VercelliOggi
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Renate 1

Pro Vercelli 0

Marcatori: 5’ st Esposito su rigore

Renate:(4-3-3): Drago; Anghileri, Silva, Angeli, Possenti; Baldassin, Esposito (35’ st Nelli), Squizzato; Ghezzi (16’ st Saporetti), Nepi, Sorrentino (1’ st Morachioli). A disp. Tanzi, Ermacora, Larotonda, Marano, Simonetti, Colombini. All.: Dossena.

Pro Vercelli: (4-3-1-2): Rizzo; Clemente (33’ st Arrighini), Cristini, Perrotta, Anastasio (44’ st Febbrasio); Corradini, Emmanuello (22’ st Iotti), Calvano (44’ st Saco); Vergara; Della Morte, Comi. A disp.: Valentini, Lancellotti, Masi, Mustacchio, Gatto, Gheza, Iezzi, Guindo. All.: Paci.

Arbitro: Taricone di Perugia.

Guardalinee: Spataro di Rossano e Nigri di Trieste.

Quarto uomo: Terribile di Bassano del Grappa.

Ammoniti: Clemente (PV), Calvano (PV), Cristini (PV), Drago (R), Squizzato (R)

Recupero: 0’ pt – 5’ st

Terza sconfitta consecutiva per la Pro Vercelli.

Dopo il fischio d’inizio, parte bene la Pro che al 3’ conquista un calcio d’angolo battuto da Anastasio: Calvano colpisce di testa ma la palla è alta sopra la traversa.

Al 22’ cross di Clemente ma Dago non si fa sorprendere.

Impegnato ancora il portiere lombardo al 27’ che para un tiro in area di rigore di Della Morte.

Per il Renate ci prova al 38’ Ghezzi ma non conclude.

La prima frazione di gioco termina in parità, con poche emozioni da ambo le parti e le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di 0 a 0.

Nella ripresa passano 4 minuti e l’arbitro concede un calcio di rigore per il Renate per fallo di mano di Cristini: si incarica di batterlo Esposito che segna il gol del vantaggio per i padroni di casa.

La Pro cerca di trovare il pareggio con Vergara al 62’ e Comi al 64’ ma i tentativi sono vani.

Al 71’ i leoni conquistano tre corner consecutivi: i lombardi  difendono bene la loro porta.

Pericolosa la Pro al 79’ con Arrighi che si trova davanti a Dago ma viene segnalato il fuori gioco.

Morachioli all’85’ tenta il raddoppio, Rizzo blocca.

La gara finisce con la sconfitta della Pro.

Redazione di Vercelli

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Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 49, 3. 5 – 6

Il Signore mi ha detto:
“Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria”.
Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: “È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra”.

Dal Salmo 39

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo”.

“Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo”.

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, Cap. 1, 1 – 3

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!

Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 1, 29 – 34

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele”.
Giovanni testimoniò dicendo: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”.

***

UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

La nuova identità

(Is 49,3.5-6; Sl 39; 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34)

Il brano di vangelo di questa domenica invita a meditare sull’identità di Gesù. Non lo si conosce solo con la buona volontà, né usando solo la ragione, né con un rito religioso. La sua identità nella mia vita è una rivelazione della fede; è dono di Dio davanti alla misura di fede che Lui stesso mi ha dato per potersi rivelare a me.

Giovanni Battista, Simon Pietro, l’apostolo Paolo, sono solo alcuni che prima di te sono stati illuminati.

Tu che oggi leggi questo vangelo sei nella giusta posizione come loro per ricevere conoscenza su Gesù. Il dono non deve arrivare: è già tuo. Accoglilo nella tua sete di riceverlo!

La donna samaritana mentre ascolta le parole di Gesù, è davanti a una promessa di novità di vita. Lui risveglia in lei la sete del dono che Dio era già pronto a darle.

Gesù, durante i tre anni della sua predicazione, ha impresso nella mente dei discepoli un “segno” per rivelare loro, di fede in fede, l’amore di Dio in tutta la sua vita, fino ad apparire risorto.

Accade lo stesso in te quando mediti la Parola e ti fermi a considerare Lui. Allora Gesù ti pone la domanda fondamentale: cosa dice il tuo cuore di me? Non i tuoi o altrui ragionamenti, né ciò che fai per essere giusto, nemmeno ciò che ti capita ti dice chi è Gesù per te. La tua fede sì. È un seme minuscolo che hai ricevuto, ma sufficiente per credere che Gesù desidera fortemente rivelarsi a te. Lo credi?

Il Battista quando vede venirgli incontro Gesù, riceve rivelazione da Dio, perché in realtà non lo conosceva ancora. È suo cugino, in che modo non lo conosceva? L’insegnamento che oggi ascolti, è il cammino di fede di Giovanni in azione, questo cammino lo guida a vedere il desiderio di ciò che attendeva: la giustizia di Dio promessa e che non conosceva. Giovanni sceglie di non sapere ciò che crede già di conoscere. Ecco perché Dio prima lo manda a dire “cambiate i vostri pensieri”! Lui ci stava provando. Senza un’inversione del pensiero gli orecchi non si aprono alla fede in Gesù. Giovanni immerge in acqua chi ha creduto nel ravvedimento, testimoniando pubblicamente che quel cambiamento nel cuore stava già avvenendo e ora predispone a riconoscere chi è Colui che sta bussando. La fede è abbracciare totalmente ciò che mi aspetto con certezza, basandomi solo sul dono di Dio. Lo desidero, lo vedo davanti a me, perciò credo e agisco in accordo costante. Dio cerca Giovanni dal grembo materno per questo. Preparandolo a ricevere il Cristo, lo rende suo testimone davanti a tutti, così che tutti lo possano ricevere.

Affinché la giustizia di Dio si manifesti nella tua vita, Dio ha bisogno della fede che hai oggi! Ricordati della buona Notizia: Dio ha preso la tua vita ferita e l’ha scambiata sulla croce con quella giusta e prospera di suo Figlio. La sua morte fisica e spirituale ha messo a morte la tua morte! Gesù ha finalmente estirpato il male del mondo! Giovanni puntò sulla predicazione dei profeti di Dio senza ascoltare le dicerìe sul Salvatore promesso. Agì con fede e poté vedere Colui che era prima di lui! Ad ogni tuo passo di fede, Dio ha promesso di rivelarsi a te come a Giovanni Battista.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

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Il progetto “RiconNEETtersi, buone pratiche per giovani che vivono un cortocircuito sociale” nasce da un’idea del Prof. Guido Lazzarini, Università di Torino, e dalla collaborazione tra l’Associazione Increase e l’Associazione per L’Autismo “Enrico Micheli” Onlus, con il sostegno dell’Associazione A.N.G.S.A. Novara-Vercelli Onlus e il fondamentale contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e di Fondazione CR Valsesia Onlus.

ll gruppo di ricercazione InCreaSe nasce nel 2014 ed è costituito da professori universitari, ricercatori di Isfol/Inapp e dell’Istat, imprenditori, liberi professionisti, manager del pubblico, del privato e del terzo settore di diverse regioni d’Italia.

InCreaSe ha scopi prettamente culturali e l’attività scientifica si articola in quattro sezioni di studio/ricerca:

Intangible asset in azienda e territorio: si occupa di beni intangibili, è interessata a ricerche, studiare, informare e promuovere tutti gli approcci, le azioni, gli interventi e le politiche che, in impresa e, più in generale nelle organizzazioni, permettono di creare un valore non necessariamente misurabile e desumibile dalle rilevanze contabili;

SoIL Sostenibilità, Innovazione, Legami: si propone di studiare le tematiche correlate al principio della funzione di “utilizzazione conservativa” della Terra e della necessaria integrazione della dimensione etica e della dimensione economica;

Dinamiche sociali: attraverso indagini e studi mira ad offrire strumenti utili di gestione e programmazione del welfare, promuovere un’”educazione al benessere” nella società attraverso interventi di “animazione sociale” finalizzata ad aumentare la consapevolezza del ruolo e delle responsabilità in capo ad ogni individuo, stimolando la crescita e il radicamento di un’indispensabile cultura della partecipazione, dell’impegno civile, della cittadinanza attiva;

Salute e società: punta a migliorare in misura significativa la salute ed il benessere delle popolazioni, ridurre le diseguaglianze nella salute, potenziare la sanità pubblica e garantire sistemi sanitari centrati sulla persona, che siano universali, equi, sostenibili e di elevata qualità.

L’ipotesi che muove l’azione di InCreaSe è la convinzione che creatività e innovazione siano profondamente radicate nei contesti locali, portatori di una specifica identità storica e culturale, nella quale le componenti vitali interagiscono fra loro in modo diretto e trovano stimoli nelle varie forme di interazione globale.

L’Associazione A.N.G.S.A. Novara-Vercelli Onlus, nasce nel 2000, inizialmente sul territorio di Novara per poi estendersi anni dopo anche a quello di Vercelli (2014), con lo scopo di promuovere la cultura e l’informazione sull’Autismo e sensibilizzare il territorio, creando un punto di riferimento per le famiglie che vivono questa realtà.

Nel 2009 viene fondata da alcuni operatori e genitori, già facenti capo ad A.N.G.S.A., l’Associazione per l’Autismo “Enrico Micheli” Onlus, con lo scopo di creare un nuovo soggetto che si occupasse di servire le persone autistiche con la massima professionalità e il massimo aggiornamento proponendo trattamenti basati sull’evidenza scientifica. Oggi l’Associazione gestisce il Centro per l’Autismo che ha sede sia a Novara che a Vercelli.

Il lavoro di rete impostato in questi anni con Comune e ASL di Novara e Vercelli in primis, e oramai in tutto il Piemonte e anche fuori Regione, ha portato le nostre Associazioni alla definizione di alcune priorità per il territorio per quanto concerne i bisogni delle persone Autistiche e delle loro famiglie.

Il progetto che presentiamo in questa occasione parte da un disegno più grande rivolto a sostenere la debolezza dei giovani che vivono, o rischiano di vivere, la situazione di Neet, si compone di tre fasi:

la prima fase è stata una ricerca qualitativa sui ragazzi che si trovano nella condizione di non studio e non lavoro, terminata nel 2020 con il volume “From Neet to Need”.

L’intento della ricerca è stato quello di individuare i Needs, i bisogni che non sono stati soddisfatti a tempo debito, che hanno segnato la vita dei Neet, e si è concluso con una classificazione dei soggetti in una tipologia, nata dall’incrocio tra la variabile “cerca/non cerca lavoro” e il “grado di occupabilità”.

La seconda fase, completata nel 2021 ha individuato i prodromi dello stato di Neet nelle difficoltà incontrate durante la scuola secondaria (biennio e triennio), descritti nel secondo volume dal titolo “Prima di diventare invisibili.

Prevenire a scuola il fenomeno dei Neet” che è stato presentato al Salone del Libro a Maggio 2022.

Il progetto “RiconNEETtersi” fa parte della terza fase e si pone l’obiettivo di realizzare un modello di intervento su un gruppo di giovani che si trova a vivere la condizione di Neet che li motivi in modo efficace.

Per poter concretizzare tale modello bisogna motivare e sostenere il giovane, facendogli riscoprire le proprie potenzialità, esigenze e peculiarità e rafforzando la fiducia in sé e, in secondo luogo, a far diventare questi ragazzi protagonisti della loro vita e della società. Lavorando su questi aspetti si punta a far sì che nel giovane nasca il desiderio di riprendere un percorso di studi, di mantenere un lavoro e di spendere le proprie capacità, attraverso l’esperienza di un ambiente sociale accogliente che ha creduto nelle sue possibilità.

L’intento del corso è quella di fornire una gamma di competenze composite, molte delle quali relazionali ed educative, per  stabilire un rapporto diretto con il giovane, percependo e inquadrando i suoi bisogni, sia espressi che inespressi, al fine di individuare le forme di sostegno più appropriate.

L’obiettivo è quello di creare una nuova figura adulta, un modello che offra un’alternativa, che riconosca i prodromi che portano alla condizione di Neet, conosca le nuove frontiere del lavoro e sappia usare strategie adeguate a relazionarsi con loro.

Una persona con un insieme di competenze professionali e sensibilità umana, e per questo definito “Rimotivatore”, capace non solo di motivare il giovane ma di sostenerlo in un percorso di crescita.

Alla persona da formare è richiesta flessibilità e capacità di personalizzare il più possibile il percorso di crescita in base alle caratteristiche dei ragazzi coinvolti.

Adulti capaci di prendersi cura dei ragazzi e capaci di decodificare i loro stati d’animo, di aiutarli a capire ciò che non riescono a comprendere da soli, fornendo loro strategie efficaci di empowerment: un “gruppo di persone” con desiderio di accudimento, di affiancamento e di stimolazione di curiosità ed intraprendenza, in quanto i Neet sono ragazzi che hanno paura del futuro o che hanno perso la fiducia nello stesso.

È necessario, dunque, creare una nuova figura di adulto, un modello che dia fiducia ai giovani, offra un’alternativa, e che impari a conoscere come “funziona” un giovane mettendosi nella sua prospettiva e alleandosi con la sua visione del mondo.

Allo stesso tempo è importante che conosca le nuove frontiere del lavoro e sappia strutturare percorsi utili per questi giovani, sfruttando capacità relazionali per entrare in contatto con loro.

Quindi, accanto ad aspetti più teorici è importante che il “rimotivatore” possieda strumenti pratici utili per aiutare i ragazzi a progettare il lavoro, perché di fronte a persone con poche competenze quali sono i Neet è importante far leva sulle loro capacità, sulle caratteristiche per-sonali e sugli interessi (costruzione del cv, lettera motivazione, colloquio) al fine di potenziare in loro il senso di autoefficacia necessario nella costruzione del loro futuro.

Le Associazioni coinvolte nel progetto ringraziano la sensibilità e la generosità dimostrata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e di Fondazione CR Valsesia Onlus, che ha permesso di portare il progetto sul territorio vercellese e ha portato ad una preziosa condivisione, collaborazione e realizzazione di importanti obiettivi, tra i quali il più importante e ambizioso è quello di sensibilizzare e rendere noto a tutti il grande valore che può essere apportato da questi ragazzi fragili, che con il loro lavoro possono offrire un servizio alla società traendone soddisfazione personale e gratificazione, un maggiore senso di autoefficacia e una maggiore capacità di autodeterminarsi.

Questo progetto rappresenta per i giovani Neet una grande opportunità di crescita personale, in quanto questi ragazzi, correttamente affiancati, avranno la possibilità di sperimentarsi in attività di tipo lavorativo utili per acquisire consapevolezza riguardante i loro punti di forza e le loro preferenze, imparare abilità utili e spendibili, utilizzare le loro competenze a servizio della società. Tutto questo si traduce in un miglioramento della Qualità della loro Vita. Vite che saranno finalmente vissute con grande dignità, valore sociale ma, soprattutto, soddisfazione personale.

 

Si ringrazia il dott. Barasolo (direttore Ascom) per aver concesso le aule destinate ai corsi.

 

 

Redazione di Vercelli

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È accaduto venerdì 13 gennaio intorno alle 13.00 lo spettacolare sinistro, fortunatamente senza gravi conseguenze, che ha reso necessario chiudere per una quarantina di minuti Via Partigiani a Borgosesia.

Una Hyundai Jazz, condotta da una signora ucraina, che proveniva dalla zona del cimitero e viaggiava verso il centro città si è ribaltata dopo aver urtato il para pedoni, per cause ancora da chiarire.

La donna non riusciva ad uscire dall’abitacolo, sono stati quindi subito allertati il 118, la Polizia Municipale ed i Vigili del Fuoco.

Gli agenti della Polizia Municipale di Borgosesia, arrivati sul posto in pochi minuti, hanno forzato la portiera aiutando la signora a scendere ed affidandola ai sanitari, a loro volta arrivati precipitosamente: «La donna appariva contusa, ma cosciente – spiega il Comandante della Municipale, Ruggero Barberis Negraè stata comunque trasportata dall’autoambulanza all’Ospedale Santi Pietro e Paolo. I Vigili del Fuoco hanno poi provveduto a mettere in sicurezza il mezzo e quindi si è potuto procedere a rimuoverlo con un carro attrezzi».

La circolazione è tornata normale intorno alle 13,30.

 

Redazione di Vercelli

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Si terrà sabato 21 gennaio, la cerimonia della commemorazione del 78esimo anniversario dell’eccidio dei partigiani della Banda Tom.

Il programma della giornata:

ore 9.30 Palazzo San Giorgio – Sede Municipale

Riunione delle Autorità civili, militari, religiose, scolastiche

ore 09,45 – corteo per Via Mameli, Via Liutprando, Piazza Mons. Angrisani

ore 10,00 – Cattedrale di Sant’Evasio – Santa Messa di suffragio

ore 10,45 – ricostituzione del corteo per Via Duomo, Piazza Mazzini, Via Saffi

Il corteo sarà accompagnato dalla banda “La filarmonica” di Occimiano

ore 11,00 Teatro Municipale

Interventi di:

Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato

Carla Gagliardini, a nome dell’Anpi – Sez. di Casale Monferrato

Presentazione del progetto delle scuole casalesi “I giovani del Monferrato e la Resistenza”

Orazione ufficiale tenuta da Sergio Favretto, avvocato e saggista storico

Conclusioni di Fiorenzo Pivetta Presidente del Comitato Unitario Antifascista

Al termine della cerimonia, trasferimento alla Cittadella (parcheggio di cinelandia)

Ricostituzione del corteo e deposizione delle corone alle lapidi dei 13 caduti della Banda Tom e del partigiano Gaetano Molo.

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

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Nel corso delle operazioni di controllo sui passeggeri in entrata nell’Unione Europea, i funzionari del Reparto Viaggiatori dell’Ufficio delle Dogane di Genova 1, unitamente ai militari della Guardia di Finanza II Gruppo Genova – Squadra CITES e della Regione Carabinieri Forestale “Liguria” Gruppo di Genova – Nucleo CITES, in data 17 dicembre 2022 hanno sequestrato ad un cittadino proveniente dalla Tunisia, 24 esemplari vivi di varie specie di uccelli limicoli tipici delle zone umide o costiere.

I volatili selvatici, appartenenti alle specie: Pettegola (Tringa totanus), Piovanello maggiore (Calidris canutus), Piovanello tridattilo (Calidris alba), Pivieressa (Pluvialis squatarola) e Voltapietre (Arenaria interpres) , oltre ad essere sprovvisti delle necessarie certificazioni e pertanto oggetto di presunto traffico illecito, erano contenuti in due gabbie ed una scatola di dimensioni ridotte,  pertanto detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura e in situazione di sofferenza.

Conseguentemente i funzionari e militari hanno proceduto alla denuncia del trasgressore, in relazione alle ipotesi di reato di: detenzione animali in condizioni incompatibili con la loro natura, detenzione di esemplari di specie protette, importazione di esemplari di specie selvatiche prelevati in natura (artt. 727, c. 2, e 727 bis, c. 1, del Codice Penale ; artt. 3, c. 1, e 14 c. 2 del D.Lgs 135/22).

I volatili, consegnati in custodia al Centro Recupero Animali Selvatici dell’E.N.P.A. di Campomorone (GE), saranno oggi reimmessi in natura in Liguria, mediante liberazione in habitat idoneo per le rispettive specie, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Novara è intervenuta intorno alle ore 23:30 del 13 gennaio in Viale Roma a Novara, per un incidente stradale.

Un’autovettura era ribaltata sul fianco, con all’interno il conducente.

I Vigili del Fuoco oltre a mettere in sicurezza l’area, ha  liberato il conducente dalle lamiere e ha collaborato con il personale del 118.

Sul posto erano presenti il 118 e la Polizza Municipale.

Le cause sono in fase di accertamento da parte degli organi competenti.

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

Posted in Cronaca

Appuntamento venerdì 20 gennaio dalle ore 21 presso la Biblioteca Civica dove è in programma l’evento «Libriamoci», presentato dal Comune e dal «’Lantarnin dal Ranatè».

In collaborazione con Raffaele Borghesio e Libreria dell’Arca di Vercelli si terrà un incontro gli scrittori Andrea Cantone («La Luce dell’equatore»), Elena Biondo («Soli tra le stelle») e Silvano Nuvolone, autore di «Il dono dell’acqua», presente nella nostra collana «Biblioteca degli scrittori piemontesi».

Ingresso gratuito.

La Biblioteca degli scrittori piemontesi è una collana nata nel 2007 con lo scopo di dare spazio ad autrici e autori della regione che amano raccontare con le loro opere – romanzi o racconti che siano – il nostro territorio.

Nella Biblioteca si spazia dal romanzo storico («La stagione della neve», «Amore di masca», «La danza del girifalco») alla saga familiare («Non si rubano le fragole», «Il canto d’amore dei grilli», «La storia di Charlie»), passando ai diari di memorie («L’ultimo soldato di Napoleone», «I pelagra»), ai racconti («Angeli dalle colline», «Vite silenziose») e alle storie di montagna («La mula di Oreste», «Il passo del lupo», «L’estate di Albina»).

Sono pagine che permettono di scorgere con un’altra prospettiva dei luoghi magari dimenticati e di far riscoprire l’anima – sempre un po’ nascosta – del territorio piemontese.

Silvano Nuvolone, nato a Chivasso (Torino) nel 1958, risiede a Cavagnolo e svolge la professione di farmacista.

È poeta e scrittore.

Ha esordito nella narrativa nel 1998 con il romanzo «La pianura di nebbia» (ed. Lighea).

Sono seguiti: «I fuochi del tempo oscuro» (2002) e «Il cammino di Antares» (2004) con l’editrice Il Punto; «La stagione della neve» (Tipografia Baima Ronchetti, 2007); «Gli uomini del piccolo fiume» (Pintore, 2008); «Il dono dell’acqua» (Baima Ronchetti, 2010); «Vite silenziose». «Storie di gente intorno al Po» (Baima Ronchetti, 2012); «La danza del girifalco» (Baima Ronchetti, 2015).

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Reduce da due sconfitte il Sestri Levante attende il Legnano che ha raccolto 3 punti nelle ultime due partite.

La Sanremese 4 punti nelle ultime due, va in casa della Fezzanese che ha raccolto 2 punti nelle ultime cinque partite.

In arrivo da due successi, il Ligorna ospita un Asti reduce da due risultati utili.

Il Bra (6 punti nelle ultime quattro ) attende il Borgosesia sconfitto dopo tre vittorie.

In serie utile da tre turni il Gozzano ospita la Castanese (1 punto nelle ultime tre).

Il Chieri (3 punti nelle ultime cinque) attende la Castellanzese in strisca utile da tre turni.

In arrivo da due pareggi, il Vado ospita il Chisola ( 4 punti nelle ultime tre).

Reduce da sei sconfitte il Casale ospita il Derthona (7 punti nella ultime tre).

Lo Stresa (due risultati utili) attende il Pinerolo sconfitto dopo due pareggi.

Il Fossano (1 punto nelle ultime tre) ospita il Pont Donnaz (5 punti nelle ultime tre).

La giornata

Ligorna-Asti

Bra-Borgosesia

Gozzano-Castanese

Chieri-Castellanzese

Vado-Chisola

Casale-Derthona

Sestri Levante-Legnano

Stresa-Pinerolo

Fossano-Pont Donnaz

Fezzanese-Sanremese

La classifica

 

Sestri Levante 49

Sanremese 39*

Ligorna 37

Gozzano 33

Bra 32

Vado 32

Asti 29

Legnano 29

Derthona 27

Castellanzese 26

Castanese 24

Pont Donnaz 24

Borgosesia 23

Chieri 22

Fezzanese 22

Pinerolo 21

Casale 21

Stresa 18*

Chisola 17

Fossano 7

* una partita in meno

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

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Con 32 punti il Bra sta attualmente occupando l’ultima posizione utile per i play off.

La squadra ha raccolto 8 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte.

La squadra ha ottenuto tre successi di fila nelle ultime gare interne.

Il modulo di gioco adottato è il 3-5-2.

La porta è difesa dall’ex Gozzano, classe 2004 Enis Uykay.

I diensori sono: Alessandro Marchetti (1988, ex Giarre, 2 gol in campionato), Gabriele Quitadamo (1994, ex Borgosesia, 1 rete) e Matteo Pautassi (1995, ex Chieri, 1 gol).

A centrocampo le fasce sono presidiate da: Francesco Bongiovanni (2001, scuola Torino) e da Alessandro Gregori (2003, scuola Torino).

Al centro spazio a: Zakaria Daqoune (2000, ex Troina, 1 gol), Thomas Gerbino (2002, ex Chieri) e Stefano Capellupo (1988, ex Vastese, 1 rete).

In attacco ecco: Simone Menabò (1998 ex Fossano, 6 reti) e Luca Marchisone (2003, ex Sanremese, 1 gol).

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

 

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