Mese: Maggio 2023
Venerdì il Campionato Biellese di doppio. Pro-Am rinviata al 8 giugno
Weekend lungo denso di eventi importanti al Golf Club Cavaglià.
Si inizierà venerdì 2 giugno con la 9° edizione del Campionato Biellese di doppio sponsorizzato da Cappellificio Biellese 1935.
I partecipanti si sfideranno in una gara a coppie sulla distanza di 18 buche con formula “four ball” 4pm (medal). Iscrizioni: 50€ pro capite incluso green fee, tassa iscrizione alla gara e rinfresco (per i soci Gc Cavaglià 20€).
Lo studio Nova Estetica (oltre a 3 premi speciali) offrirà a tutti i partecipanti un buono per un trattamento gratuito nel centro di via Crosa a Biella.
Sabato 3 giugnosi giocherà la gara Vitivinicola Pier (18 buche Stableford, 3 categorie – iscrizioni soci Cavaglià 20€, esterni 70€, dopo la premiazione a seguire rinfresco).
Durante la giornata sarà possibile degustare i vini nell’area hospitality.
Domenica 4 giugno una new entry del calendario con il Trofeo Hotel Marina Viverone (18 buche Stableford, 3 categorie – iscrizioni soci Cavaglià 20€, esterni 70€, dopo la premiazione a seguire rinfresco) valido come Interclub con gli amici svizzeri del Golf Verbier.
Nell’ambito della sfida amichevole sabato sera è prevista la cena presso il nostro ristorante La Prateria Steak House (gradita prenotazione in segreteria).
Si informia che la “Pro-Am del Venticinquennale” è stata posticipata a giovedì 8 giugno (dopo la gara a seguire cena a buffet, le iscrizioni sono aperte, soci 80€, esterni 100€).
Info e iscrizioni 0161/966771 – segreteria@golfclubcavaglia.it.
Schellino nel The Royal Diamond
Oltre 110 partecipanti hanno animato domenica al Gc Cavaglià il The Royal Diamond presented by American Express (18 buche Stableford, 3 categorie) circuito che mette in palio in ogni tappa un diamante e diversi premi speciali.
Ad aggiudicarsi il prezioso è stato Paolo Schellino che si è imposto nel lordo con lo score 37 punti.
Premiati. 1a categoria: 1° Lordo Paolo Schellino Cavaglià 37, 1° Netto Massimo Mare’ Cavaglià 39, 2° Netto Rohan Jay Silva Cavaglià 39, 3° Netto Paolo Maza Cavaglià 38. 2a categoria: 1° Netto Alessandro Ferrero Cavaglià 43, 2° Netto Alberto Zanon Estero 41, 3° Netto Claudio Noussan Panorama Golf 41. 3a categoria: 1° Netto Carlo Dal Zotto Settimo 43, 2° Netto Piero Cantele Cavaglià 42, 3° Netto Monica Casalino Cavaglià 40. 1° Ladies Elena Chiodini Cavaglià 40. 1° Seniores Domenico Perone Cavaglià 40. Nearest To The Pin Masch. Buca 6 Stefano Pastore m. 1,63. Nearest To The Pin Femm. Buca 10 Delfina Cristiani m. 8,05. Driving contest Buca 5: Simone Bucino e Cinzia Rella. 1° Possessore Amex Paolo Schellino.
Spigolon nel Trofeo San Bernardo
Sabato 27 maggio ha fatto il suo esordio sul percorso del Golf Club Cavaglià il Trofeo San Bernardo 2023 (18 buche Stableford) circuito con finale nazionale al Golf Villa D’Este che propone: gadget, premi speciali e degustazioni dei prodotti del noto brand piemontese.
Nessuno è riuscito ad aggiudicarsi l’autotreno di Acqua Minerale previsto a chi realizzava una hole in one, ma diversi gli ottimi score a partire dai vincitori del lordo Marco Spigolon (maschile) e Sandra Ravani (femminile) che saranno ospiti ai prossimi Italian Open.
Premiati. 1° Lordo maschile Marco Spigolon Crema 32, 1° lordo Ladies Sandra Ravani Cavaglià 18. 1a categoria: 1° Netto Massimo Signorotto Crema 37, 2° Netto Paolo Protti Cavaglià 37, 3° Netto Rohan Jay Silva Cavaglià 35. 2a categoria: 1° Netto Franco Panatero Cavaglià 44, 2° Netto Giorgio Gandolfi Cavaglià 41, 3° Netto Marco Zanetti Cavaglià 39. 3a categoria: 1° Netto Bruno Carmagnola Cavaglià 40, 2° Netto Enrico Zodio Bogogno 38, 3° Netto Grazia Borio Cavaglià 35. 1° Ladies Giuseppina Brignoli Cavaglià 39, 1° Seniores Roberto Lanza Cavaglià 37. Nearest To The Pin Buca 6 maschile Cantele Piero m. 2,02, femminile Ravani Sandra m. 5,42. Driving Contest Buca 5 Protti Paolo e Malquati Elena.
Redazione di Vercelli
“Ti seguirò, Signore, perché tu avanzi verso la verità dell’uomo, accrescimento sei d’umano, e rendi sicuro ogni passo, non lasciandoti dietro altro che luce.” Ermes Ronchi
(elisabetta acide) – Ormai sappiamo che i social sono veicoli di comunicazione, di riflessione e a volte offrono spunti per aiutarci a riflettere in modo personale.
A volte siamo troppo attenti alle immagini tanto che ci perdiamo le parole, delle quali invece, abbiamo tanto bisogno.
Un mattino di aprile, leggo su un social:
Tu Signore,
non smetti di avere fiducia in me
e mi dici ch potrò ancora tirare fuori qualcosa di
buono da queste mie reti vuote e sfilacciate….
Tu Signore,
mi iniviti a riprendere il largo verso l’orizzonte più
ampio sconfinato, sfidando il rischio e la paura di
perdere ancora, provando a fidarmi del mio
cuore,
improvvisando i miei gesti e le mie azioni,
lasciandomi attraversare da quel brivido antico e
sempre nuovo che si chiama amore.
Belle queste parole “umane” intrise di quella delicatezza e di quella “inquietudine” tipiche della cura, che ci racconta le fatiche di un “prete”, forse di un parroco, di un sacerdote preoccupato per la “pesca”, di un uomo di Dio forse scoraggiato perché i suoi tentativi di raccolto ancora non hanno dato frutto.
Certo i social non sono il massimo dell’interazione, personalmente preferisco il face to face, ma quando anche i social sanno “comunicare” allora cogliere l’occasione diventa un momento importante, perché le parole, non sono mai “neutre”, ci raccontano le persone, le idee, i pensieri…
Mi sorge allora, una riflessione:
Quanto è difficile fare il prete, ancora di più fare il parroco?
Spesso lo diamo per “scontato”, è una scelta di vita, eppure un sacerdote è un uomo, un uomo di Dio, ma un uomo.
Non è una novità: ogni epoca, dice la storia, ha avuto le sue fatiche e la “pesca” o la “semina”, che sappiamo essere immagini evangeliche, richiedono tempo, fatica, coraggio, perseveranza…, si passa attraverso la delusione, l’inquietudine, lo scoraggiamento, si alternano momenti di coraggio e di soddisfazione, ad altri dove il cuore è triste e preoccupato.
Siamo comunità parrocchiale, abbiamo un sacerdote, un parroco da due anni, don Valerio, lo abbiamo accolto, abbiamo provato a camminare con lui, siamo stati a “guardare”, a volte ci siamo avvicinati, lo abbiamo “fatto avvicinare” a noi, oppure lo abbiamo “tenuto a distaza”, avevamo bisogno di conoscerlo, di “prendere confidenza”, di provare a “costruire” un legame…
Abbiamo un parroco, quanto lo abbiamo sostenuto ed aiutato?
Spesso, come parrocchiani, chiediamo al sacerdote delle “cose”, messe, sacramenti, disponibilità… pretendiamo la sua presenza, la sua collaborazione… ma ci siamo mai chiesti: lui che cosa vuole da noi?
Abbiamo un parroco… ci siamo “adattati” a lui e lui a noi… Proviamo allora a chiederci ed a chiedere: quanto lo conosciamo?
Quanto ci siamo fatti conoscere?
Abituati ad uno “stile”, forse ci aspettavamo altro… o forse non ci siamo neppure troppo sforzati di comprendere come cominciare il cammino con lui.
Fare il sacerdote ed il parroco oggi, non è solo una “missione”, una “scelta, una “vocazione”, una “risposta ad una chiamata” … è molto di più.
Nominato in una parrocchia (o in due, come nel nostro caso, con altri diversi incarichi vicariali e diocesani), al prete è richiesto molto: non solo celebrazioni, amministrazione, gestione di una unità parrocchiale, un prete inizia il suo ministero e scopre che gli è richiesto di partecipare a un’infinità di riunioni, talvolta ripetitive e non ben coordinate: gli organismi di corresponsabilità parrocchiale, vicariale e perfino diocesana reclamano la sua presenza. Bello questo! Tutti hanno bisogno del parroco.
Ma il parroco di che cosa ha bisogno?
Nei confronti di questa dimensione, per lo più imprevista, non raramente egli si dimostra ai nostri occhi “indisponibile”, troppo di corsa, troppo impegnato, le ore della giornata sono 24 anche per lui, a volte manifesta il suo disinteresse mancando sistematicamente agli incontri, altre volte snobbando gli orientamenti presi insieme, altre volte… e noi pronti sempre a rimproverare…
E noi?
Come ci “rapportiamo” a lui?
Quanto abbiamo compreso le sue parole, quanto le abbiamo ascoltate?
Quanto ci siamo “lasciati ascoltare”?
Abbiamo un “prete giovane”, al suo primo incarico come parroco, in lui vivono il desiderio di riuscire, di fare del proprio meglio, misto ovviamente ad un po’ d’inesperienza, normale, e meno male anche i sacerdoti, come uomini devono “fare esperienza”, devono capire quanto i loro progetti pastorali sono realizzabili nelle comunità a loro affidate o quanto seppur belli ed interessanti, i progetti vanno per un momento abbandonati in vista di “tempi migliori”, per consentire alle comunità di percorre insieme la via a Cristo, altrimenti rimangono solo sogni dei sacerdoti.
Abbiamo un “giovane prete”, che ha già fatto le sue esperienze di viceparroco in diverse comunità decisamente maggiori della nostra, sicuramente diverse, necessariamente diverse, ed allora mettiamoci in ascolto, proviamo a “dialogare” con lui, proviamo a comprendere le sue parole, quale cammino vuole farci compiere.
Abbiamo un sacerdote, non siamo soli, sono sicura abbia compreso le potenzialità di ciascuno, vuole camminare con noi, forse i suoi passi sono quelli della giovinezza, dell’energia delle scalate in montagna, dell’ebbrezza delle alture e noi siamo ancora nella pianura, rallentiamo la corsa, o al contrario, siamo noi che abbiamo fretta, che “pretendiamo” e “non comprendiamo”.
Abbiamo un “prete giovane” che porta la forza della sua giovinezza, degli inizi del suo ministero, con l’entusiasmo della sua formazione, con l’esempio dei sacerdoti che ha conosciuto e dei quali cerca di trarre il meglio degli insegnamenti con la novità delle sue idee, della sua persona.
Abbiamo un “prete giovane”, aiutiamolo ad essere un “giovane prete”, con l’entusiasmo dell’annuncio gioioso, con l’accoglienza delle proposte, con l’umiltà del mettersi in discussione, con l’ascolto attento, aiutiamolo ad essere “pastore” di comunità, affinché possa mettere al servizio le sue qualità umane e spirituali e le ricchezze personali nella nostra comunità.
Abbiamo un sacerdote che è “dono” per la comunità: aiutiamolo, con la nostra reciprocità, il nostro impegno, il nostro “esserci”, cerchiamolo, non aspettiamo che ci venga a cercare, ascoltiamolo, le parole del parroco sono le parole di Cristo.
Abbiamo un parroco, non sarà magari ancora un “esperto pescatore”, ma ci garantisce la presenza di Cristo, Pastore, tra noi. Come parrocchia, come fedeli siamo il “mare aperto”, il “terreno” della Parola di Dio, celebriamo con Lui l’Eucaristia, in comunione, nella comunità, e solo allora saremo davvero “comunione”.
Abbiamo un sacerdote, facciamo i “pesci” affinché possa pescare, senza snaturarci, nuotiamo nel mare della nostra esistenza, ma proviamo a “farci catturare” da Cristo, dall’annuncio del Vangelo attraverso il nostro parroco.
Anche alcuni degli apostoli erano pescatori, sapevano gettare le reti, ripararle, lavarle, mantenerle in buono stato, raccogliere e vendere il pesce pescato… eppure a loro è stato insegnata un’altra “pesca”, sono diventati “pescatori di uomini”, sono prima “stati pescati nella rete”, una rete che non “ingabbia” ma che rende liberi, una rete che è incontro, una rete che è comunità, una rete che “fa vivere Cristo in noi” (San Paolo).
Gli apostoli sapevano perfettamente dove andare a pescare sul lago, dove trovare i pesci in abbondanza, dove seguire la rotta dei loro spostamenti…sono diventati esperti di cuore e di sguardi per annunciare la Parola, quella che è “abbondante” “ricca” come una pesca che sfama, quella che salva.
Allora diventiamo “pesci”, perché anche don Valerio, nostro parroco, possa con quella rete, portarci a riva e raccontarci la Bella notizia del Vangelo che è per noi, ma che è con noi, nella nostra comunità.
Redazione di vercelli
Lunedì 15 maggio e venerdì 26 maggio, noi alunni della classe 2A dell’indirizzo Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale dell’Istituto professionale “B. Lanino” ci siamo recati presso la scuola dell’infanzia “Mandelli” e la primaria “Rosa Stampa” accompagnati dalle professoresse Donatella Capra, Daniela Dimitri, Miriam Monaco, Giulia Rosa e Valentina Virdò per proporre ai più piccoli delle attività di lettura animata.
Attraverso la lettura di diversi testi come “Che rabbia!”, “La nuvola Olga e i capricci del sole”, “Abbaia, George”, “La grande fabbrica delle parole”, “Il più furbo” e attraverso attività pratiche, grafiche, manipolative e motorie, abbiamo cercato di trasmettere ai più piccoli non solo il valore e l’importanza di questa pratica e delle parole , ma anche di stimolare la loro creatività e fantasia.
Tutti i bambini sono stati tanto gentili e partecipativi da farci desiderare di rimanere ancora di più con loro.
È stata per noi un’esperienza piacevole e formativa sotto vari punti di vista, soprattutto in prospettiva futura! Non vediamo l’ora di rifare e riproporre questa attività per avere nuovamente l’opportunità di stare a contatto con i più piccoli, divertendoci e crescendo insieme a loro.
Cogliamo l’occasione per ringraziare la dirigente scolastica e tutte le insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Rosa Stampa” per la meravigliosa esperienza.
Gli alunni della 2ASSAS
Redazione di Vercelli
Il 27 e il 28 maggio si è svolto il campionato Interregionale Marche, competizione di combattimento che si è tenuta presso il Pala Prometeo di Ancona, con la partecipazione di 53 società provenienti da gran parte di Italia.
La società New Generation si è presentata con 8 atleti delle categorie Cadets (12-14 anni), Junior e Senior, la maggior parte dei quali saliti a podio con un medagliere complessivo di 3 Oro, 3 Argento e 1 Bronzo, collocando il team in tredicesima posizione nella graduatoria complessiva.
Gli atleti in gara: nella categoria Cadets, Elena Bozzo (cinture rosse/nere) e Orsola Hellen Righi (cinture verdi/blu), entrambe medaglia d’Oro, Edoardo Cominazzi (cinture bianche/gialle), medaglia d’Argento e Margot Avondo (primo debutto nelle cinture rosse/nere) medaglia di Bronzo; nella categoria Junior, Gabriel Spano (cinture bianche/gialle) medaglia d’Oro, Liam Bertoloni (cinture rosse) Andrea Pignolo (cinture gialle/verdi) entrambi medaglia d’Argento; nei Senior Yuri Carollo (cinture rosse), che si è fermato ai quarti.
Una gara in cui sì è visto il duro lavoro di questi ragazzi e un miglioramento concreto delle loro capacità fisiche e tecniche, oltre a dare prova di grande forza di volontà e spirito agonistico, nonostante alcune avversità dettate da cambi di categoria e di peso.
Il Direttore Tecnico Stefano Moi: “Questa ultima gara ha portato grandi soddisfazioni per questo gruppo di atleti, a cui se ne aggiungeranno altri per la prossima stagione, pronti a dare battaglia. Siamo molto orgogliosi di come si sono impegnati e di come hanno lavorato sodo per raggiungere i propri obiettivi, i risultati sono arrivati. Questi atleti però non si fermeranno qui e continueranno a lavorare per migliorare ancora, con determinazione, impegno e passione per il Taekwondo”.
Il prossimo impegno per la società saranno gli esami di passaggio di grado, attesi prima della pausa estiva.
Redazione di Vercelli
Una pensilina per autobus in materiali ecosostenibili alimentata da pannelli fotovoltaici con sistema di inseguimento automatico della luce.
E’ stato questo il progetto vincente del concorso “Alla scoperta dei personaggi valsesiani” la cui cerimonia di premiazione si è svolta nella mattinata di venerdì 26 maggio.
Ad ospitarla è stato l’Istituto tecnico di Cascine Agnona di Borgosesia, intitolato proprio all’abate Salvatore Lirelli, geografo e astronomo di fine Settecento, cui era dedicata la terza edizione dell’iniziativa.
La squadra che si è aggiudicata il primo posto è stata quella degli Urbanisti anonimi, ovvero Francesco Gardina, Alexander Mosca e Emanuele Pizzocchero della IV Meccanici/Meccatronici ITT, seguita dal tutor Davide Pisoni.
A premiarli, il Presidente del Lions Club Valsesia Vito Arlunno con la seguente motivazione: “Valutato l’elevato grado di industrializzazione del manufatto e il buon livello di utilità del dispositivo, si valorizza il progetto per la creatività e la capacità progettuale degli alunni”.
Al secondo posto la IV elettrici del plesso Ipsia Magni che ha presentato un depuratore di acqua con sistema di misura elettronica delle particelle di inquinante (tutor il prof. Francesco Carrera). La squadra “Never too late, together we win”, composta da Simone Gugliermina, Yafter Gyabaah James, Efrem Rota, Khadim Fall, Olag Doroshenko, è stata premiata da Carlo Pavero del Rotary club Valsesia con la seguente motivazione: “Si apprezza l’alto livello di creatività degli alunni e di capacità progettuale, alla luce dell’esposizione coinvolgente della squadra e delle conoscenze teoriche trasmesse”.
Medaglia di bronzo per la quinta D Moda Ipsia Magni e le studentesse Noura El Idrissi e Nohaila Damir, riunite sotto il nome “A riveder le stelle” che hanno creato un abito a tema astronomico con materiali di riciclo (tutor prof.ssa Annarita Steni).
A premiarle è stata la Presidente del Soroptimist club Valsesia Eugenia Borzone.
La motivazione: “A fronte della spiccata creatività delle alunne, si valorizza la presentazione accattivante e si apprezza la presenza di una vena artistica nell’ambito di una scuola tecnica e professionale”.
Infine, al quarto posto i Turbo oil della 5 chimici ITT: Cristian Rotta, Martina Vittoni, Claudia Shala, Arianna Carrozzo, Raffaele Ponzetto, tutor il prof. Gian Franco Longhini.
Il loro progetto, una sintesi di biodisel utilizzando olio da cucina esausto UCO via catalisi enzimatica, è stato premiato da Laura Manca del Rotaract Valsesia con la seguente motivazione: “Alla luce di un alto livello di progettualità e del grado di industrializzazione del manufatto, ci complimentiamo per l’ottima capacità espositiva e si premia la conoscenza completa della materia trattata”.
A tutte le squadre partecipanti sono stati consegnati un premio in denaro e un attestato.
Fuori concorso per ragioni anagrafiche (il concorso è riservato alle classi quarte e quinte dell’Istituto Lancia), la prima e seconda Legno che hanno comunque voluto presentare due manufatti – delle pale eoliche realizzate con pino delle valli montane e pioppo della pianura e un “biroccino” –, illustrati con orgoglio dai ragazzi stessi e dal loro docente di laboratorio Roberto Multone.
Anche loro, come Scuola Barolo, hanno ricevuto un riconoscimento in denaro per l’impegno e la creatività.
A consegnarlo è stata Laura Cerra della Fondazione Valsesia che ha premiato a nome di tutti i club anche l’istituto Lancia riconoscendogli una ingegnosa attività.
Attività di cui si è avuta testimonianza con la seconda parte della cerimonia, vetrina per alcune delle numerose altre iniziative portate avanti dall’istituto e occasione per condividere i riconoscimenti ottenuti dai propri studenti.
La studentessa Loubna Choukhairi della IV D Moda Ipsia ha ritirato dalle mani di Patrizia Rizzolo, presidente Rotary Valsesia, il premio del terzo posto conquistato al concorso nazionale Etica e legalità, promosso dal Club di servizio a livello nazionale.
Lo studente Mirko Comero della classe IV C meccanici Ipsia che una decina di giorni si è aggiudicato, a Firenze, il terzo posto nella gara nazionale di meccanica indetta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Comero, seguito dai prof. Caputi e Antonietti, è stato sponsorizzato dall’Ing. Savino Rizzio, vero esempio di tutoraggio scuola-mondo dell’impresa.
Particolarmente coinvolgente la presentazione del progetto, seguito dalle professoresse Marella De Michelis e Simona Torquato, che ha visto la collaborazione delle classi seconda chimici e quinta meccanici dell’istituto Lirelli, il professionale per la lavorazione del marmo, unico al mondo, “P. Tacca” di Carrara e l’azienda Gessi di Serravalle.
Un lavoro e una sinergia di mesi, partiti da visite in azienda per capirne la filosofia e passati per una prima fase di brainstorming e le successive tappe per la scelta e progettazione delle idee individuate, che ha portato alla presentazione di una serie di mensole per detergenti destinate al private wellness pensando sia a un’alta resa estetica che alla sostenibilità ambientale.
Il gruppo di studenti e i docenti per l’occasione arrivati dalla Toscana in Valsesia hanno mostrato in presenza i loro manufatti consistenti in oggetti di arredo bagno realizzati tramite diverse tecniche di lavorazione di tipologie diverse di marmo anche di particolare pregio.
Dopo il meritato encomio e una prima premiazione di tutti i componenti dei gruppi da parte della responsabile della ditta Gessi, Laura Invidia, della designer Eugenia Nojelli, il gruppo del Tacca di Carrara ha proseguito il tour presso lo stabilimento di Vintebbio.
La presidente dell’associazione Un villaggio per amico, Marina Filippa, ha inoltre effettuato un colleamento online con una scuola di Isiolo, Kenia, al fine di premiare, per mezzo di una borsa di studio offerta da Carlo Pavero, socio del Rotary club Valsesia, l’alunna Cicilia Noke.
Tale borsa di studio permetterà all’allieva di proseguire gli studi.
In chiusura, la platea ha potuto ascoltare un brano in lingua swahili, Baba yetu: una preghiera che ha pemesso di chiudere il primo blocco della giornata per mezzo di un linguaggio universale, quello musicale, che va al di là dei confini e delle lingue.
Al termine, la platea presente si è spostata nel piazzale della scuola per assistere alla sfilata del dipartimento Moda dell’Ipsia Magni in cui le ragazze del corso hanno presentato, indossandoli in prima persona, le creazioni realizzate durante l’anno scolastico.
Anche quest’anno il concorso “Alla scoperta dei personaggi valsesiani”, ideato e organizzato dall’Istituto Lancia di Borgosesia, ha avuto l’appoggio e il supporto di intenti ed economico di: Rotary club Valsesia, Rotary club Gattinara, Rotaract Valsesia, Soroptimist Valsesia, Lions club Valsesia e Fondazione Valsesia, cui vanno i più sentiti ringraziamenti da parte del dirigente Carmelo Profetto, dei docenti e degli studenti.
“Una meravigliosa giornata – ha concluso il dirigente Profetto – che ha restituito, dopo un lungo lavoro, le opere d’ingegno frutto di “menti d’opera” e sinergie tra scuole e mondo dell’impresa. Un momento di grande valorizzazione delle professionalità presenti nella scuola e di gratificazione e autostima per gli studenti, quale capitale umano del futuro”.
Redazione di Vercelli
In occasione dell’ultimo appuntamento del mese Maria Luisa Briolotti racconta Franco Fontana, generi, colori ed evoluzione di uno dei più importanti e conosciuti fotografi italiani.
L’incontro è fissato le ore 21 di mercoledì 31 maggio, presso la Biblioteca Civica di Gattinara, in Via Cavour 1.
L’ingresso è libero, la serata è aperta a tutti.
Redazione di Vercelli
I funzionari ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) di Torino, a conclusione di una brillante operazione anticontraffazione, hanno posto sotto sequestro 7.600 pezzi di merce costituita da piattini in ceramica, taglieri in legno con e senza coltello con base in ceramica e scatoline di cartone per il confezionamento, tutti recanti un disegno contraffatto di un noto pittore contemporaneo della Pop Art americana.
La merce, proveniente dalla Cina, è stata individuata attraverso un’attenta analisi dei rischi sui flussi commerciali condotta a livello locale con l’ausilio delle banche dati in possesso di ADM, che ha consentito l’intensificazione dei controlli specificatamente orientati alla repressione di illeciti in materia di contraffazione e di sicurezza dei prodotti.
L’apertura delle scatole contenenti la merce ha immediatamente confermato i sospetti dei funzionari intenti nello svolgimento dell’attività d’indagine.
L’importatore che avrebbe utilizzato i prodotti per il confezionamento di bomboniere, segnalato alla Procura di Torino, dovrà rispondere dell’introduzione nel territorio dello Stato e del commercio di beni con segni falsi, oltre che di contraffazione di opere d’arte.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli continua ad esprimere il proprio impegno istituzionale nell’azione repressiva indirizzata sempre più selettivamente al contrasto della contraffazione e del commercio di prodotti non genuini, falsi, non sicuri, a tutela dei cittadini e della loro fiducia in scambi commerciali corretti che garantisca con efficacia i diritti dei consumatori e un mercato del lavoro non falsato da concorrenza sleale.
Redazione di Vercelli
(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi, lunedì 29 maggio) – Grande soddisfazione per il Sindaco del Comune di Pertengo, rag. Giovanni Mazzeri e tutto lo Staff del Comitato organizzatore della manifestazione svoltasi nella giornata di domenica 28 maggio nell’ampia area disponibile per ospitare vetture e motocicli con il loro conduttori provenienti da varie città d’Italia e dalla vicina Svizzera.
A dare il benvenuto ai partecipanti, insieme al Sindaco Mazzeri, c’era anche il Presidente della Provincia dott. Davide Gilardino, il Comandante della Stazione dei Carabinieridi Stroppiana, M.llo Ord. Emmanuele Salvatore, il vice sindaco Lorena Caprioglio, con il Presid. del Comitato Pertengo e i suoi Eventi Sig. Luca Granziero.
Molti concittadini sono intervenuti alla manifestazione, attirati dal rombo dei motori e dal notevole movimento di partecipanti che hanno percorso sulle strade comunali di Pertengo una interessante visita alle “Terre di Risaia” inondate dalle acque utili alla cultura del tradizionale cereale del Vercellese.
Il Comitato organizzatore ha allestito il necessario supporto per la ristorazione dei numerosissimi partecipanti che hanno approfittato del Menu unico di ottima qualità accompagnato da acque minerali ed un buonissimo vino del Monferrato.
Il sindaco Mazzeri ha rivolto il suo saluto ai convenuti ringraziandoli dell’adesione alla manifestazione, nella speranza di un successivo rinnovabile incontro per le prossime edizioni.
Finale a sorpresa, per molti ospiti che sono stati premiati per la loro partecipazione in virtù della lunga distanza percorsa per arrivare a Pertengo, in virtù della giovane o matura età della loro patente di guida, e per le rispettive date di costruzione delle varie autovetture e moto.
Insomma, una festa semplice ma completa, con tutte le piacevoli occasioni che si verificano durante i raduni fra appassionati di motori, tra nuove ad antiche amicizie che si spera possano maturare e continuare nei prossimi anni.
Complimenti per il Gruppo dei giovani che hanno realizzato il perfetto ristoro con gentilezza e professionalità, ed alla Polizia Municipale che ha coordinato il passaggio dei veicoli fino all’arrivo nella piazza del raduno.
Redazione di Vercelli
Riaperta al traffico la statale 34 “del Lago Maggiore” in seguito alla caduta dal versante di un masso che ha colpito un’autovettura in transito causando il ferimento di una persona all’altezza di Cannero Riviera (km 26,400).
Il distacco del masso è avvenuto nell’ambito del cantiere di manutenzione del versante attivato dal Comune di Verbania.
La circolazione lungo il tratto viene temporaneamente regolata con il senso unico alternato.
Redazione di Vercelli
(marilisa frison) – Parecchi fedeli, venerdì 26 Maggio 2023, hanno accolto l’invito del parroco don Patrizio Maggioni e si sono recati in chiesa parrocchiale, alle 20,45, puntuali, a pregare il Santo Rosario per invocare la pace nel mondo.
In questa circostanza non ha avuto luogo il Santo Rosario né al Bric e tantomeno nella chiesa del Sacro Cuore: era importante pregare tutti insieme, sotto lo stesso tetto, in modo accorato per impetrare un dono importante come la Pace.
Il Santo Rosario è stato molto ben strutturato dal parroco, nulla è stato lasciato al caso, seguendo altresì un chiaro intento pedagogico.
La preghiera a Maria si è aperta con le parole di Papa Francesco sulla Pace, tramite proiezione su di un grande schermo.
Mentre venivano scandite le decine a Maria e lette le meditazioni sulla nonviolenza e la Pienezza della Pacem in Terris (di Giovanni XXIII), da Sandra Michi, Giancarlo Tione, Gianni Ronco, Marina Rasore e il Presidente Aido Mario Buffa, sullo schermo scorrevano immagini di guerra, donne che imploravano i soldati, bambini di tutte le razze che si tenevano per mano, colombe, bellissime frasi sulla Pace di autori vari. Don Maggioni ha sottolineato l’autenticità del pensiero di Gino Strada, che la guerra la conosceva certamente ed è andato a sporcarsi le mani, non ne è rimasto fuori: “Lui non è un pacifista, ma è contro la guerra”.
Prima della benedizione finale le note della canzone di Laura Pausini: “Il mondo che vorrei”, hanno commosso l’assemblea.
Quando preghiera ed esperienze esistenziali che lottano per la pace si incontrano, portano molto frutto; un invito anche per noi: siamo operatori di Pace, nel nostro piccolo, non restiamo con le mani in mano aspettando che siano gli altri a fare per noi.
La preghiera è una forza in più, diventa efficace su una vita che si adopera per il bene, un innesto su una pianta viva, non morta.
Un bel momento di preghiera e di riflessione che ripropongo in questo video, che merita di essere visto.