Mese: Agosto 2023
Nel pomeriggio di oggi, sabato 26 agosto intorno alle ore 15:00 un violento nubifragio ha colpito la città di Vercelli e la bassa Vercellese tra cui Trino, Stroppiana e Asigliano causando numerosi allagamenti, dissesti statici, tetti divelti, e piante pericolanti.
Sono ancora in corso le operazioni di ripristino e messa in sicurezza che stanno impegnando con oltre 150 interventi numerose squadre del Comando dei Vigili del fuoco di Vercelli e dei distaccamenti Volontari e permanenti.
Redazione di Vercelli
Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 22, 19 – 23
Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo: “Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto. In quel giorno avverrà che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa; lo rivestirò con la tua tunica, lo cingerò della tua cintura e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per il casato di Giuda. Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire. Lo conficcherò come un piolo in luogo solido e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre”.
Dal Salmo 137
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, Cap. 11, 33 – 36
O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
Dal Vangelo secondo San Matteo, Cap. 16, 13 – 20
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: “La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”. Risposero: “Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti”.
Disse loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.
E Gesù gli disse: “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
La domanda profonda la pone Gesù.
Ma voi chi dite ?
Voi, non altri.
Soprattutto “Ma”.
Presuppone in modo avversativo che ci sia “diversità” contrapposizione , differenza.
Non gli altri, il mondo, “ma voi”.
Ma… l’alterità che il cristiano è chiamato a narrare nella sua vita, non come il mondo, ma nel mondo.
Una domanda che “Interpella”, che presuppone una fede “personale”, non per “sentito dire”.
Una domanda pronunciata in Galilea, alla sorgente del Giordano, a Cesarea, residenza del tetrarca Filippo, ma una domanda a noi.
E’ ancora Pietro il protagonista: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”(Mt 16,16); Pietro quello che voleva fare delle capanne sul monte; Pietro che sulle acque dimostra una fede “dubbiosa”; Pietro del Getzemani e Pietro del rinnegamento; Pietro che piange “amaramente” e Pietro che corre al mattino del primo giorno dopo il sabato.
Pietro, citato 154 volte nel Nuovo Testamento con l’ebraico Shim’ôn, con l’aramaico Kêfa (“pietra – Pietro”), come “figlio di Giona” (bar Jona).
“ Tu sei…”
Il “Cristo” sarx (“carne”) e Lógos trascendente (1 Gv).
Pietro che dichiara la sua fede e che Gesù proclamerà “beato” ed a lui darà il “potere” che delineerà la sua missione nella chiesa: ‘pietra’ , “roccia”, immagine biblica di stabilità, sicurezza e fiducia, fondazione primaria e divina, ‘chiavi’ simbolo del potere su una casa, su un regno, un’autorità non solo giuridica, ma di insegnamento nella comunità e “legare e sciogliere” per rimettere i peccati nel nome del Signore, ma anche esortare, ammonire, formare i fedeli, missione propria dell’autorità nella Chiesa.
Ecco ciò che scaturisce dalla risposta di fede di Pietro.
Ma voi …
Esperienza di in-contro di ciascuno con Cristo, un incontro personale.
Un incontro che è preceduto da una “Epifania”, una manifestazione e allora ognuno può dire chi è Cristo.
Rivelazione di Cristo e risposta dell’uomo.
Risposta di Pietro e risposta di ogni credente: “tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”.
Il Cristo: l’unto, l’eletto da Dio.
“Voi chi dite…”
La domanda alla quale si risponde dopo aver percorso una strada, dopo aver camminato seguendo Gesù.
La strada della risposta è la strada del discepolo.
Gesù a Pietro e ai suoi apostoli non ha detto: “conoscimi” ha detto: seguimi!
Seguire Gesù è conoscerLo.
Una Parola viva, carne, che interpella, che domanda, che interroga, che penetra, che scuote…
Una Parola …
Il Cristo che mostra la sua vittoria sulla tomba vuota, il suo volto luminoso.
Cristo che ci interpella, che chiede anche a noi di provare a balbettare una risposta, che con convinzione diciamo come Pietro, che proviamo ad esplorare le “vie” più convincenti, perché “Cristo non è tale in quanto Cristo-per sé, ma nel suo riferimento a me.
Il suo esser-Cristo è il suo esser-per me”. (Dietrich Bonhoeffer).
Lasciamoci interrogare da Cristo.
Abituati a “interrogare”, non siamo più capaci di ascoltare.
Ascoltare le domande che ci fanno riflettere, che ci mettono in “crisi” (parola bella dal greco: krisis, scelta, da krino, cioè distinguere).
Una “opportunità” che, interpellandoci, ci chiede discernimento per una scelta.
Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente” e “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”: profezia , “dono dello Spirito Santo” .
Come nella Prima lettura: una “consegna” che preannuncia.
Un “lascito di chiavi” al “servo fedele”.
Un ministro della corte arrogante e superbo, che il Signore sostituirà con un “uomo giusto”.
Un ministro della corte arrogante e superbo, che il Signore sostituirà con un uomo che saprà guidare, con un uomo umile, che saprà con onestà riconoscere i meriti di Dio.
Come nel salmo, per lodare azione di Dio “Benevola”:
“Ti rendo grazie signore per i tuoi benefici” ( Sal. 137).
Canto a Dio e alla sua amorevole sollecitudine per l’uomo.
Un Dio che ha risposte di amore (Rm 11, 33-36, Seconda lettura).
Il mistero di Dio Amore, capace di trarre il bene dal male, di trasformare il peccato in perdono, in Grazia.
Riconosciamo allora la “pietra”: la fede di Pietro è la roccia, per l’aver riconosciuto Gesù come il Signore, Cristo …per questa professione di fede.
“Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” .
Preghiamo perché questa fede non venga mai meno.
Chi è Dio per noi?
Meditiamo le parole di Francesco d’ Assisi
Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie. / Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, / Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. / Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi, / Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, / Signore Dio vivo e vero. / Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, / Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, / Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. / Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza, / Tu sei giustizia e temperanza, / Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza. / Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. / Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore, / Tu sei fortezza, Tu sei rifugio. / Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, / Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza, / Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, / Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
(Lodi di Dio altissimo, FF 261)
Vercelli colpita da un violento temporale attorno alle 16 di oggi, 26 agosto.
Un quarto d’ora di pioggia battente, grandine, raffiche di vento.
I danni si contano a carico di case, automobili, alberate.
Da Via Siracusa a Corso Prestinari a Corso Gastaldi e soprattutto Viale Garibaldi.
E il bilancio si sta ancora compilando.
E’ soprattutto Viale Garibaldi a fare constatare ben quattro esemplari arborei rovinati al suolo, divelti dalla forza del vento.
E, ancora una volta – l’ultimo episodio qualche settimana fa, nel tratto della “Lea” in prossimità della Basilica Sant’Andrea – emerge (viene, a suo modo, alla luce) tutta la precarietà di una situazione.
Le fotografie sono chiare nel mostrare apparati radicali in pessime condizioni.
Sappiamo, perché se ne è parlato molte volte, negli ultimi mesi, a proposito del cosiddetto “Piano Kipar”, di rigenerazione urbana in chiave green, che la diagnosi sia ormai da tutti condivisa: gli esemplari arborei soffrono la costrizione degli apparati radicali, aerati in modo certo non ottimale e, anche per questo, più vulnerabili soprattutto da batteriosi.
Circostanze che ne compromettono la tenuta ed è, quindi, fatale che presto o tardi qualcosa succeda.
Ciò che non è detto (almeno, non si è sentito) a proposito del Piano Kipar è che il rimedio proposto (piano di calpestio non soffocato da asfalto o altri inerti) se, certamente, potrebbe essere idoneo a salvaguardare gli esemplari messi a dimora in futuro, non potrà ridare salute a piante come questa.
Sicchè è impossibile non domandarsi: perché le Amministrazioni non hanno rimosso alberi che – se le immagini non mentono – paiono irrecuperabili e, per conseguenza, pericolosi?
Si può dire: “le Amministrazioni”, al plurale.
Il problema è trasversale, non ne riguarda una in particolare.
E “le Amministrazioni” succedutesi nel corso degli anni sono unite da un comun denominatore rappresentato da chi ad esse dà, deve dare, assistenza sul piano tecnico.
Si sa che le alberate cittadine sono tutte “censite”, gli esemplari tutti numerati.
Non sarà difficile, per chi vorrà applicarsi al caso, risalire a cosa sia stato o non sia stato prescritto tecnicamente per le essenze arboree oggi rovinate al suolo, così come per le altre.
Anche oggi nessuna persona è rimasta coinvolta: solo danni materiali, per i quali ci sono le Assicurazioni.
La Provvidenza, fino ad ora, è sempre stata misericordiosa.
Chi preferisce, può parlare di Fato benigno.
Non sono cose che si dirimano qui.
In attesa che il già nominato “piano Kipar” si traduca in provvedimenti operativi, sono orami in molti a ritenere che, purtroppo, debbano essere prese misure, inevitabili anche se dovessero essere dolorose, ma idonee a scongiurare il ripetersi di casi come questi.
Borgosesia 0
Arconatese 2
Marcatori: 43’ pt Ientile, 14’ st Lusha su rigore.
Borgosesia (4-2-3-1): Uva; Monteleone, Maselli, Rekkab, Iannacone; De Angelis, Tunesi; Bertoni, Giacona, Duguet; Del Barba.
Subentrati: El Achkaoui, Lauciello, Disisto.
All.: Moretti.
Arconatese (3-5-2): Liunetti; Medici, Del Carro, Luoni; Oliver, Ientile, Cavagna, Ronzoni, Menegazzo, Lusha, Doninzetti.
Subentrati: Giroletti, Rondanini, Leriche, Alberton, Messina, Truosolo, Moretti, Policastri, Fall, Trenchev, Cristoferi.
All.: Liveri.
Note: cielo coperto. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 150 circa. Angoli: 2-3. Recupero: 1’ pt-0’ st.
Con il primo turno di Coppa Italia alle porte, il Borgosesia conclude il suo precampionato con l’allenamento congiunto con l’Arconatese.
Pronti via e Oliver, sugli sviluppi di un corner ci prova di testa ma alza troppo la mira.
Dall’altra parte, angolo per il Borgo, Duguet al volo non inquadra il bersaglio.
Il 4-2-3-1 valsesiano e il 3-5-2 lombardo non concedono spazi agli attacchi che vengono prontamente chiusi dalle difese.
E’ il 24’ quando Lusha difende palla e mira al primo palo, dove un attento Uva gli dice di no.
Al 40’, Giacona ci prova dalla distanza; Liuonetti alza in corner.
Tre minuti dopo, Ientile schiaccia in rete il cross di Menegazzo per il vantaggio ospite.
Si rientra in campo e Lusha pressa Rekkab che cade e tocca il pallone con la mano in area.
L’arbitro concede il rigore che Lusha trasforma.
Al 19’ esce a lato la conclusione di Truosolo.
Superata la mezzora, il tentativo di Lauciello è di poco alto.
Nel finale Lauciello recupera palla e lancia Disisto, Giroletti in uscita respinge la conclusione.
Redazione di Vercelli
Anas ha programmato la manutenzione degli alberi lungo la strada statale 338 “di Mongrando” per un tratto di circa 3 km all’altezza di Broglina, nell’ambito del territorio comunale di Magnano (BI).
Per consentire l’esecuzione degli interventi in piena sicurezza per le maestranze e per la viabilità, la statale sarà chiusa al traffico tra il km 19,270 e il km 22 a partire da lunedì 28 agosto e fino a sabato 2 settembre nella fascia oraria 7:00 – 19:00, con deviazione della circolazione sulla viabilità locale.
La chiusura si rende necessaria poiché l’intervento consiste nel taglio e nella potatura di alberi secchi o pericolanti in prossimità di entrambi i lati della carreggiata la cui caduta accidentale – durante le operazioni – potrebbe interessare direttamente la sede stradale su entrambe le corsie.
Anas, società del Polo infrastrutturale del Gruppo Fs italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri (guidaebasta.it).
Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”.
Il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.
Redazione di Vercelli
La rassegna Tra Museo e Territorio, promossa da Palazzo dei Musei, Società Valsesiana di Cultura e Centro Studi Turcotti di Borgosesia, continua con un nuova uscita sul territorio.
Domenica 10 settembre si andrà a conoscere Cervatto, un balcone tra orrido e sublime: l’ambiente, la popolazione e l’arte di questo paese della Val Mastallone saranno oggetto dell’uscita a cura di Riccardo Cerri e Donata Minonzio.
Il ritrovo è previsto alle ore 9.30 nel parcheggio di Cervatto, punto di partenza per l’itinerario della giornata, che si svilupperà attraverso le frazioni del paese (Chiesa, Cadvilli, Cadiano, Giavina, Orlino, Taponaccio) fino alla Madonna del Balmone, con ritorno da Oro delle Balme.
Durante il percorso verranno illustrate le principali caratteristiche geomorfologiche, che rendono uniche le forme del paesaggio della conca di Cervatto, così come le peculiari tradizioni migratorie della popolazione, mantenutesi inalterate dal Seicento fino al primo Novecento; dal punto di vista artistico si visiteranno alcuni degli oratori nelle varie frazioni, compreso il santuario alla meta finale.
Per l’uscita si richiede un abbigliamento adeguato a un percorso non impegnativo, ma comunque di montagna (scarpe da trekking o da ginnastica, giacca a vento leggera).
Per il pranzo, vi sarà la possibilità di usufruire di vivande da consumare sul posto (formaggio, salumi, pane e vino al costo di € 8,00), dandone conferma al momento dell’iscrizione oppure specificando se si desidera procedere in modo autonomo.
La conclusione dell’uscita è prevista per le ore 15.30 (al parcheggio di Cervatto).
Al momento della prenotazione sarà opportuno fornire l’indirizzo mail per eventuali necessarie comunicazioni.
La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria: 0163 51424; info@palazzodeimusei.it
Redazione di Vercelli
Nel tardo pomeriggio di oggi venerdì 25 agosto intorno alle ore 19:00, una squadra del Comando dei Vigili del Fuoco di Vercelli è intervenuta sulla SP 230 in direzione Collobiano per l’incendio di un furgone.
All’arrivo sul posto la squadra dopo aver verificato lo stato dell’incendio della vettura e che non vi erano persone coinvolte ha provveduto all’immediata estinzione del rogo e alla messa in sicurezza dell’area interessata.
Sul posto erano presenti anche i Carabinieri di San Germano.
Redazione di Vercelli
Continua l’azione di prevenzione e repressione dei reati per la stagione estiva disposta dal Questore di Vercelli dott. Giuseppe Mariani che, nelle settimane scorse è stata ulteriormente intensificata con mirati servizi di controllo del territorio.
La Polizia di Stato, sempre presente sul territorio, è intervenuta in numerose occasioni a tutela dei cittadini.
L’attività di controllo del territorio ha consentito, nelle ultime settimane, di identificare 687 persone e sottoporre a controllo 157 veicoli.
Le numerose richieste di intervento giunte al Numero Unico di Emergenza 112 hanno impegnato le pattuglie della Squadra Volante in diversi sopralluoghi di furto in abitazione, in interventi volti a sedare liti verbali o per la gestione di soggetti molesti soprattutto nel centro cittadino.
Gli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno inoltre deferito in stato di libertà un uomo, cittadino dominicano di 38 anni, per minaccia aggravata e lesioni aggravate ed un giovane italiano di 21 anni, per violenza e minaccia nei confronti di un Pubblico Ufficiale. In particolare, il ragazzo procedeva ad elevata velocità a bordo di un monopattino elettrico, facendo zig zag tra le autovetture e mettendo a rischio l’incolumità di se stesso oltre che dei pedoni.
Gli operatori hanno proceduto all’identificazione dell’uomo che molto irrequieto ha proferito minacce nei loro confronti.
L’attività di controllo ha inoltre consentito di denunciare in stato di libertà un uomo, cittadino egiziano di 40 anni, per porto abusivo di armi, poiché trovato in possesso di un coltellino richiudibile di 13.5 cm avente lama monofilo di 5.5 cm, con manico in metallo e legno.
Il personale del predetto Ufficio ha inoltre rinvenuto, durante un ordinario servizio di controllo del territorio, nei pressi di un parcheggio della struttura dell’ex manicomio, un’autovettura regolarmente chiusa che presentava il deflettore posteriore destro infranto.
I poliziotti, notando il copricavi posto al di sotto del volante divelto e con i cavi in vista, dopo aver verificato che l’auto era stata oggetto di furto, hanno proceduto al sequestro del mezzo al fine di effettuare ulteriori accertamenti e riconsegnarlo al legittimo proprietario.
Redazione di Vercelli
La Guardia di Finanza di Vercelli ha scoperto, in tre esercizi di ristorazione ed un parco acquatico, 11 lavoratori “a nero” nel corso dei controlli per contrastare lo sfruttamento del lavoro irregolare in concomitanza con la ricorrenza festiva del Ferragosto.
Le maestranze sono state sorprese dalle Fiamme Gialle mentre si preparavano all’apertura dei locali per la giornata di vacanza.
L’attività dei Finanzieri del Gruppo di Vercelli e della Tenenza di Borgosesia è stata condotta nell’ambito di una specifica intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio disposta dal Comando Provinciale di Vercelli per contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori nelle attività commerciali che, in occasione di particolari festività come quella del 15 agosto, avrebbero potuto far ricorso all’impiego di manodopera aggiuntiva per fronteggiare un prevedibile maggiore afflusso di clientela.
Per questa ragione, i controlli “sul campo” sono stati estesi sull’intero territorio provinciale individuando complessivamente 59 lavoratori tra i quali 11, all’atto del primo accesso, risulterebbero impiegati senza regolare contratto di assunzione.
L’intervento delle pattuglie presso i locali pubblici è stato eseguito dopo una mirata attività informativa che si è basata sull’incrocio delle risultanze delle banche dati in uso ai Reparti del Corpo.
I controlli sono ancora in corso nei confronti delle aziende ispezionate al fine di ricostruire compiutamente, anche ai fini contributivi e previdenziali, le posizioni di tutti i dipendenti.
Le operazioni di servizio testimoniano il costante presidio di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Vercelli per contrastare, sul territorio, il sommerso da lavoro che rappresenta una piaga perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi e i diritti dei lavoratori e consente una sleale concorrenza ai danni delle imprese che operano nel rispetto della legalità.
Redazione di Vercelli
Un altro Mondiale sta per arrivare per Andreea Mogos.
L’atleta piemontese in forza alle Fiamme Oro e di base alle Lame Rotanti è stata convocata dai ct Marco Ciari e Simone Vanni per i Campionati del Mondo di scherma paralimpica che si disputeranno a Terni, in Umbria, dal 3 all’8 ottobre.
Mogos, vicecampionessa olimpica a squadre in carica nel fioretto, parteciperà tanto alle gare individuali di sciabola femminile categoria A (martedì 3 ottobre) e fioretto femminile categoria A (sabato 7 ottobre), quanto a quelle a squadre di sciabola (mercoledì 4 ottobre) e fioretto (domenica 8 ottobre), ritrovando in quest’ultima la compagna di squadra Beatrice Vio, che rientra in Nazionale dopo un periodo di stop per problemi fisici.
Calendario degli impegni di Andreea Mogos
Martedì 3 ottobre
Ore 13:30 – Sciabola femminile A (Mogos, Trigilia, Brunati)
Mercoledì 4 ottobre
Ore 10:30 – Sciabola femminile a Squadre (Mogos, Trigilia, Pasquino, Markowska)
Sabato 7 ottobre
Ore 13:30 – Fioretto femminile A (Mogos, Trigilia)
Domenica 8 ottobre
Ore 10:30 – Fioretto femminile a Squadre (Vio Grandis, Mogos, Trigilia, Biagini)
Redazione di Vercelli