Mese: Luglio 2023
Ieri, sabato 15 luglio, l’imbattuto campione WBC di boxe dei pesi supermedi Ivan Zucco è stato protagonista di una serata di pugilato internazionale al Centro Eventi il Maggiore di Verbania.
Sold out da giorni e organizzato da Opi Since 82 in collaborazione con Boxe Verbania e la Città di Verbania, l’evento ha visto arrivare tifosi da tutta la regione a sostenere il pugile verbanese.
A sostenere il pugile Federico Rossi, Andrea Pucci e Federico Gatti.
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Ivan Zucco, nel corso del main event della V^ edizione del Memorial Matteo del Grosso, ha mandato al tappeto al 4° round in un incontro di sei riprese il suo avversario, il francese Baptiste Castegnaro (18-25-0, 6KO), confermando la sua imbattibilità e portando il suo score a 18-0, 15KO.
Sin dal gong i due pugili hanno iniziato a scambiare alla corta ripresa, anche in maniera scorbutica, con Castegnaro che spesso ha cercato di sporcare l’azione offensiva, portando i colpi e accorciando sino al clinch.
Con il passare dei round, Ivan Zucco è riuscito a portare combinazioni efficaci al corpo e al volto di Castegnaro, mettendo a segno diversi diretti puliti fino al grande KO inferto alla quarta ripresa, un gancio pulito che ha fatto crollare Baptiste Castegnaro sul tappeto.
“Ieri incontro duro con un avversario ostico che ha fatto di tutto per non farmi esprimere il mio pugilato – ha commentato Ivan Zucco – Nelle prime due riprese ho studiato l’avversario e nella seconda ho preso un colpo assestato bene, che sono riuscito a tenere bene perché sono molto allenato. Ho chiuso l’incontro al 4° round con un gancio destro, il mio colpo forte, e così si è chiuso l’incontro. Sono contentissimo di questo risultato, perché è un importante tassello che si aggiunge e mi proietta verso un incontro davvero importante che sarà annunciato a giorni. Il sostegno del numeroso pubblico è stato fondamentale. Mi ha fatto tanto piacere vedere anche Federico Rossi, Andrea Pucci e Federico Gatti personaggi di spicco nel mondo della televisione e dello sport”.
Nel co-main event, otto riprese nei pesi superleggeri, Sandor Martin (41-3, 14KO) e Arblin Kaba (15-4-1, 2KO) hanno battagliato per sei intense riprese.
Parte forte l’italo-albanese Kaba, che nella seconda ripresa riesce a inchiodare lo spagnolo alle corde e mette a segno diversi colpi puliti.
Ma Sandor Martin, pugile numero 1 nella classifica WBC dei pesi superleggeri, ha una comprovata esperienza e sagacia tecnica che gli consente di ritrovare la distanza e ammansire l’esuberanza fisica di Kaba, gestendo il match con il gancio destro di prima intenzione e con spostamenti laterali che mandano a vuoto Kaba.
Nella sesta ripresa, Sandor Martin porta un potente gancio sull’orecchio di Arblin Kaba, che piega le gambe e viene contato.
Il match riprende ma Martin incalza Kaba e riesce a chiudere Kaba alle corde con un’ulteriore scarica di colpi e poco prima del conteggio il maestro Pesci, coach di Kaba, lancia la spugna.
Giovanni Sarchioto (8-0, 7KO) si conferma uno dei migliori prospect della scena italiana: batte per TKO alla sesta ripresa il francese Fouad El Massoudi (18-21-1, 2KO) con una prestazione dominante in un match fissato sulla distanza delle otto riprese nella categoria dei pesi medi.
Mai realmente in pericolo e sempre in controllo del match, il pugile di Anzio in forza all’esercito italiano ha esibito il suo repertorio: montanti, ganci e combinazioni a due mani, spesso avvalendosi dell’utilizzo delle corde per indurre l’avversario all’errore.
Già nel primo round fa piegare le gambe a El Massoudi con un colpo al corpo devastante.
Alla sesta ripresa, a seguito di un’azione piena di colpi da parte di Sarchioto, l’arbitro interrompe l’incontro e il medico di bordo ring ferma El Massoudi per un brutto taglio sull’occhio sinistro.
Ad aprire le danze le sei riprese di Francesco Grandelli (17-2-2, 3KO) contro Emiliano Salvini (19-43-2, 2KO) nei pesi superpiuma.
Un incontro di rientro per Grandelli che ha comunque affrontato un veterano come Salvini, salito sul ring per fare un match solido e di sostanza.
Grandelli riesce a imporre il suo ritmo e le sue combinazioni, vincendo ai punti e delineando così il suo ritorno alla vittoria.
Primo match della serata il pugile Dan Azeez (20-0, 13KO), campione d’Europa dei pesi mediomassimi e prossimo sfidante mondiale, ha battuto Khalid Graidia (10-12-4, 2KO) in un incontro sulla distanza delle otto riprese.
Redazione di Vercelli
Continuano le ricerche di Jacopo Trotti il galliatese scomparso la sera del 12 luglio presso località 7 fontane.
Il coordinamento è stato affidato ai Vigili del Fuoco del Comando di Novara che con gli specialisti di cartografia stanno battendo boschi e fiumi dal 13 mattina.
Sul posto è intervenuto anche l’elicottero dei pompieri che ha sorvolato il Langosco e il Ticino.
I piloti Sapr VVF con i loro droni si sono succeduti da giovedì battendo con i velivoli ampie zone coperte da campi.
Presenti anche i cinofili dei pompieri e della CRI.
Tante le associazioni e i corpi dello stato che si sono messi a disposizione del coordinamento Tas dei Vigili del Fuoco, Carabinieri di Galliate, CC Forestali, CRI con una loro sala operativa mobile proveniente da Oleggio e tantissimi volontari da varie associazioni CRI , Aib, associazione nazionale dei CC di Galliate, Polizia Municipale ecc.
Le ricerche si sono concentrane nei boschi nei fiumi e nei casolari abbandonati.
Redazione di Vercelli
Ieri, sabato 15 luglio, per le vie di Varallo Sesia tanti i visitatori che hanno voluto immergersi nell’atmosfera dell’Alpàa e che hanno apprezzato gli stand di prodotti tipici e le proposte culturali.
Piazza Vittorio Emanuele II si è trasformata in una discoteca a cielo aperto con la crew di Discoradio: tanta musica, ballo e divertimento.
Le proposte del giorno:
A Palazzo d’Adda saranno presenti espositori che faranno conoscere ai visitatori prodotti d’eccellenza come il puncetto valsesiano, tessuti con fibre naturali, bigiotteria e molto altro ancora.
Da visitare l’interessante mostra allestita dall’Associazione Regina Elena “C’era due volte” del Comm. Rocco Guastella.
Nelle contrade storiche alle ore 11 verrà inaugurata la rassegna d’arte “Artisti Idealisti” dieci Maestri italiani a cura di Stefano Pizzi, Antonio Spanedda e Federica Mingozzi.
ore 16:00 – presentazione del libro “Pensieri e Parole” di Pasquale Fierro, un viaggio sensoriale nella vita.
ore 16:00 – mostra fotografica “Perdere il contatto” Matteo Cenere presenta la Street Photography.
Sede della mostra è il Salotto IOTIAMO, in via Pio Alberganti.
Nel Parco di Villa Durio dalle 16.00 alle 19.00 Truccabimbi, dalle 16.00 alle 15.00 laboratorio didattico NE Rifacciamo di tutti i colori, attività per bambini dai 5 ai 10 anni.
Per gli accompagnatori biglietto ridotto per Palazzo dei Musei).
Prenotazione consigliata (0163.51424; info@palazzodeimusei.it).
Piazza San Carlo si trasforma nella Piazza del Gusto. È gradita la prenotazione dei tavoli: 340 7691682
Il pranzo sarà affidato a: Oggi cucino io Golosità dal Mondo: Fideuà (Paella di pasta) Anteprima 2024 – Spagna
La cena sarà affidata a: Trattoria dello Stadio Novara (Tortelli ai porri con Toma di fossa e mirtilli) e a Il Cassero Borgosesia (La polpetta di fassona piemontese in salsa di pomodorini droga rossa, patate al basilico, provola affumicata e focaccia al carbone vegetale).
Al Parco d’Adda Pro Loco e Associazioni valsesiane proporranno i piatti tipici della tradizione valsesiana e questa sera dalle 21.30 musica con Delpo dj.
Visite guidate
In programma visite guidate gratuite ai musei, ai palazzi storici e al Sacro Monte di Varallo patrimonio Unesco, con guide che accompagneranno i partecipanti che potranno scoprire l’importante patrimonio artistico di Varallo Sesia.
Per informazioni itinerantes – 377465982
Per informazioni Palazzo dei Musei – 0163 51424
In Piazza Vittorio Emanuele II grande attesa per il concerto di Bobby Solo.
L’artista è uno dei più grandi interpreti della musica italiana di tutti i tempi, rappresentante della prima grande onda rock sulla scena nazionale.
I suoi successi hanno fatto il giro del mondo e questa sera sarà l’occasione per ascoltarli.
Orari della manifestazione
Feriali 19.00-24.00
Sabato 17.00-24.00
Domenica 10.00-24.00
Parcheggi
Biglietto auto zona periferica 4 euro
Biglietto auto zona centrale 7 euro
Biglietto moto 2 euro
Per ulteriori dettagli sul programma: Alpaa.net
Redazione di Vercelli
Se si parla di calcio a 5, c’è ormai un appuntamento fisso sul territorio.
Stiamo parlando della Valsesia5Cup, il torneo di calcetto a organizzato dall’Associazione per la Vita ASD.
Grande il lavoro svolto dall’Associazione e nello specifico dal vicepresidente Paolo Carginale e dal segretario Cristian Belotti.
La competizione che annovera circa 250 iscritti, con punte di 450 pre-Covid, coinvolge in prevalenza squadre valsesiane e valsesserine.
L’intenzione è quella di ampliare la competizione anche alla zona di Borgomanero.
“Vorremmo allargare la sfida – spiegano gli organizzatori – anche a quel territorio che è molto ricco di talenti. Il nostro scopo è quello di crescere sempre più, come avvenuto con il livello della competizione”.
Al momento le palestre fisse sono quattro: Varallo, Borgosesia, Gattinara e Ponzone.
A queste si aggiunge quella di Grignasco qualora i lavori di sistemazione vengano sistemati e quella di Cureggio nel caso ci siano squadre di Borgomanero iscritte.
La stagione prenderà il via il 25 settembre con la Supercoppa che si disputerà tra: Perù FC (campioni), Peccati di Gola (vicnitori della Coppa Valsesia) e New Generation (vincitori della Coppa Salus).
Le gare si disputeranno tutti i lunedì a partire dalle 19:30.
Giunti all’undicesima edizione, l’idea è quella di creare due gironi con tanto di promozioni e retrocessioni.
Tanti i premi in palio:
- Campionato
- Coppa Valsesia
- Coppa Salus
- Supercoppa
- Pallone d’oro
- 4 Top Player
- Capocannoniere
- Miglior portiere
- Iscritto più giovane
- Iscritto più anziano
- Miglior allenatore
- Miglior giocatore
Il tutto sarà diretto da arbitri con titolo AIA o certificati da Enti di promozione sportiva.
La competizione vanta anche un organo indipendente di giustizie sportiva guidata da Sergio Graziano.
La stagione si concluderà il 27 maggio con l’evento nel palazzetto Milanaccio di Borgosesia.
Le iscrizioni saranno aperte sino ai primi giorni di settembre ed è possibile effettuarle chiamando Paolo (3292246619) o Cristian (3335299010)
Redazione di Vercelli
Colpo in attacco per il Borgosesia Calcio.
Fabio Gonella, arriva in granata.
Fabio Gonella (attaccante esterno classe 2000), inizia a giocare a calcio nel Fossano poi passa al Torino dove arriva a militare sino alla Primavera.
Il salto tra i “grandi”, avviene nel 2018/2019 quando per metà stagione difende la maglia del Bra, in Serie D. Ritorna a Torino in Primavera, prima di affrontare nel 2020/2021 mezzo campionato con il Bra e mezzo con il Saluzzo, sempre n Serie D.
Arriva poi l’esperienza in Liguria con il Sestri Levante.
L’anno scorso approda al Casale ma un problema di salute, attualmente superato, non gli permette di scendere in campo.
Redazione di Vercelli
Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 55, 10 – 11
Così dice il Signore:
“Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata”.
Dal Salmo 64
Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.
Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, Cap. 8, 18 – 23
Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Dal Vangelo secondo San Matteo, Cap. 13, 1 – 23
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: “Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti”.
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: “Perché a loro parli con parabole?”. Egli rispose loro: “Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno”.
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UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA
La Parola compresa porta frutto
(Is 55,10-11; Sal 64; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23)
Questa settimana il vangelo presenta una lunga esposizione: la parabola del seminatore che esce a seminare. Ci soffermiamo sul versetto finale: “Il seme seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta” (Mt 13,23)
Il seme è la Parola di Dio: non ci sono semi diversi seminati da Dio, tutti i tipi di terreno ricevono l’unico seme, la pienezza del seme, la pienezza della Parola.
La differenza tra i terreni non sta neanche in una “predestinazione” di sfortuna o fortuna: terreno arido, rovi, sassi… Certo – verrebbe da dire – se semino tra i rovi, la piantina prima o poi rimarrà soffocata. Ma non è tanto il terreno che fa la differenza, piuttosto l’accoglienza che il terreno riserva al seme. Il terreno buono è tale perché sa accogliere e custodire il seme. Sono coloro che ascoltano la Parola e la comprendono.
Interessante questo: ma io come posso comprendere la Parola? A volte ascolto il vangelo e non capisco niente! E se capisco a livello letterale, però non capisco cosa vuole dirmi il Signore attraverso quel testo.
Ecco l’aridità del terreno, l’aridità spirituale legata ad una incapacità di comprendere la parola.
IL verbo comprendere significa contenere, capire. La sua etimologia arriva dal latino: è composto da “cum”, con, e “prehendere”, prendere.
Comprendere è dunque un prendere con sé. Vi ricordate dell’apostolo Giovanni che sotto la croce riceve da Gesù il mandato di prendere con sé Maria? Ascoltando le parole di Gesù le ha comprese, fatte sue, custodite nel cuore e da quel momento prese Maria nella sua casa. Il cuore di Giovanni era quel terreno buono dove il seme è stato custodito, si è sviluppato e ha portato frutto.
Perché la Parola di Dio, come ci spiega la lettura del profeta Isaia (55,10-11), produce sempre un effetto, non torna a lui senza aver realizzato quello che Dio ha pensato pronunciandola.
L’ascolto della Parola vuole la comprensione della Parola. È un contenere che è includere, un capire che è afferrare – una considerazione che riorganizza e ridisegna ogni assetto precedente. Una volta accolta, custodita, presa dentro di sé la Parola è un seme vivo che cambia la vita. Non puoi più essere quello di ieri quando non ti eri aperto all’accoglienza del seme, diventi il contadino della tua vita, incominci a custodire il seme, lo innaffi con una comprensione sempre più profonda della volontà di Dio, contempli il crescere della nuova pianticella della tua vita.
Comprendere un principio di valore, un pensiero, una posizione, un sentimento, fa sì che nella nostra mente acquisisca il peso massimo che può avere, che dispieghi il massimo effetto: ciò che si comprende si fa proprio, diventa mattone per costruirsi. E la connotazione etimologica ci sottolinea che questo avviene sempre con un mezzo ben preciso – ora l’intelletto, ora il cuore, ora un abbraccio.
Accogliere la Parola, custodirla, vuol dire portare frutti di vita bella nel mondo; ognuno darà quanto riuscirà, ma sappiamo che la logica di Dio non fa paragoni, non soppesa: il trenta che uno riesce a dare con amore, corrisponde al sessanta di un altro, e al cento di un altro ancora.
L’unico seme dà avvio a vocazioni e missioni diverse: la bellezza nella Chiesa sta nel vivere in pienezza la propria chiamata in armonia con le altre, così che tutti insieme esprimiamo la bellezza di Cristo!
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza
È opera di Emanuele Franchi, studente del IV anno del corso di “Tecnico Grafico” di Enaip di Novara l’immagine che rappresenterà l’Associazione Città del Vino per il 2024.
Un vigneto che idealmente si tinge dei colori dell’arcobaleno, simbolo di pace e di non violenza, sette colori che esprimono il desiderio di vivere in un territorio rigoglioso senza pericoli o minacce.
La docente di grafica Marika Leonardi – che ha curato la partecipazione di Enaip al Concorso, indetto come ogni anno dall’Associazione Nazionale Città del Vino- ha accolto con entusiasmo la notizia della vittoria, dicendosi “molto soddisfatta per l’impegno che tutti gli alunni hanno mostrato nella realizzazione dei bozzetti secondo lo spirito del bando, che quest’anno aveva come tema la Pace, con l’obiettivo di dare ai ragazzi un’opportunità di riflessione”.
La scuola riceverà un assegno per acquisti di materiale didattico.
Il Consiglio Nazionale dell’Associazione, riunitosi a Roma lo scorso 7 luglio, ha avuto il difficile compito di scegliere i bozzetti presentati e dopo un attento esame, nonostante le centinaia di disegni ricevuti provenienti da 44 scuole italiane, tra istituti superiori, secondarie di I grado e scuole primarie, l’elaborato di Emanuele è quello che ha maggiormente convinto.
“Ringrazio tutte le scuole che hanno partecipato al bando – afferma il Presidente di Città del Vino Angelo Radica – sono grato per tutte le opere ricevute, per l’entusiasmo dimostrato nei confronti dell’iniziativa, per l’impegno profuso da insegnanti e alunni che quest’anno, in modo ludico, sono riusciti a dare uno spunto di riflessione agli studenti, grandi e piccoli sull’importanza della cultura del vino unita al tema della pace”.
Redazione di Vercelli