Mese: Gennaio 2024
Accademia Borgomanero-Pro Eureka 1-1
Alpignano-Bulè Bellinzago 1-3
Biellese-Aygreville 3-1
Borgaro-Alicese Orizzonti 3-2
Lascaris-Settimo 1-1
Oleggio-Stresa 2-0
Pro Novaara-Città di Cossato 2-0
Volpiano-Verbania 1-1
Classifica
Borgaro 30
Oleggio 30
Biellese 29
Volpiano Pianese 29
Pro Novara 28
Bulè Bellinzago 27
Verbania 23
Alicese Orizzonti 23
Accademia Borgomanero 23
Aygreville 22
Lascaris 21
Alpignano 15
Settimo 15
Città di Cossato 15
Pro Eureka 12
Stresa 11
Redazione di Vercelli
Giocate domenica 14.1
Lavagnese-Città di Varese 3-1
Vogherese-Fezzanese 1-1
Giocate sabato 13.1
Borgosesia-Asti 0-1
Bra-RG Ticino 3-2
Chisola-Alba 0-2
Derthona-Sanremese 1-0
Alcione Milano-Albenga 0-0
Gozzano-Ligorna 1-1
Pinerolo-Pont Donnaz 1-0
Vado-Chieri 4-1
Classifica
Alcione 45
Albenga 37 (-1)
Chisola 37
Asti 35
Città di Varese 35 (-1)
Vado 34
RG Ticino 32
Ligorna 32
Bra 31
Fezzanese 27
Derthona 25
Pinerolo 25
Vogherese 26
Gozzano 24
Sanremese 22
Alba 21
Chieri 21
Lavagnese 21
Pont Donnaz 19
Borgosesia 14
Redazione di Vercelli
(Stefano Di Tano per Vercelli Oggi, Domenica 14 gennaio 2024).
Qualche segnale di incertezza e di scarsa compattezza dei reparti era emersa già nel primo tempo quando si era visto e capito che il forte impeto del Renate non era solo un fatto difensivo e di contenzione degli avversari, ma qualcosa che puntava più in alto.
Tempi duri per il nostro n. 1 Jacopo Sassi (maglia 22) che aveva visto un paio di arrembaggi pericolosi nella sua area di porta con il risultato di lavorare ad alto ritmo sui successivi calci d’angolo punitivi.
Timide le apparizioni di Houdi, Mattia Mustacchio (n.7) e Nepi nel rettangolo difeso da Fallani, sapientemente protetto da un quartetto di difensori che non lasciavano scampo alle incursioni (sempre le stesse, sempre uguali) delle nostre punte.
Non arrivando a soddisfacenti conclusioni, i nostri giocatori si sono sentiti in forte difficoltà e malamente hanno puntato a rinforzare il reparto difensivo che era bersagliato dalle continue sollecitazioni degli avversari.
Centrocampo indebolito, e pochi collegamenti con le deboli fasce esterne ed i corridoi centrali nei quali i nostri giocatori, erano impediti anche con le maniere forti dagli arcigni guardiani della porta lombarda.
Ne fanno fede, a fine partita, i nomi di quattro ammoniti che in tutti i modi hanno compiuto il loro dovere rischiando a volte l’espulsione.
Questa, in breve, la situazione al 45° minuto (0-0), mentre la nebbia si allentava sul campo, ma il termometro in forte ribasso giocava contro la lucidità dei nostri ragazzi che al 46° (- primo minuto della ripresa -) bruciavano la frittata incassando il goal del Renate ad opera del centrocampista Baldassin, lesto a girare in rete un traversone alle spalle di Sassi, attento a coprire altre falle della difesa.
Indiscutibile e dolorosa la ripercussione dei bianchi sul cambiamento “a freddo” del risultato che appariva sempre più difficile da recuperare perché il Renate ora sfoderava quintali di grinta e cattiveria senza riserve su ogni pallone giocabile, annullando quasi tutte le modeste azioni di attacco dei vercellesi.
Andrea Dossena ha così cercato di organizzare la contro-offensiva tagliando netto il povero attacco messo in campo, mandando in panchina Mustacchio e Maggio, consentendo l’entrata con un filo di speranza, di Petrella e il leone dei miracoli Gianmario Comi (n.10), ma il destino è segnato in negativo.
Si arriva infatti al 90° tra la tristezza e la rassegnazione: tutto gioca contro la Pro, arbitro, segnalinee, stato confusionale del centrocampo, e persino un collaboratore panchinaro del Renate che getta volutamente un secondo pallone sul campo per fermare un’azione della Pro in fase di attacco.
L’arbitro Gavini (di Aprilia) vede tutto, e lo espelle con tanto di cartellino rosso (una vera figura di m… per il colpevole che poi si sbraccia sul campo a festeggiare una utile quanto sofferta vittoria in trasferta contro una delle Squadre protagoniste del campionato, la Pro, appunto.
Concretamente, poco è cambiato in classifica, conservando un ottimo quinto posto dopo le grandi, ma realizzando un imprudente “calo” di valore del gruppo che doveva mantenere quel ritmo e la concretezza cui eravamo giustamente abituati.
L’orizzonte ci deve impegnare ad essere più concentrati e limpidi nell’organizzazione dell’attacco, senza la quale i prossimi scontri con i vertici della classifica diventeranno portatori di spiacevoli pensieri.
Inutile dire, ma è meglio ricordarlo, che l’apporto corale del pubblico e dei tifosi di tutte le età, sarà un messaggio positivo per chi è sul terreno di gioco.
Non facciamolo mancare ai nostri “leoni” affinché si sentano in ogni occasione dei coraggiosi protagonisti degli scontri che li aspettano.
Grazie Pro, per le tante emozioni che ci regali (anche quando ci fai qualche brutta sorpresa!).
sd
Redazione di Vercelli
Il Sindaco Federico Riboldi, con una delegazione di sindaci dell’Alto Piemonte e del Gran Monferrato nella valle portoghese del Douro, ha ricevuto dalle mani del Commissario europeo all’agricoltura il titolo di Città Europea del Vino.
“Sono orgoglioso di ricevere questo prestigioso riconoscimento che valorizza il nostro territorio, le competenze dei nostri viticoltori e l’eccellenza dei nostri prodotti enologici – dichiara Riboldi, che prosegue -. Questo risultato è il frutto del lavoro di anni a creare sinergie fra istituzioni e tessuto produttivo locale che quotidianamente con passione contribuisce a consolidare la reputazione del Gran Monferrato nel mondo del vino”.
Il Sindaco ha espresso la sua gratitudine a coloro che hanno contribuito a questo successo.
“Desidero ringraziare le enoteche regionali, i sindaci dei comuni coinvolti e il consorzio turistico Gran Monferrato per il loro lavoro costante nella promozione del nostro territorio. La loro dedizione ha giocato un ruolo fondamentale nel portare l’attenzione su ciò che la nostra regione ha da offrire in termini di cultura enogastronomica e paesaggistica. Come amministrazione comunale Casalese ci impegniamo a sostenere e promuovere attivamente le iniziative legate a questo prestigioso riconoscimento, lavorando per consolidare la reputazione del Gran Monferrato come una delle perle enologiche e paesaggistiche d’Europa”.
Redazione di Vercelli
Martedì 16 gennaio è attesa al Biella Jazz Club la cantante Sara Grassi accompagnata da Giampiero Spina alla chitarra, Raffaele Romano al contrabbasso e Massimo Pintori alla batteria.
Sara Grassi Quartet porta all’attenzione del pubblico una proposta musicale composta dagli indimenticabili evergreen del songbook americano, reinterpretati attraverso eleganti arrangiamenti che fondono vari stili musicali quali il jazz, il blues e la bossanova.
Sara Grassi, classe ’78, si avvicina alla musica jazz da adulta, apprezzandone la vera essenza di condivisione sotto la guida, in particolare, di Daniela Panetta, sua insegnante di canto jazz, grazie alla quale riesce a raggiungere importanti traguardi, primo tra tutti la borsa di studio come migliore allieva al seminario di vocal jazz diretto da Michele Hendrix, nel 2013.
Sara Grassi – Voce
Si avvicina alla musica molto giovane iscrivendosi al conservatorio G. Verdi di Milano per seguire i corsi di violino e pianoforte complementare. A partire dal 2008 decide di approfondire lo studio del canto jazz con Daniela Panetta.
Negli anni segue diversi seminari tra i quali si citano quelli tenuti da Roberta Gambarini e Jay Clayton.
Nel 2012 partecipa al seminario estivo di Nuovo Jazz prendendo parte ai laboratori tenuti da Maria Pia De Vito ed Elisabetta Antonini per il canto e Paolo Fresu per la musica d’insieme.
Nel 2013 viene premiata con borsa di studio per essersi distinta come migliore allieva del workshop residenziale di Canto Jazz e improvvisazione diretto da Michelle Hendrix, a Spoleto.
È voce femminile di formazioni jazz milanesi e dal 2020 è componente del coro Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano.
Giampiero Spina – Chitarra
Si avvicina al jazz studiando con Massimo Minardi; successivamente si diploma in composizione e arrangiamento con il M° Filippo Daccò e segue vari seminari tenuti da Pat Martino, Frank Gambale, Mike Stern, Dave Libman.
Ha suonato nei più importanti Festival Jazz italiani ed ha partecipato a numerose registrazioni discografiche sia a suo nome che affiancando musicisti di fama nazionale ed internazionale tra i quali: Rudy Royston, Beppe Caruso, Tullio Ricci, Michele Franzini, Ferdinando Faraò, Max De Aloe, Giovanni Falzone, Antonio Zambrini, Massimo Minardi, Ezio Allevi, Beppe Aliprandi, Alberto Mandarini, Luca Segala, Antonello Monni, Tony Arco, Roberto Cipelli, Emanuele Cisi, Rosario Giuliani, Mauro Negri; con la Monday Orchestra: Dick Oatts, Randy Breker, Bob Mintzer, Paolo Tomelleri, Emilio Soana, Franco Ambrosetti, Micheal Blake, Tullio De Piscopo, ChristianMayer, Fabrizio Bosso; con Artchipel Orchestra: Keith Tippet, Phill Miller, Karl Berger.
Nel 2012 e nel 2014 con Artchipel Orchestra vince il premio “Top Jazz” indetto dalla rivista Musica Jazz.
Nel 2016 è tra i finalisti del concorso Barga Jazz per la sezione arrangiamenti sulle composizioni del M° Franco D’Andrea.
All’attività concertistica affianca l’attività didattica (presso il Conservatorio di Musica di Pavia e la Civica Scuola di Musica di Cinisello Balsamo), di produzione musicale e di arrangiamento per orchestra.
Raffaele Romano – Contrabbasso
Inizia con il basso elettrico e prosegue con lo studio del contrabbasso presso il conservatorio di Como dove è seguito dal M° Marco Micheli e consegue il diploma accademico di secondo livello in jazz col massimo dei voti.
Partecipa ai seminari estivi di Laurino in Jazz e di La Spezia Jazz partecipando ai corsi di Paolino Dalla Porta e di Larry Grenadier.
Durante la sua carriera artistica ha collaborato con: Bobby Solo, Luca Gusella, Gilson Silveira, Eduardo Lopes, Dario Faiella, Bill Noteman, Eric Vaughn, Carlo Morena, Nevio Zaninotto, Francesco D’auria, Alberto Mandarini, Michele Bozza, Matteo Raggi, Fulvio Chiara, Antonio Zambrini e tanti altri.
Ha suonato, altresì, ai seguenti festival: Festival Jazz di Iseo, Festival Blues di Macchia, Baronissi jazz, Novara Jazz, Jazz Club di Torino, Festival artisti di strada di Amalfi.
Tra le principali registrazioni discografiche si citano: “Giorgia Sallustio Sextet” di Giorgia Sallustio, “Too soon for a gift” di Vercesi/Greselin quartet, “Cabo Europa” di Shaquetrà, “Green orange taste” di Green Orange.
Massimo Pintori – Batteria
Studia batteria presso la Scuola del Capolinea di Milano, con il M° Enrico Lucchini, e percussioni presso la Scuola di Musica di Sesto San Giovanni (MI).
Grazie alla sua capacità di spaziare con gusto dal “mainstream” al jazz informale e d’avanguardia, diventa in breve tempo uno dei più richiesti “sideman” milanesi.
Ha collaborato con moltissimi musicisti sia italiani che stranieri ed ha registrando numerosi album per le più importanti etichette discografiche italiane.
Partecipa a tournée e festival di rilevanza nazionale ed internazionale con Stefano Battaglia, Arrigo Cappelletti, Guido Manusardi, Roberto Ottaviano, Furio Romano, Tom Harrell, Lee Konitz, Markus Stockhausen e Paul Jeffrey, col quale ha anche compiuto una tournée negli Stati Uniti
C’è grande attesa per il concerto di Mario Venuti giovedì 18 gennaio alle ore 21,30, i posti per il concerto sono esauriti.
Redazione di Vercelli
Vercelli,13-01-2024
S2M Volley Vercelli – Botallla Team Volley 3-1 25/13 – 25/23 – 21/25 – 25/23
S2M Volley Vercelli: Avilia (10), Bertinazzi (14),Fenoglio (2), Lupo Greta (2) Lupo Laura (9), Ippolito(4), Micillo (3), Mosso (L1), Vattimo (6), Viazzo (10),Vercellone Chiara (5), Vercellone Laura L2. All.: Gherardi, Vigliani
È stata una vittoria molto sofferta, ma meritata.
Quando una squadra deve rinunciare a: Comello infortunata sino a fine stagione, Mastronardi indisponibile per una forma influenzale, Remondini out per un problema alla caviglia, a cui aggiungere inoltre le non perfette condizioni fisiche di Viazzo, anche un incontro contro l’ultima in classifica diventa ovviamente molto complicato.
Ed infatti sabato contro il Team Volley Biella, la S2M ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione delle avversarie, che tralasciando il primo set, hanno messo non poco alla corda le atlete di Gherardi e Vigliani.
Tanto è vero che le avversarie dal secondo periodo in poi sono rientrate in partita, prima forzando maggiormente la battuta, mettendo automaticamente in crisi la ricezione della S2M e beneficiando poi del fatto che gli attaccanti di posto due e quattro delle bicciolane, hanno avuta grande difficoltà a far cadere a terra la palla.
Il risultato è stato che a quel punto l’incontro è diventato molto più equilibrato, risolto solo alla fine sul filo di lana a favore delle vercellesi, che sono ritornati comunque ad una vittoria molto importante.
Artefici del successo sono state il libero Mosso che ha ricevuto e difeso quasi per tutti, la palleggiatrice Vattimo, ottima anche in attacco con 6 punti di cui 4 nell’ultimo set e l’eterna Bertinazzi MVP con 14 punti suddivisi tra attacco e muri.
A prescindere dalle assenze, la grinta di squadra è comunque da migliorare perché in questa gara sono state troppe le palle che sono cadute in modo banale nella metà campo bicciolana, senza che la difesa sia riuscita ad evitare il punto.
Il prossimo turno per Viazzo e compagne è previsto sabato 20 gennaio alle ore 17.00 a Trecate contro l’Igor.
La partita dovrà essere affrontata con la massima concentrazione.
Redazione di Vercelli
Nella mattina di venerdì 12 gennaio 2024, sul telefono del Luogotenente Pasqualino Putzolu, Comandante della Stazione Carabinieri di Vercelli, è comparso il segnale d’avviso del ricevimento di un messaggio Whatsapp.
La persona che l’aveva appena spedito, conosciuta da tempo dal valoroso sottufficiale, stava affrontando uno dei momenti più bui della propria esistenza, quello in cui non si riesce proprio più
a trovare un appiglio per proseguire nell’avventura della vita e si sta per cedere all’insana tentazione di porre fine alle proprie tribolazioni.
Problemi strettamente personali stavano per prendere il sopravvento sulla mente di questa persona di 52 anni, che aveva già predisposto il necessario per farla finita.
Senza perdere nemmeno un attimo di tempo, il Luogotenente Putzolu, compresa la gravità assoluta del momento, ha immediatamente allertato il collega che comanda la Stazione Carabinieri competente sul territorio dove si stava verificando questa tragedia, il quale si è precipitato sul posto assieme ai suoi uomini.
Poco dopo anche il Luogotenente Putzolu è giunto personalmente in loco per dare manforte, dopo avere allertato i soccorsi sanitari.
La vittima dell’insano tentativo, che aveva già stretto il cappio e stava perdendo conoscenza, è stata salvata in extremis, e l’immediato ricovero ospedaliero ha consentito di poterla dichiarare fuori pericolo già nel corso della giornata.
Al Luogotenente va il ringraziamento e l’ammirazione da parte di superiori e colleghi, per avere saputo ancora una volta mettere in luce la capacità dell’Arma dei Carabinieri di rispondere prontamente al cittadino in difficoltà.
Redazione di Vercelli
1 Sam 3, 3-10. 19
Dal Primo Libro di Samuele
In quei giorni, Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: “Samuèle!” ed egli rispose: “Eccomi”, poi corse da Eli e gli disse: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Egli rispose: “Non ti ho chiamato, torna a dormire!”. Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: “Samuèle!”; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Ma quello rispose di nuovo: “Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!”. In realtà Samuèle fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: “Samuèle!” per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato, eccomi!”. Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. Eli disse a Samuèle: “Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta””. Samuèle andò a dormire al suo posto.
Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: “Samuéle, Samuéle!”. Samuèle rispose subito: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta”.
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.
Sal.39
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo”.
“Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo”.
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
1 Cor 6, 13-15. 17-20
Dalla prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi
Fratelli, il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Gv 1, 35-42
Dal Vangelo secondo San Giovanni
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì – che, tradotto, significa maestro – dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia” – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa” – che significa Pietro.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA
Incontrare il Messia
(1Sam 3,3-10.19; Sal 39; 1Cor 6,13-15.17-20; Gv 1,35-42)
«Abbiamo trovato il Messia». Il Vangelo di questa domenica ci propone l’incontro di Gesù con i suoi primi discepoli. Tutta la liturgia di questa seconda domenica del Tempo ordinario è incentrata sulla chiamata di Dio verso l’uomo, che diventa così suo discepolo.
E’ interessante leggere questo vangelo nel clima liturgico natalizio appena terminato. Andrea incontra suo fratello Simone e gli annuncia che lui e i suoi amici hanno trovato il Messia che stavano cercando e aspettando.
Possiamo dire lo stesso di noi? Stiamo cercando il Messia, cioè colui che ci può portare la buona notizia di Dio? Lo abbiamo riconosciuto in questo tempo di Natale appena terminato? Il Natale è stato per noi svelamento di quella Presenza divina che abita fra noi, abita in noi e fa nuova la nostra vita e la vita del mondo?
La parola del vangelo non è una semplice favola, che pur istruttiva e con una buona morale, è sempre frutto della fantasia di uno scrittore. La parola del Vangelo è Parola vivente. Noi ascoltiamo il Vangelo perché la buona novella diventi vita nella nostra esistenza. La Parola di Dio, a differenza delle favole, è viva ed efficace, non penetra nel cuore dell’uomo – di qualsiasi uomo, donna- senza portare frutto a tempo opportuno.
Donare la Parola di Dio non è mai spreco, ma sempre dono. Noi gratuitamente la riceviamo e gratuitamente la doniamo, con la certezza di fede che germoglierà per il bene del fratello e della sorella a cui la porgiamo. Se Giovanni Battista non avesse indicato ai suoi due discepoli Gesù come “l’Agnello di Dio”, essi non lo avrebbe riconosciuto. Il cristiano è un missionario per natura: non riconduce gli altri a se stesso, ma a Gesù, mostra il Maestro di cui è un affezionato discepolo.
Nella lettera di Paolo ai Corinzi leggiamo: “Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!”. Essere tempio dello Spirito Santo: che mistero di grazia, cioè di dono! E che fonte di potenzialità per la nostra vita!
Dio si è incarnato in Gesù, nostro Signore e Salvatore, da quel momento particolare ed unico, la storia non è più la stessa. Dio si è fatto uomo, ha percorso le strade belle e soleggiate del mondo, ma ha percorso anche i sentieri bui e impervi di questa esistenza umana.
In questo inizio dell’anno domandiamo con curiosità e interesse: “Maestro, dove abiti?”. Dov’è adesso la tua “Betlemme”? Ti abbiamo visto avvolto in fasce in una mangiatoia, ora sappiamo che cammini nella storia, che sei la storia del mondo, che sei la speranza di vita e di eternità che vediamo già brillare nel nostro quotidiano. Facci sperimentare che la tua casa siamo noi e così non ci sentiremo mai soli.
Buon anno 2024 a tutti dalle Sorelle del Mater Carmeli!
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli
Pro Vercelli 0
Renate 1
Marcatori: 1’ st Baldassin
Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi, Camigliano, Carosso; Iotti, Santoro, Haoudi; Mustacchio (19’ st Petrella), Nepi (19’ st Comi), Maggio. A disp.: Ghisleri, Valentini, Emmanuello, Condello, Casazza, Contaldo, Citi, Rutigliano, Sibilio, Forte, Pesce, Vaccarezza. All. Dossena.
Renate (3-4-3): Fallani; Bosisio, Alcibiade, Auriletto; Anghileri, Baldassin, Esposito (44’ st Gasperi), Possenti; Currarino, Bocalon (31’ st Sorrentino), Paudice (‘ st Tremolada). A disp.: Ombra, Procaccio, Amadio, Vimercati, Bracaglia, Garetto, Bianchimano. All. Colombo.
Arbitro: Gavini di Aprilia.
Guardalinee: Vitale di Salerno e Bartoluccio di Vibo Valentia.
Quarto uomo: Ravara di Valdarno.
Ammoniti: Possenti (R), Tremolada (R), Santoro (PV), Parodi (PV), Alcibiade (R), Sorrentino (R).
Recupero: 0’ pt – 5’ st
Dopo la bella vittoria in trasferta contro il Lumezzane la ProVercelli subisce la sconfitta casalinga contro il Renate.
Si parte con possesso palla della Pro: tiro cross di Mustacchio Fallani respinge.
Al 7’ Badassini impegna Sassi che anticipa il suo tiro.
Minuto 14, calcio d’angolo battuto da Haoudi, Mustacchio riceve palla, colpisce di testa ma Falliani è pronto a parare.
Al 21’ ci prova il Renate con Currarino ma Sassi non si fa sorprendere
Al 27’ Maggio serve Nepi che viene fermato dalla difesa avversaria.
Al 38’ calcio d’angolo per la Pro battuto da Haoudi ma la difesa del Renate allontana.
La prima frazione di gioco termina con il risultato di 0-0.
Al rientro dagli spogliatoi passa 1 minuto e il Renate va in vantaggio con un colpo di testa di Baldassin che batte Sassi.
Al 15’ lancio lungo in area, Nepi colpisce di testa cercando un compagno ma la difesa del Renate libera.
Altro calcio d’angolo per i leoni, la palla entra in area ma i difensori del Renate respingono la sfera.
Al 41’ Sorrentino si destreggia sulla tre quarti, supera tre avversari ma poi cade e i compagni mettono la palla in fallo laterale per permettere i soccorsi.
La Pro macina gioco ma non riesce a creare occasoni da gol.
Il triplice fischio dell’arbitro decreta la fine della gara che vede la Pro Vercelli sconfitta per 0-1.
Redazione di Vercelli
Borgosesia-Asti 0-1
Bra-RG Ticino 3-2
Chisola-Alba 0-2
Derthona-Sanremese 1-0
Alcione Milano-Albenga 0-0
Gozzano-Ligorna 1-1
Pinerolo-Pont Donnaz 1-0
Vado-Chieri 4-1
Lavagnese-Città di Varese – domenica 14.1
Vogherese-Fezzanese- domenica 14.1
Classifica
Alcione 45
Albenga 37 (-1)
Chisola 37
Asti 35
Città di Varese 35 (-1)
Vado 34
RG Ticino 32
Ligorna 32
Bra 31
Fezzanese 26 *
Derthona 25
Pinerolo 25
Gozzano 24
Vogherese 24*
Sanremese 22
Alba 21
Chieri 21
Pont Donnaz 19
Lavagnese 18*
Borgosesia 14
*una partita in meno
Redazione di Vercelli