VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Sabato 27 maggio a Candelo si è svolta la seconda prova regionale del Campionato d’Insieme Gold alla quale hanno partecipato la squadra giovanile e la squadra Open della società Libertas Vercelli.

La gara permetteva l’ammissione alla Finale del Campionato Italiano Gold che si svolgerà a Folgaria (TN) il 10/11 giugno.

Le ginnaste della Libertas hanno centrato l’obiettivo, la squadra Giovanile composta da Elena Bissacco, Rebecca Cardinale, Anna Chinaglia, Letizia Mensa e Rebecca Tresoldi si è classificata al secondo posto, migliorando di quasi tre punti il punteggio della prima prova, mentre la squadra Open formata da Noa Bissacco, Beatrice Bodo, Marta Degrandi, Valeria Delprato e Asia Trubia ha conquistato il quinto posto al loro esordio.

Grazie alle allenatrici Federica Stella, Francesca Bissacco, Beatrice Stella, Vittoria Bricarello, Gaia Palladino e un grande in bocca al lupo a tutte per la Finale.

Redazione di Vercelli

 

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Silva nel Trofeo Hotel Marina Viverone. Cavaglià b. Verbier nell’Inteclub
Oltre 80 partecipanti hanno animato domenica 4 giugno al GC Cavaglià il 1° Trofeo Hotel Marina Viverone (18 buche Stableford, 3 categorie), new entry del calendario e gara valida come annuale sfida Interclub con il Golf Club svizzero di Verbier.

Il match a squadre è stato vinto dai padroni di casa per 376 a 341.

Premiati. 1a categoria: 1° Lordo Rohan Jay Silva Cavaglià 32, 1° Netto Maxim Weber Verbier 37, 2° Netto Marco Librasi Cavaglià 36. 2a categoria: 1° Netto Lorenzo Paravella Cavaglià 39, 2° Netto Gianfranco Scoppettone Royal Park Roveri 38. 3a categoria: 1° Netto Pierfrancesco Radaelli Cavaglià 43, 2° Netto Antonella Cavagna Cavaglià 37. 1° Ladies Maria Jose’ Delfino Cavaglià 35. 1° Verbier Pierre Andre Leuba 37. Interclub Cavaglia’ B. Verbier 376-341.

Vittoria Colombo nella Vitivinicola Pier
Degustazioni e golf sabato 3 giugno al Gc Cavaglià con la gara Vitivinicola Pier (18 buche Stableford, 3 categorie).
Premiati. 1a categoria: 1° Netto Stella Vittoria Colombo Milano 39, 2° Netto Cedric Dupertuis Verbier 35. 2a categoria: 1° Netto Jan Maria Rene De Meyer Settimo 39, 2° Netto Ferruccio Zattarin Colonnetti 37. 3a categoria: 1° Netto Sergio Protti Cavaglià 44, 2° Netto Sandro Rech Crema 41. 1° Ladies Eva Schwoeller Verbier 34. 1° Seniores Pier Luigi Crotta Tenuta Castello 39. 1° Lordo Stahejeff Nick Verbier 25.

Programma settimanale ricco a Cavaglià tra Pro-Am e Top Race
Settimana ricca di eventi al Golf Club Cavaglià.

Giovedì 8 giugno si giocherà la “Pro- Am del Venticinquennale” (iscrizioni aperte allo 0161/966771, soci 80€, esterni 100€, inclusa cena a buffet) precedentemente rinviata per maltempo.

Alla gara sono attese una ventina di team capitanate da un professionista della Pgai e composte da 4 dilettanti.

Si giocherà sulla distanza di 18 buche (punteggio medal) con formula 2 score validi su 5.
Sabato 10 giugno  tra sport e festa con Il ritorno della Top Race, uno degli appuntamenti clou del calendario, che di fatto inaugurerà la stagione estiva.

La competizione a squadre si giocherà con formula pro-am (18 buche, validi 2 score su 4).

A seguire grigliata e open bar in piscina con intrattenimento musicale (iscrizioni gara soci 20€, esterni gara+green fee 50€ – grigliata 35€).

Domenica 11 giugno si disputerà il classico Trofeo Monterosa (18 buche, Stableford – iscrizione gara soci 20€, esterni gara e green fee 70€).

Dopo la premiazione a seguire rinfresco.

Info e iscrizioni 0161/966771 – segreteria@golfclubcavaglia.it

 

Redazione di Vercelli

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Sabato 3 giugno a Fobello, nel salone gremito del teatro, c’è stata la presentazione ufficiale del quadro, datato 1895, impropriamente intitolato “La nascita”, mentre in realtà raffigura un battesimo a Fobello, dipinto dal pittore milanese Enrico Crespi, acquistato presso un noto antiquario torinese.

L’opera è stata collocata nella sua sede definitiva, il Museo del Puncetto, all’ultimo piano del palazzo delle ex scuole che ospita anche il Museo Lancia.

La sottoscrizione per l’acquisto fu aperta sei mesi fa, e, con la preziosa collaborazione di Fondazione Valsesia, ha sortito gli effetti sperati: è stata raccolta quasi integralmente la somma necessaria. All’incontro erano presenti il Sindaco di Fobello, Anna Baingiu, l’Assessore all’Agricoltura Donatella Rosa e l’Assessore alla Cultura, Attilio Ferla, dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, la Presidente di Fondazione Valsesia Laura Cerra, che ricordato anche l’apporto di Barbara Saccagno nel promuovere la raccolta fondi.

Teresa De Filippi, Vice Presidente della Pro Loco di Fobello, che abita a Torino, aveva comunicato la presenza del quadro di soggetto fobellese presso un noto antiquario, il Consiglio, presieduto da Andrea Cattin, all’unanimità, aveva accettato di impegnarsi a raccogliere i fondi per acquistarlo ed esporlo permanentemente a Fobello.

Giorgio Vigitello, consigliere della Pro Loco, ha fatto un inquadramento storico sulla Fobello ottocentesca, molto più popolosa di quella di oggi: “Nel 1895 nacquero ben ventitré bambini”, spiegando il rituale tradizionale del battesimo, rimasto pressoché immutato fino ai nostri giorni, segnalando la presenza sullo sfondo del dipinto di Casa Tirozzo, nella frazione Campelli, che oggi ospita il Museo Carestia-Tirozzo dedicato alle tradizioni e alla flora della Valsesia.

Un discorso più particolareggiato ha riguardato il tipico costume fobellese e quello utilizzato dalla madrina per il battesimo, soffermandosi anche sulle “strope” nastri di seta e sui “ligam”, nastri tessuti.

Curioso il particolare delle “ghette”, che, scambiate per pantaloni, indussero a scrivere che le fobelline erano le amazzoni delle Alpi.

Dopo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato con informazioni, notizie, ricerche sul quadro e sulla sua possibile committenza, la parola è passata  a Donata Minonzio, già insegnante di Storia dell’arte presso il Liceo Classico di Varallo e Presidente della Società Valsesiana di Cultura, che ha presentato la figura di Enrico Crespi, nato nel 1854, morto nel 1929, , allievo di Hayez all’Accademia di Brera, servendosi delle notizie tratte da un volumetto pubblicato nel 1934, voluto dalla figlia del pittore, scritto da Luigi Orsini,, un critico d’arte, che elaborò una sorta di biografia romanzata, ma ricca di informazioni interessanti sulla famiglia e sulla formazione dell’artista. Crespi ebbe contatti con il movimento degli Scapigliati e con i Simbolisti, ma non subì l’influenza di Previati e Segantini, se non marginalmente e rimase fondamentalmente un pittore conservatore dell’Ottocento. Dipinse un gran numero di soggetti di genere, riproducenti scene popolari, che gli valsero il soprannome di “pittore degli umili”, sempre senza alcun intento di rivendicazione sociale, ma realizzò anche molti ritratti di committenti borghesi o aristocratici. Il pittore viaggiò molto e forse si recò anche a Fobello, dove fu colpito dalla peculiarità della cerimonia del battesimo che coinvolge tutta la Comunità nell’accoglienza al nuovo nato, probabilmente scattò delle fotografie, rielaborandole nel dipinto realizzato in studio.

E’ stato segnalato che alcuni personaggi presenti nel quadro di Fobello ricorrono anche in altri soggetti dipinti dal pittore, per esempio Vive e ricorda.

Del battesimo fobellese si conoscono altre due rappresentazioni pittoriche: una di Estella Canziani, dipinta nel 1913 e l’altra datata 1871 di Samuel Butler, conservata in Massachusset.

Al termine è intervenuto l’antiquario torinese Marco Viale, spiegando che il quadro del Crespi, arrivato a Torino attraverso una famiglia di collezionisti, è stato semplicemente rinfrescato e consolidato, facendo riaffiorare i colori giusti, ripulendoli dalla polvere che li aveva offuscati: “Per me è stata una gioia che sia tornato a casa, a prescindere dalla parte commerciale: il quadro aveva una casa ed era questa”.

Al termine la Pro Loco ha offerto un ricco rinfresco, invitando tutti i presenti a salire a piccoli gruppi al Museo del Puncetto per ammirare l’opera.

 

 

Redazione di Vercelli

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Vercelli Città

Alessandro Stecco, presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte, commenta la nomina a “Primario Emerito” dell’AslVc di Vercelli di Gualtiero Canova Dirigente Medico e Direttore S.C. Chirurgia Generale P.O. Borgosesia, in quiescenza dal 1° giugno 2023: “Il dottor Canova riceve un attestato di stima con la nomina a primario emerito a fronte delle sue attività in ambito chirurgico, sanitario e per il suo impegno a una crescita sanitaria del territorio della Valsesia e del Vercellese. Il grande impegno profuso in veste di primario di chirurgia e di direttore sanitario pro-tempore dell’Asl vercellese durante la lotta al Covid ha lasciato il segno in una intera comunità. Grazie al dottor Canova e alla sua interazione con la squadra in prima linea in pandemia, la nostra provincia si è avvantaggiata di una sinergia tra gli ospedali di Vercelli e Borgosesia, con un corretto bilanciamento tra l’attività corrente e quella legata all’emergenza. Gualtiero Canova è stato un innovatore nella chirurgia generale, sempre attento alla formazione ha permesso alla squadra dell’ospedale di Borgosesia livelli invidiabili anche per ospedali di dimensioni maggiori. Ringrazio il dottor Canova come collega e a nome di tutta la cittadinanza, auspicando che il suo pensionamento apra a una collaborazione che ci consenta di non disperdere il patrimonio umano, medico e scientifico da lui incarnato, ma di potenziarlo in ottica futura”.

 

 

Redazione di Vercelli

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E’ bastato che stamane toccassimo l’argomento “buche” sulle strade 

– leggi qui –

perché i Lettori inviassero un vero e proprio book di segnalazioni.

Cercheremo di procedere, buca per buca, nei prossimi giorni.

Intanto, a proposito di buche, godiamoci uno scampolo de “Il Federale” con l’indimenticabile Ugo Tognazzi.

Oggi quella in Via Sabotino a Vercelli, angolo Corso Prestinari, in corrispondenza della Farmacia Comunale n. 2.

Come si vede, è bella profonda.

Segnalata da barriere, nelle intenzioni, inibitorie.

Al via anche il conto alla rovescia: il Lettore non ricorda da quando ci sia la buca, ma facciamo pure che si parta da oggi, 6 giugno.

Vedremo se la propaganda comunale segnalerà il ripristino del manto stradale e quando.

Posted in Trippa per i gatti

Dal 16 al 20 maggio 2023 alcuni alunni della sede di Gattinara dell’Istituto Pastore, insieme ai loro docenti, si sono imbarcati sul brigantino più grande d’Europa, “imprestato” dalla Marina Militare alla Fondazione Tender to Nave Italia.

I ragazzi, i docenti e l’equipaggio della Marina Militare hanno vissuto cinque giorni all’insegna della disciplina, della collaborazione e dell’inclusione.

Il progetto “Svelandoci”, così si chiama, si integra perfettamente con la mission dell’Istituto Alberghiero Pastore.

La mission della Scuola è:

  1. Accogliere ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo. Non solo per “sapere”, dunque, ma anche per “crescere”, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione.
  2. Diversificare l’offerta formativa rispetto a soggetti che sono sempre più riconosciuti come diversi tra loro, per livelli di sviluppo, ritmi e stili di apprendimento, aspirazioni, tendenze e atteggiamenti, per traghettarli nel mondo del lavoro con un “dopo di noi” concreto e soddisfacente, creando una solida rete con il territorio.

Non è importante dare a tutti gli stessi strumenti, ma dare ad ognuno lo strumento giusto.

Albert Einstein diceva: “Ognuno è un genio.  Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”  e il l’Istituto Alberghiero Pastore, ne fa tesoro ogni giorno.

Le parole chiave del progetto “Svelandoci” sono state:

INCLUSIONE: è stato, infatti, portato a bordo di Nave Italia, il progetto “Cuochi d’artificio con i suoi laboratori di cucina, sala e accoglienza con l’obiettivo di favorire l’acquisizione delle competenze di vita o life skills e delle abilità personali e relazionali.

COLLABORAZIONE: il progetto è stato fatto in collaborazione con l’Associazione PasSePORTout, ente di promozione sportiva di Special Olympics, che promuove il benessere psicofisico delle persone con disabilità. Costruire reti sul territorio serve per affrontare la criticità del “Dopo di Noi”.

CREATIVITA’: sul Nave Italia, infatti, si sono sperimentate metodologie aggregative innovative che hanno unito arte e divertimento, come strumenti di socializzazione valorizzando l’originalità e le competenze di ciascuno.

La vela, far parte di un equipaggio dove ognuno ha il suo ruolo, i giorni a bordo del brigantino più grande d’Europa hanno reso i nostri alunni consapevoli delle loro capacità.

Obiettivo generale del progetto è stato costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo personale di ogni alunno.

Non solo per “sapere”, ma anche per “crescere”, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità, autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo sfondo costante e imprescindibile della socializzazione oltre che dell’inclusione sociale.

Gli alunni dell’Istituto Alberghiero di Gattinara, che hanno partecipato al progetto, hanno voluto esprimere le emozioni e i risultati della loro splendida avventura con un evento conclusivo.

Si è tenuta, infatti, mercoledì 31 maggio, presso la sede di Gattinara la Cena “Svelandoci”, inserita nell’ambito del Convegno “Il diabete in tavola”, in collaborazione con il Rotary Viverone Lago e con altri Rotary club del territorio, che hanno contribuito a finanziare il progetto sul veliero, apprezzandone gli obiettivi.

Per vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=r1l3-le45sI&feature=youtu.be

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

È stato presentato nella mattinata odierna, martedì 6 giugno, il nuovo portale web del Sistema Integrato Mnemosine: uno strumento progettato per comunicare, informare e a supporto della formazione per i familiari e i caregiver delle persone affette da demenza.

Il portale, realizzato grazie all’attività degli studenti del Gruppo Sobreroweb guidato dal Prof. Fernando Fusano dell’Istituto Superiore “Sobrero”, è visitabile all’indirizzo https://sistema-mnemosine.it/ e presenta una panoramica completa del percorso, degli obiettivi, delle iniziative e dei servizi di quello che in un anno si è trasformato da Progetto a Sistema Integrato Mnemosine.

Un percorso che ha visto operare, oltre al Comune di Casale Monferrato, la Federazione Alzheimer Italia – Dementia Friendly Community di Casale Monferrato, i Servizi Sanitari dell’ASL AL di Casale Monferrato, Ospitalità Casa di Riposo Casale Monferrato, la Diocesi di Casale Monferrato, l’Associazione VITAS ODV Casale Monferrato, l’Istituto Superiore “Sobrero”, l’Istituto Superiore “Balbo”, l’Istituto Superiore “Leardi”.

Accompagna l’azionamento del portale, l’attivazione dei corsi gratuiti, già validati dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Torino: i familiari e i caregiver delle persone affette da demenza avranno a disposizione un servizio rilevante che sarà accessibile su indicazione del Centro Deficit Cognitivi Demenze dell’ASLAL, diretto dalla neurologa dr. Alessandra Ferraris, tramite il servizio socioassistenziale dell’ASLAL, diretto dalla dr. Anna Maria Avonto e su segnalazione degli Operatori del Giardino di Cicci di VITAS ODV.

La coordinatrice del Progetto, dr. Anna Eccettuato: “Oggi presentiamo un altro obiettivo raggiunto dei cinque che ci eravamo prefissi nel settembre 2022: questo grazie anche alla sensibilità di Tutti coloro che hanno fin qui sostenuto il progetto Mnemosine sia con donazioni sia con atti concreti di disponibilità e di impegno al di là degli obblighi professionali come il Team della DFC che ha svolto un lavoro intenso, coeso e produttivo. Nella nostra Comunità si sta sviluppando un sentimento di interesse e di partecipazione che è fondamentale per affrontare le problematiche non solo mediche e farmacologiche ma anche sociali ed economiche legate alle Persone con demenza e ai i loro Familiari. Il percorso sarà lungo, ma ci siamo messi in cammino”.

La presentazione è stata, inoltre, l’occasione per annunciare un’ulteriore novità: la possibilità di sostenere il progetto perfezionando le elargizioni (che saranno fiscalmente detraibili grazie all’attestato di donazione che dovrà essere richiesto al Comune di Casale Monferrato) attraverso il conto corrente messo a disposizione dal Comune di Casale Monferrato.

I sostenitori, infatti, potranno versare gli importi destinati al progetto sul Conto Corrente Bancario:

Intestato a: Tesoreria del Comune di Casale Monferrato

IBAN: IT 80 Q 05034 22601 000000001586

ABI: 05034

CAB: 22601

Banco BPM Spa, Agenzia di Casale Monferrato, Corso Indipendenza, 16

Causale: Progetto Alzheimer

Concludono il Sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi e l’Assessore Luca Novelli sottolineando: “L’importanza sociale di un progetto per il trattamento con cure non farmacologiche per persone affette da demenza è estremamente significativa. La demenza è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, così come le loro famiglie e le comunità in cui vivono. La malattia ha un impatto profondo sulla qualità della vita delle persone affette e può essere molto difficile da gestire per coloro che le circondano. La nostra città si sta dimostrando all’avanguardia e vuole mantenere un alto livello qualitativo dei servizi rivolti ai malati e ai loro cari: per questo motivo l’apertura di un portale dedicato e l’attivazione di corsi specifici gratuiti è un vanto per la nostra comunità. La collaborazione tra i numerosi enti coinvolti prosegue con un nuovo successo e con prospettive altamente positive e concrete, come l’apertura del Centro Diurno presso la Casa di Riposo”.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

«Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo». San Giovanni Bosco

Il miglior consiglio è di fare bene quanto possiamo e poi non aspettarci la ricompensa dal mondo ma da Dio solo”.

(elisabetta acide) –  Lo sanno bene gli ex-allievi ed ex-allieve presenti, che alla scuola di Don Bosco hanno studiato, ma hanno anche imparato a conoscere la vita di questo santo sacerdote che ha sperimentato ciò che può realizzare la Grazia e che fu in grado di infondere nei suoi figli il segreto dell’esistenza: «Tutto passa: ciò che non è eterno è niente!».

L’anniversario della festa di San Giovanni Bosco nella chiesa parrocchiale di Borgo Revel ha avuto due obiettivi in particolare: per gli ex allievi salesiani di celebrare insieme una Santa Messa in ricordo del Santo con i fedeli devoti e l’occasione per una riflessione sul significato della missione dell’Ex allievo di Don Bosco nella Famiglia Salesiana, nella Chiesa e nella società oggi.

Il santo piemontese conosciuto ed a cui molti sono devoti, la cui vita ha ispirato e guidato molti educatori con il suo “metodo preventivo” che ha precorso i tempi e superato il suo tempo, incarna un impegno pastorale: i giovani hanno bisogno di un’educazione integrale, che oltre di valori, sappia infondere loro speranza e desideri per il presente e per il futuro, condizione fondamentale per lo sviluppo della nostra società.

Nel momento in cui eravamo studenti o ospiti interni delle scuole e delle opere Salesiane, eravamo formati e educati.

Come ex-allievi dobbiamo essere testimoni dello spirito salesiano e del “metodo” di Don Bosco per contribuire a vivere nella quotidianità ciò che abbiamo imparato.

Quando gli Ex allievi riescono a sviluppare la loro professionalità e le loro competenze e testimoniare nella vita di tutti i giorni e nella nostra società, anche nelle più piccole occasioni, portano San Giovanni Bosco nel mondo con l’incarnazione del suo motto: “Essere buoni cristiani e onesti cittadini”.

Che cosa insegna ancora a noi oggi Don Bosco?

A riflettere sull’educazione che non è solo frutto di una pianificazione strategica ma «è cosa del cuore».

Ecco che tutti possiamo diventare “educatori” perché cristiani, dunque, “testimoni”.

Impariamo a “guardare” giovani e bambini con gli occhi di San Giovanni Bosco, ad amarli così come sono e provare, con loro, a creare un reciproco riconoscimento perché siamo tutti chiamati dall’amore.

Dio stesso è il modello di questa relazione interpersonale di amore, allora sforziamoci di guardarli con gli occhi di Don Bosco che sono gli occhi di Dio.

Siamo tutti protagonisti di quel sogno di San Giovanni Bosco, un “uomo di Dio”, che ha saputo tradurre nella sua vita quell’amore di Cristo e si è lasciato “plasmare” da Lui, ha camminato alla sua presenza, ha portato la Sua parola, ha “sognato il sogno di Dio”.

Don Valerio, nell’omelia, anche lui ex allievo salesiano, anche a noi oggi, come a S. Domenico Savio, formato alla sua scuola, insegna ancora il segreto, che a nostra volta dovremmo trasmettere, “Fare la volontà di Dio sempre, subito, con gioia”.

La celebrazione si è conclusa con la consegna, agli ex-allievi ed ex-allieve presenti, da parte del parroco, don Valerio, di medaglie recanti l’immagine di San Giovanni Bosco e Maria Ausiliatrice ed ai presenti l’immagine con la preghiera del santo.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Riceviamo e pubblichiamo

Cari tifosi valsesiani e amanti della palla a spicchi, tutti pronti a vivere l’ultima imperdibile emozione con Barberi Valsesia Basket? E allora non prendetevi nessun impegno per sabato 10 giugno: infatti, in occasione della “ Season Ending Party ”  con il patrocinio del Comune di Borgosesia, al Pala “Loro Piana” si giocherà il “1° Memorial Tiziano Barberini” indimenticabile dirigente di Valsesia Basket prematuramente scomparso nel 2019, uomo di cultura e di sport che negli anni ha ricoperto ruoli importanti all’interno della società.

Il torneo è alla sua prima edizione e prevede uno spettacolare Quadrangolare Under 19 con le squadre di Arona Basket, Junior CasaleVercelli Rices e Valsesia Basket: al mattino si disputeranno le semifinali ed il pomeriggio le finali con successiva premiazione delle squadre ed assegnazione del Trofeo.

Nel contempo, sperando nelle clemenza del meteo, al mattino nel campo esterno si giocherà un avvincente Torneo 3vs3 (secondo le regole Fip) che vedrà coinvolte le categorie U13-U14-U15 del Settore Giovanile di Barberi Valsesia Basket e con la partecipazione dei ragazzi di Passepourtout, special guest della giornata ed amici di sempre!

Durante l’arco della giornata sarà possibile approcciarsi al gioco della pallacanestro con un’area dedicata per grandi e piccini ed infine ci sarà un’area di ristoro coperta e un Info Point dedicato per promuovere ed illustrare i corsi e le attività di Barberi Valsesia Basket!

Vogliamo salutare con affetto i nostri ragazzi prima delle meritate vacanze?

E allora forza, tifosi valsesiani ed amanti della pallacanestro, vi attendiamo davvero numerosi per condividere insieme una bella giornata di sport, di amicizia e di saluti!

Ma…tranquilli:  fra pochi mesi inizieranno dei nuovi, coinvolgenti ed entusiasmanti campionati e noi saremo sempre lì, nel nostro amato Pala, pronti a vivere tutti insieme altre imperdibili emozioni!

Fonte: Letizia Bertini – Khristina Fanchini

Area Comunicazione

 

Redazione di Vercelli

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Vercelli Città

Per fortuna, solo lievi conseguenze alla Signora che transitava tranquillamente in Via Trino, sullo scooter condotto dal proprio Coniuge, questa mattina, 6 giugno, verso le 9.

Per fortuna.

La ruota anteriore del mezzo sul quale viaggiavano è rimasta bloccata nella buca che da tempo sta lì, nell’asfalto del sedime stradale, a raccontare la città dell’Architetto Kipar.

La cronaca del sinistro finisce qui: sul posto la Polizia Municipale che sta conducendo i rilievi e l’Ambulanza del Servizio 118 che sta verificando le condizioni della Signora che, come abbiamo detto, da primi sommari accertamenti paiono non gravi.

La scena è destinata a non mutare, ancora per un po’.

Il 7 dicembre 2023 saranno tre anni – leggi qui – che il Cavalcavia di Corso Avogadro è chiuso:

si tratta “soltanto” di abbatterlo e non hanno ancora finito: superfluo dire che le rassicurazioni di noti e simpatici burloni fossero tutte diverse e divulgate con trovate mediatiche frizzanti

Inutili i paragoni con altre situazioni in cui, in tre anni, si sono realizzate opere, non solo demolizioni di quelle esistenti.

I Lavori Pubblici nella città dell’Architetto Kipar stanno così.

Forse anche perché, nel biennio o poco meno, tra ottobre 2021 e febbraio 2023, gli Uffici Tecnici del Comune e soltanto per Piazza Alciati e Viale Garibaldi, tra Determine (la Determinazione dirigenziale è l’Atto amministrativo che compete, non alla Giunta, che “Delibera”, ma appunto al Dirigente Tecnico, ndr) per il nuovo progetto di rivoluzione urbana mai nemmeno transitato al vaglio del Consiglio Comunale e lavori della Commissione di gara, hanno dovuto preparare ben 14 Atti, tutte Determine dirigenziali o, appunto, verbali (confidiamo tra qualche giorno di poterle pubblicare integralmente).

Sommate, sono centinaia di ore di lavoro sottratte alla cura della città, in nome di una malintesa attività “acchiappabandi”.

C’è un bando che promette soldi?

Buttiamoci.

Poi, una volta ottenuti i finanziamenti, vedremo come fare.

Si chiama (forse così credono) Programmazione.

O, più semplicemente, invece di manutenzioni e cura della città, fughe dalla realtà.

Realtà che non è “riducibile” al solo problema dei parcheggi, né “confinabile” alla dialettica tra qualche Categoria economica (i Commercianti, piuttosto che gli Arrotini) e resto del Mondo.

Così che qualche bello spirito potrebbe avere agio a proclamare la primazìa degli interessi generali su quelli particolari.

Il problema, anzi, come abbiamo visto e rivedremo presto, sta proprio nella lesione possibile degli interessi generali, in nome (forse) di qualche illuministica suggestione, idonea ad alimentare l’illusione che sia possibile lasciare da parte i doveri primari di cura della Cosa Pubblica.

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