Mese: Febbraio 2023
Settore Giovanile – Campionato Under 19
Girone A – 1a fase di qualificazione – 5^ giornata di ritorno
Lunedì 27.2.2023 – Vercelli – Palestra Sc. Media Pertini – ore 19,40
Pallacanestro Femminile Vercelli – Lettera 22 Ivrea 41-54
(Parziali: 16-7; 23-27; 35-41)
Tabellino: Francese 8; Ifa Uwaidae; Porcelli 11: Chillini 6; Zanetti; Prinetti 14; Cafasso; Dikrane; Carrozza 2; Lo Kahr; Debernardi. All.: Gianfranco Anastasio
Si è concluso il girone di qualificazione anche per le Under 19 della PFV, sconfitte in casa per 41-54 da Lettera 22 Ivrea, dopo un confronto combattuto e giocato dalle padrone di casa sempre a testa alta.
Le ragazze di Anastasio hanno dovuto rinunciare in partenza a Momo, Barbero e Cadiry, assenze che indubbiamente hanno pesato sul rendimento della squadra, cui si sono aggiunte un paio di atlete non in condizioni ottimali anche se scese in campo.
Ma a queste defezioni l’esperto coach, ormai, ci è abituato, forse, a squadra completa, le possibilità di battere finalmente Ivrea sarebbero state maggiori, anche se ai fini della classifica finale sarebbe cambiato ben poco.
La partita è iniziata sotto i migliori auspici per le vercellesi che, con una discreta percentuale di realizzazione, chiudevano il primo quarto avanti 16-7.
Nel secondo quarto, però, le eporediesi ribaltavano tutto con un quasi analogo 7-20 che le proiettava avanti a metà gara sul 23 a 27.
Nel terzo periodo le due squadre si equivalevano, ribattendo ognuna colpo su colpo ai tentativi di allungo dell’altra, ed al 30’ c’era ancora partita ed equilibrio sul 35 a 41.
Purtroppo per la PFV, però, nell’ultimo quarto la squadra di casa cedeva lentamente, segnava solo sei punti subendone tredici, e così doveva dire addio alla speranza di chiudere il girone in bellezza con una vittoria.
In ogni caso, rispetto ai trenta punti rimediati all’andata, l’Under 19 della PFV ha mostrato notevoli progressi di squadra, nonostante le assenze, e questo non può che essere di buon auspicio per il girone di Coppa Piemonte cui essa avrà accesso e di cui si conoscerà a breve il calendario.
Redazione di Vercelli
Sabato mattina l’Under 12 ha portato a casa tre punti per la classifica vincendo 3 a 0 ( 25/16, 25/15, 25/10) contro Valsesia Volley facendo vedere buoni miglioramenti in tutte le situazioni di gioco. Sono scese in campo: Alfieri, Conti E., Nicodemo, Costanzo, Avilia, Cremonesi, Molinaroli, Tardivo G., Tardivo S., Davide, Volpe, Bianco.
Domenica mattina l’Under 16 Azeta Disenfestazioni ha conquistato il pass per i quarti di finale vincendo 3 a 0 contro Virtus Chiavazza.
Al pomeriggio hanno preso parte alla Tappa S3 Green e White di Occimiano i più piccini con quattro squadre, divise sulle due categorie.
Tanto gioco e divertimento e buoni piazzamenti raggiunti a dimostrazione dei passi avanti che si fanno in palestra.
Hanno partecipato per la categoria white: Oppezzo, Gaucan, Vilella D., Ezzouani R., Mangone, Fontana.
Per la categoria green: Vilella D., Giulianati, Amadine, Spairani, Mutti, Hysaj, Cadeddu, Volpe, Spada.
Ultima gara di campionato Under 13 per S2M UnipolGlass che ha sfidato la capolista Virtus Chiavazza perdendo 3/1 (25/13,25/18, 24/26, 25/14).
Le vercellesi anche se hanno giocato a fasi alterne dimostrando maggior sicurezza su tutti i fondamentali.
Diverse di loro hanno iniziato a giocare in questa stagione e si stanno impegnando con assiduità e in attesa di passare alla categoria successiva nella prossima stagione continuano gli allenamenti con il Prof. Cerutti. A referto: Brunelli, Cusumano, Heqimi, Conti C., Cerruto, Alfieri, Nicodemo, Conti E., Cullhaj, Avilia, Costanzo.
Redazione Web
Il Cus Piemonte Orientale torna da La Spezia con un podio sfiorato e, cosa ancora più preziosa, con una promozione incassata in serie C1 di spada femminile.
Il risultato è arrivato sabato 25 febbraio, nella gara a squadre di C2 Zona 1 di spada femminile.
Il quartetto composto da Sara Aramini, Giorgia Gallo, Silvia Ghidella ed Erica Verri aveva chiuso la fase a gironi con un ottimo secondo posto, per poi imporsi 45-28 agli ottavi sul Circolo Scherma Valdagno e 45-40 ai quarti sulla San Paolo Milano.
In semifinale, a promozione già ottenuta (salivano le prime cinque classificate), lo stop col 45-27 subito dal Circolo della Spada Liguria Genova, quindi l’altra sconfitta per 45-37 nella finale per il terzo posto contro la Comini Padova.
A questo link classifiche e risultati completi: https://www.4fence.it/FIS/Risultati/2023-02-26-25_La_Spezia_(SP)_-_Serie_C2_di_SPM-SPF_Zona_1_-_La_S/index.php?a=SP&s=F&c=&f=
Redazione di Vercelli
Si aprono le candidature per il Premio Vivaio Eternot 2023, organizzato dal Comune di Casale Monferrato in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto del 28 aprile prossimo.
Il riconoscimento sarà assegnato a un massimo di dieci tra Enti, Amministrazioni o singoli cittadini che si siano distinti per l’impegno profuso nella cura, la ricerca, la diffusione dell’informazione, in importanti e significative azioni di bonifica, nelle battaglie sociali e legali legate ai danni causati dall’amianto.
Sarà possibile inviare la propria candidatura, o suggerirne una, dal 1° al 31 marzo scrivendo a premioeternot@comune.casalemonferrato.al.it, indicando nome e cognome del candidato in caso di persona fisica – ragione sociale in caso di ente o associazione, un contatto telefonico e allegando una lettera motivazionale (massimo 3000 battute).
Il premio Vivaio Eternot è una pianta di Davidia Involucrata, anche detta “albero dei fazzoletti”, prodotta all’interno del monumento vivo realizzato all’interno del Parco Eternot e sarà consegnato ufficialmente durante una cerimonia inserita nel palinsesto di eventi per celebrare la Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto di giovedì 28 aprile.
Compongono il comitato organizzatore del premio, incaricato di valutare le candidature, il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, il presidente di Afeva Giuliana Busto, Gea Casolaro, artista che ha creato il Vivaio Eternot, e sette componenti invitati annualmente scelti tra i rappresentanti di istituzioni, operatori culturali, giornalisti, scrittori, ricercatori, medici e associazioni impegnati nella tutela dell’ambiente.
Redazione di Vercelli
Tenuto conto dell’ampio consenso suscitato dall’iniziativa dei contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della “Cultura della Legalità”, proseguono gli incontri didattici presso le scuole di questa provincia.
In tale contesto i Carabinieri e il Comandante della Stazione di Mottalciata, Maresciallo Ordinario Cesare Rampazzi Minella, giovedì 23 febbraio hanno incontrato gli alunni delle classi primarie della Scuola di Mottalciata.
L’incontro, tenutosi dalle ore 10.00 alle ore 13.00, ha visto coinvolti una decina di alunni, ha trattato la tematica della legalità, con particolare riferimento alle norme di civile convivenza ed al rispetto del prossimo e delle diversità; si è quindi dedicato uno spazio alle domande proposte dai bambini, i quali hanno espresso le proprie opinioni ed i propri dubbi in merito alle tematiche proposte.
Redazione di Vercelli
Il Salone Parrocchiale, che fu voluto e realizzato da Don Giacomo Rigazio nel 1964, cinque anni dopo essere stato nominato Parroco di Guardabosone dal vescovo Monsignor Francesco Imberti, era pieno “come ai vecchi tempi”: nelle prime file i famigliari venuti da Cigliano, commossi per questo omaggio, il Sindaco Nicole Bosco, che, pur non avendo conosciuto il sacerdote, è stata la prima ad accogliere e sostenere il progetto del libro scritto dal Consigliere Cesare Locca, perché comprese che questo sacerdote per quarantuno anni costruì e alimentò il “senso della Comunità”, quella peculiarità che fa di un paese di trecento persone un luogo “speciale”, in cui le Persone regalano parte del loro tempo, delle loro capacità professionali o artistiche, delle loro “energie” per il bene della Comunità.
Tra i religiosi presenti: il Parroco, Don Alberto Albertazzi, che “sfiorò” Don Giacomo, cogliendone il portamento, la serietà, la cultura, la proprietà dell’eloquio, Don Maurizio Galazzo, studioso di scienze bibliche, in rappresentanza dell’Arcivescovo di Vercelli, il diacono Don Pier Luciano Garrone, Don Ezio Caretti, Parroco emerito di Borgosesia, che lo conobbe e lo frequentò cogliendo in lui l’amore per la bellezza, sapeva confrontarsi senza invadere: “Cercava e incontrava non per riempire, ma per arricchirsi”.
Come ricordo della giornata è stato appeso nel restaurato Salone Parrocchiale un bellissimo ritratto fotografico del sacerdote.
Il libro, scritto da Cesare Locca, “ricercatore e testimone”, che racchiude la stima e l’affetto di tre comunità parrocchiali: Guardabosone, Guardella e Ailoche, è stato reso disponibile solo al termine dell’incontro, per dar modo a tutti di conoscere il progetto che l’ha generato e apprezzarne il contenuto.
In copertina l’Autore ha voluto mettere una delle rare fotografie che ritrae Don Rigazio sorridente, in compagnia di due Sindaci, di Angelo Togna, di alcuni bambini.
La copertina è soft touch, cioè vellutata al tatto, per impreziosire l’omaggio di compleanno.
Il cuore dell’incontro è stato l’ascolto della registrazione dell’omelia tenuta da Don Rigazio in occasione dei festeggiamenti organizzati per il venticinquesimo di Parrocchia, che ha permesso di cogliere l’umanità, l’intelligenza e soprattutto l’ampiezza e profondità di un progetto di vita dedicato ad una missione nella quale ogni giorno il sacerdote ha investito tutte le sue forze.
Il Vescovo Imberti nel 1959 destinò Don Rigazio, che aveva sempre insegnato, ad un paese che definì: “Di gente buona, generosa e soprattutto comprensiva” e Don Giacomo obbedì, accettando le difficoltà del passaggio al ministero e disse che non si era mai sentito “sprecato” nel piccolo paese, perché quella “grande famiglia” lo aveva accolto, gli aveva dato fiducia, consentendogli di essere l’intermediario tra il popolo e il Signore.
Don Giacomo non minimizzò le difficoltà del suo ministero in una società che diventava più laicizzata, in cui si allentava l’anello forte della famiglia, ma non si scoraggiò e seppe proporre i Valori in cui credeva.
Molte delle testimonianze racchiuse nel volume sono state presentate sul palco, a partire da quelle dei due Sindaci, Claudio Zaninetti e Silvano Caccia, che hanno rievocato momenti intensi vissuti con il parroco.
Tiziana Carbonati, restauratrice che conobbe Don Giacomo in occasione del restauro della meridiana posta sulla facciata della chiesa, parla di Guardabosone come di una Brescello del Nord Ovest, dove Parroco e Sindaco sembravano antagonisti, mentre in realtà erano animati dalla stessa autentica passione per il paese.
Mario Rossati che è stato Presidente del “Fotogruppo Noveis”, ha ricordato che fu fondato da Don Giacomo, il Maestro Manuel Filisetti, sottolineando come Don Giacomo avesse a cuore la musica e fondò la cantoria parrocchiale, racconta come passasse bruscamente dal “Tu” al “Lei”, quando qualcosa lo contrariava.
A nome della Comunità di Ailoche ha parlato il vice Sindaco Cristiano Puozzo, mentre per La Guardella avrebbe dovuto essere presente l’architetto Vanni Boggio, purtroppo impedito da un’indisposizione, ma la sua testimonianza è racchiusa nel libro, così come quella di Silvia Vietti, conosciuta come Lilla, che ha sottolineato le qualità manageriali e organizzative: ognuno nel suo ricordo ha messo un pezzo di cuore e come elemento comune a tutte le testimonianze è emersa la felice intuizione del sacerdote che seppe coinvolgere tutte le persone, dai bambini agli anziani.
Sottolinea Cesare Locca: “Con il suo arrivo Don Giacomo ha davvero cambiato la storia delle Comunità che gli furono affidate come pastore, nel 1959 ricevette un paese che viveva il dopoguerra, gli anni del boom economico, aprendo gli occhi sul mondo, proponendo iniziative culturali, concerti, organizzando le manifestazioni estive con un cartellone di qualità che attrasse un gran numero di persone. Costruì il “Salone Parrocchiale”, mantenne le tradizionali feste negli Oratori, per dodici anni pubblicò il Bollettino Parrocchiale, fondò il “Centro Sociale Sant’Agata”, organizzò mostre, corsi di formazione, realizzò restauri, creò il Museo Parrocchiale, si batté per il mantenimento della scuola e dell’Asilo Infantile”.
Nell’ultima parte della serata il Maestro Manuel Filisetti, che fu organista di Don Giacomo, Andrea Castaldi al violoncello e Enzo Leone al violino, hanno creato una colonna sonora perfetta per la proiezione di immagini raccolte in vent’anni da Cesare Locca per raccontare i quarantuno anni di presenza del sacerdote.
Un sommesso cicaleccio commentava lo scorrere delle immagini sottolineato dalla musica: erano i ricordi che traboccavano nel ringraziamento al sacerdote che aveva amato la sua gente e che adesso veniva compreso fino in fondo, attraverso le opere che seppe realizzare e le iniziative che propose senza darsi mai tregua, sempre indaffarato, senza curarsi minimamente della sua persona.
L’ultimo brano musicale: Ave Maris Stella di Grieg è stato una preghiera di ringraziamento al Signore per aver mandato Don Giacomo a Guardabosone, La Guardella e Ailoche.
Al posto dei “titoli di coda” Cesare Locca ha voluto concretizzare i ringraziamenti a chi aveva collaborato alla stesura del volume, con il dono di una copia autografata.
In Biblioteca a Varallo il libro arricchirà la sezione dei “Preti Resistenti”, figure di religiosi che seppero lasciare un segno nelle loro Comunità.
Redazione di Vercelli
Si è conclusa domenica scorsa a Caresanablot la 44.ma edizione della Fiera in Campo, punto di riferimento per il settore risicolo, ormai non più soltanto vercellese, ma nazionale, con qualche motivata ambizione di interessi oltre frontiera.
Nei tre anni trascorsi, per le ragioni ben note, la manifestazione ha subìto uno stop forzato, ma oggi è tornata, con un’offerta del tutto in linea rispetto alle attese.
E proprio la capacità di interpretare “dall’interno” le esigenze di un mondo agricolo naturalmente vocato alla conoscenza di tecniche, sempre nuove, ha rappresentato la ragione principale di una crescita costante, dalla prima edizione del 1979 in poi.
Un primo appuntamento, quello di allora, che vide la presenza quasi pionieristica di una decina di espositori locali i quali accettarono la sfida: permettere al “mercato”, agli operatori economici dell’agricoltura di vedere non soltanto macchine ed attrezzature agricole esposte ed illustrate su catalogo, ma alla prova, cioè in azione, appunto “in campo”.
Dalle macchine agricole a tanti prodotti e servizi che concorrono ad illustrare quella che oggi si chiama anche “filiera”, oppure “indotto”, fino ad arrivare – la capacità di innovare è anche questo – a valorizzare un’attività di nicchia come il modellismo: che, poi, tanto “nicchia” forse non è, se è vero che sono stati ben 50 gli espositori presenti ed indaffarati ad illustrare ad un pubblico veramente numeroso le loro creature.
Insomma, i tanti “volti” di un’agricoltura moderna e, proprio i volti sono i protagonisti della gallery messa a repertorio a Caresanablot.
Si è svolta, presso l’hotel Paladini, il 24 febbraio, una conviviale promossa dai Club International Inner Wheel di Santhià-Crescentino e di Biella.
Relatore illustre della serata è stato il Rettore dell’UPO Dott. Prof. Gian Carlo Avanzi che ha raccontato, con parole semplici e chiare, i 25 anni di vita dell’UPO, suscitando l’attenzione e l’interesse dei presenti: le socie dei due club con le loro Presidenti, Vice Presidenti, e immediate Past President, gli ospiti Benedetta Delleani, assistente del Governatore Rotary distretto 2031, Giorgio Delleani, Presidente della Commissione Distrettuale Azione Professionale e Pubblico Interesse distretto 2031 e qualificati soci del Club Rotary Vercelli S. Andrea-Santhià-Crescentino.
Il Prof. Avanzi ha illustrato la crescita costante dell’Ateneo che oggi conta ben otto Dipartimenti tra i quali il Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica,-il primo in Italia-.
Con i suoi attuali 16000 iscritti e 43000 laureati nel 25 anni di attività, l’UPO è un Ateneo di dimensioni medio alte.
L’Ateneo del Piemonte orientale, ha proseguito il Prof. Avanzi, ha incrementato gli iscritti nel 2023, del 12%, contro un trend nazionale in diminuzione. Questa crescita, che è stata costante nel tempo, ha i suoi punti di forza nelle politiche dell’Ateneo, che pone al centro lo studente ed applica una no tax area per gli studenti con ISEE fino a 30.000 euro all’anno.
Proprio questa facilitazione fiscale, richiama studenti meritevoli provenienti da famiglie in difficoltà a sostenere le spese universitarie.
A conferma dell’efficacia di questa politica e della sua capacità di rendere l’UPO competitiva con le Università di maggiori dimensioni da un lato, e dall’altro un ascensore sociale, Avanzi ha ricordato che il 76% dei laureati è il primo in famiglia; ha inoltre sottolineato che l’85% dei laureati trova lavoro ad un anno dalla laurea, contro una media nazionale del 74%, ricordando che i dati sono assolutamente attendibili, provenendo da ALMA Laurea.
L’Ateneo del Piemonte Orientale, ha proseguito il Prof. Avanzi, si colloca tra gli Atenei virtuosi e tra i più qualificati nella ricerca scientifica, soprattutto nel campo medico e delle biotecnologie.
Dopo l’emergenza Covid, sono inoltre ripartiti i progetti internazionali e, per il prossimo futuro, sono in cantiere numerose iniziative di riqualificazione di spazi ed edifici sia a Vercelli che a Novara ed Alessandria anche grazie ai fondi del PNRR.
L’empatia comunicativa del Rettore ha stimolato il dibattito.
Numerose le domande dei presenti che hanno avuto risposte complete e convincenti.
Il tempo è trascorso veloce e il suono della campanella che pone fine alle Conviviali dell’Inner Wheel è sembrato arrivare troppo presto.
Redazione di Vercelli
La mattina del 17 Febbraio, Festa nazionale del gatto, le classi quinte e una quarta dell’Istituto professionale Lanino hanno avuto l’opportunità di assistere, nell’Aula magna dell’Istituto tecnico Cavour, alla presentazione del libro “Gatti di Stato” della scrittrice e giornalista Carola Vai, grazie alle professoresse Emmanuelle Bazzacco, Sabrina Campisi e Loredana Mattioli che hanno organizzato l’evento e al dirigente scolastico professor Paolo Massara.
Presente a portare il suo saluto e il suo intervento la professoressa Gianna Baucero, assessore all’Istruzione, Università, Rapporti con Enti culturali e Turismo
Il libro “Gatti di Stato” presenta un argomento fondante molto semplice: le figure che si sono rese protagoniste del nostro passato, quelle del nostro presente, i capi di Stato che hanno fatto e fanno la storia, prendendo in considerazione i piccoli compagni di vita protagonisti del loro percorso e da essi arricchito: i gatti.
Tutti personaggi accomunati da un’unica passione, quella per gli amati felini.
Carola Vai, durante la presentazione del suo libro, ha parlato dell’amore per i gatti, di come ha preso forma nel tempo l’idea di scrivere “Gatti di Stato” e della scelta di inserire in primo luogo figure illustri più recenti, come Sergio Mattarella, per poi continuare con quelle più remote, come la regina Vittoria, Cesare Augusto, Livia Drusilla…
Per scrivere questo libro di biografie Carola Vai ha fatto tante ricerche, tanti studi e approfondimenti storici.
L’autrice inoltre ha elogiato il successo delle donne e degli uomini presi in considerazione all’interno del suo libro, sottolineando come molti grandi potenti sono amanti dei gatti e affermando che chiunque durante la sua carriera ami la compagnia di un gatto, avrà brillanti risultati.
Ha sottolineato anche che il successo è soggettivo e consiste anche nelle piccole e semplici cose.
Esplicativa, disponibile e con il giusto pizzico di ironia, ha risposto in modo esaustivo a tutte le domande e curiosità degli studenti, portando alla luce tanti importanti spunti di riflessione.
L’incontro è stato interessante, coinvolgendo il pubblico di studenti e ospiti esterni che hanno seguito con partecipazione e interagito vivacemente con la scrittrice.
Gli studenti hanno avuto anche la possibilità di leggere e interpretare alcuni passaggi di “Gatti di Stato”, proiettando un Power Point con foto di Capi di Stato con i loro gatti e citazioni dal testo di Carola Vai.
Il libro “Gatti di Stato” è coinvolgente e in modo originale offre informazioni sui personaggi storici e del presente attraverso accurate ricerche, curiosità e aneddoti, evidenziando l’importanza che i nostri piccoli amici pelosi hanno nella nostra esistenza.
Un grazie a Fulvio Cacelli , a Giulio Stangalino della classe V B per il servizio fotografico e a tutti coloro che, dietro alle quinte, hanno collaborato per questo interessante incontro.
Chiara Montesano e Valentina Agusta
Classe V B- Servizi socio-sanitari
Redazione di Vercelli
Simone Mencarelli e Marco Paganelli sono vicecampioni europei di spada maschile a squadre Under 20.
Il risultato è arrivato il 27 febbraio, nella penultima giornata dei Campionati Europei Cadetti e Giovani in corso a Tallinn.
Mencarelli (Fiamme Oro e Ginnastica Victoria) e Paganelli (Accademia Scherma Marchesa Torino) hanno conquistato la medaglia d’argento insieme ai connazionali Nicolò Del Contrasto e Matteo Galassi.
L’Italia è stata sconfitta soltanto in finale col punteggio di 45-32 dall’Ungheria, in un match dai due volti, guidato sostanzialmente nella prima metà prima che girasse in senso negativo per il quartetto azzurro.
Comunque una grande prestazione e un grande risultato per i giovani spadisti italiani, che terzi nel seeding iniziale, avevano cominciato la loro gara con il successo per 45-33 sulla Germania agli ottavi, dopo aver saltato il turno dei sedicesimi.
Ai quarti era arrivato un 45-31 sulla Gran Bretagna e in semifinale un netto 40-24 inflitto alla Francia.
Per Paganelli si tratta della seconda medaglia in questa edizione degli Europei Giovani dopo il bronzo individuale di due giorni fa.
Campionati Europei Giovani Spada Maschile a Squadre – Tallinn (Est), 27 febbraio 2023
Qui i risultati: www.fencingtimelive.com/tableaus/scores/3C612B6CAF05463DA2DCFE57A64C08C2/53EA17379B3842029AD932B3E10E3DF8
La squadra italiana: Nicolò Del Contrasto, Matteo Galassi, Simone Mencarelli, Marco Paganelli.
Redazione di Vercelli