Mese: Luglio 2022
Domenica di sangue e violenza nel carcere di Sollicciano a Firenze. Gravissimo l’ultimo grave episodio, avvenuto in mattinata, sul quale riferisce Francesco Oliviero, segretario regionale per la Toscana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria: “Da settimane nel carcere fiorentino di Sollicciano accadono gravissimi episodi violenti. Ma oggi si è sfiorata la tragedia. Dopo l’aggressione ad alcuni Agenti con olio bollente e un tentativo di strangolamento nella stessa settimana, questa mattina un internato marocchino, in attesa di REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) e attualmente ristretto presso il Reparto ATSM (Articolazione salute mentale) del carcere di Sollicciano, fingendo di avere problemi di salute è entrato in infermeria e ha tentato di abusare dell’infermiera.
Si è scagliato contro la donna facendola cadere e, successivamente, le si è messo sopra infilando le sue mani nel pantalone e nella maglietta. Sentendo le urla, il poliziotto di servizio è intervenuto subito per liberare l’infermiera e, nel liberarla, ha subìto dei colpi al volto e al ginocchio. Arrivati i rinforzi sul posto, mentre si accompagnava il detenuto nella propria cella, questi ha cercare di scappare ma è stato subito bloccato. L’infermiera e il collega di sezione sono stati trasportati in ospedale in quanto la donna aveva dolore alla spalla e il collega al ginocchio e al collo. A loro va tutta la nostra vicinanza e solidarietà ma è del tutto evidente che la situazione è allucinante a Sollicciano!”.
Per Donato Capece, segretario generale SAPPE, “La situazione delle carceri italiane, per adulti e minori, è sempre più allarmante, per il continuo ripetersi di gravi episodi critici e violenti che vedono sempre più coinvolti gli uomini e le donne appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Donne e uomini che svolgono servizio nelle sezioni detentive senza alcuno strumento utile a garantire la loro incolumità fisica dalle continue aggressioni dei detenuti più violenti. Il taser potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici) ma i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria fanno solo chiacchiere e la Polizia Penitenziaria continua a restarne sprovvisto. Per questo torno a sollecitare la Ministra Guardasigilli Cartabia a prendere con urgenza provvedimenti per gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria che ogni giorno, nelle galere d’Italia, sono le vittime di aggressioni, umiliazioni, improperi, ferimenti, risse e colluttazioni da parte della frangia violenta dei detenuti”.
Il SAPPE “è pronto a scendere in piazza, a settembre, per sottolineare quanto e come sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale. E’ grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Anche la consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l’ordine e la sicurezza delle carceri del Paese. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni.
è grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le Autorità competenti non sia ancora state in grado di trovare una soluzione Se i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non sono in grado di trovare soluzioni alla gravissima situazione delle carceri italiane ed alla tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria devono avere la dignità di dimettersi!”
Redazione di Vercelli
Si è conclusa la Kermesse che per 10 giorni ha visto affluire visitatori che hanno apprezzato le bellezze del territorio, la cultura, l’artigianato, l’enogastronomia e la musica con i concerti gratuiti .
Ieri sera (domenica 17 luglio) piazza Vittorio Emanuele II era gremita per il concerto di Francesco Gabbani.
Il cantautore ha coinvolto il pubblico che ha cantato le sue canzoni che oltre a divertire fanno riflettere e nelle quali ognuno di noi può ritrovare delle esperienze della propria vita.
La voglia di divertirsi, di ritornare alla normalità e le forze in campo per l’organizzazione dell’evento, hanno contribuito al successo della manifestazione.
Sono stati 10 giorni davvero speciali che hanno dato fiducia in un futuro che tutti sperano possa essere almeno “sereno” e come nella canzone di Gabbani “Volevamo solo essere felici”.
Redazione di Vercelli
(marilisa frison) – Il rione del “Bric”, si è riunito nei giorni scorsi nella particolare chiesetta della Divina Provvidenza, dove ha organizzato una Santa messa per iniziare a salutare Padre James.
Oltre a Padre James Alongo Turinara era presente don Riccardo Leone ed erano coadiuvati dal vice Priore di San Domenico Giancarlo Tione.
La chiesa come il solito si presentava curata nei minimi particolari da Gavina Giuliano e da Marilena Zecchin, a cui vanno i complimenti di tutta la città per la loro dedizione a questo luogo sacro.
Padre James durante l’omelia ha ringraziato i trinesi per come l’hanno accolto e per averlo fatto sentire uno di loro.
“Io sono uno di voi, sono venuto qui per studiare, ora vi devo salutare, in otto anni di sacerdozio ho dovuto salutare molte volte, la mia missione è evangelizzare, ubbidire al mio Vescovo e andare dove c’è bisogno. La Missione di Isiolo è parte della Diocesi Vercellese, sostenetemi con la preghiera affinché io possa fare bene il mio lavoro e anche materialmente, perché c’è molto bisogno. Io vi porterò sempre nel mio cuore e vi ricorderò nella preghiera”.
Gavina Giuliano, ha portato i saluti di tutto il rione e ha ricordato l’importanza che ha l’acqua per la sopravvivenza e noi ora con questa siccità ce ne stiamo rendendo conto e possiamo capire quanto sia importante per la Missione di Isiolo l’ambizioso progetto di Padre James di donare un pozzo. Ci vogliono molti soldi, bisogna trivellare fino a una profondità di 150 metri per riuscire a trovare l’acqua.
Questa gente sta bevendo acqua mista a fango filtrata con degli stracci.
Anche don Riccardo ha voluto dire due parole a Padre James:”In questi quattro anni mi sono molto affezionato a lui e mi mancherà, ci mancherà”
Padre James è molto affezionato a don Riccardo, che considera il suo Padre Spirituale.
I presenti hanno dato la loro busta con l’offerta per il pozzo e Padre James li ha benedetti uno a uno, prima della benedizione finale.
La Solennità della celebrazione è stata ben animata e resa suggestiva dal coro di San Domenico, che ha ben intonato canti emozionanti.
(marilisa frison) – Dopo quattro lunghe, intense, ma belle settimane, l’altra sera, venerdì 15 luglio 2022, il centro estivo dell’oratorio è terminato in bellezza, i ragazzi capitanati dai loro animatori, hanno offerto uno spettacolo sul tema il “Libro della Giungla”, che è anche il titolo del Grest.
Lo spettacolo ha attirato moltissime persone; il cortile dell’oratorio alle 21 era gremito di presenze, oltre al parroco don Patrizio Maggioni e a don Riccardo Leone, i ragazzi hanno avuto l’onore della presenza dall’arcivescovo della diocesi di Vercelli, mons. Marco Arnolfo, che nonostante gli impegni non ha voluto mancare: “chapeau”. È stato omaggiato di una maglietta del Centro Estivo.
A presentare l’animatore, “showmen”, Michele Balocco, che ha intrattenuto e animato brillantemente la serata presentando i ragazzi nelle varie performance, portando sul palco ciò che avevano imparato in queste settimane. Si sono abilmente esibiti in danze acrobatiche, sembravano dei veri saltimbanchi, proprio come i ragazzi di don Bosco, esibizioni canore, esibizioni con i pattini a rotelle, dialoghi e via dicendo. Un vero spettacolo degno di ammirazione, complimenti agli animatori per l’ottima regia.
Una novantina i ragazzi iscritti al “Junglegrest” dell’oratorio trinese e circa 25 gli animatori. Una nota di merito va a questi animatori, esemplari e lodevoli, queste settimane per loro sono state un vero “tour de force”, non è semplice intrattenere e coinvolgere i ragazzi, necessitava reinventarsi in continuazione e quando i giovani andavano a casa, dovevano fermarsi e preparare il programma per il giorno successivo.
Inoltre, quando c’è stato l’uragano o tromba d’aria hanno dovuto ripulire e ripristinare il tutto. Molto soddisfatti i fruitori di questo Grest, tutt’altro che cristallizzato, ma molto variegato e proiettato al bene. Le giornate trascorrevano gioiosamente, intercalate da tuffi in piscina, preghiera, gite in montagna, allo zoo, ma non solo, i ragazzi si sono prodigati in una raccolta viveri porta a porta, e hanno lavato le auto internamente ed esternamente (con acqua del pozzo), tutto questo per uno scopo molto nobile, aiutare le Missioni latino americane.
In queste settimane i ragazzi sono diventati forti, proprio come gli abitanti della giungla hanno saputo vincere le proprie paure, hanno imparato che la natura va rispettata e a vivere una vita luminosa, che faccia luce e che punti al cielo, ricordandosi però di tenersi sempre per mano con i propri amici.
Al termine il parroco don Patrizio Maggioni, ha ringraziato i ragazzi, in modo speciale gli animatori senza i quali non sarebbe stato possibile il Grest e tutte le persone dietro le quinte, che si danno da fare e non compaiono.
Anche mons. Arnolfo si è complimentato per lo spettacolo e la bravura dei ragazzi e ha terminato il suo intervento con la preghiera rivolta al Padre nei cieli e la benedizione.
Dopodiché, sono stati premiati i ragazzi e consegnati scherzosi diplomi agli animatori.
Bella e semplice Festa al Monastero Mater Carmeli di Biella, dove, ormai da 17 anni, una comunità di Monache carmelitane è diventata poco a poco punto di riferimento per tante persone, non soltanto della Diocesi di Biella, ma anche di quelle vicine di Vercelli ed Ivrea.
Una spiritualità profonda, essenziale, autentica.
Una capacità di “farsi prossimo” per ciascuno di noi e soprattutto per i molti fratelli che, Ospiti della vicina “Casa Speranza” (la “proiezione” non soltanto ideale della comunità monastica) sono stati vittime di dipendenze.
In questo pomeriggio “caldo” e non solo per i sentimenti di fraternità percepiti, la partecipazione vercellese ed eporediese non sarebbe potuta sfuggire al cronista, che certo non era lì per origliare cosa dicessero le persone presenti.
Impossibile, però, non udire un gruppetto di persone, parlare di quel sinistro stradale a Borgo d’Ale capitato in mattinata.
Così come qualcuno discorreva, prima che la S.Messa si iniziasse, della coincidente celebrazione di questa stessa ricorrenza nella parrocchia di Castellamonte: la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo è la Patrona dell’intera comunità.
Pare davvero un segno di Grazia, come quel piccolo gruppo di Monache “trapiantato” qui nel 2005 dal Monastero di Carpineto Romano, tre inizialmente, abbia originato una comunità via via più numerosa: più numerosa non soltanto quanto a Consorelle che qui vivono e pregano; ciò è vero anche con riguardo, come si dice oggi, allo “share” di preghiera e spiritualità che da qui promana.
Ogni anno che passa il Monastero è sempre più bello ed anche la pandemia ha – a suo modo – fatto sì che dalla prova nascesse un momento di fecondità, un’idea nuova.
Quella della “Tenda Horeb”, inizialmente pensata per consentire le funzioni religiose in ambiente ove fosse possibile il distanziamento tra persone.
Ora divenuta luogo non più di “distanziamento”, ma di maggiore vicinanza per tanti fedeli in più.
E proprio nella tenda Horeb ha presieduto la S.Messa il Vescovo di Biella, Mons. Roberto Farinella: integrale, nel video di oltre mezz’ora che volentieri offriamo come modesto segno della nostra partecipazione a questa giornata di preghiera e meditazione, l’omelia del Presule.
Poi, la benedizione agli scapolari che sono stati consegnati ai presenti.
Al termine del video, una “sorpresa”, che è dovuta, se premesso, ad una curiosità di chi scrive.
E’ accaduto altre volte che, arrivando al Monastero, l’attenzione fosse catturata da quel segnale: “Sequoia Monumentale”.
Ci siamo tenuti la curiosità dal 2014 ad oggi.
Ma ieri, 16 luglio, abbiamo fatto la conoscenza di questo stupefacente esemplare di Sequoia sempervirens, messo a dimora qui nel 1850.
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Ma non divaghiamo.
Sempre avvincente l’omiletica di Mons. Farinella, che ha colto anche una sintonia – per dir così – con l’attualità, commentando il brano tratto dal Primo Libro dei Re, Cap. 18.
Siamo in quel momento drammatico che vede il Profeta Elia al centro di una tensione senza precedenti: dal punto di vista del contrasto all’idolatria, non meno che della prova vissuta dal popolo per una siccità epocale.
E’ il momento in cui la promessa annunciata da quella nuvoletta finalmente apparsa all’orizzonte, simile ad una mano d’uomo, si dimostra verace, affidabile, foriera di una nuova possibilità di vita.
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Di momento non certo minore la Lettura che ci presenta il capitolo quarto della Lettera ai Galati.
Un passo che ci aiuta sempre ad abbassare la testa per consegnarci (che non vuol dire rassegnarci) al Mistero, ammettendo la nostra minorità.
Il versetto è questo (Galati, 4,4):
” Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna (…)”.
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Un passo che ritorna spesso anche per tanti altri motivi, il primo dei quali è questo: San Paolo non nomina mai Maria, salvo in quest’unica allusiva espressione “nato da donna”.
Che però, a pensarci bene, basta per dire come siano andate le cose e quale fosse il disegno del Padre che le aveva ordinate.
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Ma restiamo sulla traccia.
Perché, dunque, quella “pienezza del tempo”?
E, soprattutto, in quel luogo.
Cosa significa?
Cosa significa, in particolare, in una terra – la Giudea – sotto il tallone di un dominatore straniero, cinico ed esigente, certo tutt’altro che orientato a fare crescere, come si direbbe oggi, quel popolo.
Lo stesso popolo di Dio era tormentato da lotte intestine.
Era un tempo di violenze.
Era forse questa la “pienezza del tempo” cui una Misericordia provvidente avrebbe potuto pensare per “mandare” quel così unico Figlio?
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Questi sono i pensieri che si affastellano, se si guarda il Mistero della salvezza secondo le categorie umane.
Non riusciamo a “comprendere”, cioè “contenere” quello che è più grande di noi.
Incomprimibile, così incomprensibile.
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Meglio, dunque, accettare il nostro limite ed ammettere che quella “pienezza del tempo” altro non fosse se non il “momento giusto”, pensato come giusto dal Padre: era ora.
Quella era l’Ora della Storia scelta dal Padre.
Per motivi che sa Lui, anche se non li comprendiamo noi.
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E, così, se è lecito paragonare le piccole cose delle nostre storie locali, di piccola comunità di credenti, di piccola comunità civile, a quelle grandi che ci richiamano alla Storia della Salvezza, non dobbiamo chiederci perché il Padre abbia voluto gettare proprio qui, agli inizi del Terzo Millennio, in un bosco vicino a Biella, dentro un cascinale semi abbandonato, il seme da cui sarebbero arrivati nuovi e così copiosi frutti spirituali.
Non dobbiamo chiederci perché abbia voluto accendere una luce qui, in quest’ora della Storia e della nostra storia di comunità civili ed ecclesiali.
Dobbiamo ringraziare il Padre e contemplare la scena illuminata e, soprattutto, cooperare alla realizzazione del Suo disegno di misericordia.
Più squadre della Sede centrale del Comando Vigili del Fuoco di Vercelli sono intervenute oggi, domenica 17 luglio intorno alle ore 6.15, presso il Comune di Borgo Vercelli in V. Strada Rotta n. 5 per un incendio che ha coinvolto un’autovettura posta all’interno di un’ autorimessa ed il tetto dell’abitazione posta a contatto con questa.
I Vigili del Fuoco hanno provveduto all’estinzione dell’incendio nella totalità della sua estensione e alla messa in sicurezza dello stabile.
L’intervento risulta essere ancora in corso per l’opera finale di bonifica.
Non risultano feriti.
Sul posto sono intervenute anche più pattuglie della Polizia di Stato.
Redazione di Vercelli
Sono in pieno svolgimento i Centri estivi organizzati dal Comune di Casale Monferrato per i bambini frequentanti la scuola dell’infanzia. L’iniziativa, che proseguirà anche a settembre prima dell’inizio delle scuole, è stata affidata alla Cooperativa Progetto A e ha coinvolto complessivamente 125 bambini.
Il tema per quest’estate 2022 è l’Agri Camp che prevede laboratori artistici, di pittura, di gioco, di danza e di narrazione, oltre a giochi di gruppo, attività sportive e motorie, giochi musicali, letture animate e uscite sul territorio.
Tra queste, anche la visita al maneggio fattoria Il Melo Ranch di Casale Monferrato.
I Centri estivi comunali vedono anche la partecipazione di dieci bambini con disabilità che, grazie a un operatore dedicato per ogni partecipante, possono vivere appieno la gioia e il divertimento delle molte attività in programma.
«Il servizio di assistenza ai bambini con disabilità è per noi fondamentale – ha spiegato l’assessore Luca Novelli –, infatti oltre al supporto nei Centri estivi comunali garantiamo circa 640 ore settimanali per circa 20 ragazzi che frequentano quelli privati accreditati. In questo modo permettiamo loro di vivere l’esperienza estiva con ampia possibilità di integrazione e in luoghi che possono essere frequentati durante tutto l’anno. Colgo l’occasione per sottolineare come i Centri estivi accreditati stiano riscuotendo un ottimo successo. Per questo ci tengo a ringraziare oratori, società e circoli sportivi per il lavoro svolto e per la professionalità dimostrata anche quest’anno».
La prima parte dei Centri estivi comunali si concluderà venerdì 22 luglio, ma riprenderanno ancora dal 1° al 7 settembre sempre dalle ore 7,30 alle ore 17,30.
Redazione di Vercelli
La rassegna registra tanto pubblico anche per i tre “concerti cartolina”, in un mix di musica, sapori e paesaggio e si prepara per i prossimi appuntamenti: ne mancano ancora 20
Altri tre giorni dedicati al grande Jazz, al paesaggio e ai sapori monferrini, quelli che hanno visto protagonisti i “Concerti Cartolina” del Monfrà Jazz Fest dell’ultimo fine settimana.
Tre appuntamenti ancora una volta affollati in tre luoghi magici del Monferrato, dove la musica si è sposata con il meglio dela produzione tipica locale.
“Raccontare in jazz il territorio” è il motto di questa fase del fest.
Il primo appuntamento è andato sold out venerdì 8 luglio a I due buoi di Olivola, dopo la visita all’infernot ospitato nella struttura e la cena tipicamente monferrina. Ima Ganora, presidente dell’Accademia Le Muse ha dato il via al concerto ricordando la grande tradizione musicale del piccolo paese monferrino. “Quando ero bambina era la culla del jazz e forse è qui che è iniziato il mio amore per questo genere”. Poi la musica: la serata del Doctor Jazz, alias Giorgio Diaferia (batteria), è iniziata con “Aqua Sapiens”, un interessante brano originale composto da Monica Fabbrini (voce) e Diego Borotti (Sax), ospiti di una formazione che comprende anche Fabio Gorlier (piano) e Giorgio Allara (contrabbasso).
La scaletta è proseguita con standard jazz come “Black coffee” e “You don’t know what love is”, ma anche canzoni italiane arrangiate in modo suadente, come “Guarda che luna” e “Solo tu”.
Per l’occasione il servizio bar serviva lo “Special Cocktail Jazz”, sempre con distillati locali, oltre ai classici drink.
Appena 24 ore dopo e il Fest è sulle colline di fronte a Vignale alla cantina Hic et Nunc dove si esibiscono Tiziana Cappellino (voce e pianoforte) e Gabriele Pelli (tromba).
Sulle note di Horace Silver e Cole Porter il duo ha suonato per quasi due ore e mezza, dicendo arrivederci al sole, che scende incorniciando perfettamente la silhouette del paese, e salutando la luna.
Una terrazza dai contorni fiabeschi, perfetta per il caldo timbro romantico di Cappellino.
Per soddisfare un senso in più, oltre a udito e vista, la speciale dinner box accompagnata da vini della cantina.
Per chi non ha potuto partecipare, Hic et Nunc ritorna ad ospitare il Monfrà Jazz Fest con Va de Bolero quartet.
Terzo luogo magico domenica 10 luglio: si cambia valle, ma non genere, né la propensione alle cose buone.
Questa volta la musica è risuonata sotto il cedro della villa di Ponzano che prende il nome dal grande albero. Ideato nel 1877 da Adele Roggeri Sannazzaro per questa sua casa di campagna, il giardino è uno di quei luoghi che valgono il viaggio, sia per la bellezza botanica che per la vista.
“Ne abbiamo cinque di questi gioielli nel nostro comune – ricorda il sindaco di Ponzano Paolo Lavagno –. Siamo il paese dei giardini diffusi”.
E a quanto pare anche della musica, visto che a giugno ha inaugurato un importante polo musicale che ospiterà la seconda sede dell’Accademia Le Muse.
A soddisfare il gusto ci pensano i gelati dell’Agrigelateria Panarotto, ma soprattutto i “nocciolotti”, gli agnolotti di Salabue con ripieno di nocciole che proprio in questa giornata hanno ottenuto il riconoscimento De.Co. e che la Pro Loco del comune ha distribuito copiosamente ai partecipanti (oltre un centinaio) in una merenda sinoira al termine del concerto, insieme ai prodotti del Salunificio Miglietta e ai vini della Cantina Franco Nazzari.
In mezzo ovviamente la musica, quella del trio formato dalle voci di Aura Nebiolo e Caterina Accorsi con Enrico Perelli al pianoforte, ovvero gli Easytips.
La loro idea è appunto quella di rendere il jazz “Easy”, semplice. Almeno per quanto riguarda la sua fruizione, perché le due cantanti allestiscono una vera e propria storia del jazz dalla “Swing Era” fino ai contemporanei, con arrangiamenti vocali che diventano sempre più intrecciati. Insomma vi sembra facile giocare a fare le Boswell Sisters su “Straight no chaser” di Thelonius Monk, o lo scat su Lazy Bird di Coltrane? Ci vuole tanto manico.
Il pubblico (anche questo appuntamento è andato oltre il tutto esaurito con tantissime richieste) se ne accorge e le sommerge di applausi.
Il Monfrà Jazz Fest riprende giovedì 28 luglio dalle ore 21 in collaborazione con la birreria Moonfrà di Casale Monferrato che ospiterà il concerto dei Why Factor trio e poi con una interessante serie di appuntamenti ad agosto.
Ma prima c’è una trasferta importante da considerare: sabato 23 luglio a Ripalimosani (CB) si esibisce infatti il Doctor Jazz feat Borotti (Borotti, Diaferia, Picchioni, Allara). E’ il suggello di una collaborazione che dura da tre anni tra il MonJF e Borgo in Jazz nel Molise e che ha portato i musicisti della piccola regione italiana ad esibirsi a Casale, offrendo contemporaneamente di ospitare gli artisti monferrini nei caratteristici borghi dell’entroterra per concerti e stage.
Ricordiamo che Main Sponsor del Monfrà Jazz Fest sono Fondazione CRT, Rolandi Auto, Mazzetti d’Altavilla, Krumiri Rossi Portinaro, Distilleria Magnoberta, Pasticceria Ninin, Sponsor Euroedil2.
La rassegna si avvale inoltre della collaborazione e patrocinio di tantissimi comuni e content partner che supportano e supporteranno il festival con meravigliosi location e prodotti.
Informazioni, prenotazioni e biglietti su www.monjazzfest.it
Redazione di Vercelli
Si è giunti all’ultimo giorno della kermesse valsesiana che ha visto migliaia di persone partecipare a questo evento che mancava da due anni a causa della pandemia.
La voglia di divertirsi, di conoscere le bellezze del luogo, l’artigianato locale, i concerti gratuiti e il ritornare alla normalità ha davvero contribuito al successo di questo evento che proposto tantissime iniziative.
Ieri sera (sabato 16 luglio) in piazza Vittorio Emanuele II musica, emozioni e ricordi con lo spettacolo “Hystory Il Maneggio” che ha ripercorsole tappe della discoteca di Romagnano Sesia.
Le proposte del giorno:
Le caratteristiche Contrade Storiche saranno animate da piccoli artigiani, produttori e hobbisti con le loro bancarelle e le botteghe riaperte, caratterizzando un angolo particolarmente suggestivo del centro storico.
Nel Portico del Cortile d’Onore di Palazzo Racchetti sarà visitabile la mostra “Mostra libri & arte” allestita dalla Biblioteca in collaborazione con l’Associazione Soffi d’arte. Orario dalle ore 17.00 alle ore 24.00 e oggi anche al mattino dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Nelle sale del Palazzo dei Musei per tutta la durata della manifestazione sarà allestito il percorso “ArteNatura”.
Nello spazio della Chiesa di San Carlo ci sarà un allestimento del Festival Bordeline.
In Corso Roma, 76 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 laboratorio dedicato ai bambini “Crediamo nella libera espressione” a cura di Enkil + Sonny.
Laboratori didattici gratuiti alle ore 14.30 e alle ore 16.30 – Apertura Escape Room (Attività per bambini dai 6 agli 11 anni; per gli accompagnatori biglietto ridotto per Palazzo dei Musei). E’ obbligatoria la prenotazione: 016351424 – info@palazzodeimusei.it
A Palazzo d’Adda (Palazzo dell’Artigianato) gli spazi museali situati a Palazzo D’Adda saranno visitabili dalle ore 19.00 alle ore 23.00. Per informazioni: 016352093 – info@valsesiapesca.it
Imprimatur Varade Vinili dalle ore 18.00 alle ore 21.00 apre i suoi cancelli per visite guidate alla scoperta del mondo del vinile.
Visita guidata alle ore 15.00 alla Chiesa Santa Maria delle Grazie e Sacro Monte. Salita in Funivia, ritrovo davanti alla chiesa Santa Maria delle Grazie 5 minuti prima dell’inizio.
A Villa Durio “Spazio Valsesia” dove è possibile scoprire tutto ciò che offre la valle: dallo sci, allo sport, dalla natura all’arte, fino alla gastronomia.
Il Centro Cinofilo Dharma Dog A.s.d. sarà presente dalle ore 10.00 alle ore 18.00 nell’area sottostante il Ponte Antonini, per una dimostrazione delle discipline sportive disc dog, treibball, mobility dog tricks.
Piazza San Carlo si trasforma nella Piazza del Gusto.
Il pranzo sarà affidato a Oggi cucino io – Yako, Suvi, Tiziano, Mamò, Luca, Rita, Vanni, Francesca, Lilly, Tonino, Raffaella, Francesco, Mauro, Mimmu, Aldo, Lucetta (la paella dei golosi). Su prenotazione 340.7691682.
La cena sarà affidata Gastronomia Ofelia di Gozzano (campanelle all’uovo, con fondente di toma del Mottarone, erbe di campo e pancetta Ossolana croccante) e a Ristomacelleria DeBernardi di Quarona (battuta di Fassona piemontese con crema al blu di Campertogno e pere caramellate).
Al Parco d’Adda trovano posto le Pro Loco Valsesiane che propongono i piatti tipici della tradizione e questa sera 21.30 musica live con Dj Delpo.
Spazio anche alle Associazione del territorio Valsesiano che costituiscono un valore aggiunto nel segno del volontariato.
In Piazza Garibaldi sarà presente il Luna Park con: percorso fantastico per bambini, sfere galleggianti, tappeto volante, scivolo taboga, pesca verticale, pesca dei cigni, jumping, spara alla lattine, tappeti elastici.
Grande attesa per il concerto in Piazza Vittorio Emanuele II che alle 21,30 vede protagonista Francesco Gabbani che chiuderà questa sera, domenica 17 luglio, la manifestazione iniziata l’8 luglio.
Si prevede l’arrivo di tanti i fans che sicuramente saranno a Varallo già nel primo pomeriggio.
Francesco Gabbani è uno tra i cantautori italiani più apprezzato sia dal pubblico che dalla critica e possiede un forte carisma.
Ha vinto ben due volte il Festival di Sanremo: nel 2016 nella categoria Nuove Proposte con il brano Amen e nel 2017 nella categoria Big con il brano Occidentali’s Karma.
Da aprile è uscito il suo nuovo album “Volevamo Solo Essere Felici” e questo titolo racchiude quello che tutti volevamo e vogliamo.
Orari della manifestazione
Feriali 19.00 – 24.00
Sabato 17.00 – 24.00
Domenica 10.00 – 24.00
Parcheggi
Biglietto auto periferico 4.00 euro
Biglietto auto centrale 7.00 euro
Biglietto moto 2.00 euro
Redazione di Vercelli
Tempo di presentazioni a Vercelli.
E’ il momento di conoscere meglio Giovanni Corradini, Coli Saco e Antonio Vergara, i tre centrocampisti nuovi acquisti dei leoni.
I giovani calciatori sono stati introdotti dal direttore sportivo Alex Casella e dall’amministratore delegato Paolo Pinciroli.
Cosa ha fatto scegliere loro Vercelli?
Per loro sarà un salto nel calcio dei grandi, come affronteranno la Serie C?
Quali sono le aspettative per la prossima stagione?
Ora la parola passa al campo.
Tutto è pronto per il ritiro in Valsesia.
Redazione di Vercelli