VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Questa volta, per questa triste circostanza, avremmo preferito non avere l’occasione di dimostrare l’innata generosità e solidarietà dei villareggesi…

Ma, nostro malgrado, tant’è!

A poco più di 2.000 Km di distanza ci sono bambini, donne e uomini ai quali, in un momento, è stata cancellata ogni sicurezza.

L’iniziativa “Regala un sorriso all’Ucraina” promossa dall’associazione europea Italia Ucraina Maidan

Qui il profilo Facebook

è nata per raccogliere generi di prima necessità (medicinali, materiale sanitario, alimenti, vestiti, pannolini e giocattoli) da inviare in questa terra teatro di guerra.

Con il tam-tam della solidarietà (grazie per questo ai ragazzi dell’Oratorio di Cigliano e a Fabiola Vecchio), Villareggia questa mattina è diventata una “succursale” dell’iniziativa con il centro di raccolta presso l’albo pretorio.

Tantissimi villareggesi e qualche amico dei paesi limitrofi hanno portato un po’ di tutto ed in grande quantità: quattro giri di furgone più 6 macchine che hanno fatto la spola a scaricare presso l’Oratorio di Cigliano.

Grazie! Grazie! Grazie a tutti indistintamente per la generosità dimostrata!

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Tre partiti sicuramente ancora poco conosciuti:

Italiexit, fondato dal Senatore Gian Luigi Paragone;

Ancora Italia, che si ispira alle posizioni del filosofo Diego Fusaro

e, infine, Siamo (niente a che vedere con SiAmoVercelli), che ha proprio nei relatori di oggi (conosceremo in particolare il Dott. Dario Miedico) i propri dirigenti.

Ed è proprio il Medico Legale a suo tempo radiato dall’Ordine dei Madici di Milano

(peraltro, come riporta anche questo articolo,

poco dopo avergli conferito l’onorificenza per i 50 anni di professione medica) per le sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini.

L’incontro (confinato nel piazzale a ridosso dell’Hotel Cinzia dove, a Sant’Eusebio, ci sono i baracconi) ha visto una buona partecipazione di persone.

Non si sa perché sia stata assegnata ai neonati partiti questa sistemazione: la partecipazione è stata buona, anche se qualche lacuna organizzativa (avvisi arrivati all’ultimo minuto) e, appunto, la “location” (a dir poco) “decentrata” non hanno aiutato.

Inutile dire che l’incontro arriva in un momento di evidente crisi di un certo forse acritico rigore: emergono contraddizioni e falle nel sistema.

Medici sospesi anche a Vercelli perché non vaccinati.

Sospesi e poi riammessi perché, nel frattempo, hanno avuto il Covid e, quindi, risultano immunizzati.

Un numero non ancora precisato (sono al lavoro per fornire dati o, almeno, stime attendibili sia i Sindacati dei Lavoratori, sia quelli degli Imprenditori) di Lavoratori, anche in provincia di Vercelli è stato lasciato a casa di punto in bianco, senza lavoro e senza stipendio.

Ma, con cadenza ormai pressochè quotidiana, arrivano le prime pronunce di Tribunali

(ad esempio l’ultima di questa settimana, della V Sezione del Tar Lazio)

le quali “sospendono” le sospensioni o, quanto meno, la privazione dello stipendio.

E’ proprio il Tribunale Amministrativo romano ad avere stabilito, con un’Ordinanza destinata ad avere seguito, che al Lavoratore sospeso spetta comunque almeno il 50 per cento della retribuzione, considerata minimo vitale.

In effetti, un po’ tutti non ci siamo accorti – dicono con forza Italexit, Ancora Italia e Siamo – che (forse perché chi doveva decidere pensava a numeri inferiori di persone che rifiutano il vaccino) un’ondata senza precedenti, anche quanto a brutalità nella esecuzione delle misure, si è abbattuta su almeno 500 mila lavoratori italiani.

Che vorrebbero andare a lavorare, sono negativi al tampone, ma sono buttati fuori dai posti di lavoro e lasciati senza un euro in tasca.

Però, sia pure, per ora, solo in sede di provvedimenti cautelari, le decisioni della Magistratura paiono orientate a tutela dei Lavoratori: in modo non unanime, ma prevalente.

La posizione di Italexit, Ancora Italia e del Dott. Miedico è chiara, a sostegno delle scelte di chi rifiuta il vaccino anticovid: non è sicuro.

Lo dimostrerebbe anche lo stesso modulo – clicca qui –

presentato per la sottoscrizione delle persone che scelgono di sottoporsi al vaccino, dichiarando di essere al corrente dei rischi relativi: in particolare su questo punto, il Dott. Miedico ha una posizione assolutamente chiara.

***

Dibattito non meno teso, questo pomeriggio, per quanto riguarda il green pass.

La misura appare sempre più superata, nei fatti, dall’evolvere della pandemia: da lunedì tutto il Piemonte tornerà “bianco”, ma fino al 31 marzo, per quanto riguarda il super green pass, non cambierà nulla.

Di tutto questo si è parlato questo pomeriggio, in cui, come abbiamo visto, l’intervento più atteso è stato quello del Dott. Miedico.

Le sue sono parole che – forse – non siamo abituati a sentire.

Ma che possono concorrere a tratteggiare un quadro più completo.

In particolare quando sottolinea come i vaccini anticovid non abbiano potuto essere testati (ed è ovvio, data la ristrettezza dei tempi) al fine di verificarne l’assenza di effetti avversi nel medio e lungo periodo.

Nel nostro video, a lui la parola.

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E’ l’ex comandante della caserma Scalise, il colonnello Cristian Ingala (ora in servizio a Bolzano) il primo “Cavallino d’oro” nella storia del Premio istituito da Carlo Olmo che, secondo le intenzioni del filantropo vercellese, sarà consegnato ogni anno, sempre il 4 marzo, al teatro Civico. E, con esso, saranno sempre distribuite borse di studio (quest’anno erano quindici) ai migliori studenti delle medie e delle superiori della città segnalati dai singoli istituti.

Ingala, che era accompagnato dal suo ex “vice”, il tenente colonnello Andrea Maria Gradante (adesso allo Stato Maggiore dell’Esercito, a Roma) ha ricevuto il riconoscimento – che consisteva in una statuetta d’ottone dorato, con basamento in marmo, appunto rappresentante un cavallo, proprio perché le sue “Voloire”  avevano consentito a Olmo di andare a portare migliaia di maschere a Vercelli, come in altri centri della Provincia (e anche a Bergamo), pur in tempo di lockdown. Il sì di Ingala ha probabilmente salvato la vite a parecchi vercellesi, di qui la scelta della commissione allestita da Olmo e composta da da Serena Rubini, che rappresentava il settore artistico; dal rappresentante della società civile Claudio Zammarchi; dall’esponente del settore sanità Katia Morgante; dal rappresentante del mondo dello sport Domenico Limardi; dall’esponente del mondo scolastico Ilaria Ottino; dal rappresentante del settore imprenditoriale Pablo Carrara e dal giornalista Enrico De Maria.

Oltre al trofeo Cavallino d’oro (statuetta in ottone dorato con basamento in marmo) sono stati consegnati diplomi di merito a tre persone che erano state indicate alla commissione e che sono state ritenute da quest’ultima degne della segnalazione pubblica. Si tratta della dirigente delle Politiche sociali del Comune, Alessandra Pitaro, che si spende per le persone bisognose ben al di là dei suoi compiti istituzionali; del giovane del Gambia Cham Modou, che lavora presso una comunità di accoglienza di Prarolo e che, per tutto il periodo in cui in piazza Mazzini si affollava di profughi dal Pakistan, andava a servirgli la colazione e a caricarli in macchina per portarli, di notte, a dormire sotto un tetto; ed infine di Carmelino Gianella, pensionato che si occupa, del tutto disinteressatamente, di tenere pulita la nostra città, con interventi quotidiani molto apprezzati dalla popolazione.

Nella serata presentata con verve e grande professionalità dalla giornalista della Rai Silvia Squizzato, stato spazio anche per le esibizioni musicali e di danza di artisti vercellesi: i giovani ballerini della Danzarte di Annalisa Braghin e Nicoletta Guizzardi; la  cantautrice Nosylla (al secolo Adriana Lariccia) con i suoi Eclipsis,; il chitarrista Giuseppe Garavana con il suo gruppo del progetto Gara 00 e il fisarmonicista Piero Ambrosini. 

Il soprano Serena Rubini, che ha curato anche nei dettagli la scaletta della serata, ha aperto cantando l’Inno di Mameli, con l’accompagnamento alla tromba di Francesco Cilione e al pianoforte di Silva Poy. Hanno quindi portato i saluti la presidente dell’Aism vercellese, Antonella Barala (la serata era dedicata alla compianta tesoriera dell’Associazione Rita Casè, scomparsa a soli 58 annni) e il presidente dell’Aior (l’Associazione degli Insigniti all’Ordine della Repubblica) Fulvio Pacileo.

C’erano il sindaco di Asigliano, Carolina Ferraris; il vice sindaco di Motta de’ ContiCristina Ferraris; il sindaco di Benna, Cristina Sitzia; il sindaco di Fontanetto Po, Riccardo Vallino; il sindaco di Langosco, Margherita Tonetti; il vicesindaco di Prarolo, Dario Caldera; il sindaco di Stroppiana, Maria Grazia Ennas e il sindaco di Olcenengo, Anna Maria Ranghino. Il Comune di Vercelli era rappresentato dall’assessore Ombretta Olivetti e dal vice presidente del Consiglio comunale Gianni Marino. La Regione dal consigliere Carlo Riva Vercellotti, la Provincia dal consigliere Pier Mauro Andorno (che è anche sindaco di Borgo d’Ale), che ha consegnato ai quindici giovani destinatari della borsa di studio anche un diploma dell’amministrazione provinciale.

Hanno ricevuto la borsa di studio Antonia Petruse, del Liceo Musicale “Lagrangia”; Idris Biancamano, dell’Atletica 78 di Vercelli; Monia Capogreco, dell’Ipsia “Francis Lombardi”; Andrea Dal Passo, de Liceo cientifico “Avogadro”; Riccardo Savova, del Liceo Scientifico “Avogadro”; Pietro Lovati, della media “Avogadro”; Sofia Fanicchia, della media “Avogadro”; Maryam Badri, del Liceo Linguistico “Lagrangia”; Alberto Ghirelli, della scuola media “Pertini”; Marta Iannucci, della scuola media “Pertini”; Andrea Polenghi, della scuola media “Verga”; Livia Campione, della scuola media “Ferrari”; Lucy Gaia Spigolon, della scuola media “Abbiate”, Eleonora Orso, dell’istituto “Cavour”, e Marta Tortolone”, dell’istituto professionale Lanino”. Al termine della serata, distribuiti anche diploma di merito a tutti gli altri studenti super bravi che, segnalati dalle scuole, non erano riusciti ad arrivare alle borse di studio.

A proposito di queste borse di studio, per la maggior parte sono state finanziate da Olmo, ma alcune sono state offerte da associazioni e privati: la Professional Wushu Kung Fu Association di Milano; l’artista Daniele Bello di Quinto Vercellese; i coniugi Carlo e Michele Costantino di San Germano Vercellese, in memoria del figlio Fabio; e Marisa Morra, di Crescentino, nel ricordo della sorella Giuseppina Morra Barbano, che viveva a Torino. Da sempre vicino ai Vigili del fuoco, Olmo ha scelto di consegnare un riconoscimento anche a loro per la loro opera quotidiana e meritoria: e il premio, consistente in un’opera d’arte realizzata da Giada Paione, è stato finanziato dalla Pro Loco Famija Cruatin-a di Crova.

La borsa di studio dell’ex scuola di arti marziali di Olmo, consegnato fai maestri Walter Lorini e Gianni Nese, doveva andare ad un atleta vercellese, e così è avvenuto per Idris Biancamano, mentre quello intitolato al maestro Angelo Gilardino (istituto da Olmo nel ricordo del grande chitarrista e compositore scomparso il 24 gennaio scorso) è ovviamente andato ad una giovane musicista, nella fattispecie una violoncellista (il violoncello era, chitarra a parte, lo strumento amato, e anche suonato in gioventù da Gilardino), Antonia Petruse.

Redazione di Vercelli 

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Dal Libro del Deuteronomio, Cap. 26, 4 – 10

Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

Dal Salmo 90

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani, Cap. 10, 8 – 13

Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore, infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 4, 1 – 13

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

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Nella giornata di domenica 6 marzo, il centro di raccolta di generi di prima necessità per l’Ucraina allestito dal Comune di Casale Monferrato, in collaborazione con gli Amici del Po e la Misericordia, resterà chiuso.
Come ha spiegato il capo di gabinetto Enzo Amich: «La generosità di Casale Monferrato e del territorio, ancora una volta, ha superato le più rosee aspettative! In questi primi due giorni abbiamo già raccolto una grandissima quantità di materiale e di beni alimentari: ora abbiamo bisogno di un giorno per catalogare, smistare e preparare i primi pacchi suddivisi per tipologia di prodotto. Con i molti e indispensabili volontari lavoreremo senza sosta per proseguire nella raccolta già da lunedì».

Ricordiamo, infatti, che il centro allestito nella sede degli Amici del Po in viale Morozzo San Michele, 3 raccoglierà fino a domenica 13 marzo dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 19,00 e il sabato e la domenica (tranne domani, 6 marzo) dalle ore 10,00 alle ore 12,00 i seguenti generi di prima necessità: vestiario invernale per bambini, donne e uomini (giubbotti, maglie, pantaloni, abbigliamento intimo (nuovo), scarponcini), coperte, plaid, cuscini, sacchi a pelo, farmaci generici, bende, cerotti, garza, creme e pomate per le ferite, pannolini e prodotti per l’infanzia, pannoloni per adulti, assorbenti femminili, prodotti per l’igiene, scatolame (no confezioni di vetro), pasta, riso, latte in polvere e altri generi alimentari a lunga conservazione.

Per conoscere tutte le altre iniziative a sostegno della popolazione ucraina è possibile visitare la pagina www.comune.casale-monferrato.al.it/AiutiUcraina.

Redazione di Vercelli

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Venerdì 25 febbraio si è tenuta al Lux di Borgosesia l’assemblea dell’istituto Gaudenzio Ferrari, incentrata sul tema dell’energia nucleare. Dopo un paio di brevi documentari sull’argomento, è intervenuto il Dottor Luca Romano, conosciuto anche come “l’avvocato dell’atomo”, laureato in Fisica Teorica a Torino e avente un master in Giornalismo Scientifico a Ferrara, che ha fornito alcuni interessanti dati per far riflettere su vantaggi e svantaggi del nucleare.

Il riscaldamento globale è causato dalle emissioni climalteranti, il 77% dalla produzione di energia, in particolare combustibili fossili e gas – ha spiegato l’esperto -. Altre fonti che utilizziamo sono le biomasse, prodotti derivanti dell’energia solare, come la combustione delle piante. Il problema è che esse devono essere rinnovate per essere sostenibili, ad esempio ripiantando tanti alberi quanti sono stati quelli bruciati. L’idroelettrico e il geotermico sono disponibili sempre, ma ovviamente servono determinate condizioni territoriali, altimetriche, geofisiche. Quelle disponibili ovunque sono energia solare e vento. Il problema è che non riusciamo ancora a sfruttarle bene, sono troppo dipendenti da eventi atmosferici e stagionali e non riusciamo ad accumularle in maniera efficiente”.

Per questo, secondo Romano, è necessario affidarsi al nucleare per avere l’energia necessaria, andando anche a risolvere il problema del riscaldamento climatico e l’inquinamento.

Il nucleare ha il vantaggio di avere un rapporto favorevolissimo: un grammo di uranio produce la stessa energia di 120 tonnellate di carbone, inoltre produce anche calore ed è presente un’enorme riserva in natura. Questo spiega perché le scorie siano così poche da non essere un problema – spiega -. Inoltre producono energia costantemente, non hanno il problema delle energie rinnovabili: non ci sono motivi per cui non si produce, se non la manutenzione. Se gli impianti nucleari costano molto, facendo lievitare i costi iniziali, sul lungo termine convengono”.

La spiegazione è poi proseguita affrontando i problemi che di solito si associano all’energia nucleare: “Non è pericolosa, anzi, guardando le statistiche attuali è la fonte di energia con meno morti causati, anche contando Chernobyl. A differenza di quanto si crede, poi, le scorie sono in realtà rinnovabili, se utilizzate come batterie tramite reattori appositamente pensati. Secondo alcuni studi – conclude l’esperto – se tutti usassimo solo energia nucleare per tutte le necessità della vita, come è potenzialmente possibile fare, produrremmo un livello di inquinamento pari ad una lattina a testa”.

Lorenzo Della Peruta, 5SA

Redazione di Vercelli

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Asti-Città di Varese

Arbitro: Carlo Virgilio di Agrigento

Guardalinee: Pietro Bennici di Agrigento e Marco Campanella di Agrigento

Borgosesia-Ligorna

Arbitro: Matteo Dini di Città di Castello

Guardalinee: Simone Piomboni di Città di Castello e Gian Marco Cardinali di Perugia

Chieri-Bra

Arbitro: Carlo Palumbo di Bari

Guaralinee: Mauro Antonio De Palma di Molfetta e Daniele De Chirico di Molfetta

Fossano-Vado

Arbitro: Stefano Striamo di Salerno

Guardalinee: Manuel Cavalli di Bergamo e Bruno Galigani di Sondrio

Gozzano-RG Ticino

Arbitro: Alessandro Recchia di Brindisi

Guardalinee: Doriana Isidora Lo Calio di Seregno e Matteo Franzoni di Lovere

Imperia-Derthona

Arbitro: Gabriele Caggiari di Cagliari

Guardalinee: Gabrio Pulcinelli di Siena e Matteo Lauri di Gubbio

Lavagnese-Sanremese

Arbitro: Andrea Rizzello di Casarano

Gardalinee: Ivan Alexandrovic Denisov di Bari e Simone Milillo di Udine

Novara-Sestri Levante

Arbitro: Fabrizio Arcidiacono di Acireale

Guardalinee: Ivan Melnychuk di Bologna e Gennaro Scafuri di Reggio Emilia

Pont Donnaz-Caale

Arbitro: Mattia Mirri di Savona

Guardalinee: Michele De Capua di Nola e Simone Giuseppe Chimento di Saronno

Saluzzo-Caronnese

Arbitro: Senthuran Lingamoorthy di Genova

Guardalinee: Luca Degiovanni di Novi Ligure e Nicolò Pasquini di Genova

Redazione di Vercelli

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Con 33 punti raccolti, il Ligorna occupa la dodicesima posizione in classifica.

I liguri hanno vinto 9 volte, pareggiato in 6 occasioni e perso 11 gare; il tutto con 29 gol segnati e 33 reti subite.

Il margine di vantaggio sulla zona play out è di 4 punti.

Buono l’andamento esterno con una serie aperta di 4 risultati utili consecutivi in trasferta.

Il modulo di gioco adottato è il 4-2-3-1.

La porta è affidata al classe 1990, Gianmarco Fiory, ex Bari.  

La difesa vede posizionarsi sulle corsie esterne: Tommaso Bacarotti (2003, scuola Genoa) e Simone Lipani (2002, ex Vado).

La coppia centrale è formata da: Ciro Cipolletta (1996, ex Sambenedettese) e Paolo Scannapieco (1997, ex Imperia, autore di 1 gol).

In mediana spazio a: Glen Lala (2000, ex Chieri) e Alessandro Casanova (2001, cresciuto nella Sampdoria).

Sulla trequarti si dispongono: Matteo Cericola (1996, ex Pianese, 2 reti), Mauro Silvestri (1999, ex Avellino, 3 gol) e Andrea Bacigalupo (1997, ex Vado, 1 rete).

In attacco è ballottaggio tra: Aladje Gomes (1993, ex San Donato, 3 gol) e Luca Donaggio (1995, ex Imperia, 5 reti).

Redazione di Vercelli

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La capolista Novara ospita il Sestri Levante che è 11esimo in classifica con 33 punti raccolti in 25 partite.

La Sanremese che è a meno 4 dalla vetta, sarà impegnata nel derby ligure contro la Lavagnese, penultima.

Il Ligorna (33) cerca punti salvezza in casa del Borgosesia che arriva da 5 risultati utili consecutivi.

Il Chieri sesto con 40 punti, ospita il Bra a meno 2 dai collinari.

Terza forza del campionato il Città di Varese (46) va ad Asti (28).

Il Saluzzo penultimo (12) ospita la Caronnese che ha 1 punto di vantaggio sui play out.

Si sfidano Pont Donnaz (32) e Casale (35).

L’Imperia terzultimo ospita il Derthona quarto.

Il Gozzano (34) attende la RG Ticino alla ricerca di punti salvezza.

Il Fossano (26) ospita il Vado (37).

La giornata

Chieri-Bra

Saluzzo-Caronnese

Pont Donnaz-Casale

Asti-Città di Varese

Imperia-Derthona

Borgosesia-Ligorna

Gozzano-RG Ticino

Lavagnese-Sanremese

Novra-Sestri Levante

Fossano-Vado

La classifica

Novara 56

Sanremese 52

Città di Varese 46*

Derthona 43*

Borgosesia 40*

Chieri 40

Bra 38

Vado 37

Casale 35***

Gozzano 34

Sestri Levante 33*

Ligorna 33

Pont Donnaz 32*

Caronnese 30

RG Ticino 29

Asti 28**

Fossano 26*

Imperia 21*

Lavagnese 20*

Saluzzo 12*

*una partita in meno

**due partite in meno

*** tre partite

Redazione di Vercelli

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La capolista Stresa (48) va in casa del Settimo quinto in classifica (35).

A meno 3 dalla vetta e con una gara da recuperare la Biellese sarà impegnata in casa del fanalino di coda Dufour Varallo (9).

Si sfidano Fulgor Ronco Valdengo (22) e Borgaro (38).

La Pianese decima in classifica ospita il Borgovercelli penultimo (10).

Il LG Trino cerca punti tranquillità in casa del Venaria (33).

L’Aygreville nona con 31 punti, ospita l’Oleggio (terzo con 44 punti).

L’Accademia Borgomanero (35) attende la Pro Eureka (33).

Sfida salvezza tra Alicese Orizzonti (21) e Verbania (23)

La giornata

Dufour Varallo-Biellese

Fulgor Ronco Valdengo-Borgaro

La Pianese-Borgovercelli

Venaria-LG Trino

Aygreville-Oleggio

Accademia Borgomanero-Pro Eureka

Settimo-Stresa

Alicese Orizzonti-Verbania

Riposa: Città di Baveno

La classifica

Stresa 48*

Biellese 45**    

Oleggio 44*

Borgaro 38**

Settimo 35*

Accademia Borgomanero 35**

Pro Eureka 33*

Venaria 33*

Aygreville 31*

La Pianese 27*

Città di Baveno 24*

LG Trino 24*

Verbania 23*

Fulgor Ronco Valdengo 22**

Alicese Orizzonti 21**

Borgovercelli 10*

Dufour Varallo 9**

* una partita in meno

** due partite in meno 

Redazione di Vercelli

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