VercelliOggi
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Da sabato 17 settembre in Biblioteca a Varallo, a Palazzo Racchetti, primo piano, Sala Ragazzi, dalle 10.30 alle 12, si svolgerà un corso di Arabo Classico, tenuto da Zeinab Gad-Allah, referente culturale della Comunità Islamica.

Non è una novità per Varallo, infatti i corsi sono attivi dal 2004, prima organizzati per i bambini, poi estesi agli adulti, con una partecipazione crescente di studenti, insegnanti e persone interessate. “Il corso verrà modellato in base alle esigenze dei partecipanti e prevede anche un livello base per coloro che non si sono mai accostati a questa lingua”: Zeinab sottolinea l’importanza di conoscere l’arabo, come strumento di comunicazione e da utilizzare durante i viaggi, o per affari.

Capire gli altri è una cosa molto importante e quindi la conoscenza di più lingue aiuta nei rapporti interpersonali, facilitando contatti, scambi e aiutando ad instaurare nuove amicizie”: per l’insegnante è quindi basilare creare un buon clima tra coloro che partecipano e favorire un arricchimento reciproco, che passa attraverso lo scambio culturale.
La partecipazione al corso è gratuita: per le iscrizioni si può rivolgersi in biblioteca: 0163 – 51677, o telefonare direttamente all’insegnante Zeinab Gad-Allah 347-1803172.

 

Redazione di Vercelli

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Jacopo De Dominici, varallese, restauratore ed artista dell’anima, che non ama apparire e ha fatto della gentilezza e della discrezione le sue cifre esistenziali, martedì 13 settembre alle ore 11, inaugurerà la sua nuova mostra personale: “Pietre e coloriSculture e pitture, che sarà visitabile fino a domenica 25 settembre negli orari di apertura della Biblioteca.
Jacopo De Dominici ha frequentato il liceo artistico e successivamente la Scuola d’Arte a Novara.

Svolge la sua attività di restauratore nel laboratorio del padre: ama definirsi artigiano, ma è un artigiano poliedrico, che sconfina nell’arte originale, spaziando dal disegno alla pittura, dalla musica alla scultura su pietra ollare e marmo: “La materia oltre a guardarla bisogna anche toccarla per percepire tutto il suo fascino”.

E’ stata proprio la pietra che lo ha avvicinato alla scultura, quella pietra che il padre gli metteva tra le mani quando era bambino per tenerlo occupato.
In Biblioteca esporrà grandi tele accostate a opere scultoree, facendo interagire le arti ed i colori in modo armonioso.

 

Redazione di Vercelli

 

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Sono in programma due incontri sulla grande storia della DOC che il Comitato Casale Monferrato capitale della DOC organizza al Castello Paleologo domenica 18 e domenica 25 settembre nell’ambito della Festa del Vino del Monferrato.

Inizio incontri domenica 18 settembre alle ore 10,30 presso il Salone Marescalchi con i saluti introduttivi del Sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi.

Programma:

Andrea Desana, Presidente del Comitato Casale Monferrato capitale della DOC, racconta…

domenica 18:  il Monferrato è il circondario più vitivinicolo del Regno Sabaudo

domenica 25: i grandi personaggi della storia vitivinicola del Monferrato

Entrambi gli incontri verranno aperti dalla proiezione del video sulla storia della DOC realizzato dal Collettivo Teatrale CET di Casale Monferrato.

 

Redazione di Vercelli

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Dodici testuggini terresti appartenenti alla specie “Testudo graeca” sono state sequestrate nel porto di Genova, presso l’ area di sbarco dei traghetti, dai funzionari del reparto viaggiatori dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in collaborazione con i Carabinieri Forestali e con i militari del II Gruppo della Guardia di Finanza.

La scoperta degli animali protetti è avvenuta nel corso delle operazioni di controllo operate durante lo sbarco dei veicoli provenienti dalla Tunisia.

Le 12 testuggini, tutelate dalla Convenzione di Washington sulla regolamentazione del commercio internazionale di specie minacciate (CITES), erano nascoste nelle intercapedini di un’autovettura e di un furgone, condotte da cittadini stranieri.

I conducenti sono stati conseguentemente denunciati all’Autorità giudiziaria per il possesso di specie protette e per il reato di maltrattamento animali.

L‘attivitá discende dall’analisi dei rischi operata dall’Ufficio delle Dogane di Genova-1, dal nucleo CITES dei Carabinieri Forestali e dai militari della Guardia di Finanza di Genova.

 

Redazione di Vercelli

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(marilisa frison) – Mercoledì scorso, 7 settembre 2022, la città di Trino, che ha dato i natali a ben tre Beati, ha festeggiato, con qualche giorno d’anticipo, il Beato Oglerio, proprio, a Lucedio dove Lui è stato Abate.

(Il Beato Oglerio come è raffigurato presso  il Santuario del Trompone di Moncrivello – Foto VercelliOggi.it)

Alle 18 le porte del “Principato di Lucedio”, erano aperte e a dare il benvenuto il Conte Paolo Salvadori di Wiesenhoff, che si occupa della tenuta di famiglia. Un affascinante e misterioso complesso medievale, che fa parte delle dimore storiche italiane, con l’Abbazia fondata nel 1123 dai monaci cistercensi provenienti dalla Borgogna, che bonificarono i terreni paludosi trasformandoli in campi seminati e diffusero per primi in Italia la coltivazione del riso verso la metà (secondo alcune Fonti accreditate) del 1400.

Ora et labora.

Lucedio è la culla della risicoltura italiana e perciò europea: da qui si sviluppò il territorio delle Grange, aziende agricole che si intervallavano su di un ampio comprensorio agricolo, ottenuto grazie alle opere di disboscamento e livellamento dei terreni da bosco planiziale, un vero e proprio “ecosistema” (cfr. Biodiversità e sviluppo rurale – Ministero Politiche Agricole e Forestali, 2005) il cui unico esempio rimane, oggi, il Bosco della Partecipanza di Trino.

La sola abbazia di Lucedio possedeva ben sei grange: Montarolo, Montarucco, Leri-Cavour, Castelmerlino, Ramezzana e Darola. Uno spettacolo incredibile durante il periodo della sommersione delle risaie, le Grange sembrano sorgere dall’acqua come piccole isole con effetti di giochi di luce prodotti dall’acqua, un colpo d’occhio incredibile anche in autunno quando il riso assume il colore del sole.

La posizione geografica del sito vercellese lungo la Via Francigena fu strategica anche per lo sviluppo socio economico dell’Abbazia, che divenne un affermato centro di potere politico. Ben tre furono i Pontefici che in quei secoli la visitarono.

Il complesso è tenuto in modo impeccabile, curato nei minimi particolari, così che pare un luogo incantato al di fuori dello spazio e del tempo.

Il Conte ha spiegato che le sale medievali vengono utilizzate per gli eventi, matrimoni o per gruppi che vengono in visita per conoscere la storia di Lucedio e la tecnica di coltivazione del riso, gli altri spazi dell’azienda agricola vengono impiegati per il ricovero dei mezzi agricoli, poi c’è una parte in cui viene insaccato il riso e quindi hanno recuperato tutti gli spazi di Lucedio.

La tenuta è composta da 500 ettari di terreno, di cui 420 coltivati a riso e una trentina a soia.

Nella sala capitolina, famosa per la colonna che “piange” per aver assistito a troppe atrocità a troppe ingiustizie, ha avuto luogo la Santa messa, celebrata dal parroco di Trino, don Patrizio Maggioni.

Molte le persone devote al Beato giunte da Trino, don Maggioni ha ricordato:

“Questo luogo ha un valore incredibile per tutto il nostro territorio, da quì è partita la fede grazie ai monaci cistercensi che lavorando e pregando hanno dato il buon esempio di virtù. Il giovane Oglerio assistette al passaggio solenne di S. Bernardo di Chiaravalle che accompagnava, insieme a quattordici cardinali, il Papa B. Eugenio III, anch’egli cistercense, nel viaggio da Asti a Vercelli, per la consacrazione della basilica di S. Maria Maggiore. Il grande Dottore della Chiesa, col suo carisma eccezionale, fece breccia nel cuore di Oglerio che, probabilmente già studente a Lucedio, vestì il candido saio cistercense tre anni più tardi. Secondo la Regola Benedettina, alternò allo studio il lavoro, prese i voti nel 1153 e nel 1161 venne ordinato sacerdote. Mortificava il proprio corpo con penitenze e digiuni, ma era mansueto con gli altri, rivelando quel carattere umile che lo contraddistinguerà per tutta la vita. Oglerio fu un paciere”.

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Oglerio fu soprattutto, un eccellente padre spirituale, nei suoi scritti indica Gesù come Agnello immolato per la salvezza degli uomini e ai suoi monaci dice è

“la via, per cui dovete passare, la verità, a cui dovete giungere, la vita in cui dovete restare” (sermone VII). Cristo prevale sul demonio per le virtù ”dell’umiltà, della pazienza e della benignità” (sermone IX).

Colui che “senza misura ti amò, senza misura devi amarlo” (sermone I).

Maria è “la vergine incorrotta, la Vergine intemerata, la Vergine prima del parto e dopo il parto” (sermone III).

Le sue preziose opere letterarie, “Tractatus in laudibus Sanctae Dei Genitrix” e una “Expositio super Evangelium in Coena Domini”, per molto tempo, furono credute di San Bernardo, ma, nel 1661, il Cardinale Giovanni Bona le attribuì giustamente a Lui.

L’illustre trinese un giorno passò per una città ligure, allontanandovi alcuni spiriti maligni. Tale episodio ne caratterizzò l’iconografia, a somiglianza di San Bernardo, e nel martirologio cistercense è ricordato come “terrore degli spiriti immondi”, anche però per ricordare il suo infaticabile apostolato come operatore di pace.

Ormai anziano, morì il 10 settembre 1214, con gran fama di santo tra il popolo e nel suo Ordine. Ora riposa in una cappella a Lui dedicata nella chiesa parrocchiale di Trino.

Oggi il Principato di Lucedio grazie alla famiglia Salvadori di Wiesenhoff, è un sito di interesse storico e artistico che ha saputo valorizzare il contesto territoriale in cui nasce.

Le splendide sale medioevali, immerse nel silenzio, Sala dei Conversi, la Sala Capitolare, il Chiostro, il Refettorio e la Galleria, gli spazi interni e i suggestivi giardini, tutti con facile accessibilità, sono adatti per l’organizzazione di eventi e manifestazioni di ogni tipo e di alto livello. È possibile effettuare visite guidate e acquistare gli ottimi prodotti del Principato: risi classici e particolari, paste di riso, farine, legumi e dolci.

Un luogo carico di tradizione, spiritualità, fede, storia, bellezza, suggestione, cultura, sapori, fascino e mistero, che ci invidiano perché non ha eguali.

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Riceviamo e pubblichiamo i ringraziamenti di AISM Biella.

Quest’anno con le consuete 4 partenze si è tenuta la tredicesima edizione de “Il biellese di corsa”, l’evento podistico organizzato da A.P.D. Pietro Micca di Biella e il cui ricavato è destinato alla Sezione Provinciale AISM di Biella.

I partecipanti sono stati oltre i 500: grandi, piccoli, anziani, corridori e camminatori, anche in compagnia del proprio cane, tutti con l’obiettivo di dedicare una mattinata sportiva in compagnia e in nome della solidarietà.

Come apripista ci sono stati i volontari di “Angeli in Moto”, sempre al nostro fianco in tutte le nostre iniziative.

Presente anche il maratoneta Cristian Cucco che ringraziamo per la sua presenza.
Quest’anno l’arrivo è stato presso l’Accademia della Sport di Biella dove gli storici speaker, Paolo &Paolo, hanno intrattenuto i partecipanti.

Ringraziamo tutti i sostenitori, i volontari e i partecipanti per la buona riuscita della bellissima e partecipatissima manifestazione!

In particolare: A.P.D. Pietro Micca Biella, Conad Nord-Ovest per magliette, frutta per il rinfresco e x pacchi gara, BigMat Mondin Imo & Figli S.n.c. per i cappellini, Comune di Cossato, Comune di Quaregna Cerreto, Comune di Valdengo, Comune di Vigliano Biellese e Comune di Biella, A.N.A Gruppo di Chiavazza sez. Biella, A.N.A. di Valdengo, A.N.A. di Vigliano Biellese, Ass.ne Angeli in Moto, Ass.ne Ti Aiuto Io, C.R.I. Comitato di Cossato per le 2 ambulanze, G.S. Splendor Cossato, Protezione Civile Città di Biella, V.V.B. Volontari Vigliano Biellese, Allianz Plataroti Assicurazioni, Applicazioni Ortopediche Pozzato, Birra Menabrea, Bon Prix, Bottega Verde, Cà Brio, Cafè Bardot, Carpisa, Carrefour di Chiavazza, Cisalfa sport, Claire’s, De Mori, F.lli Boscaro, Fotostudio Biellese, Ente Manifestazioni Biella Riva e speaker Paolo Robazza, Galleria Commerciale Bennet di Vigliano B.se, Gelateria Bertinetti, Il Gelatiere, Il Mercante di Caffè by Caffè Chicco d’Oro, Iper Gross, Lauretana, Leone Eugenio, Manuex, Mondoffice, Parafarmacia “I Giardini”, Pasticceria Maniscalco-Rainero, Sellmat, Tabaccheria Edicola n.33 di Pezzini Daniele, Zurich Cagnassola Assicurazioni.

Ringraziamo ulteriormente tutti per la partecipazione: ci vediamo alla prossima quattordicesima edizione de “Il biellese di corsa”!

 

Redazione di Vercelli

 

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In attesa dell’apertura ufficiale della sessantunesima Festa del Vino del Monferrato Unesco, in città proseguono senza sosta manifestazioni e iniziative per tutte le età, a partire dal luna park allestito in piazzale Divisione Mantova.

Tra il Castello del Monferrato e il centro storico, invece, sarà un fine settimana ricco di appuntamenti, a partire da Golosaria che ospiterà i magnifici produttori de il Golosario, accanto alle cucine di strada e ai birrifici artigianali.

Due giorni a tutto gusto (sabato dalle 11,00 alle 20,00 e domenica dalle 10,00 alle 19,00), che vedranno il 10 settembre l’appendice fino alle ore 23 con la festa delle cucine di strada e dei birrifici.

Tutte le info su www.golosaria.it.

Sabato 10 altri due graditi ritorni in centro storico: dalle 16,00 lo Stupùjtime e fino alle 2 la Notte Rosa. Se con il primo appuntamento saranno proposte degustazioni di vino monferrino nei negozi del centro a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato in collaborazione con il Consorzio Colline Monferrato Casalese, con la Notte Rosa locali, negozi ed esercenti proporranno iniziative e intrattenimenti musicali.

Centro storico che ospiterà anche le performance musicali organizzate in collaborazione con l’Accademia Le Muse di Casale Monferrato, nell’ambito del MonJF_ Monfrà Jazz Fest 2022, che prevedono esibizioni della durata di 5 – 10 minuti in cinque suggestivi luoghi: in via Saffi ci saranno Bossa Nova (Fabiana Rosa, voce – Stefano Cavalliere, tastiere – Alberto Graziani, chitarra), in via Lanza Klezmer e dintorni (Massimiliano Limonetti, clarinetti – Antonio Sacco, violino – Frediana Perucca, fisarmonica), nei Portici corti di via Roma Blues e dintorni (Nicola Bruno – basso, voce e loop station), in via Roma, incrocio via Cavour Swing e dintorni con La Banda della Collina diretta da Luca Cecchini e nei giardini Marta Tenani di piazza Martiri della Libertà, Four Jam (Samuel Perinotto, tromba – Alessio Pagliero, pianoforte – Alessandro Rosin, contrabbasso – Samuele Cavallone, batteria).

Nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica si potrà anche approfittare di Casale Città Aperta per scoprire i principali monumenti e musei cittadini, con la possibilità anche di partecipare a una passeggiata con i volontari di Orizzonte Casale alle ore 15,30 di domenica con partenza dal chiosco di piazza Castello.

Info su www.comune.casale-monferrato.al.ti/cca.

Oltre a Golosaria, il Castello del Monferrato sarà protagonista nel fine settimana con altre interessanti iniziative, a partire dalla presentazione in prima assoluta del filmato Le origini del Monferrato nel Salone Marescalchi alle 17,00.

Un video che è un omaggio al Monferrato, ma anche spunto per raccontare il territorio attraverso immagini di grande impatto visivo ed emotivo, che a volo di drone immortalano alcuni dei più significativi angoli dell’antico Marchesato.

Un’iniziativa del circolo culturale I Marchesi del Monferrato che prevede, al termine, un incontro che vedrà al tavolo dei relatori, moderati da Roberto Cerrato (direttore – site manager del sito Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero Monferrato), Massimo Carcione (Regione Piemonte), Franco Angelini (produttore e vicepresidente dell’Enoteca Regionale del Monferrato), Valerio Di Battista (Presidente Osservatorio del Paesaggio del Monferrato Casalese), Marco Devecchi (Presidente Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano) e Carlo Bidone (Presidente Osservatorio del Paesaggio Alessandrino).

Sempre sabato si aprirà nella sede del Centro Doc Paolo Desana la mostra Vigneti e vendemmia in Monferrato, l’esposizione di fotografie a cura del Circolo Culturale Piero Ravasenga che resterà aperta fino al 25 settembre i sabati e le domeniche dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00.

E sempre a proposito di mostre, nell’ex chiesa della Misericordia, in piazza San Domenico, proseguirà nel fine settimana Un artigiano pittore il percorso espositivo dell’artista Renzo Rolando aperto fino 18 settembre il sabato dalle 16,00 alle 19,00 e la domenica dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00.

Domenica, infine, si aggiungeranno lungo tutta la giornata il Mercatino dell’Antiquariato al Mercato Pavia dalle 8,30 alle 17,00 e il Doc Monferrato – Tipico & Shopping, il mercatino organizzato dal Consorzio Casale C’è in collaborazione con Botteghe Storiche nelle vie del centro storico dalle 9,00 alle 19,00.

Per rimanere aggiornati sulla Festa del Vino del Monferrato Unesco e le iniziative in programma nel mese di settembre in città: www.festadelvinodelmonferrato.it

 

Redazione di Vercelli

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L’Associazione Culturale TIART presenta domenica 18 settembre alle ore 21.00, presso il Teatro Cinico di Crescentino  “Pan” una favola rivolta a tutti pronta a evidenziare il senso della fine e delle distanze incolmabili.
Tra colori e personaggi divertenti si racconta il divario tra vita adulta e infanzia.

Crescere equivale a perdere l’innocenza e la spensieratezza che contraddistinguono i bambini.

Allo stesso tempo significa vivere nel mondo crudo e disilluso dove non si può essere felici per sempre.

Regia di Fabio Mazzarino

Con: Andrea Mosca, Andrea Pozzo, Giada Gazzera, Ismaela Spinelli,
Jenny Carmona, Marta Rossi, Michela D’Amato, Monica Rubin Barazza, Monica Sironi, Riccardo Manchovas, Silvia Leone, Teresa Moncada, Valentina Saiano

Costumi di Silvia Leone

Gioco luci di Davide Zanichelli

Coordinamento organizzativo di Gian Paolo Mila e Paola Rossi

Prevista navetta gratuita con partenza alle ore 20.00 da Santhià – Piazza Zappelloni.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3338378826.

 

SanThIART 2022 – Schema riassuntivo degli spettacoli

  1. Domenica 18 settembre ore 21 Teatro Cinico di Crescentino
    Associazione culturale Tiartpresenta Pan
  2. Sabato 1 ottobre ore 21 Teatro Cinico di Crescentino
    Associazione culturale Tiartpresenta Ciliegi
  3. Sabato  22 ottobre ore 21 Teatro Cinico di Crescentino
    Associazione culturale Tiart presenta Il destino si diverte

 

L’Associazione TIART è un ente senza fine di lucro il cui scopo primario è diffondere l’arte promuovendo iniziative dirette a svilupparne la conoscenza.

L’Associazione si occupa soprattutto di teatro, portando in scena sia testi contemporanei e inediti sia testi classici rielaborati attraverso differenti tecniche teatrali e comunicative.

Dal 2014 Tiart promuove e organizza, in collaborazione con il Comune di Santhià, la rassegna teatrale “SanThIART”, composta da spettacoli portati in scena sia da compagnie locali sia da attori attivi a livello nazionale.

LABORATORIO TEATRALE 2022/2023

 

Tutti abbiamo bisogno di un posto sicuro dove poter tornare bambini e giocare.

Tutti abbiamo bisogno di sentirci liberi di vivere le emozioni senza paura del giudizio e senza paura di sbagliare.
Il Laboratorio Teatrale di TIART punta proprio a questo, vuole portare i partecipanti a scoprire le loro potenzialità artistiche, fisiche ed espressive in maniera giocosa, divertente, emozionante e professionale.

I corsi sono curati da Fabio Mazzarino e supportato da docenti professionisti provenienti dal mondo del teatro e canoro come Enrica Barel (lettura espressiva) , Sara Muzio (trucco teatrale) , Maria Giulia Ragliani (tecnica vocale), Emanuela Santamaria (dizione), Sabrina Camera (teatro danza).

Il Laboratorio si terrà nella sede di Associazione Culturale TIART e avrà inizio a ottobre e terminerà a maggio con spettacolo finale.

La serata di presentazione sarà martedì 27 settembre alle ore 21, presso la sede di TIART, Via Gramsci n°38, Santhià (VC).

Le lezioni si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-Covid.

Per informazioni scrivere al numero whatsapp 3405364259.

 

Redazione di Vercelli

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Allarme maltempo nelle campagne del Vercellese e del Biellese.

I temporali e le grandinate che si sono abbattuti ieri sera, mercoledì 7 settembre, nelle due province hanno provocato danni alle coltivazioni, alle infrastrutture e alle abitazioni.

L’area maggiormente colpita è quella tra Tronzano e Bianzè con danni nei campi che vanno dal 60% al 90%: riso, mais, soia sono le colture che sono state oggetto della furia temporalesca.

Sempre a Bianzè il forte vento ha colpito duramente abitazioni e infrastrutture con tetti divelti e pali della luce piegati.

A Salussola le due grandinate, avvenute intorno alle ore 21 e alle ore 23, hanno provocato danni alle coltivazioni del 40-50%.

Stesso discorso per Santhià dove però le perdite sono più contenute, intorno al 10-20%.

Investiti dal maltempo, nel Biellese, anche i comuni di Lessona, Cossato, Ternengo, Valdilana, Massazza, Casapinta e Mezzana Mortigliengo: numerose piante sono cadute, così come i pali dell’alta tensione mentre tante tegole dei tetti sono state spazzate via. Problemi anche in Valsesia dove sono state registrate raffiche di vento di quasi 100 chilometri l’ora.

Si tratta di un’annata veramente complicata per gli agricoltori, che oltre ai rincari record delle materie prime che stanno mettendo in ginocchio le aziende, hanno dovuto fare i conti con l’emergenza siccità e ora con i danni da maltempo – commentano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani –. Con la diminuzione della produzione a causa della scarsa disponibilità idrica, queste ulteriori perdite sono davvero un brutto colpo. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense”.

 

Redazione di Vercelli

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Continuano le operazioni di ripristino e messa in sicurezza a seguito del nubifragio scatenatosi nella serata di ieri, mercoledì 7 settembre, tra i quali la rimozione di lamiere pericolanti della copertura di un capannone nella zona industriale in località Roccapietra di Varallo.

Intervenuta la squadra del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Varallo Sesia e mezzi speciali con autoscala Vercelli.

 

Redazione di Vercelli

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