Mese: Ottobre 2023
E’ stata una piacevole ed istruttiva serata quella trascorsa all’Hotel Paladini di Carisio il 27 ottobre scorso, organizzata dall’Inner wheel Santhià-Crescentino.
Dopo i saluti della Presidente a tutti i presenti, il benvenuto alla Chairman all’espansione del Distretto 204 Elvira Mirenghi Orto, alla Presidente del Club di Ivrea Daniela Roggero ed ai Rotariani del Rotary Club Vercelli e Viverone Lago, la serata è iniziata con una breve ma gustosa cena, ed è proseguita con la conversazione del Prof. Mario Matto sul tema “Il turismo Slow come esempio di sviluppo sostenibile : l’esperienza della Via Francigena a Santhià”.
Il prof. Matto, segretario dell’Associazione Via Francigena già docente di Economia del Turismo presso l’Università di Torino, appassionato di matematica, disciplina sulla quale ha svolto alcune lezioni presso l’Università della terza età di Santhià, ha illustrato la storia dell’Associazione degli amici della Via Francigena che, nel giugno del 2009, ha iniziato l’attività di accoglienza e supporto ai pellegrini, inizialmente affidate soprattutto alle parrocchie e, nel volgere di poco tempo, ad un ostello che è diventato sempre più accogliente, mettendo a disposizione dei viandanti servizi vari, tra cui il wi-fi.
I pellegrini possono donare un’offerta, cosa che quasi sempre avviene, e che consente di mantenere un buon livello di ospitalità.
Da giugno a dicembre 2009 i pellegrini furono solo 44, mentre, entro la fine del 2023, si stima che saranno più di 2500, molti dei quali provenienti da Paesi lontani, a testimonianza di come sia cresciuta questa bella iniziativa che valorizza il nostro territorio ed offre opportunità di crescita economica.
Il prof. Matto ha poi illustrato come, a latere della Via Francigena, si siano ampliati i cammini minori, come quelli verso i Santuari di Oropa e Graglia. che vedono, soprattutto il cammino per Oropa, un costante aumento di pellegrini.
Questi itinerari vedono coinvolti, nell’attività di accoglienza dei pellegrini, gli abitanti di paesi e cascinali lungo l’itinerario, con una buona ricaduta economica.
L’Associazione “Amici della Via Francigena”, ha proseguito il Prof. Matto, non intende sedersi sugli allori e sta progettando una serie di iniziative volte a migliorare sempre i servizi e ad ampliare i percorsi : è in cantiere l’idea di fare piccoli ma significativi investimenti per promuovere il cammino verso il Castello di Masino.
La conversazione è stata vivacizzata da alcuni simpatici aneddoti su pellegrini un po’ “speciali” e stravaganti, che confermano come sia varia e interessante l’umanità.
Il Prof. Matto ha poi sottolineato, a conclusione della sua conferenza, il fatto che tutti i pellegrini abbiano giudicato più che positivamente l’ospitalità e la simpatia della nostra gente, smentendo il luogo comune dei piemontesi troppo riservati e poco cordiali.
La serata è trascorsa veloce e, come sempre, il suono della campanella è sembrato arrivare troppo presto.
Redazione di Vercelli
Es 22, 20-26
Dal libro dell’Èsodo
Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».
Salmo 17
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
1 Ts 1, 5-10
Dalla prima lettera di San Paolo Apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.
Mt 22, 34-40
Dal Vangelo secondo San Matteo
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA, A CURA DELLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO “MATER CARMELI” DI BIELLA
L’amore più grande
(Es 22,20-26; Sal 17; 1Ts 1,5-10; Mt 22,34-40)
Oggi con questo vangelo vediamo Gesù che ci parla dei due tipi di amori: amore di Dio e del prossimo.
Ci rivela così in modo solenne le via potenti del suo messaggio di salvezza e lo fa non improvvisando, ma ricollegandoci alle parole che Dio aveva già dato al popolo di lsraele come statuto di vita. Dice infatti: “Non molesterai il forestiero né lo opprimerai perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Non maltratterai la vedova o l’orfano”. Prosegue ancora e dice: “Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta” (Es 22, 20,21,25).
L’amore, dunque, abbraccia ogni aspetto della nostra vita e della nostra esistenza. E’ come l’aria che respiriamo che entra dal nostro naso o dalla bocca e si distribuisce in tutto l’organismo e quando questo non avviene siamo morti. L’ amore è la base della nostra vita.
Dio partecipa concretamente alle nostre sofferenze, dice: “Non maltratterai la vedova e l’orfano”. Non avendo un aiuto concreto di qualcuno vicino, la vedova è considerata una persona debole. Così anche Dio prende parte al disaggio dello straniero maltrattato, del povero lasciato senza la sua sola coperta con la quale coprirsi.
Ma Dio veramente si occupa di chi è senza coperta nel freddo della sua casa?! Dello straniero che rischia lo sbarco nel mare? Sì, Dio anche di queste cose ha cura, perché è nostro Padre, lui che ci ha tessuto nel grembo di nostra madre. Gesù per farci capire che non siamo creati a caso dice: “perfino i capelli del vostro capo sono contati”.
I farisei che vogliono mettere Gesù alla prova con le domande trabocchetto, chiedono: “Maestro, nella legge, quale è il grande comandamento?”. Gesù non si scompone, ma rimane sull’onda dell’amore e risponde: “Amare il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande comandamento. Il secondo è simile al primo amare il prossimo come te stesso”.
Ecco il nostro compito: vivere nell’amore e donare amore, seminare l’amore in mezzo a noi fino ai confini del mondo, perché noi siamo impastati con amore e nell’amore.
Amare Dio ci permette di essere noi stessi perché in lui ritroviamo la nostra vera identità di figli di Dio. Ed è questo amore che ci insegna a trattare tutti come nostri fratelli, come Gesù ci ha insegnato. E’ lui che ha portato l’amore concreto di Dio fino a noi morendo sulla croce, perché possiamo avere la vita. Amore, dunque, è dare la vita per i nostri fratelli, condividere le loro sofferenze e le gioie. Amore è condividere con chi non ha nulla. Amore è portare il vangelo di Cristo a ogni uomo come ci tramette oggi San Paolo nella seconda lettura. Amore è perdonare quelli che ci hanno offeso, amore è pregare per tutta l’umanità, perché venga il regno di Dio in mezzo a noi, amore è riconoscerci tutti fratelli dello stesso Padre!
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza
Pro Vercelli 2
Aurora Pro Patria 1
Marcatori: 14’ pt Mustacchio, 29’ pt Stanzani, 12’ st Maggio
Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi (7’ st Carosso), Parodi, Sarzi Puttini (15’ st Seck), Rodio; Iotti, Santoro, Rutigliano (26’ st Contaldo); Mustacchio, Nepi (26’ st Comi), Maggio.
A disp.: Rizzo, Valentini, Emmanuello, Gheza, Forte, Spavone, Niang, Condello, Pesce, Sibilio.
All.: Dossena.
Aurora Pro Patria (3-5-2): Mangano; Moretti, Lombardoni, Vaghi; Citterio (26’ st Zanaboni), Renault (33’ st Somma), Fietta (33’ st Bertoni), Ndrecka, Marano (19’ st Castelli); Stanzani, Pitou (19’ st Nicco).
A disp.: Rovida, Saporetti, Bashi, Parker, Bertoni, Caluschi, Ferri, Somma.
All.: Colombo
Arbitro: Rosario di Napoli.
Guardalinee: Starnini di Viterbo e Pistarelli di Fermo.
Quarto Uomo: Sassano di Padova.
Ammoniti: Citterio, Marano, Santoro, Fietta, Parodi, Lombardoni.
Recupero: 0′ pt – 5′ st.
Continua la sua marcia la Pro Vercelli.
Ormai è appurata la legge del Silvio Piola che vede i leoni imbattuti dall’inizio del campionato.
Anche contro l’Aurora Pro Patria, le bianche casacche offrono un’ottima prestazione e ottengono il successo, il quarto interno consecutivo.
Parte forte la Pro Vercelli.
E’ il 3’ quando sugli sviluppi di un corner, Rutigliano incorna, trovando sulla sua strada Magnano.
Quattro minuti dopo, Rutigliano inzucca di poco alto.
Dopo un tiro deviato di Iotti esce di poco alto.
A rompere l’equilibrio ci pensa Mustacchio.
Al 14’ Mustacchio di testa trasforma in gol l’angolo calciato da Santoro.
Al primo vero affondo (29’), i lombardi pareggiano.
Azione personale di Ndrecka che serve Stanzani abile a insaccare.
Sull’altro fronte, Nepi impegna Magnano.
La ripresa si apre con il sorpasso dei leoni.
Al 12’ Maggio, da posizione defilata, raddoppia.
Trovato il vantaggio i leoni controllano senza affanno e conducono in porto la vittoria.
Redazione di Vercelli
Campionato Divisione Regionale 1 (Girone B)
4^ Giornata Andata
A.S.D. In Contro Bk Gravellona: 52
Barberi Valsesia Basket: 56
Parziali: 16-11; 16-20; 9-14; 11-11.
A.s.d. In Contro Bk Gravellona: Spadone D. 14, Ferraris 13, Fanchini 9, Ndiaye 5, Rossi 3, Lavarini F. 2, Spadone L.2, Realini 2, Carbone 2, Demarchi, Lavarini M., Pesce.
Coach: Fabio Bertoli
Barberi Valsesia Basket: Gemelli 18, Canova 14, Messina 7, Ghiani 6, Abdallah 4, Varola 2, Ferrara 2, Vietti 2, Ballarini 1, Galli, Cottura.
Coach: Giovanni Gagliardini
Ass.coach: Piergiorgio Cerri
Prep.fisico: Luca Messina
Arbitri: Sigg. Chieppa Nicola di Piatto (Bi) e Dagnoni Margherita Adele di Torino.
Occorreva subito una vittoria per scacciare le paure e allontanare insidiose ombre: in settimana gli Eagles si sono allenati con serietà e determinazione e ieri sera, al Palasport di Ornavasso, con una prova di personalità, sostanza, cuore, ma soprattutto di squadra, i ragazzi valsesiani hanno conquistato una meritata vittoria contro la compagine di casa Asd In Contro Bk Gravellona e festeggiato così la prima vittoria nel campionato di Divisione Regionale 1 (girone B).
Ottima e positiva la prestazione di squadra degli Eagles che ha consentito finalmente di muovere la classifica e mettere in cascina i primi due, preziosissimi punti, regalando ai propri tifosi il primo successo stagionale lontano dalle mura amiche del Pala Loro Piana!
E così ieri sera gli Eagles sono rientrati in Valsesia con ritrovato ottimismo e con il morale decisamente alle stelle: un grande merito a coach Giovanni Gagliardini ed al suo staff tecnico per il costante ed incessante lavoro in palestra e a tutti i nostri ragazzi che ieri sera non hanno mai perso la lucidità, riuscendo a neutralizzare i comprensibili attacchi dei padroni di casa che hanno avuto il merito di non mollare mai, giocando con energia ed intensità per tutta la durata del match.
Particolarmente felice e soddisfatto coach Giovanni Gagliardini, che ha commentato così il match di ieri sera: “Sono molto contento per i ragazzi perché si meritano questa vittoria: è un premio al loro impegno che dal 28 agosto in poi non è mai mancato. Sicuramente è un percorso, stiamo migliorando, stiamo diventando pian piano una squadra e sono anche contento per la reazione dopo la brutta prestazione della scorsa giornata. La partita penso che sia stata da parte nostra tatticamente preparata bene ed eseguita altrettanto, nel senso che siamo stati nel piano partita, cosa che invece settimana scorsa non c’era riuscito molto, ed inoltre la buona notizia è che siamo stati continui secondo me su tutti e i quaranta minuti, La svolta penso che sia stata nel terzo quarto, dove gli abbiamo concesso veramente poco e in attacco ieri sera siamo stati fluidi e concreti, potevamo portare a casa qualche punto in più e nel finale essere un po’ più cinici con una serie di tiri liberi a nostro favore, che potevano chiudere la partita con più serenità. Ora continueremo a lavorare insieme e a prepararci con intensità e serietà per la prossima partita”.
La formazione rossoblu’ trascinata da capitan Elia Gemelli, ha dovuto inseguire nel primo periodo, chiuso sotto di cinque lunghezze.
La riscossa arriva nella seconda metà del secondo periodo, momento in cui i ragazzi valsesiani hanno stretto le maglie in difesa e vinto il periodo 16-20 riducendo il gap a -1 (32-31).
Dopo l’intervallo è arrivata la rimonta e il sorpasso degli Eagles che hanno concesso agli avversari di segnare col contagocce (terzo parziale 9-14), chiudendo in vantaggio di quattro lunghezze il terzo periodo (41-45).
Infine nell’ultima frazione di gioco i ragazzi di coach Giovanni Gagliardini hanno amministrato con oculatezza il vantaggio e finalmente potuto festeggiare il primo successo stagionale con il punteggio finale di 52-56.
Bravi ragazzi!
Prossimo appuntamento per i ragazzi valsesiani sarà domenica 5 novembre, palla a due alle ore 18:00 al Pala Loro Piana di Borgosesia dove arriverà la compagine di Novara Basket A.S.D.: gli Eagles dovranno farsi trovare pronti, solidi e concentrati per opporsi alla loro energia ed aggressività.
Forza ragazzi, ora più che mai…
Fonte: Letizia Bertini – Khristina Fanchini – Area Comunicazione
Redazione di Vercelli
Il vercellese Maurizio Roccato in evidenza a livello nazionale come curatore della mostra Serial Killer Exhibition a Castelnuovo (Roma), evento che bissa il grande successo dell’edizione di Milano.
La mostra illustra il fenomeno dei Serial Killer dal punto di vista storico, didattico e scientifico: è suddivisa in sezioni che permettono di conoscere gli assassini seriali del passato e confrontarli con quelli attuali, presentando tipologie, modalità omicida e motivazioni.
Il percorso spiega anche l’evoluzione delle tecniche investigative dal XIX secolo – quando Cesare Lombroso e la sua scuola si attivarono per creare la prima Polizia Scientifica al mondo, quella italiana – a quelle attuali e sofisticate, introdotte dal “Criminal profiling” di ascendenza americana.
In mostra singoli oggetti e intere scene del crimine relative a famosi casi di cronaca.
Queste ultime sono estremamente realistiche, ricreate basandosi sulle foto scattate sul luogo del delitto dagli organi investigativi, e rappresentano, oggi, la più fedele riproduzione disponibile di carattere didattico/scientifico.
Serial Killer Exhibition è anche un viaggio tra falsi miti, curiosità e indagini, approfondite attraverso pannellistiche dettagliate che illustrano i delitti e i criminali più conosciuti, dal mediatico Ted Bundy, all’enigmatico Zodiac, all’ancora irrisolto caso del “Mostro di Firenze”, del quale sono esposti reperti e documenti originali relativi agli otto duplici omicidi.
Il crimine, inteso nel senso più ampio, è il filo conduttore dell’esposizione, che si rivolge a tutti e in particolar modo ai giovani, offrendo la possibilità di affrontare temi come la violenza, il bullismo, l’educazione alla legalità, l’applicazione della pena capitale, la sensibilizzazione nei riguardi delle vittime.
E sono proprio queste ultime a rappresentare il fulcro – se vogliamo innovativo – per un evento di questo tipo: ognuna di esse, infatti, è rappresentata con il proprio volto accompagnato da nome, cognome, data e luogo di uccisione.
Questo perché, molto spesso, la vittima tende a scomparire, vuoi per strani fenomeni di morbosità sociale o per l’attività divulgativa dei media, che tende a celebrare maggiormente il nome dell’assassino.
Ad esempio, tutti ricordiamo Erika e Omar, ma non il nome della mamma e del fratellino di lei che hanno ucciso.
Stesso discorso per la strage di Erba (a prescindere dal vero colpevole): conosciamo bene Olindo e Rosa, ma i nomi delle quattro persone uccise nessuno li rammenta.
L’intenzione è quindi rendere giustizia alle vittime celebrandone almeno il ricordo, e approfondire il fenomeno criminale in tutte le sue declinazioni senza presentarlo come spettacolo della violenza, quanto una analisi dei suoi complessi significati e dei suoi protagonisti.
Redazione di Vercelli
Successo di pubblico e di gradimento per il jazz melodico ed elegante declinato dal pianoforte di Simone Locarni, protagonista del concerto domenicale e dell’appuntamento svoltosi lunedì con “Incontri con i Maestri”, rassegna di lezioni concerto riservate agli alunni dell’Istituto Superiore D’Adda di Varallo.
Il processo creativo dell’artista, l’improvvisazione nel jazz e nella musica classica, ma anche il valore dello studio e della cultura, i temi trattati da Simone Locarni in un dialogo reso vivace dalle numerose domande degli studenti.
“Al centro del progetto dedicato all’Istituto D’Adda, accanto alla creazione di una cultura musicale nei più giovani, c’è l’opportunità di crescita personale. L’entusiasmo e l’attenzione dei partecipanti a questi incontri è uno stimolo importante per l’Associazione 24/7 e per la Società di Incoraggiamento, che ci affianca in questo progetto aprendo le porte di Palazzo dei Musei. L’obiettivo condiviso è quello di far sentire gli studenti al centro delle nostre istituzioni culturali. Ringrazio la Dottoressa Paola Vicario, Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore D’adda ed i docenti che rendono possibile questo progetto.”
Domenica 29 ottobre, Musica a Villa Durio offre un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica classica, protagonista il pianoforte di Giovanni Bertolazzi, vincitore del “F. Liszt” International Piano Competition (Budapest 2021)e Vincitore del Tabor Foundation Award (Verbier Festival, 2022.
Considerato uno dei talenti emergenti del concertismo italiano conta già numerosi primi premi in alcuni tra i più prestigiosi concorsi internazionali e collaborazioni con orchestre di massimo livello. Giovanni Bertolazzi ha fatto della ricerca sul compositore Franz Liszt un suo marchio caratteristico a cui ha dedicato gran parte del suo percorso formativo fino al coronamento del prestigioso secondo premio al Concorso Pianistico Internazionale Franz Liszt di Budapest e alla recente incisione di un disco monografico a lui dedicato e che ha riscosso unanime successo da parte della critica specialistica..
Il concerto a Varallo per Musica a Villa Durio è una delle tappe del tour di Giovanni Bertolazzi, che dopo i successi al Teatro La Fenice di Venezia e Teatro Alla Scala di Milano, sta toccando in questi giorni New York.
Bertolazzi eseguirà un programma virtuosistico dal titolo “Omaggio a Rachmaninoff” con musiche di Liszt e Rachmaninoff.
Lunedì 30 ottobre, a Palazzo dei Musei, Giovanni Bertolazzi incontra gli studenti dell’Istituto Superiore D’Adda nell’ambito della rassegna “Incontri con i Maestri”.
La stagione è realizzata da Associazione 24/7 con il Supporto del Ministero della Cultura, Città di Varallo, Fondazione CR Vercelli, Allianz Gallarotti e Verri Borgosesia, Studio Associato di Consulenza Rossi, Rossi, Farinoli, Prosino Borgosesia Rings, Villa d’Orri Olio extravergine d’Oliva, Carrozzeria Cocca. Associazione 24/7 è membro dell’Associazione Nazionale I-Jazz, che riunisce i migliori festival e rassegne jazz d’Italia.
I biglietti per “Omaggio a Rachmaninoff. Giovanni Bertolazzi.” saranno in vendita all’ingresso prima dei concerti al prezzo di 10 euro, oppure online su www.bit.ly/MVDGiovanniBertolazzi 388 255
Per informazioni, Musica a Villa Durio mette a disposizione il numero +39 42 info@musicavilladurio.it 10 www.musicavilladurio.com (whatsapp e chiamate), l’email info@musicavalladurio.it
Redazione di Vercelli
All’Istituto di Istruzione superiore “C. Cavour” riparte, per il terzo anno consecutivo, il progetto “Benvenuti nel futuro sostenibile”.
Nella mattinata del 26 ottobre, Raffaella Pagano (Ufficio Europa – Provincia di Vercelli), coadiuvata dalla laureanda Siria Polenghi, ha tenuto una lectio magistralis alle seconde del professionale “ Lanino – indirizzo servizi per la sanità e servizi sociali.
Il titolo dell’incontro è stato “Biodiversità nell’area risicola”.
Pagano ha iniziato con la definizione di biodiversità e facendo vedere alle classi un video nel quale venivano intervistate diverse persone che non sapevamo minimante cosa significasse questo termine.
Rotto il ghiaccio sull’argomento, la biodiversità è stata approcciata da più punti di vista partendo dall’Enciclica di Papa Francesco che dà un gran valore al rispetto ambientale.
La biodiversità consiste nella varietà della vita sulla terra e delle sue diverse forme all’interno dei rispettivi ecosistemi (sia terrestri che acquatici).
Il Papa evidenzia che la nostra terra, maltrattata e saccheggiata, richiede una conversione ecologica, un cambiamento di rotta, affinché l’uomo si assuma la responsabilità di un impegno per la cura della casa comune.
“Le pianure del sistema risicolo – spiega Pagano – sono aree definite ad alto valore naturale poiché ospitano specie e habitat di interesse naturalistico. Le zone umide, che stanno scomparendo, sono le più ricche di biodiversità”.
La zona vercellese è importante per svariate ragioni.
Ad esempio per la migrazione degli uccelli che, se trovano l’acqua, in primavera nidificano, per le rane, le libellule che sono i predatori naturali delle tanto odiate zanzare.
La zona risicola è situata lungo le rotte migratorie di diverse specie di uccelli.
Le specie di Ardeidi nidificano nelle colonie dette “garzaie” che si trovano in aree boscate, mentre i limicoli nidificano sugli argini di risaia.
La biodiversità è oggi riconosciuta come la più importante ricchezza del pianeta.
Paul e Anne Ehrlich, ecologi presso l’Università di Stanford, hanno paragonato il gran numero di specie di un ecosistema ai rivetti che tengono insieme un aeroplano.
Facendo saltare dei rivetti a casaccio, hanno osservato, sicuramente si indebolisce la struttura, affrettando il giorno in cui, superata una determinata soglia, il velivolo si guasterà.
Peter Raven (botanico del Missouri Botanical Garden) ha stimato che ogni volta che una pianta si estingue, da dieci a trente altre specie in media crollano con lei, come un castello di carte.
Dopo un’ inquietante carrellata di animali e piante a rischio di estinzione, Siria Polenghi ha parlato dell’avvio di un Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) a Trino.
L’obiettivo primario è quello di curare e recuperare gli animali trovati feriti o in difficoltà e restituirli alla libertà, un’ iniziativa di alto valore ecologico e naturalistico.
L’intervento è terminato con il consiglio di guardarsi intorno, di passeggiare nella natura come percorso di consapevolezza e come messaggio di speranza.
Evelina Anchidin e Anna Rota – classe 2^A SSAS
Aurora Galletti e Francesca Era – classe 2^B SSAS
Istituto Professionale Lanino
Redazione di Vercelli
Nelle giornate di venerdì 20 e 27 ottobre noi allievi delle classi 4E e 5E Servizi Commerciali dell’istituto Professionale Lanino abbiamo partecipato all’attività di Padel inserita nel progetto di Istituto “A scuola di sport e salute”, presso il club sportivo Move Padel di Vercelli.
La struttura ben organizzata e accogliente offre quattro campi da gioco, attrezzatura e spogliatoi per i ragazzi.
Ad accoglierci gli istruttori Alessandro e Carlo che ci hanno seguiti con professionalità e molta attenzione durante entrambe le lezioni, cercando di insegnarci le basi di questo sport molto in voga negli ultimi tempi.
Ci siamo mostrati da subito decisamente interessati e abbiamo partecipato con entusiasmo all’iniziativa.
Le lezioni sono state programmate in maniera tale da investire buona parte del tempo nell’allenarsi con i due istruttori; sono state insegnate le regole generali di gioco e le tecniche di tiro più utilizzate, il dritto, il rovescio e il pallonetto.
Il momento dedicato alle “partitelle” libere, ha permesso di mettere in pratica le abilità apprese.
Le ore impiegate nel cimentarsi a conoscere il padel sicuramente hanno permesso a tutti noi di imparare le basi di un nuovo sport divertendoci.
La speranza è di ripetere l’esperienza, un’ottima integrazione al nostro ricco programma di Scienze Motorie e Sportive, reso così ancora più dinamico e pieno di momenti di condivisione tra i partecipanti.
Ringraziamo Alessandro e Carlo che con pazienza e simpatia ci hanno accompagnati durante questa bella esperienza.
Alessandro Santo Macchia
Classe 5^E Servizi Commerciali – Istituto professionale Lanino
Redazione di Vercelli
Derthona-Bra
Arbitro: Anna Frazza di Schio
Guardalinee: Davide Fenzi di Treviso e Ares Beggiato di Schio
Alba-Asti
Arbitro: Nicolò Rodigari di Bergamo
Guardalinee: Andrea Mapelli di Treviglio e Marco Tonti di Brescia
Chieri-Città di Varese
Arbitro: Marco Zini di Udine
Guardalinee: Marco Di Bartolomeo di Campobasso e Mattia Salviato di Castelfranco Veneto
Chisola-Lavagnese
Arbitro: Sabri Ismail di Rovereto
Guardalinee: Alex Scaldaferro di Vicenza e Gerardo Graziano di Vicenza
Fezzanese-RG Ticino
Arbitro: Cristian Chirnoaga di Tivoli
Guardalinee: Marco De Simone di Roma 1 e Giulio Pancani di Roma 1
Gozzano-Vogherese 1919
Arbitro: Benito Saccà di Messina
Guaralinee: Antonio Masciello di Ravenna e Riccardo Zebini di Rovigo
Ligorna-Albenga
Arbitro: Edoardo Borello di Nichelino
Guardalinee: Andrea Cocomero di Nichelino e Riccardo Trionfante di Torino
Pinerolo-Alcione Milano
Arbitro: Davide Testoni di Ciampino
Guardalinee: Simone Colella di Imperia e Matthias Crisafulli di Imperia
Pont Donnaz-Borgosesia
Arbitro: Lorenzo Garbo di Monza
Guardalinee: Thomas Vora di Como e Stefano Cossovich di Varese
Sanremese-Vado
Arbitro: Federico Tassano di Chiavari
Guardalinee: Gheorghe Mititelu di Torino e Lorenzo Gatto di Collegno
Redazione di Vercelli
Sarà il Pont Donnaz il prossimo avversario del Borgosesia.
I valdostani sono ultimi in classifica con 5 punti, frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e 6 sconfitte.
In casa sono stati conquistati 4 punti, contro l’unico ottenuto in trasferta.
La squadra è il secondo attacco meno prolifico (6 gol fatti) e la quarta retroguardia più perforata (15 gol subiti).
Il modulo di gioco adottato è il 4-3-1-2.
La porta è difesa da Christos Siamatas, estremo difensore classe 2003, ex Giugliano.
Le corsie esterne del pacchetto arretrato sono affidate ad Andrè Sassi (2001, prodotto del vivaio) e ad Alessandro Serra (2005, scuola Cagliari).
La coppia centrale è composta da Michael Orlando (1999, ex Rapallo Rivarolese, autore di 2 gol) e Luca Mazzola (1998, ex Castellanzese).
A centrocampo la regia è affidata a Federico Nacci (1998, ex Vastese).
Ai suoi lati Fabio Doratiotto (1999, ex Arzachena) e Merlis Rrapaj (2004, scuola Pro Vercelli).
Sulla trequarti giostra Giuseppe Argento (1999, ex Stresa Vergante, 1 rete).
In attacco spazio a Giuseppe Torromino (1988, vanta oltre 250 gare tra Serie B e C, autore di 2 reti) e Roberto Colombo (1997, ex Fanfulla, 1 gol).
Redazione di Vercelli