Mese: Ottobre 2022
Ed anche la 12^ edizione del Trofeo 4 Regioni è arrivata al suo epilogo nel week end del 21-23 ottobre presso la J&G, la Scuderia di Cavaglià, dove sono scese in campo 129 squadre nelle varie categorie club ed elite.
Tutti pronti a darsi sportivamente battaglia per guadagnarsi gli ultimi punti e sollevare in alto la coppa del trofeo che ormai da 12 anni passa di circolo in circolo seguendo i vincitori per un anno intero.
Gli atleti della coach Sabrina Trinelli e dei suoi vice coach Sara Falco, Edoardo Leoncavallo e Iacopo Molino non si son certi tirati indietro e hanno portato a casa i seguenti risultati:
salgono sul gradino più alto di giornata ed alzano la coppa di trofeo al cielo in Under12Pro gli Scudy Mini Noemi e Riccardo Maccarone, Kiara Peila, Alessandro Piccioni e Violante Zanoni mentre la squadra mista Qui Per Caso con Carlotta Finati, Simona Francesconi e Denise Marcato guadagnano il 7° posto di giornata ed il 5° di trofeo.
In Under15, 6° posto di giornata e 4° di trofeo per i Gemelli Diversi alias Ginevra Gedda e Mattia Michelone, chiudono invece al 5° posto di giornata ed 11° di trofeo le Crazy Lemon Miriam Pozzato e Virginia Roberta Lesquier.
6° posto di giornata e 5° di trofeo in Under15Pro per Maddalena Mancini squadra mista Upgrade.
5° posto di giornata e 4° di trofeo per la squadra mista All-in con Margherita Zanoni, Chiara Caracciolo e Marcella Bertolotti in Under18.
In Under18 pro conquistano il bronzo di giornata ed il 4° di trofeo le Scudy Doo alias Emma Donnet, Matilde Leone, Martina Mancini, Sara Sovrano affiancate da Andrea Mario Filigheddu del C.I. La Casa del Colle Asd.
In open 5° posto di giornata e 4° di trofeo per Federica Ilardi della squadra mista Articolo V mentre 9° posto di giornata e 7° di trofeo per gli Scudy Open Sole Ramella, Viviana Ferraris e Giulia Marcato.
In open pro portano a casa l’oro gli Scudy Team Pro alias Sara Vittoria Falco, Edoardo Leoncavallo, Iacopo Molino, Matilde Peila e Luca Russo de La Pirella S.S.D. mentre vincono l’argento di trofeo.
In addestrativa chiude al 4° posto la Scudy Addestra composta da Sara Sovrano e Federica Ilardi.
Nelle categorie club gli atleti di casa Trinelli han portato a casa:
In A1 bronzo di giornata per le Scudy Girls Desiree Pelacchi e Adelaide Quaglia che chiudono al 4° posto di trofeo, 4° posto di giornata e argento di trofeo per gli Scudy A1 Mattia Riva, Beledith Bertucci, Leonardo Scavarda.
In A2 argento di giornata ed oro di trofeo per Vittoria Boggio in squadra mista con Matteo Italiano del C.I. Le Coccinelle.
In B1 4° posto di giornata e 6° di trofeo per le Scudy B1 Last New alias Mazzetti Natalie e Melissa, 6° posto di giornata e 7° di trofeo per le Scudy B1 New Erica Murador e Nora Maltese mentre chiudono all’11° posto di giornata e trofeo le Scudy B1 Viola Vivolo, Carlotta Brendolan e Sofia Ferraris.
Ma non si possono ancora riposare i nostri binomi, infatti li aspetta la gara internazionale Winter Scudy a novembre prima di volare in Francia presso il Parc équestre fédéral a Lamotte.
Redazione di Vercelli
Il vernissage di “The Crown”, mostra raffinata di Massimiliano Fabris che si è svolta domenica 23 ottobre nell’incantevole Sala delle Unghie del Complesso monumentale di San Pietro Martire di Vercelli, è stato un grande successo a testimonianza non solo della bravura del talentuoso artista, originario di Prato Sesia, ma anche dell’affetto dimostrato dalla comunità vercellese presente a questo tributo in memoria del la Regina Elisabetta II d’Inghilterra recentemente scomparsa.
Tra le opere del Fabris un ritratto della Regina e una corona, sempre realizzata con la sua inconfondibile tecnica dell’intaglio di cd , che rifletteva una luce colorata come se in essa vi fossero incastonati gioielli preziosi.
Ad aprire l’evento un coro di alunni della primaria “Rodari” che hanno magistralmente eseguito l’inno inglese emozionando il pubblico presente.
A seguire il saluto dell’Assessore la prof.ssa Gianna Baucero e l’intervento di Francesca Roda, Presidente dell’Associazione Binario3 che da anni riesce ad animare culturalmente
Il vernissage di “The Crown”, mostra raffinata di Massimiliano Fabris che si è svolta domenica 23 ottobre nell’incantevole Sala delle Unghie del Complesso monumentale di San Pietro Martire di Vercelli, è stato un grande successo a testimonianza non solo della bravura del talentuoso artista, originario di Prato Sesia, ma anche dell’affetto dimostrato dalla comunità vercellese presente a questo tributo in memoria del la Regina Elisabetta II d’Inghilterra recentemente scomparsa.
Tra le opere del Fabris un ritratto della Regina e una corona, sempre realizzata con la sua inconfondibile tecnica dell’intaglio di cd , che rifletteva una luce colorata come se in essa vi fossero incastonati gioielli preziosi.
Ad aprire l’evento un coro di alunni della primaria “Rodari” che hanno magistralmente eseguito l’inno inglese emozionando il pubblico presente.
A seguire il saluto dell’Assessore la prof.ssa Gianna Baucero e l’intervento di Francesca Roda, Presidente dell’Associazione Binario3 che da anni riesce ad animare culturalmente Vercelli organizzando e promuovendo giornate all’insegna della creatività e della condivisione.
La Prof.ssa Federica Mingozzi, critica d’arte, ha accompagnato i presenti ad una fruizione piu’ consapevole delle opere esposte illustrando quindi nei dettagli l’eclettica ed interessante ricerca artistica di Massimiliano Fabris.
Ricordiamo che l’artista Fabris vanta già numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.
Nel 2016 le sue opere vengono pubblicate ne “International Contemporary Masters” prestigiosa collana Statunitense World Wide Art Books.
Dal 2020 Fabris è docente di pittura presso ACME Accademia di belle arti sede di Novara.
Molti dei suoi progetti – murales, panchine hanno coinvolto ed entusiasmato i ragazzi della cittadina piemontese.
A Vercelli l’artista ha svolto apprezzati laboratori presso “Coverfop” e la scuola Primaria “Rodari” dell’I.C.Ferraris dove è atteso per nuovi percorsi formativi.
Ai Giardini del Seminario del Palazzo Arcivescovile di Vercelli fino a pochi giorni fa è stata esposta la sua toccante installazione intitolata “Fraternity”, centinaia di margherite bianche realizzate con CD, hanno veicolato con semplicità un potente messaggio di Fratellanza, di Pace e di Solidarietà.
L’evento “The Crown” si è concluso con un tocco internazionale dato dalla presenza, in video collegamento da Londra, di William Ward, giornalista londinese di fama mondiale ed esperto della famiglia reale.
Il noto giornalista ha espresso apprezzamenti per l’evento artistico vercellese e deliziato i presenti con l0 stile speciale di raccontare aneddoti e curiosità.
Redazione di Vercelli
Il 15 e il 16 ottobre si sono svolte le giornate del FAI d’autunno a Isolella e Vanzone; come di consueto, abbiamo partecipato anche noi allievi del Liceo scientifico G. Ferrari come “Apprendisti Ciceroni”: questa iniziativa consente a noi giovani di metterci a disposizione dei visitatori per far scoprire loro, e in primis a noi stessi, che per poter apprezzare la bellezza artistica non bisogna sempre allontanarsi dal luogo in cui si vive, seppur a volte sia molto piccolo come il nostro.
In questa occasione, mentre altri studenti si sono occupati della chiesa di Sant’Agata e di San Giacomo, noi delle classi quarte del Ferrari abbiamo guidato i visitatori nel percorso creato all’interno dell’azienda Toscanini, che è in attività dal 1920 e produce appendiabiti a livello globale per marchi di grande importanza (pensate che per il centenario dell’azienda il governo italiano ha stampato un apposito francobollo!).
L’esperienza è stata molto appagante, in quanto ci siamo avvicinati alla realtà dell’artigianato, a noi quasi del tutto sconosciuta. Altro motivo di orgoglio è stato interagire con un pubblico che ci ha fatto sentire fieri di noi stessi dopo averci ringraziato per la spiegazione.
Abbiamo scoperto che dietro all’enorme lavoro che c’è per arrivare ad un prodotto finito si nasconde una passione che si tramanda di generazione in generazione da ben cento anni, da quando Giuseppe Toscanini fondò la sua azienda di commercio e lavorazione di legname, e che la sua è una famiglia che porta nel cuore la vera e propria “arte di appendere”.
E’ proprio grazie a questa passione, che si articola in innovazione e creatività, che Federica e Giovanni Toscanini, riescono a rispondere anche alle esigenze più particolari, lavorando non solo legni molto pregiati ma anche altri materiali come il plexiglas.
Inoltre, il processo tramite cui vengono fatti gli appendiabiti è una mescolanza tra artigianato e macchinari robotizzati, sui quali è giusto mettere l’accento, in quanto non si ha spesso la possibilità di vederne in funzione e questo ha probabilmente riacceso in molti di noi il fascino per la robotica.
Il processo di creazione che i visitatori hanno potuto osservare sabato e domenica, seguendo la spiegazione di noi giovani Ciceroni, si presentava suddiviso in sei postazioni che illustravano le varie fasi di lavorazione, dal prodotto semilavorato al prodotto finito e levigato prima da due braccia robotiche e poi da braccia umane.
In primo luogo le assi di materiale, che hanno dimensioni di circa 1,5mx2m, vengono tagliate automaticamente da una sega a nastro a controllo numerico (pensate che questo macchinario è adoperato da sole 7 aziende al mondo!); una volta finito questo processo si ottengono i semilavorati, prodotti che ricordano il prodotto finale benché manchino della levigatura.
Ottenuto il semiprodotto, si usa un macchinario per togliere le parti in eccesso e per modellarli in modo che, a coppie di due, si possano incastrare l’un l’altro formando l’appendiabiti completo; una volta incastrate, le due metà vengono incollate e pressate in modo che non si dividano.
C’è, anche in questa fase, una grande attenzione al dettaglio: infatti le metà sono messe insieme basandosi sulla somiglianza del colore del legno.
Gli appendiabiti sono poi levigati da due braccia robotiche che le passano su dei rulli di cartavetro (pensate che per programmare queste braccia dopo il loro arrivo in azienda ci sono voluti sei mesi!). Dopo questo processo i pezzi vengono sottoposti ad un’altra levigatura, questa volta manuale, in quanto solo l’uomo può scorgere e correggere certi errori.
Ormai agli appendiabiti mancano solo pochi ritocchi: infatti, su richiesta, possono essere incise sul prodotto, tramite un laser, le iniziali del cliente o i loghi delle aziende, tra le quali si distinguono Loro Piana e Gucci, infine viene applicata la verniciatura, per la quale l’azienda ha un reparto di ricerca che non era possibile visitare durante le giornate del FAI.
Dopo tutti questi passaggi il prodotto viene spedito al cliente che sicuramente non rimarrà deluso.
Queste giornate hanno coinvolto un numeroso pubblico che, approfittando delle belle giornate di sole, ha potuto seguire le varie tappe del percorso proposto dal FAI e ammirare, oltre all’azienda Toscanini, la Chiesa di Sant’Agata a Isolella, la Chiesa di San Giacomo e il percorso botanico a Vanzone.
Per noi studenti sono state un’occasione per metterci alla prova come oratori e per scoprire peculiarità del nostro territorio che ancora non conoscevamo.
Classe 4B, Liceo Scientifico G. Ferrari
Redazione di Vercelli
Aperte le iscrizioni per il 29° Concorso Enologico Torchio d’Oro, la challenge tra i migliori vini del Monferrato che ha come obiettivo «il miglioramento qualitativo della viticoltura e della vinificazione e la valorizzazione dei vini migliori, favorendone la conoscenza, l’apprezzamento e la contrattazione», organizzata dal Comune di Casale Monferrato con l’indispensabile collaborazione dell’Istituto Luparia di San Martino di Rosignano Monferrato.
«Dopo l’ottimo riscontro dell’anno scorso – ha spiegato l’assessore Daniela Sapio -, anche per l’edizione 2022 l’atteso Torchio d’oro si svolgerà in autunno, permettendo di premiare le nostre eccellenze enologiche al termine delle incombenze legate alla vendemmia».
Confermato anche il metodo di scelta dei vini premiati: i voti dei cinque giudici non saranno infatti palesi e discussi, ma singoli e segreti. La media matematica, che escluderà il voto più alto e il più basso, determinerà i vincitori.
«Entro il 31 ottobre le aziende vitivinicole del territorio – ha concluso l’assessore Sapio – potranno partecipare con vini Doc e Docg, che saranno poi esaminati, una volta anonimizzati, dalla Commissione di degustazione. Tra questi, oltre a quelli che riceveranno la distinzione Torchio d’oro, ci sarà anche l’Oscar, assegnato all’azienda che avrà ottenuto la media aritmetica più alta tra i vini che hanno ottenuto la distinzione».
Le aziende interessate potranno scaricare la scheda di partecipazione e il regolamento nella sezione Torchio d’Oro del sito della Città di Casale Monferrato alla pagina www.comune.casale-monferrato.al.it/torchiodoro2022 e ricevere maggiori informazioni contattando il numero 0142 444305 e la mail uff-agri@comune.casale-monferrato.al.it.
Redazione di Vercelli
Protti nel The Challenge by Bluvacanze
Sabato 22 ottobre al Gc Cavaglià si è giocata la tappa del The Challenge by Bluvacanze (18 buche Stableford 3 categorie) che prevede l’accesso alla semifinale nazionale per i primi 3 classificati di categoria e il miglior lordo.
Premiati. 1a categoria: 1° lordo Paolo Protti Cavaglià 34, 1° Netto Lucio Salogni Cavaglià 40, 2° Netto Rohan Jay Silva Cavaglià 39, 3° Netto Enrico Boscono Cavaglià 34. 2a categoria: 1° Netto Mauro Malinverni Cavaglià 42, 2° Netto Tommaso Zugnino Cavaglià 40, 3° Netto Cristiano Bongianino Cavaglià 34. 3a categoria: 1° Netto Enrica Aprile Cavaglià 37, 2° Netto Palmo Antonio Cavallo Crema 35, 3° Netto Marco Acquadro Pacera Tenuta Castello 34. 1° Ladies Sandra Ravani Cavaglià 32
Beneficenza a Cavaglià con il Lions Charity Golf Championship
Sport e solidarietà domenica al Gc Cavaglià con la tappa del Lions Charity Golf Championship (18 buche Stableford 3 categorie) un evento benefico a cui il circolo è particolarmente legato.
Il circuito nato nel 2011 permette al gruppo di club Lions e Leo che lo organizzano di donare ad un bisognoso un cane guida addestrato presso il Servizio Cani Guida dei Lions di Limbiate.
Domenica 23 ottobre erano presenti i rappresentanti dei club di Santhià e Candia.
Premiati. 1a categoria: 1° lordo Alberto Schellino Cavaglià 32, 1° Netto Lorenzo Vada Crema 35, 2° Netto Massimo Marè Cavaglià 25. 2a categoria: 1° Netto Luigi Ruggiero Cavaglià 36, 2° Netto Roberto Revel Cavaglià 36. 3a categoria: 1° Netto Fabrizio Ruffino Cavaglià 36, 2° Netto Giacomo Biancardi Aosta 34, 1° Ladies Enrica Aprile Cavaglià 33, 1° Seniores Giorgio Parigi Caorle 36. 1° Lions Gianluca Martinengo Settimo 32. 1° Possessore cane Sergio Protti Cavaglià 33.
Programma settimanale
Anche per l’ultimo weekend di ottobre sono due le gare previste al Gc Cavaglià.
Sabato 29 si giocherà il Memorial Cristina Marcianesi by Certifida (18 buche Stableford 3 categorie – iscrizione gara soci 20€, esterni gara e green fee 70€, soci Courmayeur 20€) con in palio bottiglie pregiate per i migliori.
Dopo la premiazione a seguire rinfresco con pasta. La gara sarà valida anche come ritorno del match Interclub con il Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses.
Domenica 30 tornerà il circuito Green Pass Card Trophy (18 buche Stableford 3 categorie – iscrizione gara soci 20€, possessori Green Pass card 55€, esterni gara e green fee 70€) circuito con semifinale nazionale e finale internazionale.
Dopo la premiazione a seguire rinfresco.
Un’anticipazione su novembre.
Martedì 1 si disputerà l’evento benefico Coppa Fondo Edo Tempia (18 buche Stableford 3 categorie – iscrizione gara soci 25€, esterni gara e green fee 75€).
Info e iscrizioni 0161/966771 – segreteria@golfclubcavaglia.it
Redazione di Vercelli
La squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Vercelli è intervenuta ieri, martedì 25 ottobre intono alle ore 23.30 nel rione Cappuccini in via Carrozzino 17 per un incidente stradale.
Nel sinistro autonomo, è stata coinvolta una sola vettura che ha terminato il suo percorso contro un palo dell’illuminazione pubblica.
L’intervento dei Vigli del Fuoco è valso alla messa in sicurezza della vettura e dell’area interessata .
L’unica persona coinvolta è la sola occupante della vettura che è stata trasportata all’Ospedale dai sanitari per un controllo.
Sul posto erano presenti anche i Carabinieri.
Redazione di Vercelli
I Carabinieri della Compagnia di Borgosesia, a coronamento di tempestive indagini, ed anche grazie alla conoscenza del territorio ed ai servizi finalizzati a sviluppare positivamente le attività delegate dalla Procura della Repubblica di Vercelli, hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un 40/enne di Gattinara, gravemente indiziato di essere il responsabile di un incendio doloso che il 13 ottobre 2022 aveva coinvolto 3 autovetture nel pieno centro di quella cittadina.
Le ragioni che avrebbero spinto l’uomo a tale gesto sarebbero da ricondurre a meri dissidi privati scaturiti da un pregresso sinistro stradale avvenuto tra lui ed il proprietario di una delle vetture incendiate, la cui combustione aveva poi coinvolto anche altri due veicoli parcheggiati ai lati.
Redazione di Vercelli
La statua di San Giovanni Bosco è proprio lì, vicino all’ambone, nella bella Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, a Trino, quasi volesse dire che il Santo del Valdocco, il Santo dei giovani, il Padre di tante vite di cui si prese cura, altrimenti abbandonate da tutti, in balia di chiunque, è lì anche per suggerire qualche pensiero a chi deve dettare l’omelia.
Oggi Don Bosco si sarà di certo unito all’applauso, spontaneo e prorompente, dopo le parole del Diacono Emor Lucingoli, chiamato a dare l’ultimo saluto a Cristian Martinelli, il giovane di 34 anni morto dieci giorni fa a Casale Monferrato, vittima di un pestaggio efferato.
Le parole di Emor Lucingoli sono riproposte, integralmente, nel nostro video, con qualche ulteriore momento di questa celebrazione, dolente, irrorata da tante lacrime, eppure non priva di speranza.
Oggi, 25 ottobre, non siamo qui per dire altre parole che diano conto del lavoro degli Investigatori, che descrivano i contorni di una vicenda assurda, ma forse non sorprendente se – come ha ricordato il Diacono – dobbiamo rimettere al centro della esperienza di ogni comunità la ricerca di senso, l’affermazione del valore della vita. Senso e valore che sembrano smarriti.
Tanta gente è qui, in questa mattina che offre un generoso tepore autunnale, per unirsi in un abbraccio fraterno alla famiglia di Cristian, per consegnare Cristian al Padre, cercando qualcosa da dire, anche per lenire un dolore senza misura.
Ed Emor trova queste parole, prendendo le mosse dalla espressione sincera e senza perifrasi dei sentimenti che sono in lui ed in tanti che sono qui: “oggi sono arrabbiato”.
Esordisce così e spiega perché.
Spiega altresì come questo sentimento di ribellione si consumi nel dolore e si faccia preghiera, diventi una supplica: a fare pace con noi stessi e con gli altri. A rimettere al centro il valore della vita. A non giudicare: ogni persona non soltanto “ha” una storia, ma “è” una storia fatta di vissuti che sedimentano e tutti concorrono a farci ciò che siamo. Non giudichiamo, ma cerchiamo nell’altro il fratello.
E, per meglio illustrare questo pensiero (e forse è proprio qui che Don Bosco, a proposito di sogni, dà qualche idea) non esita a proporre una metafora: il sogno di chi, giunta l’ora suprema, si presenti poi a San Pietro per chiedere il “via libera” al Paradiso.
Ma il principe degli Apostoli indica un lungo corridoio, in fondo al quale c’è la porta del Paradiso: lo si dovrà percorrere, preparandosi, però, ad incontrare, lungo il cammino, qualche vecchia conoscenza che porrà domande scomode.
Sono le domande alle quali ciascuno di noi deve essere preparato. Ascoltando queste domande, il silenzio che scende nel tempio si fa assoluto, irreale, ciascuno è totalmente rapito dall’ascolto.
Parole che, davvero, merita ascoltare ancora, perché diventino vita vissuta..
Parole che resteranno scolpite nei cuori, e aiuteranno la famiglia di Cristian a sentirsi meno sola. Parole che aiuteranno ciascuno di noi a lavorare ancora molto su noi stessi e certamente ci hanno fatto uscire dalla Chiesa di San Bartolomeo un po’ diversi di come siamo entrati.
A Lenta il castello-monastero delle suore Benedettine colpisce per la possanza delle sue architetture, che stanno riemergendo grazie agli interventi di restauro, strutturali e architettonici, realizzati dall’architetto Fulvio Caligaris e del figlio Andrea, in accordo con la competente Soprintendenza.
La nuova strada in ciottoli e lose che costeggia il castello, permette di ammirarne l’importante fronte con la Rocchetta trecentesca.
Il Presidente del Rotary Club Gattinara, Architetto Fulvio Caligaris, nell’ottica della scoperta e valorizzazione dei luoghi interessanti del territorio, ha organizzato una visita, seguita da una conferenza di Marino Albertino, autore del volume: “Il castello di Lenta. Una storia millenaria”, che verrà ufficialmente presentato a Lenta il 29 ottobre alle ore 17.
Dagli studi di Marino Albertino emerge l’evoluzione delle architetture e delle strutture del monastero, dell’adiacente ricetto, della chiesa monacale primitiva, sostituita dall’attuale chiesa barocca: “Il libro, che vuole essere un incentivo per chi voglia continuare ed approfondire gli studi, è suddiviso in tre capitoli cronologici: dal X al XII secolo, dal XII secolo al 1573 quando le suore si allontanarono dal paese per ordine del Papa Pio V, e dal 1573 a oggi”.
Ogni periodo è illustrato da tavole prospettiche realizzate dall’architetto Fulvio Caligaris: la prima, in bianco e nero, presenta la fondazione della chiesetta con le cinque navatelle, il corpo di fabbrica che racchiudeva il monastero, le mura con il fossato.
In seguito la chiesa fu allungata di nove metri verso est, nel XII secolo fu costruita la chiesa romanica e innalzata la muraglia, fu costruito il salone con il camminamento di ronda protetto dalle merlature a coda di rondine.
Oggi la chiesa si presenta con una veste barocca, ma sorge sulla chiesa romanica preesistente, come si è compreso visitando la cripta e vedendo i resti delle precedenti architetture.
Il portico del castello purtroppo si è conservato solo su due lati. All’interno, nei vari piani, sono stati mostrati e illustrati da Marino Albertino gli ampi saloni che conservano ancora parte della decorazione affrescata.
Il 15 ottobre 2018 fu fondata l’Associazione Culturale “Il Castello”, con lo scopo di “Riportare alla luce le opere del paese di Lenta, a partire dal castello-monastero delle Benedettine, grazie al lavoro volontario dei suoi soci fondatori: Pier Lamberto Negroni Bentivoglio, Giovanni Cirio, Marino Albertino, Ercole Iaschi, Mario Toniol, Patrizio Boschiroli, Giovanni Giudice.
Il monastero delle benedettine risale all’ultima metà del X secolo: le monache, attraverso lasciti e donazioni, accumularono un patrimonio notevole, che aumentò il prestigio e l’importanza del monastero, che divenne un’attrazione, anche dal punto di vista economico-politico: le monache erano proprietarie dei 5/8 del paese e della roggia Molinara, con i mulini cui affluivano i cereali da molare, e vantavano proprietà in tutto il territorio circostante.
La presenza delle monache durò fino al 1573, quando furono trasferite a Vercelli, nell’ex convento delle domenicane, e con l’abbandono della struttura iniziò la lenta decadenza del castello, che nell’Ottocento fu lottizzato e venduto a contadini locali, subendo trasformazioni per adattarlo alle nuove esigenze abitative ed agricole.
Tra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta ci furono dei crolli rovinosi nella manica orientale, che parvero preludere ad una perdita totale della struttura fortificata.
Il castello oggi è di proprietà comunale e il Sindaco di Lenta Giuseppe Rizzi ha portato il saluto dell’Amministrazione, ricordando che l’obiettivo è quello di farlo rivivere e trasformarlo in un punto d’incontro per Lenta e per i paesi vicini.
Al termine della presentazione in anteprima del volume dedicato all’evoluzione architettonica e strutturale del castello – che segue gli studi avviati nel 1981 dal compianto Dottor Maurizio Cassetti, Direttore dell’Archivio di Stato di Vercelli, con il convegno “Arte e Storia di Lenta”, proseguiti con lo studio del monastero, pubblicando nel 2017, sotto l’egida dell’Associazione Culturale di Gattinara: “Storia del monastero Benedettino di San Pietro in Lenta” – i soci rotariani hanno posto molte domande al relatore che ha ampiamente risposto, ringraziando gli altri membri presenti dell’Associazione Il Castello, della quale è Presidente Giovanni Cirio, quotidianamente impegnati nel recupero delle strutture.
Redazione di Vercelli
Giorni intensi per il Circolo Ricreativo.
Sabato 22 ottobre si è svolta la gita sociale a Milano, in collaborazione con il FAI.I soci, con la guida esperta della Prof.ssa Paoletta Picco e dell’Ing. Fabrizio Tabacchi, hanno potuto ammirare il museo Poldi Pezzoli, casa museo del collezionista coevo al nostro Francesco Borgogna, e Villa Necchi Campiglio con il bellissimo parco.
Lunedì 24 nel corso della cena sociale, si è parlato dei 130 anni della gloriosa Pro Vercelli con il giornalista e scrittore Alex Tacchini, uno dei massimi esperti della sua storia.
Alla presenza della Vice Presidente della Pro Anita Angiolini e del Direttore Sportivo Alex Casella, Tacchini ha deliziato il pubblico con aneddoti su grandi giocatori e dirigenti che hanno portato la fama delle bianche casacche nel mondo.
Ciliegina sulla torta, foto inedite del grande Angelo Piccaluga, giocatore e allenatore vercellese, idolo del Drake Enzo Ferrari, portate in visione ai soci dal nipote Angelo Casalone.
Redazione di Vercelli