù vuole.

Gesù tocca e purifica.

Non più Impuro, ma Purezza

Gesù vuole il bene e la salvezza dell’uomo, Dio ama l’uomo così tanto che si china su di lui per “guarirlo”, non solo dalle malattie…

Lo toccò e lo guarì non solo dalla lebbra ma da ogni impurità…

Lo toccò e lo guarì … perché non fosse più solo, perché non fosse più escluso, perché non vivesse più ai margini, perché fosse “in comunione, in relazione”.

“Taci” perché la fede non viene suscitata dai miracoli, perché la fede non ha bisogno di “prove”.

“Taci”… ma se ho incontrato Dio non posso tacere!

Non posso tacere la misericordia e la compassione di Dio per l’uomo, per ogni singolo uomo, per l’uomo peccatore, per l’uomo solo, per l’uomo abbandonato…

“Taci” ma se Gesù mi ha “liberato” e “guarito”, non posso tacere: pienezza di vita pienezza di Dio.

L’incontro che non si può tacere: Il Vangelo, il nuovo annuncio, una “modalità nuova”, la salvezza.

Il lebbroso diventa “annunciatore”, non più solo, emarginato, ammalato… ma guarito, purificato… non più “campanelli”, ma parole, annunci.

Libertà e purezza, oltre le “regole”, libertà che è scelta di vita, gioia, salvezza. (seconda lettura)

E Gesù, mentre la folla lo cerca, cerca la solitudine, non per “chiudersi”, ma per “ritirarsi”.

E la gente lo cerca…

Posted in Pagine di Fede

Fiorenzuola 3

Pro Vercelli 3

Marcatori: 28’ pt Ceravolo, 36’ pt Rutigliano, 23’ st Ceravolo, 33’ st Santoro, 34’ st Mustacchio, 37’ st Cremonesi

Fiorenzuola (4-2-3-1): Sorzi; Sussi, Potop, Cremonesi, Gonzi; Di Gesù (14’ pt Oneto), Mora; D’Amico (16’ st Seck), Brogni (15’ st Maffei), Morello (31’ st Reali); Ceravolo (31’ st Popovic). A disp.: Bertozzi, Roteglia, Gentile, Nelli, Bondioli, Alberti, Di Quinzio, Seck, Musatti, Anelli. All. Tabbiani.

Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Frey 29’ st Pinzi), Parodi, Camigliano, Iezzi (11’ st Sarzi Puttini); Iotti, Santoro, Rutigliano (29’ st Kozlowski); Pannitteri (11’ st Mustacchio), Nepi (22’ st Rojas), Maggio. A disp.:: Vaccarezza, Mastrantonio, Contaldo, Gheza, Casazza, Forte, Citi, Pinzi, Kozlowski, Petrella. All. Dossena.

Arbitro: Viapiana di Catanzaro.

Guardalinee: Munitello di Gradisca d’Isonzo e Peletti di Crema.

Quarto uomo: Marin di Portogruaro.

Ammoniti: Sussi (F), Iezzi (PV), D’Amico (F), Potop (F), Mora (F)

Recupero: 3’ pt – 6’ st

Una partita ricca di emozioni quella giocata contro il Fiorenzuola.

Pro Vercelli pericolosa dopo 2 minuti con la conclusione da fuori area di Maggio che ci riprova dopo 1 minuto con un colpo di testa ma Sorzi è pronto alla parata.

Al 13’ è Pannitteri che dalla distanza impegna Sorzi che manda in corner.

Occasione per i padroni di casa al 27’, Brogni si trova solo davanti a Sassi che blocca la sfera.

Fiorenzuola in vantaggio al 28’ con Ceravolo che beffa Sassi.

Altra occasione per il Fiorenzuola al 32’ con D’Amico ma Sassi blocca in due tempi.

Pareggiano le bianche casacche al 36’:  Rutigliano in area colpisce di destro e insacca.

Ancora un insidioso tiro di Maggio al 42’ ma Sorzi para.

Le squadre vanno negli spogliatoi al termine della prima frazione di gioco sul risultato di parità di 1-1.

Al rientro la Pro Vercelli è alla ricerca del gol del vantaggio ma è il Fiorenzuola che al 23’ con Ceravolo di sinistro batte Sassi e porta il risultato sul 2 a 1.

Ma le bianche casacche in un paio di minuti ribaltano la situazione.

Al 33’ agguanta il pareggio con Santoro che insacca di testa e batte il portiere avversario e dopo 1 minuto l’apoteosi dei leoni che trovano il gol del vantaggio con Mustacchio.

Doccia fredda per la Pro Vercelli al 37’: Cremonesi su passaggio di Sussi trova la rete del pareggio.

La Pro Vercelli cerca la vittoria e nel finale Maggio dalla distanza impegna il portiere del Fiorenzuola che si supera e blocca la sfera.

La partita termina con il risultato di 3 a 3.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 10 febbraio, poco prima delle 15:00 la squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Varallo Sesia, Comando di Vercelli, sono intervenuti in località Fossetti nel comune di Valduggia per un dissesto statico che ha causato uno smottamento di terra e ceppi di alberi.

Arrivata sul posto la squadra dei Vigili del Fuoco si è adoperata per il ripristino della viabilità verso la frazione che era rimasta isolata.

Non si segnalano feriti.

Presenti sul posto anche gli operatori del comune.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Mercoledì 8 febbraio, nell’aula magna dell’ ITI Faccio di Vercelli, le classi quinte hanno incontrato le forze militari della Guaedia di Finanza.

Questa attività di orientamento e’ stata inserita nel progetto SCUO.TER (legalità) a cura della Prof.ssa Evelina Sacco per rispondere alle diverse esigenze lavorative degli alunni delle classi quinte in relazione anche alle offerte  di arruolamento neIle Forze dell’ordine.

La giovane ufficiale Tenente Lois Liberati, che ha condotto l’incontro, si è prodigata nel fornire agli allievi risposte esaurienti e precise a cominciare dalle prove selettive per superare il concorso in accademia.

E’ stato fornito un quadro completo di come si possa orientare la propria vita al servizio della societa’ tutelando i consumatori dalle frodi e  contrastando i reati tributari.

Un momento formativo importante che ha visto i giovani partecipare ed apprezzare questa nuova iniziativa.

Si ringraziano per la disponibilità accordata il Colonello Ciro Natale,  Comandante provinciale della Guardia di inanza e la Dirigente dell’istituto, Prof.ssa Antone.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università