VercelliOggi
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(marilisa frison) – Ecco l’esito dei primi tre anni di ricerca svolti alla conoscenza delle farfalle notturne del Parco naturale del Po piemontese, nella bassa vercellese.

Il territorio analizzato comprende il Parco naturale del Po piemontese nel tratto compreso tra le confluenze con la Dora Baltea e con la Sesia, la ZPS (Zona di Protezione Speciale) ”Palude San Genuario” in comune di Fontanetto Po, la ZSC (Zona Speciale di Conservazione) e ZPS ”Fontana Gigante” nel comune di Tricerro e la ZSC e ZPS “Bosco della Partecipanza di Trino”, per uno sviluppo di circa 40 km in linea d’aria nel Piemonte centro-orientale. Questi ultimi tre siti sono in gran parte compresi nel Parco naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange vercellesi. Tutti i principali ambienti del fiume sono stati esaminati: boschi e vegetazione ripariali, lanche e aree rinaturalizzate, boschi planiziali xerofili e mesofili – definiti tali in considerazione del gradiente di umidità del terreno, rispettivamente più o meno elevato – gerbidi, prati seminaturali, rive di rogge e canali e stagni.

I risultati di uno studio durato dal 2019 al 2021, svolto dal ricercatore Piero Varalda con la collaborazione di Elio Cazzuli, presenta i primi dati sulle farfalle notturne (Eteroceri) delle Aree protette del Po piemontese.

Anche se a causa delle restrizioni ai movimenti delle persone dovute alla pandemia i campionamenti di primavera e di inizio estate non si sono svolti, abbiamo il primo elenco di 350 specie, di cui 201 macrolepidotteri e 149 microlepidotteri – nell’uso corrente con micro si intendono le farfalle notturne di piccole dimensioni comprese nei gruppi di Lepidotteri che vanno dai Micropterigidi ai Piralidi e Crambidi, mentre sono esclusi Cossidi e Zigenidi. Con macro invece si intendono le farfalle notturne di grandi dimensioni comprese in tutti gli altri gruppi, dai Drepanidi ai Nottuidi.Si tenga presente che se le 201 specie ”macro” rappresentano una significativa parte della loro reale consistenza, le 149 specie ”micro” non danno che un quadro parziale del loro numero effettivo, tuttavia è ipotizzabile che questo primo elenco rappresenti 1/3 del totale delle specie di Eteroceri che costituiscono la biodiversità complessiva del territorio preso in esame.

L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese ha voluto e seguito passo passo questo studio, che rientra nell’obiettivo 15 dell’Agenda 2030 UE “Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”, questi dati infatti sono fondamentali per i ripristini ambientali, in quanto la progettazione viene fatta anche tenendo in conto delle esigenze delle singole specie.

Nei confronti delle falene sono state usate tutte le accortezze possibili: per attrarle non sono state infatti usate trappole perché in quel caso tutti gli insetti caduti al suo interno sarebbero stati uccisi, ma una lampada a vapori di mercurio da 80 W che ha illuminato la notte e un telo bianco. In questo modo sono stati fotografati tutti i “macro“ e un buon numero di “micro“ a riposo sul telo; parte di questi ultimi sono stati poi raccolti per consentire la determinazione certa della specie, che può avvenire solo attraverso preparati microscopici degli apparati genitali maschili o femminili.

I risultati sono sorprendenti ed è davvero notevole il numero di specie rare legate agli ambienti umidi o palustri, tra le altre Eucarta amethystina la cui larva predilige piante della famiglia delle Apiaceae: Silaum, Daucus, Petroselinum, Phragmataecia castaneae eSenta flammea i cui bruchi vivono sulla comune canna di palude ma la loro presenza sta diventando sempre più rara e sporadica per il taglio di questi vegetali, lungo canali e strade campestri, con strumenti invasivi che insieme ai vegetali distruggono le forme di vita a loro legate; danni ancora peggiori sono causati dagli incendi delle canne secche in primavera.

Proserpinus proserpina in Europa è rigorosamente protetta dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE, allegato IV (specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa). Difficile osservarne gli adulti a causa delle loro abitudini crepuscolari e per il loro ridotto fototropismo (cioè la possibilità di attirarle con la sorgente luminosa). Le loro larve si cercano quasi esclusivamente di notte, perché durante il giorno restano nascoste alla base della loro pianta nutrice.

Piuttosto rare sono anche Leucania obsoletai cui adulti alle nostre latitudini sono in volo in aprile-giugno e in luglio-agosto ePhragmatiphila nexa le cui piante alimentari sono la poa, il carice e la tifa.

Ma il vero e proprio gioiello è la rarissima Diachrysia zosimiche nella bassa pianura vercellese è rarissima se non sporadica e in precedenza era stata osservata una sola volta una trentina di anni fa alla Cascina Saletta di Costanzana a circa 15 km in linea d’aria dalla nuova stazione di San Genuario a Crescentino.

Questo studio conferma dunque l’importanza di conservare ambienti naturali poco o nulla modificati dalle attività umane ma anche la necessità di ricreali e di rigenerarli: le aree cosiddette “marginali” in realtà sono preziose zone di rifugio, anche al mutare delle condizioni ambientali o di irraggiamento; dimostrazione ne è il ritrovamento del piccolo gracillaride Ornixola caudulatella trovato, per la prima volta in trent’anni, nell’area rinaturalizzata “ex Brusaschetto nuovo” nel comune di Camino.

Non resta che continuare così, visto che la natura sembra darci ragione.

Le immagini sono di Elio Cazzuli (Archivio Ente di gestione Aree protette del Po piemontese).

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Riceviamo e pubblichiamo

Le Amministrazioni di Caresana, Motta de’ Conti e Stroppiana, a seguito delle decisioni dei Comuni di Costanzana, Pertengo e Pezzana di sciogliere “l’Unione Coser Bassa Vercellese”, hanno conferito incarico ad un legale per una disamina e valutazione della regolarità delle delibere di Consiglio adottate nelle sedute del 31.01.2022 da tutti e tre i Comuni sopracitati.

Non è intenzione delle Amministrazioni scriventi mettere in discussione il “modus operandi” dei tre Comuni in quanto lo Statuto Unionale, prevede la possibilità dello scioglimento dell’Unione quando tre Comuni decidono unitariamente di “recedere” dall’Unione stessa dando così inizio allo scioglimento.

Sono i contenuti degli atti emessi a mettere in dubbio gli stessi.   Ne è derivata pertanto la scelta di valutare attentamente le delibere consigliari degli altri Comuni in quanto incideranno sulla sfera politico-amministrativa ed economica delle nostre amministrazioni. Riteniamo, che legittimamente, lo avrebbero fatto anche gli altri Comuni se le parti fossero state invertite.

Si è deciso, congiuntamente, di fare una valutazione sotto l’aspetto giuridico-amministrativo tramite un legale esperto in Diritto Amministrativo al fine di verificare la legittimità delle delibere. Naturalmente, se queste fossero state fatte nel pieno rispetto delle norme, avremmo agito differentemente.

Dal momento però che, dall‘analisi delle suddette delibere adottate, sembrano essere emersi seri e gravi elementi di illegittimità, è risultato doverso, da parte nostra, proporre una impugnativa al competente TAR regionale.

L’azione intrapresa, permettetecelo di renderlo chiaro,  non vuole certo vincolare nessuno a restare nell’Unione anche perché è un “matrimonio” ormai finito e per il quale si stava lavorando per cercare soluzioni che avrebbero garantito tutti. Ricordiamo che a norma di statuto qualunque comune poteva deliberane l’uscita dall‘Unione senza dover coinvolgere qualcun  altro e soprattutto senza distruggere un’amministrazione che dura da oltre vent’anni.

Non stiamo mettendo in discussione la “scelta politica” fatta dai tre Comuni ma, per un argomento così importante come è quello dello scioglimento, abbiamo il dubbio che l‘abbiano fatto in modo precipitoso, non trasparente e con modalità che appaiono essere non conformi alla legge, e le cui conseguenze potrebbero avere ripercussioni economiche per i nostri Comuni che si sono trovati “parte passiva”  nella vicenda.

Occorre ricordare, che l’attività amministrativa ordinaria dell’ente deve andare avanti in questi mesi fino all’inizio del possibile scioglimento, ed anche fino alla sua conclusione che potrebbe durare molto a lungo perchè ai cittadini i servizi devono essere garantiti.

Già oggi vediamo le prime  difficoltà a causa dell’inerzia degli Amministratori che hanno promosso lo scioglimento… siamo bloccati su troppi fronti (Ecocentro, Manutenzione del Verde, manutenzione e spazzamento delle strade, etc.). Chi oggi accusa di non presenza attiva  nell’amministrazione del Coser è lo stesso che sta causando seri  e gravi disservizi non rispondendo alle varie richieste di incontri (l’ultima Giunta è del 15 febbraio us.).
Oggi, più che mai, la Giunta dovrebbe essere operativa tutte le settimane per giungere al momento effettivo dello scioglimento in modo ottimale nel limite delle proprie capacità nell’esclusivo interesse dei cittadini, per rispetto verso di loro e per i Comuni che amministriamo.

Dobbiamo, naturalmente, spendere una parola per i dipendenti unionali, che a ciel sereno, si sono visti catapultati nell’oblio dello scioglimento. Prima come persone, e poi come dipendenti, meritano il più grande rispetto per quanto, in tutti questi anni, hanno saputo fare in una situazione di emergenza economica e di enorme impegno lavorativo con un personale ridottissimo per le funzioni da svolgere.

29.03.2022

Il sindaco di Caresana

Il Sindaco di Motta de‘ Conti

Il Sindaco di Stroppiana

Redazione di Vercelli

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Settore giovanile – Campionato Under 19 –

Girone A – Fase “Coppa Piemonte” – 4^ giornata di andata

Lunedì 28.3.2022 Vercelli – Palestra Sc. Media Pertini-Lanino

Pallacanestro Femminile VercelliLapolismile (squadra “bianca”) 27-80

(Parziali: 7-22; 13-47; 23-39)

 Tabellino: Bouznad; Francese A. 4; Lo Ndeye ; Ifa Uwaidae 9; Zanetti 3; Chillini 5;  Valentino; Cafasso; Carrozza 2; Quartieri; Momo 2; Liberali 2. All.: Adriana Coralluzzo

Non riesce proprio a conquistare la prima vittoria stagionale la formazione under 19 della PFV, sconfitta in casa dalle torinesi di Lapolismile (squadra bianca) per 27-80.

Un passivo pesante, che non lascia spazio a commenti diversi dal dire che è stato un confronto fra una squadra forte ed attrezzata ed un’altra che presenta gravi difficoltà realizzative (27 punti sono obiettivamente pochi), apparsa nella circostanza anche piuttosto carente in fase difensiva.

Infatti le ragazze di coach Adriana Coralluzzo venivano da subito sopraffatte da Laposmile (7-22 al 1° quarto) che allungava progressivamente senza incontrare alcuna resistenza concreta fino al 13-47 di metà gara.

Solo nel terzo periodo le vercellesi riuscivano a mettere insieme 10 punti, ma al 30’ lo score diceva -36 (23-59), ulteriormente incrementato nell’ultimo quarto, in cui la PFV realizzava solo 4 punti, per il 27-80 finale.

Di aspetti positivi, sul campo, non ne sono emersi, quindi vanno ricercati altrove: ad esempio nel rientro di Carolina Momo dopo la frattura del naso, nel ritorno in campo di Veronica Quartieri, dopo un lungo periodo di assenza, e nell’integrazione progressiva delle altre due Under 17 del gruppo “Alice Castello” Cafasso e Carrozza, che ben si stanno integrando nella squadra, consentendo alla stessa di andare in campo con dodici giocatrici effettive, che appare già un risultato.

E questi sono, al momento, gli obiettivi a breve termine di questa squadra: creare la base per l’allargamento ad altre giocatrici delle altre formazioni della società per la stagione prossima, al fine di perseguire un miglioramento generale della squadra.

Redazione di Vercelli     

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Lunedì 28 marzo 2022, il CCR si è riunito per definire l’idea progettuale da presentare al Comune, al termine di un lungo percorso partecipativo che ha visto un intenso confronto tra le varie proposte.

I Consiglieri dei ragazzi, sempre coordinati dagli operatori dell’Associazione Itaca, Mariella Trento e Gabriele Cortella, coadiuvati dalla Consigliera con delega alle Politiche giovanili Giorgia Manchovas, hanno eletto il loro Sindaco che avrà il compito di guidare il lavoro del Consiglio e di rappresentarlo davanti all’Amministrazione dei grandi e alla cittadinanza.

La scelta è caduta su Gabriele Cima, che ha accettato l’incarico.

Gabriele ha ricevuto la fascia tricolore dalle mani di Simone D’Apollo che ha ricoperto precedentemente l’incarico.

Il nuovo “Sindachino”, subito dopo la nomina, ha presentato al collega adulto Angela Ariotti e al suo Vice Mattia Beccaro, il progetto di quest’anno riguardante la fiera di maggio.

Il progetto presentato è stato accolto con entusiasmo e nei prossimi giorni verrà presentato a tutta la cittadinanza.

Completano la Giunta dei ragazzi il Vice-Sindaco Sara Remondini, l’Assessore al Bilancio Patrick Vaduva, l’Assessore al Commercio Jessika Rredhi, l’Assessore alla Sicurezza Gaia Castellina e l’Assessore alla Comunicazione Alice Copelli.

Redazione di Vercelli

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Le classi quinte dell’Istituto Lirelli di Borgosesia, giovedì 17 marzo, si sono recate in visita d’istruzione al Memoriale della Shoah a Milano.

Si tratta di un luogo che sorge nei sotterranei della Stazione centrale  da cui, tra il 1943 e il 1945, lontano da occhi indiscreti, centinaia di deportati – perlopiù ebrei – furono caricati a forza su vagoni merci (su venti convogli tra il dicembre 1943 e il gennaio 1945): destinazione Bergen Belsen, Mauthausen, Auschwitz-Birkenau.

La più famosa di questi deportati è la senatrice Liliana Segre: su 774, partiti il 6 dicembre 1943 e il  30 gennaio 1944, solo 27 sono ritornati e tra questi la senatrice che ancora oggi è la testimone più preziosa.

Il Memoriale, luogo della Shoah e delle deportazioni politiche è unico in Europa, in quanto è rimasto sostanzialmente integro rispetto a come era in origine, ed è stato realizzato con l’obiettivo di creare uno spazio che “ricordi di ricordare” rendendo omaggio alle vittime dello sterminio e del nazifascismo e rappresenti anche un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare internamente la tragedia della Shoah.

E’ quindi un luogo di commemorazione, ma è anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile; uno spazio che porti le generazioni future a riflettere su ciò che è stato e che cancelli “l’indifferenza” che molti hanno dimostrato allora.

Siamo stati accolti da una guida molto preparata, la signora Pia Jarach, che ci ha accompagnati a compiere un percorso nel passato, a riflettere su quanto è avvenuto, e a prendere consapevolezza del fatto che saranno le nuove generazioni a portare avanti la memoria di coloro che sono stati sacrificati.

E chi ha buona memoria è un cittadino migliore (Ferruccio De Bortoli, presidente onorario della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano).

Redazione di Vercelli

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Anche l’istituto Lancia di Borgosesia presente all’iniziativa “Scommettiamo sull’ambienteorganizzata sabato 26 marzo dal Comune di Guardabosone.

Lungo le vie del pittoresco paesino sono stati allestiti stand delle scuole valsesiane che hanno presentato i propri lavori incentrati sulla tematica del rispetto e la sostenibilità ambientale. Per il Lancia erano presenti il dipartimento di chimica dell’Itt Lirelli e la prima legno dell’Ipsia Magni.

Redazione di Vercelli

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Giovani menti all’opera per il concorso “Alla scoperta dei personaggi valsesiani”, promosso dall’Istituto Lancia e giunto alla seconda edizione. Dopo Giuseppe Magni, quest’anno l’iniziativa ha scelto di valorizzare la figura di Vincenzo Lancia, fondatore dell’omonima casa automobilistica, cui la scuola è intitolata e che ha avuto duraturi legami con la Valsesia.

Al momento sono in gara cinque squadre di studenti, ognuna in rappresentanza di un indirizzo di studio. Dovranno realizzare un progetto ispirato alla figura dell’imprenditore torinese e al mondo delle quattro ruote partendo da un manufatto già esistente cui apportare migliorie o un ammodernamento secondo il criterio della sostenibilità ambientale.

L’iniziativa era nata con l’idea di stimolare gli alunni ad approfondire la conoscenza di personaggi di spicco del territorio valsesiano e nel contempo promuovere il loro spirito di intraprendenza, collaborazione e creatività creando un ponte di esperienze tra il mondo della scuola e del lavoro o università.

Entusiasmanti le premesse: si va dall’uso di materiali innovativi per creare un nuovo involucro per le batterie dei veicoli o per capi di abbigliamento sportivo all’uso di supercondensatori per ricariche veloci fino a motorini elettrici e switch di sicurezza da collegare all’alimentazione dell’auto.

I team in concorso sono cinque, ciascuno in rappresentanza di ciascun corso: chimici e  meccanici-meccantronici dall’ITT,  moda, meccanici ed elettrici dall’Ipsia.

Le squadre in gara sono infatti le seguenti: Le tartarughe (4CA) e Theta (5MB) del plesso Lirelli, Pilots of destinies (4D) Electrical Brow (5A) e Fuma che ‘nduma (5B) del plesso Magni, seguite rispettivamente dai professori Elisabetta Cereti e Andrea Piras, Davide Pisoni, Annarita Steni, Francesco Carrera e Giovanni Antonietti. Da segnalare quest’anno anche la partecipazione, fuori concorso, della classe prima Legno della Scuola Barolo che presenterà un manufatto, probabilmente un cruscotto, in legno.

Il prodotto finito sarà presentato dai ragazzi stessi davanti a una giuria di esperti esterni che dovrà esprimere la propria valutazione in base a creatività, progettualità, aderenza alle linee ispiratrici del bando e utilità.

A fine maggio è prevista la premiazione, un evento ad ampio respiro nel quale saranno coinvolte varie realtà valsesiane. Tra queste anche il Valsesia Lancia story con un’esposizione di auto Lancia d’epoca.

Come l’anno scorso, l’approfondimento storico culturale è stato affidato a un ciclo di conferenze rivolte alle classi partecipanti.

Venerdì 25 febbraio l’ingegnere Edoardo Bettoni ha illustrato il progetto cui ha partecipato con il Politecnico di Torino nell’ambito delle auto elettriche utilizzate nelle corse.

Giovedì 3 marzo il prof. Alessandro Orsi ha affrontato la figura di Lancia, della famiglia e del suo rapporto con il territorio; infine, lunedì 7 marzo il presidente del Club Valsesia Lancia Story, Adriano Genova, e altri membri del club hanno risposto alle domande preparate dai ragazzi relative alla struttura del Club e alla gestione delle auto storiche.

Da segnalare che per il concorso si sono attivate anche preziose sinergie con il mondo dell’università; nella fattispecie, la classe 4CA del corso chimico al Lirelli partecipa con un progetto sull’argomento “Automotive & Green Materials” che vede la collaborazione di docenti universitari del Politecnico di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale, oltre che di liberi professionisti del settore auto.

Il concorso è patrocinato dai club di servizio: Rotary Valsesia, Rotary Gattinara, Rotaract, Inner Wheel, Soroptimist, Lions.

Visto il successo della scorsa edizione – dichiara il dirigente dell’IIS Lancia, Carmelo Profettoabbiamo voluto rinnovare l’impegno della scuola e proporre un’iniziativa che tende a valorizzare il capitale umano del territorio, quello appartenente al nostro passato, con figure che hanno fatto la storia nazionale e non solo, ma anche quello che appartiene al nostro presente e al nostro futuro, ovvero quei ragazzi che si stanno formando da noi come professionisti e cittadini. La sponsorizzazione di realtà importanti della Valsesia dimostra l’apprezzamento per la nostra iniziativa e ci spinge a continuare a credere nel progetto”.

Redazione di Vercelli

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Nella mattinata di sabato 26 marzo, la Polizia di Stato ha denunciato due giovani che si erano resi responsabili, poco prima, di un furto all’interno di un bar cittadino.

Nello specifico, su disposizione della sala operativa della Questura, le Volanti si sono recate sul posto allertate da una dipendente che, all’arrivo al bar, aveva notato la saracinesca leggermente alzata e l’assenza della cassa dietro il bancone.

Da accertamenti immediatamentei, si è capito da subito che gli autori del furto erano penetrati nel locale in assenza di effrazione per cui i sospetti si sono incentrati sui dipendenti del bar.

Da un controllo dai sistemi di videosorveglianza è stato accertato che due ragazzi erano entrati all’interno del bar nottetempo ed avevano asportato la cassa.

Uno di essi corrispondeva come fisionomia al fidanzato di una delle commesse che è stato riconosciuto quale autore del furto in concorso con un suo amico minorenne, quest’ultimo bisognoso di soldi.

Con i successivi approfondimenti è stato appurato che il maggiorenne si era procurato all’insaputa della fidanzata la chiave del locale, per poi riporla all’interno della borsa di quest’ultima dopo il furto.

 I due, nel tentativo maldestro di evitare l’identificazione, si erano anche scambiati gli indumenti pensando in quel modo di non essere riconosciuti.

E’ stata effettuata una perquisizione locale e domiciliare a casa dei due soggetti entrambi residenti a Vercelli, dove è stata rivenuta a casa del primo, la cassa poco prima sottratta e 50 euro provento di furto, e a casa del secondo, circa 700 euro provento del furto, danaro che è stato restituito all’avente diritto.

I due sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso.

Redazione di Vercelli

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​I militari del Regional Command West hanno concluso oggi l’esercitazione “MASCAL”, un addestramento congiunto di soccorso ed evacuazione contemporanea di un elevato numero di feriti.

In particolare, l’esercitazione ha visto schierati presso la base di Camp Villaggio Italia assetti medici italiani, austriaci, sloveni e croati intervenuti a seguito di un incidente stradale con veicoli in fiamme.

Le squadre di emergenza, dopo l’intervento di quella antincendio,  hanno condotto i feriti con mezzi di fortuna al “punto di raccolta feriti di emergenza” (CCP).

L’attivazione dell’allarme “MASCAL”, dato dalla sala operativa, ha fatto convergere sul CCP il personale medico preposto e i militari con abilità di primo soccorso.

Qui, mentre venivano effettuati i primissimi interventi, il personale qualificato eseguiva il triage (il processo di classificazione dei feriti secondo un ordine di priorità che garantisca la precedenza di trattamento in base all’urgenza).

Senza soluzione di continuità, i pazienti venivano inviati con tutti i mezzi disponibili all’infermeria della base, punto sanitario di riferimento, per ricevere il primo trattamento ed essere evacuati d’urgenza al punto sanitario di livello superiore, in caso di necessità di intervento chirurgico.

KFOR, nel pieno rispetto del proprio mandato discendente dalla risoluzione UN 1244 del ’99, resta attenta a mantenere in quest’area un ambiente sicuro per tutte le comunità del Kosovo e a sostenere lo sviluppo delle Kosovo Security Forces nell’ambito del proprio mandato originale, vale a dire quello di una forza di protezione civile nell’alveo della più ampia Kosovo Security Organization.

#UnaForzaperilPaese 

Redazione di Vercelli

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Bra-Ligorna

Arbitro: Giuseppe Scarpati di Formia

Guardalinee: Daniele Antonicelli di Milano e Ivan Alexandrovi Denisov di Bari

Caronnese-Chieri

Arbitro: Simone Moretti di Firenze

Guardalinee: Gennaro Scafuri di Reggio Emilia e Vito Licari di  Marsala

Casale-Novara

Arbitro: Alfredo Iannello di Messina

Guardalinee: Giovanni Battista Citarda di Palermo e Manfredi Scribani di Agrigento

Derthona-Fossano

Arbitro: Giuseppe Romaniello di Napoli

Guardalinee: Nicolas Prestini di Pavia e Francesco Pirola di Abbiategrasso

Pont Donnaz-Gozzano

Arbitro: Gianmarco Vailati di Crema

Guardalinee: Antonio Nicolò di Milano e Fabio Cattaneo di Monza

RG Ticino-Imperia

Arbitro: Stefano Peletti di Crema

Guardalinee: Manuel Cavalli di Bergamo e Riccardo Bonicelli di Bergamo

Saluzzo-Lavagnese

Arbitro: Sergio Palmieri di Conegliano

Guardalinee: Andrea Perali di Chiari e Mattia Bettani di Treviglio

Sanremese-Asti

Arbitro: Alessio Marra di Mantova

Guardalinee: Thomas Vora di Como e Gianluca Scardovi di Imola

Sestri Levante-Città di Varese

Arbitro: Andrea Migliorini di Verona

Guardalinee: Marco Marchesin di Rovigo e Alberto Callovi di San Donà di Piave

Vado-Borgosesia

Arbitro: Duccio Mancini di Pistoia

Guardalinee: Paolo Roselli di Avellino e Antonio Caputo di Benevento

Redazione di Vercelli

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