VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Finalmente sono tornate le gite all’UniTre di Crescentino.

Mercoledì 13 aprile, il Gruppo Crescentinese accompagnato dall’Assessore alla Cultura Antonella Dassano è stato in visita ai caffè storici di Torino.

Tante le curiosità relative a questi storici caffè, che si sono scoperte grazie ad una guida specializzata.

La bella giornata è terminata con una gustosa merenda.

Redazione di Vercelli

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Con il mese di aprile sono ripartiti gli appuntamenti del progetto Il Monferrato: dalla vigna al bicchiere, organizzato dalla Delegazione di Casale Monferrato dell’Associazione Italiana Sommelier, guidata da Daniele Guaschino, con il patrocinio dell’Assessorato all’Agricoltura della Città di Casale Monferrato e la collaborazione del Consorzio di tutela dei vini Colline Monferrato Casalese.

L’obiettivo dell’interessante iniziativa è la formazione di un gruppo di appassionati che vogliano migliorare la conoscenza diretta dei vini e dei produttori del Monferrato casalese.

Le visite, aperte a chi ha iniziato il percorso formativo nel 2020, prevedono di entrare in vigna per scoprire i migliori cru con l’agronomo, in cantina per conoscere le varie tecniche di vinificazione con l’enologo e in azienda per comprenderne, attraverso la degustazione, la filosofia produttiva con il produttore.

Dopo la prima visita alla Cascina Faletta di Rosignano Monferrato di domenica, 3 aprile, il calendario prevede per domenica 24 aprile l’incontro con i responsabili della Tenuta San Sebastiano di Lu.

«Visti gli ottimi risultati, anche per il 2022 – ha sottolineato l’assessore Daniela Sapio – il Comune di Casale Monferrato è al fianco dell’Ais per supportare questo importante progetto di valorizzazione delle nostre eccellenze. A partire dalla prossima uscita, infatti, metteremo nuovamente a disposizione, grazie al Gruppo Stat, il pulmino che porterà i partecipanti nelle aziende che hanno aderito a Il Monferrato: dalla vigna al bicchiere».

Ed ecco le prossime date:
8 maggio: Marco Canato, Vignale Monferrato
15 maggio: Accornero, Vignale Monferrato
29 maggio: Vicara, Rosignano Monferrato
26 giugno: Cantine Valpane, Ozzano Monferrato
24 luglio: Gasparda, Olivola
31 luglio: Tenuta Tenaglia, Serralunga di Crea

Redazione di Vercelli

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La Cappella Musicale della Cattedrale, in formazione solistica, terrà un concerto dal titolo Marenzio ritrovato.

Inediti e sorprese tra le carte dell’Archivio Capitolare di Vercelli il 23 aprile alle ore 21 nella Cappella del Seminario Arcivescovile di Vercelli (p.zza Sant’Eusebio 10), con musiche sacre di Luca Marenzio (1553-1599)  a otto e sei voci (ed alcune prime esecuzioni moderne), sotto la direzione del M° mons. Denis Silano.

Il concerto – finanziato dal Comune di Vercelli, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e dall’associazione Vercelli Viva e patrocinato dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, dalla Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e dall’Associazione Nazionale Direttori di Coro Italiani – rappresenta la prima tappa di un progetto mirato a portare alla conoscenza del pubblico alcune pagine, in parte inedite, del grande compositore del Cinquecento custodite nell’Archivio Capitolare di Vercelli, recentemente scoperte e studiate da Silano, Maestro di Cappella della Cattedrale di Vercelli.

Le tappe seguenti del Progetto Marenzio ritrovato vedranno:

1) l’esecuzione di queste e altre musiche marenziane a Milano l’8 maggio p.v., nell’ambito del Festival dell’Ascensione della Basilica di San Calimero e dell’assoc. Noema, e nella Cattedrale di Cracovia il 4 giugno p.v., in occasione del 25° anniversario della canonizzazione di Santa Edvige di Polonia, con il contributo del Capitolo della Cattedrale di Cracovia e dell’Istituto Italiano di Cultura;

2) la pubblicazione dell’edizione critica presso la Libreria Musicale Italiana (LIM), curata da don Denis Silano;

3) l’incisione discografica pubblicata dall’etichetta Dynamic, alla fine di luglio prossimo, realizzata dalla stessa formazione solistica della Cappella Musicale.

L’ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento dei posti, con obbligo di green pass e mascherina.

Per informazioni: cappellamusicalevercelli@gmail.com

Redazione di Vercelli

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Si dice Provincia Style.

Perché pare proprio che molte cose apparentemente bisognose di un approfondimento di merito, siano date pressochè come scontate, nell’ambiente professionale e politico da qualche tempo venutosi a creare in Via San Cristoforo a Vercelli.

Dando per acquisita la buona fede di tutti (perché così dev’essere fino a prova del contrario) bisogna rilevare, quanto meno a livello “fotografico”, come, quello di affidare incarichi di lavoro retribuiti anche molto bene a persone del proprio entourage sia cosa ormai diffusa.

L’ultimo dei fatti che si segnalano riguarda due dipendenti della Provincia, entrambi titolari di incarichi “esterni” di lavoro al Covevar, il Consorzio obbligatorio per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Ma andiamo con ordine.

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Sappiamo che il Consorzio (insieme all’Azienda Farmaceutica di Vercelli) da tempo è al centro di tante attenzioni politiche ed amministrative, perché, invece di assumere proprio Personale direttivo, pare preferisca avvalersi di Tecnici “prestati” da altre Pubbliche Amministrazioni.

I casi sono noti e spesso trattati anche in Aula Consiliare al Comune di Vercelli.

Il Segretario Generale di Palazzo Civico, Dott. Fausto Pavia, è Segretario del Covevar: incarico al di fuori dell’orario di lavoro, con retribuzione “a parte”, di circa 20 mila euro l’anno lordi.

La direzione finanziaria dello stesso Consorzio affidata al Dirigente di settore del Comune Capoluogo, Dott. Silvano Ardizzone, più o meno con le stesse modalità ed importo.

La responsabilità Tecnica di Via Carducci è, invece, da tempo assegnata all’Ing. Marco Acerbo, fino a qualche tempo fa “Posizione Organizzativa” presso l’Amministrazione Provinciale di Vercelli ed ora Dirigente all’ex Collegio dei Barnabiti.

Incarichi, tutti, naturalmente autorizzati tempo per tempo dalle Amministrazioni di appartenenza.

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Da molti anni, come abbiamo visto poco sopra, pare che né il Covevar, né l’Azienda Farmaceutica di Vercelli, riescano, sempre che lo vogliano, a dotarsi di proprio Personale dirigente.

Ma questo, almeno per il caso che occupa oggi, è ancora un altro problema, che qualcuno, un giorno o l’altro, forse affronterà.

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Oggi bisogna parlare di quella che potrebbe guardarsi come una “evoluzione” di questa consuetudine.

Di che si tratta?

Presto detto.

Accade che, al Covevar, nell’esercizio della propria funzione di responsabile tecnico, Marco Acerbo abbia manifestato l ‘esigenza di avvalersi di Personale di supporto, Personale molto qualificato.

Quando queste figure mancano all’interno dell’Ente (in questo caso, appunto, il Covevar) si guarda al di fuori, eventualmente tra i Tecnici di altre Amministrazioni.

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Ed è appunto uno di questi incarichi “accessori” ad avere causato l’inarcarsi di qualche sopracciglio.

In pratica, cosa sarebbe successo?

Un giorno (siamo nel 2020, a gennaio), proprio Acerbo, nella sua qualità di Dirigente Covevar, affida un incarico professionale a due figure, entrambe dipendenti della Provincia.

Il Dirigente, con determinazione n.3 del gennaio 2020, affida a Personale dell’Amministrazione Provinciale (da cui lui stesso proviene) due incarichi professionali.

Per chiarezza, ecco l’Atto integrale, cliccando qui.

Uno retribuito con una somma considerevole: circa 16 mila euro l’anno e l’altro con un impegno economico molto minore.

La destinataria della maggior somma è la Geom. Rachele Mantovani, che in molti a Vercelli conoscono anche come candidata alle ultime elezioni amministrative, nella lista di Forza Italia.

Ma – osservano i critici – Acerbo ha affidato l’incarico ad una persona che, nella vita di tutti i giorni, risiede al proprio stesso indirizzo.

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Questa decisione, come visto, è assunta dal Covevar.

L’incarico non avrebbe avuto seguito operativo, se in Provincia (l’Amministrazione dalla quale dipende anche Mantovani) qualcuno non l’avesse autorizzato.

E questo qualcuno sarebbe stato lo stesso Acerbo, ma questa volta nella sua qualità di Posizione Organizzativa (cioè “capo”) dello stesso Settore nel quale lavora la stessa Mantovani, il 30 dicembre 2019.

Cioè, come pare, prima e preliminarmente, all’Atto.

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Naturalmente, come abbiamo visto, tutto ciò deve essere considerato regolare, fino a prova del contrario.

Così come c’è chi è convinto che sia lecito coltivare, in proposito, aspettative di chiarimenti.

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Una “convivenza” che è possibile.

Ma non è ancora possibile mettere alla porta questo compagno di strada, di vita.

Perché la Sclerosi Multipla, quando decide di stare con te, entra nella tua vita e ci resta.

Molte cose si possono dire a proposito di questa sindrome e soltanto chi ha avuto la possibilità di incontrare persone che la portano con sé, può dire come ci voglia tanto coraggio, pazienza, aiuto da parte di chi ti sta vicino, per contenere l’ospite entro spazi che non gli permettano di diventare del tutto il protagonista delle tue giornate.

La Scienza non ha ancora, nemmeno oggi, la meglio contro questa patologia neurologica che si insinua nel più riposto tra i luoghi vitali della nostra fisiologia, come fosse la cabina di regìa: i tessuti e le cellule del sistema nervoso centrale.

Noi profani possiamo fare soltanto una cosa: aiutare e sostenere la ricerca.

Aiutare e sostenere le Associazioni di Volontariato sanitario che, a loro volta, con molteplici iniziative e forme di assistenza, rendono migliore la vita delle persone che “convivono” con la sclerosi a placche.

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Ecco perché dobbiamo essere due volte riconoscenti a Flavio Ardissone, per questa iniziativa.

Un libro su come la Decima Musa ha intrecciato i propri percorsi con quelli della vita vercellese, negli ultimi 50 anni.

Percorsi traguardati soprattutto dal punto di vista degli “Operatori”, cioè di coloro che i film hanno avuto il compito di proiettarli nella sale cinematografiche cittadine, quando ancora uscire per andare “al cine” era un avvenimento, un appuntamento, un’occasione e una festa.

Oggi i vari Netflix hanno cambiato anche questo mondo o, forse, sono arrivati a dominare il mercato proprio perché questo mondo è cambiato ed il declino delle sale cinematografiche si era già iniziato, con la dissociazione tra prodotto artistico e luogo fisico dove il prodotto potesse diventare fruibile al pubblico.

Ma questi sono problemi che stanno prima e vanno oltre la realtà vercellese.

Ai vercellesi di oggi e, soprattutto, di domani, interessa ed interesserà sapere, anche dal punto di vista storico, ma soprattutto da quello della ricerca sociale, per conoscere come siano vissuti i loro genitori e nonni e, insomma, chi venne prima, cosa abbiano voluto dire ed essere i “cinematografari” di una città che da sempre ha respirato e fatto cultura.

E proprio questo libro di Flavio Ardissone racconta di un fenomeno (ormai) storico, ma sempre vivo dal punto di vista delle suggestioni sociali e – per molti che hanno il capello grigio – dei ricordi i quali, perché no?!, anch’essi hanno dignità di essere e fare parte dei vissuti, senza nessun reducismo, forse con qualche concessione all’amarcord, ma rinunciando alla tentazione di ridurre tutto all’agiografia dei bei tempi andati.

Ma un merito ulteriore di questo libro (realizzato anche con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli) è che, il ricavato dalla vendita delle (speriamo, tante) copie, sarà devoluto alla sezione vercellese della Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

Un contributo concreto per migliorare la vita di tante persone e per sostenere la ricerca, che è l’unica strada possibile per conquistare quella conoscenza necessaria a sconfiggere la malattia.

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Finalmente dopo la sosta del 2020, causata dalla pandemia, riparte alla grande il Carnevalone di Borgosesia.

In una insolita ed inedita cornice primaverile i carri e le mascherate torneranno a farla da padrone fra le piazze e le vie del Borgo.

Dopo il preludio di febbraio, con le poche manifestazioni che è stato possibile svolgere, ma di grande impatto emotivo, quali la consegna delle chiavi, la “busecca in piazza”, l’”Oggi mi vesto come mi pare” dedicato ai bambini, le visite delle Maschere alle scuole e la vendita del “casù”, ritornano le manifestazioni più grandiose e sentite.

E Peru Magunella e Gin Fiammàa accoglieranno tutti coloro che vorranno festeggiare in piazza o all’interno del Teatro Pro Loco, dove si terrà il XVII Magunella Bierfest ed una splendida veglia mascherata, perché la voglia di fare carnevale non è svanita, ma anzi, aspetta solo di esplodere!!!!.

E non dimentichiamo l’aspetto culturale e benefico con una serata speciale dedicata alla raccolta fondi da devolvere, grazie all’iniziativa della Fondazione Valsesia e della Caritas di Novara, alle popolazioni Ucraine oggi più che mai bisognose di aiuti. Ed il Comitato non si tira indietro: con l’1+1 raddoppierà il ricavato della serata per rendere ancora più cospicua la donazione.

In attesa naturalmente della prossima edizione che speriamo possa essere finalmente “normale”, nel periodo corretto, senza più preoccupazioni ed in pace

Calendario manifestazioni

Venerdì 6 – sabato 7 – domenica 8 maggio:

Teatro Pro Loco: Peru e Gin con Newform S.p.A. e Agriturismo La Burla presentano la XVII edizione del “Magunella bierfest”;

Orari di apertura: venerdì e sabato ore20.00 – ore 2.00, domenica ore 20 – ore 24.00;

Spettacoli:

Venerdì: si balla con i “Mascalzoni latini”; a seguire DJ Bellafà;

Sabato: live show con la “Rufus Band”; a seguire DJ Delpo

Specialità enogastronomiche a tutte le ore: stinchi e crauti, wurstel e patate, porchetta e brezel, pollo allo spiedo e strudel, innaffiati da boccali di birra;

Ingresso gratuito.

Domenica 8 maggio:

Piazza Mazzini ore 15.00: Primo Corso mascherato con la partecipazione di carri allegorici, mascherate a piedi, bande musicali; Parteciperanno le Maschere piemontesi e italiane;

Ingresso gratuito;

Presentano Andrea Petrarca e Giovanni Regis.

Martedì 10 maggio:

Teatro Pro Loco ore 21.00: in collaborazione con Fondazione Valsesia: “Seugn…, Speransi…, Ricord…”: Renato Longato, il Gruppo Folcloristico “Città di Borgosesia” e i Menestrelli del Peru daranno vita ad uno spettacolo di musica, filmati e racconti all’insegna della tradizione carnevalesca borgosesiana;

ingresso ad offerta libera;

il ricavato sarà interamente devoluto al progetto “Valsesia x Ucraina” di Fondazione Valsesia e Caritas Novara, per un aiuto concreto ai profughi ucraini giunti nel nostro territorio;

il Comitato collaborerà attivamente con l’iniziativa 1+1: ogni euro raccolto sarà raddoppiato dall’organizzazione, per un aiuto ancora più tangibile.

mercoledì 11 – venerdì 13 maggio:

Teatro Pro Loco: Peru e Gin con Newform S.p.A. e Agriturismo La Burla presentano la XVII edizione del “Magunella bierfest”;

Orari di apertura: mercoledì ore 20.00 – ore 24.00, venerdì ore 20 – ore 2.00;

Spettacoli:

Mercoledì: a tutto live con la “Juke Box Band”;

Venerdì: tutti a ballare con gli “Echo”; a seguire DJ Rufus

Specialità enogastronomiche a tutte le ore: stinchi e crauti, wurstel e patate, porchetta e brezel, pollo allo spiedo e strudel, innaffiati da boccali di birra;

Ingresso gratuito.

Sabato 14 maggio:

Piazza Mazzini ore 21.00: Secondo Corso mascherato con la partecipazione di carri allegorici, mascherate a piedi, bande musicali; Spettacolare sfilata notturna con i carri illuminati;

Ingresso gratuito;

Presentano Andrea Petrarca e Marco Schena.

Sabato 14 maggio:

Teatro Pro Loco ore 23.00: a conclusione di una giornata molto intensa e particolare, Veglionissimo mascherato – Spring party con la partecipazione straordinaria, direttamente da “Remember Le Cave”, di Fazza Dj e DJ Comix; premi alle migliori maschere;

Ingresso € 12

Domenica 15 maggio:

Piazza Mazzini ore 15: Terzo Corso mascherato con la partecipazione di carri allegorici, mascherate a piedi, bande musicali; Ingresso gratuito;

Assegnazione del “Palio dei Rioni” tra: Rione Cravo, Rione Fornace, Comitato I Mola Mai, Rione Montrigone, Rione Valbusaga;

Assegnazione del “Minipalio delle Mascherate” tra: Rione Agnona, Rione Bettole, E-Le-Menti dal Borg, Matai dla Buca Cauda, i Tiratardi;

Assegnazione premio speciale “Giacomo Baldo”; Ø Presenta Andrea Petrarca.

Iniziative particolari lotteria di Borgosesia: Sono già in vendita in questi giorni i biglietti della Lotteria di Borgosesia.

Ben sedicimila tagliandi per un montepremi altissimo come non mai.

Favolosi premi quali fantastici viaggi in collaborazione con l’agenzia “Tursiope Viaggi” di Borgosesia in via XX Settembre, e a numerosi altri premi.

Il ricavato è componente fondamentale per permettere l’ingresso gratuito alle sfilate. L’estrazione avverrà il giorno 20 maggio 2022.

Prenotazione cene

Come gli anni passati, la partecipazione agli eventi presso il Teatro Pro Loco sono limitati ad un numero prestabilito di partecipanti; sarà possibile la prenotazione per le cene al Bierfest telefonando al Comitato al tel. 3287596719.

Redazione di Vercelli

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Seconda vittoria consecutiva in Coppa del Mondo di scherma paralimpica per Andreea Mogos, che continua il suo momento magico nella tappa brasiliana di São Paulo, andando a conquistare il successo nella sciabola dopo quello ottenuto due giorni prima nel fioretto.

La schermitrice piemontese tesserata per le Fiamme Oro e di base alla società Lame Rotanti, ha conquistato la vittoria grazie al nettissimo successo per 15-3 nella finale contro la coreana Hyo Kyeong Kwon.

Mogos era approdata alla finale superando un’altra coreana, Seung Ri Shin, col punteggio di 15-8 nelle 16, la spagnola Judith Rodriguez Menendez per 15-9 ai quarti e la georgiana Nino Tibilashvili per 15-10 in semifinale.

Coppa del Mondo Paralimpica – Siabola Femminile CAT. ASan Paolo (BRA), 16 aprile

Finale

Mogos (ITA) b. Kwon (Kor) 15-3

Semifinali

Mogos (ITA) b. Tibilashvili (Geo) 15-10

Kwon (Kor) b. Vide (Fra) 15-14

Quarti

Tibilashvili (Geo) b. Trigilia (ITA) 15-6

Mogos (ITA) b. Rodriguez Menendez (Esp) 15-9

Vide (Fra) b. Zadishvili (Geo) 15-14

Kwon (Kor) b. Collis (Gbr) 15-8

Tabellone dei 16

Mogos (ITA) b. Shin (Kor) 15-8

Triglia (ITA) b. Garrido (Esp) 15-3

Fase a gironi

Andreea Mogos: 5 vittorie, 1 sconfitta

Loredana Trigilia: 3 vittorie, 2 sconfitte

Classifica (20): 1. Andreea Mogos (ITA), 2. Hyo Kyeong Kwon (Kor), 3. Nino Tibilashvili (Geo), 3. Brianna Vide

(Fra), 5. Gemma Collins (Gbr), 6. Gvantsa Zadishvili (Geo), 7. Loredana Trigilia (ITA), 8. Judith Rodriguez

Menendez (Esp)

Redazione di Vercelli

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Un momento di conoscenza e scambio con la popolazione locale per ascoltare, comprendere e trovare insieme un efficiente modello operativo per il nosocomio valsesiano.

Questo l’obiettivo dell’incontro organizzato sabato 23 aprile alle ore 10.00, a Borgosesia in Piazza Mazzini, da CGIL, CISL e UIL che hanno intenzione di trovare risposte alle numerose esigenze rimaste inevase del territorio.

Da sempre, infatti, CGIL CISL UIL ritengono essenziale la difesa della salute pubblica tramite un sistema sanitario universale, diritto costituzionalmente garantito nell’interesse di tutti. Un impegno nella salvaguardia della salute pubblica che diventa ancora più essenziale in un contesto come quello attuale, dopo di due anni di pandemia, nonché elemento fondamentale per la ripresa economica del territorio e dell’intero Paese.

Per queste ragioni, consci delle difficoltà a reperire professionisti sanitari specializzati, da tempo le OOSS chiedono alla Regione, alle Direzioni delle ASL che si sono succedute in questi anni, una programmazione e investimenti di medio-lungo periodo, idonei a garantire i fabbisogni di personale per il mantenimento dei servizi esistenti nel nosocomio Valsesiano.

Il funzionamento e il futuro dell’Ospedale S.S. Pietro e Paolo di Borgosesia hanno già più volte visto ridurre le proprie capacità d’intervento, puntualmente criticate e contrastate dalle OO.SS.

I reparti son stati lasciati nelle mani di medici non strutturati: così è successo per il Punto Nascita, Pediatria, Anestesia, Pronto Soccorso, Radiologia.

E ora la storia si ripete, riducendo e limitando il servizio di cardiologia: una scelta che avrà conseguenze sull’intera struttura ospedaliera, destinata a diventare un “maxi- ambulatorio” non in grado di gestire i pazienti acuti, dove il fattore tempo non può essere eluso senza contare che, con questi presupposti, è impensabile l’apertura di nuovi reparti, come quello più volte annunciato di Rianimazione.

Un quadro di forte preoccupazione che tocca anche il Pronto Soccorso che rischia, da una parte di diventare un mero centro di smistamento di pazienti e ambulanze e, dall’altra, una struttura non più sicura per cittadini e operatori sanitari.

Per queste ragioni, CGIL CISL UIL invitano tutta la cittadinanza che ha a cuore il funzionamento di un servizio sanitario essenziale per il territorio valsesiano a presenziare attivamente al presidio di sabato mattino 23 p.v. per condividere una rivendicazione che appartiene a tutta la comunità locale, e non solo.

Redazione di Vercelli

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(marilisa frison) – Il cielo è luminoso, il sole è alto, le campane dopo giorni di silenzio suonano festose, il richiamo è forte, è la domenica delle domeniche, colui che era morto è risorto regalando speranza per una nuova vita stupefacente.

Il sepolcro è vuoto, l’assemblea è nutrita, si festeggia la vita che vince la morte, mai era successo prima. Ecco perché davanti all’altare maggiore campeggia il quadro di Giovanni e Pietro che corrono verso Gesù.

In questa domenica di Pasqua, non si festeggia solo la rinascita, ma anche l’amore. Nei primi banchi in abiti eleganti Peppino Bin e Angela Trotta, festeggiano i loro cinquant’anni d’amore, le nozze d’oro.

Arriva a noi un annuncio questa mattina, come arriva ai discepoli amati e cari al Signore – questo dice il parroco don Maggioni nell’omelia di Pasqua – un annuncio di risurrezione, una luce che fende il buio. Cosa significa risorgere nel Signore? Ce lo dice San Paolo nella lettera ai Colossesi: se siete risorti in Cristo cercate le cose di lassù!

Volgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle sulla terra.

Procuratevi tesori in cielo, non vivete più per proteggere i tesori che avete sulla terra, ma usateli per guadagnarvi il cielo.

La guerra che tanta eco sta facendo nelle nostre orecchie, è fatta fondamentalmente per difendere gli averi di quaggiù, energia, potere, dominio, per questo c’è questa guerra, è una guerra che può diventare devastante – ammonisce il sacerdote e prosegue – Oggi, sulle prime pagine di quasi tutti i giornali è scritto che solo il Papa è rimasto a invocare la pace.

Chi risorge con Cristo è colui che è pronto a mettere a disposizione la sua vita per difendere i valori eterni che ci introducono e ci fan far parte della vita eterna fin da ora, quali: la pace, l’amore, la fratellanza e per essi si è disposti ad andare contro a tutte le logiche terrene. Cerchiamo le cose di lassù come ci insegna San Paolo”.

Prima della benedizione finale, il sacerdote invita Peppino Angela e i familiari sull’altare per rinnovare la promessa matrimoniale con la benedizione degli anelli, dicendo loro: che tutti i sacrifici fatti l’uno per l’altro e per la famiglia, sono tutto l’oro curato in cielo e questo è l’oro che conta per Dio, le nozze d’oro, i cinquant’anni insieme, per volersi bene, per amore.

Un caloroso applauso dell’assemblea ha concluso l’emozionate e toccante cerimonia che don Patrizio ha riservato agli sposi, dall’aspetto giovanile, in un giorno speciale. (Tutto visibile nell’allegato video).

Auguri a Peppino e ad Angela, da parte di tutta la comunità trinese, per ancora una gioiosa lunga vita insieme e buona festa!

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(marilisa frison) – Nel cortile della parrocchia San Bartolomeo arde il fuoco, siamo giunti alla serata conclusiva, la Veglia pasquale, l’attesa sta per finire, tutto è pronto, si procede con la benedizione del fuoco, a cui si attinge per accendere il Cero pasquale. In processione il Cero Pasquale fa il suo ingresso in una chiesa buia e al suo passaggio tutto si illumina, tutto prende vita, oggi la vita ha vinto la morte, Gloria al Signore!

La luce ha portato la bellezza, ci ha fatto riscoprire un altare non più spoglio, freddo, ma caldo, accogliente, con fiori e tovaglie bianche, impeccabili e finemente ricamate, tutto è mutato, un incanto!

“La luce del Cero pasquale rappresenta il Vangelo e noi vogliamo che questa luce illumini ogni nostro passo” – Queste le parole di don Maggioni prima di annunciare il Preconio Pasquale.

È una lunga celebrazione, ma molto suggestiva, il canto del “Gloria” annuncia che Gesù è risorto, tutti sono molto attenti, il sacerdote è carismatico, l’omelia toccante: “Questa è la messa delle messe e domani è la domenica delle domeniche, questo è il periodo più importante di tutto l’anno. – E ispirandosi alle letture – Siamo di fronte alla forza della verità della nostra fede. Voi credete o non credete che è stato Dio a creare il mondo? Che Dio è il creatore? Dietro l’inizio di tutto c’è il caso o Dio? Chi ha fede sa che dietro a tutto c’ė Dio, è lui che ci ha messo nella nostra famiglia, ci ha fatto incontrare una certa persona e non il caso, è lui che ci ha messo lì dove siamo. Il Signore ci guida ed è il regista della nostra vita e la disegna. Gesù è vivo, questo è il messaggio di questa Veglia Pasquale, per questo davanti all’altare c’è il quadro di Pietro e Giovanni, perché Pietro appena sente queste parole corre a cercarlo [….].

A seguire la benedizione dell’acqua e di tutti i presenti, nel mentre il coro cantava “Ecco l’acqua”.

Ed in fine la benedizione solenne a capo chino e l’invito in casa parrocchiale per far festa insieme hanno chiuso il Triduo Pasquale in bellezza.

Dopo una fetta di colomba e un Brindisi ognuno ha fatto ritorno alla propria casa.

Da non perdere il video allegato.

Buona Pasqua a tutti!

Gesù è risorto, è risorto veramente!

Posted in Pagine di Fede