Mese: Novembre 2022
Presso il Palazzetto dello Sport Giovanni Falcone a Leinì, sabato 26 novembre, la Regione Piemonte ha voluto ringraziare il volontariato per l’impegno profuso in occasione dell’emergenza covid19 con una cerimonia nel corso della quale è stata consegnato un attestato e una targa ad ognuna delle componenti del sistema Protezione Civile.
Un riconoscimento per l’impregno profuso durante l’emergenza pandemica: presenti circa 500 volontari di tutta la regione, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, che si è fermato per i saluti per poi ripartire per seguire l’emergenza alluvione a Ischia, il Presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi, il Ministro per la Funzione Pubblica Paolo Zangrillo, la senatrice Paola Ambrogio, l’assessore alla Protezione Civile del comune di Torino Francesco Tresso, il sindaco di Leinì Renato Pittalis, il Coordinatore Regionale del Volontariato Marco Fassero, il dirigente regionale di Protezione civile Franco De Giglio, oltre ai presidenti di tutti i Coordinamenti Provinciali del Piemonte.
A dare il benvenuto ai volontari a nome della Regione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: «Ho voluto dare la mano, uno per uno, a ogni volontario, perché in questi anni di pandemia pur incontrandoci non abbiamo mai potuto farlo. Ma proprio una stretta di mano, un abbraccio, sono per persone straordinarie come i nostri volontari il riconoscimento più importante e prezioso. Per questo ho voluto questa giornata: per dare loro l’abbraccio grande del nostro Piemonte. Il segno della riconoscenza per ciò che ci donano, ogni giorno, con il loro impegno e la loro passione».
Il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha dichiarato: “È stato per me un dovere partecipare perché senza il contributo dei volontari non avremmo superato i momenti duri della pandemia. Ho voluto restituire ai volontari della Protezione civile la gratitudine e la riconoscenza che meritano, esempio di responsabilità e dell’Italia migliore. Il mio impegno da ministro sarà quello di ricordare il lavoro che viene portato avanti ogni giorno dai volontari con generosità e dedizione».
«Ringraziare chi, in un momento di emergenza come quello della Pandemia ha dato, senza sosta, un sostegno concreto e costante è un atto dovuto – ha commentato l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi -. Oggi è come parlare con una grande famiglia, una famiglia con la quale in questi anni abbiamo stretto un legame forte. Voglio ringraziare tutti i 10.000 volontari che si sono spesi in questi 3 anni. Persone che oltre a fare parte di questa famiglia, hanno la propria famiglia, il proprio lavoro e non hanno esitato comunque nel dedicarsi alla comunità».
Nel corso della cerimonia sono state consegnate le targhe di riconoscimento alle componenti istituzionali AIB (Anti incendio boschivi), CRI (Croce Rossa Italiana), ANPAS ( Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), ANC ( Associazione Nazionale Carabinieri), Soccorso Alpino, ANA ( Associazione Nazionale Alini), al Coordinamento Regionale Protezione Civile e agli otto coordinamenti territoriali di altrettante provincie Piemontesi.
Redazione di Vercelli
Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 2, 1 – 5
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”.
Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore.
Dal Salmo 121
Quale gioia, quando mi dissero:
“Andremo alla casa del Signore!”.
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: “Su di te sia pace!”.
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, Cap. 13, 11 – 14
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
Dal Vangelo secondo San Matteo, Cap. 24, 37 – 44
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
***
UN PENSIERO SULLA PAROLA DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA
I Domenica di Avvento
Attendiamo Colui che ci attende!
(Is 2,1-5; Sl 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44)
Questa prima domenica di Avvento segna l’inizio di un nuovo anno liturgico in cui saremo accompagnati dalla lettura del Vangelo di Matteo, ex pubblicano, esattore delle tasse, collaborazionista dei romani, odiato dai suoi connazionali ebrei. Matteo non restò incollato alla sua sedia dietro il banco delle imposte, ma quando Cristo passò, fissando il suo sguardo d’amore su di lui, lo trovò pronto a lasciare tutto per seguirlo e iniziare una nuova vita.
L’invito a questa prontezza lo ritroviamo nel vangelo e in tutta la liturgia di oggi: “venite” – recita il versetto del salmo – “andiamo con gioia incontro al Signore!”… “E’ ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina … La notte è avanzata, il giorno è vicino”, ricorda san Paolo nella seconda lettura. Quindi è necessario tenersi pronti “perché nell’ora che non immaginate viene il Figlio dell’uomo”.
Il tempo dell’Avvento è soprattutto attesa della venuta del Signore: attesa che sempre abita il cuore del cristiano ma che in queste settimane si fa più ardente, più intensa di preghiera. “Vieni, Signore Gesù, vieni presto!” (cf Ap 22,17.20), è il grido della Chiesa. Se è vero che l’Avvento è un tempo di preparazione alla nascita di Gesù, possiamo però sottolineare che in questa prima domenica non si fa tanto memoria della prima venuta del Signore quanto della sua ultima venuta, indicandoci la meta verso cui siamo invitati a orientarci.
Il cammino dell’anno liturgico, e quindi della vita, ha inizio con focalizzare il fine del cammino: Gesù è il senso e la meta della vita, della realtà, della storia. L’invito è: “siate pronti”, non come gli invitati alle nozze della parabola evangelica, che accampano chi una scusa chi un’altra, scegliendo altro e perdendosi la gioia vera e piena alla quale il Signore li chiama (cf Mt 22,1-14).
E’ importante tenere ben fisso lo sguardo verso la meta, ricordarci a cosa siamo chiamati, per alleggerirci di ciò che è solo zavorra, per camminare così più facilmente nel cammino.
Gesù nel Vangelo ci mette in guardia per imparare ad aggrapparci non alle cose futili, ma a saper scegliere ciò che dura nel tempo, in eterno, consapevoli che la sua venuta verrà all’improvviso senza che nessuno possa prevederlo. La cosa importante non è conoscere e ricercare tempi e modi del suo ritorno, ma custodire la fede che il Signore certamente verrà.
Ciò che conta, è coltivare una vita matura, sapendo vivere nell’attesa. Sapendo vivere scorgendo nelle cose di tutti i giorni la presenza del Signore che viene, che interpella, che si dona. Vivere nell’attesa di Colui che deve venire permette di vivere ogni attimo della vita, ogni cosa che si fa, sapendo che lì c’è Dio.
Ogni cosa che compio non è affidata al caos, alla coincidenza, ma è esperienza che Dio dona per stare con Lui. Ogni momento della vita è abitato da Dio. Ecco l’atteggiamento che ci viene chiesto di coltivare fin dall’inizio del cammino liturgico, per essere così trovati sempre pronti all’ultimo invito, quando il Signore – Re dell’Universo – ci chiamerà a entrare nella sua Casa.
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza
Un nuovo fondo in fondazione: è nato Fanne la Tua Storia, sostieni Palazzo dei Musei di Varallo, collaborazione strategica che sancisce un nuovo passo nel segno delle sinergie a tutela del nostro splendido territorio e delle sue eccellenze.
“Siamo orgogliosi e felici del fondo Fanne La Tua Storia perché è di fondamentale importanza valorizzare e far crescere nel tempo la cultura valsesiana – Laura Cerra presidente FVO – collaborando insieme per tutelare un’importante istituzione quale è Palazzo dei Musei, che ogni giorno opera per tramandare la conoscenza, l’arte e la cultura, lavorando con impegno quotidiano per potenziare il valore della nostra straordinaria Valsesia nel presente e nel futuro”.
L’obiettivo del fondo è di grande rilevanza: sostenere le attività e i progetti di Palazzo dei Musei di Varallo, che racchiude nelle sue mura storiche la Pinacoteca ed il Museo di Storia Naturale Pietro Calderini, contribuendo a scrivere il futuro della nostra Storia e delle tante storie che il museo racconta, uno spazio unico che dobbiamo sostenere insieme.
“Siamo molto grati a Fondazione Valsesia Onlus – Mario Remogna, Presidente Società di Incoraggiamento – per questo nuovo percorso insieme e per aver messo a disposizione del museo questo importante strumento di raccolta fondi. Potrà sostenere le molteplici attività, scientifiche, divulgative e didattiche, che l’Ente promuove nell’ambito della sua missione di tutela e valorizzazione del patrimonio custodito a Palazzo dei Musei, che appartiene a tutto il territorio e ne rispecchia la ricchezza e la varietà storico artistica e naturalistica”.
Il fondo è stato presentato venerdì 25 novembre u.s. nelle splendide sale di Palazzo Musei con un evento alla presenza del presidente della Società di Incoraggiamento allo Studio del Disegno e di Conservazione delle Opere d’Arte in Valsesia – Onlus, della presidente e del CDA di FVO, delle autorità territoriali, di enti ed associazioni, un segnale forte di condivisione e di consapevolezza dell’importanza di costruire insieme reti e sinergie per valorizzare e potenziare il nostro splendido territorio.
Con l’occasione è stato anche presentato in anteprima il video istituzionale di FVO per festeggiare i suoi primi 4 anni, un regalo per ringraziare tutti della fiducia, la collaborazione ed il sostegno alla propria fondazione di comunità.
Una storia fatta di incontri, reti e coprogettazione che ci auguriamo continui a crescere nel tempo.
Per donare:
CAUSALE: Fanne la Tua Storia – Palazzo Musei
Tramite bonifico bancario su conto corrente (Banca di Asti, filiale di Varallo) intestato alla Fondazione Valsesia Onlus IT55 C060 8544 9000 0000 1001 092
Tramite Pay Pal: Conto intestato a: PAY PAL FONDAZIONE VALSESIA – info@fondazionevalsesia.it
Tutte le donazioni tracciabili a FVO godono dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente.
Per approfondire
https://fondazionevalsesia.blogspot.com/2022/07/parrocchia-grignasco.html – https://fondazionevalsesia.blogspot.com/2022/07/sveliamo-i-misteri-della-pala[1]
Per essere aggiornati: Sito www.fondazionevalsesia.it,
blog https://fondazionevalsesia.blogspot.com
E-mail info@fondazionevalsesia.it
Social: Facebook FondazioneValsesiaonlus;
You Tube Fondazione Valsesia Onlus;
Twitter @FondazioneVals1;
Instagram fondazione_valsesia;
Linkedin fondazione valsesia onlus
La Fondazione Valsesia Onlus è un ente non profit che opera per migliorare la qualità della vita della sua comunità e del suo territorio, attivando energie e risorse e promuovendo la Cultura della solidarietà, del dono, e della responsabilità sociale.
È amministrata da soggetti rappresentativi delle varie anime sociali e civili dell’intera Comunità (privati cittadini, istituzioni, associazioni, operatori economici e sociali).
Il Consiglio di Amministrazione è composto dalla Presidente Laura Cerra (nominata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli), dal Vice Presidente Davide Franchi (nominato per cooptazione dai consiglieri di emanazione privata), dai consiglieri don Giorgio Borroni (nominato dalla Diocesi di Novara), Liliana Pasqualin (nominata dal Comune di Borgosesia), Canova Gualtiero (nominato dal Comune di Gattinara), Andrea Fabris (nominato dalla Compagnia di San Paolo), Piera Goio (nominata per cooptazione dai consiglieri di emanazione privata), Maria Filippa De Biase (nominato dalla Unione Montana Valsesia), Luciano Zanetta (nominato dal Comune di Varallo).
I membri del Consiglio di Amministrazione prestano la loro opera a titolo gratuito senza percepire alcun compenso.
Redazione di Vercelli
Uno dei percorsi didattici preferiti dai visitatori e dai bambini che frequentano il Museo Civico di Casale è senza dubbio quello dedicato all’abbigliamento e alla moda.
I dipinti e le statue esposti in Pinacoteca mostrano ritratti e scene di vita passata dove i personaggi sfoggiano abiti e indossano accessori in base alla loro epoca, alla provenienza geografica e anche al loro status; i punti cardine degli incontri sono imparare a conoscere e riconoscere le mode delle diverse epoche storiche, scoprire il nome curioso di alcuni capi d’abbigliamento, osservare copricapi, parrucche e magnifiche acconciature, magari proponendo collegamenti con i tempi odierni.
Domenica 27 novembre, “Ma come ti vesti?” si trasforma in un incontro per l’utenza libera e viene indirizzato alle famiglie come momento di ritrovo, una passeggiata in mezzo alle bellezze delle collezioni museali che diventa anche un’ottima occasione di apprendimento e di condivisione.
Al termine della visita frontale è prevista una seconda parte dedicata al laboratorio creativo che permetterà di rielaborare un abbigliamento tra quelli visti.
L’appuntamento è per le ore 15,30 di domenica 27 novembre.
Il costo è pari al biglietto d’ingresso più 5 euro per il laboratorio.
E’ necessaria la prenotazione, in quanto i posti sono limitati, ai numeri 0142.444.309 /444.249
Redazione di Vercelli
Giovedì 17 novembre 2022 la mia classe, la III F CAT, insieme alla classe IV F CAT, entrambe dell’indirizzo geometri dell’Istituto “Cavour”, si è recata in mattinata con il treno all’esposizione “Restructura”.
Il salone si svolge a Torino, in un padiglione all’esterno del centro commerciale Lingotto, ed è caratterizzato dalla presenza di diversi stand riguardanti edilizia, restauro e ristrutturazione.
E’ un appuntamento fisso per il triennio del nostro indirizzo, ma per noi di terza è stata una “prima” assoluta.
Dopo essere arrivati a Torino Lingotto, per raggiungere l’esposizioene abbiamo camminato attraverso il villaggio olimpico, dove alloggiavano gli atleti durante le olimpiadi invernali del 2006, e in seguito abbiamo percorso la passerella olimpica, un ponte pedonale collegato direttamente con il centro commerciale.
Una volta entrati abbiamo potuto notare la grande diversità degli stand presenti all’interno del salone.
Ognuno di noi aveva la possibilità di girare liberamente tra gli stand, osservare e fare domande agli espositori oppure rimanere al fianco dei nostri accompagnatori: i professori Edoardo Negro e Mario Sigaudo; così da avere l’opportunità di capire meglio ciò che stavamo osservando grazie alle loro spiegazioni e ai loro approfondimenti.
La varietà delle esposizioni era notevole: erano presenti stand riguardanti ditte di mobili da cucina, pavimenti in legno, piscine, creazioni in vetro, tappezzerie, strumenti topografici, elementi in pietra (con tanto di dimostrazione su come vengono posate le piastrelle nei centro città), scale a chiocciola, comodini artigianali in legno, ringhiere, serrande, porte basculanti dei garage, rubinetterie… erano presenti anche delle aree dotate di schermi davanti ai quali ci si poteva sedere per ascoltare alcune presentazioni.
In più era possibile fare la pausa pranzo in un’area attrezzata con tavolini e sedie presente in fondo alla sala o usufruire del servizio bar.
Dopo il pranzo, prima di tornare in stazione a prendere il treno di ritorno, abbiamo fatto un ulteriore giro per concludere la visita negli ultimi stand rimasti, per poi uscire ad osservare i vari mezzi di trasporto e di lavoro parcheggiati fuori dalla fiera, tra camion ed escavatori.
Le cose che hanno colpito di più, sia me sia i miei compagni, che abbiamo visto il salone per la prim volta, sono state non solo la varietà e il numero degli stand, ma soprattutto la disponibilità degli espositori e dei presentatori nello spiegarci i servizi che la loro ditta offriva, per non parlare dei tanti gadget messi a disposizione per noi.
Viola Ginella, III F CAT – Istituto “Cavour” – Vercelli
Redazione di Vercelli
Si è svolta durante la mattinata di venerdì 25 novembre, nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Agrario, la celebrazione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Organizzato dalla referente alla legalità professoressa Anna Paola, l’incontro ha visto la partecipazione degli studenti delle classi del triennio e gli interventi degli esponenti delle istituzioni cittadine e delle Forze dell’Ordine.
Erano presenti in qualità di relatori gli Avvocati Martina Rinolfi e Maria Cristina Cossu del Foro di Vercelli, la Presidente dell’Università Popolare di Vercelli Professoressa Paola Bernascone, i Commissari della Questura di Vercelli dottoresse Deborah Cresciullo e Maria Rosa Mazza.
Gli interventi, ascoltati con interesse dagli studenti coinvolti, hanno mirato alla sensibilizzazione nei confronti delle tematiche contro violenze fisiche e psicologiche verso le donne e le fasce più deboli; molto apprezzato in particolare l’intervento dell’avvocato Rinolfi, che ha esplicato le difficoltà forensi dei dibattimenti penali riguardo argomenti così delicati.
Al termine degli interventi è stato proiettato il trailer del film d’animazione “Persepolis”, simbolo della violenza esercitata sulle donne dai fondamentalisti islamici, simultaneamente tradotto dagli alunni della classe 5^A.
A chiusura del convegno l’Istituto ha offerto ai partecipanti un ricco rinfresco, organizzato e preparato dagli studenti della sede dell’Alberghiero Sergio Ronco di Trino.
Redazione di Vercelli
Sarà presentato presso la Biblioteca civica, sabato 3 dicembre alle ore 16:00, il libro “Devosione in Risaia”.
Ingresso libero.
“Donne e Riso” è una libera associazione nata a Vercelli nell’anno 1979.
L’obiettivo fondamentale attorno al quale ruota tutta l’attività dell’associazione è la promozione del cereale riso.
Muovendo il riso pertanto è impensabile non promuovere anche le terre d’acqua che sottendono alla sua coltivazione e che, per l’immaginario collettivo e nella comunicazione turistica, oggi voglio dire antiche corti, la mondavirgola la sommersione affascinante delle camere a riso a primavera, il giallo del riso maturo ad arrestare ed il suo taglio in autunno.
La realizzazione di questo libro testimonia ancora una volta la volontà di scoprire testimonianze di un’arte “povera” ma non per questo minore.
Edicole votive campestri, affreschi, mosaici, statue, piloni votivi sono presenti su tutto il territorio agricolo Vercellese, a testimonianza del legame tra lavoro con testo millenario e la fede religiosa.
Scopo di questo volume è quindi quello di fermare il tempo con immagini, fotografie e descrizioni poiché si sa che il suo scorrere impietoso rende estremamente fragili i manufatti votivi.
Natalia Bobba presidente Donne e il Riso
Redazione di Vercelli
Le lezioni del corso di Letteratura che si tengono ogni anno all’UNITRE di Casale Monferrato, coordinate da Alessandra Cavallone, sono sempre molto seguite e ricche di interessanti spunti e approfondimenti.
Quest’anno sono in programma 7 incontri, che termineranno a inizio aprile.
Obiettivo di queste lezioni è la presentazione di autori e correnti poetiche del Novecento, attraverso le opere degli esponenti più significativi, non solo italiani, ma anche stranieri. Alcuni grandi scrittori saranno oggetto di studio da parte di vari docenti: Ezio Bacchetta, Maria Elena Pertusati, Carlo Pesce e Paola Todeschino.
Verrà messa in risalto anche la personalità degli autori, attraverso l’analisi delle componenti storiche, biografiche, culturali ed artistiche che ne costituiscono l’origine.
Cesare Pavese, James Joyce, Sebastiano Vassalli e Dino Campana saranno il fulcro degli incontri, che offriranno ai partecipanti gli strumenti per entrare in sintonia con gli autori, per conoscere il loro mondo, realizzando un dialogo di fruizione diretta, non condizionato da troppe interpretazioni critiche.
Si è già svolto con successo l’incontro dedicato alle “donne” di Puccini, con uno sguardo rivolto anche ai libretti d’opera, così come in questi giorni si è parlato di Giovanni Verga, mentre a gennaio ci sarà spazio per un piccolo laboratorio di scrittura, tenuto da Maura Maffei, che appassionerà e divertirà tutti.
Gli incontri, coordinati da Alessandra Cavallone, anche quest’anno hanno non solo lo scopo di far conoscere scrittori e scrittrici le cui opere hanno avuto importanza per i temi affrontati o per le modalità di scrittura scelte, ma anche quello di vivere insieme esperienze, culturali ed estetiche, indagando l’animo umano e la nostra vicenda collettiva, il presente e il passato.
Per dirlo con Tzvetan Todorov “la letteratura aiuta a vivere, o a sopravvivere, o a farci vivere meglio”.
Le iscrizioni ai corsi per il tempo libero dell’UNITRE sono ancora aperte.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.unitrecasale.it.
Redazione di Vercelli
Sabato 3 dicembre dalle ore 17.00 presso la Palestra Sacro Cuore di Vercelli l’ASD Marmar Judo Trino-Pro Vercelli organizzerà un collegiale con le star del Judo italiano nonchè membri della Nazionale Italiana Filkam, Manuel Lombardo e Martina Castagnola, che insieme a Judoka provenienti da Piemonte e Lombardia, scenderanno sul tatami per un collegiale con i Judoka di Cuore a sostegno della raccolta fondi organizzata dall’Associazione Esercito di Cuori per l’acquisto dell’apparecchio per la polisonnografia pediatrica da donare all’Ospedale di Vercelli.
“Un enorme e doveroso ringraziamento a due persone splendide che appena sono state contattate e hanno capito l’importanza della causa che sposavamo, si sono offerte nonostante i mille impegni tra allenamenti e gare, di patrocinare il collegiale per la raccolta fondi. Grazie a Erika Barbonaglia che ci ha permesso, di aiutare lei e l’Associazione Esercito di Cuori, di fare del bene che comunque come lo sport fa sempre bene al Cuore” queste le parole di Davide Martuzzi DT Asd Marmar.
Redazione di Vercelli
Testo integrale dell’Interrogazione
Oggetto: Viabilità in via Umberto I
I sottoscritti Marco Ricotti e Mario Casaccia, consiglieri del Comune di Varallo del gruppo “Varallo oggi per il futuro”, in merito alla viabilità di via Umberto I
– Considerato l’intervento in corso di ricostruzione dell’attraversamento pedonale lapideo;
– Visto che, a seguito del periodo di chiusura per ferie, il dehors di un’attività commerciale è stato rimosso;
– Considerato che l’ondata emergenziale dovuta a Covid-19 sembra terminata, per cui vengono meno le esigenze dei locali ad avere ed utilizzare spazi esterni;
– Considerato che sovente in entrambi i lati della via sostano autovetture, creando disagio al traffico e limitando la fluida percorribilità della via stessa;
– Considerato il passaggio di ciclisti in senso contrario al “senso unico”;
CHIEDONO
se è intenzione dell’Amministrazione Comunale intervenire per una maggiore sicurezza ed un miglior transito di via Umberto I.
Ai sensi dell’art 25 Co. 2 del Reg. Consiglio Comunale si richiede una risposta scritta alla presente interrogazione entro e non oltre 30 gg dal ricevimento.
Marco Ricotti
Mario Casaccia
Redazione di Vercelli