VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Dal mese di luglio i cittadini di sei condomini di corso Manacorda hanno a disposizione una chiave elettronica per conferire i propri rifiuti differenziati nella nuova Isola Smart presente all’altezza dell’ex distributore di benzina.
Niente più cassonetti stradali per il porta a porta, quindi, ma nuovi contenitori digitali che riprendono l’utilizzo già collaudato e apprezzato delle isole seminterrate del centro storico: cinque contenitori (vetro, plastica, carta, umido e indifferenziato) che si aprono 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 avvicinando semplicemente una chiave elettronica distribuita nelle settimane scorse ai residenti della zona.
«Pulizia e lotta al degrado: sono queste le parole d’ordine della nostra Amministrazione – ha ricordato il sindaco Federico Riboldi – e su questa strada stiamo puntando. In alcune aree della città la raccolta porta a porta ha dimostrato alcune criticità, soprattutto per la presenza di numerosi bidoni sparsi in più punti. Abbiamo così deciso di intervenire, partendo da corso Manacorda, con nuovi cassonetti digitali e rivedendo alcune zone in cui sono attive le isole seminterrate».

Oltre ai nuovi contenitori di corso Manacorda, infatti, sono state anche ampliate alcune aree di conferimento di tre isole seminterrate: in quella di via Caccia potranno accedere i cittadini di un condominio di via dei Grani, in quella di piazza Cesare Battisti i residenti di tre condomini di via Benvenuto Sangiorgio e in quella di via Cavour o di piazza Ferrè gli abitanti di due condomini di via Mameli.
«In pieno accordo con Cosmo e il Consorzio Casalese Rifiuti – ha spiegato l’assessore Cecilia Strozzi – siamo andati a intervenire con puntualità in alcune zone della città che presentavano delle criticità. Nei giorni scorsi è iniziata l’eliminazione dei cassonetti per la raccolta porta a porta e distribuite le chiavi elettroniche per le isole seminterrate o per i nuovi cassonetti digitali a oltre cento utenze. Ora monitoreremo la situazione per capire l’efficacia di queste soluzioni e poi proseguiremo in altre zone, valutando anche se realizzare nuove isole seminterrate: un sistema che in questi anni ha dato delle buone risposte sia in termini di servizio sia di decoro. Una città più pulita è una città più bella e più vivibile».

I prossimi interventi riguarderanno l’ampliamento dell’utilizzo dell’Isola Smart di corso Manacorda ad altri condomini della zona e la riorganizzazione, con ampliamento del conferimento in isole seminterrate già esistenti, di altre aree del centro storico, tra cui via Garibaldi e via Lanza.

Per quanto riguarda la nuova Isola Smart di corso Manacorda, personale dell’Ufficio Ambiente sarà a disposizione fino al 15 luglio direttamente nei pressi dei nuovi contenitori digitali dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 9.00 per dare informazioni, assistenza e fare prove pratiche del funzionamento della chiave elettronica.

 

Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

Conosciamo più da vicino Andrea Mattiello, artista di Pieve a Nievole (PT), che sta riscuotendo un notevole successo grazie ad una rivisitazione della tecnica del collage,  intesa come nuova forma di sintesi espressiva con cui comunicare .

Andrea Mattiello sarà presente all’evento culturale  “Shadow reflections/Riflessi d’ombra “ in programma, a Vercelli, nel periodo autunnale.

Andrea Mattiello quando nasce la sua passione per l’arte?

La passione per il disegno e la pittura mi hanno accompagnato fin da quando ho memoria; sono sempre stato attratto da ciò in cui vedevo bellezza e colore.

Ricordo le giornate estive lente ed assolate a casa dei nonni, quando ancora bambino riempivo di disegni di animali colorati interi pannelli di compensato, animali che copiavo dagli album di figurine.

E ricordo quanto fosse speciale ricevere in dono la scatola di pennarelli da 36 pezzi, osservarne la sequenza cromatica con cui erano disposti, memorizzarla perché dopo l’uso fossero riposti nello stesso modo.

Ci parli della sua ricerca artistica

Il mio modo di fare arte è strettamente connesso al sentire del momento, agli stimoli esterni, alla contaminazioni di luoghi e dei pensieri che mi attraversano, per questo legato a periodi e tematiche anche distanti fra loro.

Costanti della mia ricerca sono la linea e il colore.

Una linea netta che crea perimetri, senza sbavature, e un colore dal cromatismo forte e impattante, magnetico e privo di sfumature, diretto e sincero.

Cosa prova quando crea?

Creare è un processo di catarsi, rinascere ogni volta spingendosi un po più in là, un percorso di autoconoscenza.

Allontanarsi da un mondo fisico per vivere interiormente una sfida con se stessi.

Creare significa destreggiarsi fra aspettative, paure di fallimento, gioie e soddisfazioni, dubbi e ripensamenti.

Creare è il percorso che porta a liberarsi da tutto questo, l’attimo di respiro prima di una nuova immersione nelle tensioni dell’anima.

C’ è una sua opera a cui lei è  particolarmente legato?

Non c’è un’opera in assoluto a cui sono fortemente legato, ma ci sono opere riuscite che riassumono al meglio uno specifico progetto o un determinato periodo.

Sono le opere che reputo attuali nonostante gli anni che passano.

Una  sua mostra che ricorda  volentieri

Ho in testa questa domanda da un pò e proprio in questi giorni un’amica mi ha chiesto quale fosse, secondo me, la mostra più bella realizzata.

Al momento sono due le mostre che mi hanno caricato di emozioni e fatto sfiorare il senso della parole soddisfazione, appagamento, realizzazione.

Sono “Acqua”, del 2017, svoltasi presso il Castello di Gabbiano, San Casciano (FI), una rivisitazione contemporanea dell’Impressionismo e delle ninfee di Monet, e la mostra “Ritratti”, attualmente in corso (fino al 30 settembre) presso CUM VENIO, Larciano (PT). Indubbiamente due esperienze che rimarranno ancorate al mio cuore.

C’ è un  artista a cui si ispira o che le  piace in modo particolare?

La mia arte si nutre sicuramente dell’essere nato nelle terre del Rinascimento, e da sempre la pittura rinascimentale è per me fonte di ammirazione e ispirazione.

Una corrente artistica che sento molto vicina è la Pop Art, americana con Andy Warhol, Keith Haring, Wesselmann, e quella italiana con Mario Schifano. Rinascimento e Pop Art, fotografie indelebili del loro tempo.

Nella mia pittura mi piace giocare con i contrasti, i salti temporali, far sì che la tela diventi il luogo in cui anime diverse e distanti, contraddizioni, possono coesistere attraverso una lettura nuova.

A cosa sta lavorando adesso?

Il ritratto è il fulcro della mia ricerca attuale, in particolare il profilo delle persone, indistintamente amici, persone incrociate sui social o personaggi famosi.

Un esercizio di sintesi e sottrazione, in una commistione fra colore acrilico e collage, che vuole rendere “immortali” le figure nella loro fissità di memoria classica con l’intento di farle attraversare la contemporaneità, altalenandosi fra passato e presente, fra rimandi colti e quotidianità.

Dove possiamo visionare i suoi lavori?

Mie opere si trovano presso alcune pinacoteche e musei in Italia e all’estero (Grecia). Molti lavori sono visionabili presso le gallerie che trattano il mio lavoro, “Livin’Art”, galleria fisica e virtuale, a Lucca e la galleria “La Bottega dell’Angelo” di Ostuni.

Un suo messaggio di saluto per la città di Vercelli

Non ho ancora avuto modo di conoscere Vercelli  e la sua realtà e “Shadow reflections / Riflessi d’ombra “ sarà il ponte di collegamento che ci unirà nei prossimi mesi.

Ringrazio Gorizio Lo Mastro per avermi fortemente voluto in questo suo progetto di dialogo fra artisti dai molteplici linguaggi.

A presto.

 

Redazione di Vercelli

 

 

Posted in Cultura e Spettacolo

6 luglio 2022 – Nel corso di una conferenza stampa il Gruppo del Partito Democratico ha presentato i dati riguardanti assunzioni e cessazioni del personale nelle Asl del Piemonte.
Oggi abbiamo presentato dati inconfutabili – interviene il Presidente del Gruppo Pd Raffaele Gallo – che fotografano tre diverse stagioni dei governi regionali: Cota, Chiamparino e Cirio. Cirio deve spiegarci come mai non è stato in grado di programmare assunzioni che consentissero di mantenere almeno il trend che aveva garantito il governo regionale di centrosinistra. La sanità si fonda sulla qualità del personale e su coloro che vengono inseriti nei diversi settori. E’ inaccettabile che non si sia riusciti a programmare almeno le assunzioni pari al turn over. Oggi abbiamo una sanità decisamente peggiore a causa anche dell’incapacità di programmare le assunzioni in tutti gli ambiti, con evidenza ancora maggiore nel mondo degli amministrativi, un allarme che abbiamo lanciato parecchi mesi fa e che continua a essere inascoltato, ma che rischierà, nei prossimi mesi, di bloccare definitivamente la macchina sanitaria e di farci perdere le occasioni dei fondi europei. Questi numeri fotografano il fallimento della gestione sanitaria della Giunta Cirio, realtà che i cittadini vivono, quotidianamente, sulla propria pelle e che oggi dimostriamo con i fatti”.

Nonostante le difficoltà del piano di rientro, i dati marcano una differenza evidente tra le stagioni Cota e Chiamparino. I numeri del 2020 e 2021, che abbiamo ricostruito azienda per azienda, dimostrano una scarsa capacità di programmazione sulle assunzioni e la volontà di risparmiare sui tempi indeterminati, attingendo ai tempi determinati straordinari del periodo Covid. Una scelta che ci ha resi poco competitivi in pandemia, quando ci si strappava medici e infermieri tra pubblico e privato, tra regione e regione, e che ora ci lascia in ginocchio di fronte alla ripresa della pandemia e all’esplosione delle liste d’attesa” dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

Al di là dei tanti annunci a cui ci ha abituati questa Giunta – afferma il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi – è evidente un dato macroscopico: quando governa il centro-sinistra si assume personale, quando governa la destra, invece, non si sostituiscono nemmeno i pensionamenti. Ogni volta che si entra nel merito dei dati reali si scoprono i bluff della Giunta Cirio. L’IRES aveva già certificato nel 2020 come il Piemonte avesse perso circa 4mila unità tra il 2009 e il 2018 con una delle performance peggiori rispetto alle altre regioni del nord Italia. C’è solo un modo per affrontare questa criticità come continuiamo a chiedere dall’inizio della legislatura: un piano straordinario di assunzioni. Non si tratta della soluzione a tutti i problemi, ma della condizione necessaria per potere anche solo provare a ipotizzare strategie di miglioramento del sistema sanitario. Mettiamo il personale nella condizione di operare meglio, avere carichi di lavoro sopportabili, di poter andare in ferie, soprattutto dopo questi anni faticosi e in vista di ciò che ci attende. Con più personale, inoltre, le strutture saranno nelle condizioni di recuperare visite e prestazioni. In alternativa si darà sempre più spazio ad una privatizzazione strisciante che garantisce prestazioni in tempi più consoni, ma è accessibile solo a chi ha possibilità economiche”.

Domenico Rossi

Vice Presidente IV Commissione (Sanità, politiche e sociali e politiche per gli anziani)
Gruppo regionale Partito Democratico

 

Redazione di Vercelli

 

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Ancora un preoccupante sinistro “autonomo”, cioè con il coinvolgimento di una sola vettura, nella notte tra ieri, 5 ed oggi 6 luglio 2022.

A Vercelli, in Via Paggi, una vettura che procedeva in direzione centro, ne ha centrate altre due parcheggiate regolarmente sul ciglio della strada.

Le Forze dell’Ordine hanno impiegato qualche ora per rintracciarne i proprietari e poi autorizzare la rimozione del mezzo, il cui conducente è stato ricoverato in Ospedale.

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Singolare quanto grave fatto di sangue nel pomeriggio di oggi, 6 luglio a Livorno Ferraris.

Una donna di 45 anni, per motivi che sono al vaglio degli Inquirenti, ha rotto con un calcio la porta a vetri di un’abitazione privata vicina alle vetrine del Bar Principe in Via Cavour, procurandosi profonde ferite che ne hanno reso necessario il ricovero in Ospedale a Novara, con Eliambulanza.

(L’immagine di apertura è tratta da Google Maps)

 

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Con sincera commozione apprendiamo la prematura scomparsa della nostra stimatissima collega, ed amica, Felicina Comoglio.

A nome del comitato Provinciale dell’ANUSCA, uniti al Presidente Nazionale Paride Gullini, esprimiamo il nostro profondo dispiacere per la prematura scomparsa di Felicina, Consigliere Nazionale ed esperta dell’Associazione.

Felicina era dipendente del Comune di Santhià’, ma per tutti noi colleghi che l’abbiamo conosciuta, è stata una sincera amica ed un grande esempio .

Sempre disponibile fino all’ultimo, molto preparata, buona e speciale, dai modi pacati e sempre sorridente, molto professionale, sapeva rincuorare e spronare: attestati di sincero cordoglio stanno pervenendo da tutta la provincia e da tutta Italia.

Nata a Santhià nel 1954 ha iniziato a lavorare in Comune nel 1982, nel 1999 diventava responsabile dei servizi demografici rimanendovi ininterrottamente fino al pensionamento avvenuto nel 2017.

Divenuta ufficialmente formatrice nelle materie demografiche dal 2003 svolgeva anche attività di consulenza nell’ambito dei servizi demografici, mettendo a disposizione dei colleghi la sua esperienza, professionalità e conoscenza.

Ha collaborato alla redazione di diversi volumi specifici dei servizi di cui si occupava.

Il suo lavoro,  è stato sempre svolto con impegno e passione, qualità giustamente riconosciute con il conferimento dell’onorificenza di “Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana”  e con l’attestazione di stima ricevuta dal Sindaco di Santhià per la professionalità, l’impegno e la collaborazione dimostrate nel prestare servizio presso la Pubblica Amministrazione.

Malgrado da circa un anno avesse contratto una grave malattia, continuava ad essere vicino ai colleghi non sottraendosi mai, alla risoluzione di quesiti che le venivano sottoposti, tranquillizzando le nostre  ansie e sciogliendo i dubbi che tanti di noi le sottoponevano.

Ci uniamo e ci stringiamo ai famigliari: il marito Giorgio, la figlia Antonella e gli amatissimi nipoti Sofia ed Alessandro, pur sapendo che ciò che riusciremo a fare per non dimenticare la nostra Felicina non potrà colmare quel vuoto che tutti noi già sentiamo.

Siamo certi che Felicina continuerà a spronarci ad andare avanti con dedizione e passione: attingeremo dal suo esempio per cercare di interpretare il nostro lavoro come una forma alta di servizio agli altri.

Felicina c’è riuscita!

Vercelli, li 06.07.2022

Il Presidente Provinciale Comitato Provinciale Anusca

Claudio Fecchio

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

 

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Dopo i due appuntamenti di giugno, proseguiranno giovedì 7 e 14 luglio gli apprezzati momenti di approfondimento alla nuova Collezione Bistolfi da parte del conservatore del Museo, Alessandra Montanera.

Dopo l’inaugurazione ufficiale dello scorso 18 giugno, infatti, sono stati messi in calendario quattro incontri alle ore 17,00 per scoprire una parte della ricca donazione che la Città di Casale Monferrato ha ricevuto nel gennaio 2021 da Vanda Martelli in memoria del marito Andrea Bistolfi.

Per partecipare non è necessaria la prenotazione e l’ingresso è al prezzo speciale di € 3,60.

Durante gli appuntamenti si potranno vedere, in modalità di “deposito visitabile”, le circa 250 opere di scultura principalmente in gesso, oltre a esempi di arte plastica in altri materiali particolari quali terrecotte, metallo, bronzo e plastilina.

Si potranno visionare anche paesaggi dipinti su tavolette e una rassegna della maestria di Leonardo Bistolfi nell’arte grafica: «Il Museo ha acquisito un patrimonio talmente composito ed eterogeneo che questo è solo l’inizio di un processo di valorizzazione che riporterà agli onori della storia Leonardo Bistolfi non solo come scultore, ma come protagonista del suo tempo.

Siamo di fronte a una sorta di grande puzzle, dove ogni singolo pezzo troverà la sua ragion d’essere e contribuirà a ricostruire l’universo bistolfiano», ha spiegato Alessandra Montanera.

Per chi volesse invece ammirare la Collezione nei fine settimana, il sabato e la domenica sono previsti quattro momenti giornalieri di visita con i seguenti orari fissi: alle 11,00, alle 12,00, alle 16,00 e alle 17,00.

Ingresso compreso con il biglietto del Museo Civico (€ 5,00).

 

Redazione di Vercelli

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Conosciamo più da vicino Luigi Calì, artista partenopeo che vanta premi nazionali ed internazionali grazie ad una ricerca pittorica istintiva, autentica, verace che gli ha consentito di ricevere ottimi riscontri di critica e di pubblico.

Luigi sarà presente all’evento culturale “Shadow reflections/Riflessi d’ombra “ in programma, a Vercelli, nel periodo autunnale.

Luigi quando nasce la tua passione per l’arte?

La pittura è da sempre nel mio DNA, anche mio padre dipinge e mi ha trasmesso questa passione, dandomi le prime dritte.

Le arti visive mi hanno sempre affascinato e sin da piccolo amavo sperimentare.

Durante gli anni delle scuole medie, ho poi realizzato i primi disegni a

matita. Successivamente ho seguito diversi corsi di pittura fra cui “Falsi d’autore”, organizzato da Giancarlo Rossi.

È stato proprio lui a spingermi a proseguire nel mio percorso artistico e per questo non lo ringrazierò mai abbastanza.

Un’altra persona che mi sta accompagnando in questo percorso artistico è Claudio Canzanella e grazie ai suoi consigli ho capito che questo è un viaggio in costante divenire.

Parlaci della tua ricerca artistica

Sono un curioso per natura, adoro fondere tecniche e stili diversi.

Non amo fossilizzarmi sulle cose, ma la mia ricerca è evoluzione, con uno sguardo anche al sociale.

Per me è importante sostenere questo genere di cause, come uomo e come cittadino prima ancora che come artista.

Proprio per questo, ad esempio, ho partecipato lʼanno scorso alla Fiera della Cultura di Casoria organizzata dal giornalista Giuseppe de Silva, realizzando le panchine della memoria presso la locale Villa comunale: una dedicata a Maradona, una contro la camorra e unʼaltra, a cui tengo particolarmente, a sostegno delle donne e contro la violenza di genere.

Cosa provi quando crei?

Unʼemozione difficile da descrivere a parole, come avrebbe detto Hopper.

Quando lavoro, mi estraneo completamente.

Ho bisogno di solitudine.

Mi piace unire la pittura con la scultura.

Sono un istintivo, ho una personalità eclettica per cui è abbastanza difficile trovare un filo conduttore.

Credo che il leitmotiv sia però la passione che trasmetto nelle mie opere, perché in tutte vi è un pezzetto della mia anima.

C’ è una tua opera a cui sei particolarmente legato?

Ogni opera è speciale per me.

Ne cito, tuttavia, tre che rispecchiano una particolare fase della mia vita.

“La Zattera della Medusa”, la mia rivisitazione del grande capolavoro di Géricault.

Risale a qualche anno fa e sono legato perché la associo ad una persona che non c’è più e che mi ha aiutato tanto. Padre Luigi De Maio, a lungo parroco della chiesa di San Domenico Soriano a Napoli, è stato fra i primi a credere in me.

Ero ancora alle prime armi, eppure mi affidò alcuni lavori artistici, permettendomi di esporre questa rivisitazione.

Mi ha sempre incitato a non buttare via il mio talento.

Non è più fra noi e mi manca molto.

Ancora, non posso non citare “Urlo sordo”, opera nata durante la pandemia e che riflette le inquietudini di una società sempre più sofferente e “Le Sette Opere di Non Misericordia”, un ciclo che mi ha permesso di superare il mio timore reverenziale nel rivisitare un maestro illustre come Caravaggio.

Una tua mostra che ricordi volentieri

La mostra internazionale Napoli, Arte & Rivoluzione al Pan, dove ero presente con la mia opera “L’abbraccio”.

C’ è un artista a cui ti ispiri o che ti piace in modo particolare?

È una domanda molto difficile.

Ogni artista che ho studiato e ammirato mi ha lasciato qualcosa e le preferenze seguono sempre il ritmo delle stagioni del cuore.

Tuttavia, posso dire che i miei artisti preferiti restano Van Gogh, Klimt e Caravaggio, forse soprattutto quest’ultimo.

Il percorso di Caravaggio, fuori e dentro la tela, è fatto luci ed ombre. Ha davvero colto l’essenza della natura umana.

Mi sono deciso solo dopo alcuni anni a mettermi in gioco con questo pittore, perché per me è un mostro sacro.

E oggi sono contento di aver superato tabù e avergli reso il giusto tributo attraverso una personale rivisitazione di alcune delle sue opere.

A cosa stai lavorando adesso?

Sto completando una rivisitazione del Narciso di Caravaggio e ho altri progetti in cantiere.

Da buon napoletano per scaramanzia non dico nulla.

Seguitemi sulla mia pagina Facebook per restare sempre aggiornati!

Dove possiamo trovare i tuoi lavori?

Presso la mia galleria Phoenix Art, a via Torrione San Martino n. 23 a Napoli.

Sarà sempre un piacere interagire con tutti voi.

E per chi vuole, sulla mia pagina: https://www.facebook.com/galleriaphoenix/

Un tuo messaggio di saluto per la città di Vercelli.

Un saluto alla magnifica città di Vercelli, magnifico polo culturale e città ricca di tradizioni e di storia.

 

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Una tradizione che continua da 30 anni!

Si spengono i motori della 30° edizione dell’Amson a la Madona.

Allo scoccare della mezzanotte e un minuto di lunedì 4 luglio si è conclusa la Fera dl’Amson 2022, fiera agricola di Santa Maria del Tempio che da 30 anni si tiene il primo week end di luglio nella bucolica cornice dalle frazione templare.

La manifestazione si è aperta sabato mattina con il taglio del nastro alla presenza dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Protopapa, dell’Assessore all’Agricoltura del Comune di Casale Monferrato Sapio, di don Giuseppe Cesana, dei rappresentanti di Cia e Confagricoltura, dei Concessionari e di un numeroso pubblico. Grande affluenza hanno registrato i convegni organizzati dalle associazioni di categoria, posti esauriti per entrambi gli appuntamenti.

La diretta di Radio in Fiore è stata una piacevole conferma, grazie al brillante Andrea Zar e a tutto il suo team.

La Parrocchia di Santa Maria degli Angeli ha piacevolmente stupito i tanti visitatori, con la sua storia e i suoi segreti.

Sabato sera Selena Bricco & The Gps Trio unitamente alla Chintana di Morano sul Po hanno deliziato, l’anima e il palato. Dopo tanto attendere finalmente, allo scoccare della mezzanotte, ecco la sorpresa!

Sei trattori rossi fiammanti sono scesi in campo, nel buio della notte, sulle note del famosissimo brano di Sea Shanty “Wellerman” che spopola da mesi su tutti i social, per cimentarsi nella Danza dei Trattori.

Nessuno fino ad ora lo aveva mai fatto!

Trattori di ultima generazione impegnati in una danza sincronizzata, uno spettacolo unico di ombre e di luci, con sorpresa finale… un landini testa caûda che sfreccia tra i giganti di oggi per posizionarsi in centro davanti a tutti!

Il messaggio è chiaro, la Fera dl’Amson fa dialogare il passato con il futuro.

La domenica, nonostante il grande caldo, è volata, tra Santa Messa al campo celebrata da Mons. Vescovo Gianni, da Don Giuseppe Cesana e Fra Massimo, il ritorno del Coro dei Pulcini di Padre Adalgiso Merlo, gli antichi mestieri di San Vittore, l’Ordine della Lancia, i collezionisti di camion, auto e mezzi d’epoca, il pranzo contadino, la mietitura e la trebbiatura manuale.

Ci sono voluti mesi di lavoro per organizzare tutto quanto, e in un soffio la Fera dl’Amson 2022 ha chiuso i suoi cancelli.

Il lavoro coordinato e congiunto tra i diversi partner è stata la giusta strada per accrescere un offerta culturale ricca e diversificata.

Il successo di questa manifestazione ( tanti i visitatori, anche dalla vicina Lombardia ) ne è una piacevole conferma.

La gente di Santa ringrazia tutti coloro che hanno creduto in questo 30esimo anniversario, che hanno sostenuto la manifestazione, un format unico, che fa rivivere una storia di altri tempi e fà toccare con mano il progresso operato dalla tecnica applicato all’agricoltura.

 

Redazione di Vercelli

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Posted in Eventi e Fiere

Nella tarda serata di domenica 3 luglio 2022 i militari della Compagnia di Vercelli, intervenuti per una lite familiare in Fontanetto Po, hanno individuato nei pressi della sua abitazione un trentenne del luogo, con varie ferite al volto e al corpo.

I militari hanno provveduto ad allertare i soccorsi accertando che l’uomo aveva riportato varie ferite da taglio.

Sul posto sono intervenuti militari del Nucleo Investigativo di Vercelli, che a seguito degli accertamenti hanno inquadrato la vicenda nell’ambito di alcuni contrasti fra l’uomo, con ferite gravi, e il suocero, sessantenne del luogo, il quale ha colpito il congiunto nell’ambito di una lite, degenerata nella tarda serata di quel giorno. Alla luce delle lesioni da taglio subite dalla vittima, probabilmente provocate da un coltello multiuso, rinvenuto sul posto, e collocate anche in aree del corpo prossime agli organi vitali, l’indagato è stato tratto in arresto.

Il ferito non è in pericolo di vita, ma a seguito degli accertamenti sanitari è stato riscontrato affetto da varie lesioni da arma da taglio, guaribili in un periodo superiore ai venti giorni.

 

 

Redazione di Vercelli

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