Mese: Aprile 2022
Vini PIWI (Varietà Resistenti alle Malattie Fungine) al centro del prossimo incontro organizzato da Onav Alessandria (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) in collaborazione col Consorzio di tutela vini delle Colline del Monferrato Casalese e il patrocinio della Città di Casale Monferrato in programma giovedì 12 maggio (ore 20,30) presso la Cappella del Castello del Monferrato di Casale Monferrato (piazza Castello).
Una serata tematica per conoscerne storia, caratteristiche e potenzialità nonché le curiosità e gli impatti sulle produzioni derivanti dalle nuove varietà iscritte al Registro Nazionale delle Varietà Autorizzate. Non OGM, dunque, ma particolari incroci per polline tra viti europee e/o asiatiche e/o americane, originanti nuove varietà a bacca rossa e bacca bianca, che mantengono caratteristiche di colore, profumo e gusto del tutto simili alle varietà di origine e, in alcuni casi, anche distanti ma di particolare interesse.
Trattasi di varietà che necessitano minori trattamenti fungini e, per tanto, di alta qualità/pregio anche dal punto di vista ambientale.
Sotto la guida del Direttore Nazionale Onav Francesco Iacono, verranno illustrate e degustate alcune produzioni Piwi, per scoprirne caratteristiche e potenzialità.
Posti limitati.
Quota di partecipazione soci euro 30.
Prenotazioni: alessandria@onav.it.
Per i non soci contattare il numero 335 6509953 oppure scrivere a: alessandria@onav.it .
Redazione di Vercelli
Dagli Atti degli Apostoli, Cap. 5, 12 – 16
Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.
Dal Salmo 117
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.
Dal Libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo, Cap. 1, 9 – 11.12 – 13.17.19
Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese».
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».
Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 20, 19 – 31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
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UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA
Credi con semplicità!
(At 5,12-16; Sal 117; Ap 1,9-11.12-13.17-19; Gv 20,19-31)
La domenica è il giorno del Signore, giorno che Lui stesso ha preparato perché è l’inizio e la mèta di tutta la creazione. E’il primo giorno della settimana: qui inizia l’oggi e il domani. Noi siamo giunti alla seconda domenica. Ma non esiste una sola domenica? Il primo ad averla vissuta per la gioia del passaggio (pasqua) dalla morte alla vita è stato proprio Gesù! Lui ha visto l’alba di quel giorno nuovo preparato da Dio Padre. Ora è un dono per ognuno di noi. Ecco perché nasce il bisogno di fare memoria di domenica in domenica di quell’unica e sola domenica a cui siamo invitati! In dono riceviamo di poter entrare in quest’unico giorno, tra migliaia di giorni che compongono la nostra esistenza. Eppure ne esiste soltanto uno in tutta la nostra vita per cui vale la pena ora di cercare, pregare, vivere, sperare, lottare, aspettare e costruire. E’ il giorno che appartiene a Dio; tutti gli altri sono nostri, ma uno solo ha realmente valore, come una perla nascosta tra tutte quelle del nostro scrigno. Nessuno si stupisca, perciò, se molti fratelli e sorelle a Pasqua non sanno gioire e non vedono la luce del Risorto, ma faticano a credere, proprio come il discepolo Tommaso. Questi fratelli vogliono credere, e credono già come possono. Ma vorrebbero che ciò che la Chiesa annuncia loro sia la loro stessa esperienza! Qual è la bella e sconvolgente notizia che turba gli animi? Una sola parola: «Abbiamo visto il Signore Gesù! E’ vivo ed è in mezzo a noi!» Chi può diffondere un simile messaggio? Solo chi è testimone di un fatto a lui realmente accaduto. Anche Tommaso crede nel Maestro come gli altri. Ma Tommaso non ha visto quello che loro hanno detto di aver visto: questo lo tormenta! Tommaso non lo vede, non lo sente, eppure non smette di cercarlo con sincerità e caparbietà. Raccoglie perfino testimonianze tra i romani convertiti, quei soldati che furono a guardia del sepolcro, che ora è spalancato e vuoto. Tommaso, a differenza di chi è stato reso credente, vede solo una tomba profanata. Perciò i suoi amici lo esortano a non dimenticare le parole che Gesù diceva loro promettendo che sarebbe ritornato e lo avrebbero visto. Lo stesso Tommaso chiese a Gesù come mai egli avesse scelto di manifestarsi ai discepoli e non al mondo! Ma ora Tommaso non ricorda più quel suo giorno, né la risposta di Gesù: «Mi rivelerò a quelli che mi amano e ascoltano la mia voce» (Gv14,23). Tommaso non può vedere il Risorto perché ha dimenticato la promessa. Senza far memoria, pian piano anche la fede viene meno, e senza fede alla fine viene meno anche il cuore! Tommaso perse la fede e con essa anche i suoi reali sentimenti. Tale smarrimento infine lo gettò nella confusione del dubbio, tanto da fargli vedere come reale, prima la folle pretesa della propria fede, poi la disperazione del proprio buio! Gesù non abbandonò Tommaso quando si accorse di aver bisogno di perdono per aver diffidato: e allora vide la Sua misericordia sul volto di pace dei suoi amici ritrovati.
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza
Un bellissimo “loft”, cioè un immobile già adibito ad usi industriali, che viene sapientemente ristrutturato e poi destinato ad altri impieghi.
Come quello al civico 18 di Via Tagliamento a Santhià, che ora ospita un grande e luminoso Ambulatorio Veterinario, inaugurato oggi, 23 aprile, dalla titolare, la Dottoressa Kassandra Cianflone.
Dopo la laurea, nel 2016, sei anni di esperienza ed ora il salto di qualità in questi locali che si preparano ad accogliere i piccoli animali, pazienti che saranno trattati non soltanto con cura, amore e professionalità, ma con l’ausilio di attrezzature e macchinari davvero all’avanguardia.
Un esempio per tutti: la diagnostica rx per immagini, che si avvale di un sofisticato sistema di connettività, idoneo a trasmettere quelle che non saranno più “lastre”, ma messaggi digitali da custodire o inviare come files.
Ma è la stessa Dottoressa Cianflone a raccontare nel nostro video tutto ciò che lo Studio può offrire.
Il taglio del nastro alla presenza del Presidente Ascom di Santhià, Fabrizio Pistono.
Lo Studio risponde al numero telefonico 391 3620895.
Domenica 24 aprile alle ore 12 Santi Battesimi di Diego ed Eliseo.
Lunedì 25 Festa della Liberazione. Santa Messa al Cimitero alle 10.30. (Non sarà celebrata la S.Messa delle 18.)
Mercoledi 27 alle 13.15 Santo Rosario per la Pace in Ucraina.
Giovedì 28 Adorazione Eucaristica alle ore 21 in Chiesa Abbaziale.
Sabato 30 Sacramento della Confessione in Casa Parrocchiale dalle 15 alle 16.30.
Domenica 1 inizia il Mese di Maggio. Nella Santa Messa delle 10.30 la Consacrazione della Parrocchia a Maria.
Don Antonio è disponibile per la Benedizione delle famiglie. Chiamarlo al 339 596 0130.
Redazione di Vercelli
Sanremese-Bra 1-1
Pont Donnaz-Asti 2-2
Fossano-Chieri 1-2
La classifica
Novara 72
Sanremese 70*
Casale 55
Derthona 53
Città di Varese 50
Bra 49*
Sestri Levante 46
Gozzano 45
Borgosesia 45
Chieri 48*
Caronnese 44
Vado 43
Ligorna 42
Pont Donnaz 41*
Asti 40*
RG Ticino 38
Fossano 37*
Imperia 29
Lavagnese 26
Saluzzo 18
* una partita in più
Redazione di Vercelli
I carabinieri della Stazione di Crescentino hanno arrestato una giovane per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
L’altra notte, una pattuglia della stazione di Crescentino, durante l’esecuzione di un servizio perlustrativo teso a prevenire i reati contro il patrimonio, transitando sulla zona industriale, ha notato la presenza di un’utilitaria appartata con a bordo quattro giovani.
Il conducente del veicolo, accortosi dell’auto dei carabinieri ha tentato di allontanarsi, ma è ststo subito bloccato.
A bordo sono state identificate due coppie di ragazzi provenienti dalla provincia di Bergamo.
I quattro risultavano annoverare precedenti per detenzione di stupefacenti ed erano molto agitati e questo lasciava presumere che potessero occultare delle sostanze stupefacenti.
Accompagnati in caserma sono stati sottoposti a perquisizione personale, rinvenendo alcune dosi di hashish e cocaina in possesso di tre di loro (sequestrate).
Nel confronti, tuttavia, di una delle due ragazze, sono state rinvenute sette dosi di amfetamina nonchè alcune di hashish (tutto sequestrato).
La ragazza 22 enne è stata dichiarata in stato di arresto ed al termine delle formalità veniva associata alla casa circondariale di Vercelli, su disposizione del PM della Procura.
Gli altri 3 ragazzi sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori di stupefacenti a scopo non terapeutico.
I successivi accertamenti hanno permesso di stabilire che il gruppo di bergamaschi era diretto a Torino ove nella periferia della città si stava svolgendo un rave party e che a Crescentino, stavano verosimilmente attendendo l’arrivo di altri ragazzi per poi raggiungere il capoluogo regionale.
Redazione di Vercelli
Per affrontare la grave crisi umanitaria che si è venuta a creare in seguito alla guerra in Ucraina e sostenere la popolazione civile duramente colpita, l’ITI G. C. Faccio di Vercelli ha promosso una raccolta di generi di prima necessità.
Su proposta di alcuni docenti e con la collaborazione dell’Emporio della solidarietà della Caritas diocesana, è stato istituito un punto di raccolta nell’Istituto.
L’iniziativa si è svolta dal 21 al 31 di marzo e in molti, tra docenti e studenti, hanno risposto all’appello.
“Ci è sembrato doveroso fare qualcosa di concreto in questa drammatica situazione – spiega la Dirigente scolastica prof.ssa Cinzia Ferrara – per dimostrare la nostra solidarietà alla popolazione ucraina colpita”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa – ha detto il prof. Arcudi che ha personalmente gestito il progetto – e che ci hanno permesso di raggiungere un ottimo risultato: sono stati raccolti nove scatoloni di prodotti alimentari e per l’igiene personale per bambini e adulti”.
I beni raccolti saranno affidati alla Caritas di Vercelli che ne curerà la distribuzione ai profughi.
Oltre alla raccolta di beni di prima necessità, l’Istituto ha in programma alcuni incontri per far comprendere agli studenti lo sviluppo della guerra e conoscere i principi del diritto umanitario a tutela dei profughi.
Redazione di Vercelli
L’evento “Dies Romanvs” in programma per domenica 24 aprile èm stato rimandato a domenica 1 maggio a causa maltempo.
Gli orari della giornata rimarranno invariati così come le attività indicate.
Info e prenotazioni
e-mail: info@museostoricoromagnano.it
tel: 3421631245
Redazione di Vercelli
Ultimo appuntamento, sabato 30 aprile alle ore 21,00 nella Basilica di S. Andrea, di “Un canto nella notte”, percorso animato dalle sorelle della Trasfigurazione.
Ancora avvolti nella gioia pasquale, sarà significativo meditare sul tema “Signore, insegnaci a pregare”, che ha condotto il cammino di quest’anno.
La serata si svolge nella magnifica cornice dell’Abbazia di S. Andrea, che è il segno tangibile di una preghiera che continua nel corso della storia, eco di spiritualità, di cultura, di sogni, desideri, richieste che di cuore in cuore raggiungono il Cuore di Dio.
Redazione di Vercelli
Il Movimento Valledora annuncia che il prossimo 26 aprile ritirerà i salvadanai-scatoline dagli esercizi dove li ha lasciati in questi mesi di battaglia contro l’inceneritore.
Sono serviti per raccogliere una parte dei fondi necessari per pagare gli esperti che hanno presentato le relazioni per non fare costruire l’inceneritore tra Cavaglià e Santhià.
“Non abbiamo ancora raggiunto la cifra necessaria – spiega Alba Riva, Presidente del Movimento Valledora – e invitiamo tutti a dare il proprio contributo in questi ultimi giorni, così da sostenere questa battaglia per il nostro territorio, per assicurargli un futuro che non sia fatto di pattumiera, ma di valorizzazione del paesaggio e delle tante storie che vi si possono trovare”.
Il progetto dell’inceneritore, in fase di Valutazione d’Impatto Ambientale da parte della Provincia di Biella, è stato presentato nello scorso luglio. L’iter di valutazione è piuttosto lungo, essendo state riscontrate oltre 60 lacune a cui il proponente dovrebbe rispondere con le proprie integrazioni.
“A noi, ai 30 comuni che si sono dichiarati contrari e anche ai consulenti appare proprio una missione impossibile, ma aspettiamo con pazienza il 2 di settembre per vedere cosa verrà portato come integrazioni delle molteplici mancanze” aggiunge Alba Riva.
E’, infatti, stata prorogata a tale data la scadenza per il deposito delle integrazioni da parte del proponente.
“E’ appena passata la Giornata della Terra – dice Anna Andorno, portavoce del Movimento – dovremmo tutti riflettere su come stiamo consumando risorse e inquinando, dovrebbero meditare anche coloro che vogliono a tutti i costi costruire un mega impianto per bruciare i rifiuti a Cavaglià, su un’area già a forte rischio ambientale a causa delle cave e delle discariche che vi si trovano”.
In effetti siamo tutti chiamati a produrre meno scarti e meno inquinamento, è una responsabilità di ciascuno.
Intanto non dimenticatevi di dare il vostro contributo a questa importante causa.
Potete approfittare degli ultimi giorni di presenza dei salvadanai-scatoline negli esercizi della zona, oppure fare un bonifico sul conto intestato a Movimento Valledora usando l’iban IT 70 T 03268 44779 0538476 71140 o, infine, destinargli il 5 per mille segnando nell’apposito riquadro il codice fiscale dell’associazione 93008070026.
Movimento Valledora
Redazione di Vercelli