VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Nella tarda mattinata dell’8 aprile scorso, i Carabinieri della Stazione di Crescentino hanno intercettato un’autovettura VW Golf, già segnalata per essere stata utilizzata per commettere un furto in abitazione pochi giorni prima nel comune di Bossolasco (CN).

I tre occupanti, alla vista dei Carabinieri, si sono dati alla fuga a forte velocità all’interno delle vie del paese per poi andare ad impattare su un’autovettura proveniente dal senso opposto di marcia, causando lievi lesioni al conducente, e dileguandosi successivamente a piedi abbandonando il veicolo incidentato.

All’interno della Golf sono state rinvenute mascherine chirurgiche, berretti, guanti, un cartellino con dicitura “Dipendenti Comunali – Addetto Sanificazione Covid-19”, nonché alcuni monili in oro probabilmente oggetto di furto, di cui si allegano le fotografie al fine di un possibile riconoscimento da parte degli eventuali derubati.

Chi dovesse riconoscere i propri oggetti, può rivolgersi alla Stazione Carabinieri di Crescentino (0161-843134), o ad un qualsiasi altro Comando dell’Arma sul territorio. Vercelli, 27.04.202

Redazione di Vercelli

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Si terrà venerdì 19 maggio, dalle ore 17 nel salone del Seminario del Duomo di Vercelli, la presentazione del primo libro di Emiliano Cinelli “Le case si vendono come il pane”, edito Book Boost.

Il relatore sarà Enrico Demaria, decano dei giornalisti vercellesi.

Proprio Demaria ha definito lo scritto “sapido, intelligente e scanzonato nella prima parte. Nella seconda, sarete già ai trucchi del mestiere, e vi convincerete che davvero le case si vendono come il pane”.

Il giornalista dialogherà con l’autore toccando i principali punti del manuale: dal ragazzo del Sud che si trasferisce al Nord per costruire un futuro solido a lui e a quella che sarebbe poi diventata la sua famiglia, fino agli aspetti tecnici del mondo immobiliare.

Si parlerà, per esempio, dei mutui, dei nuovi tassi ma anche di come “l’Italia non sia solo il Paese delle tasse ma anche (e perché no?) soprattutto il Paese delle agevolazioni fiscali per ristrutturare una casa” come sovente ricorda Cinelli.

Nel corso del workshop interverranno anche Matteo Gardelli, giornalista e scrittore, Giuseppe Citriniti formatore di OSM (multinazionale che opera nel mondo della consulenza aziendale).

Gardelli introdurrà la giornata con uno storytelling: verranno toccati gli avvenimenti principali del 1995, l’anno in cui Cinelli si è trasferito a Santhià lasciando Magliano Nuovo.

Il viaggio nel tempo comincerà con il massacro di Srebrenica a opera dell’esercito serbo, il primo passo della più grande rivoluzione informatica nella Storia dell’Uomo e del figlio di un emigrato greco e di un’ebrea statunitense che ha avuto un discreto impatto sul tennis.

Citriniti, invece, analizzerà – coinvolgendo anche il pubblico presente in sala – l’importanza di avere delle mete nella propria vita e di come fare per non mollare mai anche quando il traguardo sembra irraggiungibile.

“Le case si vendono come il pane”, attualmente disponibile su Amazon, è il manuale per gestire al meglio i vostri affari immobiliari: se state cercando un nuovo immobile, se lo volete vendere oppure se volete acquistarne uno a uso investimento. “Le case si vendono come il pane” è la guida per prendere la decisione giusta al momento giusto e non rischiare il naufragio economico.

In questi tempi travagliati, le case restano – dice l’autore, Emiliano Cinellifra i migliori salvadanai possibili. Sono infatti l’unica rendita che, mese dopo mese, possono garantirvi anche il 10% netto annuale del vostro investimento”.

Il libro è anche un viaggio a 360 gradi nel mondo dell’imprenditore che, fra le altre cose, possiede cinque appartamenti vacanze a Vercelli e ha creato la struttura che li gestisce.

In un’epoca in cui molti sono più interessati a inseguire facili guadagni che a investire i ricavi, Emiliano è fra i pochi dotati di sufficiente dinamismo e visionarietà per affrontare più settori in un colpo solo – conferma Gardelli che ha curato l’introduzione del manuale -. Non c’è dunque da sorprendersi se ha creato un clima di serenità fra i suoi collaboratori nonostante i ritmi sostenuti che chiede”.

E proprio il giovane responsabile dell’agenzia Real, Luca, interverrà durante la presentazione.

Racconterà di come, in circa dieci anni, è arrivato a essere il responsabile dell’agenzia di via Vittorio Veneto a Vercelli.

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Le dichiarazioni di Stecco e Dago:“Botteghe dei servizi vogliono dire speranza, futuro, rilancio. Per anni abbiamo conosciuto una Regione che guardava soltanto alla grande città. Con la Lega, e con il nostro vicepresidente Fabio Carosso, guardiamo finalmente ai nostri territori. Quindi auguri a chi ha avuto il coraggio di investire sulla nostra terra, auguri a Balmuccia, Carpentogno e Piode: il Vercellese che torna alla sua gente, servizi perché nessuna comunità sia spoglia. Terre un tempo marginali che oggi tornano al centro”.

 

Redazione di Vercelli

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Nella settimana dal 17 al 20 aprile il Liceo Musicale Lagrangia ha ricevuto la graditissima visita di un gruppo di docenti in progetto Erasmus provenienti dalla Spagna e in particolare dal Conservatorio di Cartagena, un Conservatorio “Professional” che annovera allievi d’età simile a quella degli allievi delI’Istituto vercellese.

Il programma che ha dello scambio è stato intensissimo: lunedì i tre docenti, Miguel Ángel, Juan Manuel Ruiz and Juan Manuel Sánchez, rispettivamente di Pianoforte, Chitarra ed Oboe, hanno assistito al micro-concerto di presentazione degli allievi del Lagrangia che, in Aula Magna, hanno proposto una selezione del loro programma musicale per orchestra, coro e quartetto jazz.

I tre docenti sono rimasti affascinati da queste prime esecuzioni dei ragazzi: in particolare un’ovazione ha suscitato l’esecuzione orchestrale di Africa dei Toto, un classico evergreen che raramente entra nel repertorio d’orchestra.

Per meglio analizzare la realtà del programma musicale italiano nelle sue varie declinazioni di ordine e grado, i docenti hanno poi visitato la Scuola Media Ferrari, e, martedì 18 si sono recati al Conservatorio di Alessandria, con cui il Liceo vercellese è consorziato, per verificare similitudini e differenze con il loro Istituto.

Infine, mercoledì, in mattinata, c’è stata per loro una sorpresa rara: insieme ad un gruppo di allievi di IV Liceo si sono recati al Museo della Scala di Milano una delle istituzioni più affascinanti d’Europa per i cultori della Musica e del Teatro.

Nel pomeriggio di mercoledì 19, è stata la volta dei docenti stranieri raccontare sé stessi e la loro arte agli studenti del Musicale, attraverso tre ore di lezioni aperte di piano, oboe e chitarra destinate agli allievi vercellesi.

Infine, come degna conclusione della visita in Italia, il Liceo Musicale ha organizzato, in collaborazione con la Società del Quartetto, un concerto con alcuni dei migliori studenti del triennio, che si è tenuto sempre mercoledi 19 aprile, in serata, nella spettacolare cornice Museo Borgogna.

L’esperienza degli scorsi giorni ha costituito un primo ma importantissimo esperimento per future esperienze all’estero anche da parte dei docenti e degli allievi del Musicale, similmente a quelle degli altri indirizzi dell’Istituto Lagrangia già fortemente consolidate.

 

Redazione di Vercelli

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L’Istituto C. Cavour il 20 aprile ha organizzato un convegno dal titolo “Dallo Statuto Albertino alla Costituzione. Il ruolo della scuola nel processo di unificazione” con lo scopo di celebrare i 75 anni della nascita della Costituzione.

L’evento, svoltosi nell’aula magna gremita di studenti, docenti e autorità locali, è stato condotto dai professori Giulia De Santis e Robertino Giardina rispettivamente referenti d’Istituto per l’insegnamento della Legalità e per Educazione civica.

Il Dirigente scolastico prof. Paolo Massara ha ringraziato i partecipanti per aver accolto l’invito: “Saluto le autorità civili, militari e religiose che sono presenti. Sono con noi la Dott.ssa Cristina Lanini vicario del Prefetto di Vercelli, l’assessore Patrizia Evangelisti del Comune di Vercelli, il Presidente della Provincia Davide Gilardino, il Ten. Col. Ciro Natale Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Col. Walter Cappelli della Compagnia dei Carabinieri di Vercelli, il Maggiore Giuseppe De Pitto della Caserma Aldo Maria Scalise, Lella Bassignana presidente Confagricoltura del Piemonte, Anna Palmisano in rappresentanza della Questura di Vercelli, la Dott.ssa Maria Stabile dell’U.S.T, Mons. Giuseppe Cavallone in rappresentanza dell’arcivescovo di Vercelli, e il presidente del nostro Consiglio di Istituto, l’avv. Sandra Lodigiani. Solo due parole, che spero siano concrete: l’educazione civica è trasversale in tutte le classi della scuola e nel nostro Istituto l’insegnamento del diritto è presente in tutti i nostri corsi. I nostri allievi conoscono sicuramente la Costituzione, però il rischio grande è che si consideri la Carta Costituzionale non come un organismo vivo, ma semplicemente come un documento. Conosciamo le sue parti, i suoi principi, magari ci ricordiamo che l’anno scorso i principi fondamentali sono stati integrati con la tutela dell’ambiente, ma poi ci dimentichiamo di quelli che sono i valori che stanno alla base della Costituzione. Iniziative come queste vogliono dare importanza alla conoscenza dei valori di base: i diritti inviolabili dell’uomo. Occasioni come queste vogliono portare i ragazzi a conoscere meglio e a vivere i valori presenti nella nostra Costituzione”.

Dopo le allocuzioni delle autorità presenti è intervenuto il Dott. Quirino Lorelli, Procuratore generale della Corte dei Conti del Piemonte.

I temi trattati e le riflessioni poste all’attenzione degli studenti sono state tante, ne riportiamo alcune facendo la sintesi di una relazione molto corposa: “Qual è l’esigenza di giungere ad una Costituzione? Perché la Costituzione viene emessa da un’Assemblea democraticamente eletta? Le Costituzioni pre repubblicane erano concesse per grazia del Sovrano, la Costituzione non parla di sudditi, ma parla di cittadini e fonda il nostro Paese su alcune chiare, poche e semplici parole: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. In queste poche parole sta l’essenza dello Stato democratico. Qual è la differenza tra Stato democratico e Stato di diritto? Esiste questa differenza: da questo, mi allaccio a quello che è il cuore di questa ‘chiacchierata’. Qual è la centralità della partecipazione attiva di ciascun giovane attraverso l’esercizio del diritto di elettorato attivo, di quello che era una volta il dovere, e di elettorato passivo cioè la possibilità di essere eletti e rappresentare nelle istituzioni democraticamente elette, centrali e territoriali? In apparenza, partecipare significa semplicemente prendere parte alla vita politica della società in cui si vive, prendere parte alle attività della propria comunità. Se vi fermate a riflettere su ciò che significa prendere parte, ecco, qui le cose si complicano. Anticipo qualcosa: prendere parte a qualcosa significa tenere un comportamento attivo. Un comportamento attivo è un comportamento propositivo, di qualcuno il quale concorre a creare qualcosa. Un comportamento passivo è un comportamento secondo il quale ciascuno è bravissimo a leggere, a studiare, ha ottimi voti, ma che nulla porta di positivo alla vita sociale e politica a cui appartiene”.

Decisamente chiaro è stato il contributo sulla partecipazione, sull’associazionismo con una netta critica all’uso dei mezzi elettronici nel processo di attuazione della democrazia:

Le Costituzioni delle moderne democrazie riconoscono a tutti i cittadini il diritto alla partecipazione della vita politica, associandosi, partecipando alle consultazioni elettorali, cercando di influenzare in un senso o nell’altro le decisioni. Il mio punto di vista è che la partecipazione dev’essere una partecipazione fattiva e che la partecipazione mediatica, telefonica, via web non equivale all’esercizio della libertà prevista dalla Costituzione”.

Particolarmente interessante è stato l’intervento sui rischi connessi all’idea del “leader svincolato” che produrrebbe un’idea anti democratica:

La Costituzione del 1948 ha previsto che la determinazione della politica nazionale debba passare attraverso l’associazione dei cittadini in gruppi, che sono i partiti politici. L’idea progressivamente maturata – e qui mi fa piacere che ci siano i rappresentanti delle istituzioni – per cui possa esserci l’uomo solo che corra per una carica è un’idea profondamente antidemocratica. L’idea che possa emergere un leader, svincolato da un fenomeno associativo, da un’aggregazione frutto della partecipazione collettiva, è una raffigurazione che rappresenta una degenerazione di un principio costituzionale secondo il quale è attraverso i partiti politici che si concorre alle cariche elettive. Le norme della nostra Costituzione che prevedono l’eleggibilità alla Camera dei Deputati degli elettori che abbiano compiuto 25 anni e al Senato di quelli che abbiano compiuto 40 anni, non equivalgono all’affermazione del primato del leader, ma sono strumenti attraverso i quali i partiti politici indicano i propri componenti e se si svuota la partecipazione e l’esercizio della libertà di espressione, pensando di sostituirla con i social, se la libertà di riunione si ritiene di poterla assolvere con collegamenti da remoto od anche solo l’idea per cui l’esercizio della libertà di riunione passa prevalentemente e maggiormente attraverso questi strumenti, allora ci stiamo allontanando in maniera significativa dallo spirito della Costituzione e stiamo perdendo i suoi valori fondamentali”.

Gli allievi hanno posto alcune domande, tra le quali una risulta legata al tema dell’attualità o meno dello Statuto e della Costituzione, l’altra all’autonomia differenziata:

Se mi chiedete se le disposizioni dello Statuto Albertino sono attuali potrei dire si, ma se mi chiedete se tali norme potrebbero trovare applicazione adesso, vi dico assolutamente no. Perché è diverso il modello di Stato. Cosa compone uno Stato? Un popolo, un territorio e un governo. Cosa componeva lo Stato nei regimi autoritari, che numerosi esistono ancora oggi e cosa connota la nozione di Stato? Solo l’esistenza del governo e del territorio, ma non quella del popolo. Si connotano per essere entità che non risalgono alla volontà popolare. Da ciò perché è importante celebrare la Costituzione e perché è importante attuare nei comportamenti quotidiani i principi della Costituzione. L’attuazione dei principi costituzionali non è qualcosa che compete solo alla magistratura, alle forze dell’ordine o alla scuola o all’università: l’attuazione passa attraverso le vostre scelte quotidiane, apparentemente per voi banali. La scelta di pagare o meno il biglietto dell’autobus è una bravata, la scelta di mettersi alla guida di un veicolo senza aver conseguito la patente, apparentemente è una bravata. La scelta di prevaricare i vostri pari, la scelta di discriminare soggetti, sulla base di idee politiche, di religione o razza… queste scelte in apparenza banali, la banalità del male. L’idea della centralità della Costituzione per quanto riguarda l’affermazione dei principi di libertà, come quelli scolpiti nella prima parte della Carta, è affatto scontata. I diritti di libertà li scolpiti non sono stati scontati per migliaia di anni.  Pensate a qualcosa di relativamente semplice: l’articolo 13 della Costituzione apre il titolo I: i rapporti civili. La libertà personale è inviolabile: non è scontato come si pensa. Pensate che fino alla meta del ‘600, si andava in galera per debiti. Il fatto di non aver assolto all’obbligazione civile costituiva motivo per una restrizione della libertà personale. Pensate alla legge del taglione. Il principio della sacralità della vita che è un principio fondante la nostra Costituzione ci sembra scontato ma non è affatto così. Allora quando mi chiedete se ci sono parti rimaste inattuate della nostra Costituzione, io vi dico che tutta la Costituzione, al 90% è inattuata, ma è inattuata non perché mancano scelte dei nostri governanti, non perché non sono state fatte le leggi, ma perché ciascuno di noi probabilmente dovrebbe tenere comportamenti concludenti rispetto ai principi costituzionali, adempiere ai doveri, pretendere i diritti”.

L’ultimo punto trattato è stato quello dell’autonomia differenziata, un tema sul quale è ricaduta la curiosità degli studenti rispetto al dibattito tuttora aperto nel nostro paese:

Ultima questione: l’autonomia differenziata. Intanto, bisognerebbe capirsi su cosa intendiamo per autonomia differenziata. Se intendiamo autonomia differenziata come il ritorno all’Italia di Dante e Petrarca, cioè all’Italia dai mille campanili, devo dire che questo discorso non mi appassiona e non mi riguarda. Se l’autonomia differenziata è l’Italia in cui ogni comune usa nelle proprie scuole il proprio dialetto, quest’autonomia non mi interessa. Se l’autonomia differenziata rispetto alle libertà fondamentali come l’istruzione, la sanità, la ricerca ma anche la sicurezza, è quella di dare trattamenti diversi in parti diverse del territorio, allora mi pongo qualche problema. L’Italia nasce con un principio: che la Repubblica è una e indivisibile e che riconosce le autonomie locali. Se, l’autonomia differenziata è invece costruita com e qualcosa di diverso, e cioè se essa viene attuata creando un sistema premiale dei capaci e meritevoli, questa nozione non può che essere accolta con favore. Se l’idea è quella che era sorta anche nell’ambito del dibattito dell’Assemblea Costituente di garantire alle collettività locali il potere di auto amministrazione sulla base delle peculiarità della collettività stessa, allora nulla si obietta. Tuttavia, ciò di cui bisogna essere consci è questo: che esistono beni fondamentali come la difesa nazionale, che non possono mai essere perseguite dal singolo ente territoriale. Esistono valori come ad esempio il diritto generale alla salute, o il diritto alla sopravvivenza fisica che non possono essere garantiti se non in un ambito territoriale vasto. Esistono invece, libertà e diritti che possono essere efficientemente organizzati anche a livello territoriale come le Province. Allora il problema è capire cosa si intende per autonomia differenziata. Non può essere la bandiera di questo o quest’altro schieramento politico per attirare in maniera altalenante masse di voti. L’autonomia differenziata ha una sua logica nei limiti in cui sia funzionale ad un miglioramento, ad un innalzamento del livello di attuazione dei principi costituzionali previsti dal 1948 e garantiti sull’intero territorio nazionale. Al di fuori di questo, ogni altra idea francamente è cosa che non mi interessa e alla quale non mi appassiono. Grazie.”

 

Redazione di Vercelli

 

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Riceviamo e pubblichiamo

Prosegue la nostra iniziativa di Consiglieri d’opposizione per la comunicazione delle segnalazioni e lamentele arrivate al numero Whatsapp 3516353297, attivo dal 31 ottobre scorso.

Molti sono stati i messaggi arrivati dai cittadini, noi li abbiamo esaminati e ne abbiamo evidenziato un gruppo che ben identifica i problemi esistenti nella nostra città.

Vogliamo perciò portarli a conoscenza dei Gattinaresi e dell’Amministrazione Comunale, affinché vengano risolti al più presto.

Illustriamo sinteticamente le seguenti criticità, corredandole con alcune fotografie.

– La ringhiera gialla del parapetto del ponticello sul canale posto in via Carso, prima dell’ingresso dei magazzini comunali, risulta dissaldata (foto 1);

– I parcheggi per disabili presenti nei corsi risultano insufficienti;

– Il ripristino asfalto fatto a seguito di un intervento nella banchina di corso Valsesia all’altezza del numero civico 254, lato destro andando verso Romagnano, non risulta eseguito a regola d’arte (foto 2);

– Anche i pilastri di piazza Italia sono stati imbrattati da scritte come i muri antichi del lavatoio (foto 3 e 4);

–  In merito alla crisi ILVA collegata alla ditta SANAC, l’amministrazione comunale non ha partecipato attivamente come avvenuto da parte degli altri Comuni coinvolti nella medesima problematica;

– La segnaletica verticale in vari punti del territorio risulta ancora non a norma nonostante la segnalazione fatta nel 2022 (foto 5 via Furno e foto 6);

– Ci hanno riferito che alla cerimonia di saluti per il pensionamento del vigile Francesco, a Lozzolo, la nostra amministrazione non era presente;

– Nell’ultimo consiglio comunale di Lozzolo i consiglieri hanno dato parere negativo alla modifica della convenzione con Gattinara, favorevole, per il servizio di polizia municipale;

– Continuano a pervenire segnalazioni a riguardo di automobilisti irriguardosi del riposo notturno e dei parcheggi selvaggi.

Come sempre ringraziamo tutte le testate giornalistiche che ci danno spazio e tutti i Cittadini che collaborano a segnalare le negatività presenti nel “Paese del buon vivere”, che noi facciamo nostre e continueremo a pubblicare, previa attenta selezione.

Gattinara, 26 aprile 2023

I Consiglieri Comunali

Goldin, Patriarca, Barattino e Petterino

 

 

Redazione di Vercelli

 

 

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La Città di Casale Monferrato, in collaborazione con Confindustria Alessandria e la Fondazione VIVA, organizza l’incontro “Fare Impresa: tra responsabilità e impegno sociale” che si terrà nella Sala Consiliare del Comune, a Palazzo San Giorgio, venerdì 5 maggio alle ore 17.

Un evento che focalizza l’attenzione sull’ampliamento delle dinamiche di interazione delle imprese, infatti in passato l’azienda doveva rendere conto solo agli shareholders, soci e azionisti, secondo una mera logica di profitto.

Oggi, invece, sempre di più si è diffusa l’idea di affiancare al proposito economico un obiettivo di rilievo sociale, che tenga in conto l’impatto che l’azienda può avere sugli stakeholders, ovvero tutti coloro che sono coinvolti in modo diretto o indiretto nelle attività aziendali.

Il Presidente del Consiglio Comunale Fiorenzo Pivetta, promotore dell’evento afferma che: “Sembra essere difficile coniugare l’attenzione ai dipendenti con l’esigenza di garantire fatturato. Oggi vogliamo ascoltare dalla viva voce di chi sta tentando di attuare tali pratiche quali sono le conseguenze delle azioni intraprese e discuterne insieme”.

Interverranno quali relatori Michele Sabella, Comi Luce, Simone Marcovecchio, HR Bulgari, Barone Vitantonio Colucci, Plastic Puglia e Carlo Volpi, Fondazione VIVA.

A concludere sarà la Presidente di Confindustria Alessandria, Laura Coppo.

Porterà, invece, i saluti iniziali il Sindaco Federico Riboldi che sottolinea: “L’importanza dell’impegno delle imprese nei confronti dei lavoratori e del territorio nel quale operano, un rapporto di reciprocità che, se declinato nel modo corretto, può essere un valore aggiunto di sviluppo, crescita e sostenibilità”.

Al termine dell’incontro è previsto un momento conviviale, con rinfresco offerto a tutti i partecipanti.

 

Redazione di Vercelli

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Venerdì 28 aprile 2023, alle ore 17.00, presso il Museo Civico, Ex Convento di Santa Croce, Via Cavour, 5,  si terrà il nuovo appuntamento della particolare rassegna che offre l’opportunità di conoscere lo straordinario personaggio Carlo Vidua e godere del “tè delle cinque” nell’elegante cornice del Museo Civico di Casale grazie a una visita tematica che sarà condotta dal personale di Coopculture accompagnata dalla degustazione del celebre infuso a cura della sommelier del tè Silvia Miglietta, dell’associazione Yamato di Casale Monferrato.

Questo nuovo appuntamento sarà dedicato alla diffusione della bevanda nel Vecchio Continente.

La partecipazione prevede un contributo di 5,50€ a persona e la prenotazione è obbligatoria contattando il Museo Civico via email all’indirizzo museo@comune.casale-monferrato.al.it oppure telefonicamente ai numeri 0142-444.249 / 0142-444.309

“Un tè con il conte Vidua: il giro del mondo in nove tazzine” è un ciclo di nove incontri di circa 90 minuti, a cadenza mensile, per adulti e famiglie che si svolgeranno lungo tutto il corso dell’anno, il venerdì pomeriggio, con una breve pausa nei mesi di luglio e agosto.

Ogni appuntamento prevede l’osservazione guidata di alcuni oggetti riportati dal conte Vidua durante i suoi viaggi e la degustazione di un tè, tipico del paese di cui si è parlato; durante la degustazione saranno illustrate le caratteristiche della pianta e della bevanda, le sue tipicità e la sua storia.

Redazione di Vercelli

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Domenica 7 e domenica 14 maggio in replica alle ore 16.00 nella Sala Rossa del Settecentesco Palazzo Langosco, storica dimora del Notaio Camillo Leone, Letizia Vercellino, esperta di Storia del Costume e autrice dell’evento, proporrà un appuntamento dedicato alla Storia del Tè dal titolo: “Un tè a palazzo Langosco – Storie, Racconti e Curiosità sulla bevanda più consumata al mondo”.

Letizia Vercellino che si occupa da sempre di Arte e Moda, sarà accompagnata nei racconti e nelle letture di brani tratti da opere letterarie, da Giulio Dogliotti, autore teatrale e membro della Compagnia vercellese I Camalli del Teatro Instabile del Porto.

Alle suggestive immagini, che saranno proiettate durante l’evento, il pubblico potrà ammirare anche oggetti di raffinata bellezza orientale e di valore, messi a disposizione AD Tappeti, Arredi Antichi e Contemporanei.

Al termine il pubblico potrà ammirare due tipi di cerimonie del Tè, grazie alla presenza del Sommelier Matteo Matraxia di Pachamama BioSfuso che offrirà al pubblico presente, una degustazione di alcune pregiate selezioni di Tè, avvolti da un’atmosfera che richiamerà il mondo Orientale e Occidentale.

Un delicato omaggio a ricordo dell’evento saluterà i presenti.

Il costo dell’evento è di euro 12.

Prenotazione obbligatoria ai numeri 0161 253204 (uffici Museo Leone); 379 2834818 (biglietteria) o scrivendo a: info@museoleone.it

 

Redazione di Vercelli

 

 

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Domenica 30 aprile, Musica a Villa Durio partecipa agli eventi della Giornata Internazionale del Jazz, organizzata da Unesco e Herbie Hancock Institute of Jazz.

Nel Salone dell’Incoraggiamento di Palazzo dei Musei di Varallo, suonerà il NoBorders Trio, una formazione italiana guidata dalla voce di Giorgia Sallustio, un passato tra la musica classica, il pop (ha partecipato alla trasmissione Rai “Top of the pops, ed “e? stata la voce dei Dirotta su Cuba) e la passione per il jazz e la musica di viaggio, cifra che la unisce a Pino Bifano, chitarra, e Francesco Chimienti, clarinetti.

Fin dalla sua nascita Musica a Villa Durio accoglie in senso alla sua programmazione le musiche piu? significative della tradizione e della contemporaneità, senza alcun limite o condizione che non sia la qualità della musica stessa e degli interpreti. A volte si tratta di generi storicamente definiti, come il classicismo viennese o il madrigale, altre volte di espressioni popolari tradizionali che costituiscono del resto l’immaginario dei grandi compositori accademici. In questo appuntamento siamo lieti di ospitare un trio davvero speciale, Noborders, il cui nome è di per sè un assunto programmatico. Tutto ruota intorno alla Puglia, non soltanto meravigliosa regione italiana, ma anche crocevia per i popoli del Mediterraneo, terra nella quale convergono da sempre esperienze vicine e lontane. Si parte dalla musica klezmer forgiata dagli ebrei ashkenaziti dell’Est Europa, passando per la freschissima musica tradizionale pugliese fino ad approdare a una terra lontanissima, l’Argentina. Qui alla fine dell’800 confluirono migranti da ogni parte del mondo, qui nacque il Tango che e? la musica di quelli che hanno perduto la loro patria, di quelli che vengono da altre parti. Ecco il viaggio smisurato che il trio ci invita ad intraprendere. I suoi componenti sono pure viaggiatori, provenienti da strade diverse. Giorgia Sallustio alla voce, Pino Bifano alla chitarra, Francesco Chimienti ai clarinetti sanno interpretare in modo personale e toccante il concetto di contaminazione che è più di una parola: significa assimilare, mescolare, interpretare. Nel loro mondo sonoro linguaggi, colori e accenti distanti si abbracciano, affratellandosi in una sintesi espressiva di estremo fascino”. Massimo Giuseppe Bianchi, direttore artistico di Musica a Villa Durio.

Come di consueto, i biglietti sono in vendita online su Eventbrite https://bit.ly/noborderstrio e all’ingresso prima del concerto al prezzo di 10 euro, i bambini fino a 12 anni entrano gratis.

Tutte le informazioni su www.musicavilladurio.com

E’ possibile contattare Musica a Villa Durio anche tramite email info@musicavilladurio.it e whatsapp +39 388 255 42 10.

 

Redazione di Vercelli

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