Mese: Maggio 2022
Per scontato che possa apparire, non sembra fuori luogo dare conto di un sentimento, quest’anno più consapevole, nel rivedere ancora, davvero ben realizzata, la rievocazione storica della Battaglia di Palestro.
Siamo nel 1859 e si sta combattendo la Seconda Guerra di Indipendenza, protagonista il Vercellese, con quella idea geniale di allagare le risaie per mettere in difficoltà gli austriaci, quasi fosse un remake del biblico castigo riservato alle truppe del Faraone, realizzato con un altro prodigio, anch’esso a suo modo, “idraulico”.
Il 31 maggio 1859, dunque, l’epica battaglia.
Una rievocazione, quella di oggi, organizzata in modo veramente splendido dalla “nostra” (ha sede a Moncrivello) “Compania d’le quat Arme”, l’Associazione di studi storici e animazione culturale che ha trovato questo modo unico di fare conoscere la Storia.
Perché non si ripeta.
Così, oggi, sono stati protagonisti anche i tanti bambini che hanno preso parte all’evento.
Hanno, tra l’altro, imparato che, al termine della battaglia, intervenne un gruppo di Volontarie, civili al seguito delle truppe, che si occupò di curare i feriti di entrambi gli schieramenti: in embrione, quella che più tardi sarebbe stata la Croce Rossa Internazionale.
Un ringraziamento particolare, oltre alla “Compania”, al Comune di Palestro, nella persona del Sindaco Giuseppe Cirronis, per avere agevolato al massimo il lavoro dei media che, così, hanno potuto documentare nel modo migliore possibil, un evento davvero meritevole di attenzione.
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Sentimenti diversi, si diceva, perché, quest’anno, quella parte della rievocazione che mostra i morti, i cadaveri dei soldati caduti sul campo di battaglia, richiama alla mente immagini purtroppo di tutti i giorni.
E così questa iniziativa culturale e commemorativa si cala ancor più realisticamente nei nostri “vissuti” per ripeterci le parole pronunciate da Papa Paolo VI nello storico discorso del 4 ottobre 1965 alle Nazioni Unite: “Jamais la guerre”. Mai più la guerra.
Anche per questo, con una soluzione forse inconsueta, ma che confidiamo sarà compresa dal Lettore, apriamo il filmato che, in quasi 20 minuti di repertorio, realizzato anche, per qualche momento, con un drone, con la ripresa di un brano eseguito dalla Fanfara dei Bersaglieri animata dalla Associazione “R.Lavezzeri” di Asti.
Il brano si intitola “Il Reggimento di papà”.
Una storia struggente: torna dalla guerra un Reggimento ed i familiari vanno incontro ai reduci.
Desiderosi di riabbracciare il loro marito e papà, ci sono anche una giovane sposa con il suo bambino.
Guardano uno ad uno tutti i soldati che tornano, ma non vedono il loro caro.
Il testo è eloquente: torna il reggimento di papà, ma non torna più papà.
Semmai ci dimenticassimo per un momento di questo monito semplice quanto esigente: mai più la guerra, questa marcetta che dice di un dolore senza misura dovrebbe subito farci tornare alla consapevolezza ed all’impegno.
Vi lasciamo con il video e la gallery che documentano una bella giornata di animazione culturale, partecipazione ed anche di festa; un vero vanto per il comune dell’Alta Lomellina, alle porte della nostra provincia.
Ponderano-Cigliano 2-0
Pro Palazzolo-Gattinara 3-3
Ce.Ver.Sa.Ma Biella-Junior Pontestura 0-0
San Nazzaro Sesia-Strambinese 3-1
Virtus Vercelli-Torri Biellesi 5-0
La Vischese-Valdilana Biogliese 2-2
Pro Roasio-Valle Cervo Andorno 1-2
Riposa: Serravallese
La classifica
Ce.Ver.Sa.Ma Biella 57
Junior Pontestura 57
Virtus Vercelli 48
Valle Cervo Andorno 48
Ponderano 45
Gattinara 43
Cigliano 42
La Vischese 39
Valdilana Biogliese 34
Serravallese 33
Strambinese 31
Pro Palazzolo 29
Pro Roasio 24
San Nazzaro Sesia 23
Torri Biellesi 12
Redazione di Vercelli
Omegna-Arona 2-4
Sizzano-Bianzè 1-1
Sparta Novara-Vogogna 4-0
Piedimulera-Chiavazzese 2-2
Città di Cossato-Dormelletto 2-0
Bulè Bellinzago-Vigliano 1-1
Briga-Juventus Domo 3-1
Valduggia–Santhià 1-0
La classifica
Briga 68
Città di Cossato 67
Bulè Bellinzago 49
Dormelletto 47
Omegna 44
Bianzè 44
Arona 43
Sparta Novara 43
Vigliano 37
Valduggia 36
Piedimulera 36
Chiavazzese 35
Juventus Domo 31
Vogogna 26
Santhià 21
Sizzano 15
Redazione di Vercelli
Medaglia di bronzo per Alessandra Bozza ai Campionati Europei Under 23 di Tallinn, in Estonia.
La spadista torinese dell’Aeronautica Militare, campionessa del mondo Cadetti a Bourges 2016, è salita sul terzo gradino del podio della competizione continentale perdendo per una sola stoccata il match di accesso alla finale.
In semifinale, infatti, l’atleta cresciuta con il Maestro Maurizio Mencarelli e attualmente di base alla Ginnastica Victoria di Torino, è stata sconfitta per 15-14 dall’israeliana Dar Hecth, che ha poi vinto la gara imponendosi in finale sull’ungherese Reka Galfalvy.
Bozza si era guadagnata il suo posto sul podio grazie al successo per 12-11 sulla belga Aube Vandingenen.
Europei Under 23 Spada Femminile – Tallinn (Estonia), 28 maggio 2022
Finale
Hecth (Isr) b. Galfalvy (Hun) 15-8
Semifinali
Hecht (Isr) b. Bozza 15-14
Galfalvy (Hun) b. Samko (Ukr) 15-14
Quarti di finale
Hecht (Isr) b. Mbiim (Fra) 15-13
Bozza (ITA) b. Vandingenen (Bel) 12-11
Samko (Ukr) b. Predescu (Rou) 10-9
Galfalvy (Hun) b. Benea (Rou) 15-14
Classifica: 1. Dar Hecth (Isr), 2. Reka Galfalvy (Hun), 3. Alessandra Bozza (ITA), 3. Anastasiya Samko (Ukr), 11. Gaia Traditi (ITA), 17. Elena Ferracuti (ITA), 25. Beatrice Cagnin (ITA).
Redazione di Vercelli
Due bronzi per il Piemonte nella terza e penultima giornata di gare ai Campionati Italiani Cadetti e Giovani di Catania.
Le due medaglie sono arrivate da due gare diverse, quella di spada femminile Cadette e quella di fioretto maschile Cadetti, e portano le firme di Federica Zogno e Jacopo Poggio.
Federica Zogno, atleta della Ginnastica Victoria che quest’anno ha conquistato la medaglia d’oro nella gara a squadre ai Campionati Europei di categoria, si è fermata soltanto in semifinale, per un’unica stoccata, sconfitta 11-10 da Giulia Paulis (Fiamme Oro), che è poi andata a conquistare il titolo.
Ai quarti, Federica Zogno aveva battuto per 15-14 Sveva Dalia del Pisascherma.
Jacopo Poggio, giovane fiorettista del Club Scherma Torino, si è conquistato il suo posto sul podio vincendo per 15-3 il suo quarto di finale contro Francesco Greco Montagna (Frascati Scherma), prima di fermarsi in semifinale, sconfitto 15-5 da Matteo Iacomoni (Pisascherma), che ha poi conquistato il titolo italiano.
Campionati Italiani Cadetti – Spada Femminile – Catania, 28 maggio 2022
Finale
Paulis (Fiamme Oro) b. Madrignani (Circolo Scherma La Spezia) 15-11
Semifinali
Madrignani (Circolo Scherma La Spezia) b. Auteri (Methodos) 15-9
Paulis (Fiamme Oro) b. Zogno (Ginnastica Victoria) 11-10
Quarti
Madrignani (Circolo Scherma La Spezia) b. Bellini (Associazione Scherma Pro Vercelli) 15-7
Auteri (Methodos) b. Lazzari (Scherma Treviso) 15-14
Zogno (Ginnastica Victoria) b. Dalia (Pisascherma) 15-14
Paulis (Fiamme Oro) b. Sbarzella (Circolo della Scherma Terni) 15-9
Classifica (94): 1. Giulia Paulis (Fiamme Oro), 2. Benedetta Madrignani (Circolo Scherma La Spezia), 3. Caterina Auteri (Methodos), 3. Federica Zogno (Ginnastica Victoria), 5. Sveva Dalia (Pisascherma), 6. Matilde Bellini (Associazione Scherma Pro Vercelli), 7. Eleonora Sbarzella (Circolo della Scherma Terni), 8. Vittoria Lazzari (Scherma Treviso)
Campionati Italiani Cadetti – Fioretto Maschile – Catania, 28 maggio 2022
Finale
Iacomoni (Pisascherma) b. Zanardo (Antoniana Scherma Padova) 15-11
Semifinali
Zanardo (Antoniana Scherma Padova) b. Spampinato (Scherma Modica) 15-13
Iacomoni (Pisascherma) b. Poggio (Club Scherma Torino) 15-5
Quarti
Zanardo (Antoniana Scherma Padova) b. De Cristofaro (Schermabrescia) 15-13
Spampinato (Scherma Modica) b. Scalora (Scherma Modica) 15-8
Iacomoni (Pisascherma) b. Rossitto (Club Scherma Siracusa) – ritirato
Poggio (Club Scherma Torino) b. Greco Montagna (Frascati Scherma) 15-3
Classifica (66): 1. Matteo Iacomoni (Pisascherma), 2. Andrea Zanardo (Antoniana Scherma Padova), 3. Francesco Spampinato (Scherma Modica), 3. Jacopo Poggio (Club Scherma Torino), 5. Mattia De Cristofaro (Schermabrescia), 6. Pedro Paolo Greco Montagna (Frascati Scherma), 7. Salvo Rossitto (Club Scherma Siracusa), 8. Fernando Scalora (Scherma Modica)
Redazione di Vercelli
Hanno voluto fare “i signori” e, almeno per il momento, la risposta che hanno ricevuto è stata assai simile a quella resa celebre da “Il Marchese del Grillo”.
Perché, a Gattinara, le Opposizioni al baglionismo, che pare refrattario anche alla dura ed inequivocabile lezione referendaria, fanno sul serio.
Ma con garbo; soprattutto, garbo istituzionale.
Rispettando, prima di tutto e scrupolosamente, nella forma, non meno che nella sostanza e nello spirito, il Regolamento per lo svolgimento del Consiglio Comunale.
Ma andiamo con ordine.
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Dunque, bisogna sapere che, così come in molte altre realtà, in Comune di Gattinara, se “un quinto” dei Consiglieri
Comunali – leggi qui integrale il regolamento per lo svolgimento delle riunioni consiliari –
prende l’iniziativa e chiede la trattazione di qualsiasi argomento (ovviamente, conferente) il Consiglio deve (dicesi: deve) essere senza indugio convocato.
Ebbene, le Opposizioni a baglionismo, che hanno avuto ed hanno l’intelligenza politica ed anche lo spirito di servizio nei confronti della loro comunità, di mettere da parte le distinzioni politiche, per unirsi nell’azione amministrativa, possono contare su quattro Consiglieri: Mariella Goldin, Francesco Patriarca, Marco Barattino, Patrizio Petterino.
Sono in quattro su 12 componenti l’Assemblea cittadina.
Quindi, ben oltre “un quinto”.
Perciò, se volessero, potrebbero fare saltare e ballare il Sindaco (una buona Signora, molto per bene, di cui ora ci sfugge il nome) il Vice Sindaco, e compagnia bella, chiedendo, quando a loro garba, di discutere qualsiasi argomento.
Insomma, un po’ di “filibustering” (nella città dove il precedente Consiglio Comunale ha deliberato l’annessione di Lenta con un solo voto di maggioranza, sarebbe cosa da educande) forse non nuocerebbe.
Ma no: l’Avv. Goldin e gli altri mantengono un profilo del tutto istituzionale (il che, comunque, è facile immaginare porterà a loro un’ancora maggiore stima degli elettori) e prendono carta e penna per presentare tre belle “interpellanze”.
Le vedremo tra poche righe, proponendole poi integralmente ai Lettori, in jpg espanso al termine dell’articolo.
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Le protocollano al Comune il 16 maggio scorso.
Com’è come non è, nell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale che si terrà domani, lunedì 30 maggio, la discussione e risposta a queste interpellanze non si vede.
Ecco di seguito l’Ordine del Giorno per estratto.
Come mai?
E chi lo sa?!
Difficile credere ad un veto del Sindaco, ove si fossero ricordati di interpellarla.
Forse penseranno di parlarne comunque, “fuori sacco” terminata l’adunanza.
Nei corridoi si dice che la discussione (in questa seduta) delle tre interpellanze abbia fatto inarcare il sopracciglio di tal dottoressa Donatella Caruso, Vice Segretario e – non meno – responsabile della transizione digitale.
Vai a sapere.
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Si vedrà quando, in Comune, qualcuno darà l’impressione di interessarsi a ciò che la metà dei cittadini può pensare.
Non va, infatti, dimenticato che l’attuale amministrazione è stata eletta con il 52 per cento dei consensi (e, comunque, dall’altra parte c’è un bel 48 per cento che la pensa diversamente) ma soltanto del 60 per cento degli aventi diritto: tanti sono stati, infatti, coloro che si sono recati alle urne.
Hanno votato poco più di 4 mila persona, su 6.700 aventi diritto.
Per una consultazione amministrativa, un dato che dovrebbe fare pensare: riflettere ben oltre i penosi teatrini di Facebook.
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Ma ecco cosa vogliono sapere i Consiglieri di Opposizione al Comune di Gattinara.
Per prima cosa la situazione di Corso Valsesia.
Mancano i dissuasori di velocità lungo la strada e la segnaletica verticale non risponderebbe alle previsioni dettate dalle norme.
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Con la seconda interpellanza, le Opposizioni mettono il dito, più che su una piaga, di certo su una imbarazzante rappresentazione della realtà.
Se sarà dimostrato vero quanto affermano gli interpellanti, pare proprio che Daniele Baglione non abbia lasciato nemmeno l’ufficio del Sindaco alla buona Signora che il popolo ha eletto (sia pure di misura).
Insomma, si sarebbe tenuto il suo studio, quasi a dire che l’ufficio del Sindaco sarebbe l’ufficio di Baglione.
Superfluo precisare che i costi per ricavare un nuovo studiolo per la Signora titolare della fascia tricolore sono stati, però, posti a carico della collettività.
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Terza domanda ed a proposito di fascia tricolore: ma a nessuno viene da ridere vedendo che il faccione dell’ex Sindaco, con l’eterno sorriso stampato in volto, è ancora quello che campeggia sui manifesti in Viale Marconi.
Dicesi “sorriso” ma riservato ai fotografi e per il teatrino di Facebook.
Se qualcuno avesse visto lo streaming, quando ha apostrofato i dissidenti, ospite al Consiglio Comunale di Lenta, l’anno scorso, sarebbe forse rimasto impressionato per il piglio ed il cipiglio.
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I Consiglieri di Opposizione non si sono (ancora) posti questa domanda: ce la farà la buona Signora cui Baglione non ha lasciato nemmeno l’ufficio, a tollerare tutto ciò per 5 anni?
Una standing ovation, 13 applausi e 132 persone presenti
I numeri sono sempre ‘freddi’, è vero, ma sono giudici inappellabili di ogni appuntamento. E questi sono quelli della serata ‘Il vento della Libertà’, organizzata alla cripta della basilica di Sant’Andrea, venerdì 27 maggio, dal Lupo Bianco per raccontare la sua recente missione umanitaria in Ucraina.
“Non pensavo che i miei amati vercellesi rimanessero così ‘rapiti’ dal racconto – dirà l’avvocato Carlo Olmo durante la cena con i volontari di via Trino 46: i ragazzi che hanno raccolto, stipato e poi caricato gli oltre 20 quintali di derrate alimentari e farmaci portati in Ucraina -. Abbiamo avuto un’altra prova di come questa città abbia un cuore vibrante, una voglia di fare che, se canalizzata in progetti seri, su vasta scala e per il bene di tutti, non aspettano altro di fuoriuscire”.
Magistralmente guidato da Enrico Demaria, l’incontro si è aperto con la proiezione del reportage realizzato dal giornalista Matteo Gardelli in collaborazione con l’insostituibile collega Aurora Colombo.
I presenti hanno potuto sentire dal vivo le agghiaccianti testimonianze di padre Slavik e del volontario Max: gli ‘Angeli’ della delegazione vercellese durante le visite a Borodianka e Bucha, i teatri degli orrori commessi dall’Armata Rossa nei confronti degli inermi cittadini ucraini.
“I russi sono entrati nei primi giorni del conflitto e le hanno occupate per circa un mese. Durante l’ultima settimana – ha detto padre Slavik al Lupo Bianco – le persone non avevano più niente da mangiare e così si nutrivano con i cani e i gatti. Quando io e i miei ragazzi della fondazione ‘Chance for live’ siamo entrati per portare il cibo, la gente ha iniziato a piangere. Non solo. Durante l’occupazione, l’Armata Rossa ha fatto quello che voleva: tante donne sono state stuprate e anche tanti bambini. Una volta quattro soldati russi hanno violato una piccola fra gli otto e i dieci anni”.
Il Lupo Bianco ha poi parlato, fra i tanti temi toccati, della visita all’ospedale militare di Vinnytsa dove ha portato conforto ai ragazzi di 20, 30 anni che non hanno più né gambe, né braccia; ha raccontato della distribuzione di viveri e materiale sanitario al centro disabili di Vinnytsa e al centro profughi di Chmel’nyc’kvj.
Poi, fra il lungo applauso dei presenti, ha ‘urlato’ il suo sogno: “L’Europa deve fare di più, l’Europa deve giocare d’anticipo prima che sia irrimediabilmente tardi per i nostri fratelli attaccati barbaramente dai russi”.
D’altronde come Olmo sostiene: “Se la Russia smette di combattere, finisce la guerra; se l’Ucraina smette di resistere, finisce per sempre l’Ucraina”.
Olmo, accompagnato dalla compagna di vita Angela Oliviero e da Lucio Ferrero (colonna portante della missione umanitaria insieme a Serena Rubini e Antonella Rossi), ha poi chiesto di firmare la camicia tipica dell’Ucraina.
“Perché è la prova che porterò a padre Slavik e Max che il mio impegno per gli uomini liberi è solo all’inizio”.
C’è poi stata la consegna, da parte del Lupo Bianco, di un po’ di terra di Bucha al dottor Giovanni Scarrone e al vice sindaco di Prarolo, Dario Caldera.
Perché proprio della terra? Perché è quella della tomba in cui è stata seppellita, in un giardino di Bucha, una ragazza di 14 anni uccisa dai russi.
“La martire senza nome che mi porterò sempre e per sempre nel mio cuore” dirà, mentre una lacrima bagnerà il suo viso, l’avvocato Olmo.
Nei prossimi giorni uscirà il libro ‘Il Vento della Libertà’.
Scritto da Matteo Gardelli, edito dalla tipografia Gallo, è l’istant book del viaggio compiuto dal Lupo Bianco e dalla sua delegazione.
Perché, come direbbe Cesare Pavese, “non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi”.
E quest’esperienza è ricca di istanti che hanno fatto, fanno e faranno la Storia.
Il libro costa 10 euro – il ricavato sarà devoluto in beneficenza – e si può già prenotare scrivendo a matteogardelli@gmail.com.
Redazione di Vercelli
Ecco i numeri dei biglietti estratto relativi alla Lotteria Hub Insieme – Estrazione del 27/05/2022
Premio Biglietto estratto Note
Computer portatile HP E 759
Sciarpa in cachemire E 624
Stola in cachemire – Tessitura di Crevacuore B 908
Altoparlante bluethoot JBLD 38 Premio già ritirato
Maglia da donna – negozio Miglino F 96 Premio già ritirato
Cintura da Uomo – negozio Miglino D 686
Linea di prodotti di bellezza – Dada MakeUp D 187
Apparecchio elettromedicale per aerosol – Farmacia Barreca E 535
Cassetta attrezzi B 997
Prodotto di bellezza – Farmacia Martelli D 102 Premio già ritirato
Buono acquisto euro 30,00 Ittica Giacobino D 320
Buono Sconto per trattamento estetico D 95
Romanzo “Ritorni” di Gandini Rosa D 973 Premio già ritirato
Romanzo “Ritorni” di Gandini Rosa B 568 Premio già ritirato
Buono Massaggio – Farmacia Barreca D 439
Buono Massaggio – Farmacia Barreca E 805 Premio già ritirato
Buono Massaggio – Farmacia Barreca B 474
Pulisci vetri per doccia – Interno 123 E 522
Sciarpa – Lanificio Colombo E 550 Premio già ritirato
Sciarpa – Lanificio Colombo E 211 Premio già ritirato
Zainetto militare – Rubinetterie Gessi A 726
Zainetto militare con rotelle – Rubinetterie Gessi F 181 Premio già ritirato
Porta pc – Rubinetterie Gessi A 336
I premi possono essere ritirati presso la sede dell’ITI Lirelli di Borgosesia, in via Lirelli 17, dal lunedì al venerdi dalle ore 9.00 alle ore 14.00.
Per informazioni e prenotazione ritiro tel. 0163-200127.
Redazione di Vercelli
Tra pochi giorni prende il via il Palio dei Rioni di Santhià, per la prima volta realizzato a giugno, anziché, come tradizione, a settembre.
Grande l’aspettativa da parte dei giovani del TAG, lo spazio aggregativo del Comune di Santhià animato dall’Associazione Itaca di Vercelli, che, in collaborazione con le realtà del territorio, organizzano l’evento.
Dopo l’edizione limitata dal Covid dello scorso anno, sarà l’occasione di riannodare i legami e ridare quel senso di comunità che tanto è mancato negli scorsi anni.
Tutto è pronto, non resta che partecipare: dal 4 al 12 giugno i rioni si contenderanno il Palio, cercando di sottrarlo al rione San Grato, vincitore dell’ultima edizione.
In questi giorni sui social è già partita la “gara di like” per l’assegnazione dei primi punti, ma sarà sabato 4 giugno alle 20, al Parco Durandi, il via ufficiale al torneo.
Verrà distribuita la panissa e la serata continuerà con il Dj set.
Le mascotte Ignazino e Agatina riconsegneranno il Palio e si partirà con la “caccia alla carriola” per tutto il paese.
Il fitto calendario prevede i tornei di briscola, scopone scientifico, scacchi lampo, pinnacolo, calcetto, pallavolo, bocce, beer pong, padel, ping pong, nonno slot, calciobalilla umano e tiro alla fune. Inoltre, i rioni si sfideranno in una grande gare che prevede sfide atletiche e un grande gioco con prove divertenti adatte a tutti.
Come sempre si prevede grande partecipazione alle serate della sfida Trivial e dell’ormai mitico Santhià’s got talent con miss e mister rione.
Quest’anno la gara di velocità relativa al cibo vedrà i rappresentanti dei rioni ingurgitare una scodellona di latte e cereali.
La conclusione, simbolo del palio, sarà la gara delle carriole.
Dopo 9 giorni di ardente competizione, ci si ritroverà a festeggiare tutti insieme con la cena finale al Parco Durandi.
“Siamo molto contenti di poter contare su un appuntamento di festa ormai entrato nella tradizione della nostra Città. È un evento che parte dai giovani del TAG ma coinvolge tutta la comunità e per questo siamo felici di poter supportare queste giornate di festa, giochi, divertimenti e sorrisi” commentano concordi il Sindaco Ariotti e il Vice Sindaco Beccaro.
“È importante per l’Amministrazione Comunale sostenere eventi come il Palio, organizzato da ragazzi volenterosi e dinamici, con il supporto dall’associazione Itaca di Vercelli; trasmettono positività e voglia di impegnarsi in un progetto di coinvolgimento dell’intera Città, dal bambino all’anziano, senza distinzioni. Sono loro che per primi esprimono attaccamento a questo evento, creando dei sani momenti di aggregazione e divertimento fra i concittadini, non solo durante i momenti dei giochi ma anche coinvolgendo i membri stessi nelle fasi iniziali di progettazione dell’evento” commenta la consigliera con delega alle Politiche Giovanili Manchovas.
Redazione di Vercelli