Mese: Marzo 2023
Fatica ma porta a casa l’ottava vittoria su altrettanti incontri l’Amatori Vercelli nel campionato di serie B di hockey pista.
I gialloverdi, impegnati ieri sera, sabato 11 marzo, sulla pista di Lodi contro i padroni di casa del Wasken, si sono imposti 2-1.
Decisiva la doppietta di Ortiz.
Non c’è stata, dunque, la solita goleada alla quale Tarsia e compagni avevano abituato i propri tifosi.
Merito di un Wasken Lodi dimostratosi avversario coriaceo e di una serata “appannata” dei gialloverdi, troppo imprecisi in alcuni frangenti del match.
Primo tempo che si chiude sullo 0-0, con il Lodi che deve recriminare per un rigore tirato da Fiezza, al 20’50”, e parato da Errico.
Nella ripresa i ritmi si alzano, entrambe le squadre puntano alla vittoria e la partita diventa gradevole.
Passano in vantaggio i padroni di casa al 28’57” con una rete di Orsi.
L’Amatori non subisce il colpo, non si disunisce e trova quasi subito il pareggio.
E’ il 30’57” quando il direttore di gara estrae il cartellino blu per Grassi, concedendo un tiro diretto ai vercellesi, realizzato con freddezza da Ortiz.
Al 39’21” Wasken Lodi che avrebbe l’occasione per tornare in vantaggio: cartellino blu per Bernabè, tiro diretto di Monticelli che Errico neutralizza.
L’Amatori capisce che è meglio non correre troppi rischi e cerca di stanare la difesa lodigiana.
La rete della vittoria arriva ancora da un tiro diretto, concesso per atterramento di Ortiz e raggiungimento del decimo fallo da parte dei padroni di casa.
Si incarica del tiro ancora Ortiz che batte imparabilmente l’estremo difensore del Lodi.
E’ il 48’20”, nella manciata di secondi mancanti alla sirena finale i gialloverdi gestiscono al meglio il gioco, “nascondendo” la pallina agli avversari e chiudendo con l’ennesima vittoria di una stagione finora perfetta.
In classifica Amatori che allunga sulle dirette avversarie.
I gialloverdi salgono a quota 24 punti, con +8 proprio sul Wasken Lodi e +7 sull’Agrate Brianza (che sarà impegnato sabato prossimo, 18 marzo, in trasferta contro il Roller Lodi).
Praticamente ipotecato il primo posto nel girone, a 6 giornate dalla fine, che significherebbe anche qualificazione alle finali per la promozione in serie A2.
Ora inizia la lunga settimana, in casa gialloverde, che porterà alla finale di Coppa Italia, in programma sabato prossimo, 18 marzo, alle 15, a Trissino, contro il Pumas Viareggio di Mirko Bertolucci.
Il Tabellino
Amatori Wasken Lodi – Hockey Amatori Vercelli: 1-2 (0-0; 1-2)
Amatori Wasken Lodi: Raveggi (P), Orsi, Fiazza, Monticelli, Scapin, Zanelli, Broglia, Borsa, Grassi, Reggio (P). All.: Sanpellegrini
Hockey Amatori Vercelli: Errico (P), Maffè, Tarsia, Ortiz, Gallotta, Bernabè, Vercellotti S., Cremaschi, Lucido, Chiavaro (P). All.: Ortogni
Arbitro: Brambilla
MarcatorI: 28’57” Orsi (L); 30’57” Ortiz (TD-A); 48’20” Ortiz (TD-A)
Falli di squadra: Wasken Lodi – 10; Amatori Vercelli – 9
Espulsioni Temporanee: Grassi (L); Bernabè (A)
tiri diretti: Wasken Lodi – 1 (0); Amatori Vercelli – 2 (2)
Rigori: Wasken Lodi – 1 (0); Amatori Vercelli 0
Redazione di Vercelli
La cronaca di oggi, 12 marzo, si apre con la notizia del sinistro stradale verificatosi attorno alle 15 di oggi, lungo la strada delle Grange, in territorio comunale di Lignana, nei pressi della Floricoltura Viaro.
Per cause che sono al vaglio degli Inquirenti (sul posto il Servizio 118, oltre ai Vigili del Fuoco ed i Carabinieri) una Jeep è finita fuori strada, rovinando nel cavo irriguo che costeggia la massicciata stradale, fermando la propria corsa contro il manufatto di un piccolo ponte in muratura che porta al piano di campagna: non sono coinvolte altre vetture.
Feriti e ricoverati all’Ospedale S.Andrea di Vercelli entrambi gli occupanti della vettura che, da prima sommarie informazioni, non risulterebbero in gravi condizioni.
Acqui Terme (AL) 11-03-2023
Due A Volley – S2M Volley Vercelli 0-3 18/25 16/25 18/25
S2M Volley Vercelli: Avilia (11), Bertinazzi (5), Breda ( L1), De Ambrogio, Fenoglio, Ippolito (4), Lupo Laura (13), Mastronardi (9), Ogliaro (6), Patrucco (3), Saino (L2),Trasente, Vattimo (2), Vercellone. All. Gherardi, Vigliani.
Con il recupero di tutte le atlete infortunate, la S2M Volley ritorna a conquistare la vittoria per 3-0.
Opposte ad Acqui Terme contro il Due A Volley, le atlete di Gherardi e Vigliani sono tornate a giocare una buona pallavolo.
La partita è stata gestita bene da Vattimo e compagne, senza che le avversarie potessero fare di più, come dimostrato dai parziali dei tre set.
Da segnalare l’ottima prestazione di Avilia che schierata in pianta stabile da opposta ha giocato come una veterana.
Si è rivista in campo per tutti i tre set anche la Capitana Bertinazzi, che ha ridato solidità sia in attacco che a muro nella posizione di centrale.
Una menzione particolare va al libero Gloria Saino, che ha difeso ogni palla ed ha ricevuto in modo eccellente, strappando gli applausi anche allo sportivissimo pubblico avversario, permettendo alle compagne di avere la possibilità di contrattaccare.
Il prossimo impegno per Mastronardi e compagne è previsto sabato 18 marzo alle ore 17.00 contro la terza forza del Campionato il Lilliput Settimo Torinese.
Un impegno difficilissimo.
Redazione di Vercelli
(marilisa frison) – Un bene prezioso da custodire: l’acqua, questo l’argomento trattato all’interno dei “Sentieri della conoscenza”, giovedì 9 marzo 2023, alle 21, in Biblioteca Civica F. Brunod, organizzato dalla parrocchia di Trino e l’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro di Vercelli in collaborazione con il Comune di Trino.
Un argomento importante che sta a cuore un po’ a tutti, molte le persone intervenute sensibilizzate dal problema che si sta verificando a causa di questa siccità e dal cambiamento climatico degli ultimi anni.
Non tutti gli abitanti del nostro pianeta hanno l’acqua di cui avrebbero diritto, ciascuno di noi quotidianamente consuma più acqua di quanto avrebbe bisogno. Ogni nostra attività richiede un consumo d’acqua e genera la cosiddetta impronta idrica.
Il parroco don Patrizio Maggioni nel portare i suoi saluti, ha detto: “che l’acqua è vita, ed essere sensibili all’argomento e non essere indifferenti vuol dire aiutare a vivere”.
Mentre l’Assessore alla cultura Silvia Cottali nell’esprimete i suoi saluti, ha ringraziato gli organizzatori per aver portato a discutere su un argomento di interesse di tutta la comunità.
Ad aprire la tematica Marina Rasore, responsabile dell’Ufficio Pastorale Sociale e del lavoro della diocesi di Vercelli, che dopo aver elencato quanto era stato fatto dal parroco e dalla parrocchia per la pace dall’inizio della guerra, ha evidenziato che anche questo incontro ha a che fare con la pace, perché ci sono vere guerre e conflitti in crescita per l’acqua.
Ad entrare nel vivo dell’argomento con dati alla mano la dott.sa Francesca Vietti, dell’Ufficio Pastorale Sociale e del lavoro della Diocesi di Biella, che con le quattro diocesi di Biella, Vercelli, Novara e Casale, che sono state storicamente abituate a riflettere insieme su temi ambientali, a un certo punto si sono dette:
“abitiamo in terre che hanno da sempre avuto una grossa disponibilità d’acqua, abbiamo costruito con quest’acqua i nostri habitat e la nostra economia, che sono economie e habitat di pregio, ma adesso ci sembra che ora non disponiamo più degli stessi quantitativi d’acqua”.
Però non gli sembrava un atteggiamento cristiano giudicare così di “pancia”, pertanto, hanno voluto darsi uno schema di lavoro per farsi delle domande e darsi delle risposte.
Sui problemi ambientali hanno voluto mettere al centro l’acqua. L’acqua principio vitale, l’acqua patrimonio universale e l’acqua bene comune, da lì sono partiti e si sono interrogati sul valore etico e religioso di questo bene.
Dopodiché è stato esaminato da un punto di vista esistenziale e sociale. Cioè si sono fatti due domande: come sta l’acqua nel nostro territorio? Quanta ce n’è e quale qualità ha quest’acqua? E poi ancora se ci sono problemi o criticità, cosa possiamo fare noi?
E sono partiti dalle parole di Papa Francesco nella “Laudato sì”, e se tutto è connesso, il nostro modo di vivere e in particolare rispetto l’uso che facciamo dell’acqua, è ancora compatibile e sostenibile con il creato e l’ambiente in cui abitiamo?
Perché abbiamo sempre fatto così, perché qui c’è sempre stata molta acqua, le cose che stiamo facendo ancora in un certo modo sono ancora sostenibili dall’ambiente o ci viene piuttosto chiesta una conversione ecologica?
Ci viene richiesto che in un momento in cui ci rendiamo conto che i nostri comportamenti non sono più sostenibili apriamo un pochino la nostra mente e cambiamo un po’ il nostro stile di vita.
E da qui sono partiti a valutare e controllare il territorio delle quattro diocesi, un territorio di un milione di persone, di cui fa parte anche Trino, che spazia dall’alta montagna al confine della Svizzera fino a sud del Po e delimitato a est e ovest dal corso del Ticino e della Dora Baltea. Un bacino molto ricco di acque dolci, che abbiamo trasformato e sfruttato per le nostre necessità: l’agricoltura, l’energia, l’elettrica, per l’industria tessile, per il turismo, facendo sentire la nostra impronta idrica con la nostra presenza sempre più intensa e le cose non sono più come prima.
E lo hanno dimostrato con dati alla mano rilevati su statistiche e siti internet.
La direttiva europea 60 del 2000 ci dice: “l’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, ma è un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale”. Partiamo da questo principio per difendere questo bene prezioso.
Poi Francesca ha fatto vedere le slide dei vari corsi d’acqua, i vari reticoli, naturali e artificiali e ha parlato delle sostanze chimiche inquinanti presenti e dai rilevi nei sei anni 2014/2019, il 90% del corsi d’acqua del nostro territorio è risultato buono.
Però se prendiamo il periodo 2012/2014 la percentuale era il 93%, quindi anche se di poco peggiorato. Ha fatto notare che le portate dell’acqua nel mese di febbraio 2023 sono state inferiori a quello che dovrebbero essere e servono politiche per provvedere a bacini, alle manutenzioni per le perdite medie del 30% sulle tubazioni dell’acquedotto e cercare di raccogliere l’acqua da incanalare.
Oltre agli strumenti istituzionali, si possono affrontare questi problemi coinvolgendo le scuole e sensibilizzando i ragazzi.
È importante non sprecare questo bene comune, se si sprecano gli alimenti si spreca acqua.
Pensate che per avere un litro di latte ci costa 683 litri d’acqua, perché per produrre un litro di latte la mucca deve mangiare 3 kg. di erba medica e per far crescere 3kg. di erba medica servono appunto 683 litri d’acqua.
Per una tazzina di caffè ne servono 140 litri, per produrre un paio di jeans ne servono 9800 litri, per un cellulare ne servono 12.500 litri, per un’auto ne servono 148.000 litri, per 1kg. di maiale ne servono 5988 litri, mentre la frutta e la verdura ci costa meno acqua.
Questa è tutta acqua nascosta, che viene consumata senza che noi ce ne rendiamo conto. L’impronta idrica. Qualsiasi materiale contiene acqua invisibile, dal cemento, all’acciaio, alla plastica, al legno.
Per produrre tutti i beni di cui necessita l’Italia, in essi sono incorporati 132 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno, che corrispondono a circa 6.309 litri a persona.
Circa la metà dei miliardi di metri cubi d’acqua consumati li importiamo dall’estero, sotto forma di beni di consumo. L’uso domestico dell’acqua ci costa il 4%, mentre l’industria ne incorpora il 7%.
Lo scopo di questa analisi non è di mettere il panico, ma di iniziare una conversione ecologica.
Quindi è importante: riciclare, riusare e ridurre.
A chiudere, un bell’intervento del sindaco Daniele Pane, che ha parlato di sprechi, ma non solo dell’acqua, per lasciare un mondo migliore ai nostri ragazzi domani.
Se ciascuno di noi sprecasse di meno, molta più acqua pura sarebbe disponibile e sarebbe più facile per ogni abitante della terra disporne equamente.
Bra-Fossano
Arbitro: Michele Coppola di Castellammare Di Stabia
Guardalinee: Pietro Tinelli di Treviglio e Andrea Lattarulo di Treviglio
Asti-Borgosesia
Arbitro: Marco Zini di Udine
Guardalinee: Davide Bignucolo di Pordenone e Nicola Bitto di Pordenone
Castanese-Derthona
Arbitro: Flavio Barbetti di Arezzo
Guardalinee: Gianluca Stella di Grosseto e Davide Tranchida di Pisa
Fezzanese-Casale
Arbitro: Pietro Marinoni di Lodi
Guardalinee: Domenico Damato di Milano e Giacomo Scorrano di Lecce
Gozzano-Vado
Arbitro: Hamza Riahi di Lovere
Guardalinee: Giuseppe Daghetta di Lecco e Nicolas Prestini di Pavia
Legnano-Pont Donnaz
Arbitro: Stefano Zilani di Trieste
Guardalinee: Marco Roncari di Vicenza e Pierfrancesco Carlevaris di Trieste
Pinerolo-Chisola
Arbitro: Umberto Spedale di Palermo
Guardalinee: Davide Cavallaro di Rovigo e Leo Posteraro di Verona
Sanremese-Castellanzese
Arbitro: Alessandro Colelli di Ostia Lido
Guardalinee: Francesco Tragni di Matera e Paolo Cufari di Torino
Sestri Levante-Chieri
Arbitro: Filippo Colaninno di Nola
Guardalinee: Claudiu Fecheta di Faenza e Angelo Spoletini di Rieti
Stresa-Ligorna
Arbitro: Nirintsalama T. Andriambelo di Roma 1
Guardalinee: Francesco Lanfredi Sofia di Bologna e Luca Caminati di Forlì
Redazione di Vercelli
Venerdì 3 marzo 2023 nell’Aula Magna della Scuola Verga di Vercelli, plesso dell’IC Ferraris, scuola capofila per la provincia di Vercelli dei progetti e delle attività di prevenzione dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, ha avuto luogo un incontro tra le scuole della provincia che hanno attivato il progetto “Gruppo Noi”. Il progetto, nato nell’A.S. 2013-14, si è avviato per la provincia di Vercelli nella scuola sec. di I grado Verga, che insieme ad altre sette scuole piemontesi ha effettuato il progetto-pilota, poi nell’anno scolastico successivo si è esteso alla scuola Ferrari di Vercelli e dal 2017-18 alla Scuola Avogadro di Vercelli ed infine, da quest’anno, è stato attivato anche presso la scuola Sant’Ignazio da Santhià di Santhià.
Rimasto in vita durante il periodo Covid con incontri on-line, nonostante le oggettive difficoltà di svolgere un percorso di questo genere che trova il suo fondamento nella relazione e nell’empatia, il “Gruppo Noi” quest’anno ha finalmente potuto riprendere le attività in presenza.
La pandemia ha, tuttavia, lasciato qualche segno e per esempio in alcune scuole, come all’Avogadro, è emersa la necessità di dover ricostruire il tessuto che si è un po’ sfilacciato, nonostante la ferma intenzione di dare ancora nei prossimi anni un nuovo impulso all’iniziativa.
Pertanto, in modo da lanciare un forte segnale di continuità e di vitalità del progetto, i docenti referenti hanno organizzato un incontro/confronto tra i ragazzi che nelle diverse scuole hanno aderito in forma volontaria a questa particolare attività di educazione alla legalità attuata tramite modalità di peer education, in modo che potessero non solo condividerne le motivazioni e gli obiettivi, ma anche essere informati delle diverse iniziative messe in atto dai diversi gruppi nell’ambito della diffusione della conoscenza, della prevenzione e dell’individuazione precoce tra gli altri alunni delle diverse forme di bullismo e di cyberbullismo.
Durante la mattinata di condivisione i ragazzi hanno presentato i lavori svolti quest’anno, in special modo in occasione del 7 febbraio, la Giornata Nazionale contro il Bullismo e Cyberbullismo e Safer Internet Day: i ragazzi della Verga hanno realizzato dei poster sulla cyberstupidity, fenomeno molto diffuso e spesso precorritore del cyberbullismo, quelli della scuola Ferrari delle slide ed altri materiali divulgati all’interno delle classi per far conoscere il focus delle iniziative ed il lavoro del gruppo ed, infine, la scuola di Santhià ha mostrato il logo con cui lo scorso anno ha vinto il contest regionale e che quest’anno rappresenta il “Gruppo Noi” di tutto il Piemonte ed ha illustrato il fumetto creato dagli alunni, ovviamente incentrato su una storia di bullismo.
Il “Gruppo Noi” della Verga ha anche animato alcuni giochi cooperativi di conoscenza e di relazione, grazie ai quali i ragazzi si sono mescolati e confrontati, e che hanno contribuito a creare un clima di armonia e scambio reciproco di emozioni, sentimenti ed idee.
Sfondo musicale della giornata il pezzo sanremese di Mister Rain “Supereroi” che, con la sua melodia nota ed il testo significativo, ha donato un pizzico di poesia a tutta la manifestazione.
La riunione, partecipata e gradita dagli studenti, si è conclusa con l’augurio di proseguire nei prossimi anni questa bella iniziativa, contribuendo a diffondere e pubblicizzare il progetto alle altre scuole della città e della provincia.
Redazione di Vercelli
Sarà “Il Cantinone” di Montemagno, suggestivo spazio situato nel paese nord-astigiano in via San Giovanni Bosco al civico 4, il luogo dove, venerdì 17 marzo 2023, alle ore 19.30, si svolgerà l’attesa presentazione della nuova stagione del tamburello piemontese.
Lo sport di tradizione, particolarmente radicato nelle realtà collinari della regione, si prepara infatti a dare avvio ad una nuova stagione agonistica che riserverà nuovamente agli affezionati i campionati maschili e femminili nelle varie specialità fra le quali spiccano il tamburello a muro e open.
Una nutrita schiera di atleti e formazioni è pronta a solcare gli sferisteri a partire dalle prossime settimane portando emozioni e facendo tornare e riecheggiare il ‘tam tam’ delle partite nei weekend e degli allenamenti nei giorni infrasettimanali.
Come ogni anno il tamburello accoglie la nuova annata con la sfilata dei protagonisti di questo sport nei vari settori: l’occasione di venerdì prossimo consentirà di presentare il 47° Campionato di Serie A di Tamburello a Muro nonché la Serie A e B Open femminile e con giocatori piemontesi delle Serie A e B Open maschile.
Qualche anticipazione?
La Serie A del Muro vedrà contendersi il titolo ben nove formazioni (A.S.D. Calliano S.T, A.S.D. Portacomaro, A.S.D. Grazzano Badoglio, A.D.T.M. Sport Montemagno, A.S.D. Rilate, A.S.D. Vignale, A.S.D. Amici della Rocca, A.D.S.T.M Moncalvese e la neo-società A.S.G.D. A.S.D. Montechiaro) mentre le 3 formazioni Open femminili piemontesi della Serie A e B saranno A.S.D. Tigliolese, A.S.D. Castell’Alfero e A.S.D. Pieeese.
La serata vedrà la speciale conduzione di Ivo Anselmo, il volto di “Eventi in Asti”, e Tatiana Lazzaro e si svolgerà alla presenza delle massime autorità istituzionali e federali. Si potranno così conoscere i calendari dei campionati e delle sfide che si susseguiranno fino al prossimo autunno presso gli sferisteri piemontesi ed in particolare del Monferrato.
Al termine è prevista l’apericena per brindare ad un 2023 da trascorrere in compagnia dello sport storico del Piemonte.
L’evento si svolge con la collaborazione della Proloco di Montemagno, la Trattoria Da Geppe e con il patrocinio del Comune di Montemagno.
Redazione di Vercelli
Quattro serate all’insegna dell’insolito con gli appuntamenti dell’Accademia del Mistero a cura dell’autore Gian Luca Marino in collaborazione con l’Università Popolare di Vercelli.
Giovedì 16 marzo “Streghe e stregoneria in Piemonte” serata che vedrà come relatrice la presidente di Unipop Vercelli Paola Bernascone Cappi esperta della materia.
Giovedì 23 marzo “ercelli misteri e leggende della città” relatore Gian Luca Marino giornalista e scrittore, autore di Vercelli misteriosa 1 e 2 Effedìi Edizioni.
Giovedì 30 marzo “I misteri della Bassa Vercellese e della Valsesia” relatore Gian Luca Marino.
Giovedì 6 aprile “I misteri del Piemonte” relatore Gian Luca Marino.
Le serate a tema si svolgeranno dalle 21 alle 23 in una suggestiva sala in via Giovenone 3 a Vercelli.
Numero massimo di partecipanti per singola serata: 20 persone.
Costo a persona per singola serata: 15 euro / 10 euro per gli iscritti all’Università Popolare di Vercelli.
Per informazioni e prenotazioni potete scrivere una e-mail a infomarinomistero@gmail.com oppure via whatsapp al numero 3463648778 specificando a quali serate si desidera partecipare.
Redazione di Vercelli
Lunedì 13 marzo riunione del Consiglio Economico alle ore 21.
Venerdì 17 Santa Messa alle ore 8.30. – Via Crucis per le vie del paese alle ore 21. Si prega di portare in Badia i rami della potatura degli ulivi.
Lunedì alle ore 21 in Chiesa Abbaziale ora di preghiera con il Gruppo Vita Nuova.
Giovedì alle ore 21 in Chiesa Abbaziale l’Adorazione eucaristica.
Don Antonio è disponibile per la Benedizione delle famiglie previa telefonata.
Redazione di Vercelli
Dal Libro dell’Esodo, Cap. 17, 3 – 7
In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!».
Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà».
Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele. E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».
Dal Salmo 94
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, Cap. 5, 1 – 2. 5 – 8
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 4, 5 – 42
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
***
UN PENSIERO DALLA SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA
La tua è sete di Gesù!
(Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42)
Ti è mai capitato di trovarti solo con uno sconosciuto sentendoti “diverso” per nazionalità, religione o estrazione sociale? Questo ci mostra il Vangelo di oggi.
Lasciati trovare lì dove sei e come sei, ferito nel cuore, forse con sentimenti increduli o svuotato di senso autentico, in lotta contro un vuoto interiore, sete di altro o di un altrove, senza sapere però da dove venga realmente la sete che hai.
Immagina che senti il bisogno di startene da solo per qualche motivo che non hai ben chiaro, ma che ti spinge a ritagliarti uno spazio di anormalità per ritrovare la tua normalità. È ciò che accade a questa donna samaritana dal cuore inappagato, che ricade sempre in relazioni affettive instabili: il fallimento dell’amore. Si reca al pozzo nell’ora più calda del giorno, certa di non incontrare nessuna donna; pensa che evitare il confronto con le altre sia meglio per non sentirsi mancante.
Sì, meglio vivere fuggendo, sperando in una svolta nella vita, o cercare nuove relazioni in nuovi ambienti, cambiare paese, fare un’esperienza nuova…la samaritana pensa così dentro di sé: cercare fuori la felicità! Intanto è giunta al pozzo. Ma c’è un uomo giudeo sedutovi sopra e le chiede da bere! E ora come evitare questo imprevisto!? Il coraggio non le manca, il suo passato travagliato l’ha corazzata, perciò decide di entrare in dialogo con questo tale, restando però sulle sue. Se fosse stato per lei non si sarebbe mai intrattenuta con l’opposto e il paradosso! Mentre pensa così, non sa minimamente chi ha davanti. Sa però che si tratta di qualcuno lontano dai suoi canoni e che desidera parlarle, al punto da dipendere da lei per un sorso d’acqua!
Chi legge sa che Gesù sceglie di ritrovarsi in quella circostanza segnata dall’ignoranza e da vecchie ferite. Trovarsi solo con il diverso è per Lui una necessità; ecco perché stavolta permette ai discepoli di cercare cibo altrove. Considera questa compassione di Dio per aggiustare la tua visione di Lui! Non la tua opinione, ma ciò che Lui dice di essere è ciò che ti guarisce!
Ecco, i poli opposti si attraggono inevitabilmente. Gesù dà sempre inizio al desiderio, lo guida e lo compie. La donna viene guidata a ricevere il dono di giustizia che la libera dal giudizio e non la condanna per la sua situazione. Anzi, Gesù la loda quando dice il vero! Aprendo il cuore a Gesù, lei confessa che Dio è giusto e buono, così scopre con stupore d’aver incontrato l’Atteso, il cui unico desiderio è che chiunque crede in Lui può già ora regnare sul peccato e le sue manifestazioni mortifere. Dio chiama a regnare nella vita sopra tutto ciò che depista dall’esperire l’abbondanza del Suo dono. Gesù è il dono di Dio, il prezzo pagato per la tua giustificazione! Più ricevi la rivelazione di questo amore e del dono della Sua giustizia, più prospererai in ogni tua area. Perché la fede nasce dall’ascolto continuo della parola predicata: è Dio che chiama in Gesù. Ogni giorno attingi a questa Grazia! Più l’ascolti, più ricevi la vita del Risorto.
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza