VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Venerdì 21 aprile alle ore 17.30 in collaborazione con Soprintendenza, Università del Piemonte Orientale e Università dell’Insubria si parlerà di “L’insula episcopalis di Vercelli tra medioevo ed età moderna: riflessioni su topografia, strutture materiali e dati bioarcheologici”, per una conferenza addirittura a quattro voci, che sarà tenuta da Eleonora Destefanis dell’Università del Piemonte Orientale, Roberta Licata e Marta Fusco dell’Università dell’Insubria e da Francesca Garanzini, Funzionario archeologo della Soprintendenza per la Città di Vercelli.

Argomento della conferenza sarà, questa volta, non la Vercelli romana, ma quella medievale, fino a quella tre – quattrocentesca, indagata al passaggio all’età moderna, per la quale si andranno a mettere in luce le evidenze archeologiche delle strutture e degli edifici ecclesiastici, alla scoperta della città dei vescovi successori di Eusebio, fino al passaggio dalla dominazione viscontea e quella sabauda.

Eleonora Destefanis è professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università del Piemonte Orientale.

I suoi interessi di ricerca vertono sui complessi ecclesiastici e, in particolare, sui monasteri altomedievali e medievali.

Nel territorio vercellese, ha lavorato su vari monasteri del territorio, tra cui l’abbazia di Santa Maria di Lucedio, cui ha anche dedicato un volume monografico, e il priorato Santi Pietro e Paolo di Castelletto Cervo, ove ha diretto campagne di scavo pluriennali.

Attualmente, è impegnata in un progetto di ricerca presso il monastero di San Genuario di Lucedio, il più antico documentato in Piemonte.

Inoltre, opera sul sito di Santa Maria Maggiore, in collaborazione con l’Università dell’Insubria e la Soprintendenza, nello studio del complesso funerario presente nei sotterranei della chiesa.

Francesca Garanzini, dopo aver esercitato come archeologa libera professionista, dal 2010 entra in organico nella Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte: Funzionario Archeologo dal 2012, dal 2016 è Funzionario Responsabile Area Funzionale Patrimonio Archeologico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.

Affianca l’attività istituzionale con la pubblicazione dei risultati di numerose indagini sui “Quaderni di Archeologia del Piemonte” e negli atti di diversi convegni. Collabora spesso con università e istituzioni museali.

Marta Licata opera presso il Centro di Ricerca in Osteoarcheologia e Paleopatologia, Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita, Università degli Studi dell’Insubria per il quale è Responsabile scientifico del Progetto di Ricerca “I paesaggi della Valcuvia. Riqualificazione ambientale attraverso un percorso archeologico: valorizzazione, tutela e fruizione”.

Collabora al progetto Roberta Fusco, antropologa fisica e culturale, Assegnista di ricerca anche lei membro del Centro di Ricerca in Osteoarcheologia e Paleopatologia dell’ Università dell’Insubria.

L’ingresso alla conferenza è gratuito e libero fino ad esaurimento posti.

Per info 0161 649306 o  macvercelli@gmail.com.

Sabato 22 aprile, poi, alle ore 15, imperdibile doppia visita guidata dal titolo “Dalle parole ai reperti: l’area di Santa Maria Maggiore vista con gli occhi dell’Archeologia”, evento a cura di Fabio Pistan con partenza dal MAC e successivo spostamento al Museo Leone.

Al costo di 7 euro sarà possibile seguire la vista in entrambi i musei.

Per questo evento è invece obbligatoria la prenotazione al n. 0161 649306 o scrivendo a macvercelli@gmail.com.

Redazione di Vercelli

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Nell’ambito della rassegna “Leggi Vercelli. Incontri tra i libri”, organizzato dall’Ufficio Beni culturali dell’arcidiocesi di Vercelli e dalla Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare, si colloca un evento speciale che nasce dalla proficua collaborazione tra quegli Uffici e l’Ufficio Scuola diocesano, che coordina i docenti di religione cattolica.

Giovedì 20 aprile don Silvio Barbaglia, tra i più illustri biblisti italiani, interverrà presso l’aula magna del Seminario con una relazione il cui titolo, Una storia che si “srotola” ieri come oggi: narrare alcuni atti di Apostoli per camminare sulla stessa strada, contiene una ricca serie di spunti culturali e religiosi, particolarmente significativi per l’insegnamento della religione cattolica (e non solo). La relazione prende le mosse da un libro sui generis, la pergamena detta comunemente “rotulo”, conservata presso il Museo del Tesoro del Duomo e contenente diciotto disegni corrispondenti ad altrettanti episodi degli Atti degli Apostoli.

Realizzati tra il 1250 e il 1280, essi ebbero probabilmente la funzione di preservare la memoria di un ciclo di pitture, verosimilmente di età romanica e decoranti le navate dell’antica basilica eusebiana.

Il relatore, illustre biblista, docente di Sacra Scrittura a Novara, Milano e Torino, grande conoscitore dell’opera lucana, cui ha dedicato molti studi, spiega come la tipologia del rotolo e la struttura delle navate siano simbolicamente collegate: “ Il libro come rotolo e la navata come distensione  di popolo in cammino, popolo traghettato sulla “nave” di Cristo: anche gli Atti sono un libro che srotola una storia di fede che si conclude con un lungo viaggio su una nave, da Cesarea Marittima alle coste italiane, fino a Roma e un naufragio, una tempesta: un grande viaggio nello spazio, un lungo rotolo nella storia”.

La relazione avrà inizio alle ore 20,30; al termine i partecipanti potranno trasferirsi presso il Museo del Tesoro del Duomo per una speciale visita guidata gratuita al prezioso “rotulo”.

L’incontro è valido per l’aggiornamento professionale dei docenti di religione.

 

Redazione di Vercelli

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Atalanta 6

Borgosesia 0

Marcatori: 7’ pt Zapata, 13’ pt Lookman, 18’ pt Zapata, 8’ st Palomino, 11’ st Hojlund, 44’ st Bernasconi.

Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Scalvini, Toloi, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Ederson, Soppy; Lookman, Boga; Zapata.

Subentrati: Russo, Maehle, Palomino, Hojlund, Colombo, Chiwisa, Bernasconi, Regonesi.

All.: Gasperini.

Borgosesia (3-4-3): V. Gilli; Pierantozzi, Giraudo, Iannacone; Frana, Lauciello, Areco, Vecchi; Favale, Fossati, Donadio.

Subentrati: Gavioli, Rekkab, Aladro, Battaglia, Faretta, D’Ambrosio, Pecci, Tobia, Giacona.

All.: Lunardon.

Arbitro: Vailati di Crema.

Guardalinee: Galigani di Sondrio e Mezzalira di Varese.

Emozioni da ricordare per il Borgosesia.

I granata infatti sono stati ospiti dell’Atalanta per una sfida amichevole al centro sportivo degli orobici a Zingonia.

E’ stata davvero una bella esperienza e un grande allenamento per i ragazzi. E’ un ricordo che si porteranno dentro, non capita tutti i giorni di cimentarsi contro una squadra di Serie A. Adesso però dobbiamo essere bravi a tornare alla nostra realtà e farci trovare pronti per domenica che ci aspetta una gara importante, contro una diretta concorrente”.

Come da pronostico ad avere la meglio è stata la formazione neroazzurra che si è imposta 6-0.

Detto questo i granata non hanno assolutamente demeritato ed hanno espresso il proprio gioco dimostrandosi degni avversari.

Nel primo tempo mattatore è stato Zapata con una doppietta, arrotondata dalla rete di Lookman.

La ripresa ha visto andare a segno: Palomino, Hojlund e Bernasconi.

Una giornata di grande calcio che testimonia il ruolo sempre più importante che il Borgosesia Calcio si sta ritagliando.

Atalanta e valsesiani sono anche in partnership con il Settore Giovanile, con i tecnici granata che possono avvalersi dei consigli dei loro colleghi lombardi.

 

Redazione di Vercelli

 

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Il Museo Leone di Vercelli, oltre a conservare le ricche collezioni del notaio Leone, custodisce anche le opere e le raccolte dell’Istituto di Belle Arti, tra le quali spicca per interesse un vasto archivio fotografico.

Ne fanno parte molte immagini, risalenti a un periodo che va dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento, alcune delle quali ancora conservate sulle originarie lastre di vetro o sulle prime, antiche pellicole.

Negli ultimi anni, grazie anche alla perizia e alla disponibilità dello storico e compianto fotografo vercellese Pier Luigi Fiorini, si era provveduto alla loro digitalizzazione, che ha permesso di far riemergere volti, paesaggi, monumenti e città, molti dei quali difficili da riconoscere.

Per questo il Museo Leone nel 2019 aveva deciso di chiedere aiuto ai Vercellesi con una prima esposizione dal titolo “Ricordi senza nome: fotografie ritrovate dall’Archivio dell’Istituto di Belle Arti” e, in seguito, di riproporla con un’iniziativa inserita tra le proposte di Dedalo Vola sul filo del progetto Well Impact (Fondazione Compagnia di San Paolo), presso l’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli, a tutti coloro che hanno sostato nella Sala d’attesa del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze.

Visti i riscontri positivi il Museo Leone ha ora pensato di far “viaggiare” questa esposizione in alcune Case di Riposo del territorio, in modo che gli anziani ospiti, i visitatori e il personale sanitario possano fare un viaggio nella loro memoria e magari segnalare le loro impressioni sulle fotografie, annotando i nomi delle persone ritratte, i luoghi o gli eventi fissati nelle immagini, aiutando così il Museo storico di Vercelli a trovare informazioni su quelle antiche foto.

Le prime tappe di questa mostra fotografica saranno, grazie alla disponibilità della direttrice Giulia Rubinato, due Case di Riposo gestite da Sereni Orizzonti: si partirà con la RSA Don Dario Bognetti di Albano Vercellese, dove sarà allestita a partire da oggi, mercoledì 12 aprile 2023, rimanendo a disposizione degli ospiti per circa un mese, dopodiché verrà trasferita alla Casa Federico Albert di Viverone.

 

 

Redazione di Vercelli

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Cigliano vivrà una settimana speciale; infatti dal 20 al 23 aprile prossimo, si svolgeranno  i festeggiamenti per il 90° + 1 di Fondazione del Gruppo Alpini e, in contemporanea, si terrà la Festa della Sezione ANA di Vercelli.

Giungeranno a Cigliano Alpini, familiari e amici degli Alpini, appartenenti al Primo Raggruppamento, dalla Liguria, dalla Valle d’Aosta, dalla Francia e naturalmente dal Piemonte.

Gli esercenti commerciali addobberanno le loro vetrine con soggetti a tema alpino e il paese sarà avvolto nel tricolore.

Nell’area adiacente al Palazzetto dello Sport, giovedì 20 aprile, alle ore 9, si inaugurerà un’importante esposizione statica dei mezzi della Protezione Civile. Saranno presenti, oltre alle autorità cittadine, alcuni insegnanti e alunni dell’Istituto Comprensivo “Don Evasio Ferraris” di Cigliano, seguirà l’alzabandiera e verrà allestita una tenda da campo, dove verranno esposti disegni realizzati dagli alunni stessi e una mostra a tema alpino.

L’esposizione durerà fino a domenica 23 aprile, con ingresso gratuito.

Con il fondamentale patrocinio dell’Amministrazione Comunale e con la collaborazione dei componenti della Pro loco ciglianese, diversi saranno gli appuntamenti serali che coinvolgeranno inizialmente i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Don Evasio Ferraris” con lo spettacolo “Sul Cappello che…” , gli alunni

eseguiranno canti e scenette.

Venerdì 21 aprile alle 21, sul palco del polivalente, si esibirà un concerto con due Fanfare: una Fanfara Alpina e una Fanfara dei Bersaglieri.

Sabato 22 aprile ci sarà una serata di concerto intersezionale con la partecipazione di tre Cori Alpini.

Domenica 23 aprile, alle ore 9, ammassamento in Piazza del Valentino con la registrazione dei Labari, dei

Vessilli e dei Gagliardetti, appartenenti alle varie Associazioni, seguirà Colazione Alpina.

Verso le ore 10, inizierà la tradizionale sfilata accompagnati dalla Fanfara Alpina di Roppolo  che proseguirà fino al Monumento dei Caduti dove, dopo il rituale dell’alzabandiera e la deposizione della corona dall’alloro, seguiranno i discorsi ufficiali delle Autorità presenti.

Si proseguirà fino alla Chiesa Parrocchiale, alle ore 11,30 verrà celebrata la S. Messa durante la quale sarà ricordato e onorato il Cappellano Alpino “Beato Don Secondo Pollo” che, nel nostro territorio, ha lasciato un’impronta indelebile.

Al termine benedizione del nuovo Gagliardetto del Gruppo Alpini di Cigliano e lettura della Preghiera dell’Alpino.

Successivamente, sul sagrato della chiesa, in Piazza Vittorio Varese, Capitano degli Alpini, medaglia d’oro al V.M  verrà effettuato il rituale del passaggio della Stecca dal Gruppo Alpini di Cigliano al Gruppo Alpini di Ghislarengo, quest’ultimo sarà l’organizzatore della Festa Sezionale ANA di Vercelli, per il 2024.

Singolare sarà la presenza del Gruppo Salmerie della Sezione di Mondovì che sfilerà con sei muli, accompagnati dai loro fedeli conducenti, si tratta di un museo storico itinerante il cui obiettivo principale è quello di far conoscere lo stretto legame che univa l’Alpino al proprio mulo.

Durante la giornata di domenica, sotto i portici dell’Ala Comunale, ci sarà un altro appuntamento importante con una postazione di Poste Italiane, dove si potranno acquistare le tre cartoline commemorative, realizzate per l’evento e naturalmente a tema alpino.

​Redazione di Vercelli

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Oggi il Consiglio regionale del Piemonte si è espresso favorevolmente sulle nuove attribuzioni ad Azienda Zero che quindi avrà per legge tra le sue funzioni il coordinamento dell’emergenza ospedaliera, della rete dei laboratori e dei servizi, delle reti di patologia, il coordinamento regionale di epidemiologia e il supporto tecnico-organizzativo per l’edilizia sanitaria.

Il paradigma che va ad arricchire Azienda Zero – spiega il medico e professore universitario della Lega Salvini Piemonte Alessandro Steccova ad iscriversi nell’azione riformista di questa amministrazione regionale sul tema della Sanità piemontese per troppo tempo ancorata a modelli di funzionamento non più attuali, considerando le specificità della nostra Regione e le tematiche evolutive nella sanità regionale. Nei ragionamenti fatti già prima dell’avvio della legislatura regionale, in fase di analisi dei bisogni e del modello più adatto della sanità piemontese si sono elaborati programmi poi concretizzati dalla Giunta con l’assessore alla Sanità come l’avvio di uno strumento come Azienda Zero, un’Azienda tra le Aziende Sanitarie che funge da strumento di coordinamento delle stesse. Il tutto serve ad avere una Sanità con processi di coordinamento e monitoraggio, con l’unico fine di guardare ad un efficientamento della Sanità piemontese nei confronti sia degli operatori che degli utenti dei servizi sanitari”.

In questo aggiornamento delle funzioni di Azienda Zero – aggiunge Steccosi punta a superare le difficoltà delle singole Asl, su temi come ad esempio l’edilizia sanitaria, su cui Azienda Zero garantirà centralmente supporto e coordinamento della programmazione che resta in capo sempre all’Assessorato. Nell’area dell’epidemiologia abbiamo trovato all’insediamento ottimi professionisti con una normazione basata su Delibere della Giunta Regionale molto vecchie, alcune hanno più di 20 anni e necessitano di essere riviste. Basti pensare che servizi epidemiologici nati più recentemente hanno oggi possibilità di accesso ai dati limitata perché nati successivamente alle norme costitutive, oltre al necessario adattamento ai bisogni emergenti della Sanità Regionale”.

Con le nuove funzioni che convergono in Azienda Zero – approfondisce il neuroradiologo Stecco, che è responsabile della Lega per Università e Ricerca – fermo restando la programmazione che è di pertinenza dell’Assessorato, potremo coordinare maggiormente le reti di patologia con lo scopo di migliorare i percorsi e renderli più fruibile il servizio ai pazienti. Confluirà in Azienda Zero anche l’emergenza ospedaliera, rimasta fuori dal perimetro del 118-Sest confluitovi già al momento della sua istituzione: attraverso il coordinamento tra i due sistemi offrirà maggiori garanzie nei picchi operativi come quelli legati alla stagione invernale e una maggiore sinergia e embricatura dei due sistemi che non devono essere considerati più ‘a silos’”.

C’è poi il tema dei laboratori analisi – ricorda Stecco -, oggetto di tentativi di processi di ottimizzazione in passato, in parte incompleti o non realizzati e che necessitano, sulla falsariga di quanto già avviene ad esempio in Liguria, di un coordinamento attraverso una sorta di dipartimento regionale. Questo per far sì che la complessità e tecnicità nonché gli aspetti di ottimizzazione in ambito sanitario ed economico finanziari conseguenti, possano essere coordinati e resi più omogenei ed efficaci. Di questo aspetto ce ne eravamo già occupati con un ordine del giorno che con il collega Marin e il gruppo regionale Lega avevamo presentato e fatto approvare in Consiglio regionale nel 2020”.

Attività complesse, specifiche, con livelli di know how elevato – conclude il professor Stecco che troveranno una valorizzazione in un percorso che deriva da analisi e ascolto del sistema sanitario piemontese e che nella giunta con l’assessorato alla Sanità ha trovato piena  uniformità di pensiero che si è tradotta in un atto di giunta poi approvato in commissione e oggi finalizzato in aula con la concretizzazione di un percorso che ha come focus il miglior servizio a tutela della salute dei cittadini piemontesi”.

Redazione di Vercelli

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E voi lo sapete cos’è il disc dog?

Domenica 16 aprile, a Salasco (VC), sarà l’occasione per scoprilo insieme a tanti amici a due e quattro zampe.

A partire dalle ore 8.30 di domenica mattina il Centro Cinofilo La Runa, che ospita la manifestazione, aprirà i propri cancelli a tutti i visitatori e atleti, mentre la gara vera e propria avrà luogo a partire dalle ore 9.30.

Alle ore 12, officiato dal Sindaco di Salasco, Doriano Bertolone, avverrà l’inaugurazione ufficiale del Centro cinofilo La Runa di Martina Leone che dopo mesi di sacrifici è riuscita a dare una nuova vita ad una superficie di 25.000 mq. aprendo un in una struttura che ospitava un campo da golf ed ora potrà finalmente spiccare il volo!!

Oltre ad ospitare l’attività di Disc Dog, il centro cinofilo propone percorsi educativi per la gestione e la cura del proprio amico a 4 zampe, eventi benefici, stage di varie discipline e set fotografici.

Cos’è il DDZD? “DISCDOGZERODROP

DDZD è il nome del formato di gara, Davide Motteran allievo di Alessandro Pellegrini ideatore del formato DDZD, spiega brevemente che la gara prevede infatti il “Distance”, una sorta di gioco dove si testano le capacità di lancio del conduttore e la capacità di presa del cane, oltre alle skills di riporto del disco, in primo piano nel formato è la sicurezza nel gioco al fine di garantire la salute ed il benessere del proprio cane.

Il gioco, che è diventato a tutti gli effetti uno sport cinofilo, si guadagna un determinato punteggio per ogni presa fatta in base alla distanza in cui il cane prende il disco; il campo è diviso in zone di 9 metri per la lunghezza di 54 ed è largo 20.

È fondamentale che il disco non tocchi terra. La prova è a tempo, 60 o 90 secondi in base alla categoria.

Quali sono le categorie?

Le categorie sono 4: Slider e roller, Novice, Expert e Micro.

E il freestyle?

Il freestyle è una routine che dura 90 secondi dove il binomio esegue una varietà di lanci, figure e salti in sintonia con il proprio cane, tutto questo a tempo di musica; si gioca con un numero di dischi che può variare in base alle esigenze del binomio ed al regolamento di gara.

Info:

Il Centro cinofilo La Runa è situato a Salasco (VC) via per Crova, Regione Lago.

Martina leone 3922201769 (informazioni sul centro e le sue attività)

Davide Motteran 3921761321 (informazioni Disc Dog)

 

Redazione di Vercelli

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La “Cà dal Mariu bel”, il locale di corso papa Giovanni Paolo II, sede del Comitato Vecchia Porta Casale, terrà a battesimo venerdì 21 aprile un nuovo gruppo musicale: la “Nogir band”.

Nuovo in quanto a formazione, ma con una lunga esperienza dei suoi componenti, a cominciare da Renzo Rigon, musicista “di lungo corso” e leader del gruppo.

Caratteristica di questo gruppo è la presenza di una nutrita sezione di fiati, ben cinque, composta esclusivamente da sassofoni e formata da Renzo Rigon e Federico Merlin al sax contralto, da Matteo Ciccio” Fogazzi e Mauro Donati al sax tenore e da Davide Marchese al sax baritono.

A completare la band c’è la sezione ritmica formata da Vittorio Berzero alle tastiere, da Pino Tagliabue alla chitarra, da Claudio Cagnoni al contrabbasso e da Vittorio Dellarole alla batteria.

Il repertorio della Nogir Band spazia dallo swing alla bossanova, con incursioni nel repertorio jazz che era stato a lungo frequentato da Sergio Rigon (baritonista tra i più grandi in Italia scomparso nel 2014) col suo ottetto nel quale figurava anche il fratello Renzo. Alcuni brani in repertorio sono adattati sugli arrangiamenti originali suonati in quella formazione, altri, invece, riarmonizzati da Renzo Rigon per il nuovo gruppo.

La Nogir Band nasce come evoluzione del progetto “R&R brass band” fondato dallo stesso Rigon e da Ivano Rovasino, gruppo che proponeva un ideale confronto tra la musica dei Chicago e quella dei Blood, Sweat and Tears, band caratterizzate entrambe dalla presenza di una straordinaria sezione di fiati.

Alcuni componenti di quella formazione (Tagliabue, Merlin, Cagnoni e Dellarole, oltre a Rigon) li troviamo nella Nogir Band, pronta ora a presentarsi al pubblico vercellese con un repertorio e, soprattutto, con una sonorità di sicuro impatto.

L’esordio, come già detto, è fissato per venerdì 21 aprile alla Cà dal Mariu bel di corso Papa Giovanni Paolo II con inizio alle 21,15. E come sempre, al termine del concerto, Guido Manolli e i cuochi del Comitato Vecchia Porta Casale offriranno ai presenti un piatto di ottima panissa vercellese.

 

Redazione di Vercelli

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Tutto pronto per le celebrazioni della Festa patronale del Santuario della Beata Vergine del Trompone di Moncrivello, Vercelli.

Cinque giorni di incontri e preghiere organizzati dai Silenziosi Operai della Croce per celebrare, come ogni anno, presso il Santuario, l’apparizione della Madonna avvenuta la prima domenica dopo Pasqua del 1562, a una donna ricurva e ammalata proveniente da Cigliano, Domenica Millianotto, guarita miracolosamente dalla Beata Vergine.

Ricco il programma di appuntamenti che inizieranno con il triduo di preparazione alla patronale, giovedì 13 aprile alle ore 18 con la celebrazione eucaristica animata dalla comunità parrocchiale di Moncrivello e venerdì 14 aprile, ore 18, con la messa animata dalla comunità parrocchiale di Cigliano.

Si continua sabato 15 aprile alle ore 20, con la celebrazione eucaristica animata dalla comunità parrocchiale di Villareggia, Tonengo Mazzé e Barengo.

A seguire ci sarà la fiaccolata alla Grotta della Madonna di Lourdes nel parco adiacente al Santuario.

Domenica 16 aprile, giorno della Festa patronale, alle ore 10.30 ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta da Don Johnny Lourerio de Freire, moderatore dei Silenziosi Operai della Croce, alle ore 15.30 la recita del Santo rosario mentre alle ore 16 monsignor Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, celebrerà la messa animata dalla corale di Villareggia.

La giornata si concluderà alle ore 18 con la funzione liturgica presieduta da don Alberto Carlevato.

Ultimo appuntamento lunedì 17 aprile alle ore 11 con la messa sempre in Santuario presieduta dall’arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo insieme ai sacerdoti vercellesi.

Redazione d Vercelli

 

 

 

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Max Ferrigno torna a Casale Monferrato con la sua arte e la sua storia dopo 10 anni.

Sarà inaugurata sabato 15 aprile alle ore 17:00, la personale “Max Ferrigno – Bad Girl”, allestita al Castello del Monferrato con la curatela di Laura Francesca Di Trapani.

Contestualmente si presenterà anche il libro : “Max Ferrigno – mise-en-scène di un artista dispettoso” edito da Serradifalco Editore e scritto da Laura Francesca Di Trapani.

A presentare il volume, oltre alla presenza dell’autrice e dell’artista, interverranno Fabrizio Modina, noto storico della mitologia contemporanea, e i curatori Christian Gangitano e Alessandro Riva, esperti di Japan Pop e New Pop.

Max Ferrigno classe 1977, nato a Casale Monferrato , ma da diversi anni palermitano d’adozione, noto per il suo stile unico, fatto da una commistione di suggestioni nipponiche, estetica manga e cinema, presenta la sua ultima collezione che prende il nome di “Bad Girl”.

Nel lavoro di Ferrigno i personaggi dei cartoons, o le camgirl, o i protagonisti di saghe cinematografiche famose seducono lo spettatore, avvolgendolo in atmosfere colorate (decisamente dark nella prima parentesi pop surrealista e poi dai toni da sorbetto patinato), indossando una maschera che l’osservatore più attento e curioso farà cadere per scoprire il linguaggio cifrato e simbolico.

La mostra è già stata esposta a Venezia a Palazzo Revedin Pisani, a Catania presso Palazzo Asmundo di Gisira, a Milano alla Galleria Il Castello e a Bagheria al Museo Guttuso.

La rappresentazione del femminile, preponderante nella ricerca di Ferrigno, trova in Bad Girl il suo ultimo capitolo – spiega la curatrice Laura Francesca Di Trapanisono donne eroine che sovvertono le regole, vestite di quella sensualità mai volgare, ma semmai vicina all’immagine da lolita. La narrazione vive una fase di maggiore maturità, dialogando sempre più con quell’aspetto cinematografico a lui tanto caro”.

Con BadGirl inizia una nuova fase, che si lega concettualmente e soprattutto iconograficamente alle Camgirl  – spiega Max Ferrigno -. Una collezione sperimentale dove avevo già abbandonato momentaneamente l’anatomia manga, per lavorare su un canone realistico. L’immaginario continua ad essere una piena celebrazione di questa icona femminile, che governa il mio mondo. Con uno sguardo alla letteratura giapponese che deriva dal revenge movie nipponico di fine anni 70 ed inizi anni 80. La mia musa è cazzuta, intelligente, forte, vendicativa, una donna capace di governare il potere. Da Lady Snowblood a Beatrix Kiddo, insomma la Donna che Vince su tutto”.

Sinossi di “Max Ferrigno – mise-en-scene di un artista dispettoso”. Serradifalco Edizioni

Un volume narrativo e fotografico scritto dalla curatrice e storica dell’arte Laura Francesca di Trapani che racconta l’artista New Pop di origine piemontese Max Ferrigno e il suo percorso di ricerca, in capitoli che scandiscono le diverse fasi legate alla creatività dell’artista.

Un libro che è frutto di un dialogo sincero tra l’autrice e l’artista che ripercorre gli ultimi dieci anni di carriera di Max Ferrigno tra scelte di vita personale ed evoluzione artistica.

Dalla fascinazione per l’opera di Murakami che gli regala una nuova e decisiva visione pittorica, “iniziandolo” a quella che negli anni si affermerà come percorso artistico, alle suggestioni nipponiche di un universo basato su una cultura dell’effimero mediato però da uno sguardo occidentale, nutrendosi dalla riemersione di quella cultura televisiva e fumettistica (anime) anni 80 decisamente pop.

Ingresso: gratuito

Durata: dal 15 aprile al 07 maggio 2023

Sede: Castello del Monferrato – Piazza Castello – Casale Monferrato-

Giorni e orari:  venerdì sabato domenica e festivi dalle 10,00 alle 19,00

Vernissage , presentazione libro e firma copie: sabato 15 aprile ore 17

 

Redazione di Vercelli

 

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