VercelliOggi
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Palestro e Alta Lomellina

Per scontato che possa apparire, non sembra fuori luogo dare conto di un sentimento, nel rivedere ancora, davvero ben realizzata, la rievocazione storica della Battaglia di Palestro.

Siamo nel 1859 e si sta combattendo la Seconda Guerra di Indipendenza, protagonista il Vercellese, con quella idea geniale di allagare le risaie per mettere in difficoltà gli austriaci, quasi fosse un remake del biblico castigo riservato alle truppe del Faraone, realizzato con un altro prodigio, anch’esso a suo modo, “idraulico”.

Il 31 maggio 1859, dunque, l’epica battaglia.

Una rievocazione, quella di oggi, ieri, domenica 28 maggio, organizzata in modo veramente splendido dalla “nostra” (ha sede a Moncrivello) “Compania d’le quat Arme”, l’Associazione di studi storici e animazione culturale che ha trovato questo modo unico di fare conoscere la Storia.

Perché non si ripeta.

Così, oggi, sono stati protagonisti anche i tanti bambini che hanno preso parte all’evento.

Hanno, tra l’altro, imparato che, al termine della battaglia, intervenne un gruppo di Volontarie, civili al seguito delle truppe, che si occupò di curare i feriti di entrambi gli schieramenti: in embrione, quella che più tardi sarebbe stata la Croce Rossa Internazionale.

Un ringraziamento particolare, oltre alla “Compania”, al Comune di Palestro, nella persona del Sindaco Giuseppe Cirronis, per avere agevolato al massimo il lavoro dei media che, così, hanno potuto documentare nel modo migliore possibil, un evento davvero meritevole di attenzione.

Sentimenti diversi, si diceva, perché, quest’anno, quella parte della rievocazione che mostra i morti, i cadaveri dei soldati caduti sul campo di battaglia, richiama alla mente immagini purtroppo di tutti i giorni.

E così questa iniziativa culturale e commemorativa si cala ancor più realisticamente nei nostri “vissuti” per ripeterci le parole pronunciate da Papa Paolo VI nello storico discorso del 4 ottobre 1965 alle Nazioni Unite: “Jamais la guerre”. Mai più la guerra.

Oggi sono stati protagonisti, si diceva, i giovani: lo sono, del resto, da 200 anni e più.

Dai tempi della Costituzione di Cadice del 1812, ma soprattutto dal 1820 – 1823, la stagione dei Moti che pervase l’Europa dei popoli, antesignana senza parentela alcuna con quella odierna, delle burocrazie.

E poi il fremito decabrista, nella Russia del 1825.

Per lasciare il passo, tornando in Italia, alle tre Guerre di Indipendenza e, quindi, alla Prima Guerra Mondiale, con qualche ragione talvolta indicata come una sorta di “quarta” Guerra di Indipendenza.

E, infine, il grande disastro planetario del 1939 – 1945.

Protagonisti sempre i giovani, che hanno versato il sangue, hanno sopportato dolore, la vita in trincea, affrontando la morte.

E’ parso giusto, perciò, raccogliere ed offrire soprattutto anche tante loro immagini, in questa giornata di commemorazioni mai scontate, che illustra una storia acquisita al nostro patrimonio seguendo questa lunga e due volte centenaria teoria di sacrificio, un sacrificio accettato pensando che un valore, su tutti, lo rendesse plausibile e, in qualche modo, ragionevole: l’indipendenza.

Prima ancora, con le Costituzioni, l’autodeterminazione dei popoli, cifra e canone di una convivenza civile desiderosa di darsi regole e vincoli capaci di porre il futuro al riparo dall’assolutismo.

E, prendendo in mano il proprio destino di uomini e donne, assicurare al proprio Paese, la condizione irrinunciabile di una “indipendenza” costruita sull’autonomia, di cui è esito maturo e definitivo.

Dopo tanto sangue versato da tanti giovani, lungo due Secoli, oggi il nostro Paese ha saputo conservare quella “indipendenza” conquistata a così caro prezzo?

E’ la domanda che la Storia consegna a “questa generazione”, ma non solo.

Apriamo il nostro filmato ascoltando l’Inno Nazionale, composto – per non smentire il protagonismo innocente quanto motivato dei giovani – da Goffredo Mameli nel 1847: Goffredo Mameli, morto poco più che ventenne per difendere la Repubblica Romana.

Vi lasciamo con il filmato e la gallery.

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Simone Mencarelli è il campione italiano di spada maschile Giovani.

L’atleta delle Fiamme Oro che si allena alla Ginnastica Victoria col padre Maurizio ha vinto la gara che ha chiuso i Campionati Italiani Cadetti e Giovani di Padova, imponendosi su un totale di 105 partecipanti.

Mencarelli ha conquistato la vittoria battendo 12-9 in finale William David Sica della SS Lazio Scherma Ariccia, mentre in semifinale aveva vinto 15-11 su Edoardo Manzo della Scherma Treviso M° Ettore Geslao e ai quarti aveva sconfitto 15-13 Fabio Mastromarino della Scherma Pistoia 1894.

Si ferma invece ai piedi del podio Ettore Leporati dell’Associazione Scherma Pro Vercelli, che dopo l’argento nella gara Cadetti sfiora la medaglia anche nella categoria superiore, perdendo solo ai quarti di finale per 14-9 da Sica.

Campionati Italiani Giovani Spada Maschile – Padova, 28 maggio 2023

Qui i risultati: www.4fence.it/FIS/Risultati/2023-05-28-25_Padova_(PD)_-_Campionati_Italiani_Giovani/index.php?a=SP&s=M&c=&f=gironi

 

Redazione di Vercelli

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Una vittoria per rendere meno amara la partecipazione ai playoff promozione di serie B.

Era questo l’obiettivo dell’Amatori nel match conclusivo della due giorni a Mirandola, dove si è disputata la poule finale per salire in A2.

I gialloverdi sono riusciti, alla fine, a conquistare tre punti, sconfiggendo nettamente, 10-3, i padroni di casa del Pico.

Una vittoria che – come scritto in precedenza – rende meno amaro il viaggio in Emilia ma che – al tempo stesso – accresce i rimpianti.

Tarsia e compagni hanno infatti dimostrato negli ultimi 50’ della stagione che si poteva davvero lottare fino alla fine per la promozione nella categoria superiore.

Purtroppo pesano come macigni gli errori sui tiri diretti e sui rigori delle partite precedenti.

Un report finale – sotto questo aspetto – che si chiude in negativo: 4 tiri diretti, 3 rigori, 0 goal.

Con metà realizzazioni l’Amatori stasera avrebbe festeggiato, probabilmente, il salto di categoria.

Resta, comunque, una stagione positiva per quanto riguarda i dati: girone di Coppa Italia vinto, girone di campionato vinto, miglior attacco assoluto della serie B, due giocatori sul podio della classifica generale dei marcatori (Ortiz al primo posto; Gallotta al terzo), finale di Coppa Italia, playoff promozione di campionato.

E’ mancata, purtroppo, la ciliegina sulla torta.

Ovvero, o la Coppa Italia, o la promozione in A2. Da questi dati positivi occorrerà ripartire.

Così come si potrà ripartire dai giovani valorizzati nell’arco della stagione (Chiavaro, Simone e Mattia Vercellotti, Kavara).

Bisognerà, invece, valutare il futuro di alcune pedine fondamentali, quali Ortiz, Bernabè, Gallotta.

Praticamente certa la permanenza in casacca gialloverde degli altri elementi della rosa gialloverde.

I programmi futuri – come ha anche dichiarato l’allenatore Andrea Ortogni – saranno comunque discussi nelle prossime settimane, dopo aver smaltito la delusione di questa poule promozione.

Nell’ultimo match in programma, i vercellesi non hanno avuto particolari problemi nel superare i padroni di casa.

Marcatori gialloverdi sono stati Ortiz (5 reti), Gallotta (4) e Bernabè.

Per il Pico sono invece andati in rete Gioele De Stefano (doppietta) e Mirto.

Nella partita che ha preceduto lo scontro tra Amatori e Pico, Breganze e Sandrigo si sono divisi la posta in palio.

E’ finita 4-4. Un pareggio che ha consegnato al Breganze la promozione in A2.

A parziale consolazione, due giocatori dell’Amatori sono ai primi due posti della “mini” classifica marcatori della finale playoff: Ortiz, con 7 reti, e Gallotta, autore di 6 goal.

Hockey Amatori Vercelli – Hockey Pico: 10-3 (5-0; 5-3)

Hockey Amatori Vercelli: Errico (P), Tarsia, Bernabè, Gallotta, Ortiz, Cremaschi, Maffè, Lucido, Vercellotti S., Chiavaro (P). All.: Ortogni.

Hockey Pico: Luppi (P), Malagoli, Canossa, Moschetti, Mirto, De Stefano A., De Stefano G., Paltrinieri, Balbi, Potenza (P) All.: Ialacci

Arbitri: Brambilla e Rago

Marcatori: 0’47” Ortiz (A); 1’35” e 10’39” Gallotta (A); 11’43” Ortiz (A); 22’10” Bernabè (A); 26’11” Gallotta (A); 31’13” e 32’17” De Stefano G. (P); 35’23”, 37’52”, 39’29” Ortiz (A); 39’50” Gallotta (A); 40’11” Mirto (P)

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 7; Pico – 4

Tiri diretti: Amatori Vercelli – 0 (0); Pico – 1 (0)

Espulsioni temporannee: Maffè (A)

Risultati secondi incontri 2ª giornata

Breganze – Sandrigo: 3-3

Hockey Pico – Amatori Vercelli: 3-10

Classifica

Breganze – punti 7 (Promosso in serie A2)

Sandrigo – punti 5

Amatori Vercelli – punti 3

Hockey Pico – punti 1

Redazione di Vercelli

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In occasione del centenario dell’Aeronautica Militare che si celebra quest’anno e della prossima Festa della Repubblica, gli studenti e i docenti del corso per Periti Aeronautici dell’I.T.I. “G. C. Faccio” di Vercelli, piazza C .Battisti 9, apriranno i loro laboratori il giorno giovedì 1 giugno dalle 16.00 alle 18.00 ai ragazzi dai 14 ai 18 anni che vorranno provare le loro abilità al:

Simulatore di volo

Simulatore di torre di controllo

Simulatore di handling per Airbus AB320/200 e Boeing B737/800

Si potrà anche provare l’emozione di sedersi sul sedile di un F 104.

Un invito a scoprire il mondo del volo.

Redazione di Vercelli

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(elisabetta acide) – Gli anniversari sono sempre occasioni preziose, intanto per riunirsi a pregare, perché ci fanno ricordare e lo sappiamo, i ricordi, sanno “restituire” grazie al tempo ed allo sguardo più consapevole e “saggio”, ciò che magari non abbiamo colto, non abbiamo compreso, non abbiamo apprezzato in pieno.

Gli anniversari dei defunti, persone che sono state tra noi, sono ancora di più un’occasione preziosa per riflettere, per fare memoria delle storie che abbiamo incrociato e delle parole che sono risuonate in noi.

Se pensiamo alla vita della nostra comunità parrocchiale e la pensiamo a due anni dalla scomparsa di don Giuseppe Boero, non possiamo non fermarci un momento a riflettere e pensare al nostro cammino comunitario di oltre 40 anni (seppur non con continuità stanziale). Le vite sono dei mosaici in cui ci sono tasselli fondamentali che non possono mancare, perché toglierebbero significato e valore a tutto il resto e don Giuseppe è stato per tutti una tessera nella nostra vita.

C’era un giovane parroco pieno di entusiasmo per chi l’ha conosciuto, per chi è cresciuto con lui, per chi l’ha sentito “tuonare” dal pulpito… c’era per le feste e scampagnate fuori porta, per i campeggi, c’era per accompagnare con la parola e la presenza costante le sofferenze, per i defunti, per i momenti di difficoltà, c’era con la sua fretta e con la sua “velocità”, ma c’era anche con le sue parole, poche ma precise, con la sua presenza e la sua intelligenza.

La Comunità lo sappiamo, non è “Immagine” del Parroco e neppure il parroco è immagine della comunità, eppure la comunità ha bisogno del sacerdote e quando il presbitero è presente, la Comunità’ cresce e cammina. Certamente nel progetto misterioso di amore che Dio aveva c’eravamo anche noi ed Egli, chiamandolo al sacerdozio, lo ha fatto diventare pastore di questo piccolo gregge della pianura ai confini della Diocesi, che ha saputo germogliare. Forse non era immediatamente “empatico”, eppure ha saputo farsi amare, ha curato le nostre ferite, ha asciugato le nostre lacrime, ci ha accolto come figli, ci ha portato sulle spalle come il Buon Pastore, ci ha abituato a cercare pascoli e ci seguiva, sperimentando, provando, lasciandoci fare e sbagliare, ma sempre con noi, ci ha confortato con parole piene di speranza e di incoraggiamento.

Era un “uomo del Concilio”, ci ha sempre creduto, in quella Chiesa che aveva avuto il “coraggio della profezia” nel mondo moderno, forse con uno stile “personale” ma aperto ai “segni dei tempi”. Ci ha abituati alla “sostanza” e non alla “forma”, con le sue omelie, veloci ma pungenti, rapide ma “puntuali”, la Parola di Dio entrava in noi e germogliava. A tanti di noi ha dato fiducia e li ha chiamati a collaborare nei servizi della parrocchia, ci ha saputo valorizzare e accompagnare. Tutti hanno ricevuto un gesto, un consiglio, un aiuto e nei momenti di maggior dolore parole di consolazione e di speranza. Amava il suo ministero sacerdotale, amava la sua parrocchia.

Ha innalzato un “muro” nel momento di incomprensione, ma ha saputo “ritornare” con obbedienza alla richiesta del Vescovo, dandoci ancora una volta, esempio di disponibilità.

Amava i giovani con i quali ha sempre saputo essere giovane.

Nel linguaggio, negli abbracci, nel sorriso, anche da anziano, appoggiato all’altare per il mal di schiena o per la fatica, la messa e le celebrazioni non sono mai mancate, con ironia a volte ci “rimproverava”, ma lo sappiamo, ci voleva bene.

Visitava i malati capendo, vivendo spesso la sofferenza di persona, quanto la malattia ci avvicina a Cristo e ci rende ancora membra viva della comunità.

Sapeva costruire amicizie vive e durature con tante persone.

Sapeva guardare lontano e aveva uno stile umanissimo di annunciare il Vangelo facendo del Vangelo la notizia più umana di speranza.

Tanti sono i ricordi che lo legano inseparabilmente ai nostri cuori ed ognuno di noi conserverà un ricordo particolare, unico, personale. Ma la vita prosegue, altrimenti non saremmo uomini, non saremmo qui a parlare di lui, non saremmo qui a pregare per lui, a pensarlo già dove speriamo sia: nella contemplazione del volto del Risorto. Sarebbe contento oggi della sua parrocchia? Della sua comunità un po’ “sulla soglia”? Di coloro che si sono “allontanati” e di coloro che non “frequentano” più perché non c’è più lui?.

Gli anniversari servono non solo a ricordare e riflettere sul passato, ma a raccontare e sognare il futuro con il desiderio della comunità.

Noi siamo qui e siamo con un nuovo parroco, a noi che restiamo qui è chiesto di rispondere con prontezza al Signore che sempre ci precede per indicarci la strada da percorrere.

Questa strada noi siamo chiamati a seguirla con lo stesso slancio che abbiamo imparato con le “sgommate” dell’auto, ad ogni arrivo di don Giuseppe in piazza, con la sua stessa passione, ognuno di noi è chiamato ad essere ciò che è, ma come cristiani siamo “chiamati” a essere comunità, insieme, ciascuno secondo i propri carismi, ciascuno secondo le proprie caratteristiche, ciascuno provando a migliorare e cooperare, secondo quanto vede ed impara.

L’anniversario ci ricorda che siamo di passaggio e lasciamo un segno, i sacerdoti ancora di più, per vocazione chiamati a essere guida, presenza costante, impegno per la crescita di tutti e della comunità. Il nostro è un grazie a Dio per averci donato don Giuseppe, un grazie che si apre all’impegno e diventa sorgente di fiducia e di pace profonda nell’affrontare il presente e il futuro. Facciamoci assidui nella preghiera, quella autentica, nella frazione del pane e nella comunione fraterna, facciamoci comunità in cammino, perché i ricordi dei sacerdoti siano la nostra fonte di ispirazione, preghiamo Dio che ci dia coraggio e pazienza e ci custodisca, ci consoli, ci faccia testimoni in comunità memori e riconoscenti.

L’uomo è chiamato a Dio e “non può ritrovarsi pienamente, se non attraverso un dono sincero di sé” Gaudium et Spes, n.2

Redazione di Vercelli

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Domenica 4 giugno avrà luogo il secondo appuntamento del progetto “l’Oro rosso del Vulcano”, dove per “Oro rosso” si intende il pregiato vino Boca e per “Vulcano” il Supervulcano della Valsesia, che ha generato il substrato geologico al quale il Boca deve le sue peculiarità. Come, del resto, peculiare è l’evento proposto: un concerto in vigna, fra i filari di Tenute Guardasole (strada Traversagna), uno fra i più noti produttori di vini d’eccellenza del territorio di Grignasco (NO).

L’esibizione avrà inizio sul finire della notte (ore 05:00), per assistere insieme al dissiparsi delle tenebre e alle prime luci dell’alba.

Faranno da colonna sonora “Flower Power: i grandi Festival del rock”,  una ricca proposta di brani musicali, tra cui Lennon, McCartney, Joan Baez, Aphrodite’s child, The Who, The Doors, The Moody Blues, Frank Zappa, Porco Harum, Carlos Santana, Jefferson Airplane, Animals ed altri,  per l’esecuzione di  “Gruppo Caronte”, un ensemple specializzato in questa tipologia di eventi.

E mentre il pensiero corre a  Woodstock (e non solo), l’esecuzione riserva una nuova sorpresa, poiché i pezzi verranno interpretati sulle note del violino di Alberto Martinelli, del violoncello di Gabriele Miglioli, dell’arpa di Elena Trovato e del pianoforte di Luigi Signori che del gruppo è anche la voce.

Un’occasione quindi per conoscere dal vivo le terre di un vino unico: il Boca.

Un rosso rubino dai riflessi granati,  armonico e tannico; un vino “figlio della lava”, emozionante come la musica, come la natura, come i primi raggi del sole.

L’evento è stato organizzato dal Comune di Grignasco grazie alla collaborazione delle più significative realtà vitivinicole locali (L’Azienda Davide Carlone e Tenute Guardasole), al contributo di Fondazione Cariplo (XXXII edizione di Girovagando in Musica), della Provincia di Novara e della locale ATL e gode del patrocinio dalla Regione Piemonte, dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte e dall’Associazione Nazionale Città del Vino, cui Grignasco aderisce.

Il concerto è gratuito e si suggerisce di portare con se’ quanto necessario per sedere sull’erba, una torcia (o smartphone) per raggiungere la location, calzature idonee ed un abbigliamento adatto alle temperature mattutine.

Per ulteriori informazioni su come raggiungere il sito, si consiglia di contattare direttamente Tenute Guardasole (Marco +39 347 7638601)

Il progetto “Oro Rosso del Vulcano”, terminerà ad ottobre con uno stand dedicato “fra vini e libri”, presso la storica vetrina grignaschese “Art & Food”, realizzata dal Comune di Grignasco in collaborazione con la locale Pro Loco.

Redazione di Vercelli

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Venerdì 9 giugno alle ore 21.00 presso il Centro Incontro della Biblioteca comunale (Piazza Don Bruno Lorenzetti), sarà presentato il libro di Silvia Grua “I colori della salita. Ho sorriso alla vita pedalando fino al tetto del mondo” (Editrice: Capovolte).

Moderatrice della serata: Patrizia Becchio.

Silvia Grua è una podista e ciclista. Classe 1975, vive in un paesino del basso canavese, in provincia di Torino.

Bimba tranquilla, crescendo ha sviluppato la sua vera natura attraverso lo sport.

Prima macinando chilometri di corsa, poi scoprendo il piacere della pedalata in montagna, ha capito che la sua felicità era riempirsi gli occhi dei colori del mondo.

A 34 anni ha incontrato sul suo percorso per due volte la parola “cancro”.

Ma è proprio grazie agli insegnamenti della pratica agonistica che è riuscita a rialzarsi.

Non solo.

Ha deciso di percorrere le strade in salita della vita con l’obiettivo di testimoniare e sensibilizzare le persone sulla prevenzione e sostenere la ricerca sui tumori.

Con questo proposito, il 4 settembre 2021 ha conquistato sulle strade di casa il suo Everesting, una sfida incredibile: raggiungere in bicicletta il dislivello positivo di 8.848 metri, pari all’altezza del monte Everest, il tetto del mondo.

Questo libro racchiude la sua storia, il racconto di una vita che tocca i colori più profondi, dall’oscuro nero al bianco candore della neve, passando per il verde dei prati, le sfumature del giallo del sole e l’azzurro di un cielo nitido.

 

Redazione di Vercelli

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Dopo un anno di pausa, intervallato dagli appuntamenti de Una mattina al MAC, torna il campus estivo Una settimana al Mac e quest’anno in doppia versione, una settimana a giugno ed una all’inizio di settembre.
Le mattinate dedicate ad un pubblico dai 6 agli 11 anni si svolgeranno negli spazi del Museo Archeologico della Città di Vercelli.

Durante questi appuntamenti si cercherà di fare un salto indietro nel tempo nella storia di Vercelli ma soprattutto cercheremo di vivere il museo con occhi diversi e da differenti punti di vista grazie all’aiuto di alcuni graditi ospiti.

Dalle ore 9 alle 12.30 ogni mattina tratteremo di argomenti diversi attraverso laboratori, sperimentazioni, rievocazioni e giochi, senza dimenticare di fare merenda insieme!

Dal 12 al 16 giugno i Servizi Educativi del museo proporranno una Settimana Archeologica con numerose sperimentazioni che coinvolgeranno i ragazzi in prima persona.

Eccole nel dettaglio:

lunedì 12  Conoscere!

Per esplorare le sale espositive e conoscere meglio lo spazio nel quale ci muoveremo per tutta la settimana imparando a riconoscere gli oggetti e giocando con  le storie che ci possono raccontare.

martedì 13  Costruire!

Chi erano i Libui, la popolazione celtica che abitava il territorio di Vercelli prima dell’arrivo dei romani? E come abitavano? Reperti e testimonianze del museo ci aiuteranno a ricostruire il modellino di un’antica capanna.

mercoledì 14  Tingere!

Guidati dall’archeologa Serena Scansetti sarà possibile sperimentare la tintura della lana come si faceva 2000 anni fa. Tra pentoloni, erbe e ortaggi si prepareranno tinture naturali per creare i propri fili colorati.

giovedì 15  Intrecciare!

Partendo dalla Sala 7 scopriremo le attività della  tinctoria messa in luce dagli archeologi in via Derna a Vercelli e sperimenteremo alcune semplici tecniche di intreccio e tessitura.

venerdì 16  Condire!

Dopo una “caccia” tra le vetrine, i partecipanti compileranno un menù secondo le antiche ricette di Apicio scoprendo i gusti gastronomici dei vercellesi antichi e infine prepareranno un gustoso condimento da portarsi a casa.

L’ultima settimana di vacanza prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, dal 4 all’8 settembre,  sarà invece dedicata a Una Settimana al MAC nella formula Back To School: le attività proposte grazie all’intervento di diversi professionisti permetteranno di “ripassare” alcune materie scolastiche prima del rientro tra i banchi.

I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria al 3483272584 o scrivendo a didattica@museoleone.it.

E’ possibile iscriversi alle singole mattinate oppure a tutta la settimana.

 

 

Redazione di Vercelli

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Si è svolto, presso il Campo Atleti Azzurri d’Italia a Vercelli nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 maggio, il Campionato Regionale per Società Cadetti e Cadette.

Ai seguenti link le classifiche:

CDS Piemontese Cadette: www.fidal.it/risultati/2023/REG31402/Soc100.htm

CDS Piemontese Cadetti: www.fidal.it/risultati/2023/REG31402/Soc101.htm

Indice principale per gara:  www.fidal.it/risultati/2023/REG31402/Index.htm

Redazione di Vercelli

 

 

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I gialloverdi perdono anche la seconda partita, disputatasi oggi, domenica 28 maggio, alle 13, contro il Breganze ed escono aritmeticamente dalla lotta promozione.

Un ko che brucia – i vercellesi erano in vantaggio 2-0 a pochi minuti dal termine del primo tempo – e che segue di poche ore quello contro il Sandrigo, subito ieri (sabato 27 maggio) nella giornata di apertura della poule promozione di serie B.

Oggi l’Amatori ha cercato in tutti i modi di conquistare quella vittoria che avrebbe – alla luce del pareggio tra Sandrigo e Pico, poco prima – tenuta accesa la fiammella della speranza. Invece le cose sono andate diversamente.

Tarsia e compagni hanno iniziato bene, andando in doppio vantaggio grazie alle reti di Ortiz, dopo 1’30”, e di Maffè, al 20’29”, ma sbagliando anche tanto, troppo.

Come già accaduto contro Sandrigo, la percentuale dei tiri diretti e dei rigori è stata pari a zero.

Nella prima frazione di gioco sono stati gettati alle ortiche due tiri diretti e un rigore.

Errori che hanno, di fatto, segnato il destino del match.

Breganze che è poi riuscito ad accorciare, con Volpe, al 24’, rientrando negli spogliatoi con un solo goal di svantaggio.

Nella ripresa il copione non è mutato granché: Amatori che prova ad allungare, Breganze che approfitta in ripartenza.

Il risultato cambia nel giro di due minuti. Al 30’43” Agostini sigla il pareggio e al 32’55” è Tagliapietra a mettere la freccia del sorpasso definitivo.

Gialloverdi che provano a recuperare ma senza alcun risultato.

Anzi, si allunga la serie degli errori con un rigore sbagliato.

Anche Breganze ci mette del suo per rendere “vivo” il match, vanificando due tiri diretti e altrettanti rigori.

Si chiude con la comprensibile delusione del clan gialloverde.

La partita contro i padroni di casa del Pico, che alle 20,45 chiuderà la poule promozione, diventa a questo punto del tutto ininfluente ai fini della classifica.

«C’è tanta amarezza ma anche la consapevolezza di aver fatto tutto quello che si poteva – afferma al termine del match perso contro Breganze, l’allenatore dell’Amatori, Andrea Ortogni -. Sono state due partite diverse ma in entrambe i ragazzi hanno dato tutto, fino all’ultimo secondo. Ci tengo, dunque, a ringraziarli per l’attaccamento dimostrato a questi colori e per il lavoro fatto nell’arco della stagione. Oggi siamo andati in vantaggio ma non siamo riusciti a gestire al meglio il match. Sapevamo che, per le nostre caratteristiche, non potevamo fare una partita perfetta in fase difensiva. Purtroppo abbiamo pagato alcuni errori e in partite come queste, che contano il doppio, i particolari fanno la differenza. L’amarezza e la delusione ci sono, è inevitabile, ma siamo a posto con noi stessi. Non è detto che se domini il tuo girone poi lo devi fare anche alle finali. Certo è un peccato essere caduti sul più bello».

Ortogni continua, affermando che «adesso non è il momento per pensare al futuro. Dobbiamo finire bene queste finali anche perché magari qualche società potrebbe rinunciare e ci potrebbero essere dei ripescaggi. Vincere il match con il Pico servirebbe anche a questo. Ci prenderemo qualche giorno di riflessione e poi valuteremo il futuro. E’ presto per fare programmi. Vedremo nelle prossime settimane».

Hockey Amatori Vercelli – Hockey Breganze: 2-3 (2-1; 0-2)

Hockey Amatori Vercelli: Errico (P), Tarsia, Bernabè, Gallotta, Ortiz, Cremaschi, Maffè, Lucido, Tarchetti, Chiavaro (P). All.: Ortogni.

Hockey Breganze: Zanfi (P), Barbieri, Tagliapietra G., Agostini, Battaglin, Tagliapietra A., Volpe, Scortegagna, Costenaro, Tagliapietra G. (P) All.:: Perea.

Arbitri:: Davoli e Uguzzoni

Marcatori: 1’30” Ortiz (A); 20’29” Maffè (A); 24’00” Volpe (B); 30’43” Agostini (B); 32’55” Tagliapietra G. (B)

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 15; Breganze – 9

Tiri diretti: Amatori Vercelli – 3 (0); Breganze – 2 (0)

Rigori: Amatori Vercelli – 1 (0); Breganze – 2 (0)

Espulsioni temporanee: Agostini (B); Battaglin (B); Ortiz (A)

Risultati Primi incontri 2ª giornata

Sandrigo – Pico Mirandola: 3-3

Breganze – Amatori Vercelli: 3-2

Classifica

Breganze – punti 6 Sandrigo – punti 4

Pico Mirandola – punti 1

Amatori Vercelli – punti 0

Programma secondi incontri 2ª giornata – Domenica 28 maggio 2023

Ore 18: Breganze – Sandrigo

Ore 20,45: Pico Mirandola – Amatori Vercelli

Redazione di Vercelli

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