VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

La squadra dei Vigili del Fuoco permanente di Livorno Ferraris e quella volontaria di Santhià sono intervenute ieri, sabato 23 luglio intorno alle ore 19,30, nel comune di Carisio per un incidente stradale che ha visto coinvolte due auto.

I Vigili del Fuoco in collaborazione con il 118 hanno estratto una persona incastrata nella vettura e hanno provveduto alla messa in sicurezza dello scenario.

I due infortunati sono stati trasportati una all’ ospedale di Biella e un altra all’ospedale di Vercelli.

Sul posto erano presenti anche i Carabinieri di Santhià e la mobile dei Carabinieri di Vercelli.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca
Provincia di Vercelli

Dal Libro della Genesi, Cap. 18, 20 – 32

In quei giorni, disse il Signore: “Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!”.
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: “Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?”. Rispose il Signore: “Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo”.
Abramo riprese e disse: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?”. Rispose: “Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque”.
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: “Forse là se ne troveranno quaranta”. Rispose: “Non lo farò, per riguardo a quei quaranta”. Riprese: “Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta”. Rispose: “Non lo farò, se ve ne troverò trenta”. Riprese: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti”. Rispose: “Non la distruggerò per riguardo a quei venti”. Riprese: “Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci”. Rispose: “Non la distruggerò per riguardo a quei dieci”.

Dal Salmo 137

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Colossesi, Cap. 2, 12 – 14

Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 11, 1 – 13
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione””.
Poi disse loro: “Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!”.

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UN PENSIERO DALLA SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

(Gen 18,20-32; Sl 137; Col 2,12-14; Lc 11,1-13)

Nel vangelo di questa domenica leggiamo che Gesù si trovava in un luogo a pregare. Ci sono luoghi che favoriscono la preghiera personale, intima, e luoghi che favoriscono la preghiera comunitaria. Ci sono preghiere pensate per la comunità riunita, come la Messa che convoca tutti intorno alla mensa della Parola e dell’Eucaristia e preghiere che vengono dal cuore, spontanee, che comunicano il segreto dei pensieri, dei desideri, anche dei propri errori al Signore, che conosce e comprende ogni cosa, che sa cosa c’è dentro l’uomo.

Una prima indicazione che possiamo considerare, potrebbe essere quella di trovare e scegliere un luogo, che diventi il nostro luogo di preghiera, dove magari ritrovarci ogni giorno come a un “appuntamento” con il Signore e darci, anche solo per pochi minuti, la possibilità di attingere e ricevere lo Spirito Santo dalla sua Sorgente inesauribile: “Chiedete e vi sarà dato, il Padre vostro darà lo Spirito santo a coloro che glielo chiedono!”.

Uno dei discepoli di Gesù, guardandolo pregare e forse facendosi portavoce anche degli altri, chiede a Gesù di insegnare loro a pregare, come già faceva Giovanni il Battista. E Gesù risponde con poche indicazioni che sono una miniera inesauribile per la vita e che ritroviamo nella preghiera del Padre nostro, fondamentale per il cristiano. Dio è la fonte del nostro essere, nessuno chiede di nascere, ci troviamo in questo mondo, con la nostra persona, una famiglia, in una precisa area geografica e molte altre cose che non abbiamo scelto. Sono il nostro “corredo” per la vita che, questo sì, siamo chiamati a scegliere come vivere. Tra le tante scelte, possiamo anche considerare, se e quanto vogliamo credere alla necessità della preghiera, se vogliamo, come il discepolo nel vangelo di oggi, chiedere a Gesù di insegnarci a pregare e intraprendere questo cammino senza stancarci, con insistenza, con fede in Dio che ascolta, che vede, che continuamente ci chiama a vivere da figli e da fratelli e sorelle. La preghiera si sperimenta utile, necessaria, solo se è connessa con la realtà della vita e ci spinge, fornendo energia positiva, a una continua conversione. Il cristiano non potrà mai arrendersi e dire: le cose non cambieranno, ormai non c’è più speranza di miglioramento, di crescita. La fede che sposta le montagne è quella che nel concreto non si basa esclusivamente sulle proprie forze ma si rivolge con insistenza, addirittura con invadenza, al Signore, che non può restare indifferente alla voce dei suoi figli.

Certo la preghiera non è una bacchetta magica per ottenere o spingere Dio a fare quello che noi vorremmo, ma una porta che si apre per ricevere dal Signore molto più di quanto possiamo domandare o pensare secondo il suo disegno d’amore per noi che supera ogni desiderio e ci conduce a santificare il suo nome, a operare per la venuta del suo Regno, ad essere operatori di pace e di perdono, a non temere le prove della vita, perché Dio è con noi e non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze ma con la prova, ci darà anche la via di uscita e la forza di superarla, una forza che si chiama Spirito Santo e che il Signore dà a chiunque lo domanda con fede.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza     

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Provincia di Vercelli

Diciamo che, a livello pratico, per loro le elezioni del Presidente della Provincia, che si terranno domani, domenica 24 luglio, fino alle 20 e nei due Seggi allestiti a Borgosesia e Vercelli, sono già alle spalle.

Questa sera, i leghisti vercellesi e valsesiani che hanno qualche speranza o illusione o, comunque, voglia di futuro saranno a Domodossola ad accerchiare (insieme a tanti altri) il Segretario Nazionale Matteo Salvini.

Il leader della Lega (all’affisso “Salvini Premier” non crede nemmeno l’interessato) sarà alla Legafest di Domodossola, che si è aperta ieri in Via della Polveriera (ma le polveri sono bagnate, non c’è pericolo) in Regione Nosere.

Ci facciamo una ragione anche del fatto che, tutte le sere, insieme ad altre pietanze padane, sarà servita la trippa.

Amen, qualche raro e, soprattutto, non ostentato cornino, fa bene – dicunt – all’amore.

Quando torneranno a casa, troveranno sempre non già la trippa ossolana, ma la Trippa per i Gatti.

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Elezioni del Presidente della Provincia ormai alle spalle, si diceva.

Sembra si siano rapidamente ammosciate le tentazioni di furbate di vario segno: sicchè, qualunque percentuale oltre il 20 per cento dovesse conseguire il candidato di Centrosinistra, potrebbe essere semplicemente conseguenza, soprattutto, di assenze per ferie nell’altro campo (a Vercelli già al mare Romano Lavarino e Francesco Iacoi), ma niente di trascendentale. 

Piuttosto che organizzare la fronda a Gilardino per fare dispetto all’On. Andrea Delmastro, i leghisti vercellesi e valsesiani sembra si siano resi conto di avere soprattutto i cavoli loro cui pensare: paiono, ormai, una comunità politica dove tutti sono contro tutti e tutti in cerca di futuro.

Per non parlare di quelli che operano in città di Vercelli, dove lo scherzetto perpetrato ai danni di Dante, in occasione del rinnovo della Segreteria cittadina, non è ancora per niente digerito e metabolizzato ed il male di pancia che ha procurato è tutt’altro che lenito e produce (come è facile credere) “rumors” per nulla fragranti.

Vedremo se e come, tutte queste cose insieme si tradurranno in comportamenti, di vario genere, elettorali, nella giornata di domani.

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Per ora, Il refrain è quello regalato, dal 1978 in poi, a generazioni di musicofili dalla benemerita Gloria Gaynor:

Sopravviverò.

Si sforzano di dimostrare che si potrebbe sopravvivere anche se l’Onorevole di Borgosesia non fosse più Commissario provinciale del partito.

Quella che, fino a ieri, sembrava una ben oliata organizzazione multilevel, evidentemente non ha retto allo stucchevole psicodramma sull’ esodo mancato verso Fratelli d’Italia.

E ora i più diligenti, come Fausto Valdo e Franck Pietrasanta, si preoccupano, tramite Facebook, di fare sapere che voteranno Davide Gilardino.

E qualcuno potrebbe obbiettare: vabbè, ma anche il Ghiottone e l’Onorevole hanno assicurato, sempre via Facebook, il loro appoggio al Sindaco di Ronsecco, candidato alla Presidenza.

Ma proprio per questo il sintomo è indicativo: un tempo, Roma locuta, causa finita est.

Dopo la parola data dai due gemelli diversi, nessuno avrebbe più dovuto-potuto parlare.

Ora, invece, se “anche” gli Arciduchi sentono il bisogno di parlare, vuol dire che la guerra per la successione si è iniziata.

I due (Valdo e Franck) sono, del resto, entrambi Arciduchi di prima grandezza.

Perché Franck pareva, fino a poco tempo fa, non solo un fedelissimo dell’Onorevole, ma addirittura il suo braccio armato in Valle.

E, se ora vuole mettere su la sua Compagnia, non c’è dubbio che, da Gattinara in su, i risultati si vedranno presto.

Mentre Fausto Valdo parla sempre (anche quando da solo) in nome e per conto di Michele Pairotto, Sindaco di Tronzano.

Pairotto, a suo tempo, era stato visto un po’ da tutti come – eventualmente – il più cliccabile, tra i Sindaci della Lega, per una candidatura in alternativa a Gilardino proprio alla Presidenza della Provincia.

Senza contare che lo stesso Primo Cittadino di Tronzano è stato a lungo indicato come successore più accreditato e credibile alla successione di Tiramani alla Segreteria provinciale del partito.

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A proposito di successione, gli ultimi giorni fanno registrare un attivismo, da parte di Occhi Buoni, frenetico ed assai simile a quello dei girini al laghetto di Sant’Agostino, in certi momenti dell’anno.

Il suo antagonista pare (anche se ci crediamo ancora poco, ma riportiamo pari pari quanto ci riferiscono) essere diventato Daniele Baglione.

Sembra che “a Novara” (generico: a Novara. Ma “a Novara” chi? Boh…) preferiscano lui.

Terzo incomodo, anche se non in corsa, Angelo Dago, leghista storico e da sempre un po’ da tutti considerato come uno dei più seri.

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Sul fronte del Centrosinistra, si deve, con umana pietas, prendere atto della premorienza in culla

del nuovo leader progressista della provincia, individuato, più con voglia che con convinzione, nel Sindaco di Buronzo.

E’ l’altro candidato alla Presidenza di Via San Cristoforo.

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La vicenda di questa leadership, così sagacemente promossa, ha fatto riemergere dai ricordi del passato remoto un siparietto del Secolo scorso.

Udimmo, un giorno di oltre 50 anni fa, una Signora, stimata commerciante al minuto, raccontare a nostra madre di una vicenda familiare che riguardava il di lei (della commerciante) figliolo.

Era in procinto di sposarsi – lui, unico erede di mamma e zia – con una Signora che, per i parametri di allora, pareva non rappresentasse proprio l’ideale di nuora.

E, al termine del racconto, la distinta commerciante chiosava: ” ‘Na grama cuja, l’uma mangiala al vennar”.

Tradotto: avevamo una sola cotica e l’abbiamo mangiata di venerdì.

Nella cultura di allora: avevamo solo una cotica (un tempo preziosa, nelle famiglie povere) e ci siamo ridotti, per la fame, a non resistere, e così l’abbiamo mangiata di venerdì, che è giorno di magro.

Insomma, tanto poveri da non riuscire nemmeno ad essere virtuosi.

E, così, infrangere il precetto settimanale del venerdì.

Fuor di metafora: abbiamo solo questo figlio e dobbiamo vederlo sposato con “quella donna”.

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Vabbè.

A pensarci, non era nemmeno un gran complimento per quel ragazzo, figliolo e nipote che, speriamo, abbia poi, almeno, trascorso una vita felice con la sua compagna, nella loro libertà, conquista a prezzo di quella strisciante rottura familiare.

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Comunque, tutto pare dire che, per un nuovo leader del Centrosinistra in provincia di Vercelli, bisognerà impegnarsi ancora.

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Senza storia le due riunioni pre-elettorali organizzate con i candidati

(di quella di Gilardino ricevuto a Varallo abbiamo già detto: leggi qui)

Rispettivamente ancora a Varallo per il Sindaco di Buronzo, il 15 luglio.

Per Gilardino a Gattinara, a casa di Carlo Riva Vercellotti, il precedente 11 luglio.

Qui era presente un centinaio di Amministratori locali, in rappresentanza di una cinquantina di Comuni della provincia.

Presente anche l’On. Andrea Delmastro.

Si sono trovati Amministratori locali uniti dal denominatore comune di essere del tutto indifferenti sia al fatturato della Cooperativa Alemar di Vigevano, sia a quello dell’Impresa Bertini Costruzioni srl di Varallo Sesia.

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A domani sera per la cronaca.

Posted in Trippa per i gatti

Ci sarà anche Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese tra gli ospiti del Festival degli Scienziati di buona forchetta “(G)ASTRONOMIE”, in programma sabato 23 e domenica 24 luglio (dalle 16 alle 24) al Castello di Moncalieri, nel Giardino delle Rose Principessa Maria Letizia.

Una due giorni incentrata su gusto, spazio e spettacolo facendosi deliziare dai Nettari di Bacco, in una cornice di suggestione e bellezza.

Per l’occasione, il Consorzio monferrino sarà presente con un Banco d’Assaggio curato da Onav Asti per proporre Grignolino del Monferrato Casalese doc, nella versione tradizionale e nella menzione Spumante Rosé Metodo Classico, e il Rubino di Cantavenna doc che, con le sue 17mila bottiglie circa, è una delle più piccole doc italiane.

Con il nuovo “abito”, il Grignolino si conferma un vino sopra le righe che, rifermentato per minimo 18 mesi in bottiglia, si presenta con spuma fine e persistente, di colore rosato più o meno intenso, dal profumo fragrante, complesso e caratteristico della rifermentazione in bottiglia, nonché dal sapore sapido, fine e aromatico.

La sperimentazione di affinamenti “sur lies” di diversa durata ha consentito di dimostrare quanto questo spumante migliori nel tempo, in particolare, dopo 24 mesi e, ancor più, se si raggiungono i 32 mesi.

Il colore del Grignolino viene mantenuto nella vinificazione dello spumante, ottenendo un rosato color salmone con alcuni riflessi aranciati. I profumi variano dall’arancia rossa all’albicocca, allo yogurt. In bocca si ripresentano le note agrumate tipiche del Grignolino con una fresca acidità che accompagna un gusto molto morbido ed equilibrato, chiudendosi con un piacevole sentore di mandorla amara tipica del tannino del Grignolino.

Il Rubino di Cantavenna doc, invece, prodotto sull’ultima serie di colline del Monferrato della provincia di Alessandria, che scendono verso il Grande Fiume e, subito oltre, il mare a quadretti disegnato dalle risaie, è una piccola chicca tutta da scoprire.

A conferirgli particolare carisma è, infatti, il singolare terroir inteso secondo l’accezione francese di suolo, clima, vitigno e cultura. Proprio per la sua esigua tiratura, poi, il Rubino di Cantavenna doc trasferisce un percepito di esclusività e di attenzione, sempre più ricercato dal mondo enoico di eccellenza.

Il Festival

Organizzato dal g-astronauta Maurizio Maschio con Silvia Viglietti e la collaborazione di Alba Zanini, il Festival prevede due giornate dedicate al gusto e allo spazio, con incontri, spettacoli, osservazioni al telescopio, proiezioni di film, degustazioni di vini e prodotti locali.

In più: mostre, attività per i più piccoli per bambini e ragazzi a cura di OAGe – Osservatorio Astronomico di Genova, Infini-TO – Planetario di Torino.

Grandi e piccoli potranno inoltre sperimentare attività con i robot della LEGO svolgendo alcune missioni proposte dalla FIRST® LEGO® League Challenge sul campo a Tema Spazio Into Orbit del 2018. I laboratori della durata di 30 minuti si svolgeranno dalle 16 alle 20,30 delle due giornate. Sarà possibile prenotare i turni di partecipazione direttamente allo stand. Associazione Artù APS si occupa di tecnologie, robotica nell’educazione come strumenti per la creazione di reti intergenerazionali capaci di affrontare unite le sfide del futuro. Spazio alla solidarietà con raccolta fondi a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus di Candiolo.

Coinvolti in qualità di sponsor e contributor importanti realtà del settore aerospaziale come THALES ALENIA SPACE e una selezione di eccellenze enogastronomiche del territorio in collaborazione con Camera di Commercio e Turismo Torino e Provincia.

Costi e formule d’ingresso

Fascia pomeridiana – Degustazioni e conferenze. Con il biglietto d’ingresso pomeridiano a partire dalle ore 16, al costo di 10 euro, entrambi i giorni si viene accolti dai banchi della “Galassia dei Produttori” dove fare dei piccoli assaggi (per acquisto prodotti, degustazioni e masterclass, prezzi a parte) e si ha la possibilità di seguire il programma di conferenze e incontri spaziali sino alle ore 20. Nel prezzo è incluso il calice con taschina per la degustazione dei vini. Prenotazioni su Eventbrite.

Fascia serale – Le cene. A partire dalle ore 20, sabato 23 apericena “Extra Vermouth Spaziale” al costo di 30 euro seguito dal concerto dei Lhasa Society. Domenica 24 “Grande Cena Spaziale” servita ai tavoli al costo di 75 euro, seguita dalla proiezione del film “Sopravvissuto – The Martian” di Ridley Scott. Per chi cena le conferenze e gli spettacoli sono inclusi nel prezzo. Prenotazioni scrivendo a info@svpress.it. Informazioni ai numeri 333/796.33.33 – 339/88.28.773.

After dinner – Gli spettacoli. Per il solo ingresso serale, a partire dalle ore 21,30, il costo è di 10 euro e include lo spettacolo (sabato 23 il concerto, domenica 24 il cinema sotto le stelle) e una consumazione, fino a esaurimento posti. Prenotazioni su Eventbrite.

Durante le due giornate è possibile effettuare la visita al Castello Reale di Moncalieri.

La manifestazione è organizzata in collaborazione con l’associazione Kòres e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri.

 

Redazione di Vercelli

 

 

Posted in Eventi e Fiere

Unica squadra di Eccellenza, l’Alicese Orizzonti è stata inserita nel Girone A.

Questa la composizione del raggruppamento: Accademia Borgomanero,  Alicese Orizzonti,  Alpignano, Aygreville, Biellese, Borgaro Nobis, Briga, Settimo, Città Di Baveno, Città Di Cossato, La Pianese, Oleggio, Pro Eureka, Rg. Ticino, Venaria, Verbania.

Sedici squadre che si daranno battaglia per la salita in Serie D.

 

Redazione di Vercelli

 

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Le emozioni a volte nascono per caso.

Per conferma chiedere a Diego Vermiglio, il cantautore varallese che, in occasione dello spettacolo di Ale e Franz, è stato chiamato sul palco a cantare una canzone.

I due comici hanno interagito con il pubblico e alla domanda di Diego su cosa si provasse a veder tanta gente e che emozioni suscita sentire le persone anticipare un tormentone, hanno deciso di farlo salire in scena.

E’ stato proprio Diego a chiudere lo spettacolo con una sua canzone, intonata anche dal tanto pubblico presente.

Avevo avuto l’onore di salire su quel palco nel 2017 – ricorda Diego – quando insieme a Giuseppe Pagnone, nelle vesti di Sonny & the stork abbiamo tenuto un concerto. Ovviamente con Ale e Franz c’era molta più gente e l’emozione è stata unica”. Il trentatreenne varallese inizia a suonare: “All’età di 13 anni, mentre frequentavo le scuole medie. Mi sono appassionato alla chitarra ed è nato in me il desiderio di riuscire a suonare dal vivo davanti a un pubblico. Da lì ho iniziato a fare cover per imparare a gestirmi e capire cosa riuscivo a fare”.

Il canto arriva dopo: “Con il mio primo gruppetto, suonavamo cover più qualche pezzo nostro. Fu con loro che iniziai a cantare. Dopo suonai la batteria in un gruppo post rock e in seguito conobbi Giuseppe Pagnone, batterista di Varallo, in quel momento è iniziata la mia avventura più seria nel mondo della musica. Iniziai a scrivere pezzi miei, per la prima volta in modo più consapevole”.

Tante le soddisfazioni: “Nel 2016 uscì il nostro primo album, completamente autoprodotto “Dimenticati e ritrovati”. Poi grazie a Livio Magnini, chitarrista dei Bluvertigo, pubblicammo il secondo album, uscito durante la pandemia, registrato e prodotto con lui. L’album si chiama “Nihil difficile volenti”.

Attualmente, sempre come Sonny & the stork: “Sto suonando con Cimi Mezzano, drum technician dei Deep Purple. Sto scrivendo i pezzi del terzo album”. Intanto gli impegni sono molti: “Lavoro alle elementari di Varallo; al pre e post orario. Ogni tanto monto dei palchi come ad esempio a teatro o all’Alpàa”. Chiari i sogni per il futuro: “Riuscire a vivere della mia musica e magari fare un tour”.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Un nuovo e importante servizio sarà a disposizione nelle prossime settimane dei cittadini di Casale Monferrato: il rilascio dei certificati anagrafici direttamente in tabaccheria.

«Grazie alla convenzione che andremo a sottoscrivere nei prossimi giorni con la Fit,  Federazione Italiana Tabaccai – ha spiegato il sindaco Federico Riboldi – offriremo un nuovo e innovativo servizio ai nostri cittadini. Se lo scorso anno abbiamo attivato il portale online per il rilascio dei certificati anagrafici, quest’anno abbiamo ampliato ancora di più il servizio dando la possibilità di richiederli direttamente nelle tabaccherie della città».

Con questa convenzione gli esercizi associati a Fit che vorranno aderire al progetto potranno accedere al Portale del Comune di Casale Monferrato per estrarre e rilasciare ai propri utenti i seguenti certificati anagrafici: nascita, morte, matrimonio, cittadinanza, esistenza in vita, residenza, stato civile, di famiglia, di famiglia e stato civile, residenza in convivenza, stato di famiglia Aire, residenza Aire, di stato libero, unione civile e convivenza.

Così come allo sportello dell’Ufficio Anagrafe si potrà quindi ricevere in tempo reale in tabaccheria il documento richiesto e pagare direttamente l’eventuale marca da bollo, se prevista, e una commissione di 2 euro per il servizio.

«Ancora una volta conciliamo i servizi del Comune ai tempi di vita dei cittadini – ha sottolineato l’assessore Giovanni Battista Filiberti –. A Casale Monferrato chi avesse bisogno di un certificato anagrafico, infatti, ha a disposizione un ventaglio di soluzioni che coprono praticamente l’intero arco della giornata: oltre allo sportello comunale è a disposizione di cittadini, professionisti o esercenti il portale online per avere certificazioni e visure anagrafiche e, a breve, anche i tabaccai. Un’Amministrazione che vuole essere vicina ai propri cittadini deve saper offrire i propri servizi con modalità innovative».

Si ricorda, per chi volesse scaricare direttamente online i più comuni certificati anagrafici, che dalla pagina www.comune.casale-monferrato.al.it/Ciertifico si può accedere al portale che permetterà di salvare e stampare i propri certificati applicando la sola marca da bollo da 16 euro, se prevista dalla normativa.

Dalla stessa pagina è presente anche il link all’Anpr (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente) che offre il rilascio gratuito di quattordici certificati, tra cui quelli di nascita, matrimonio, residenza, cittadinanza, stato civile o stato di famiglia.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Anche quest’anno il Museo Leone non farà mancare la sua presenza in occasione della festa di Sant’Eusebio.

Lunedì 1° agosto alle 17.30 festeggeremo la patronale, come ormai consuetudine da un decennio a questa parte, con tutti gli amici che vorranno stare in compagnia del nostro Museo, che da oltre cento anni narra la storia e custodisce le tradizioni di Vercelli e del suo territorio.

L’appuntamento 2022, dal titolo Vercelli Cavalleresca: di Templari, nobili Condottieri e altri guerrieri a cura del Conservatore Luca Brusotto e del suo vice Riccardo Rossi, ci condurrà alla scoperta di mitici personaggi che hanno fatto la storia della Città e del territorio tra medioevo ed età moderna, fino all’epoca risorgimentale.

Dai “caballarii” altomedievali che prestavano servizi di varia natura per il loro signore, un po’ guerrieri, un po’ guardiani di greggi, un po’ messaggeri, fino ad arrivare alla militia, composta di crociati, il cui primo tra i vercellesi fu “Gonnella Vialardi, vescovi guerrieri che nell’anno Mille guidavano l’esercito in battaglia, come Arderico di Vercelli, condottieri al soldo di città o signori, fino ad arrivare a Simone da Collobiano mitico antesignano dei capitani di ventura, per poi passare, tra numerosi altri personaggi, ai cavalieri appartenenti agli ordini religiosi.

E proprio questi ultimi, in particolare Templari e Ospitalieri, che tanto hanno fatto parlare di sé sin dalla loro istituzione agli inizi del XII secolo, poco dopo la conquista di Gerusalemme, presto si stabilirono in tutta Europa, generalmente lungo le principali vie di comunicazione, dove gestivano commende e ospedali per l’accoglienza dei pellegrini.

Anche a Vercelli e nel Vercellese, vista la posizione strategica lungo le principali strade che dall’Europa del Nord portavano a Roma e più giù verso i porti d’imbarco per la Terrasanta, fiorirono insediamenti degli ordini militari e molti nobili vercellesi entrarono a farne parte. Alcuni di loro vissero in prima persona avventure e drammatici eventi nel Mediterraneo Orientale, non da ultimo una “conversione”, che oggi non esiteremmo a definire piratesca, imbarcandosi su navi da guerra e trasformando così il combattimento a cavallo in un lontano ricordo.

La patronale sarà inoltre l’occasione per valorizzare il ricco patrimonio librario del Museo Leone e quindi di tutti i Vercellesi: con il biglietto d’ingresso di 10 euro si potrà infatti contribuire ad un delicato restauro che coinvolgerà ben sei volumi della biblioteca antica di Camillo Leone.

Cinque preziose Cinquecentine e un manoscritto del XVII secolo per i quali è indispensabile iniziare un lavoro di recupero poiché danneggiati da una infiltrazione di acqua in biblioteca verificatasi oltre venti anni fa.

Come di consueto saranno ringraziati tutti coloro che hanno contribuito a dare nuova vita ai tesori di carta del Museo e i loro nomi saranno ricordati e conservati insieme ai volumi oggetto del restauro nella biblioteca di Camillo Leone.

Al termine della conferenza brinderemo insieme per festeggiare la patronale.

Per assistere alla conferenza è obbligatoria la prenotazione ai nn. 0161253204 o 3483272584.

Per info consulta www.museoleone.it o scrivi a info@museoleone.it.

Si segnala che, nonostante il lunedì di riposo, in occasione della festa patronale il Museo Leone sarà straordinariamente aperto e visitabile dalle ore 15 secondo il consueto orario pomeridiano.

Si comunica infine che il Museo Leone e il MAC – Museo Archeologico della Città di Vercelli, chiuderanno al pubblico per la pausa estiva a partire da lunedì 8 agosto.

Si riapre martedì 30 agosto.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo
Valsesia e Valsessera

Chissà come avranno fatto a non accorgersi di una cosa del genere.

Perché, vabbè, possiamo anche immaginare che né OO.BB. né l’Architetto Pietro, né nessun altro in Giunta a Varallo ne sapesse un gran che delle norme che regolano incompatibilità ed – eventualmente – ineleggibiltà dei Consiglieri Comunali.

Però è impossibile credere che la cosa fosse ignorata dal Segretario Generale del Comune, Dottoressa Mariella Rossini.

Perché la Dottoressa è un Tecnico di prim’ordine.

Non deve trarre in inganno il suo fare amichevole e persino dal tratto, sia permesso, a volte giulivo, che emerge, ad esempio, quando pare sbellicarsi dalle risate, umanissima reazione alle sapide battute dell’Architetto, in Consiglio Comunale.

Lo diceva anche il Santo del Valdocco, San Domenico Savio: qui da noi la santità consiste nello stare molto allegri.

E, dunque, se l’Architetto Pietro, in Aula consiliare, si fa sfuggire una battuta, come si fa a restare impassibili?

Ma, bando alle divagazioni.

La Dottoressa è il Notaio del Comune.

Un punto di riferimento certo per reggere, correggere, sorreggere, l’azione amministrativa degli Organi eletti.

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E’ DAL 2005 CHE NON SI PUO’ ESSERE CONSIGLIERE COMUNALE E PRESIDENTE DELL’ALPA’A

Ma andiamo con ordine.

Dunque, bisogna sapere che oggi, Trippa per i Gatti se ne esce con la notizia delle

dimissioni di Occhi Buoni dalla carica di Presidente del Comitato per l’Alpàa – leggi qui – .

Un fatto inopinato e certo non tanto strombazzato in giro.

E poi, almeno fino al giorno 14 luglio, nessuno ha mai detto niente per 22 anni.

Sì, perché bisogna sapere che, un bel giorno, il Legislatore si studia di porre paletti ben precisi: non puoi essere Consigliere Comunale se ricopri incarichi in Enti che prendono soldi dal Comune.

Abbiamo riassunto in modo certo un po’ colorito, ma il senso è questo.

Siamo giulivi.

Basta leggere, se si vuole essere, invece, un po’ meno giulivi, la norma di riferimento che è

l’art. 63, comma 1, num.1) del D.LGS n. 267/2000 e ss.mm.ii – clicca qui.

Comma 1 di sicuro, ma forse anche, ci permettiamo, Comma 2.

Però…sutor, ne ultra crepidam, ce lo diciamo da soli.

A ben vedere, quelle ss.mm.ii. vogliono dire che, per quello che interessa questo caso, la norma è stata rivista e definita nel 2005. Sono sempre 17 anni.

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Dunque è da 22 (17) anni che non si può essere Consigliere Comunale di Varallo Sesia e Presidente del Comitato per l’Alpàa.

Con tutto il rispetto per tutti ed assumendo con certezza la perfetta buona fede di tutti.

Però non si può.

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LA BANCA PRESTA ALL’ALPA’A 300 MILA EURO CON GARANZIA DEL COMUNE: C’E’ CHI DICE NO

E pensare che nel 2019 era successa una cosa enorme e sicuramente mai vista (a memoria di chi scrive) in altri Comuni della provincia di Vercelli.

Di cosa si è trattato?

E’ bene che il Lettore faccia un bel respiro e si metta comodo.

Un bel giorno del 2019, sempre a luglio, si raduna il Consiglio Comunale, presieduto da Sindaco Eraldo Botta.

E dice

– leggi qui la deliberazione integrale –

guardate, Signori cari, il Comitato per l’Alpàa ha bisogno di un fido in banca di 300 mila euro.

La Banca, che non è scema, gli dà i soldi, ma solo se il Comune assicura il proprio “patronage”.

Cioè?

Cioè, in pratica, dà la garanzia.

Ecchecavoli.

Si può fare, non si può fare?

Basti dire che, alla deliberazione, dà il proprio parere contrario (dicesi: contrario) la Funzionaria responsabile delle Finanze, “chiarendo che non possono essere garantiti scoperti né assunti mutui per spese di parte corrente, ma solo per investimenti”.

Eppure lo fanno lo stesso.

Nemmeno di fronte ad una cosa “potente” come questa, la posizione di incompatibilità viene fatta notare.

Dunque: nel 2019 sono già passati 14 anni da quel fatidico anno 2005 in cui entra in vigore la norma. 

Però, oltre a continuare bellamente a mantenere la presidenza del comitato, OO.BB. chiede ed ottiene dal Consiglio Comunale di Varallo un patronage per un fido di 300 mila euro a beneficio dello stesso Comitato.

Ma c’è da stare tranquilli di una cosa: ogni anno, puntuale, il Comitato presenterà il suo bel rendiconto a Villa Durio, con tanto di giustificativi di spesa.

Ed è persino superfluo osservare che i Revisori dei Conti del Comune un’occhiatina la daranno.

Perché sarebbe – anche per il profano – un po’ difficile pensare il contrario. 

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Ma in questo 2022 accade una cosa.

La Dottoressa Rossini fa rilevare questa incompatibilità – leggi qui –

e condiziona il proprio assenso alle erogazioni da Comune a Comitato, alle dimissioni di OO.BB.

Di più: tra le righe, parrebbe che pure la Responsabile del Settore, quella Lorena Brustio che è magna pars della cultura ed eventi comunali, avesse qualche motivo di possibile conflitto di interessi.

Perché?

Non si sa.

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Di fronte all’eternità, diciamocelo, 22 (17) anni sono un nonnulla.

E non saremo certo noi a seguire OO.BB. e l’Architetto Pietro nelle preferenze che paiono avere per le metafore ornitologiche, cercando sostantivi idonei a reggere l’aggettivo “giuliva”.

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Ci sono tutti gli indizi per fare ritenere che l’incendio divampato oggi 22 luglio, nel primo pomeriggio a Cigliano, in Via Pietro Micca, si di origine dolosa.

Il vecchio stabilimento della un tempo molto nota industria “Sila” è ormai dismesso da sette anni ed è seguito da un Curatore.

In passato molto attiva, l’azienda, in particolare negli Anni Ottanta, dava lavoro ad un numero elevato di Maestranze, molte delle quali provenienti dai vicini comuni di Villareggia, Mazzè, Maglione, oltre che da Cigliano e Moncrivello.

Oggi le fiamme, che hanno attinto depositi di masserizie ed immondizie, in un compendio altresì caratterizzato dalla massiccia presenza di fibrocemento.

Da prime sommarie informazioni i punti di innesco sarebbero stati ben tre, sì che è difficile pensare ad un caso.

Per fortuna non si registrano vittime ed il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco e di Arpa Piemonte ha limitato al massimo i danni ambientali.

Sul posto anche la Polizia Municipale, i Carabinieri e vari Tecnici del Comune di Cigliano, unitamente al Sindaco.

E’ previsto per lunedì un nuovo sopralluogo nel corso del quale le Autorità di vigilanza valuteranno la situazione, in particolare legata alla presenza di residui d’amianto.

 

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