Mese: Marzo 2023
Un cambiamento di volti, metodi, visione.
Lo ha promesso almeno a tre riprese, domenica sera, nel corso del suo primo incontro di Segretario Politico nazionale del Partito Democratico.
Quindici minuti nel corso dei quali, con oratoria consumata, ha mandato messaggi, immaginato una direzione di marcia, appiccicato post it alle agende propria e altrui (ha, anche, bevuto due o tre volte a canna da un brick di qualcosa che si intuiva Ace o robe simili, ma amen, concediamo che mancassero i bicchieri, anche di plastica), annunciato un’opposizione senza sconti al Governo di Giorgia Meloni.
Insomma, a modesto parere di chi scrive, un bell’intervento, capace di suscitare interesse, anche per il personaggio, per un nuovo leader nazionale che farà la propria strada, giocherà una partita inedita, cercherà di rimettere al centro dell’agone politico il Pd e, ci vuole poco a preconizzarlo, si tornerà comunque a parlare di politica nel senso proprio della parola.
In bocca al lupo.
Ma c’è un problema: a Livorno Ferraris pare non l’abbiano né vista né sentita.
Ed è forse anche per loro, per il Pd di Livorno, che Elly Schlein, sorniona, ha parafrasato un’icona del femminismo americano, (Lisa Levenstein, autrice del libro They didn’t see us coming), suggerendo: anche questa volta, non ci hanno visto arrivare.
Ma andiamo con ordine.
***
Dunque, bisogna sapere che, a metà maggio prossimo, a Livorno Ferraris si andrà al voto per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale.
La maggioranza uscente, eletta con l’attuale Primo Cittadino, Stefano Corgnati, fu un originale esperimento politico di neo doroteismo.
Pur di comandare e gestire scampoli di potere, si ammucchiarono tutti insieme quelli del Pd, destri ed ultradestri.
Registi indiscussi dell’operazione due vecchie glorie Pd, Luigi Bobba e Guido Nobilucci, che convinsero quelli del Circolo Dem della città di Galileo.
Poi vi è chi ipotizza come l’idea di maritare, al tandem costituito da Corgnati e Franco Sandra, qualche mosca cocchiera Pd (purchè non disturbasse più di tanto) sia stata partorita in quel di Torino, levatrice l’attuale Sindaco della Mole, Stefano Lo Russo , collega al Politecnico di Corgnati.
Vai a sapere.
Il fatto è che, oggi, i neo dorotei del Pd si starebbero preparando a bissare l’inciucio di Corgnatopoli.
Si sarebbe lasciato sfuggire l’indiscrezione, in qualche recentissima occasione, il Segretario del Circolo, Beppe Carando.
Gli epigoni di Flaminio Piccoli, Mariano Rumor, Toni Bisaglia (in sigla, Pi.Ru.Bi.) del Pd, come potranno fare digerire al partito le simpatie dichiaratamente meloniane del candidato Sindaco Franco Sandra?
Ce la faranno? Non ce la faranno?
Comunque, se proprio vogliono l’estinzione del Pd, sono, in fondo, fatti loro.
Se Elly Schlein assicura: saremo un bel problema per il Governo di Giorgia Meloni, a Livorno Ferraris si preferisce un’altra, più melodica iridescenza della cultura d’Oltreoceano: non tanto il femminismo della Levenstein, ma il pop di Roberta Flack “Killing me softly, with his song”.
Se il Pd deve proprio morire, allora tanto vale farlo morire “dolcemente”.
Il pianeta che vive e cambia. Il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente è il titolo della relazione che Sabrina Mugnos ha tenuto alla convivale del Rotary Club Sant’Andrea Vercelli-Santhià-Crescentino lo scorso 1 marzo.
La vulcanologa, divulgatrice scientifica e giornalista freelance, vercellese di adozione ma spezzina di nascita, ha sviluppato una piacevole chiacchierata sui diversi volti del pianeta, quello geologico, atmosferico e oceanico, tutti tra loro collegati per dare origine alle manifestazioni climatiche.
La geologia del pianeta e le sue complesse dinamiche si manifestano di continuo e l’uomo nulla può fare per impedirlo, salvo conoscerle e temerle.
L’energia “endogena” del pianeta si libera dall’interno verso la superficie con i terremoti e le eruzioni vulcaniche, che portano in superficie la lava e immettono in atmosfera gas e ceneri.
Purtroppo, i terremoti non si possono prevedere, per cui, in un paese a forte sismicità come il nostro, sta a ciascuno di noi fare auto-prevenzione, adottando i criteri antisismici per le costruzioni e apprendere elementari cautele che possono aiutare a difenderci dalle conseguenze dei terremoti.
L’attività vulcanica può essere molto più distruttiva dei terremoti.
I super vulcani in grado di produrre effetti devastanti intorno a loro e cambiare il clima del pianeta sono tanti in giro per il mondo, come Yellowstone e i vulcani indonesiani, ma anche in Italia abbiamo i Campi Flegrei.
Per altri vulcani meno pericolosi, quali il Vesuvio, gli insediamenti umani dovrebbero – il condizionale è d’obbligo – essere tenuti lontani perché i loro effetti eruttivi, seppur limitati rispetto ai super vulcani, non possono essere contenuti. Si tratta di stabilire una sorta di simbiosi tra ambiente e insediamenti umani come avviene intorno all’Etna e a Stromboli dove i rischi per l’uomo di fronte alle attività eruttive sono molto contenuti.
Per quanto riguarda il clima è innegabile che siamo di fronte ad un rapido riscaldamento del pianeta.
Se è vero che nel corso della storia si sono susseguiti cicli di glaciazioni, è anche vero che quello che sta succedendo dall’inizio della rivoluzione industriale non ha precedenti, con l’incremento rapidissimo della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera e il conseguente aumento della temperatura media terrestre di circa 1 °C.
Uno degli effetti del riscaldamento è sotto gli occhi di tutti con la siccità e il ritiro delle calotte glaciali, come in Islanda e Groenlandia, ma anche dei ghiacciai non solo sulle nostre Alpi. Il motivo è ormai ben noto.
Il clima del Mediterraneo è influenzato dalla alterna presenza dell’Anticiclone delle Azzorre e dell’Anticiclone africano che condizionano i movimenti delle perturbazioni atlantiche e siberiane. Ormai è prevalente la presenza anche su tutta l’Europa dell’Anticiclone africano con le sue bolle di calore perduranti e che tiene lontano le correnti umide e portatrici d piogge. Ne consegue che le alte temperature estive provocano il rapido ritiro dei ghiacci che non è compensato da precipitazioni in grado da riportarli in equilibrio e così alimentare i fiumi, che a loro volta si riducono sempre di più.
Ma gli effetti dei mutamenti climatici possono essere tanti altri e certamente non prevedibili, come ad esempio lo scioglimento delle calotte ghiacciate della Groenlandia che cambia la salinità dell’Oceano Atlantico e che potrebbe, forse, influenzare il percorso della Corrente de Golfo.
Grazie ai suoi viaggi, soprattutto verso il Nord del Pianeta cui ha recentemente dedicato un libro, Sabrina Mugnos ha riportato anche tantissimi aneddoti e riferimenti che, con l’attento uso di termini scientifici e grazie alla grande comunicatività, hanno aiutato la trattazione di temi scientifici complessi, il tutto senza il ricorso ad immagini!!
La serata è anche stata l’occasione per l’ingresso quale nuovo Socio del Rotary Sant’Andrea del professor Alessandro Stecco, che è stato accolto con la tradizionale “spillatura”, cioè l’apposizione del distintivo del Rotary International da parte del Presidente Fabrizio Pissinis.
Erano anche presenti numerosi ospiti di altri Rotary Club, con l’Assistente del Governatore Benedetta Delleani, la Presidente del Rotary Club Vercelli Adriana Sala e il Presidente del Rotaract Sant’Andrea Federico Pizzamiglio.
Redazione di Vercelli
Una gradita sorpresa quella di domenica 26 febbraio per gli ospiti della struttura che hanno ricevuto la visita delle maschere che hanno portato gioia e allegria.
Gli anziani hanno potuto trascorrere momenti di svago e hanno apprezzato la sorpresa.
All’interno della struttura gli ospiti svolgono molte attività come cucito, puzzle e pittura grazie alla terapista occupazionale Dott.ssa Samantha Bono, inoltre con il progetto dell’osteopata Dott.ssa Chiara Mosso si presta molta attenzione al loro recupero psico terapeutico e fisiatrico.
Redazione di Vercelli
Riceviamo e pubblichiamo
Prosegue la nostra iniziativa di Consiglieri d’opposizione per la comunicazione delle segnalazioni e lamentele arrivate al numero Whatsapp 3516353297, attivo dal 31 ottobre scorso.
Molti sono stati i messaggi arrivati dai cittadini, noi li abbiamo esaminati e ne abbiamo evidenziato un gruppo che ben identifica i problemi esistenti nella nostra città.
Vogliamo perciò portarli a conoscenza dei Gattinaresi e dell’Amministrazione Comunale, affinché vengano risolti al più presto.
Illustriamo sinteticamente le seguenti criticità, corredandole con alcune fotografie.
– Dipinti sui muri del lavatoio hanno l’approvazione delle Belle Arti?;
– Via Massimo d’Azeglio, uno strato di vegetazione infestante ricopre i bordi della strada;
– Verifica sufficienza e pendenza di scivoli per carrozzine in alcuni marciapiedi e attraversamenti stradali;
– Realizzazione percorsi per disabili al cimitero per raggiungere tutti i campi;
– Sovente i marciapiedi sono percorsi da biciclette e monopattini che sfiorano i passanti creando loro disagio, invece di circolare nella carreggiata stradale;
– Via Bellini, a monte delle abitazioni esistenti scorre un canale di raccolta acque piovane a monitoraggio di possibili smottamenti collinari, occorre verificare periodicamente la sua efficienza per garantire l’incolumità delle sottostanti abitazioni (foto 1);
– Via Bellini, sulla banchina della via è installato un vecchio palo ENEL in disuso, che, se rimosso, faciliterebbe la circolazione nel tratto di strada, inoltre la banchina non è stata asfaltata nell’ultimo intervento effettuato, con conseguente crescita di vegetazione su di essa (foto 2 e 3);
– I cestini posti lungo le vie debordano di rifiuti e sacchi neri (foto 4 e 5);
– Via Fornace, i lavori SII sono interrotti da parecchio tempo ma l’asfalto non è stato ripristinato (foto 6 e 7);
– Via Lamarmora, permangono da tanto tempo i ponteggi a protezione del crollo presso la ex casa delle Suore, l’Amministrazione Comunale non potrebbe proporsi per una soluzione del problema?;
– Corso Garibaldi, asfaltatura banchina da tempo in queste condizioni, non è certo un bel biglietto da visita per chi entra in città (foto 8);
– Corsi Valsesia e Vercelli, gli attraversamenti pedonali rialzati e i limiti di velocità presenti non sono sufficienti a limitare l’eccessiva velocità di transito di alcuni autoveicoli;
– Pavimentazione in cemento presso il fabbricato della Ca’ d’Assi in precario stato manutentivo, potrebbe essere causa di danno alle persone che passeggiano nei pressi (foto 9);
– Corso Valsesia n° 52, le borchie segna parcheggio risultano eccessivamente rumorose quando gli autoveicoli scorrono su di esse;
– Corso Valsesia di fronte il palazzo comunale, da parecchio tempo l’attività di ristorazione presso il dehors dell’attiguo bar risulta interrotta, ci si domanda se tale situazione sia dovuta ad un contrasto con le norme urbanistiche comunali;
– Alcuni tratti dei parapetti di protezione lungo la roggia marchionale. Il Comune dovrebbe segnalare a chi ha il compito di manutenere i suddetti manufatti. Il paese del buon vivere (per qualcuno) (foto 10 e 11).
Come appare con chiarezza, si ripetono le lamentele specialmente per la situazione asfalti e la presenza di rifiuti, problemi per i quali un intervento risulta urgente.
Come sempre ringraziamo tutte le testate giornalistiche che ci danno spazio e tutti i Cittadini che collaborano a segnalare le negatività presenti nel “Paese del buon vivere”, che noi facciamo nostre e continueremo a pubblicare, previa attenta selezione.
Gattinara, 2 marzo 2023
I Consiglieri Comunali
Goldin, Patriarca, Barattino e Petterino
Redazione di Vercelli
Potrebbero (forse) essere revocabili, ma, almeno per ora, ci sono e con tanto di protocollo.
Oggi, 2 marzo, la Signora Enrica Poletti ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di Delegata alla Cultura del Comune di Varallo Sesia, rimettendo la delega al Sindaco Piero Bondetti.
Cliccando qui la lettera di dimissioni.
Come è noto, l’Assessore Poletti è titolare anche di altre importanti deleghe (servizi sociali, sanità, Personale), si vedrà se intenderà, eventualmente, rinunciare anche a questi incarichi.
Il giorno 6 febbraio le classi 3I e 3D dell’indirizzo Turismo dell’I.I.S. Cavour di Vercelli si sono recate in visita didattica presso l’Agorà Palace Hotel di Biella accompagnate dai proff. Elena Ingrao, Katia Petrassi, Eloisa Massola e Gianfranco Ricca.
Gli alunni sono stati accolti dalla General Manager e Direttrice dell’Hotel dott.ssa Carolina Tosetti.
I ragazzi hanno avuto modo di entrare in contatto con una struttura all’avanguardia nel campo delle imprese ricettive sia per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti informatici e gestionali che rispondono alle esigenze organizzative e produttive sia per quanto concerne l’aspetto innovativo del risparmio energetico e della green economy che da qualche anno è al centro della strategia gestionale dell’hotel stesso.
La visita si è articolata in due tempi.
In un primo momento il gruppo ha visitato alcuni piani della struttura ricettiva dove erano ubicate le diverse tipologie di camere partendo dalle suite fino alle camere classic.
Successivamente la direttrice ha incontrato gli alunni presso la sala convegni, dove ha illustrato e approfondito argomenti e contenuti che sono oggetto della programmazione curriculare svolta a scuola come per esempio le fasi del ciclo cliente (dal primo contatto fino al check out), le caratteristiche del prodotto-soggiorno, modalità di fidelizzazione del cliente, le tecniche di determinazione del prezzo di vendita, l’organizzazione aziendale.
Tutti questi aspetti della gestione d’impresa hanno come scopo quello di conciliare la redditività d’impresa con la massima soddisfazione delle esigenze della clientela.
La visita didattica è inserita all’interno di una serie di altri eventi che coinvolgeranno gli alunni delle classi terze dell’indirizzo Turismo nell’ambito delle attività di PCTO dell’Istituto Cavour.
Redazione di Vercelli
Febbraio è stato un mese costruttivo e divertente per le classi terze e quarta del Dipartimento di Informatica dell’ITI G.C. Faccio di Vercelli, grazie agli incontri formativi relativi al percorso “Prototipare sistemi interattivi con il block coding” progettato nell’ambito del PNRR. Gli studenti, sotto la guida del prof. Davide Spallazzo e dei dottorandi Martina Sciannamè e Nicola Besana del Politecnico di Milano – Dipartimento di Design, dopo una fase di brainstorming iniziale, hanno lavorato suddivisi in gruppi su progetti orientati ad “hackerare” oggetti di uso comune con lo scopo di modificare le abitudini dell’utilizzare in un’ottica più sostenibile. Ecco che alcuni oggetti che utilizziamo quotidianamente, grazie ai kit di moduli elettronici LittleBits, prendono vita e interagiscono con noi diventando censori di certi comportamenti (eccessivo consumo di energia, di dati o di gas …) o promotori di azioni più sostenibili per il nostro pianeta.
L’ultimo dei tre incontri previsti si è svolto a Milano Bovisa presso la sede del Politecnico e prevedeva per ogni gruppo l’assemblaggio del prototipo e la presentazione del progetto realizzato, esperienza che ha messo in risalto le qualità oratorie e persuasive dei ragazzi coinvolti.
Alcuni esempi di progetti realizzati: The Sneaky Mouse (un carrellino temporizzato che “fa scappare” il mouse lontano dall’utente troppo sedentario), Cestino Automatizzato (cestino dei rifiuti mobile che conteggia gli oggetti introdotti e incentiva al riciclo), MemoryLamp (lampada che indica all’utente il livello di occupazione della memoria del proprio dispositivo tramite il colore della luce emessa).
Al termine delle attività, un interessante tour all’interno dei laboratori dell’ateneo ed una presentazione dell’offerta formativa.
Stefano De Santis, uno degli studenti di quarta, ci racconta: “… penso che queste attività siano state un ottimo modo per scoprire qualcosa di nuovo, attraverso compiti semplici. Durante gli incontri in classe, ad esempio, ho scoperto quali sono le fasi che portano alla creazione di un qualsivoglia oggetto di uso quotidiano o meno. Con la visita ai laboratori ho allargato i miei orizzonti e ho conosciuto corsi di studi e ambienti nuovi, che sicuramente mi aiuteranno nella futura scelta di un corso di Laurea adatto alle mie inclinazioni”.
Redazione di Vercelli
Le conclusioni del Convegno sulla siccità che si è svolto alla inaugurazione della 44° Fiera in campo sono confluite in una serie di promesse e di impegni riguardanti non il domani ma un distante futuro.
Impegni finanziari modesti e distribuiti in un arco di tempo poliennale.
Si tratta di creare invasi e modificare una rete irrigua secolare di migliaia di km, creatasi per successivi interventi e gestita con perizia ed efficienza.
A corollario di queste promesse vi è stato auspicato un forte richiamo alla collaborazione di tutte le categorie agricole del Piemonte per gestire al meglio le attuali, scarse disponibilità idriche.
Tutti concordano sulla opportunità di affrontare la situazione con un’azione comune e concorde.
La risposta del ministro dell’ambiente Pichetto è di nominare un Commissario, con pieni poteri, alla gestione delle risorse idriche,
Con la sola eccezione della relazione introduttiva del presidente Carrà (ENR) dedicata alla analisi della situazione produttiva e commerciale della risicoltura italiana e delle ricadute delle iniziative e dei vincoli europei, non si sono ascoltate proposte operative su cosa fare oggi in vista di una stagione preoccupante per la siccità incombente, pur essendo nota la scarsità dell’innevamento delle Alpi, delle dighe semivote, delle sorgenti silenti, del lago Maggiore al livello di guardia.
Scarse risorse da affidare un Commissario, di nomina politica, forse privo di una qualsiasi, provata, esperienza gestionale specifica.
Di conseguenza l’Associazione dei Laureati in Scienze Agrarie e Forestali di Vercelli e Biella propone alcune iniziative che possono essere adottate subito, senza interferire sulla gestione aziendale, ma possono migliore la situazione.
Si tratta di operare sulla base del “buon senso”, utilizzando l’esperienza di chi ci ha preceduto nel secolo scorso.
I due principi basilari sono: trattenere l’acqua quando piove ed evitare di seminare il riso nei terrei sabbiosi con semina in asciutto e senza pesta in acqua.
I nostri padri hanno vissuto molte crisi di acqua, pertanto non solo hanno istituito le valbe (terreni in cui la risicoltura era turnata) ma avevano anche introdotto la pesta dei terreni sabbiosi per limitare il consumo idrico.
L‘effetto della pesta nei terreni leggeri è stato rilevato con la sperimentazione eseguita nel 1966 con dati pubblicati da Tournon al 6° Convegno internazionale della risicoltura.
Nel rapporto sono riportati i consumi idrici specifici con la pesta meccanica in acqua eseguita con diversi attrezzi e modalità.
Dalla tabella riassuntiva risulta che, in assenza di pesta il consumo idrico era di 16,6 l/s/ha mentre con la pesta in acqua, con ruote a gabbia scendeva a 2,5 l/s/ha.
Quindi prossima allo standard del vercellese (3/s/ha) ed i 2 l/s/ha della Baraggia.
Pertanto è una questione di buon senso evitare di coltivare il riso con semina in asciutto nei terreni sciolti specie in situazione di scarsa disponibilità idrica senza eseguire la pesta in acqua.
Iniziative operative possibili a breve
Innalzamento delle ripe ed arginature delle camere così da trattenere l’acqua della pioggia. (5cm = 100 milioni di mc)
apertura di solchi per la distribuzione dell’acqua nei terreni sabbiosi e per facilitare la gestione in quelli normali (asciutte di radicamento e trattamenti)
prepararsi alla gestione di corpi d’acqua limitati e con turnazioni più lunghe
rinunciare al riso nei terreni bibuli non sottoposti a pesta in acqua (tabella Tournon VI° Convegno Internazionale sul Riso)
Sperando che questi suggerimenti sortiscano un qualche positivo effetto ed in attesa di un andamento climatico più benevolo l’Associazione spera di aver richiamato l’attenzione dei risicoltori e fornire suggerimenti per gestire al meglio le risorse idriche del territorio.
Antonio Finassi – Presidente
Redazione di Vercelli
Torna l’appuntamento con la manifestazione “Bentornata Gardensia” che si svolgerà in 5 mila piazze italiane nelle date sabato 4, domenica 5 e mercoledì 8 marzo.
Scopri come averle nella tua provincia su: https://www.aism.it/struttura/sezione_provinciale_aism_biella/gardensia
Elenco le postazioni in cui saremo presenti:
Biella: CC Gli Orsi sab-dom-mer 8, CDA Esselunga I Giardini sab-dom-mer 8, Via Italia altezza Trinità sab-dom, Chiavazza Piazzale della Parrocchia ven-sab-dom; Chiesa San Sebastiano dom, Caffè Torino, Colorificio Athena, Farmacia San Paolo, Love Marylin; Andorno: Conad sab; Bioglio: parrocchia; Brusnengo: Piazza; Candelo: Conad sab; Cossato: Conad sab, Piazza Chiesa sab e dom, Parrocchia Ronco di Cossato dom, Parrocchia La Speranza sab e dom; Gaglianico: Biella Scarpe sab e Conad sab; Lessona: Farmacia Lodigiani; Mongrando: Conad sab mat; Occhieppo Inf: Famila sab mat, Conad sab; Pettinengo Piazza; Pollone; Ponderano: Ospedale mer; Quaregna Cerreto: Esselunga sab e dom; Parrocchia sab e dom; Salussola: Gruppo sportivo PGS; Sandigliano; Sordevolo: Chiesa; Strona forse: Piazza e parrocchia; Tollegno: parrocchia; Valdilana: Conad Valle Mosso sab, Conad Ponzone sab mat, Pasticceria Maniscalco-Rainero sab-dom, Santuario della Brughiera dom pom; Valle San Nicolao: parrocchia dom; Verrone: parrocchia; Vigliano B.se: Galleria Bennet, Iper Gross sab mat.
Si ringraziano oltre a tutte le attività commerciali, Parrocchie, aziende e associazioni qui sopra citate che ospitano i nostri volontari o che propongono alla loro clientela le nostre piantine, anche i Comuni di Biella, Cossato, Quaregna Cerreto, le aziende o ass.ni: Bon Prix, Direzione Sanitaria Ospedale degli Infermi, Filati Buratti, Fineco, Odos Group ed i nostri collaboratori: Angeli in Moto, Ass.ne Alpini di: Andorno, Bioglio e Valle S. Nicolao, Chiavazza, Cossato, Pettinengo, Trivero, Vigliano; A.N. Bersaglieri Biella, Pionieri CRI Cossato, Pro Loco di: Brusnengo, Sordevolo; Società Operaia Mutuo Soccorso e Fondazione Pier Giorgio Frassati di Pollone.
In Valsesia il Gruppo Operativo Valsesia presiederà nei paesi di: Borgosesia Via XX Settembre sab-dom, Gattinara Piazza Italia sab, Quarona c/o Centro Commerciale Il Picchio, Valduggia Piazza centrale sab, Varallo Piazza Vittorio Veneto dom.
Si può donare anche con il numero solidale 45512
Gardensia ritorna alle origini.
Sarà di nuovo nelle piazze italiane in occasione della Festa della Donna e tornerà con due fiori: la gardenia e l’ortensia.
Una unione simbolica per rappresentare lo stretto legame che c’è tra le donne e la sclerosi multipla perché la SM è DONNA: colpisce le donne in misura doppia rispetto agli uomini.
L’età di esordio della malattia è quella dei grandi progetti della vita, quando si è proiettati verso il mondo del lavoro, si progettano energie verso la creazione di propri legami sentimentali e la famiglia.
La SM entra nella vita delle persone per lo più tra i 20 e i 30 anni. Da questa malattia non si guarisce e non si può gestire da soli, coinvolge tutta la famiglia.
Ecco perché, promossa da AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla – torna “Bentornata Gardensia”, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Sabato 4, domenica 5 e per l’8 marzo, giornata Internazionale della donna, in 5 mila piazze italiane, 14 mila volontari ricordano a tutti il valore della manifestazione, attraverso la quale invitano a scegliere una pianta di gardenia o una di ortensia o entrambe per sostenere la ricerca scientifica, l’unica arma oggi per sconfiggere la sclerosi multipla anche per garantire risposte di cura, di assistenza e di supporto a tutte le persone con SM e patologie correlate.
Chiara Francini attrice, conduttrice e scrittrice, ambasciatrice di AISM è il volto di Gardensia già dalla sua prima edizione. Anche quest’anno ha voluto stare al fianco di AISM per sostenere la lotta alla sclerosi multipla.
Già da ora è possibile prenotare le proprie piante di gardenia e di ortensia, a fronte di una donazione minima di 15 euro, contattando la Sezione Provinciale della propria città il cui elenco è consultabile su http://www.aism.it/gardensia.
Cos’è la SM.
Cronica, imprevedibile e invalidante, la sclerosi multipla è una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale.
Spesso provoca disabilità, anche grave.
Il 50% delle persone con SM è giovane e non ha ancora 40 anni. Colpisce le donne due volte più degli uomini.
È la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti dopo i traumi.
In Italia sono 133 mila le persone colpite da sclerosi multipla, 3.600 nuovi casi ogni anno: 1 ogni 3 ore.
La causa e la cura risolutiva non sono ancora state trovate ma grazie ai progressi compiuti dalla ricerca scientifica, esistono terapie e trattamenti in grado di rallentare il decorso della sclerosi multipla e di migliorare la qualità di vita delle persone con SM. Per questo è fondamentale sostenere la ricerca scientifica.
Tra le patologie correlate alla SM vi è la neuromielite ottica (NMO), che ha un quadro di bisogni e di interventi sanitari e socio-assistenziali assimilabili alla SM.
Anche un Numero solidale per donare: il 45512 permette di raccogliere altri fondi destinati alla ricerca, e nello specifico, al progetto “PROMOPRO-MS DIGITAL EDITION” promosso da FISM, la fondazione di AISM per valutare la progressione della malattia e predirne l’andamento.
La persona partecipa alla ricerca come protagonista, come esperto della sua malattia, grazie alla condivisione dei dati raccolti in continuo sul suo stato di salute. Scopo di questo progetto è valorizzare i dati autoriportati, identificando algoritmi di predizione di eventi, così da pianificare, personalizzare e ottimizzare la gestione della malattia e l’efficacia dei trattamenti terapeutici, in particolare riabilitativi.
La digital edition è l’evoluzione digitale del progetto che permetterà di raggiungere direttamente le persone con SM. Attraverso una app sui propri smartphone le persone con sclerosi multipla coinvolte nello studio potranno monitorare il proprio stato di salute, contribuire al progetto interfacciandosi con i sanitari in maniera più consapevole.
L’algoritmo è stato messo a punto da un team di ricercatori guidati da Giampaolo Brichetto, Coordinatore Ricerca in riabilitazione FISM e Direttore Sanitario del Servizio Riabilitazione AISM Liguria. Gli importi della donazione con numero solidale saranno di 5 o 10 euro da chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WindTre, Fastweb e Tiscali, di 5 euro da chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile e di 2 euro con SMS da cellulare personale WindTre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali.
Come curare la tua gardenia e l’ortensia.
Nel pieghevole, con tutte le informazioni sulla malattia e distribuito con le piantine nelle piazze italiane, inquadrando il QRCODE si possono avere utili spunti e consigli per mantenere più a lungo queste piante sempreverdi e profumate, protagoniste di primavera.
Diventa volontario.
Aiuta AISM a raggiungere traguardi importanti per fermare la sclerosi multipla.
L’appello è donare qualche ora del proprio tempo al fianco delle persone con SM e nelle attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi come Gardensia. Scendi in piazza anche tu!
Chi è AISM.
L’AISM, insieme alla sua Fondazione (FISM) è l’unica organizzazione nel nostro Paese che da oltre 50 anni interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, indirizzando, sostenendo e promuovendo la ricerca scientifica, contribuendo ad accrescere la conoscenza della sclerosi multipla e dei bisogni delle persone con SM promuovendo servizi e trattamenti necessari per assicurare una migliore qualità di vita e affermando i loro diritti.
Redazione di Vercelli