Mese: Novembre 2022
Sabato 26 novembre Sacramento Della Confessione dalle 15 alle 16.30.
Domenica 27 inizia con il Tempo di Avvento il Nuovo Anno Liturgico.
– Nella S. Messa delle 10.30 la Banda Musicale Cittadina festeggerà la patrona Santa Cecilia a cui seguirà la Benedizione della sede.
– Alle ore 12 S. Battesimo della piccola Ginevra.
Da lunedi 28 la S. Messa feriale sarà celebrata nella cappella di Santa Marta.
Martedì 29 inizia la Novena dell’Immacolata. *
Domenica 4 dicembre nella S. Messa delle 10.30 i Vigili del Fuoco festeggeranno la patrona Santa Barbara a cui seguirà la Benedizione della Caserma.
Appuntamenti fissi in Chiesa Abbaziale
Lunedì alle ore 21 ora di preghiera con il Gruppo “Vita Nuova.”
Giovedì alle ore 21 Adorazione Eucaristica
Redazione di Vercelli
Bra-Stresa
Arbitro: Matteo Moncalvo di Collegno
Guardalinee: Lorenzo Gatto di Collegno e Anthony Cusumano di Collegno
Asti-Fossano
Arbitro: Liberato Maione di Ercolano
Guardalinee: Simone Ambrosino di Nichelino e Riccardo Vaglio Agnes di Biella
Castanese-Casale
Arbitro: Emanuele Orlandi di Siracusa
Guardalinee: Pampaloni di La Spezia e Luca Trusendi di Genova
Chisola-Pont Donnaz
Arbitro: Luca Selvatici di Rovigo
Guardalinee: Roberto Lembo di Valdarno e Angelo Macchia di Moliterno
Fezzanese-Borgosesia
Arbitro: Daniele Aronne di Roma 1
Guardalinee: Andrea Gentilezza di Civitavecchia e Paolo Camilli di Roma 1
Derthona-Castellanzese
Arbitro: Giacomo Ravara di Valdarno
Guardalinee: Thomas Jordan di Firenze e Matteo Bertelli di Firenze
Legnano- Ligorna
Arbitro: Gabriele Zangara di Catanzaro
Guardalinee: Giuseppe Minutoli di Messina e Pasquale Scopelliti di Reggio Calabria
Pinerolo-Chieri
Arbitro: Sergio Palmieri di Conegliano
Guardalinee: Marco Fontana di Schio e Andrea Forzan di Castelfranco Veneto
Sanremese-Vado
Arbitro:Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta
Guardalinee: Marco Munitello di Gradisca D’isonzo e Alessia Cerrato di San Donà Di Piave
Sestri Levante-Gozzano
Arbitro: Silvio Torreggiani di Civitavecchia
Guardalinee: Marco Alfieri di Prato e Roberto Palermo di Pisa
Redazione di Vercelli
In arrivo da 9 vittorie, il Sestri Levante ospita il Gozzano che ha raccolto 4 punti nelle ultime 2 gare.
Derby ligure tra Sanremese (2 vittorie) e Vado (1 punto in 2 gare).
La Fezzanese, reduce da 2 ko, attende il Borgosesia (7 punti inelle ultime 4).
L’Asti in arrivo da 3 pareggi, affronterà sul campo amico il Fossano (2 in 5).
Sconfitto dopo 10 risultati utili di fila, il Bra attende lo Stresa (4 in 2).
Si sfidano Castanese (2 pareggi) e Casale (4 in 2).
Il Chisola, sconfitto nelle ultime 6, aspetta il Pont Donnaz (4 in 2).
Entrambe in serie utile da 5 turni, si affrontano Derthona e Castellanzese.
Sconfitto dopo 3 risultati utili, il Legnano ospiterà il Ligorna (6 in 4).
Il Pinerolo (2 sconfitte), ospita il Chieri, vittorioso dopo 2 sconfitte.
La giornata
Asti-Fossano
Bra-Stresa
Castanese-Casale
Chisola-Pont Donnaz
Derthona-Castellanzese
Fezzanese-Borgosesia
Legnano-Ligorna
Pinerolo-Chieri
Sanremese-Vado
Sestri Levante-Gozzano
La classifica
Sestri Levante 37
Sanremese 31
Ligorna 25
Vado 25
Gozzano 23
Bra 22
Casale 21
Castellanzese 20
Derthona 18
Castanese 18
Chieri 18
Asti 18
Legnano 18
Fezzanese 17
Pont Donnaz 15
Stresa 14
Pinerolo 14
Borgosesia 13
Chisola 6
Fossano 4
Redazione di Vercelli
Con 17 punti raccolti, la Fezzanese occupa il 14° posto in classifica.
Lo score in campionato recita: 4 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte.
La squadra arriva da due sconfitte negli ultimi due impegni.
Il modulo di gioco adottato è il 3-4-3.
La porta è affidata al classe 2003, scuola Empoli, Luigi Paci.
In difesa spazio a: Alessio Terminello (1997, ex Seregno, 1 gol segnato), Tiziano Andrei (1998, ex Seravezza Pozzi) e Daniele De Martino (1992, ex Casale, 3 reti).
A centrocampo le fasce sono compito di: Federico Magistrelli (2003, ex Seravezza Pozzi) e Sauro Selimi (1999, ex Cadimare).
In mezzo si schierano: Andrea Nicoli (1999, ex Don Bosco Spezia) e Antonio Brizzi (1986, ex SM Avenza).
In avanti 4 concorrenti per 3 maglie: Andrea Baudi (1987, 2 gol, ex Seregno), Gianmarco Gabrielli (1998, 4 reti, ex SM Avenza), Gabriele Lunghi (2004, 1 gol, ex Valdivara) e Eric Tivegna (2001, scuola Spezia, 2 reti).
Redazione di Vercelli
Al Pavilion di Portopiccolo di Sistiana si è conclusa domenica 20 novembre la Convention d’Autunno dell’Associazione Nazionale Città del Vino.
Sono 130 i delegati che da tutta Italia sono stati ospitati a Duino Aurisina-Devin Nabrezina che conclude così il suo anno come Città Italiana del Vino, vera e propria capitale nazionale per quanto riguarda cultura e coltura del vino.
La consegna della bandiera ha testimoniato con il passaggio di testimone con Menfi (Agrigento) Città Italiana del Vino 2023. Presenti Igor Gabrovec Sindaco di Duino Aurisina-Devin Nabrezina e Marilena Mauceri Sindaco di Menfi insieme ad Angelo Radica Presidente Nazionale Città del Vino e Tiziano Venturini coordinatore regionale delle Città del Vino del Friuli-Venezia Giulia.
I lavori della Convention sono stati anche l’occasione per far conoscere ai delegati luoghi culturali e cantine dell’intero Friuli-Venezia Giulia attraverso visite turistiche da giovedì 17 a domenica 20 novembre.
Alla Convention friulana si sono dibattuti temi importanti per il mondo del Vino come ad esempio “Cancer Plan” da alcuni Paesi del nord Europa fin arrivare ad una riduzione del 10% di consumo di alcol.
Cosa certamente lodevole che si raggiunge non certo con provocazioni, che potrebbero mettere a rischio l’economia agroalimentare mediterranea, ma con la cultura del bere consapevole. Stesso discorso vale per il Nutriscore, il cosiddetto semaforo, che se applicato produrrebbe gli stessi effetti.
Durante il suo intervento all’Assemblea il Vice-presidente Stefano Vercelloni ha ribadito a tal proposito “che il consumo di vino in Italia (fascia dai 15 anni in su) è pari a 37 litri pro-capite e quindi dividendo per 365 giorni sono circa 100 cc (UN BICCHIERE) al giorno; quindi di che cosa stiamo parlando?”.
Vercelloni ha poi spiegato anche “relativamente al vitigno Erbaluce, la situazione che si è creata per le DOC Colline Novaresi e Coste della Sesia, doc con una tipologia di vino bianco prodotti con il 100% di Erbaluce che però non si può esplicitare in etichetta nemmeno in contro-etichetta. Questo anche sé regolamenti comunitari ti obbligano a dichiarare nello specifico il contenuto delle bottiglie. Limitiamoci a dire che si tratta di stortura burocratica, ma!!!”
Oltre al Vice-presidente Vercelloni, in rappresentanza del Comune di Sizzano, alla trasferta friulana hanno partecipato l’Ambasciatore delle Città del Vino Valentino Guglielmino di Gattinara, l’Assessore del Comune di Ghemme Piero Rossi ed il Sindaco di Mezzomerico Pietro Mattacchini, delegati dai Comuni di Briona, Fara Novarese, Romagnano Sesia, Bogogno, Barengo, Suno, Boca, Maggiora, Borgomanero, Brusnengo, Villa del Bosco, Vigliano Biellese, Casale, Ovada, Acqui Terme, Alba, Canelli e Barolo.
Redazione di Vercelli
Anche quest’anno la Questura di Vercelli ha aderito alla Campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”, con un fitto calendario di attività volte ad informare e sensibilizzare i cittadini sulla tematica.
Nella mattinata odierna, venerdì 25 novembre, personale specializzato della Questura era presente tra i cittadini, in questo corso Libertà, nei pressi dell’area mercatale, con il camper della Polizia di Stato.
Oltre a distribuire l’opuscolo “Questo non è amore”, brochure realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che contiene utili consigli e suggerimenti in favore delle vittime di violenza, gli operatori di Polizia, a richiesta, hanno fornito sostegno e chiarimenti sulle attività preventive e di sostegno in presenza di segnali di violenza o di atteggiamenti prevaricatori.
Presso l’Istituto Tecnico Agrario, invece, si è tenuto un incontro denominato “Un filo rosso per le donne”.
L’incontro, rivolto alle classi quinte, ha visto la partecipazione di una Funzionaria della Questura di Vercelli competente sulla tematica in argomento per educare i più giovani al rispetto reciproco tra uomo e donna.
Sempre nella mattinata odierna, il Questore di Vercelli dr. Maurizio Di Domenico ha ricevuto il Presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Vercelli dr.ssa Donatella Bertolone, al fine di ribadire l’impegno della Polizia di Stato nei confronti del Progetto #Sicurezzavera, sottoscritto il 26 novembre 2021.
La dr.ssa Bertolone ha fatto dono al Questore di una t-shirt realizzata da Confcommercio – F.I.P.E. in merito a tale Progetto, mentre il Questore le ha consegnato gli opuscoli informativi “Questo non è amore” che verranno distribuiti nei vari esercizi commerciali.
Redazione di Vercelli
Sabato 19 novembre sono state presentate presso La Veranda Caffè di Moncrivello (VC), le prime 4 puntate del format Italian Job, con Alessandro Cecchi Paone e Marco Chiellini, il protagonista della prima storia di successo.
Italian Job, disponibile su 7 Gold e su Business+, la prima televisione multicanale dedicata a manager e imprenditori con la direzione editoriale di Claudio Brachino, racconta le storie di grandi brand italiani che hanno contribuito a fare la storia del nostro paese e che hanno reso il made in Italy un sigillo di garanzia.
Alessandro Cecchi Paone ci aiuta a capire quali sono i segreti dietro i grandi successi e le insidie che si nascondono nel mondo del business attraverso il percorso di capitani d’azienda.
Grazie a queste storie, chiunque voglia fare impresa può trovare la giusta ispirazione per crescere.
La prima storia di successo è quella di Marco Chiellini, medico odontoiatra che ha fatto della sua professione una missione di vita. Ad oggi è titolare dell’originale studio dentistico per il sorriso femminile, a Cigliano (VC).
La sua esperienza ventennale nel mondo del sorriso gli ha permesso di sviluppare una particolare empatia nei confronti delle persone.
Il Dott. Chiellini non lavora solo per migliorare l’estetica di un sorriso, ma per ridare linfa vitale all’animo delle pazienti, le quali ritrovano fiducia in sè stesse, positività, felicità e coraggio, proprio grazie al loro nuovo sorriso.
Un forte valore psicologico, oltre che estetico, che ora si intende ampliare grazie alla no-profit La forza del Sorriso.
La Onlus raccoglie fondi per curare gratuitamente sorrisi delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, in particolare in presenza di malattie invalidanti.
“Sono molto orgoglioso di essere stato scelto da Business+ e da Alessandro Cecchi Paone per rappresentare le eccellenze italiane in ambito dentale. Questo mi ripaga di tutti i grandissimi sacrifici finora fatti per raggiungere un importante obiettivo per me: permettere a tutti di avere il sorriso che da sempre desideravano” afferma Marco Chiellini.
Redazione di Vercelli
Si sono svolti nei giorni scorsi gli interventi di prospezioni geofisiche non invasive mediante Georadar nel sito del complesso già monastico di San Genuario.
L’attuale chiesa parrocchiale di San Genuario e gli edifici che la circondano rappresentano, infatti, quanto giunto sino a noi di un antico monastero, documentato già nell’anno 707 d.C., quando il Basso Vercellese faceva parte del regno longobardo.
Il tempo ha molto trasformato quel complesso religioso, anche se alcune parti della chiesa conservano ancora tracce ben leggibili della struttura medievale (XI-XII secolo), anche se non di quella originaria, i cui resti giacciono probabilmente al di sotto delle costruzioni attualmente visibili, così come quelli del chiostro medievale.
Le nuove tecnologie applicate all’archeologia permettono ora di indagare il sottosuolo anche senza intervenire subito mediante uno scavo.
Tra queste, l’analisi tramite lo strumento chiamato georadar permette di individuare la presenza di strutture o cavità presenti al di sotto del piano di calpestio e di disporre così di un’immagine di presenze nel terreno molto utile per orientare poi l’attività archeologica vera e propria.
Attraverso l’invio di onde elettromagnetiche nel terreno e la valutazione della risposta (eco) restituita da strutture/cavità sepolte/anomalie in genere, il georadar offrirà una mappatura del sottosuolo ottenendo una serie di importanti indicazioni che potranno anche guidare l’eventuale scavo stesso.
L’indagine archeologica, accompagnata da un proseguimento delle ricerche sulle architetture ancora esistenti e sul territorio circostante, potrà innescare processi di valorizzazione del luogo, attraverso il suo inserimento in circuiti di turismo culturale in parte già esistenti e determinare così positive ricadute sull’economia locale, come puntualmente verificato in ormai molti contesti oggetto di attento studio e recupero.
L’attività è stata il proseguo di un lungo lavoro partito due anni fa a seguito della sottoscrizione di una convenzione tra il Comune di Crescentino, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e la Parrocchia dei SS. Genuario e Silvestro.
Le indagini con il georadar a San Genuario sono state realizzate con fondi comunali col contributo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, l’Università del Piemonte Orientale ed i Rotary Club Sant’Andrea Crescentino – Santhià, Rotary Club Vercelli, Rotary Club Viverone Lago e Rotaract Club Sant’Andrea. “Siamo molto soddisfatti di aver raggiungo questo importante obiettivo – ha commentato il sindaco Vittorio Ferrero – e cresce ovviamente la curiosità nell’attesa dell’elaborazione dei dati raccolti che speriamo ci portino risultati positivi dal punto di vista archeologico. Colgo l’occasione per ringraziare per la fattiva collaborazione la Parrocchia dei SS. Genuario e Silvestro, i proprietari dei terreni sui quali si sono svolte le indagini e il gruppo comunale di volontari della Protezione Civile per la logistica prestata nelle giornate di lavoro”.
Redazione di Vercelli
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di sensibilizzazione articolata su tante iniziative diverse, che hanno tutte un solo filo conduttore: dire “No!” e “Mettere un punto” a qualsiasi forma di comportamento violento – sia fisico che psicologico – contro le donne.
Le tante iniziative – che hanno coinvolto i media tradizionali, il web e i social – hanno anche un altro obiettivo fondamentale: quello di convincere tutte le donne che subiscono maltrattamenti o vessazioni di qualsiasi tipo a denunciare con fiducia ai Carabinieri.
Non è giusto subire violenze o privazioni della propria dignità neanche all’interno delle mura domestiche, quando l’autore è una persona cara.
È per questo che l’Arma punta a far diminuire il numero dei cosiddetti “reati sommersi”, spronando le vittime a muovere il primo passo verso la libertà: sporgere denuncia.
Anche quest’anno tante caserme si illuminano di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World” come segnale tangibile dell’assoluta attenzione e priorità dell’Arma a invogliare le donne vittime di violenze a denunciare.
Nonostante la crisi energetica, l’Arma non ha voluto rinunciare a questo forte segnale simbolico e lo ha fatto – questo è bene sottolinearlo – senza aumentare i consumi energetici con nuove illuminazioni, ma semplicemente usando quelle già attive.
Le stazioni ferroviarie, luogo simbolo di partenze e magari anche di “ripartenze” dopo brutte esperienze, sono state scelte quest’anno come spazi per dare visibilità a questi progetti.
Viaggiatori, pendolari, giovani coppie di innamorati e studenti avranno modo di soffermarsi qualche istante sulle tante iniziative per questo 25 novembre.
È questa l’occasione giusta anche per ricordare che questo triste fenomeno si combatte anzitutto formando uomini e donne rispettosi della legalità.
Questa sfida comincia da lontano, tra i banchi di scuola, quando si forma la cultura ma soprattutto la coscienza dei cittadini del futuro. In tale ottica, i Carabinieri hanno deciso di puntare sulla creatività proprio degli studenti, coinvolgendoli in un progetto a livello nazionale.
In particolare, i ragazzi di un Istituto superiore (Ist. Tecn. Sup. G. B. Vaccarini di Catania) hanno realizzato per l’Arma un breve video contro la violenza di genere, che verrà trasmesso sui social istituzionali e – gratuitamente – su 1200 schermi presenti in 125 stazioni ferroviarie, nonché sul pannello multimediale posto sull’apice della Stazione Cadorna a Milano nell’omonima piazza. Gli studenti di un’altra scuola (Ist. Tec. Sup. C. Musatti di Dolo – VE), invece, hanno realizzato una fotografia (diffusa via social) e un logo pubblicitario che è diventato parte integrante di una video motion (videografica) – che verrà diffusa sui canali social dell’Arma – nella quale un “avatar Carabiniere donna” mette in guardia sui comportamenti che costituiscono forme di violenza e che spesso si ha la tendenza a sottovalutare.
Per l’occasione un’altra immagine evocativa è stata realizzata “in house” dall’Arma e verrà visualizzata – gratuitamente – nelle grandi Stazioni Ferroviarie e a bordo delle carrozze dei treni Freccia di Trenitalia S.p.a, sugli schermi infomoving degli autogrill e dei centri servizi della rete Autostrade per l’Italia S.p.a. e Brescia-Padova, negli aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (Malpensa e Linate) nonché Venezia, Treviso, Verona e su alcuni cartelloni pubblicitari e maxischermi led ubicati nelle location più prestigiose di Roma e Milano nonché sullo spazio espositivo presente sulla facciata della caserma Acqua, sede del Cdo Legione “Lazio” in Piazza del Popolo a Roma.
Quest’anno, in collaborazione con Radio Rai, è stato realizzato un podcast che sarà messo in onda proprio il 25 novembre su Rai play sound e sul sito www.carabinieri.it, con rilanci sui social istituzionali. Il Podcast conterrà un estratto di un intervento del Comandante Generale Gen. C.A. Teo Luzi e del Presidente del “1522” Elisa Ercoli, Help line per la violenza e lo stalking. Sul sito www.carabinieri.it, inoltre, è stata dedicata un’intera area tematica sul “codice rosso”, dove è possibile trovare tante informazioni utili su: atti persecutori, bullismo, cyberbullismo, maltrattamenti, revenge porn, violenza sessuale ecc.
Nell’area tematica è possibile trovare anche il “Violenzametro” un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, per rilevare i segnali del livello di violenza di genere subita in un rapporto di coppia. Contiene consigli utili per chiedere supporto e aiuto in base al livello di violenza riscontrata. Ecco il link dell’area tematica “codice rosso” : http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/codice-rosso/codice-rosso
Per far fronte a questa dolorosa piaga sociale, queste iniziative sono preziose ma da sole non bastano.
Per questo la Benemerita si è dotata di tanti strumenti, il primo dei quali è la Sezione Atti Persecutori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche.
Questa Sezione svolge attività di studio e analisi del fenomeno, elaborando valutazioni sui “fattori di rischio” in favore dei reparti operanti, e programmi di formazione del personale.
Tra i progetti più importanti troviamo il “prontuario operativo”, un documento riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi. Fondamentali sono i corsi basici e specialistici sul tema dello stalking, a favore di Ufficiali dell’Arma in servizio presso i reparti investigativi, nonché di tutti i Comandanti di Compagnia, Tenenza e Stazione.
A questo si aggiunge, sin dal 2014, la “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria – Marescialli e Brigadieri – inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative territoriali e formati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, con specifici corsi.
Ad oggi ne sono stati svolti complessivamente 27, che hanno consentito di formare oltre 550 unità, operanti sul territorio nazionale.
In questo delicato ambito, è importante ricordare anche l’Accordo tra i Ministri della Difesa e per le Pari Opportunità, cui è seguito il rinnovo della collaborazione tra il D.P.O. e l’Arma, tutt’ora vigente.
Questi accordi hanno consentito alla Sezione Atti Persecutori di occuparsi dello sviluppo di attività di ricerca e analisi, nonché della formazione del personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli operatori del numero di pubblica utilità “1522”, Help line per la violenza e lo stalking.
Non meno importante è l’impegno che è scaturito dall’accordo di sensibilizzazione in favore delle scuole, alle quali è stato dedicato un ciclo di formazione di 40 giornate.
Su richiesta del D.P.O., inoltre, è stata effettuata la mappatura dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio nazionale, al fine di verificare l’effettiva esistenza ed operatività delle strutture attive nell’ambito dell’assistenza alle vittime.
L’Arma ha anche collaborato, quale rappresentante del Ministero della Difesa:
– al Tavolo Interministeriale, istituito nel 2013, per l’elaborazione del “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato nel luglio 2015 dalla P.C.M.;
– all’Osservatorio Nazionale sulla violenza, i cui lavori hanno portato alla redazione del “Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017-2020)”, approvato nella riunione del Consiglio dei Ministri del 23 novembre 2017, e delle “Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio – sanitaria” alle donne vittime di violenza, adottate con D.P.C.M. del 24 novembre 2017.
Sul piano delle collaborazioni interistituzionali, sul territorio nazionale sono state siglate numerose intese tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Ospedali e Centri antiviolenza, che vedono tutte la partecipazione dell’Arma. Si sottolinea inoltre il progetto avviato con Soroptimist International d’Italia, denominato “Una stanza tutta per sé”, consistente nell’allestimento, all’interno di Caserme dell’Arma, di locali idonei all’ascolto protetto di donne vittime di violenza.
Un progetto che ha consentito di allestire ad oggi 155 stanze su tutto il territorio nazionale che permettono ogni giorno di accogliere in un ambiente confortevole e meno “istituzionale” le vittime di abusi. Inoltre, Soroptimist ha fornito 37 kit per la videoregistrazione ad altrettanti Comandi dell’Arma, da utilizzare nelle fasi di ricezione delle querele o nelle attività di escussione.
Nell’ambito delle iniziative di questo 25 novembre, l’Arma dei Carabinieri insieme a Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia annunceranno l’avvio di Mobile Angel, un progetto pilota che prevede – a Torino, Milano e Napoli – la consegna di un device a 45 donne, vittime di maltrattamenti.
Il dispositivo con un sistema di allarme permetterà di attivare le Centrali Operative dell’Arma, permettendo così di intervenire tempestivamente.
Infine, l’Arma ha partecipato con la Polizia di Stato alla realizzazione del sistema “Scudo”, una banca dati dedicata, volta a fornire agli operatori, nell’immediatezza degli interventi, un quadro informativo completo su eventi pregressi e soggetti coinvolti.
L’impegno quotidiano degli uomini e le donne dell’Arma è innanzitutto finalizzato ad evitare che si verifichino ulteriori “femminicidi”, ma ci sono altri reati apparentemente meno gravi che insidiano quotidianamente le donne.
Un esempio è il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che è ricondotto ai reati di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), nonché i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.), con vittima donna. L’Arma dei Carabinieri anche nel corso del 2021 e nei primi dieci mesi del corrente anno ha continuato a focalizzare il proprio impegno per poter contrastare tali crimini. Nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento agli atti persecutori sono 16.549 e con riguardo ai primi dieci mesi del 2022, i Reparti Carabinieri hanno perseguito 13.744 atti persecutori. Per quanto attiene ai maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, i delitti perseguiti sono 20.637. Con riferimento al periodo gennaio – ottobre dell’anno in corso, i Reparti Arma hanno perseguito 18.833 maltrattamenti in famiglia. Infatti, lo scorso anno, da gennaio a ottobre, sono state tratte in arresto 1.393 persone per reati connessi con gli atti persecutori, mentre nei primi dieci mesi dell’anno in corso gli arresti sono stati 1452. Analogamente, per i maltrattamenti in famiglia, nel 2021, da gennaio a ottobre, sono stati arrestati 2662 soggetti. Nel periodo gennaio – ottobre del 2022 le persone tratte in arresto per maltrattamenti in famiglia sono state 2852. Nel 2021, da gennaio a ottobre, per reati di violenza sessuale, l’attività istituzionale condotta ha consentito di trarre in arresto 876 persone, mentre nei primi dieci mesi del 2022, gli arresti sono stati 909.
Redazione di Vercelli
«Un lavoro solare, divertente, giocoso, ma che si chiama Inferno. E che non vede la sua genesi legata alle celebrazioni per il 700esimo anniversario della morte di Dante». Roberto Castello, coreografo e danzatore, personalità di primo piano, per impegno e creatività, nel panorama della danza contemporanea italiana ed europea, presenta così la sua nuova creazione per la compagnia ALDES, da lui fondata e diretta.
Lo spettacolo, in tournée in Piemonte, toccando Vercelli, Ovada (Al) e Asti per la rassegna We Speak Dance ideata da Piemonte dal Vivo, è una coproduzione internazionale tra Romaeuropa Festival, Centre Dramatique National di Montpellier, il Centre Choréographique National de Nantes e Fondazione TPE – Palcoscenico Danza.
L’inferno come luogo dell’immaginario ha offerto, come pochi altri, un’infinita varietà di spunti di ispirazione a poeti, narratori, illustratori, pittori, scultori, musicisti, registi.
Regno dell’espiazione, nel quale i malvagi vengono puniti e il bene trionfa sul male ma anche luogo del sovvertimento e del caos, nella cui rappresentazione tutto può coesistere.
L’Inferno di Castello, almeno nell’aspetto, assomiglia molto, invece, al Paradiso.
È ciò che spinge tutti a fare ogni sforzo per apparire, in ogni momento e a ogni costo, più bravi, più giusti, più belli, più forti, più attraenti, o anche più responsabili, più umili, più intelligenti.
È una condanna infernale ciò che spinge a competere, per ottenere sempre nuove gratificazioni morali, sociali, economiche, affettive.
È da qui che nasce l’idea di Inferno, una tragedia in forma di ‘commedia ballata’ seducente, piacevole, coinvolgente, brillante sull’invadenza dell’ego.
«Più un balletto che danza contemporanea – spiega il coreografo, tre volte Premio Ubu, che ha collaborato con artisti come Peter Greenaway e Eugène Durif – o forse, parafrasando Achille Bonito Oliva, un trans-balletto, un’opera che utilizza stilemi differenti proprio per il loro valore simbolico e prova a costruire un percorso onirico che affronta diversi aspetti dell’hybris, collocandoli senza giudizio morale in un luogo che è contemporaneamente paradiso e inferno».
L’inferno è la condanna a dover essere sempre in qualcosa migliori degli altri.
Vuoi per la capacità di suscitare empatia o per il cinismo e il sarcasmo, per la fierezza e l’orgoglio di appartenere a qualcosa di esclusivo, per la conversazione brillante, per la capacità di difendere il territorio, per l’appartenenza a un’élite, per la purezza dello spirito e l’altezza della nostra estasi, per la gioiosa sensualità, per l’energia e la destrezza, per il sex appeal, per la capacità di stupire e divertire.
«Tanto vale quindi giocare, il che sotto il profilo creativo significa combinare elementi incongrui che generino divertimento – prosegue Castello -. Per questo Inferno non è soltanto uno spettacolo di danza ma una commedia, con interpreti che recitano ballando e in cui musiche, costumi e fondali animati da immagini in 3D hanno un ruolo assolutamente paritetico. Non è un’opera concettuale, astratta, ma uno spettacolo teatrale che usa i linguaggi di prosa, danza, musica e arti della visione per creare un metaforico universo immaginario che risponde a regole proprie».
We Speak Dance è la rassegna di danza ideata da Piemonte dal Vivo nelle piazze del circuito, in sinergia con la programmazione delle stagioni 2022/2023: da novembre 2022 a maggio 2023, 25 appuntamenti con il meglio della danza italiana e internazionale, per una rassegna diffusa in tutte le province del Piemonte.
Una scelta specifica con grandi nomi della scena nazionale e internazionale, per valorizzare il linguaggio universale della danza e per portare nei teatri di provincia il meglio dell’arte coreutica. www.piemontedalvivo.it/we-speak-dance
Gli spettacoli entrano a far parte dell’offerta in abbonamento nelle stagioni consolidate del circuito, con una proposta difficilmente visibile in altri teatri.
L’ambizione, inoltre, è incuriosire ai linguaggi del contemporaneo un altro pubblico, con artisti e coreografi di alto profilo, accessibili nel teatro vicino a casa.
Tutti gli spettacoli sono, infatti, disponibili anche con la Carta Giovani Nazionale.
INFERNO
coreografia, regia, progetto video Roberto Castello
assistente Alessandra Moretti
danza Martina Auddino, Erica Bravini, Jacopo Buccino, Riccardo De Simone, Alessandra Moretti, Giselda Ranieri, Ilenia Romano
musica Marco Zanotti
in collaborazione con Andrea Taravelli
fender rhodes Paolo Pee Wee Durante
luci Leonardo Badalassi
costumi Desirée Costanzo
consulenza 3D Enrico Nencini
mixaggio audio Stefano Giannotti
mastering audio Jambona Lab
un ringraziamento a Mohammad Botto e Genito Molava per il prezioso contributo
una coproduzione ALDES, CCN de Nantes nel quadro di ‘accueil-studio’, sostenuto da Ministère de la Culture / DRAC des pays de la Loire, Romaeuropa Festival, Théâtre des 13 vents CDN, Centre Dramatique National Montpellier, Palcoscenico Danza – Fondazione TPE
e con il sostegno della rassegna Resistere E Creare di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Artefici.ResidenzeCreativeFvg / ArtistiAssociati
con il sostegno di MIC / Direzione Generale Spettacolo,
Regione Toscana / Sistema Regionale dello Spettacolo
Date e teatri
29 novembre 2022 ore 21 – Teatro Civico, Vercelli
1 dicembre 2022 ore 21 – Teatro Dino Crocco, Ovada (Al)
3 dicembre 2022 ore 21 – Teatro Alfieri, Asti
Roberto Castello (1960) Danzatore, coreografo e insegnante, è tra gli iniziatori della danza contemporanea in Italia.
Nei primi anni ‘80 danza a Venezia nel “Teatro e danza La Fenice di Carolyn Carlson”, dove realizza le sue prime coreografie.
Nel 1984, è tra i fondatori di Sosta Palmizi, tra le prime e più importanti formazioni italiane di danza contemporanea.
Nel 1993 fonda ALDES, l’associazione che dirige, producendo spettacoli e curando il progetto SPAM! – rete per le arti contemporanee, che ospita residenze artistiche, progetti didattici e programmazioni multidisciplinari di danza, musica e teatro in provincia di Lucca.
Esperto di tecniche digitali e di animazione 3D, insegna per 10 anni coreografia digitale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed è l’ideatore di “93% – materiali per una politica non verbale”, una piattaforma di riflessione, confronto, e scambio di materiali sul linguaggio non verbale.
Nel 2021 Altreconomia pubblica “Trattato di economia – Riflessioni semiserie sulla dimensione economica dell’esistenza”, scritto a quattro mani con Andrea Cosentino.
Si è sempre battuto per il riconoscimento della danza contemporanea e per un sistema dello spettacolo equo, efficiente e sostenibile. Riceve il Premio UBU nel 1985, 2003 e 2018 e nel corso degli anni collabora, tra gli altri, con Peter Greenaway, Eugène Durif, Fabio Fazio e Roberto Saviano, Studio Azzurro.
Redazione di Vercelli