VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Borgosesia 1

Biellese 2

Marcatori: 10’ pt Facchetti, 39’ pt Tunesi, 41′ st S. Gila.

Borgosesia (4-2-3-1): Uva; Monteleone, Derbali, Rekkab, Iannacone; Lauciello, Tunesi; Bertoni, Giacona, Duguet; Del Barba.

Subentrati: Vittoni, Maselli, El Achkaoui, Faretta, Battaglia, D’Ambrosio, Disisto, Aladro, De Angelis, Giacopelli, Varallo.

All.: Moretti.

Biellese (4-2-3-1): Rusli, Tomasino, Franchino, Liberali, Facchetti; Franchino, Papa; Naamad, Gila, Marra; Romano.

Subentrati: Boraso, Chianese, Di Francesco, Pavan, S. Gila, Gregori, Sekka, Oberto, Andreotti, Mazzoni, Brizzi, Mello Rella.

All.: Montanarelli.

Note: giornata soleggiata. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Angoli: 2-4. Recupero: 1’ pt-2’ st.

Sapore di derby classico nell’allenamento congiunto che vede contrapposte Borgosesia e Biellese.

Nelle file dei lanieri ci sono anche due ex capitani valsesiani; si tratta di: Emanuele Marra e Nicolò Pavan.

L’orario di inizio del test (18:30) dovrebbe garantire un clima meno torrido ma l’obiettivo non viene raggiunto visto la colonnina di mercurio e il caldo asfissiante.

Pronti via e Duguet dal vertice dell’area impegna Rusli.

Sull’altro fronte, termina centralmente la conclusione di Papa.

Al 6’, Del Barba recupera palla e manda alto.

Quattro giri di lancette e la Biellese mette la freccia.

La conclusione di Facchetti, complice una deviazione, batte Uva.

Minuto 18, Naamad conquista e difende la sfera ma conclude fuori.

E’ il 22’ quando Duguet, servito da Monteleone, viene chiuso dalla difesa ospite.

Al 32’ Bertoni da fuori calcia a lato.

Sei minuti dopo e Del Barba inzucca di poco fuori.

Al 39’ Tunesi approfitta di un errore di impostazione avversario e pareggia.

Prima dell’intervallo, Rusli respinge la conclusione di Duguet.

La ripresa si apre con il colpo di testa alto di Sekka.

Poi ci prova senza precisione Oberto su punizione.

Alla mezzora, Boraso si oppone alla conclusione al volo di Disisto.

Nel finale, sugli sviluppi di un corner, S. Gila regala il successo alla Biellese.

 

Redazione di Vercelli

 

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Il consumo di riso italiano tra stili alimentari, mercato e le opportunità delle biotecnologie”.

Questi i temi che saranno affrontati nel talk, in programma mercoledì 30 agosto alle ore 9.30, al Centro Ricerche sul Riso dell’Ente Nazionale Risi di Castello d’Agogna (Strada per Ceretto, 4 – Pavia).

La nuova ricerca, realizzata nell’ambito degli Stati Generali del Consumo di Riso in Italia, è voluta da Ente Nazionale Risi, insieme a Ente Fiera di Isola della Scala e Consorzio di Tutela della I.G.P. Riso Nano Vialone Veronese.

Si tratta di uno studio approfondito sull’evoluzione degli stili e delle abitudini alimentari dei consumatori con un focus sulle TEA, le Tecniche di Evoluzione Assistita, e sulla relativa proposta legislativa della Commissione Europea.

Un momento importante di riflessione e confronto sulle prospettive del comparto grazie anche alle nuove biotecnologie, sviluppate allo scopo di rendere le piante coltivate più resistenti a parassiti e siccità.

A moderare il talk a cui prenderanno parte esperti, produttori, aziende e consumatori, sarà Roberto Magnaghi, Direttore Generale Ente Nazionale Risi.

Il talk rappresenta un momento importante di confronto per il futuro del comparto del riso – commenta Paolo Carrà, Presidente Ente Nazionale Risi -. Un prodotto ricco di storia e tradizione che deve tenersi al passo con i cambiamenti di mercato, le esigenze dei consumatori e le Tecniche di Evoluzione Assistita. Per questo motivo diventa centrale per lo sviluppo dell’intero comparto, discutere insieme a tutta la filiera del riso di stili alimentari, consumo e nuove opportunità offerte dalle biotecnologie”.

In apertura di convegno Cosimo Finzi, Direttore AstraRicerche e Patrizia Martello, sociologa dei Consumi e docente di Ricerca Sociale all’Università di Milano e Venezia, presenteranno i risultati della ricerca sul consumo di riso in Italia.

A seguire Marina Bassi, caporedattrice GdoWeek e MarkUp, analizzerà come e cosa comunica il riso sullo scaffale indagando i trend e le proposte in relazione alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

La seconda parte del talk è dedicata alle TEA, le Tecniche di Evoluzione Assistita, come aiuto all’agricoltura: verranno illustrate da Chiara Cattaneo, ricercatrice del Laboratorio di Chimica, Merceologia e Biologia Molecolare del Centro Ricerche sul Riso. Sarà poi la professoressa Vittoria Brambilla, ricercatrice in Botanica Generale al dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali all’Università̀ di Milano, a chiarire come le biotecnologie possono migliorare le varietà di riso nazionale con un approfondimento pratico sugli usi agricoli e sui benefici apportati dalla ricerca scientifica.

Le conclusioni sono affidate a Paolo Carrà, Presidente Ente Nazionale Risi.

A fine lavori, nel primo pomeriggio, per i partecipanti sarà organizzata una visita guidata ai campi sperimentali e alla sala didattica del Centro Ricerche sul Riso per toccare con mano gli avanzamenti della ricerca e fare esperienza di quanto discusso durante il talk.

 

Redazione di Vercelli

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La presentazione al pubblico delle tre opere di Pier Francesco Gianoli che raffigurano l’adorazione del SS.Sacramento, il Gonfalone di Campertogno e le due tele di Varallo e di Grignasco, recentemente restaurate in tutta la loro bellezza, giunge a Grignasco.

La mostra è stata inaugurata sabato 12 agosto nella Chiesa Parrocchiale della Assunta e rimarrà aperta fino al 3 settembre.

Orari visite:

sabato 26 agosto: 18.45 – 19.30

domenica 27 agosto: 11.15-12.30

sabato 2 settembre: 18.45 – 19.30

domenica 3 settembre: 11.15-12.30

Venerdì 25 agosto alle ore 21 si terrà in Chiesa Parrocchiale una serata con interventi della Dr.ssa Benedetta Brison della Soprintendenza e dell’Arch. Paolo Sitzia sulla figura del pittore Pier Francesco Gianoli (1624-1692) le sue opere e sui suoi rapporti con Grignasco.

L’Associazione Punto Arte, in stretta collaborazione con la Parrocchia e con la Soprintendenza nella gestione del restauro e nella organizzazione delle mostre, invita tutti soci e non soci alla serata del 25 agosto.

 

Redazione di Vercelli

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Nell’ambito dell’iniziativa “Truffe in danno di persone anziane – campagna di sensibilizzazione”, diretta al contrasto del fenomeno delle truffe ed attuata con il concorso attivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e della locale ASL, come noto, sono stati realizzati manifesti e volantini pieghevoli informativi, destinati all’attenzione delle persone anziane.

In tale contesto, dopo che nei giorni scorsi si è consegnato all’Ospedale di Biella, i manifesti da affiggere nelle sale d’attesa dei Reparti di geriatria, medicina e fisiatria del locale nosocomio, nonché dei volantini pieghevoli per ciascuno dei medesimi Reparti, i Comandanti delle dipendenti Stazioni, attraverso le proprie pattuglie, stanno provvedendo alla consegna del materiale informativo presso gli ambulatori dei medici di base, un manifesto da affiggere nella sala d’attesa e vari volantini, che i medici saranno invitati a distribuire ai propri assistiti anziani in occasione di incontri con essi e presso le farmacie della Provincia, un manifesto da affiggere e molteplici pieghevoli che i farmacisti saranno invitati a consegnare ai propri clienti potenzialmente interessati.

Il materiale è stato consegnato dal Comandante dei Carabinieri della Stazione di Salussola Mar. Ord. Massimiliano Casula presso la Farmacia del Sole di Salussola e la Farmacia San Giorgio di Cerrione.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Sabato 26 agosto 2023 alle ore 10,30 verrà inaugurata la mostra Il Disegno del Mondo, una selezione di opere cartografiche, vedutistiche e librarie realizzate dal 1400 al 1800 che saranno esposte nelle Sale espositive al Secondo piano del Castello del Monferrato fino al 15 ottobre 2023.

La mostra, organizzata in collaborazione con la Consulta Cultura del Comune di Casale Monferrato e l’Associazione Italiana Collezionisti di Cartografia Antica potrà essere visitata dal mercoledì al venerdì dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30; il sabato e la domenica, invece, sarà aperta dalle 10,00 alle 13 e dalle 15,00 alle 19,00.

Il percorso espositivo, curato da Marco Garione (Presidente della Consulta Cultura del Comune di Casale Monferrato), presenta più di cento opere e si sviluppa attraverso sette percorsi tematici differenti a ognuno dei quali è stato assegnato un colore specifico, in modo da indirizzare in modo chiaro i visitatori.

Immaginare il Cosmo e oltre: Dalle origini della scienza – Conoscenza del mondo dell’epoca tolemaica classica del primo e secondo secolo d.c. alle rivoluzioni copernicane del Rinascimento il passo è stato lungo, instabile e denso di ombre.
Dalle proiezioni tolemaiche, che in campo astronomico presentano un sistema del Cosmo con la Terra al centro di tutto I’universo fino alla tavola peutigeriana della terra conosciuta di epoca romana e per tutto il Medioevo il mondo rilevato e quello “immaginato” le rappresentazioni della Terra si sono ispirate alla descrizione dell’universo secondo una chiave di lettura prettamente biblica, almeno nella nostra vecchia Europa.
Solo nel XV e XVI secolo d.c., grazie alle ricerche ed agli studi di Copernico, Galilei, Keplero e Brahe si abbandonò questa idea terrocentrica per raggiungere, a ragione e sfidando secoli di storia, alla visione del mondo e del cosmo che ancora oggi utilizziamo.

Tracciare i Mondi da scoprire: Siamo giunti nel pieno Rinascimento e dopo la scoperta colombiana del continente americano la scienza cartografica prende atto di un nuovo disegno del mondo. Le scoperte di Vespucci, Diaz e Magellano riplasmano con precisione scientifica la carta piana (planisfero) del mondo.
Presto si giunge, nel tardo secolo XVI, alla nascita di raccolte di carte geografiche rivolte ad un vasto pubblico (studiosi, mercanti) e alla pubblicazione dei primi Atlanti in Olanda ad opera di Mercator, Ortelio e Bleau: raccolte di visioni geografiche non solo del territorio ma anche della forma delle città.
Tra il 600 e il 700 anche il continente americano, con gli Atlanti di Homann e Seutter, viene descritto nel suo particolare territorio. Bisogna però attendere fino alla fine del XVIIl secolo, con i viaggi di Cook, per “scoprire” il continente australiano (1768 -1771).

Descrivere La Terra, Le Terre: Con lo sviluppo della cartografia e delle proiezioni matematiche, tra il XVI e XVIl secolo nasce una nuova scienza che guarda anche con occhio artistico all’evoluzione delle carte geografiche. Inizia così una rappresentazione non solamente fisica ma anche geopolitica dei territori con I’individuazione degli stati, principati, confini.

Gli italiani, col geografo piemontese Gastaldi e le raccolte Lafreriane romane, sono tra i primi fautori della moderna cartografia.

Verso la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII assistiamo al periodo d’oro della cartografia olandese con, ad esempio, gli atlanti di Mercator e Ortelio, veri monumenti fisico-geografici racchiusi in splendide carte di grande valore artistico e scientifico.
Contemporaneamente, con Hogenberg, nascono gli Atlanti dedicati alle maggiori città: è la vera nascita della vedutistica, con scopi di rappresentazione sociale politica del territorio.

Dall’Atlas “grafico” alla realizzazione di libri “di viaggio” il passo è stato breve. Antesignani delle attuali guide turistiche, spesso riccamente illustrati, i libri di viaggio non sono quasi mai racconti autobiografici ma veri e propri reportages su luoghi, genti e costumi. Queste opere letterarie ebbero una grande diffusione nel periodo del Grand Tour: ogni casa fornita di biblioteca ne doveva possedere almeno uno, così come gli scaffali delle librerie “di moda”. L’affermazione dei libri di viaggio ebbe uno sviluppo “economico” anche curioso: spesso le case editrici si mettevano in concorrenza sul numero di immagini e di pagine. Quindi: pagine in vista e bon voyage…

Conquistare i territori contesi: Importanti, nella storia dela cartografia, sono i disegni e le stampe sciolte o in raccolte che rilevano i territori a scopo militare o commemorativo. Queste rappresentazioni di città o territori occupati, assediati o conquistati, sono spesso custodite negli archivi militari, quando sono disegni, e talvolta coperti da segreto.

Queste carte hanno uno scopo ben preciso: studiare i punti di forza o di debolezza delle piazzeforti che cingono le città o più semplicemente l’orografia e la descrizione sommaria delle difese di una località.

Dopo la conquista, se avviene, le carte diventano celebrative della campagna militare “omaggiano” il vincitore segnalando i nuovi territori conquistati e le città importanti.
Una nutrita serie di carte riguarda gli assedi subiti da Casale.

Fantasticare il paese che non c’è: Una nota di leggerezza e divertimento viene ospitata in questo segmento narrativo in cui troviamo opere che sfiorano l’argomento cartografico nella sua parte tecnica e scientifica e lo interpretano con opere di pura fantasia, spesso ironica.

Troviamo le “carte della Cuccagna”, ad esempio, in voga nel tardo XVI secolo e proposte dal Remondini nella sua famosa e prolifica stamperia di Bassano, oppure carte di territori simbolici e allegorici, talvolta presenti negli Atlanti di grandi editori.
Benvenuti in una antica “Terra Immaginaria”, sempre attuale…

Riconoscere Le Terre di Piemonte: Questo settore ospita alcune rare carte relative al Piemonte prima e dopo il passaggio ai Savoia e durante le guerre di espansione, naturale continuazione del precedente “Carte di Conquista”.
Di particolare interesse sono le due carte cinquecentesche relative l’una a firma del piemontese Gastaldi, attivo a Venezia tra il 1545 ed il 1565, l’altra tratta dalle raccolte di stampe realizzate dal romano Lafreri.

Guardare la Terra di Monferrato: Casale, capitale del Monferrato fino ai primi anni del 700 quando entrò a far parte del Piemonte savoiardo, godette di un numero importante di rappresentazioni grafiche e cartografiche dovute alla sua posizione militare. La cittadella casalese, tra le più potenti e munite d’Europa, e tra le più difficili da conquistare, cedette solamente alla demolizione “volontaria”. Decine di carte ad uso militare rappresentano la città ed il suo territorio, ma spesso il profilo cittadino – a volte fantasioso – abbelliva le carte “civili” e gli atlanti.

Il Sindaco Federico Riboldi e l’Assessore alla Cultura Gigliola Fracchia sottolineano: “La convinzione dell’Amministrazione Comunale che la realizzazione di politiche culturali di qualità sia un investimento per la città e per il territorio di Casale Monferrato si concretizza in eventi come questo che, arricchendo l’offerta espositiva del Castello del Monferrato, aggiunge un nuovo tassello ad un percorso che abbraccia la cultura in tutte le sue declinazioni: dalle arti visive, alla musica, alla storia, alle scienze sociali […]”

Redazione di Vercelli

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La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Arona, ieri martedì 22 agosto alle ore 14.45 circa, è intervenuta ad Oleggio Castello per un incidente stradale che ha coinvolto due auto in un impatto frontale.

La squadra giunta sul posto dopo aver messo in sicurezza l’area, ha estricato uno dei due occupanti incastrato all’interno dell’auto.

I due feriti sono stati trasportati all’ospedale di Novara e Borgomanero.

Sul posto oltre la CRI di Arona erano presenti anche i Carabinieri e la Polizia Stradale.

 

Redazione di Vercelli

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Nuovo arrivo in casa Borgosesia Calcio.

A difendere i pali ecco Gabriele Uva.

Portiere classe 2004, cresce nel Settore Giovanile dell’Asso Potenza, arrivando a giocare sino all’Under17. Poi passa al Potenza dove negli ultimi due anni ha giocato in Primavera e ha ricoperto il ruolo di terzo portiere in Serie C.

“Sono un portiere che ama giocare molto vicino alla linea difensiva – afferma – . Molto importante è anche la fase di ripartenza dal basso”.

“Spero di fare bene – conclude Uva – , di giocare il più possibile e dare una mano alla squadra”.

Redazione di Vercelli

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Non si è ancora spenta l’eco della straordinaria Orta 10in10 che il Club Supermarathon Italia si rimette all’opera.

La spinta dell’entusiasmo scaturito dall’evento a tappe ferragostano è forte si riverserà tutta sulla 8 Ore del Canavese, appuntamento di Tavagnasco (TO) in programma tra il 9 e il 10 settembre.

La divisione in due giorni è spiegabile con il fatto che nel weekend si svolgeranno due prove distinte: il sabato la 8 Ore, la domenica l’ Ultradora, gara sui 43 km.

Entriamo nello specifico: la 8 Ore si svolgerà su un circuito di 1.500 metri completamente chiuso al traffico, con partenza alle 10:00 dal piazzale antistante la Tensostruttura di Tavagnasco.

I concorrenti avranno a disposizione un ristoro a ogni giro, che dalle 13:00 potrà anche essere costituito da un piatto caldo.

A fine gara premiazione per i primi 10 classificati assoluti e per i primi di ogni categoria amatoriale.

La gara varrà anche quale Campionato Italiano Iuta sulla distanza, con premi speciali per i primi 3 tesserati uomini e donne e per i primi di categoria.

Alla domenica percorso diverso per la maratona Ultradora, allestita su un circuito di 2.100 metri lungo l’argine del fiume Dora.

La partenza sarà sempre alle 10:00 ma questa volta dalla stazione del piccolo centro torinese alle porte della Valle d’Aosta.

La quota di partecipazione ammonta a 35 euro, con sconto di 5 euro per i tesserati Iuta e di 15 euro per quelli del Club Supermarathon.

La tensostruttura sarà a disposizione di tutti quelli che ivi vorranno pernottare durante il weekend.

Va detto però che l’evento non si restringe alle sole prove podistiche perché nella serata del sabato ci sarà il “Brasil After Eight Party”, cena con musica brasiliana dal vivo a partire dalle 17 e ballerine dalle 19 e fuochi d’artificio.

Una ragione in più per vivere un evento veramente speciale e chi ha preso parte alle precedenti gare del Club Supermarathon lo sa bene…

Per informazioni: Club Supermarathon Italia, https://www.clubsupermarathon.it/

 

Redazione di Vercelli

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Nelle scorse settimane la Squadra Mobile di Vercelli ha chiuso una complessa attività investigativa volta al contrasto dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tratta di esseri umani, in collaborazione con la Squadra Mobile di Cuneo e della Polizia di Frontiera di Bardonecchia.

Nell’ambito della suddetta attività è emerso il coinvolgimento di alcuni cittadini stranieri, tutti di nazionalità pakistana coinvolti a vario titolo nell’organizzazione e predisposizione di viaggi destinati a permettere il passaggio della frontiera tra l’Italia e la Francia a migranti irregolari.

All’esito di una complessa attività di monitoraggio ed osservazione, il personale della Polizia di Stato è riuscito a raccogliere importanti indizi di reità a carico degli stranieri coinvolti nel traffico i quali, sfruttando la necessità dei migranti di ricongiungersi con le proprie famiglie oltralpe, predisponevano i viaggi caricando i clandestini su furgoni in condizioni di estremo disagio (basti considerare che in un’occasione sono stati trovati a bordo del mezzo ben 25 persone) cercando di attraversare la frontiera nottetempo sfruttando valichi non presidiati.

Grazie allo sforzo congiunto dei vari Uffici di Polizia coinvolti, è stato possibile identificare ed arrestare i principali autori delle condotte criminose, taluni impegnati a condurre direttamente i furgoni carichi di migranti mentre altri sono stati sorpresi alla guida di veicoli civetta che anticipavano il mezzo al fine di segnalare eventuali criticità lungo il percorso.

Nel corso delle investigazioni sono stati identificati circa 60 stranieri a bordo dei furgoni che avevano pagato una somma di almeno 500,00 euro per poter essere trasportati oltre il confine e, all’esito dell’attività è stato possibile trarre in arresto in flagranza di reato 4 cittadini pakistani, mentre altri 4 sono stati deferiti alla competente A.G. in quanto resisi irreperibili in Italia.

È doveroso rilevare che gli indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.

 

Redazione di Vercelli

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Ciascuna delle tre testimonianze udite stamane in Duomo a Vercelli, è qualcosa destinata a restare: a restare non soltanto nella vita di una famiglia, nell’ambito di relazioni di amicizia così duramente provate in quest’ora grave.

E’ destinata a restare nel vissuto dell’intera città che è confluita qui in Cattedrale per le esequie di Simona Pomati Beltramino in Vitale, nel vissuto di tante persone, certo desiderose di ascoltare parole così.

La gente che era qui stamane ha voluto, a sua volta, dire qualcosa, ma ha affidato il messaggio non alle parole, bensì alle lacrime che, silenziose, hanno segnato tanti volti.

Quante cose sanno dire le lacrime.

La Liturgia si snoda nel canone consueto, capace di dare un po’ di pace al cuore dolente di chi è nella prova.

Sono sette i Sacerdoti che hanno desiderato concelebrare e l’omelia è stata dettata dal Parroco della Cattedrale, Mons. Giuseppe Cavallone: come sempre densa di contenuti, affidati però ad un’esposizione semplice, che cerca di rendersi accessibile a tutti.

Poi la Comunione e, subito dopo, la parola passa a tre persone che hanno contato molto per Simona, almeno quanto Simona abbia contato per loro.

C’è Maurizio, che parla da padre.

C’è l’amica Maggie.

Ma c’è, soprattutto, il messaggio davvero struggente di Massimo, il marito di Simona.

Le ha preparato una lettera che si rivela anche una grande lezione per tutti noi.

Certamente lui non l’ha concepita così, come una lezione.

Lui ha voluto dirle cose impossibili da razionalizzare nelle ore, surreali e severe, drammatiche, che colgono tutta la nostra minorità, prima del commiato terreno, quando siamo al cospetto di una realtà fino a poco prima nemmeno immaginabile; quando è la stessa Simona ad avvertire, in qualche modo, che occorre prepararsi al peggio: come si fa a parlare in quei momenti?

Così la lettera, che pare fare parte di un dialogo anche se, per forza di cose, è ormai un monologo.

Una lettera che, però, illustra significati anche ulteriori a quelli della relazione tra due persone.

Il Lettore che la vorrà ascoltare nel nostro video, letta dall’amico di famiglia Fabrizio, siamo certi che condividerà: è una grande lezione.

***

Questa mattina, in Cattedrale, l’ultimo saluto ad una persona che aveva fatto solo del bene.

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