Mese: Luglio 2023
Nel primo pomeriggio di oggi domenica 23 luglio intorno le 14.30, una squadra del Vigili del Fuoco del distaccamento di Varallo Sesia del Comando di Vercelli è intervenuta a Serravalle in località Bornate a seguito di incidente stradale sulla SP 299 avvenuto tra un’autovettura e una motocicletta.
I Vigili del Fuoco si sono adoperati nelle prime cure sanitarie, collaborando con l’unità sanitaria già presente sul posto che ha provveduto alla valutazione e stabilizzazione delle due vittime, entrambe rovinosamente cadute dalla motocicletta, incolume invece il conducente della vettura.
Per entrambe le vittime, è stato necessario il trasferimento con elisoccorso all’Ospedale di Novara per ulteriori accertamenti e cure.
Le dinamiche dell’accaduto sono in via di accertamento da parte dei Carabinieri di Borgosesia e dei Carabinieri Forestali di Varallo.
La viabilità del tratto di provinciale è stato prima precluso e poi deviato durante tutte le operazioni di soccorso sino alla sua completa rimessa in sicurezza.
Redazione di Vercelli
Il Borgosesia Calcio piazza un importante colpo in attacco, Daniele Del Barba.
Daniele Del Barba (attaccante classe 2003), cresce calcisticamente nel Settore Giovanile del Brescia.
Con le rondinelle arriva sino alla Primavera.
L’anno scorso è stata la sua prima esperienza in Serie D, ha vestito la maglia della Sanremese con la quale è sceso in campo 30 volte, segnando 3 reti.
“Sono un giocatore offensivo – si descrive Del Barba – . Posso giocare come punta oppure trequartista. Sono molto felice di essere qui a Borgosesia. Ho grande entusiasmo e sono molto determinato a fare bene”.
Redazione di Vercelli
E’ di pochi giorni fa la notizia che vede cadere le accuse in capo alla mia persona, quale Sindaco di Olcenengo, nel procedimento penale in cui, rappresentata e difesa dall’Avv. Massimo Mussato, ero accusata di falso ideologico e abuso di ufficio.
Il GIP del Tribunale di Vercelli ha infatti disposto l’archiviazione del procedimento, non sussistendo la configurabilità di illeciti penali, dichiarando inoltre l’inammissibilità dell’opposizione alla richiesta di archiviazione.
La vicenda risale al 26 gennaio 2021 quando la Sezione operativa Carabinieri di Vercelli si recò presso la mia abitazione e successivamente presso il Comune per l’acquisizione di documenti.
Le accuse erano, appunto, di concorso in falsità ideologica con l’assessore Menino Moreno e abuso d’ufficio e si fondavano anche su una denuncia presentata dalla capogruppo di minoranza Monica Parigi e dall’allora consigliere di minoranza (oggi dimissionaria) Claudia Tugnolo e riguardavano una deliberazione del 2018 di approvazione di un PEC in cui – è poi emerso dalle indagini, per mero errore materiale – nel testo della stessa risultavano discrasie sui termini di pubblicazione per l’approvazione e pubblicazione del predetto P.E.C., implicando questo, sempre secondo l’originaria accusa, l’accelerazione dell’intero percorso di approvazione del Piano e favorendo così Luigino Pierin, vicesindaco e titolare di un’impresa edile.
Mi sono messa subito a disposizione della Giustizia e della Magistratura, confidando nell’efficienza della stessa, e la notizia dell’archiviazione e della ritenuta infondatezza della notizia di reato, che fa cadere nel nulla tutte le accuse nei miei confronti, costituisce riconoscimento della correttezza, personale e professionale che da sempre pongo in essere nell’esercizio delle mie funzioni pubbliche.
Ringrazio il mio Avvocato, Massimo Mussato, per l’opera professionale svolta in mia difesa.
Anna Maria Ranghino
Centimetri e classe per la difesa del Borgosesia 2023/2024.
Vestirà il granata Pietro Maselli, difensore centrale classe 2004.
La sua carriera inizia nel Settore Giovanile del Carpi.
Successivamente passa al Piacenza e alla Reggiana.
Nel 2021/2022 con il Fiorenzuola ottiene la promozione dalla Primavera 4, alla Primavera 3.
L’esordio in una prima squadra avviene l’anno scorso quado gioca in Eccellenza con il Piccardo Traversetolo.
Nel finale di stagione si aggrega alla Juniores, con cui arriva alla semifinale nazionale del campionato Elite.
La Società tutta rivolge a Pietro un grande in bocca al lupo per una stagione ricca di soddisfazioni.
Pietro Maselli si descrive così: “Sono un difensore centrale dal fisico imponente, visto che sono altro 1,96. A questo abbino una buona abilità tecnica”.
Da subito è stato convinto dalla proposta del Borgosesia Calcio: “Si tratta di una bella opportunità. Quando sono stato contattato non ci ho pensato due volte. C’è stato un feeling immediato con la Società e lo staff. Non vedo l’ora di iniziare”.
Redazione di Vercelli
Dopo la partecipazione al Borderline Festival dello scorso anno, quest’anno la Scuola Barolo si è presentata al pubblico dell’Alpàa di Varallo.
Lo stand è stato allestito alle Scuderie di Palazzo D’Adda e ha “raccontato” l’attività dell’indirizzo di Artigiano del legno dell’istituto Lancia di Borgosesia attraverso i manufatti realizzati dagli studenti.
Lo stand è stato parte del progetto Alpàa+ , uno spin off della manifestazione nato con la volontà di raccontare la valle con un’ottica nuova e incentrata sulla natura.
Redazione di Vercelli
Lunedì 24 luglio alle ore 20.45 in Chiesa Abbaziale recita della Coroncina a cui seguirà la Santa Messa nel giorno della Festa di San Charbel.
Mercoledì 26 Festa di Sant’Anna. Santa Messa alle ore 21 al Chioso. (Non sarà celebrata la S.Messa delle 8.30).
Giovedì alle ore 21 Adorazione Eucaristica nella Chiesa Madonna del Popolo.
Sabato 29 Sacramento della Confessione dalle 15 alle 16.30.
Redazione di Vercelli
Nella suggestiva cornice del Sacro Monte, ieri sera sabato 22 luglio, Ermal Meta con chitarra e pianoforte ha proposto uno spettacolo davvero molto emozionante.
Dopo le canzoni il cantautore ha presentato il suo libro “Domani e per sempre” e ha dialogato con il pubblico.
In Piazza Vittorio Emanuele II la serata si è conclusa con la musica dei Dj Disco Denuncia e Andrea Edoardo Ferrari.
Le proposte del giorno:
A Palazzo d’Adda saranno presenti espositori che faranno conoscere ai visitatori prodotti d’eccellenza come il puncetto valsesiano, tessuti con fibre naturali, bigiotteria e molto altro ancora.
L’Associazione Regina Elena allestirà la mostra “C’era due volte” del Comm. Rocco Guastella.
Al Parco di Villa Durio dalle 9 alle 19.00 la Dharmadog Asd proporrà attività cinofile e dimostrazione di disc dog , motivazione e gioco e consulenza cinofila e sarà possibile anche effettuare delle foto con il proprio cane.
Sempre al Parco di Villa Durio dalle 16.30 alle 19.00, lo spettacolo bolle, danza street e baby dance.
Piazza San Carlo si trasforma nella Piazza del Gusto. (È gradita la prenotazione dei tavoli: 340 7691682)
Il pranzo sara affidato a: Oggi cucino io Golosità dal Mondo (Crocchelle di Verdura – Gazpacho – Spagna- Vanni’s Chicken – Oriente).
La cena sarà affidata a: Hostaria Orcobacco Borgomanero (Gnocchi di ricotta con crema di piselli al limone e pane croccante) e al Ristomacelleria Quarona (Battuta di scottona piemontese con crema di mozzarella di bufala e pomodorini confit)
Al Parco d’Adda Pro Loco e Associazioni valsesiane proporranno i piatti tipici della tradizione valsesiana e questa sera dalle 21.30 musica con Franco Live.
In programma visite guidate gratuite ai musei, ai palazzi storici e al Sacro Monte di Varallo patrimonio Unesco, con guide che accompagneranno i partecipanti che potranno scoprire l’importante patrimonio artistico di Varallo Sesia.
Per informazioni itinerantes – 377465982
Per informazioni Palazzo dei Musei – 0163 51424
Alpàa+ intorno alla natura
Nasce Alpàa+, il nuovo progetto costruito “intorno alla natura”, in un’area interamente dedicata nelle scuderie di palazzo d’Adda Enti ed Associazioni locali del mondo dello Sport presenteranno le loro attività ed i loro progetti!
Passeggiata El Raffa – Ponte Antonini
Dimostrazione gratuita di Canoa
Per prenotare: alpaa.net/alpaa-intorno-alla-natura
Alle Scuderie di Palazzo d’Adda, Via Scarognini, 3 alle ore 19.00 Visori di realtà aumentata VR
Grande attesa per il concerto finale della kermesse valsesiana che vedrà esibirsi in Piazza Vittorio Emanuele II Gigi D’Alessio con Dove c’è il sole Tour.
Il famoso cantautore napoletano è un artista di livello internazionale e si prevedono numerosi fan e non solo che saranno presenti per ascoltare le canzoni dell’artista, che fanno parte di oltre 30 anni di successi.
In Piazza Garibaldi sarà presente il Luna Park con sfere galleggianti, tappeti elastici, tappeto volante, spara alle lattine e molto altro per il divertimento dei più piccoli.
Orari della manifestazione
Feriali 19.00-24.00
Sabato 17.00-24.00
Domenica 10.00-24.00
Parcheggi
Biglietto auto zona periferica 4 euro
Biglietto auto zona centrale 7 euro
Biglietto moto 2 euro
Per ulteriori dettagli sul programma: Alpaa.net
Redazione di Vercelli
Dal Libro della Sapienza, Cap. 12, 13. 16-19
Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza quando non si crede nella pienezza del tuo potere, e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini, e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
Dal Salmo 85
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.
Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.
Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, Cap. 8, 26-27
Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Dal Vangelo secondo San Matteo, Cap. 13, 24 – 43
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio””.
Espose loro un’altra parabola, dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami”.
Disse loro un’altra parabola: “Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata”.
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: “Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo”.
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: “Spiegaci la parabola della zizzania nel campo”. Ed egli rispose: “Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!”.
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UN PENSIERO SULLA PAROLA A CURA DELLA PROF. ELISABETTA ACIDE
“Chi ha orecchie ascolti” (Mt 13,43)
Ascoltare e saper vedere.
Ascoltare è saper “vedere”.
Vedere e aspettare con pazienza il tempo della mietitura.
Ancora il seminatore, buono, fiducioso, generoso, che ha seminato con ampi archi delle braccia su tutti i terreni, (Mt 13, 24-43), ma spunta la zizzania.
La semina generosa ed abbondante … eppure spunta la zizzania … un’ erba infestante.
E cresce, cresce vicino al grano, accanto alle spighe nel tentativo di soffocarle, abbondante …
Il seme non era buono?
Ha seminato male?
Qualcuno ha “seminato” dell’ erba “cattiva”?
L’ intenzionalità del male.
“mentre tutti dormono”, mentre scorre la vita, quando si è “distratti”, quando si “dorme”, quando non si è “vigilanti”.
Il male: quale la sua origine?
E Dio?
Interrogativi, e domande: da chi e da dove viene il male?
Il padrone del campo non si affanna.
Mentre tutti sono affannati e affaccendati, si preoccupano lui è lì che attende.
Lui sa attendere ed aspettare, non è come quei servi che vorrebbero estirpare tutto e subito.
Colui che ha seminato è Colui che sa aspettare.
Aspettare, attendere, pazientare, guardare e vedere il grano oltre la zizzania…
Saper vedere “con gli occhi di Dio”.
Dio non è “immobile”, Dio è uno che si muove e si commuove, che “ama” e che sa attendere.
La zizzania è una specie di gramigna, assomiglia al grano cresce alta quanto le piante “buone” con le quale cresce e non è strappata via fino al raccolto, ma i suoi grani sono neri.
Ma il seminatore sa.
”No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura”.
Il grano non sarà soffocato dalla zizzania, crescerà, maturerà, darà frutto, ed al momento opportuno sarà raccolto, e la zizzania sarà bruciata.
Il seminatore vede crescere il grano, crescerà con la zizzania, ma non sarà “soffocato” da esse, il seme produrrà frutto.
Il seme buono sarà fecondo, crescerà, non si trasformerà, non si deteriorerà…
E’ la “misura” di Dio: abbondare nel seminare perché dappertutto, poco o tanto, il terreno darà frutto.
Dio ha pazienza e lungimiranza, ha speranza e sa attendere. Dio è misericordia e perdono, il “nemico” va di notte, ha “fretta”, vuole soffocare il seme prima che cresca…
Perché (prima letturaSap 12, 13. 16-19) “Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose… giudichi con mitezza … hai dato ai figli buoni la speranza…”.
Giudizio e attesa, discernimento e pazienza.
Dio sa giudicare, non sostituiamoci a lui nel giudizio, non abbiamo fretta di “estirpare”, lasciamo crescere e la mietitura darà i frutti, il raccolto sarà fatto, la zizzania distrutta.
Non facciamo come quei servi che corrono dal padrone preoccupati e vogliono “estirpare” la zizzania.
Guardiamo le spighe crescere e aspettiamo.
Guardiamo i chicchi che sapranno crescere oltre la zizzania.
Impariamo a guardare e vedere.
Misericordia e giustizia due parole che ci insegnano l’attesa del germoglio e il raccolto abbondante, la pazienza dell’attesa e la speranza.
Giustizia una parola che non è nella “logica umana”, non è una “bilancia”, non è “occhio per occhio”, è saper dare ad ognuno e ciascuno secondo la misericordia .
La misericordia di Dio tiene necessariamente conto della giustizia,
Non preoccupiamoci della zizzania da estirpare, lasciamo crescere il grano, lasciamo germogliare il seme, non facciamoci prendere dalla logica del raccolto “poco ma buono”, impariamo la pazienza di Dio, di quel seminatore che di notte ha visto entrare il nemico eppure non ha ceduto alla richiesta deio servi di “sradicare” l’erbaccia infestante.
La pazienza della “fine”: della mietitura, non preoccupiamoci di quando sarà, lasciamo crescere, viviamo, cresciamo, portiamo frutto, lasciamo che il vento trasporti il seme, perché anche il più piccolo porterà frutto e lo farà abbondantemente.
Verbi di “crescita”: blastao (“germogliare”) e mekynomai (“allungarsi”), karpophoreo (“portare frutto”).
Verbi della pazienza di quel contadino in attesa, di quel seminatore generoso, paziente e prudente.
Verbi di trasformazione.
Come quel “granello di senape”.
Una pianta considerata “infestante”, che il vento trasporta con facilità e che dove attecchisce produce un albero così grande tanto d fare ombra.
Il granello di senape è seminato, il seminatore sa che produrrà frutto, lo curerà, lo innaffierà, darà acqua e lui crescerà fino a diventare albero, un albero che darà riparo, che ospiterà nidi, che accoglierà vita.
L’uomo “fruttuoso”, non perfetto.
Un Dio seminatore paziente, giusto e misericordioso.
Un Dio giusto, indulgente e mite (prima lettura Sp 12,13. 16-19).
Un Dio che è buono e perdona, misericordioso e pietoso, che compie meraviglie. (Salmo 85)
E tra questo uomo e Dio “Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio” (Lettera ai Romani 8, 26-27 – seconda lettura)
Una certezza: Dio non abbandona, nelle fragilità e imperfezioni, manda il suo Spirito consolatore, un Dio che scruta i cuori, che miete con giubilo portando i suoi covoni, un Dio che sa attendere per farci entrare nel suo Regno.
Seme, granello di senapa, lievito … e i nostri orecchi si aprono alla attesa.
In occasione del 170° anniversario di costituzione del sodalizio la Società di Mutuo Soccorso e Previdenza di Stroppiana presenta i risultati di una ricerca condotta da Flavio Quaranta, ricercatore storico appartenente alla Società Storica Vercellese, che ha accuratamente ricostruito, attraverso documenti d’archivio, pubblicazioni locali, atti di congressi, l’evoluzione del sodalizio stroppianese, dal 1853 al 1915.
Il frutto della sua ricerca infatti ha per titolo “Ci soccorriamo tra noi” – La Società di Mutuo Soccorso di Stroppiana, dalle origini alla vigilia della Prima Guerra Mondiale (1853-1915).
«La Soms di Stroppiana – sottolinea Flavio Quaranta – è stata un laboratorio di sperimentazione per il nascente Stato sociale italiano, la cui storia ha ancora molto da insegnare a noi presenti e alle generazioni future».
Il compito di presentare Quaranta, ricordando inoltre l’attualità del messaggio mutualistico e l’attività svolta in anni più recenti dal sodalizio è invece affidato a Mariella Zanetta, della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso, ente afferente alla Regione Piemonte.
«La Società di Mutuo Soccorso di Stroppiana – precisa Zanetta – prosegue la sua attività a sostegno dei Soci e della Comunità, con una particolare attenzione al coinvolgimento delle scuole, contribuendo alla diffusione dei principi mutualistici che ne hanno caratterizzato la storia».
«Il nostro sodalizio raggiunge quest’anno un importante traguardo – spiega la presidente della Società di Mutuo Soccorso, Claudia Borgo – grazie all’attività dei nostri Soci, che vorremmo sempre più numerosi e partecipi, poiché sono alla base della Soms. In una realtà piccola, come quella di Stroppiana, le persone sono coinvolte in molte attività, per spirito di servizio, ma speriamo di poter sempre più contare sul loro supporto, per dare impulso a nuove attività, soprattutto sul fronte mutualistico. Senza Soci la Soms non ha vita, non ha prospettiva.
In questa ricorrenza – prosegue la presidente – siamo grati a Flavio Quaranta per lo scrupoloso lavoro di ricerca che valorizza un lungo periodo della nostra storia. In questi anni la nostra attività non si è mai interrotta e – grazie al supporto del Comune di Stroppiana e della Fondazione regionale Centro per lo studio e la documentazione delle SMS – abbiamo dato continuità, attualizzandoli, ai principi del mutuo soccorso».
Fulcro dell’attività del sodalizio è da sempre la sede sociale, oggetto di importanti interventi di ristrutturazione, anche finanziati dalla Regione Piemonte, che hanno reso la struttura un punto di riferimento per l’intera Comunità.
Nella sede sociale, lo scorso aprile, in apertura delle celebrazioni del 170° di costituzione, è stata allestita la mostra “Ci prenderemo cura di noi – Storie di Mutuo Soccorso al femminile” proposta dalla Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle SMS con i laboratori didattici.
Nei prossimi mesi, troveranno ospitalità nella sede sociale anche altre iniziative espositive, inserite nel programma delle celebrazioni dell’anniversario.
L’appuntamento è nella sede storica della Società di Mutuo Soccorso, via Mazzini 9, venerdì 28 luglio alle ore 21.
L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Stroppiana.
Scheda presentazione ricerca
La SOMS di Stroppiana dalle origini alla vigilia della prima guerra mondiale
La Società di mutuo soccorso di Stroppiana vide la luce il 1° luglio 1853, in un contesto contraddistinto da una grave crisi agricola, inquietudine tra le classi povere e alla vigilia di una grave epidemia di colera, proprio nel mezzo del cosiddetto “decennio di preparazione”, dal fallimento della Prima guerra d’indipendenza agli accordi di Plombières, in cui il movimento nazionale riprese l’attività al fine di realizzare il suo obiettivo principale, l’unità del Paese.
È possibile seguirne l’attività da quanto è rimasto nell’archivio storico della stessa (soggetto nel tempo a smarrimenti, sottrazioni e parziali recuperi) da notizie tratte dalla stampa locale in occasione delle feste anniversarie, nonché dalle partecipazioni ai congressi nazionali del mutualismo, così frequenti tra Otto e Novecento.
Fondamentale è la data 21 maggio 1853, in cui si è a conoscenza di un manifesto affisso sui muri di Stroppiana per la promozione della istituenda Società di mutuo soccorso.
Era stato indirizzato ai concittadini da un comitato promotore formato da tre persone: Luigi Tartaglia, esercente l’attività di caffettiere, Michele Cerrone, prestinaio, e Carlo Ignazio Barberis, sarto.
Non potevano essere che futuri soci effettivi, esponenti di professioni le più diverse l’una dall’altra, ma accomunati nella volontà di stringersi in vincoli di solidarietà, simboleggiate da una stretta di mano.
Questi pionieri del primo momento associativo mutualistico stroppianese sono attestati nel libretto personale del socio, contenente il regolamento organico che ai primi due articoli così recita:
“1. È istituita in Stroppiana una società sotto il titolo di Associazione degli Operai, Agricoltori e Giornalieri, a datare dal 1° luglio 1853, la quale è posta sotto la protezione dello Statuto e la tutela delle leggi.
2. La società ha per iscopo l’unione e la fratellanza, il mutuo soccorso, la scambievole istruzione, la moralità ed il benessere dei singoli Soci”.
Anche se la politica era almeno formalmente bandita dalle finalità statutarie, la Soms seppe mantenere buoni rapporti con i rappresentanti del collegio elettorale, il cui interesse era d’altra parte ricambiato.
La clausola dell’apoliticità, marchio distintivo dell’associazionismo piemontese delle origini, si stava infatti progressivamente stemperando, soprattutto in vista del non più rinviabile allargamento del suffragio che rendeva potenziali votanti gran parte degli associati. A tal proposito giorni memorabili furono il 13 ottobre 1878 e il 28 giugno 1903, quando vennero celebrati rispettivamente il venticinquesimo e il cinquantesimo anniversario di fondazione.
A tenere le orazioni ufficiali furono importanti uomini della vita politica non solo vercellese ma nazionale, come Luigi Guala e Mario Abbiate, il futuro ministro del Lavoro.
Merito della Soms di Stroppiana, a inizio Novecento, è stato quello di rivedere, tra le prime in Italia, il proprio statuto adeguandolo ai tempi nuovi, modificandone il titolo in Società di mutuo soccorso “e previdenza”.
Tra i nuovi scopi vi furono in particolare la divulgazione delle norme a favore dei lavoratori, come quella della Cassa nazionale infortuni (attuale Inail), la propaganda per l’iscrizione dei soci alla Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e vecchiaia (attuale Inps), integrate dall’istituzione di una scuola serale per i soci, assistenza agli emigranti e l’intervento per conciliare i conflitti tra capitale e lavoro.
Oltre a Mario Abbiate furono protagonisti del sodalizio stroppianese il medico condotto del paese Nicola Vaccino, che prese parte come relatore al I Congresso internazionale di medicina del lavoro, e l’avv. Antonio Borgogna, ricordato ancora oggi per la sua filantropia e le generose elargizioni.
Da ricordare anche il giovane studente in medicina Michele Oppezzo, prematuramente scomparso, che volle donare i suoi libri alla biblioteca della Società operaia.
A giudizio di chi scrive la Soms di Stroppiana, almeno fino alla vigilia della Prima guerra mondiale, è stata senza dubbio un laboratorio di sperimentazione e diffusione volto ad edificare il nostro Stato sociale, la cui storia dev’essere ricordata, a noi presenti e alle generazioni future.
Flavio Quaranta
Attraverso la Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, l’iniziativa è sostenuta da: Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione Banca Popolare di Novara, Mutua Fab, Consorzio Mutue di Novara, Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità.
Informazioni
Società di Mutuo Soccorso e Previdenza di Stroppiana 339 6936270
Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso- onlus
Sede di Borgomanero, tel. 0322-835232, email borgomanero@fondazionemutuosoccorso.it
Redazione di Vercelli
Complementi di arredo per il private wellness realizzati dagli studenti per Gessi di Serravalle Sesia, una delle aziende leader a livello internazionale nel settore dell’arredo-design.
Nasce così il progetto interscolastico per la valorizzazione del territorio che ha coinvolto da novembre a giugno due scuole superiori: l’istituto Vincenzo Lancia di Borgosesia, nello specifico il plesso dell’ITT Lirelli, e l’istituto professionale per la lavorazione del marmo P. Tacca di Massa Carrara.
La collaborazione con la scuola toscana è il frutto di una consolidata condivisione tra le scuole professionali della rete ‘Industria e artigianato per il made in Italy’, di cui il Lancia è capofila nazionale, mentre Gessi non poteva che essere lo sponsor più indicato per la tipologia di ‘prodotto’ oggetto di coprogettazione selezionato.
Sul fronte valsesiano le classi scelte per partecipare al progetto sono state una del biennio, la II Chimici seguita dalla prof.ssa di disegno Marella De Michelis, e una del triennio, la V Meccanici seguita dalla collega Simona Torquato.
Dopo la visita allo showroom milanese Casa Gessi, il primo passo è stato riflettere e approfondire il concetto di “private wellness” ovvero le aree dedicate al benessere in forma privata e la filosofia alla base delle produzioni di design del celebre marchio italiano.
L’attenzione verso il benessere fisico e mentale sta, infatti, diventando sempre più centrale nella vita delle persone, soprattutto dopo un periodo storico segnato da forti stress e difficoltà. In questo contesto, l’ambito del “private wellness” sta guadagnando una crescente popolarità in diverse parti del mondo.
Dal brainstorming avviato in prima battuta tra gli studenti della classe seconda sono emerse varie proposte di integrazione tra vari elementi nell’ambiente, idee per completarne il comfort prestando attenzione all’estetica: dal massaggio plantare a pavimento – che si è poi scoperto essere un’area di interesse in Gessi – al televisore a scomparsa nel muro, dall’assistente vocale con comandi vari al sistema di nebulizzazione di detergenti corpo fino alla proposta che poi si è distinta sulle altre: mensole di appoggio da inserire negli ambienti wellness e da progettare, prestando attenzione sia all’estetica e all’eleganza che all’ambiente, con l’uso di materiali sostenibili come legno, ottone e plastica riciclata.
A più grandi di V Meccanici è stata affidata la fase di progettazione a partire dai dettagli tecnici come dimensioni, spessore e fissaggio; si è poi passati ai bozzetti e, dopo un’ulteriore scrematura, alla progettazione di sei mensole: Balcon sur le monde in acciaio inox riciclato dai detriti in mare e legno salvato dagli incendi; Ottonietta dal design futuristico che concilia sobrietà e utilità; Cubett3 pensata per essere incassata nel muro e dotata di una parete di vetro per il cellulare; Menshola in ottone spazzolato e vetro di resina; Nuvola dal design ricercato e lussuoso.
I progetti sono poi stati stampati in 3D grazie alla collaborazione dei “colleghi” studenti della Scuola Barolo di Varallo.
Il P. Tacca di Massa Carrara, eccellenza italiana e percorso d’istruzione professionale unico al mondo, sempre in coordinamento con il Vincenzo Lancia e l’azienda, ha invece prodotto diversi portaoggetti, vassoi e cocotte in stile contemporaneo e sculturale, adatti al linguaggio degli ambienti Gessi, ciascuno con l’utilizzo di diverse tipologie di marmo anche molto rare e preziose.
Grazie allo sponsor Gessi, una delegazione di sette studenti, futuri artigiani del marmo, e due docenti, Francesca Sandrini e Andrea Nicoli, è intervenuta alla cerimonia di premiazione del concorso “Alla scoperta dei personaggi valsesiani” lo scorso 26 maggio.
Alla cerimonia erano presenti non solo esponenti della Gessi, tra cui l’HR manager Laura Invidia e la responsabile di Gessi Design Studio, Eugenia Nojelli, ma anche molte personalità del territorio, in rappresentanza delle diverse associazioni presenti, oltre ad alunni, docenti e personale ATA del Lancia.
“Il progetto interscolastico con scuole del Made in Italy, anche di altre regioni, teso a promuovere start-up e giovani menti d’opera, supportati da uno sponsor del territorio quale, tra le altre cose, metro di misura rispetto alle sfide del mercato esterno, è un modello che vorremmo replicare anche in futuro. Un particolare ringraziamento va rivolto agli alunni e ai docenti del Lancia ma, soprattutto, all’Ipsia P. Tacca di Carrara e a Gessi per questa formidabile collaborazione” ha dichiarato il dirigente scolastico dell’Istituto Lancia, Carmelo Profetto.
Redazione di Vercelli