VercelliOggi
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Due giornate primaverili hanno incorniciato le gare biellesi della prima edizione della VSG Cup, il campionato a squadre che unisce la passione per la vela, sci e golf.

Protagonisti nel weekend sono state le nevi di Bielmonte e i green del Golf Club Cavaglià.

All’Oasi Zegna sabato 11 marzo si è disputato uno Slalom Gigante su due manches che ha visto al via una quarantina di partecipanti e un’apripista d’eccezione come il campione svizzero Marc Rochat reduce dai Mondiali di Courchevel.

Miglior tempo assoluto lo ha realizzato Giuliano Kevil (1’05”65), mentre nelle varie categorie si sono imposti Matthis Monticone, Filippo Barbera, Benjamen Chambriard, Elena Benigni, Matilde Finardi, Anna Sisto e Davide Marcello.

Molto partecipata la Groupe Rossignol Golf Cup (18 buche Stableford – 3 categorie) disputata domenica 12 marzo al Gc Cavaglià con in campo oltre 70 giocatori.

I migliori sono stati Alberto Schellino (1° lordo con 35 punti) e i vincitori di categoria Paolo Maza (1° netto in prima con 37), Fabio Angelo Fontana (1° in seconda con 39) e Maria Josè Delfino (1a in terza con 39).

Tra i combinatisti dei due giorni successo di Piero Cantele (che andrà nell’albo d’oro della Ski Golf Cup) con un totale di 70 punti (4° nello sci mentre nel golf ha realizzato lo score di 37) seguito dal nipote Tommaso Cantele con 67.

Tra i premiati nel golf in prima categoria Daniele Tonso (2° netto con 37) e Gianni Massaglia (3° netto con 36), in seconda categoria Alessandro Giancola (2° con 38) e Massimo Guidetti (3° con 38) e in terza categoria Monica Casalino (2a con 38) e Piero Cantele (3° con 37).

Ai non tesserati Fig è stata riservata una gara di putting green su 9 buche vinta da Alberto Bigolin con 22.

Numerosi i premi ad estrazione nelle due giornate.

La più fortunata è stata Monica Ramella che si è aggiudicata un paio di sci Dynastar con attacchi.

Al tavolo della premiazione, con il Presidente Paolo Schellino, sono intervenuti Piero Cantele e Paolo Cattaneo di Evolution Project tra gli organizzatori dell’evento.

La VSG Cup non ha scopo di lucro ed ha esclusivamente finalità di promozione dello sport e del turismo interregionale coinvolgendo appassionati ed amatori e 3 regioni (Liguria, Piemonte e Trentino) alla scoperta di diverse città e regioni d’Italia.

Ogni disciplina sportiva è regolata dalle norme previste dalle rispettive federazioni.

Il campionato, a squadre da 5 a 12 membri, prevede la premiazione finale dei migliori team a livello di punteggio globale sulle 3 discipline, ma anche la premiazione individuale per le singole competizioni, in ciascuna categoria.

Sono, inoltre, previsti premi ad estrazione per tutti i partecipanti.

Prossimo evento sarà la seconda ed ultima veleggiata che si terrà il 13 maggio a Genova, con tre gare “a bastone”.

Gli organizzatori sono Marina Porto Antico, Oasi Zegna, Golf Club Cavaglià, Evolution Project e Sailing Evolution Project. Main Sponsors: Rossignol Pro-Shop e Banks Sails.

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

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Sabato 11 marzo, oltre trenta soci del Circolo Ricreativo hanno partecipato all’iniziativa del programma di “Il Sabato della Biblioteca Torelli” e hanno potuto visitare l’Archivio Storico Comunale di Via Cagna 8.

In un’ora di spiegazioni, la Conservatrice dottoressa Alessandra Cesare ha illustrato la ricchezza e l’importanza dei tesori custoditi, che rendono l’Archivio Storico Comunale di grandissima importanza a livello nazionale.

È stato possibile unire la lezione ad una visione diretta dei documenti illustrati, suscitando il vivo interesse dei presenti.

Il Presidente del Circolo Ricreativo, Tino Candeli: «Ringrazio il Sindaco e la Dirigente del Settore per averci aperto le porte di questo scrigno di tesori importantissimi. I complimenti di tutti vanno alla Conservatrice Alessandra Cesare che ha saputo catturare l’attenzione di tutti, dimostrando un grande interesse e un’ottima conoscenza del patrimonio archivistico cittadino».

Il Bibliotecario della Torelli del Circolo Ricreativo, Renato Bianco: «La giornata vogliamo sia idealmente dedicata ad Andrea Borgione, giovane Vicecomandante della Polizia Locale di Vercelli e appassionato studioso dell’Archivio Comunale, che è mancato a soli 35 anni in questi giorni. Ricordiamo che fu proprio lui a tenere la prima conferenza di questo ciclo di attività della Biblioteca Torelli. In quell’occasione, presentò una pubblicazione sul Piemonte Risorgimentale».

 

Redazione di Vercelli

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La Società ringrazia i due giovani atleti che hanno partecipato alla gara disputata a Torino, per l’impegno e l’emozione che hanno saputo trasmettere.

Per chi volesse avvicinarsi a questa disciplina gli orari dei corsi:

bambini: lunedì e mercoledì 18.00 – 19.00

adulti: lunedì e mercoledì 20 – 21.30

Per informazioni – Stefano 3663070174

Redazione di Vercelli

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L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, con sede amministrativa a Serravalle Sesia, nel Vercellese, va avanti a pieno ritmo per la campagna di Pasqua “Cerco un uovo amico” a sostegno della ricerca scientifica sul neuroblastoma e sui tumori cerebrali pediatrici.

Per “Cerco un uovo amico” c’è il patrocinio morale di Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Stato Maggiore della Difesa, Vigili del Fuoco, Associazione Nazionale Alpini, Assoarma, Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Polizia Locale.

Per donare le uova dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e sostenere la ricerca basta andare al sito www.neuroblastoma.org, sezione “Cerco un uovo amico Pasqua 2023” di Anb Store.

In alternativa, si può telefonare al numero 010-9868319 o al numero 010-9868320, oppure si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica pasqua@neuroblastoma.org.

Le attività di raccolta fondi dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma come, ad esempio, la campagna di Pasqua sono caratterizzate dal marchio “Donare con fiducia”, conferito dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) secondo percorsi di verifica attestanti trasparenza, efficacia e correttezza.

Per via di iniziative solidali come “Cerco un uovo amico”, l’associazione, giunta quest’anno ai suoi trent’anni di vita, sostiene diversi filoni di ricerca.

Ad esempio, si punta alla nuova frontiera dell’immunoterapia per migliorare la risposta immunitaria al tumore.

Si guarda, più in generale, alla “medicina di precisione” per intervenire in modo più mirato lì dove serve, sulle cellule malate, a salvaguardia di quelle sane.

E si fa leva sulla “medicina personalizzata” con l’obiettivo di cure sempre più “su misura” per ogni bambina e bambino.

 

Da trent’anni l’associazione si impegna investendo in progetti d’eccellenza e innovativi volti a consolidare i risultati finora ottenuti”, dichiara la valsesiana Sara Costa, presidente dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, a proposito della promozione di studi condotti da centri italiani di ricerca e di cura secondo logiche di rete.

Storia e finalità dell’associazione

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma nasce il 23 luglio del 1993 scegliendo come sua sede legale e “naturale” l’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova e con uffici amministrativi a Serravalle Sesia e gran parte delle sue radici nel territorio della Valsesia.

Le sue origini si legano alla volontà di madri e padri che hanno vissuto l’esperienza della malattia dei propri figli, ma anche su impulso di oncologi frustrati dagli scarsi successi terapeutici ottenibili in quegli anni.

Dal 1996, l’associazione è presieduta da Sara Costa, valsesiana, socia fondatrice e mamma di Luca, bambino non sopravvissuto alla malattia.

Nel 1998 nasce, invece, la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ramo scientifico dell’associazione, promotrice, quest’ultima, di iniziative di raccolta fondi per progetti selezionati e finanziati dalla fondazione.

Le iniziative di raccolta fondi di questa organizzazione sono tante: ad esempio, le tradizionali campagne di Natale e di Pasqua e lo strumento del 5xmille. Si tratta di attività basate sulla logica di rete e di cooperazione.

Centrale l’impegno di genitori e di volontarie e volontari attivi in diverse parti d’Italia, ma anche di realtà istituzionali e di molte altre persone desiderose di fare la propria parte.

Il “Bambino con l’imbuto” contraddistingue il logo dell’associazione: un’immagine di gioia nonostante il dolore; la gioia dell’infanzia da incoraggiare anche attraverso la ricerca.

Altre informazioni sull’associazione e le sue iniziative si possono trovare sul sito web dell’organizzazione, www.neuroblastoma.org, e sui suoi canali Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin e YouTube

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

 

 

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Campionato Under 13 – 2 ^ fase per la qualificazione alle final four per il titolo.

Girone E 2^ giornata di andata

Domenica 11.3.2023– a Torino – Pal. Ballin – Via Piazzi 25 – ore 15,30

Don Bosco Rivoli -Pallacanestro Femminile Vercelli 68-30

(parziali:26-8; 44-14; 50-22)

Tabellino PFV: Stile 13; Bari S.; Lahmidi 8; Monaco; Oppezzo;  Lombardi; Alilou 2; Ferraris,   Triberti 2;  Sadmy 1 ; Balzaretti 4; Ferraris.  All.: Davide Simone

Sonora sconfitta quella rimediata dalle Under 13 della PFV, nella terza giornata del girone di qualificazione alle finali a quattro, per 68-30 per opera del Don Bosco Rivoli, sul campo torinese della “Crocetta”.

La squadra di casa è apparsa, sin dalle prime battute, più forte sia sul piano fisico, soprattutto, che su quello tecnico, con maggior assuefazione alle gare e dinamismo rispetto alle vercellesi.

La supremazia delle torinesi si è manifestata sin dal primo quarto, che si chiudeva sul 26-8, chiaro preambolo di come sarebbe finita la partita.

Nel secondo quarto le distanze aumentavano ancora, posto che la squadra di Simone Davide continuava ad avere grosse difficoltà a segnare, ed al 20’ il tabellone diceva 44-14: game over, di fatto.

Nel terzo periodo le due squadre in campo sembravano riposare un po’, almeno in fase offensiva (6-8 il parziale) ed al 30’ lo score era di 50-22.

Nell’ultimo quarto Don Bosco Rivoli riprendeva a segnare regolarmente e la PFV a fare fatica a metterla dentro (18-8), così che la partita si chiudeva con l’ampio scarto di 38 punti, il cui ridimensionamento dovrà certamente essere uno degli obiettivi per la gara di ritorno.

Al termine della partita era evidente lo scoraggiamento sui visi delle ragazze ma tecnici e dirigenti le hanno prontamente rinfrancate spiegando loro che queste sconfitte, seppur pesanti, sono esperienze utili a migliorarsi e crescere, il che è uno dei principali obiettivi di un settore giovanile e delle giovani che lo compongono.

Il prossimo match per le Under 13 della PFV si giocherà in infrasettimanale, mercoledì 22.3.2023 alle ore 18.45 al Palapiacco contro Basket Venaria, altra avversaria di ottima caratura.

 

Redazione di Vercelli

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Campionato Under 15 – 2^ Fase Coppa Piemonte –

4^ Giornata (rinviata la 3^)

Domenica 12.3.2023– a Vercelli – Palapiacco – ore 11,00

Pallacanestro Femminile Vercelli – ABA Saluzzo    67-31

(Parziali: 18-7; 35-18; 53-26)

Tabellino PFV: Dipace 25; Fall Dior; Torazzo 2; Francese 8; Nicolotti; Tagliabue 2; Dikrane 10; Panelli 10; Fall Awa 4; Bari H. 6.  All.re Gianfranco Anastasio

Nella quarta giornata del girone di Coppa Piemonte, convincente vittoria per le Under 15 della PFV che mettono sotto, in casa, l’ABA Saluzzo, con il perentorio punteggio di 67-31 che, con un po’ d’attenzione e precisione in più, avrebbe potuto assumere proporzioni ben più ampie.

Coach Anastasio, sempre alle prese con defezioni importanti (Prinetti, Nicosia, Cavalli ed Haxhiasi) ha trovato comunque buone risposte tra le giocatrici scese in campo, trainate da un’ispirata Dipace (25 p, ti) ben sostenuta da Dikrane (10), Francese (8) e dalla giovanissima Panelli (10).

Hanno completato il tabellino Bari (6), Fall Awa (4), Torazzo (2) e la debuttante in maglia PFV Tagliabue (2), insieme con Fall Dior e Nicolotti

La partita è stata affrontata bene dalle vercellesi che, sin dall’inizio, con un pressing efficace a tutto campo, sapevano recuperare vari palloni da trasformare in punti (18-7 al 10’), lasciando poco spazio alle iniziative delle ospiti.

Solo sul finire del primo quarto e l’inizio del secondo, le saluzzesi accennavano ad una reazione, ma il tutto si esauriva in pochi minuti e qualche contropiede messo a segno e nulla più, tanto che a metà match il tabellone portava il 35-18 per la squadra di casa.

Nella seconda metà di gara l’andamento della contesa non cambiava, con la PFV in pressing costante e le giovani dell’ABA in difficoltà a manovrare: al 30’ lo score era di 53-26, oltre la “doppia”, ed i giochi erano fatti. L’ultima frazione era mera accademia:14-5 il parziale che chiudeva il match e consentiva alle vercellesi di festeggiare.

Due vittorie su tre gare disputate nel girone, quindi, per la Under 15 PFV che, se saprà prevalere nel recupero del 14.3 prossimo a Sozzago, contro Cerrus Basket, e nella gara casalinga, prima di ritorno, contro Langhe e Roero Basket del 26 marzo (sconfitta di misura in trasferta all’andata per PFV) potrebbe ambire ad uno dei primi due posti che le aprirebbero le porte alle final four.

Redazione di Vercelli

 

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Campionato Under 17 – Girone finale per il Titolo Regionale

5^ giornata di andata

Sabato 11.3.2023 ore 18,15 ad Ivrea – Palestra Gramsci – Via Aberton 10.

Lettera 22 Ivrea Pallacanestro Femminile Vercelli 39-36

(Parziali:12-14; 25-19; 34-23)

Tabellino PFV: Cafasso; Giuliani 2; Rizzato; Arca; Giorgi 8; Pintonello; Prinetti 5; Carrozza 3; Bari; Momo M. 14; Dipace 4; Dikrane. All.: Javier Adipe Alsina.

Lettera 22 Ivrea si conferma la bestia nera della PFV Under 17, imponendosi per la terza volta su tre in questa stagione, con il risultato di 39-36, nell’ultima d’andata del girone per raggiungere le finali a quattro.

Come dice anche il punteggio finale, piuttosto basso, non è stata una gran partita, in cui entrambe le squadre hanno sbagliato moltissimo in attacco.

Dopo un primo periodo dall’andamento quasi normale, che le vedeva chiudere in vantaggio al 10’ (12-14) le ragazze di Javier Adipe Alsina smarrivano la strada d3l canestro e nei due quarti centrali mettevano in campo una prestazione decisamente insufficiente, costellata da continui errori, e apparivano deconcentrate e senza grinta.

Le padrone di casa, che dal canto loro combinavano poco di più, ne approfittavano tentando un primo allungo a metà gara (25-19) per poi scappare via al 30’ sul 34-23, pur non riuscendo ancora a chiudere i conti.

Nell’ultima frazione le vercellesi si scrollavano di dosso l’abulia che le aveva prese ed andavano un po’ meglio (5-13 il parziale), ma anche in questo caso, nei momenti cruciali, in cui poteva decidersi il match, le scelte di tiro sono sempre state sbagliate, con la conseguenza che la rimonta si è fermata a meno tre ed Ivrea si è portata a casa una vittoria pesante in ottica final four.

Partita letteralmente gettata alle ortiche” è stato uno dei commenti finali dei presenti, poiché anche se neppure le padrone di casa hanno saputo fare granché per vincere, le ospiti non ne hanno saputo approfittare come sarebbe stato, invece, possibile con un po’ più di determinazione e grinta.

Nonostante la sconfitta, però, la PFV è ancora in lizza per una delle prime quattro posizioni del girone, che le garantirebbe l’accesso alle finali a quattro per il titolo.

Prossimo impegno sabato 18.3.2023 a Moncalieri alle 17.30, contro OTB Beinaschese, già sconfitta all’andata: per ripetersi, però, le ragazze di Adipe Alsina dovranno disputare una partita diversa da quella di oggi, in termini di concentrazione e determinazione.

Redazione di Vercelli

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Campionato Serie C –  Girone Promozione

1^ giornata di andata

Domenica 12.3.2023 – Vercelli –  – Palestrone Comunale G. Piacco – ore 20.00

Pallacanestro Femminile Vercelli – Pancalieri 67-59

(Parziali: 18-16; 36-33; 49-41)

Tabellino: Bassani 2; Acciarino 22; Deangelis 1; Bracco 20; Leone Sara 9; Bouchefra 2; Sarrocco 2; Leone Giulia 4; Dockrill; Chillini ; Bertelegni 5. All.: Gabriele Bendazzi; ass. all.:Andrea Congionti.

Prima giornata del girone promozione e prima vittoria per la PFV che prevale in casa contro Pancalieri per 67-59, al termine di una gara non entusiasmante ma molto combattuta ed incerta per lunghi tratti.

Le ospiti (presentatesi con solo otto effettivi) hanno potuto sfruttare la loro maggior prestanza fisica, prevalendo a rimbalzo difensivo (solo sei quelli offensivi per la PFV) e mettendo in seria difficoltà le padrone di casa nella loro area dei tre secondi.

Queste ultime hanno dovuto fare a meno di Pollastro, fuori rosa a tempo indeterminato per motivi di studio, oltre alle assenze croniche, ma ancora una volta “la squadra” ha saputo fare quadrato e trarre dalle giocate di tutte le ragazze in campo, i punti necessari a vincere.

L’equilibrio è stato imperante per quasi tutta la gara, ed ogni volta che la PFV tentava un breve allungo di quattro/cinque punti, Pancalieri riusciva sempre a ricucire.

Dopo il primo quarto, il risultato era di 18-16.

L’andamento altalenante del primo periodo si ripeteva anche nel secondo, che si chiudeva con la PFV avanti di tre soli punti sul 36-33, che però si riveleranno preziosi alla fine.

Come spesso accaduto quest’anno, era poi nella terza frazione di gioco che le ragazze di Bendazzi trovavano la forza di piazzare un piccolo break (13-8) che sommandosi alla dote di tre punti accumulata, consentiva una mini fuga a +8 (49-41) al 30’.

A questo punto le vercellesi erano brave a gestire il vantaggio di otto lunghezze, che incrementavano anche sino a +13, per poi mantenerlo con sicurezza sino alla fine, nell’ultimo quarto che finiva in pareggio.

Al termine del match la vittoria è apparsa del tutto meritata dalla squadra come tale, in una gara costellata da tantissimi errori su ambo i fronti, ma certamente di più su quello di Pancalieri, dove forse sono stati più decisivi.

Sugli scudi Acciarino (22 p. ti) e Bracco (20), seguite da Sara Leone (9) e da tutte le compagne che si sono battute con grande impegno ed efficacia consentendo di centrare la vittoria.

Lo scout: la PFV ha tirato con un buon 22/58 (48%) da due, un pessimo 1/12 (8,33%) da tre ed un mediocre 8/18 ai liberi (44%). I falli sono stati 15 fatti contro 9 subiti; i rimbalzi 21 difensivi e solo 6 offensivi; le palle perse solo 4 contro ben 18 recuperate (9 di Bracco); infine la squadra ha servito 9 assist ed effettuato una stoppata.

La valutazione complessiva è stata di +63 che, pur non eccezionale, non è male.

Tutto sommato è stata una prova positiva, ben augurante in vista del prossimo impegno di domenica 19 marzo, alle ore 19.00 a Moncalieri, contro Libertas Moncalieri che non sarà certamente una gara facile.

 

 

Redazione di Vercelli

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(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi) – Si è giocata domenica 12 marzo la 31^ gara del campionato di Serie C durante il quale la Pro Vercelli ha offerto ai suoi tifosi momenti di gioia e di soddisfazione, alternati a periodi sconcertanti e quasi incredibili per quanto dimostrato in occasione di molti incontri teoricamente abbordabili sul piano del risultato ma completamente negativi.

La recente gara casalinga contro la Virtus Vicenza è stata considerata fra più spettacolari giocate dalla nostra squadra (ora allenata da Massimo Gardano), ma si è conclusa con una pesante sconfitta, causata dall’alto livello tecnico dei biancorossi, certamente superiori, che ha superato facilmente l’ardore agonistico dei giovani in maglia bianca.  Punto, e a capo.

Al contrario, la Pro oggi ospite dell’Albinoleffe, formazione in bassa classifica del girone, per oltre 90 minuti ha letteralmente piegato la testa davanti agli avversari e opposto una turbolenta e confusa difesa ad oltranza che ha permesso a Mr. Gardano di conquistare 3 punti d’oro nella sua breve esperienza alla guida della squadra.

Poichè i sogni di gloria ormai sono lontani anni luce e il nostro obiettivo dei playoff si è da tempo rivoltato orientandosi verso una “tranquilla” ma ancora improbabile salvezza, sembra strano sentirsi in serio pericolo dopo una vittoria stiracchiata ma utilissima ai fini contabili e di peso sul morale.

Infatti, la Pro Vercelli vista oggi contro i biancoblu lariani, ha espresso caratteristiche fra le peggiori desiderabili per una formazione che ha ancora un compito importante da svolgere nel corso delle prossime sette partite.

I problemi sono quelli di sempre, e non sono pochi, partendo dalla difesa che soltanto una sfacciata fortuna favorevole (una volta tanto!) ci ha permesso di portare a casa la vittoria; ne fanno fede i 13 calci d’angolo battuti infruttuosamente dagli avversari, ed i numerosi tiri al bersaglio (Matteo Rizzo un po’ frastornato) mal riusciti nel primo e nel secondo tempo, fino al 96° minuto ed oltre, senza tentativi seri di avanzare concretamente all’attacco, settore dove praticamente non esistono più le punte.

Ci tocca elogiare il nostro centrocampista Vick Laribi per il preciso e fulmineo colpo di testa ripetuto sotto porta che ha cambiato le sorti della gara fin dal 12°minuto, ma per il resto… solo un lungo e pauroso calo di nebbia sospeso fortunatamente dal triplice fischio arbitrale.

La situazione è molto complessa, anche se non disperata.

La Pro Vercelli ormai non ha alternative diverse dal raggiungimento di una immediata quadratura mentale e fisica che possa cambiare le sue gravi mancanze.  Non è una questione di “allenatore” ma di vero costante impegno delle formazioni che scenderanno in campo a Vercelli e sui campi esterni.

Chi  sarà chiamato a giocare queste partite, sappia che avrà il compito più difficile che si possa rivestire in un campionato così strano e cruciale: è il compito della salvezza, oggi l’obiettivo numero uno, purtroppo, per la Società ed i suoi tifosi.

Prossima “battaglia” sarà la formazione Ng della Juventus: probabilmente uno degli ostacoli più duri, ma anche simbolo della speranza. Tutti i  ragazzi e il loro allenatore saranno osservati e incitati dai nostri tifosi.

Ragazzi, non deludeteli, non mancate a questi prossimi appuntamenti decisivi.

Tirate fuori tutto il fiato e l’orgoglio possibile; la meta è vicina. Si può fare.

La formazione: Pro Vercell: Rizzo Matteo, Clemente, Rizzo Nick, Perrotta, Iezzi, Calvano, Laribi, Iotti Vergara, Gatto Leo, Arrighini.

Siamo in attesa di rivedere in campo il nostro bomber assoluto, Gianmario Comi (n. 10) per dare il suo importante contributo alle prossime vittorie!.

 

 

Redazione di Vercelli

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Riceviamo e pubblichiamo

Riprendiamo la discussione sulla prospettata “strategia Turismo Valsesia” che per Unione Montana Valsesia ha come obbiettivo generale dichiarato la definizione del Brand “Monterosa-Valsesia”.

Lo spunto viene dall’ incontro in Unione Montana dei Comuni della Valsesia con l’Assessore regionale al Turismo, Cultura e Commercio Poggio Vittoria (10 marzo 23).

Dallo stringato commento su Facebook si evidenziano due elementi in netta contraddizione:

  1. Primo, la conferma, da parte regionale, che la strategia turistica Piemontese per la nostra area va nella direzione di una maggior Integrazione dell’offerta a dimensione Alto Piemonte. Si prospetta un ulteriore fusione delle ATL del quadrante con il Distretto dei Laghi (i cui numeri sono ben oltre 10 volte quelli Valsesiani) dopo le operazioni di aggregazione BI-NO-VC. Nella stessa direzione il consolidamento della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, del Consorzio Turistico Alto Piemonte (riconosciuto dalla Regione) e le molteplici aggregazioni associative dei diversi settori economici del quadrante.
  2. Secondo, si dice di aver ottenuto dalla Regione un supporto tecnico ed economico specifico per rilanciare il progetto Valsesiano del turismo. Sottolineando che “la Valsesia ha deciso la sua strada e la determinazione dei suoi amministratori, dei suoi operatori e dei cittadini gliela faranno percorrere in un modo o nell’altro !”

E’ chiaro che si è manifestato un disaccordo d’indirizzo strategico in materia Turistica; la Regione, per diplomazia e consenso politico locale, non evidenza gli elementi sostanziali di differenza, mentre i governanti locali minacciano barricate in difesa della pseudo repubblica Turistica Valsesiana

Quanto è lontana la lungimirante scelta di costruire il comprensorio sciistico Monte Rosa Ski fra la Valsesia e la Valle d’Aosta per la valorizzazione comune del Monte Rosa. Se quella scelta non fosse stata fatta e progressivamente consolidata oggi Alagna e la Valsesia sarebbe nelle condizioni di degrado turistico di Macugnaga.

Oggi la partita si ripropone su altri fronti dell’Orizzonte Monte Rosa, quello Piemontese dell’integrazione verso i Laghi con opportuna valorizzazione delle aree collinari fino alle risorse agroculturali delle risaie e dei Capoluoghi provinciali del quadrante.

Si riprende e si sviluppa anche organizzativamente lo slogan “dal Riso al Rosa, dal Rosa al Riso” che ha una grande modernità.

Sempre nell’ottica dell’Orizzonte Monte Rosa da non trascurare la forte iniziativa in corso per integrare turisticamente il fronte Valdostano con tutta l’area di Zermatt. Si apre per noi e anche per Macugnaga un nuovo scenario che richiede come Piemonte nuove attenzioni e significativi investimenti per chiudere il circuito virtuoso del Monte Rosa e restare in gara con benefici per tutti.

Il Monte Rosa è un grande attrattore interregionale e transfrontaliero, la riduzione a una dimensione localistica, di parte come la Valsesia, è una riduzione delle sue potenzialità competitive rispetto ad altri grandi bacini attrattivi. Si gioca su una competizione interna, di serie B, quando la sfida è fra grandi bacini attrattivi, nazionali ed Internazionali.

L’Orizzonte o Ecosistema Monte Rosa ha la dimensione e le qualità per definirsi un Brand, non certo la ridotta Valsesiana.

Per lungo tempo, a tutti i livelli, si è configurato il turismo Piemontese a immagine e a governo delle aree amministrative provinciali, replicando modelli burocratici poco valorizzativi degli operatori in campo.

A fronte di dinamiche e gestioni non positive e guardando alle esperienze esterne più performanti (anche di alcune aree piemontesi) si è cambiato approccio centrando l’attenzione correttamente sul come si muove e cosa chiede la domanda e su livelli di competenza specialistica ed organizzativa dell’offerta.

Una critica generale è alla lentezza Piemontese di questo approccio e alle tante contraddizioni ancora aperte.

Nel caso Valsesiano si propone addirittura un’inversione di marcia, con un ritorno alla leva e gestione pubblica locale, replicando studi e consulenze già fatte da anni e soluzioni a scala ridotta superate dagli eventi (vedi esperienza Consorzio Alto Piemonte).

Gli sforzi primari devono essere sull’integrazione dell’offerta, sulla promozione generale di un territorio in grado di offrire una pluralità di attrattori di alta qualità e una gestione competitiva dell’offerta in tutte le sue articolazioni.

Questa dimensione è Alto Piemonte Turismo, già configurato come Marchio Ombrello sul modello Sud Tirol.

A livello di subaree e/o di specializzazione locale, come il caso Valsesiano, oltre alla partecipazione da protagonisti alla scala superiore, ci si dovrebbe concentrare sui prodotti specifici, sui temi dell’accoglienza, dell’accompagnamento, della qualità della fruizione, anche a questo livello operando per evitare polarizzazioni territoriali.

Il tema dell’accessibilità dei territori e delle proposte Turistiche, meritano un capitolo a se stante, da affrontato insieme ad altri aspetti dello sviluppo economico, a scala più ampia interprovinciale e Regionale.

Ripropongo le conclusioni contenute nel mio precedente documento critico (Links Documentazione – immagina-blog.eu/turismo-alto-piemonte/)

Fermiamoci in tempo, non sprechiamo risorse e tempo prezioso.

Portiamo tutte queste esperienze e studi a confronto, senza pregiudizi, a un tavolo comune.

La Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte (autorevole e neutra per molti aspetti), coinvolgendo anche UPO, è la scelta più consona da concretizzare.

Primo obbiettivo di questo lavoro è ricostruire un sistema oggettivo e trasparente di monitoraggio dei risultati annuali e di medio periodo dell’iniziativa turistica, dei cambiamenti del mercato che hanno impattato su di noi e di come l’offerta locale si sia adeguata. Senza conoscenza critica condivisa non si fa Strategia, tutto diventa confuso e opinabile !

Secondo obbiettivo, quello chiave, definire chi fa cosa, considerando il rapporto indispensabile fra pubblico e privato, quindi come ci si struttura, quali competenze devono essere garantite, quali sono i modelli di riferimento.

La riforma del Turismo Regionale ha puntato molto sul concetto organizzativo di DMO Destination Management Organization, nostra responsabilità è saper articolare e specificare questo modello innovativo sul territorio, con le adeguate e convinte aggregazioni di tutti.

Cordiali saluti. 12/03/23

Tedoldi Claudio

Redazione di Vercelli

 

 

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