VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Vigliano-Arona 0-2

Piedimulera-Bulè Bellinzago 0-3

Dufour Varallo-Feriolo 2-3

Fulgor Ronco Valdengo-Juventus Domo 0-1

Bianzè-LG Trino 0-3

Pro Novara-Omegna 5-1

Chiavazzese-Sparta Novara 3-1

Ce.Ver.Sa.ma  Biella-Valduggia 3-1

Classifica

Bulè Bellinzago 67

Pro Novara 64

LG Trino 52

Arona 42

Ce.Ver.Sa.Ma Biella 42

Feriolo 39

Valduggia 38

Chiavazzese 36

Omegna 35

Dufour Varallo 32

Juventus Domo 32

Fulgor Ronco Valdengo 31

Sparta Novara 30

Piedimulera 21

Bianzè 20

Vigliano 2

 

Redazione di Vercelli

 

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Volpiano-Accademia Borgomanero 0-1

Borgaro-Alicese Orizzonti 0-2

Città di Cossato-Aygreville 3-1

Briga-Biellese 1-2

Verbania-Settimo 1-1

Città di Baveno-Oleggio 0-2

Venaria-Pro Eureka 1-2

Alpignano-RG Ticino 0-1

Classifica

Biellese 54

RG Ticino 54

Accademia Borgomanero 48

Borgaro 43

Città di Cossato 41

Aygreville 37

Volpiano 35

Oleggio 34

Settimo 32

Pro Eureka 30

Verbania 30

Alicese Orizzonti 29

Briga 28

Alpignano 24

Venaria 23

Città di Baveno 22

 

Redazione di Vercelli

 

 

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I gialloverdi, reduci dalla sconfitta (la prima dopo 26 risultati utili consecutivi) subita contro i Pumas Viareggio nella finale di Coppa Italia, ieri pomeriggio, sabato 25 marzo, hanno vinto nettamente (7-2) al Pala Pregnolato contro il Roller Lodi nella gara valida per la 9ª giornata del campionato di serie B (girone A).

Una vittoria che non è mai stata in discussione e che ha confermato come il ko di Trissino, nella finalissima della manifestazione coccardata, sia stato un semplice incidente di percorso.

D’altronde lo aveva detto alla vigilia coach Andrea Ortogni: «Dobbiamo pensare solo a chiudere il prima possibile il discorso qualificazione alla fase finale, per poi giocare con tranquillità le ultime giornate».

Match, come era prevedibile, che ha visto l’Amatori fare il bello e il cattivo tempo, con buone giocate e alcune amnesie che ogni tanto fanno capolino.

Primo tempo che si è chiuso sul 2-0 per i vercellesi, grazie alla doppietta messa a segno da Ortiz al 3’54” e al 9’56”.

Sul finire della prima frazione cartellino blu per Maffè e tiro diretto sbagliato da Frugoni per il Roller Lodi.

Nella ripresa l’Amatori ci mette otto minuti per chiudere definitivamente il match, con i goal di Bernabè al 27’47” e di Gallotta al 33’53”.

Quest’ultimo diventa poi indiscusso protagonista, mettendo a segno altre due marcature (al 39’28” e al 47’18”), alle quali i gialloverdi aggiungono quella di Cremaschi, al 40’45”.

Blackout totale dei padroni di casa sul 6-0 e gli ospiti ne approfittano per siglare due reti, entrambe con Marco Pisati (45’38” e 46’29”).

Da annotare, sempre nel secondo tempo, anche un tiro diretto non realizzato da Ortiz e un cartellino blu ai danni del lodigiano Marco Pisati.

In classifica Amatori che continua la marcia solitaria, forte di nove vittorie in altrettanti incontri, e avvicina sempre di più la qualificazione alla fase finale che varrà la promozione in A2.

Mancano cinque giornate al termine della stagione regolare e i punti di vantaggio dei gialloverdi sulla prima delle inseguitrici, il CSA Agrate Brianza (oggi vincente 5-4 contro Seregno), sono 9.

Insomma, a meno di clamoroso quando improbabile crollo, l’Amatori può già pensare alle finali promozione.

Il programma della 9ª giornata si chiuderàoggi, domenica 26 marzo, con Teamservicecar Monza-Engas Vercelli e Azzurra Novara-Wasken Lodi.

Amatori che tornerà in pista dopo la pausa di Pasqua, domenica 16 aprile, affrontando in trasferta il Seregno 2012.

Il Tabellino

Amatori Hockey VercelliRoller Hockey Lodi: 7-2 (2-0; 5-2)

Amatori Hockey Vercelli: Errico (P), Tarsia, Ortiz, Bernabè, Gallotta, Cremaschi, Maffè, Vercellotti M., Lucido, Chiavaro (P). Allenatore: Ortogni.

Roller Hockey Lodi: Bassi (P), Zigoni, Pisati L., Frugoni, Felisi, Severgnini, Scagnelli, Pisati M. Allenatore: Severgnini.

Arbitro: Brambilla

Marcatori: 3’54” e 9’56” Ortiz (A); 27’47” Benrabè (A); 33’53” e 39’28” Gallotta (A); 40’45” Cremaschi (A); 45’38” e 46’29” Pisati M. (L); 47’18” Gallotta (A).

Falli di squadra: Amatori Vercelli – 6; Roller Lodi – 7

Tiri diretti: Amatori Vercelli 1 (0); Roller Lodi 1 (0)

Espulsioni temporanee: Maffè (A); Pisati M. (L)

Redazione di Vercelli

 

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Vercelli 25-03-2023

S2M Volley Vercelli – Pivielle Economy 3-0 (25/19 25/15 25/17)

S2M Volley Vercelli: Avilia, Bertinazzi (8), Breda ( L1), Comello (10),De Ambrogio, Fenoglio(1), Ippolito (16), Mastronardi (17), Ogliaro (4), Patrucco, Rrucaj (L2),Trasente, Vattimo (3), Vercellone. All.: Gherardi, Vigliani

E’ tornata alla vittoria la S2M in serie D.

Dopo la battuta d’arresto di sabato scorso, Comello e compagne superano in casa il Pivielle Economy per 3-0.

Prive di Laura Lupo e Gloria Saino, infortunate, le atlete di Gherardi e Vigliani  hanno ottenuto la vittoria in tre set, con buoni parziali.

La partita comunque non è stata semplice per le bicciolane soprattutto nella prima parte dei set dove le avversarie sono rimaste in partita per lunghi periodi, per poi cedere solamente nelle fasi finali dei tre periodi.

La differenza l’hanno fatta le attaccanti di posto quattro, con Mastronardi (17 punti ed il 46% in attacco) ed Ippolito (16 punti ed il 60%) protagoniste dell’incontro.

Il prossimo impegno per Bertinazzi e compagne è previsto per sabato 1° aprile ad Almese.

La gara sarà uno spareggio per la conquista finale del secondo posto che designa la squadra che sarà ammessa ai play off promozione.

Le avversarie sono staccate di solo tre punti dalla S2M e quindi una vittoria da parte di una o dell’atra formazione sarà decisiva per quell’obiettivo.

Redazione di Vercelli

 

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Provincia di Vercelli

Dal Libro del Profeta Ezechiele, Cap. 37, 12 – 14

Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele.
Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio.
Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio

Dal Salmo 129

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, Cap. 8, 8 – 11

Fratelli, quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.
Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 11, 1 – 45

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

***

UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

Credi tu questo?

(Ez 37,12-14; Sl 129; Rm 8,8-11; Gv 11, 1-45)

Nel vangelo di questa V domenica di Quaresima, la famiglia di Lazzaro è lo specchio delle comunità della fine del primo secolo. Siamo a Betania (un piccolo villaggio ai piedi del Monte degli Ulivi), nome che significa “Casa dei poveri”. Il nome Marta, la sorella maggiore, vuol dire “Signora” (coordinatrice), possiamo pensare che una donna coordinasse la comunità? Maria, l’altra sorella, ha un nome che significa “Amata di Jahvé”, è immagine della comunità. Il nome Lazzaro invece vuol dire “Dio aiuta”, indica la povertà della comunità che attende tutto da Dio. La risurrezione di Lazzaro comunica questa certezza: Gesù porta la vita alla comunità dei poveri; Lui è sorgente di vita per coloro che credono.

Molti giudei si trovano a casa di Marta e Maria per consolarle a motivo della perdita del fratello.

I rappresentanti dell’Antica Alleanza non portano vita nuova, possono appena consolare, bisogna chiamare Gesù per avere la vita. Marta, Maria e Lazzaro erano amici di Gesù, le sorelle fanno dunque sapere al Maestro che Lazzaro si è ammalato. L’evangelista ci dice che Gesù amava Marta, sua sorella e Lazzaro, sembra dunque strano che non risponda subito all’appello, ma aspetti volutamente due giorni prima di tornare in Giudea. Quando poi arriva nei pressi di Betania, Lazzaro è già morto da quattro giorni, tempo secondo il quale il corpo cominciava a decomporsi. In base a questo, sembra che Gesù abbia ritardato il suo arrivo proprio perché voleva chiamare Lazzaro dalla regione dei morti, facendo di lui il preludio di ciò che aveva annunciato: “è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno” (Gv 5, 25).

Se la storia del Vangelo è scritta non solo per essere letta, ma per essere rivissuta, possiamo domandarci come possiamo rivivere in noi la storia di Lazzaro? Se c’è una risurrezione del corpo, c’è anche una risurrezione del cuore. Lazzaro è simbolo di coloro che sono così provati da non poter più nemmeno pregare per sé, ed ecco che altri devono intervenire, per poter fare qualcosa per loro.

Quante volte possiamo sentirci senza speranza, perduti, profondamente soli e immersi nel buio come in un sepolcro. Ebbene, anche quando la morte è certa, quando sono già passati quattro giorni e tutto sembra ormai è finito, quando la speranza resta soffocata da tenebre senza ritorno, c’è qualcuno sulla cui parola si può rimuovere la pietra che impedisce il fluire della vita e sciogliere i legami che ci avvitano su noi stessi. Anche a noi, come a Marta il Signore chiede: “credi tu questo?”. Crediamo che sia sempre possibile per noi e per altri l’intervento di Colui che ha vinto ogni morte e dona la vita?

Il vangelo della risurrezione di Lazzaro è il settimo segno (l’evangelista Giovanni non parla di miracoli) che rimanda alla prossima morte e resurrezione di Gesù. Lui è colui che dona la vita per poi riprenderla di nuovo e non morire più. La morte che genera pianto, dolore, separazione, la morte per la quale Gesù si commuove profondamente condividendo il pianto dei poveri, la morte per la quale davanti al sepolcro di Lazzaro Gesù “scoppia in pianto”, avendo come un fremito davanti a questa forza distruttrice, ebbene, la morte non avrà più potere. Gesù dichiara e dimostra di essere la risurrezione e la vita, e chi crede in lui non morirà in eterno. È il significato della Pasqua, credi tu questo?

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

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Caronnese 4

Borgosesia 5

Marcatori: 1’ pt De Milato, 8’ pt Pasta, 26’ pt Di Biase, 33’ pt Bellio, 40’ Frontini, 45’ pt Cerreto, 3’ st Frontini,16’ st su rigore e 22’ st D’Ambrosio.

Caronnese: De Luca, Soddu, Santamato (18’ st Pierri), Cerreto, Mariani, Aloi, Federico (28’ st Del Grande), De Milato (1’ st Ferulli), Frontini, Aloardi (1’ st Sozzi), Garbin (1’ st Ambrousi).

A disp.: Pregadio, Ferrari, Luoni.

All.: Munari.

Borgosesia: Gavioli, Bonazzi, Romei Longhena, Battaglia (45’ st Cirillo), Zampese, Piletta (37’ st Cerminara), Pasta (43’ st De Bernardini), Bellio (25’ st Bredariol), Di Biase, D’Ambrosio, Panariello (39’ st Aladro).

A disp.: Trentinella, Idiaghe.

All.: Blanco

Arbitro: Venturini di Como.

Ci sono gare che di diritto entrano nella storia del campionato.

Sicuramente l’Under19 del Borgosesia, guidata da mister David Blanco, ne è stata protagonista con il successo in casa della Caronnese.

Un successo che rappresenta un’impresa visto la manita rifilata dai valsesiani alla seconda in classifica che arrivava da 8 successi di fila.

E pensare che le cose si erano messe male per Romei Longhena e compagni, sotto di una rete al primo minuto di gioco.

La banda Blanco però dimostra il carattere del suo allenatore, si rimbocca le maniche e con una reazione caparbia si porta sull’1-3.

Sul tabellino dei marcatori ci finiscono: Pasta, Di Biase e Bellio.

I lombardi non stanno a guardare e ribaltano la situazione.

Prima dell’intervallo pareggiano e a inizio ripresa mettono la freccia.

Potrebbe essere una mazzata ma non per l’undici granata che è in giornata di grazia e reagisce andando a vincere il match.

Protagonista D’Ambrosio che prima trasforma il rigore del pari e infine regala i 3 punti con una perla di rara bellezza.

Vanno fatti i complimenti ai ragazzi – dichiara un raggiante mister David Blanco – . Avevamo preparato bene la partita in settimana e siamo riusciti a tradurre il lavoro sul campo. Abbiamo chiuso le loro fonti di gioco e pressato. Da sottolineare il carattere dimostrato dalla squadra, non era facile reagire in questo modo all’altalena di emozioni. Sono davvero contento di questa vittoria che dimostra l’ottimo potenziale dei ragazzi”.

Redazione di Vercelli

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Violenta collisione questa mattina, 25 marzo, attorno alle ore 12, tra due vetture all’incrocio semaforico tra Corso Randaccio e Via Trento.

La dinamica del sinistro e l’accertamento delle responsabilità è a cura della Polizia Locale del Comune di Vercelli, giunta tempestivamente sul posto, insieme al Servizio 118 che ha ricoverato i due conducenti dei veicoli, una Signora sulla Ford grigia, mentre al volante della Jeep c’era un uomo.

Entrambi, da primi sommari accertamenti, sono parsi in condizioni non gravi.

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Una squadra dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Varallo è intervenuta questa mattina, sabato 25 marzo intorno alle ore 12.30 a Borgosesia per rimuovere parte di una tettoia divelta dal forte vento che ha interessato la zona.

Operando con l’Autoscala, il personale ha raggiunto il settimo piano, rimosso il pannello ed eliminato così il pericolo dello stesso di cadere sulla pubblica strada molto frequentata.

La Polizia Locale di Borgosesia ha controllato la viabilità mentre  le operazione erano in corso.

Redazione di Vercelli

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Il 14 maggio 2023 a Bosconero Canavese torna la manifestazione Mostra dell’Artigianato e degli antichi mestieri – nata 15 anni fa – per dare la possibilità alle numerose realtà artigianali del territorio di farsi apprezzare e di conseguenza conoscere.

Una giornata di botteghe aperte e spettacoli, unita a cantieri tematici dedicati al suono, ai sapori e alla scultura.

Questi i “piatti forti” della Mostra dell’Artigianato, organizzata dal Comune di Bosconero.

Dopo le quindici edizioni locali che hanno registrato migliaia di visitatori, domenica 14 maggio a Bosconero Canavese si presenta la 16° manifestazione che ormai è annoverata nell’ambito degli eventi a carattere regionale/nord-ovest riguardante questo tipo di kermesse.

Decine e decine di bancarelle daranno vita ad un serpentone variopinto con tanti prodotti dell’artigianato Canavesano, senza dimenticare i prodotti tipici dell’enogastronomia e i vari spettacoli musicali.

Una esposizione originale sarà quella dei trattori e auto d’epoca, e per dar modo a tutta la famiglia di svagarsi senza pensieri, è prevista un’animazione per i più piccoli compresa una esibizione equestre.

Alla mostra partecipano artigiani d’eccellenza, produttori, artisti e scuole professionali provenienti non solo dal Piemonte, ma anche dalla Valle d’Aosta, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna.

Il programma prevede una serie di eventi all’insegna del “saper fare” e vede riconfermati i percorsi tematici: cantieri delle sculture, dei sapori e dei suoni.

Oltre a queste tradizionali proposte verrà allestita la sezione “arte e natura”, dedicata ai orovivaisti, al biologico e alla bioedilizia.

A Bosconero saranno presenti bancarelle e punti di ristoro, le dimostrazioni dal vivo serviranno ad illustrare tutto l’iter della produzione agricola del territorio Canavesano.

«Siamo molto soddisfatti dell’ultima edizione, la prima regolare dopo la pandemia del Covid 19 – ha dichiarato  la sindaca Paola Fornerisabbiamo veramente avuto un ottimo afflusso nonostante il meteo non proprio favorevole, specialmente nel pomeriggio a partire dalle 15, quando guardando dall’alto la piazza e l’incrocio con le vie non si vedevano che teste una vicina all’altra»

L’ingresso alla manifestazione è completamente gratuito e per informazioni si può telefonare al numero 0119889616 oppure consultare il sito del Comune di Bosconero all’indirizzo www.comune.bosconero.to.it

Redazione di Vercelli

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Anche ieri, venerdì 24 marzo, malgrado i ripetuti avvisi e gli articoli apparsi sulla stampa negli ultimi giorni, un cittadino 48enne di Biellalocalità Cossila S. Giovanni è stato sanzionato per aver dato fuoco ad una catasta di residui di potature in periodo di divieto.

I Carabinieri Forestali di Biella hanno avvistato nella mattinata di oggi una colonna di fumo visibile da grande distanza e, accorsi sul posto, hanno trovato l’uomo accanto al fuoco in una radura, armato solo di un forcone e senza alcuna disponibilità di acqua vicino a sé.

Dopo esser stato costretto a spegnere le fiamme aiutato dai militari dell’Arma, è stato sanzionato (€ 400,00) ai sensi della L.R. 15/2018.

Si rammenta che il divieto di bruciare residui vegetali permane fino al prossimo 31 marzo p.v.

Redazione di Vercelli

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