Mese: Marzo 2023
Ottanta studenti all’ITT Lirelli per la semifinale dei campi interregionali dei giochi matematici che si è svolta sabato 18 marzo nel plesso di Cascine Agnona a Borgosesia..
Erano rivolte alle categorie C1 (prima e seconda media), C2 (seconda media, prima superiore), L1 (seconda, terza e quarta superiore) e L2 (quinta e biennio università)e hanno interessato ragazzi provenienti da varie scuole delle province di Biella, Vercelli e Novara che si sono qualificati dopo una prima selezione.
I migliori sono stati premiati grazie alle ditte del territorio che hanno offerto riconoscimenti e gadget per tutti.
A sponsorizzare l’iniziativa sono stati: agenzia Ponte Zanichelli, Fratelli Tosi, Gessi spa, Moveco srl, Valvomec, Cavanna spa e Barberi rubinetterie industriali.
Gli studenti che si sono qualificati per le finali andranno a Milano il 13 maggio.
Questi i loro nomi: per la categoria C1: Giovanni Ubertalli Ape, Chiara Moreschi, Matteo Vatteroni, Giorgia Guarraci, Alice Guidetti, Aurora Genot; per la categoria C2: Riccardo Giulini, Dario Merlo, Edoardo Sanna, Clotilde Graglia; per la categoria L1: Francesco Gardina e Samuele Taverna, entrambi studenti dell’Itt Lirelli; per la categoria L2: Matteo Asei D’Antoni, anch’egli studente del Lirelli.
Redazione di Vercelli
(marilisa frison) – Il pio esercizio della Via Crucis itinerante delle 21, questo Venerdì 17 marzo, è stato vissuto a Palazzolo Vercellese.
Molti i trinesi che hanno seguito la Croce e si sono affiancati nella preghiera a quelli di Palazzolo, nell’austera chiesa parrocchiale, a tre navate, dedicata a San Germano.
La chiesa grazie alle preziose attenzioni della signora Luciana Zandarin, si presentava ben pulita e curata nei minimi particolari, con copri balaustra viola ben stirati, candide tovaglie e fiori freschi sull’altare.
Tutti dettagli che non sono passati inosservati. Sul presbitero a ricevere calorosamente i fedeli oltre a don Riccardo Leone (che si occupa abitualmente della parrocchiale di San Germano), il parroco don Patrizio Maggioni, il diacono Enrico Guendalina e Giancarlo Tione.
Ad aprire la seguitissima Via dolorosa Don Riccardo:
“La Via Crucis è il cammino dei discepoli con il Maestro, se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua … – e continua – Nella parola di Dio che ascolteremo è Cristo che teme e ama in essa, e dopo aver ascoltato e adorato la sua povertà e la sua umiltà, pensiamo alla nostra vita. Il dolore, la sofferenza di Cristo continuano anche oggi, nel dolore dell’umanità e di tutta la Creazione. Partecipiamo a questa preghiera che ci fa rivivere il dolore e la morte del Cristo con amorosa compassione per imparare la Via della Croce, via di amore, la sola via di salvezza”. Dopodiché ha intonato il canto “Ti saluto o Croce Santa”. Man mano che la Croce passava di Stazione in Stazione, due lettori si intercalavano nelle letture, che il parroco arricchiva con toccanti riflessioni su quanto fosse ingombrante la presenza di Cristo sulla terra e su quanto la Passione sia un argomento attuale, anche oggi per quanto riguarda la guerra c’è chi se ne lava le mani, chi uccide e chi soffre. Ha terminato dicendo: “La Via Crucis ci fa capire quanto siamo amati da Dio e quanto oltre amati, siamo chiamati ad amare”.
È stato un bel momento di preghiera comunitaria, molta partecipazione e tanto raccoglimento durante tutto il percorso che ha condotto Gesù alla Crocifissione.
Dopo la benedizione finale don Maggioni ha dato appuntamento per la Via Crucis di Venerdì 24 marzo, a Tricerro, nella parrocchiale di San Giorgio e ha ricordato la giornata di spiritualità che si vuole vivere con tutte le comunità, il 25 marzo, in occasione dell’Annunciazione a Maria. Divisa in due momenti: Il Pellegrinaggio alla Tenuta Darola, con Santa Messa alle 10 e un momento di riflessione Quaresimale, alle 16, nella parrocchiale trinese.
Sabato 25 marzo alle ore 17:00 la Biblioteca di Grignasco vedrà l’atteso ritorno di un’ospite graditissima.
La scrittrice Carla Maria Russo, molisana di origine e milanese di adozione, presenterà “Cuore di donna”, il suo ultimo impegno editoriale.
Carla Maria Russo, non necessita di presentazioni: già autrice, per Piemme, di importanti best seller (tra cui “Il Cavaliere del Giglio”, “Lola nascerà a diciott’anni” – vincitore del premio letterario Fenice Europa – , “La sposa normanna”, “La Bastarda degli Sforza” e “Una storia privata. La saga dei Morando”) è molto amata da pubblico italiano ed apprezzatissima in Valsesia, nelle cui biblioteche i suoi romanzi sono prestiti contesi.
“Cuore di donna” è una storia, accaduta più di 100 anni fa, in cui protagonista assoluto è l’universo femminile: la prima donna detenuta a Sing Sing, la prima donna avvocato in un tribunale…
Ma è anche, e soprattutto, un palpitante caso giudiziario, una storia umana di coraggio, di passione, di forti valori morali e civili, una lotta contro il tempo per scoprire la vera dinamica dei fatti e portarne le prove alla giuria.
Le premesse sono nette, come il taglio del coltello con cui Maria Inez Cortese, giovane immigrata italiana di Little Italy, con una terribile storia di violenze familiari alle spalle, ha reciso la gola del marito, Cataldo Motta, uomo che è stata costretta a sposare, rinunciando al ragazzo che amava.
Per conoscere il seguito ed i retroscena della stesura del romanzo (o anche semplicemente per un “firma-copie”), basterà fare visita alla biblioteca di Grignasco…
Per ora un saluto dalla stessa Maria Inez: «Coraggio, Maria Inez… adesso è il tuo momento. Ricordati che stai lottando per obiettivi cruciali: la libertà, i tuoi diritti, la tua stessa vita. Ma anche per me e per tante amiche che ti stimano e ti vogliono bene. Anzi, a essere franca, stai lottando per le donne di tutto il mondo e di tutte le epoche.»
Redazione di Vercelli
Al Mondadori Bookstore – Via Cavour, 4 Vercelli – lunedì 27 marzo alle ore 18.00 Francesca Giannone in dialogo con Valentina Petri presenta il suo libro “La portalettere”.
Italia, anni ’30. Un paesino del Sud. Una donna del Nord. Un incontro che cambierà entrambi.
Un’emozionante storia d’amore e di riscatto Salento, giugno 1934.
A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale.
Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta?
Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa.
E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud.
Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista.
Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello.
La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini.
«Non durerà», maligna qualcuno. E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese.
Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti.
Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello.
Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe.
Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.
Redazione di Vercelli
Il linguaggio del cinema come pochi altri è in grado di raccontare dal di dentro storie di profonda umanità.
Ma è la prima volta che a Vercelli si declinerà una proiezione di cortometraggi sul tema della salute mentale, del suo smarrimento e della riconquista.
La rassegna “Punti di sVista” è organizzata dall’associazione “Il Bandolo” di Torino in collaborazione con Diapsi Vercelli, che collabora da un paio d’anni con la realtà torinese, e il Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale dell’Asl Vercelli.
Si terrà giovedì 30 marzo al Cinema Italia – Movie Planet dalle ore 18, al termine ci saranno un dibattito e un brindisi.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Maggior sostenitore Fondazione Compagnia di San Paolo, con il patrocinio del Comune di Vercelli. “Punti di sVista” è il titolo di un concorso cinematografico che “Il Bandolo” ha promosso nel 2022 e che si rivolgeva a giovani registi per la produzione di cortometraggi e documentari sul tema della salute mentale con 16 corti selezionati e presentati nell’ottobre 2022 a Torino.
L’evento al Cinema sarà un’altra tappa del Progetto promosso da Diapsi “AttraVERSO il lavoro – con arte” e proporrà la visione di un video nel quale vengono riassunti il percorso e i risultati raggiunti nel lavoro compiuto quest’anno e sei cortometraggi, anche con registi internazionali, selezionati tra i 16 proiettati a Torino.
Ognuno dei corti rappresenta altrettanti punti di vista su una tematica molto ampia, che coinvolge anche le tante fragilità che più o meno tutti abbiamo.
Il fatto che si tratti di storie prese a cuore da giovani registi dimostra che c’è uno spazio e un’attenzione per argomenti che troppo spesso comportano ancora uno stigma, invece sono vicende di vita, frammenti di umanità che emergono e coinvolgono il pubblico.
Nel foyer del Cinema sarà inoltre possibile ammirare alcune delle creazioni realizzate dal Laboratorio BREIN di Diapsi, grazie al Progetto “AttraVERSO il lavoro – con arte”, che ha visto la collaborazione con quattro noti artisti, che hanno lavorato a stretto contatto con l’Associazione per realizzare linee esclusive di “Borse d’Artista”.
Questi prodotti vogliono testimoniare come sia possibile uscire dalla sofferenza e reinventarsi, grazie al lavoro all’interno dei Laboratori di Diapsi che mirano a produrre borse, accessori, capi d’abbigliamento unici e di qualità.
Per presentare il Progetto e i suoi risultati tangibili non poteva esserci migliore occasione di una serata nella quale la Salute Mentale (e la sua perdita) vengono presentate al pubblico sul grande schermo; DIAPSI infatti da anni agisce sul territorio per dimostrare come tutto, persone e materiali ritenuti ormai inutilizzabili, possa sempre trovare una nuova strada.
Il programma
Dopo la proiezione del video conclusivo del Progetto “AttraVERSO il lavoro – con arte” realizzato da DIAPSI, i film in programma sono:
“Incontroluce” di Valerio Giuseppe Cammarata, 2022, 30 minuti, la storia di un giovane che deve svolgere un compito socialmente utile e lo fa in un’associazione che si occupa di fragili.
“Roy” di Tom Berkeley e Ross White (UK 2021), che parla dell’amicizia di un uomo solo con un’operatrice di hot line.
“Con i miei occhi”, di Silvia Nobili, 2022, 6 minuti. Storia di un’adolescente che, per poter essere a tutti gli effetti se stessa, ha bisogno di qualcuno disposto ad ascoltarla e aiutarla.
“Isole Ciclopi” di Ryan De Franco e Matthew (Usa 2022) 5 minuti. Il viaggio di una madre nei luoghi del suo passato.
“Lars, una pulce assillante” di Michele Greco, 2020, 4 minuti. Prende in esame il “blocco creativo” di uno scrittore.
“La regina di cuori” di Thomas Turolo, 2021, 17 minuti. Storia angosciante dell’incubo di Alice, 18 anni, derivante da ferite del suo passato non rimarginate.
Non sono dunque “storie di pazzia”, ma vicende che possono intercettare le vite di ognuno di noi, momenti in cui ci si trova smarriti e per i quali c’è sempre bisogno di qualcuno che ti prende per mano.
Alle ore 19,30 ci sarà il dibattito, con i saluti delle autorità la dott.ssa Colombo Direttore Generale dell’ASL VC e la dott.ssa Caterina Politi Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Vercelli, gli interventi di Nicola Emilio Iozzo de “Il Bandolo”, Lorena Chinaglia Presidente di Diapsi Vercelli e Luca Tarantola Direttore del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale dell’Asl di Vercelli; a moderare gli interventi ci sarà Giorgio Simonelli, il noto docente di linguaggio radiotelevisivo e conoscitore di cinema e comunicazione.
Seguiranno eventuali interventi del pubblico.
Redazione di Vercelli
La rivoluzione copernicana nel governo delle acque si può forse riassumere così: dal deflusso allo stoccaggio.
Negli ultimi 170 anni (una delle ricorrenze che hanno motivato il convegno al Teatro Civico di Vercelli, ieri 20 marzo, è appunto questa, dalla fondazione del “Consorzio di Irrigazione dell’Agro ad Ovest del Sesia”) il sistema ha posto in essere tecniche concepite per fare defluire in modo razionale e produttivo la risorsa acqua.
Oggi la scommessa si appunta sulla capacità di risposta ad una crisi idrica che è duplice: quantitativa e temporale.
Le precipitazioni non assicurano più disponibilità in termini di entità, ma, soprattutto, la cadenza delle stesse precipitazioni, la loro distribuzione lungo l’arco dell’anno, sta variando sensibilmente: i millimetri di pioggia che cadono nel corso delle stagioni sono (un po’) meno, ma, soprattutto, concentrati in pochi periodi.
Da qui la consapevolezza di una revisione strategica che ponga al centro la costruzione di invasi, a seconda soprattutto delle situazioni e della morfologia del territorio: laghetti, dighe, bacini irrigui.
Per chi ha avuto il privilegio di conoscere veri e propri “giganti” della cultura economica vercellese e non solo, l’Ing. Giuseppe Viazzo, Direttore Generale di Ovest Sesia negli Anni Ottanta e, con lui, l’Ing. Luigi Vecco, suo “corrispondente” in rappresentanza delle Categorie agricole, sa che questa visione fu già la loro, in anni in cui nulla si sarebbe potuto immaginare di mutamenti climatici. Se non a livello “sapienziale” e scientifico: entrambi gli ambiti allora stimolati dalla necessità di contrastare, anche dal punto di vista dell’economia idrica, la costruzione di una seconda Centrale nucleare a Trino, che attingesse acqua dal Po per raffreddare le torri.
Ma, tornando all’oggi, l’istanza di “ribaltare” i piani del problema e di realizzare invasi capaci di mettere al riparo da periodi di scarsissime precipitazioni, ancor prima di essere espressa, già dice della necessità di investimenti a nove zeri.
A sentire gli interventi pronunciati nel corso della mattinata, si tratta di un’idea ormai pienamente condivisa e non soltanto dall’Associazione Nazionale tra i Consorzi di Gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi), che celebra (ed è il secondo motivi di incontro) i cento anni dalla costituzione.
Ma dal mondo della produzione agricola e da quello della politica: da quella locale al Governo nazionale.
Attesi i contributi del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, entrambi sicuramente attestati su questa nuova “frontiera”.
Frontiera peraltro individuata dai Tecnici, come Elisabetta Novello, Docente di Storia Economica all’Università di Padova.
Tra i protagonisti locali, hanno suscitato una vasta condivisione che ne ha colto il radicamento in una conoscenza considerevole del Settore, gli interventi di Davide Gilardino, Presidente della Provincia e, tra i politici, uno dei maggiori esperti nel governo delle acque, e di Stefano Bondesan, Presidente di Ovest Sesia.
Sabato 25 marzo 2023 alle ore 16 presso il Duomo di Saluzzo (CN) Slaven Skazlić e Hubert Jerzy Górzyńsky, provenienti dalla Comunità Cenacolo, riceveranno l’Ordinazione Presbiterale da monsignor Cristiano Bodo, Vescovo di Saluzzo.
Fratel Slaven e fratel Hubert avevano ricevuto l’ordinazione diaconale da monsignor Cristiano Bodo durante la Festa della Vita alla Comunità Cenacolo, sabato 16 luglio 2022.
In preparazione alla celebrazione di Ordinazione Presbiterale, monsignor Bodo chiede di pregare per il dono del sacerdozio e per i tanti preti che diffondono nel mondo l’amore di Dio nel cuore dei fedeli attraverso il ministero, la dedizione e la carità pastorale.
Monsignor Bodo chiede di esercitare il ministero come servizio per gli altri donato dallo Spirito Santo, affinché tutti i fedeli possano trovare nel sacerdote accoglienza, ascolto, aiuto.
La formula pronunciata quando viene messo il pane e il vino nelle mani del neo-ordinando è “Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della Croce di Cristo Signore”: con l’invito a ripeterle e ricordarle sempre all’inizio di ogni giornata, l’augurio da parte del Vescovo per Slaven e Hubert di accogliere, amare e pregare sempre una volta ricevuto il dono della fraternità presbiterale.
Breve storia di Fratel Slaven Skazlić della Comunità Cenacolo
Slaven è nato il 26 dicembre 1977 a Varaždin, in Croazia.
E’ entrato in Comunità Cenacolo nel maggio 2002 con l’esigenza di dare una nuova direzione alla sua vita.
Il cammino comunitario lo ha aiutato a riscoprire il dono della fede, dopo un periodo di smarrimento che lo aveva portato ad allontanarsi dalla fede e dalla famiglia.
Ha maturato il desiderio di rimanere in Comunità per aiutare i giovani bisognosi accolti.
Nell’ottobre 2014 ha iniziato gli studi teologici allo S.T.I. di Fossano.
Nella solennità della Santissima Madre di Dio del 2018 ha abbracciato in modo definitivo i consigli evangelici di povertà, castità, obbedienza, servizio e amore ai poveri.
Nel giugno 2019 ha terminato gli studi presso lo S.T.I. di Fossano e nel novembre dello stesso anno è partito per la missione di Mogi das Cruzes, nei pressi di San Paolo in Brasile, a servizio di bambini e adolescenti di strada lì accolti, dei giovani in disagio e delle loro famiglie.
Il periodo missionario ha confermato la sua volontà di servire Dio nel dono del sacerdozio.
Breve storia di Fratel Hubert Jerzy Górzyńsky della Comunità Cenacolo
Hubert è nato il 15 luglio 1981 a Varsavia, in Polonia.
E’ entrato in Comunità Cenacolo nell’ottobre 2001 nella fraternità di Vrbovec, in Croazia.
Nel marzo 2005 è stato trasferito in Polonia, dove ha vissuto la gioia di servire accogliendo e prendendosi cura dei bisognosi accolti nelle fraternità polacche.
E’ in quegli anni che ha maturato il desiderio di donare la sua vita a Dio.
Nel settembre 2011 ha iniziato gli studi presso lo S.T.I. di Fossano.
Dopo il biennio filosofico è stato inviato nella missione del Cenacolo in Messico, presso la città di Valle de Bravo (Toluca).
Dal Messico è rientrato nel settembre 2016 per riprendere gli studi di teologia.
Nella solennità della Santissima Madre di Dio del 2018 ha abbracciato definitivamente i consigli evangelici di povertà, castità, obbedienza, servizio e amore ai poveri.
Nel giugno 2019 ha terminato gli studi teologici allo S.T.I. di Fossano e nell’agosto dello stesso anno è partito per la nuova missione della Comunità Cenacolo nelle Filippine, dove ha vissuto fino a giugno 2022. La missione ha confermato il suo desiderio di servire Dio nel dono del sacerdozio.
Breve storia della Comunità Cenacolo e di Madre Elvira
La Comunità Cenacolo è nata per opera di suor Elvira Petrozzi, conosciuta oggi come Madre Elvira, il 16 luglio 1983, il giorno della Madonna del Carmine, quando inizia a concretizzarsi il desiderio della suora di creare un luogo di accoglienza di amore e di servizio alla vita per tutte le persone circondate dalle tenebre, perse nel mondo della droga e della disperazione.
La prima casa della Comunità Cenacolo viene aperta da Madre Elvira in un luogo diroccato e abbandonato messo a disposizione dal Comune sulla collina di Saluzzo, una cittadina in provincia di Cuneo (Piemonte).
Con il tempo, cominciano a giungere sempre più giovani che chiedono di essere accolti per risorgere a una nuova vita: le case della Comunità, chiamate Fraternità, negli anni cominciano a moltiplicarsi in Italia, in Europa e nel resto del mondo.
Attualmente si contano 71 Fraternità in 20 Paesi del mondo, di cui 25 in Italia, l’ultima inaugurata il 6 gennaio, Epifania del Signore, nei pressi di Assisi.
La Comunità Cenacolo è stata riconosciuta nella Chiesa con decreto del 16 luglio 2009 presso il Pontificio Consiglio per i Laici, come Associazione Privata Internazionale di Fedeli.
L’approvazione è stata confermata in modo definitivo con decreto del 12 giugno 2015, Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù.
Ogni anno, nei giorni intorno al 16 luglio, si celebra in tutte le Fraternità della Comunità Cenacolo la Festa della Vita, per ricordare la nascita della missione di Madre Elvira e la sua vocazione all’aiuto, all’amore, all’ascolto e alla preghiera che ha portato alla salvezza e alla risurrezione da una vita nelle tenebre moltissimi giovani in tutto il mondo.
Redazione di Vercelli
Riceviamo e pubblichiamo
Accorrono solleciti e servizievoli al richiamo dì questo o quel Ministro, dicono diligentemente le cose che lui vuol sentirsi dire, accettano di esser giudicati incapaci di affrontare la crisi idrica e dell’irrigazione e acconsentono a farsi sostituire da un Commissario che, si spera, ne sappia più di loro.
Che figura, signori Sindaci!
Per nostra fortuna, non sono tutti così, ma chi non canta nel coro viene messo nell’angolo dai Comuni più grandi come Vercelli e Biella che fanno il bello e il cattivo tempo nell’Autorità d’Ambito – ATO2 arrivando ad espropriare i Comuni Riuniti S.R.L della gestione degli acquedotti comunali per ripartirseli tra loro.
Oggi li colpisce la legge del contrappasso: un commissario prende il posto anche dei Sindaci di Vercelli e di Biella ai quali – volenti o nolenti -farà firmare le sue decisioni sugli interventi anti-siccità.
Troppo comoda la scusa che non c’erano i soldi: bastava non regalarli come profitti sull’acqua ai soci privati: solo nel 2021 ASM di Vercelli ha regalato al socio privato di maggioranza IREN S.p.A. oltre 3.000.000 di euro di utili aziendali, invece di investirli per ridurre lo spreco e tutelare le risorse idriche.
Ecco perché il settore idrico ASM va sottratto alla gestione IREN: deve tornare a servire la popolazione, non i profitti privati.
Se davvero arriveranno dei finanziamenti pubblici per far fronte all’aggravarsi della siccità non resta che sperare che il Commissario si accorga finalmente che prima di scavare nuovi pozzi, costruire nuovi “laghetti” o creare nuovi invasi destinati a rimanere asciutti se non pioverà, è assolutamente prioritario ed urgente eliminare lo spreco idrico nell’ATO2 che nel 2020 superava i 3.708.718 mc all’anno, pari al 40,79 % dell’acqua prelevata.
Deve essere andata ancor peggio nel 2021 visto che l’Autorità d’Ambito – ATO2 non pubblica nemmeno più questo dato nella sua Relazione sull’andamento tecnico gestionale del servizio idrico integrato dell’anno 2021.
Comitato Acqua Pubblica Vercelli
Redazione di Vercelli
Una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Varallo è intervenuta questa mattina, martedì 21 marzo alle ore 11.10 a Varallo per estinguere un incendio di un’autovettura alimentata a GPL che non ha causato ulteriori danni se non al veicolo stesso.
Il veicolo è stato spento e messo in sicurezza sino alla stessa rimozione.
Sul posto sono intervenuti la Polizia Locale, i Carabinieri e la medicalizzata che ha provveduto alle cure del conducente e lo ha trasportato per accertamenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgosesia.
Redazione di Vercelli
Domenica 2 aprile, alle ore 15.30, presso la Sinagoga di Vercelli e il Museo del Tesoro del Duomo si terrà una doppia visita legata al tema della Resistenza e delle Deportazioni.
Dopo la posa delle pietre d’inciampo e della targa per il progetto Ogni giorno è memoria, la Comunità prosegue infatti nelle attività di valorizzazione e recupero della memoria comune, fornendo al pubblico gli strumenti per tracciare la storia della presenza ebraica a Vercelli.
Il progetto, sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, ha già visto l’organizzazione di molti eventi di approfondimento, musicali e didattici, raggiungendo il grande pubblico.
Questa iniziativa rappresenterà l’occasione di allargare l’orizzonte degli argomenti trattati che non riguardano solo l’ebraismo ma collocano la necessità di recuperare la memoria anche in altri ambiti.
L’occasione è data dalla mostra allestita presso il Museo del Tesoro del Duomo come evento collaterale dell’esposizione in Arca Giacomo Manzù.
La scultura è un raggio di luna organizzata dal Comune di Vercelli, dall’Arcidiocesi e da Studio Copernico.
Il Museo del tesoro del Duomo espone infatti 25 varianti delle litografie approntate da Manzù per Il falso e vero verde del Nobel Salvatore Quasimodo, legate alla Resistenza.
Dalla Resistenza alle deportazioni, in Sinagoga sarà possibile ricordare le vicende della Comunità, dal suo insediamento in città fino ai tempi moderni, passando sulle pietre d’inciampo collocate lo scorso 27 gennaio con il sostegno del Comune.
I posti sono limitati, per partecipare alla visita è necessaria la prenotazione scrivendo alla mail segreteria.comunitaebraicavc@gmail.com o info@tesorodelduomovc.it.
Per gli istituti scolastici è inoltre possibile prenotare, previa verifica delle date disponibili, il doppio percorso Sinagoga – Museo del Tesoro del Duomo con contenuti adatti ai programmi scolastici.
Redazione di Vercelli