Mese: Gennaio 2023
Nella giornata di venerdì 20 gennaio le classi terza e quarta dei Servizi Commerciali dell’Istituto Professionale Lanino sono state coinvolte in un’uscita didattica a Milano, organizzata nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, accompagnate dai docenti Antonella Ferrero, Annunziata Aita e Azzurra Vescovo.
Noi studenti, alcuni giorni prima dell’uscita, abbiamo svolto un compito di realtà assegnato dalle professoresse, la cui richiesta era quella di accogliere e accompagnare i fornitori stranieri in visita alla nostra Azienda, dando informazioni riguardanti edifici e/o angoli di interesse storico e paesaggistico che avrebbero potuto ammirare durante il tragitto dalla stazione di Milano Centrale fino a piazza del Duomo.
L’uscita didattica è stata organizzata all’insegna dell’ecosostenibilità, pertanto è stato scelto un mezzo di trasporto a impatto ecologico non troppo negativo per l’ambiente, il treno, e si è previsto di coprire il percorso definito a piedi, in modo da poter fare meglio osservare e apprezzare quanto individuato nella ricerca fatta per soddisfare la richiesta.
I luoghi individuati e ritenuti degni di nota che abbiamo poi raccontato a turno durante la camminata, concretizzando il compito svolto, sono stati Piazza Duca D’Aosta con il Grattacielo Pirelli e la Mela Reintegrata, Piazza della Repubblica con il monumento a Giuseppe Mazzini, i Giardini di Indro Montanelli con la statua dedicata al giornalista, il Museo Civico di Storia Naturale e il Planetario, le vie del quadrilatero della moda, il Teatro della Scala, la magnifica galleria Vittorio Emanuele II , il Duomo e la sua piazza ultima tappa del percorso organizzato.
Raggiunta la meta, per la sosta pranzo si è previsto di fare gustare agli imprenditori un delizioso panzerotto presso Luini, storica famiglia pugliese che si è trasferita a Milano nel 1949 e che ha organizzato la sua attività rilevando il forno di Via Santa Radegonda.
L’obiettivo primario della nostra uscita, organizzata in una delle città più visitate e nota per essere la capitale dell’economia italiana oltre che luogo di cultura e tradizioni, era di recarsi al Binario 21, una tappa fondamentale in prossimità del 27 gennaio, Giornata della Memoria a ricordo delle vittime dell’Olocausto.
Questo posto, situato sotto i binari della stazione centrale di Milano, era dal 1943 al 1945 un luogo “invisibile” alla città.
Nato inizialmente come area di carico e scarico di posta e merci, poi requisito dal regime nazi-fascista con lo scopo di farlo diventare una delle tappe europee della Shoa, così spiega il cartello posto vicino all’entrata.
Una guida ci ha accompagnati nella visita al Memoriale raccontandoci in dettaglio storia e particolari, indicandoci il grande muro all’ingresso che riporta la scritta ‘Indifferenza’, fortemente voluto dall’unica superstite dell’Olocausto ancora in vita, Liliana Segre, nominata senatrice a vita nel 2018, che ha collaborato in prima persona al progetto di recupero del Memoriale.
“Indifferenza perché essa è sinonimo di violenza”, così Liliana Segre dice in un’intervista, definita poi “una malattia morale che si può trasformare in una malattia mortale”.
Chi è indifferente è complice, complice dei misfatti peggiori contro l’umanità dove l’alternativa è “me ne importa, mi sta a cuore”.
La visita didattica è piaciuta molto , è stata soprattutto istruttiva perché è importante che certe verità vengano conosciute, specialmente dai giovani, così che gli errori passati non vengano più ripetuti, ricordando anche le vittime di questi efferati episodi.
Celeste Andreotti
Classe III E Servizi Commerciali Istituto professionale Lanino
Redazione di Vercelli
La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento permanente di Livorno Ferraris e quella di Torino del distaccamento di Stura sono intervenute oggi, martedì 24 gennaio introno alle ore 11.00, sulla SP 590 al km 35 nel comune di Brozolo.
Coinolti in un impatto frontale due mezzi, una vettura ed un Eurocargo alimentato metano.
Il conducente camion è risultato illeso e il conducente dell’ auto è stato trasportato ad Asti per accertamenti.
I Vigili del Fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area interessata dall’incidente.
Sul posto erano presenti anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri e l’auto medicalizzata.
Redazione di Vercelli
Sono andati fortunatamente a vuoto i tentativi da parte di due presunti truffatori, finora rimasti ignoti, di raggirare due persone anziane al probabile fine di impossessarsi di denaro ed oggetti custoditi nelle rispettive case.
Il primo episodio si è verificato in Tronzano Vercellese, allorché, nella mattinata del 19 gennaio scorso, i due si sono presentati presso l’abitazione di una 73/enne, adducendo la motivazione di dovere “sanificare i locali” per chiederle il permesso di entrare in casa.
La donna, memore delle raccomandazioni più volte diffuse sugli organi di informazione da Forze dell’Ordine, Amministrazioni locali ed altri Enti, non si è lasciata raggirare ed ha negato l’accesso ai due individui i quali, senza andare oltre nelle richieste, si sono allontanati velocemente.
La scena si è ripetuta poco dopo in Ronsecco, e stavolta la vittima prescelta era una signora di 88 anni.
Per nulla intimorita né intenzionata a farsi “sanificare i locali”, l’anziana ha reagito negando l’accesso ai due soggetti, costretti anche questa volta ad andarsene con le pive nel sacco.
La prontezza delle due persone anziane, quindi, ha permesso di sventare qualsiasi piano avessero in mente i due aspiranti “sanificatori di locali”, la cui identificazione è ora oggetto di indagine da parte dei Carabinieri dei rispettivi luoghi attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere pubbliche di sorveglianza.
Redazione di Vercelli
Campionato Under 15 Gold (girone rosso) 2^ giornata ritorno
Barberi Valsesia Basket: 41
Fulgor Basket Omegna: 97
Parziali: 10-36, 18-17, 0-26, 13-18.
Barberi Valsesia Basket : Gagliardini, Vitale 2, Zoppellaro, Degaudenzi 6, Mereu 2, Bevilacqua 4, Sesone 13, Lombardi 6, Vasina, Altea 2, Bazzan 4, Mafezzoni 2.
Coach: Gianluca Porzio
Fulgor Basket Omegna: Tedeschi 3, Tushe 11, Ferrari 2, Cimberio 2, Fiorillo 21, Sarazzi 2, Caramelli 29, Zabetti 3, Sitran 6, Caldi 8, Pastore 4, Monti 6.
Coach: Lodetti Marco
Arbitro: Sig. Zuccadelli Daniele di Strona (BI).
Referto giallo per Barberi Valsesia Basket Under 15 Gold di coach Gianluca Porzio che sabato 21 gennaio, tra le mura amiche del Pala Loro Piana di Borgosesia nella 2^ giornata di ritorno del Campionato Under 15 Gold (Girone Rosso), ha ceduto il passo alla compagine di Fulgor Omegna con il punteggio di 41-97
Il commento post partita di coach Gianluca Porzio: “Sabato contro Omegna abbiamo approcciato alla partita un po’ impauriti dalle loro qualità tecniche, fisiche e dalla loro posizione di classifica. Non giocando praticamente il primo quarto, poi abbiamo avuto dei tratti di buona pallacanestro. Dobbiamo capire quanta esperienza ci potrà dare questo primo anno in campionato Gold e sono certo ne raccoglieremo i frutti”.
Prossimo appuntamento per le nostre giovani aquile sarà in trasferta sabato 28 ottobre con palla a due alle ore 17:30 alla Palestra di Via Blatta 26 a Chivasso (To) dove ad attenderli ci sarà la compagine di casa A.S.D. PALL. Chivasso.
Forza ragazzi, sempre…
Fonte: Letizia Bertini – Khristina Fanchini
Area Comunicazione
Redazione di Vercelli
SETTORE GIOVANILE
Campionato Under 19 – 1^ fase – qualificazione
2^ Giornata di ritorno –
Lunedì 23 gennaio 2023 ore 20,00 –a Vercelli – Palestra Sc. Media Pertini
Pallacanestro Femminile Vercelli – Arona Basket 45-38
(parziali: 10-8; 18-17; 30-26)
Tabellino PFV: Francese 6; Ifa Uwaidae; Momo C. 17; Porcelli; Chillini 8; Cadiry; Zanetti 2; Barbero; Dikrane 2; Prinetti 4; Cafasso; Carrozza 6.. All.: Gianfranco Anastasio.
Contro ogni pronostico della vigilia le Under 19 della PFV hanno battuto Arona Basket per 45-38 nella seconda giornata di ritorno del girone di qualificazione, nel quale la squadra vercellese, ora, ha nel mirino il terzultimo posto.
La vittoria delle ragazze di Gianfranco Anastasio, come ha affermato lo stesso coach a fine gara, è stata meritatissima, aggiungendo poi: “Opposte ad una squadra di levatura superiore alla nostra, le ragazze hanno affrontato le avversarie con grande determinazione fin dalle prime battute, ribattendo colpo su colpo e reagendo sempre ai tentativi di break avversari, giocando con molta concentrazione anche quando Arona si è schierata a zona in difesa. La partita è stata disputata spalla a spalla con le ospiti ma nell’ultimo periodo siamo stati bravi a prendere un margine di vantaggio ed a mantenerlo con una certa sicurezza fino alla fine. Per me è stata una grande soddisfazione”.
L’analisi del tecnico della PFV rispecchia fedelmente l’andamento del match: buon equilibrio nel primo quarto, chiuso 10-8 ed ancora punto a punto nel secondo periodo, fino a che, a metà partita, le squadre erano sul 18-17.
Nella terza frazione la PFV, però, riusciva a rosicchiare qualche punto di vantaggio (30-26 al 30’), giocando bene e con raziocinio, capace di sfruttare le occasioni di tiro senza sprecare troppo, e raggiungendo, così, il massimo vantaggio a +8 al 34’ per poi mantenerlo sostanzialmente inalterato fino alla fine, con molta razionalità, e mostrando buona capacità di controllare la partita.
Bravissime tutte le ragazze a contribuire ad una vittoria veramente di squadra, che premia il loro impegno e quello di tutti coloro che ci hanno creduto.
Fra questi il Vice Presidente Roberto Cavallaro il quale, solitamente avaro di elogi, con una certa emozione, dopo la sirena finale, ha dichiarato: “Un peccato per chi non era presente oggi. Una partita vinta meritatamente per gioco e impegno. Brave, brave, brave”.
Nonostante, quindi, che la squadra avversaria fosse – quantomeno sulla carta – più completa e quadrata di quella di casa, la PFV é riuscita a buttare il cuore oltre l’ostacolo e ad aggiudicarsi la vittoria, e questa è una grande soddisfazione per atlete, tecnici e dirigenti, che premia gli sforzi che la società e tutti i suoi componenti stanno facendo per elevare di qualche gradino il rendimento delle proprie squadre.
Soprattutto dopo una stagione 2021/22 con zero vittorie per questo gruppo, e la stagione corrente con una sola prima di questa, in casa PFV si comincia a veder premiati i propri sforzi: se si batte una delle squadre più accreditate del girone qualche cosa deve pur essere cambiato.
Prossimo impegno per le Under 19 di coach Anastasio sarà lunedì 30 gennaio, ancora a Vercelli e sempre alla Palestra della Scuola Media Pertini (Lanino) con inizio alle 19.40 contro B.C. Castelnuovo, altra formazione di alta classifica e altro pronostico che appare scontato.
Redazione di Vercelli
Con 30 punti il Legnano è decimo in classifica.
I lilla hanno sin qui ottenuto 8 vittorie, 6 pareggi e subito 8 sconfitte.
28 i gol realizzati, 25 quelli subiti.
Il modulo di gioco adottato è il 3-5-2.
La porta è difesa da Gianluca Ravarelli, portiere classe 2003 cresciuto nelle giovnaili del Monza.
Il pacchetto arretrato è composto da: Devis Talarico (1997, ex Tritium), Antonio Arpino (1995, ex Caronnese, autore di 4 gol) e Francesco Mapelli (1996, ex Città di Varese).
A centrocampo le fasce sono presidiate da: Vittorio Pagani (2003, cresciuto nel Novara) e Tommaso Losio (2004, scuola Torino).
Al centro: Alessandro Vernocchi (1998, ex Caronnese, 2 gol) Christopher Conè (2001, ex Cavese, 1 rete) e Alessio Donnarumma (1998, ex Nocerina, 1 gol).
Il tandem offensivo è formato da: Stefano Banfi (2000, ex Aurora Pro Patria, 4 reti) e Edgard Cani (1989, ex Aprilia).
Redazione di Vercelli
Prosegue inarrestabile la spirale di violenza nelle carceri italiane, dove non passa giorno in cui non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali SAPPE dei poliziotti penitenziari.
L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli, nella Casa circondariale di Novara: “Continuano le aggressioni da parte dei detenuti nei confronti della Polizia Penitenziaria in Piemonte. Questa volta è il personale in servizio a Novara ad aver vissuto una giornata da incubo, con l’aggressione di un detenuto sottoposto al regime detentivo del 41 bis verso un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria. Il ristretto ha infatti proditoriamente colpito l’Agente con un pugno al viso, tanto da rendersi necessarie le cure dei sanitari e diversi giorni di prognosi. Queste sono situazioni che destabilizzano l’ordine, la sicurezza e la serenità del personale di Polizia operante. Pertanto, considerato quanto previsto dal protocollo in vigore, si rende indispensabile disporre il trasferimento degli aggressori in altro istituto penitenziario”.
Santilli evidenzia ancora che “le carceri del Piemonte stanno vivendo ormai da tempo momenti di grande difficoltà nella gestione dei detenuti. Sono continue le aggressioni al Personale che si verificano senza che vi sia un intervento da parte degli organi superiori. La gestione e movimentazione dei detenuti protagonisti di aggressioni ci lascia alquanto perplessi, in quanto non sempre vengono applicate repentinamente le normative ministeriali che prevedono il trasferimento immediato del detenuto che si rende protagonista di aggressioni nei confronti del personale”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Novara ed evidenzia come e quanto sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale.
“Le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria non possono continuare ad essere aggrediti o a trovarsi costantemente in situazioni di alta tensione senza che il Ministero della Giustizia ed il DAP adottino provvedimenti urgenti. Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Fino a quando i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria pensano di continuare a restare a guardare questi gravi fatti con apatia ed indifferenza? Fino a quando assisteranno a questo sfascio dell’ordine e della sicurezza interna provocato dal lassismo di decisione assurde e illogiche, come la vigilanza dinamica e soprattutto l’assenza di adeguati provvedimenti disciplinare e penali per chi aggredisce gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria?”.
“Servono allora più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”, conclude il leader del SAPPE.
“I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, non servono: serve piuttosto una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il taser per potersi difendersi dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam al personale”.
Redazione di Vercelli
E’ trascorso un anno ormai dal primo caso di Peste dei cinghiali individuato in Piemonte, ma le soluzioni sono ancora insufficienti per fermare la problematica e garantire alle imprese la regolare operatività.
E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte nel commentare il basso numero di abbattimenti dei cinghiali che non raggiungono la soglia dei 16 mila, per cui resta lontano l’obiettivo dei 50 mila.
“Tante parole, diverse riunioni, ordinanze regionali, barriere e recinzioni in costruzione, senza un’effettiva tempistica in termini di conclusione dei lavori e di attivazione di interventi straordinari e risolutori. La realtà è deludente e alquanto critica con danni economici incalcolabili alle produzioni e alle imprese agricole, all’ambiente ed incidenti stradali che si sono continuati a verificare durante quest’anno. Basti pensare che negli ultimi 7 anni i danni causati dai cinghiali si aggirano intorno ai 17 milioni di euro sul territorio regionale, secondo i dati dell’Ispra – fanno notare il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Luciano Salvadori -. È evidente che le istituzioni debbano trovare una soluzione concreta per voltare pagina, per creare le condizioni affinché si generino i presupposti che consentano una ripresa dell’attività di allevamento anche nelle zone maggiormente interessate, per definire una prospettiva di ripresa, per mettere in sicurezza il nostro territorio, i cittadini e le imprese senza perdere altro tempo. Occorre prendere atto una volta per tutte che i cacciatori non stanno supportando, soprattutto nelle zone interessate dalla PSA, le operazioni necessarie e più in generale la campagna di depopolamento del cinghiale: si deve quindi dare piena attuazione alle disposizioni recentemente introdotte con la riscrittura dell’articolo 19 della Legge n. 157/92 in tema di un efficace controllo della fauna selvatica. Ecco perché è urgente investire per incrementare il personale preposto all’attività di abbattimento e vanno messi in atto senza più scuse, applicando le linee guida operative, tutti gli interventi, senza dipendere dagli ATC e CA che, salvo rare eccezioni, hanno di fatto bloccato finora l’operatività. E’ inoltre necessario consentire la ripresa dell’allevamento, con criteri di biosicurezza chiari e sostenibili, sia per le imprese ricadenti nell’area interessata da PSA sia per le tante imprese che allevano allo stato semi-brado in tutto il territorio regionale, le quali hanno dovuto spesso rinunciare a questa tipologia di allevamento con il rischio di perdere un lungo lavoro di tutela di razze storiche della nostra biodiversità. Alla luce degli sconvolgimenti causati dalla guerra in Ucraina, è fondamentale consentire alle nostre imprese di poter svolgere il loro lavoro, garantendo al nostro Paese un livello corretto di sovranità alimentare. Le imprese agricole e la popolazione devono essere tutelati e la regione messa in sicurezza al più presto. Su questo fronte occorre che anche la politica si assuma, fino in fondo, le proprie responsabilità, evitando di intervenire, come sta accadendo con la prima stesura della legge regionale di riordino, solo nel contesto dell’attività venatoria e su aspetti aventi una connotazione di carattere esclusivamente gestionale e di interesse di pochi: serve concretamente definire una strategia che permetta, attraverso azioni immediate e straordinarie, di avviare un reale processo di eradicazione dal nostro territorio della peste suina africana”.
Redazione di Vercelli
Lunedì 16 gennaio le classi 4^A e 4^B Servizi socio-sanitari dell’Istituto Professionale B. Lanino hanno avuto un ulteriore incontro presso l’Aula magna dell’Istituto Tecnico Camillo Cavour con la dottoressa Giulia Alesci, educatrice professionale.
La dottoressa Alesci ha iniziato l’incontro con una breve definizione del concetto di malattia, poi ha parlato della sedentarietà e dei danni che può provocare l’alcool.
In seguito ha trattato altri argomenti come l’ipertensione, l’alimentazione e ci ha spiegato l’importanza di un’alimentazione sana e dell’attività sportiva per l’essere umano.
Ha evidenziato le conseguenze di una cattiva alimentazione che possono portare ad esempio all’ obesità o all’ anoressia e ad altre patologie.
Per concludere l’esperta Giulia Alesci ha mostrato un video che ha illustrato la vita di una ragazza che stava diventando anoressica, vittima dei pregiudizi della società e delle fissazioni sul proprio fisico.
Si era ritrovata in una situazione molto grave.
Grazie al video e alla coinvolgente dottoressa abbiamo compreso il valore della salute psicofisica.
Fatima Arif
Classe IV A SSaS – Istituto professionale “Lanino”
Redazione di Vercelli
Come ogni anno l’Amministrazione Comunale celebrerà il Giorno della Memoria venerdì 27 gennaio 2023 con la deposizione di una corona alla targa posta in Via Alessandria in prossimità del cardine su cui poggiava il cancello del Ghetto.
Da quest’anno inoltre il programma prevede anche la deposizione di una corona al Famedio, recentemente inaugurato nel Cimitero Urbano in memoria degli IMI – Internati Militari Italiani di origine monferrina, aderendo così all’invito del Legislatore che, nell’istituire la ricorrenza del “Giorno della memoria”, ha previsto l’organizzazione di “…cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Il programma:
ore 10.30 – Via Alessandria – deposizione di una corona di alloro in omaggio alle vittime della Shoah alla targa – monumento in prossimità del cardine su cui appoggiava il cancello del ghetto, alla presenza di una Delegazione della Comunità Ebraica.
Al termine della Cerimonia una delegazione si recherà al Cimitero Urbano di Casale Monferrato per deporre una corona di alloro al Famedio I.M.I. in memoria degli Internati Militari Italiani di origine monferrina rimpatriati dai cimiteri militari della Germania.
Redazione di Vercelli