Riceviamo e pubblichiamo

Il giorno dopo LUVA si può già fare un primo bilancio generale dell’evento (attendendo che l’amministrazione presenti il proprio bilancio economico).

Come sempre l’affluenza è stata notevole e come sempre la cosa ha dato qualche problemino.

Problema parcheggi, tutti intasati quelli limitrofi al centro storico, una navetta che consentisse di lasciare l’auto nella zona industriale era necessaria, in molte vie del centro storico si sono visti listelli posti sui muri per impedire soste selvagge.

Non conosco la situazione delle aree camper, qualcuno mi ha detto che quella a san Bernardo non è in funzione.

Qualche taverna di meno degli anni passati, forse dovuto alle regole più ferree, ma necessarie, anche le bancarelle erano inferiori al solito, ma questo almeno consentiva un maggiore deflusso della folla itinerante, sebbene in alcuni punti si sono formati intasamenti.

Sarebbe auspicabile che la dislocazione delle strutture verso il centro strada sia più monitorata in modo da consentire la larghezza di transito sufficiente, obbligando gli espositori a distribuirsi in modo uniforme sui quattro corsi.

Per quanto riguarda cibo e vino la qualità è stata buona, sebbene il consumo in elementi usa e getta ne limiti in parte la qualità, soprattutto per il vino d’annata, a volte servito a temperatura un po’ alta.

Sui prezzi si potrebbe storcere un po’ il naso, sono quasi equivalenti a quelli dei ristoranti, anche per il vino.

Io sono dell’idea che, come avviene tipo nella sagra di Asti, dovrebbero essere più abbordabili.

Aspetto sicurezza, la maggiore presenza di forze dell’ordine ha garantito maggiore controllo.

Aspetto pulizia, come sempre qualche sporcaccione ha lasciato il segno, chi aveva lo spazio a disposizione presso i gradini d’ingresso alla chiesa parrocchiale ha dovuto darsi da fare per pulire domenica mattina.

Aspetto rumore, le emissioni musicali si sono interrotte all’una di notte, ma qualche schiamazzo è continuato ben oltre, con anche qualche principio di rissa, senza che nessuno intervenisse per fermare tali spiacevoli episodi.

Insomma, è andata ancora bene, speriamo vada sempre così.

La maggior parte della gente è stata soddisfatta, un po’ meno lo saranno le casse comunali una volta fatti i conti.

Ben vengano le manifestazioni che promuovono il nostro nobile vino, ma purtroppo il nostro Comune non naviga nell’oro, i debiti sono tanti e molto consistenti, risulta difficile valutare il ritorno economico di quanto si spende.

Certamente gli esercizi commerciali e le Tabine ricevono buoni introiti della manifestazione e così facendo sono molti i cittadini che risultano beneficiati.

Purtroppo, però, sono anche tanti i cittadini subiscono disagi dalla chiusura dei corsi, dagli schiamazzi notturni e dalle strade sporche ed intasate dal traffico, senza alcun ritorno economico, anzi con possibili maggiori tasse, o se non altro l’impossibilità di ridurre quelle attuali, o di usare i fondi comunali per le opere più necessarie di manutenzione e benessere della popolazione.

Uno dei disagi subiti dai cittadini che abitano piazza Italia e i corsi che confluiscono in essa è l’impossibilità di uscire con i loro automezzi per tre giorni consecutivi, la soluzione di parcheggiare l’auto nelle vie e piazze laterali espone il mezzo a possibili furti ed atti vandalici notturni, non rari ogni fine settimana e maggior più in concomitanza con LUVA.

Forse una soluzione sarebbe quella di provvedere ad un parcheggio custodito per tutti i suddetti, soluzione onerosa che graverebbe ulteriormente sulle casse comunali.

Aspettiamo di vedere il bilancio dettagliato delle entrate e uscite dell’LUVA, per poterci esprimere in merito ad eventuali maggiori contributi che potrebbero arrivare da parte di chi usufruisce di un ritorno economico dalla manifestazione, assieme ad eventuali risparmi che si potrebbero effettuare rispetto a quanto si è speso.

Gattinara, 11 settembre 2023

Patrizio Petterino

Redazione di Vercelli