VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

I Carabinieri della Compagnia di Vercelli hanno posto in essere un
controllo straordinario del territorio nei decorsi giorni 24 e 25 novembre, anche al fine di incrementare la percezione della costante presenza dell’Arma da parte della cittadinanza, oltre che per espletare – come sempre – i propri compiti d’istituto.
Nel corso delle attività si sono svolti numerosi posti di controllo
stradali, durante i quali sono state controllate 78 persone e sospese tre patenti di guida ad altrettanti automobilisti sorpresi a guidare sotto l’influsso di alcool.
E’ stato sequestrato un quantitativo di 25 grammi di hashish
detenuto illegalmente da un nigeriano residente in provincia.
Infine, in sinergia con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro
di Vercelli, si è proceduto al controllo di un bar ubicato nel centro cittadino, che si è rilevato gravemente inadempiente alle normative vigenti in quanto due lavoratori su tre impiegati per la conduzione dell’esercizio risultavano “in nero”.

Per tale violazione è stata comminata una sanzione amministrativa di
Euro 2.500
oltre all’obbligo di provvedere senza indugio e con effetto retroattivo alla regolarizzazione della posizione lavorativa dei dipendenti.

Redazione di Vercelli

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Lunedì 27 novembre presso l’ITI Faccio di Vercelli si è svolta, alla presenza, tra gli altri, di diverse autorità cittadine, la cerimonia di inaugurazione del simulatore di volo del Boeing 737, nuova dotazione del corso di perito Aeronautico dell’Istituto, unica scuola in Italia a possedere tale strumento, lo stesso sul quale si addestrano i piloti.

Dopo i saluti della Dirigente scolastica, professoressa Antonella Aliberti, che ha ringraziato i docenti che si sono adoperati con grande impegno affinché il progetto si realizzasse, sottolineando come questo fosse importante non solo per l’istituto, ma soprattutto per gli studenti, la parola è passata al professor Carmelo Militello, docente del corso, il quale, dopo aver fatto una breve storia del corso aeronautico del Faccio (che proprio quest’anno compie vent’anni) e delle molte iniziative e progetti intrapresi in questi anni, sottolineando come il simulatore di volo del Boeing permetta alla scuola di essere all’avanguardia rispetto a tutte le altre scuole sul territorio nazionale, ha lasciato la parola alla professoressa Barbara Pela, docente del corso di Informatica della scuola, che ha collaborato con l’indirizzo aeronautico in diverse occasioni, creando software utili per i periti aeronautici.

La professoressa ha sottolineato come per innovare la scuola occorrono tre cose “passione, passione e passione” ed è proprio dalla passione dei docenti che questo indirizzo è nato e si è sviluppato, fino a raggiungere l’importante traguardo di questa inaugurazione.

È poi intervenuto il Prefetto, dottor Lucio Parente, che ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, soprattutto nell’ambito di un percorso futuro per i giovani particolarmente attrattivo come il settore aeronautico.

Ha poi preso la parola l’Assessore all’istruzione, professoressa Gianna Baucero, la quale ha portato i saluti del Sindaco; ha poi espresso ammirazione per questo progetto che coniuga passione, impegno e competenza.

È poi intervenuto il professor Marco Gajetti, docente dell’Iti Faccio oltre che del Politecnico di Torino, e che lavora inoltre presso Sirio Airlines e che fa, grazie alle sue diverse attività, da tramite tra scuola, Università e mondo del lavoro.

A tal proposito si è inserito l’intervento di Emiliano Lisi, che si occupa di assunzioni per NEOS Airlines, compagnia del gruppo Alpitour e compagnia di riferimento della Farnesina, che ha sottolineato l’importanza di un simulatore come quello in dotazione all’istituto per dare una formazione di base ai futuri piloti.

Si sono poi avvicendati due ex allievi del corso aeronautico dell’Iti faccio, il pilota per NEOS Airlines Gabriele Monti e l’ingegnere Marco Bonesso che hanno raccontato le loro esperienze post diploma, due storie diverse, ma entrambe partite dalla passione per il volo e gli aerei e che hanno sottolineato l’importanza della formazione ricevuta a scuola.

Due strade diverse che sono testimonianze dei tanti e diversi percorsi che si possono prendere dopo il diploma di perito aeronautico; sono stati anche citati ex allievi che ora sono elicotteristi per la Polizia, responsabili di produzione presso importanti aziende, ricercatori presso l’ESA (Agenzia spaziale europea) ecc.

Infine, dopo un intervento del dott. Giuseppe Caruso, esperto in medicina aerospaziale e aeronautica, certificatore di piloti e ufficiali che fanno attività di volo, la parola è passata al professor Paolo Maggiore del Politecnico di Torino, il quale ha firmato con la dirigente professoressa Aliberti, un importante accordo di collaborazione tra l’Istituto Faccio e il Politecnico.

Successivamente, ci si è spostati a vedere in funzione il simulatore; dopo il taglio del nastro effettuato dal Presidente della provincia Davide Gilardino, dall’assessore Baucero e dalla Dirigente Aliberti, il professor William Sagna ha dato una dimostrazione pratica del simulatore portando in un volo simulato il Presidente Gilardino e il Prefetto Parente.

 

Redazione di Vercelli

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Novembre comincia con la danza contemporanea e in particolare con due repliche di INRI, lavoro della compagnia torinese Zerogrammi che traduce in linguaggio coreografico i gesti della liturgia raccontandone l’aspetto grottesco, in una miscela di sacro e profano.

INR – parte del cartellone We Speak Dance – va in scena il 1° dicembre San Maurizio d’Opaglio e il giorno successivo, 2 dicembre, a Lanzo.

Sempre a inizio dicembre, nell’ambito del progetto Corto Circuito, nato per valorizzare i linguaggi del contemporaneo, arriva in Piemonte A 1000 Ways: un’assemblea.

Lo spettacolo è costruito come un trittico di incontri tra sedici sconosciuti; sono proprio gli spettatori, guidati da una serie di indicazioni, a costruire di volta in volta la performance. La tournée regionale di A 1000 Ways tocca Arquata Scrivia il 2 dicembreGaviil 3 dicembre e Lanzo il 16 dicembre.

Vercelli e a Villadossola, rispettivamente il 5 e il 7 dicembre, va in scena La tempesta, adattamento del noto capolavoro di William Shakespeare ad opera del regista Alessandro Serra, insignito negli anni  di numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Hystrio alla regìa.

Le repliche de La tempesta prevedono l’audiodescrizione per il pubblico non vedente e ipovedente, nell’ambito del progetto Teatro No Limits.

Dal 10 al 14 dicembre spettatori e spettatrici del Circuito possono assistere allo spettacolo per un attore cum figuris Natale in casa Cupiello, una messinscena non convenzionale che vede un unico attore interagire con sette pupazzi.

Si tratta di uno speciale allestimento immaginato da Vincenzo Ambrosino con Luca Saccoia e diretto da Lello Serao in occasione dei 90 anni dal debutto del testo di Eduardo De Filippo.

Natale in Casa Cupiello – il 10 dicembre a Nichelino, il 12 dicembre Mondovì e il 14 dicembre a Saluzzo – ha recentemente ricevuto il premio ANCT come miglior spettacolo dell’anno.

Chiude la carrellata degli appuntamenti da non perdere a dicembre un altro caso di drammaturgia contemporanea acclamata dalla critica.

L’angelo della Storia della compagnia Sotterraneo è stato infatti riconosciuto come miglior spettacolo del 2022 dalla giuria dei Premi UBU.

Lo spettacolo – ad Asti il 13 dicembre e a Piossasco il 15 dicembre – raccoglie una serie di aneddoti storici mettendoli in relazione con il nostro presente, in una mappa del paradosso costruita a partire dagli scritti di Walter Benjamin.

Redazione di Vercelli

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Borsa di studio Togna 2023/24, anche quest’anno cinque ragazzi dell’Istituto Lancia di Borgosesia tra i premiati.

Per l’Ipia Magni sono stati scelti: Daniele Marchesini della III B Meccanici “per il comportamento sempre educato e rispettoso, l’impegno costante e la capacità di non seguire la maggioranza ma distinguersi per la condotta esemplare”; German Mirko Ramella della III E Legno “che si è distinto per l’impegno, il comportamento sempre rispettoso e disponibile e per una media dei voti sopra la media in ogni materia. Mirko ha dimostrato nel suo percorso una crescita formativa tale che ha inciso nella nostra scelta”; Francesca Baldi della III D Moda “per il continuo impegno alle lezioni che le fanno conseguire un ottimo profitto, associato a un comportamento sempre educato e rispettoso delle regole e sempre disponibile nei confronti delle compagne”.

Per l’ITT Lirelli il riconoscimento è andato a Enrico Dal Porto della 3 Meccanici che “grazie alla sua determinazione è riuscito a superare le grandi difficoltà incontrate nel percorso di vita dimostrando che, grazie all’impegno e alla costanza, si possono raggiungere gli obiettivi prefissati non solo in ambito scolastico. Queste qualità potranno sicuramente essergli utili per ultimare gli studi e raggiugere ottimi risultati lavorativi” e Gabriele Buzzi della 5 Chimici con la seguente motivazione: “Sin dal biennio l’interesse e l’applicazione dimostrati a scuola gli hanno permesso di ottenere ottimi risultati. Inoltre ha sempre manifestato collaborazione e disponibilità verso i suoi compagni. Tutte doti che gli auguriamo lo portino a raggiungere importanti traguardi”.

La borsa di studio nasce dal lascito del commerciante borgosesiano Ermanno Togna, alla cugina Maria Angela.

La donna decise fin da subito di destinarne una parte alla creazione di un premio a supporto di studenti del triennio delle scuole superiori che si distinguono per l’impegno nello studio e nelle attività scolastiche e per i risultati conseguiti.

Ogni anno il contributo viene suddiviso tra gli studenti segnalati direttamente dagli istituti superiori valsesiani per i loro meriti scolastici.

Per volontà dell’erede, Maria Angela, il lascito è oggi gestito dall’IIS D’Adda di Varallo sulla base di un regolamento redatto e sottoscritto dai dirigenti delle scuole valsesiane.

La borsa di studio è stata consegnata lunedì 27 novembre a Varallo nella sala congressi di palazzo D’Adda.

Erano presenti studenti, genitori, docenti e i dirigenti scolastici Paola Vicario per l’IIS D’Adda, Carmelo Profetto per l’IIS Lancia e Angela Maria Vicario per l’Istituto Alberghiero G. Pastore.

 

Redazione di Vercelli

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Il Rainbow Team cala un tris stellare: per il terzo anno consecutivo il Campionato Italiano di GT30 è stato conquistato dalla celebre scuderia di Casale Monferrato!

Un’ulteriore affermazione nella massima categoria giovanile motonautica – arrivata nell’ultimo weekend di kermesse a San Nazzaro d’Ongina (PC) – che porta la firma del più esperto, nonostante la giovane età, pilota del team arcobaleno: Oleg Bocca.

L’affermazione in entrambe le gare della tappa emiliana ha suggellato il dominio sul campionato che poche volte è stato messo in discussione durante la stagione, portando all’astro nascente della motonautica nazionale ed europea il secondo titolo tricolore di categoria, avendolo vinto già nel 2021.

Al fianco del bi-campione altri due driver monferrini, nel 2023, hanno fatto il loro esordio assoluto in GT30: Giulio Rimondotto ed Ettore Bo hanno dovuto scontrarsi con le inevitabili emozioni della “prima volta” dimostrando però grande determinazione e capacità di adattamento nel successivo step della loro carriera. Hanno chiuso quindi la stagione rispettivamente con un 5° e 7° posto nella graduatoria finale.

«Portare a competere ad alto livello tre giovani piloti di questo valore è un’emozione senza prezzo – spiegano entusiasti il team principal Fabrizio Bocca e la team manager Elisa Manzetta Boccaancora di più perché tutti di Casale Monferrato. Abbiamo chiuso un anno fenomenale, ancora una volta, per il nostro settore giovanile, e siamo certi che il meglio debba ancora venire!».

Il trionfo del Rainbow Team arriva in un anno in cui Oleg Bocca ha concentrato molti dei suoi impegni sulla Formula 4, dimostrando di poter dire ampiamente la sua anche tra “i grandi”.

Chi meglio di lui può raccontare le emozioni di questa vittoria a questo punto della sua evoluzione?

«È un altro traguardo raggiunto, vincere aiuta a crescere a prescindere. Dall’anno prossimo non correrò più con il GT30, quindi ci tenevo particolarmente a chiudere in bellezza. Abbiamo lavorato tanto per arrivare pronti al momento decisivo, e ce l’abbiamo fatta. Siamo già al lavoro per la prossima stagione, in cui punteremo con decisione sia dal punto di vista tecnico che personale sulla Formula 4» spiega Oleg.

Perché le idee sono a chiare: non ingannino i soli 20 anni.

All’interno della scuderia infatti nel corso degli anni ha sempre fatto da chioccia per i suoi giovani “colleghi”, in particolare per Giulio ed Ettore, suoi compagni di avventura in categoria: «Devo dire che quest’anno è stata un’emozione anche per me vedere al mio fianco altre due imbarcazioni di due ragazzi cresciuti nel nostro settore giovanile. Li ho visti partire dai gommoncini, passare per le monocarena e arrivare a competere con la propria barca rappresentando i nostri colori. Sicuramente siamo in buone mani anche per il futuro» racconta ancor il numero 57 arcobaleno.

Formula Junior Sprint

E nominando il futuro non si può non pensare alla Formula Junior Sprint: nella prima edizione del Campionato Italiano di questa categoria propedeutica Stefano Genova, Francesco e Vincenzo Galofaro hanno difeso i colori del Rainbow Team ottenendo risultati incoraggianti e dimostrando grande potenziale: «Nell’ultimo weekend i nostri ragazzi hanno ottenuto ottimi piazzamenti a ridosso del podio – continuano Fabrizio ed Elisa Boccae hanno concluso la stagione nel migliore dei modi raggiungendo buone posizioni nella graduatoria finale. Chiuso questo capitolo, siamo già al lavoro per l’anno prossimo, quando, ancora una volta, il Rainbow Team farà di tutto per stupire e far emozionare. Così come la nostra tradizione insegna».

 

Redazione di Vercelli

 

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Si è conclusa la terza edizione della Festa del Tartufo Bianco del Castello del Monferrato, tenutasi nel fine settimana del 25 e 26 novembre 2023.

Il fine settimana si è svolto offrendo ai partecipanti un’offerta che ha spaziato dal ludico, al formativo coinvolgendo esperti, cercatori, produttori enogastronomici e attività di ristorazione.

Dallo street food del cortile principale, alle cucine del Salone Marescalchi si sono potute apprezzare le ricette del territorio accompagnate dal tartufo, con l’opportunità di degustare i vini recentemente premiati con il Torchio d’Oro.

Soddisfazione del Vice Sindaco Emanuela Capra: “Un evento che ha soddisfatto le aspettative portando al Castello del Monferrato uno dei più iconici e preziosi prodotti del nostro territorio: il tartufo bianco. Abbiamo inteso concludere la stagione delle manifestazioni pubbliche ad esso dedicato con un programma ricco e capace di conciliare elementi di divulgazione culturale a quelli squisitamente di intrattenimento facendo di Casale il raccordo tra le numerose e consolidate realtà locali. Un ringraziamento sentito a tutti coloro che hanno preso parte alla Festa del Tartufo Bianco del Castello del Monferrato, in particolar modo agli espositori che hanno garantito una presenza qualificata con prodotti di estrema qualità, attirando un nutrito pubblico che ha inoltre fruito del nostro splendido centro storico”.

La rassegna è stata organizzata dalla Città di Casale Monferrato in collaborazione con Enoteca Regionale del Monferrato, Associazione Tartufai Valle Ghenza, Confcommercio Casale Monferrato e Gran Monferrato Derthona Gavi.

 

Redazione di Vercelli

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Provincia di Vercelli, Regione Piemonte

Questa non l’avrebbe immaginata nemmeno Casco d’Oro, Caterina Caselli, nella indimenticabile (e profetica) canzone (parole di Daniele Pace e scusate se è poco) “Nel 2023”.

Eravamo, per chi c’era, nel 1970.

Per chi non c’era ancora, qualora interessato, potremo raccontare qualcosa e, comunque, ecco qui la canzone.

***

Ma – si diceva – con quel fluire e rifluire di date, prima il 2023, poi il 2033, quindi mille anni ancora e così via, pareva una profezia su quanto sta accadendo per la gestione degli acquedotti, in questa parte di Mondo compresa tra le provincie di Vercelli, Biella ed il territorio casalese e valenzano della provincia di Alessandria.

Ma andiamo con ordine.

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Sono passati circa due mesi dall’ultimo aggiornamento sulla battaglia dell’acqua.

Leggi qui la Trippa per i gatti numero 931.

E sembrava fatta.

Ma oggi pare di no.

E vediamo perché.

La soluzione che avrebbe messo un po’ tutti d’accordo sarebbe stata quella di dividere l’ambito (cioè tutto il territorio ove ora operano sia il gestore privato, Asm Vercelli spa, sia quelli pubblici cioè Amc Casale, Amv Valenza, riuniti in Am+; Sii spa, Cordar Valsesia e Cordar Biella) in due sub – ambiti.

Un modo come un altro per dire: Iren resta in Vercelli (tramite Asm spa) e qualche comune del Vercellese (ed è uno dei due sub ambiti), mentre tutti gli altri si riuniscono, dando vita al secondo, grande, sub ambito, che, perciò, resta tutto pubblico.

Tutti d’accordo?

Se anche fossero stati tutti d’accordo (e lo erano), pare proprio che ad una cosa simile non abbia dato l’ok il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica.

Ministero, peraltro, a guida Forza Italia, con Gilberto Pichetto Fratin.

Dal Mase, infatti, il 14 novembre scorso, arriva una bella lettera che, in sostanza, dice: guardate, Signori cari, che i sub-ambiti non si fanno.

E non è difficile capire il motivo di questo parere: se fossero ammessi, con un precedente del genere si darebbe la stura ad una quantità difficilmente controllabile di sub-ambiti in tutta Italia.

Dunque, tutto da rifare.

E, perciò, ora è inevitabile la proroga.

Il termine del 31 dicembre 2023 per stabilire chi gestirà gli acquedotti di 400 mila abitanti per i prossimi 30 anni è virtualmente già passato.

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Infatti sarebbe stata prevista per domani, 29 novembre, una riunione della Conferenza (in un Comune, sarebbe il Consiglio Comunale) di Ato2 (ora chiamata, e non chiedeteci perché, Egato2).

A proposito di quella riunione, peraltro, un po’ tutti dicevano: ma vedrai che non si voterà nulla, ci sarà un rinvio.

Invece, ad essere rinviata è stata la riunione stessa, all’ultimo momento, con una mail arrivata ai destinatari attorno (non possiamo essere precisissimi) alle 16,10, di oggi, 28 novembre, minuto più, minuto meno.

Riunione sostituita, però, da un altro incontro, questa volta del Comitato Esecutivo della stessa Egato2.

Il Comitato, se la Conferenza è come il Consiglio Comunale, è come una Giunta.

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Cosa dovrà esaminare il Comitato esecutivo?

Dovrà esaminare una relazione di (circa, non possiamo essere più precisi, perché non l’hanno mandata a noi) 16 pagine che il consorzio tra i Gestori pubblici ha presentato (si chiama BCV Acque o qualcosa del genere: è la vecchia Acque2O scarl, presieduta da

Leonardo Gili, per gli amici il Richelieu delle Reti Idriche (acque bianche e nere).

I Gestori da qualche tempo chiedono la proroga.

Perché (dicunt) un vero e proprio piano industriale non lo hanno ancora presentato.

Forse sono troppo occupati a tenere conferenze stampa condotte con facondia magistrale dal Richelieu degli acquedotti. 

Ma se, invece, volessero vedersi assegnata la gestione e non procedere ad una gara pubblica di rango europeo, sarebbe magari bene che un piano dei conti lo presentassero.

Per dire, ad esempio: i soldi per fare gli investimenti sugli acquedotti, nei prossimi 30 anni, ce li procuriamo così e cosà.

Queste modalità così e cosà sono forse esposte nelle 16 pagine di cui si è già detto?

Di primo acchito la foliazione parrebbe un po’ misera per contenere la mole di informazioni che occorrono, ma si vedrà.

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Comunque i gestori, non appena venuti a conoscenza del parere (negativo) del Ministero, sulla possibilità di costituire due sub – ambiti e, quindi, di mettere tutti d’accordo (vedremo poi cosa significa nel concreto), con lettere del 14 e 20 novembre, hanno sottoposto all’Egato la questione della proroga ex art. 3.5 della Convenzione di servizio.

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Al di là di questi pure importanti passaggi amministrativi, cosa si profila, dunque, per il colossale business dell’acqua in questo territorio?

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Al punto in cui siamo, dobbiamo onestamente confessare che non sia facile capirci una mazza: con tutti questi colpi di scena, il risultato è che non pare più così chiaro chi sta con chi e per che cosa.

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Sicchè, non resta che tentare di riassumere.

Capo primo: l’eventualità che prenda tutto Iren pare scongiurata.

Come abbiamo già ricordato in altre occasioni, poco dopo la cessione della maggioranza di Atena Spa (poi Asm Vercelli spa) ad Iren, con il nuovo rapporto societario costituito dal 40 per cento di azioni al Comune di Vercelli ed il 60 alla Multiutility, nel maggio 2016 furono firmati i nuovi “patti parasociali” tra i due Soci; patti che, a proposito di gestione degli acquedotti, erano (sintetizzando al massimo) semplicemente emetici.

In pratica si legittimava l’aspettativa di Iren affinchè la futura Asm Vercelli spa diventasse un mega gestore di quadrante; leggiamone un estratto:

“2.4 Le Linee Guida mirano ai seguenti obiettivi principali:

partecipazione con buone prospettive alle gare per i servizi pubblici che saranno indette nel Quadrante Piemonte Est;

integrazione di società attive nella gestione del ciclo idrico nel Quadrante Piemonte Est e partecipazione alle gare per l’aggiudicazione delle concessioni in scadenza;

integrazione di società multiutility o mono utility operanti nel Quadrante Piemonte Est”.

Ma il testo integrale, sia pure in bozza, è raggiungibile cliccando qui.

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Capo secondo: perché Iren parrebbe ora più attapirata?

Perché avrebbe capito che la stragrande maggioranza dei Comuni non la vuole per i piedi.

Del resto – se qualcuno avesse avuto ancora dubbiquello che sta capitando a Vercelli ha fatto drizzare a tutti le antenne.

Figuriamoci – ad esempio – se a Casale Monferrato (dove la loro Municipalizzata se la tengono ben stretta) avrebbero mai potuto accettare  il massacro di famiglie e Imprese conseguito alle bollette stratosferiche di luce e gas mandate da Atena Trading.

Figuriamoci se avrebbero potuto accettare di vedere la città piena di immondizia in strada ed ora le foglie per terra che (forse) dovrebbero raccogliersi da sole, se gli alberi non vogliono sentirsi dare dell’incivile da qualche clown di turno.

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Capo terzo: però i problemi non finiscono qui.

Perché, se è vero che il territorio non si può dividere in due sub ambiti (lasciando così i vercellesi al loro destino), il cubo di Rubik è di non facile composizione.

Le ipotesi sono, allora, due, forse tre.

La prima, la gara pubblica: si mette a gara tutta la gestione degli acquedotti (non oggi;ormai, diciamo, forse, tre sei mesi, un anno, giusto per fare passare le elezioni comunali a Vercelli).

Una gara, dati gli importi in gioco, di rango europeo, cui possono partecipare solo grandi aziende (tra queste, ovviamente, Iren).

E così, però, Iren (o il vincitore) si prenderebbe tutto e la gestione diventerebbe esclusivamente privata.

Come abbiamo visto, una soluzione che oggi nessuno vuole: o perchè non l’ha mai voluta o perchè si è rassegnato.

La seconda: si opta per una gestione mista.

Ai gestori pubblici il 70 per cento di una costituenda unica Società ed al privato il restante 30 per cento della stessa Società di nuova costituzione avente all’oggetto sociale la gestione di tutte le reti idriche dell’intero territorio interprovinciale.

Anche per individuare questo Socio privato si dovrebbe esperire, ovviamente, una procedura di gara.

Ma ammettiamo che vincesse Iren (potrebbe, peraltro, vincere qualunque altro tra i grandi player nazionali).

A questo punto, Asm e la quota che in Corso Palestro ha il Comune di Vercelli, che fine farebbe?

La terza: non la vediamo ancora, ma dovrà saltare fuori, perché le prime due sono – pressochè all’unanimità – viste come il fumo negli occhi.

***

Come finirà?

Ecco, abbiamo iniziato con Caterina Caselli, ora vorremmo concludere come

Checco Zalone in “Amore + IVA”.

Il grande Luca Medici intona:

Se mi chiedono chi è / la ragazza per me / Angela…

poi dirige il microfono verso il pubblico e la sala in coro:

io dico te…

***

Ecco a noi, più modestamente, sarebbe di qualche consolazione sapere che, scrivendo il consueto:

come finirà?!

I Lettori in coro dicessero: chi vivrà, vedrà!

Sarebbe qualcosa, abbastanza per legittimare la convinzione di non essere transitati invano in questa Valle di lacrime.

 

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Venerdì 24 Novembre noi allievi della classe 5^A Servizi socio-sanitari, accompagnati dalla professoressa Sabrina Campisi,  e della classe 2^B Servizi socio-sanitari, accompagnati dai professori Robertino Giardina, Giulia De Santis e Claudia Vignola dell’Istituto Professionale “Lanino”, ci  siamo recati presso il teatro Civico  per assistere alla commedia “Come dei anti” proposto da Tam Tam Teatro .

La regia di  Anna Jacassi, presidente di Tam Tam Teatro, la sua maestria, la bravura di tutti gli attori, di Mario Sgotto e di tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento sono risultati di alto gradimento.

Recita, musica originale di Giuseppe Garavana, emozioni  hanno dato onore a Nicolò Barbieri

, drammaturgo e attore vercellese,  figura chiave della Commedia dell’Arte del Seicento. Lo spettacolo è stato un omaggio al talento vercellese.

A Teatro Civico presenti allievi di tante scuole vercellesi.

Tutti abbiamo apprezzato e applaudito la rappresentazione teatrale che ha tenuto desta la nostra attenzione, coinvolgendoci in modo brillante.

La storia ha messo in evidenza la cultura teatrale del Seicento  attraverso una visione moderna della rappresentazione.

Il  canovaccio , con  l’improvvisazione tipica della Commedia dell’Arte, ha riportato alla forma originaria un soggetto che aveva subito stravolgimenti nelle rappresentazioni della varie compagnie.

Tra i personaggi vi sono Pantalone e il figlio Fulvio, il cui furbo  servo Scappino riesce con stratagemmi a  fargli sposare l’amata schiava Celia,  evitandogli un matrimonio combinato con una donna di alto lignaggio che non lo ama.

Vi è Beltrame, il nostro Nicolò,  con la figlia Lavinia e poi Cinzio, il mitico Cinzio. Ma chi era costui?

Gli attori  hanno ben interpretano i loro ruoli.

Il nostro compagno di classe Federico Calderaro della classe V A , nel  ruolo di Spacca, un servo scaltro e doppiogiochista, è stato grande!

Noi fans  lo abbiamo applaudito calorosamente e con tanta ammirazione.

Bravissimo e con lui tutti i Come dei anti !

Lo spettacolo è stato gradito molto.

L’ accompagnamento musicale, le scenografie al TOP.

Fatima Arif e Valeria Basiricò

Classe V A SSAS – Istituto professionale “Lanino” – Vercelli

 

Redazione di Vercelli

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Ultime ore a disposizione degli appassionati per iscriversi alla 17esima edizione della Mezza Maratona Terre d’Acqua, la prova di Trino Vercellese (VC) che si correrà domenica.

Sono già oltre 200 gli iscritti alla gara, ma è un numero che sarà ampiamente superato questa settimana considerando che le principali società piemontesi devono ancora presentare le loro liste e ci si aspetta l’iscrizione anche da parte di alcuni big, come ad esempio i campioni uscenti Flavio Ponzina e Claudia Gelsomino.

C’è ancora tempo per iscriversi sia alla mezza maratona che alla Trino che Corre, tradizionale prova competitiva sulla distanza di 6 km.

Il costo per partecipare è di 20 euro da versare entro il 30 novembre, poi al mattino della gara verranno messi in vendita ancora una ventina di pettorali al costo di 25 euro.

Per la Trino che Corre il prezzo è di 10 euro sempre fino al 30 novembre, domenica mattina si sale a 15 euro. Resterà invece fisso a 5 euro l’importo per chi vorrà partecipare alla gara breve nella versione non competitiva.

L’appuntamento per tutti è alle 7:30 presso il mercato coperto di Piazza Comazzi dove si potrà ritirare il pettorale di gara.

Il via è fissato per le ore 9:30.

A 100 metri dallo start, presso la palestra delle scuole medie in Via Vittime di Bologna saranno posizionati i principali servizi, tra cui spogliatoi, docce e deposito borse.

A tutti gli iscritti andrà la medaglia ricordo, ma non mancherà un pacco di riso, considerando dove si corre…

Per informazioni: GP Trinese, https://www.gptrinese.it/

 

Redazione di Vercelli

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Campionato Under 19 – fase di qualificazione – girone A

2^ giornata di ritorno

Lunedì 27.11.2023 –  a Vercelli – Palestra Sc. Media Pertini – ore 21,15

Pallacanestro Femminile Vercelli “Carmen Fiori” – Arona Basket 35-68

(Parziali: 9-19, 15-40; 18-64; 35-68.

Tabellino PFV: Chillini 11; Carrozza; Francese A 11; Prinetti 4; Rizzato 2 Francese E.; Dipace; Valle 2; Cafasso 2; Porcelli 3; Cavalli.  All.: Gianfranco Anastasio

Secca sconfitta casalinga per le Under 19 della PFV ad opera della capoclassifica Arona Basket che si è imposta sul campo della palestra della scuola Pertini per 35-68.

Come è intuibile dal punteggio finale, la partita non ha avuto una gran storia, stante anche l’approccio non buono delle vercellesi che subivano da subito dieci punti di scarto (9-19 al primo quarto) trovando molta difficoltà ad andare al tiro e patendo oltremodo il gioco fisico ed aggressivo delle avversarie.

Nel secondo periodo le cose andavano ancora peggio ed Arona, che peraltro ha giocato la sua onesta partita, di fatto chiudeva, i giochi già a metà gara (15-40).

Nel terzo periodo la crisi di astinenza della PFV continuava e le ragazze di Anastasio riuscivano a segnare solo tre punti, concludendo al 30’ sul 18-64.

Gli ultimi dieci minuti, invece, facevano registrare il risveglio delle vercellesi che, con un bel parziale di 17-4, attenuavano un po’ il divario di punti nello score finale, forse agevolate da Arona che tirava definitivamente i remi in barca.

Non è stata una buona prova, certamente, quella delle ragazze di coach Anastasio, poiché si sarebbe potuto fare di più e subire meno, magari affrontando la gara con spirito un tantino meno arrendevole, pur tenuto conto della caratura della squadra ospite.

Il prossimo turno Under 19 sarà lunedì 4 dicembre alle ore 19,30, stesso campo della Scuola Media Pertini, contro Derthona Basket, altra avversaria che lotta per il primato.

 

Redazione di Vercelli

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