Mese: Marzo 2022
Fulgor Ronco Valdengo-Alicese Orizzonti 2-2
Accademia Borgomanero-Biellese 2-2
Città di Baveno-Borgaro 0-0
Borgovercelli–LG Trino 1-0
La Pianese-Oleggio 1-0
Settimo-Pro Eureka 1-1
Venaria-Stresa 0-1
Dufour Varallo-Verbania 0-0
Riposa: Aygreville
La classifica
Stresa 57*
Biellese 50**
Oleggio 45*
Borgaro 421**
Accademia Borgomanero 40**
Venaria 39*
Settimo 36**
Pro Eureka 36*
Aygreville 34**
La Pianese 32*
Verbania 26*
Alicese Orizzonti 26**
Città di Baveno 26**
LG Trino 25*
Fulgor Ronco Valdengo 23**
Borgovercelli 14*
Dufour Varallo 11**
* una partita in meno
** due partite in meno
Redazione di Vercelli
19^ giornata
Asti-Fossano 0-0
Borgosesia-Lavagnese 2-0
21^ giornata
Casale-Sestri Levante 0-0
23^ giornata
Città di Varese-Pont Donnaz 1-2
La classifica
Novara 62
Sanremese 56
Città di Varese 47
Borgosesia 44*
Derthona 44*
Casale 41*
Chieri 41
Bra 39
Vado 38
Gozzano 36
Ligorna 36*
Pont Donnaz 36
Caronnese 34
Sestri Levante 35
Asti 32
RG Ticino 31
Fossano 31
Imperia 28
Lavagnese 21
Saluzzo 14
*una partita in meno
Redazione di Vercelli
Legnago Salus – Pro Vercelli 0-1
Marcatori: 15’ st Panico
Legnago Salus (4-3-1-2): Corvi; Ricciardi, Bondioli, Stefanelli, Rossi (28’ pt Bruno); Antonelli (28’ st Alberti), Yabré, Pitzalis (19’ st Lollo); Giacobbe (28’ st Zanetti); Contini, Sgarbi. A disp.: Enzo, Rossini, Meneghetti, Casarotti. All.: Serena.
Pro Vercelli (3-4-3): Rizzo M.; Minelli, Cristini, Auriletto; Clemente, Louati (15’ st Belardinelli), Vitale, Crialese; Rolando (16’ st Della Morte), Comi, Panico (27’ st Bruzzaniti). A disp.: Rendic, Scali, Masi, Jocic, Rizzo L., Macchioni, Secondo. All.: Nardecchia.
Arbitro: Burlando di Genova
Guardalinee: Linari di Firenze e Fiore di Genova
Quarto uomo: Muccignato di Pordenone
Ammoniti: Louati (PV), Ricciardi (LS), Clemente (LS), Comi (PV)
Recupero: 3’ pt – 4’ st
Altra vittoria della Pro Vercelli che supera di misura il Legnago Salus, fanalino di coda.
Due le traverse che colpiscono le bianche casacche.
I leoni si portano così a 8 risultati utili di fila e tornano a vincere in trasferta dopo due pareggi esterni consecutivi.
La prima frazione di gioco si apre con la conclusione di Panico che esce di poco.
Sull’altro fronte, Contini chiama in causa Rizzo.
Allo scadere, Panico colpisce il palo.
Si torna in campo con Panico che alza troppo la mira.
Risponde Contini; Rizzo gli dice di no.
Al quarto d’ora arriva la rete vercellese con un preciso destro di Panico.
Dopo Della Morte, non inquadra lo specchio della porta.
È il 25′ quando Comi colpisce la traversa.
Quattro minuti dopo è Belardinelli a vedersi negare la gioia del gol dalla traversa.
Finisce qui con la Pro che può festeggiare la vittoria.
Redazione di Vercelli
La squadra dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Varallo Sesia è intervenuta oggi, domenica 20 marzo intorno alle ore 5.00 a Quarona SP299 (nei pressi della zona industriale), per un incidente stradale, che ha visto coinvolta un’autovettura con a bordo una signora.
Quest’ultima è stata trasportata dai sanitari in ospedale a Borgosesia in codice giallo.
I Vigili del Fuoco hanno provveduto ad estrarre dall’autovettura la signora e a mettere in sicurezza il veicolo.
Redazione di Vercelli
Giovedì 17 marzo, presso la sede di C.so Italia, si sono ultimate le prove relative alla nuova certificazione di Lingua Francese, il DFP (Diplôme du Français Professionel).
Ben 15 allievi, distinti tra indirizzo Linguistico, Classico e LES hanno sostenuto la certificazione di livello B 1, conseguendo risultati brillanti, addirittura sei di loro avec mention.
Gli allievi, preparati dalla Prof.ssa Perrin e seguiti dalla Prof.ssa Bortolaso, si sono cimentati nella filière Affaires, che permette di attestare la capacità di utilizzare efficacemente il francese, orale e scritto, nelle principali situazioni di comunicazione professionale e di essere operativi nelle funzioni relazionali, amministrative e commerciali dell’impresa, andando così a perfezionare la loro preparazione scolastica in un settore non sempre presente nel corso di studi, completare il diploma accademico e ottenere crediti formativi.
Parlata in cinque continenti, la lingua francese è, dopo l’inglese, tra le più diffuse e studiate nel mondo. Il francese è anche lingua ufficiale di lavoro dell’Unione europea e dell’Unione africana e viene utilizzato da molti altri organismi e organizzazioni internazionali, pertanto, la sua conoscenza può agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro.
I candidati, una volta ottenuto il loro diploma, possono iscriversi gratuitamente al gruppo “Alumni” del DFP – Le Francais des Affaires. Questo gruppo LinkedIn è stato creato per favorire, a livello mondiale, l’incontro tra il mondo delle imprese alla ricerca di personale che conosca la lingua francese in un contesto professionale e candidati che abbiano ottenuto la certificazione DFP.
Istituiti dalla Camera di Commercio e dell’Industria di Parigi (CCIP), i DFP – Diplômes de français professionnel sono proposti per 7 diversi ambiti professionali (Affaires, Sciences et techniques, Droit, Santé, Relations Internationales, Tourisme, Hôtellerie, Restauration et Mode) e sono basati su una scala di 5 livelli, da A1 a C1, del Quadro comune europeo per le lingue. In generale, si rivolgono sia a professionisti che a studenti che si preparano a lavorare nel settore di riferimento ma sono molto richiesti anche in ambito universitario, ad esempio presso l’Università Bocconi di Milano.
Un grande plauso quindi ai ragazzi che si sono cimentati in questa nuova avventura grazie alla fattiva collaborazione dell’Alliance Française di Biella nella persona della sua Presidente, Prof.ssa Casazza Claudia.
Un sentito grazie anche al Dirigente dell’IIS Lagrangia, Dott. Graziano, al tecnico e al personale tutto della scuola che hanno collaborato alla buona riuscita di questa iniziativa.
Redazione di Vercelli
Sabato 26 marzo alle ore 21.00 proseguono nella Basilica di S. Andrea le serate di “Un canto nella notte”, proposte dalle sorelle della Trasfigurazione.
Con l’aiuto della musica, dei testi e delle immagini la serata si animerà di voci, di silenzio, di luci per riflettere e meditare in questo periodo di Quaresima; sarà anche l’occasione per cercare insieme le parole del perdono, della riconciliazione, del dialogo con Dio in questo tempo difficile e complesso.
Redazione di Vercelli
Venerdì scorso, 11 marzo, 15 studenti dell’ I.P.S.S.A.R. “G.Parstore” di Varallo sono stati impegnati a Scopello, nell’attività di mountain bike nell’ambito del progetto “Una Montagna di sport”, interamente finanziato dalla Regione Piemonte.
Gli istruttori della “Redcab Rental Sci, Snowboard & Bike” hanno impartito agli allievi dell’I.P.S.S.A.R. alcune norme e regole per la sicurezza in bici e poi, dopo alcuni esercizi specifici su percorso attrezzato, li hanno accompagnati in un un giro ad anello intorno al paese.
Venerdì prossimo, 25 marzo, ragazzi, istruttori e docenti compiranno, sempre in mountain bike, un tour di 12 km da Riva Valdobbia a Scopello.
Le attività in montagna proseguiranno poi con tre uiscite di trekking. Gli alunni saranno accompagnati dai Guardiaparco, dalle guide storiche sia dell’Istituto per la Storia della Resistenza che della sezione Anpi di Varallo.
Il Progetto “Una montagna di sport” si concluderà, a fine maggio, con tre appuntamenti di sport fluviali.
Redazione di Vercelli
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Dal Libro dell’Esodo, Cap. 3, 1 – 8. 13 – 15
In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l’Oreb.
L’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.
Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!». E disse: «Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele».
Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?».
Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione».
Dal Salmo 102
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.
Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.
Dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, Cap. 10, 1 – 6. 10 – 12
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto.
Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
Non mormorate, come mormorarono alcuni di loro, e caddero vittime dello sterminatore. Tutte queste cose però accaddero a loro come esempio, e sono state scritte per nostro ammonimento, di noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.
Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 13, 1 – 9
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
***
UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA
Guardiamo oltre e desideriamo di più!
(Es 3,1-8.13-15; Sl 102; Cor 10,1-6.10-12; Lc 13,1-9)
Due tristi fatti di cronaca aprono il vangelo di questa terza domenica di Quaresima.
Di fronte alla morte improvvisa di qualcuno che sembra essersi trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato, Gesù interviene rompendo le righe della convinzione classica, come mai queste persone hanno meritato una tale sorte? Non erano peggiori di nessun altro. Spesso quando viviamo difficoltà dove facciamo fatica a trovare un senso e un perché, affiora spontanea la domanda: che male ho fatto per meritarmi questo? Una malattia, un’incomprensione, un abbandono, un lutto, la guerra, perdere tutto, fuggire dalla patria, essere privati della libertà di esprimere il proprio pensiero, perché? Che male ho fatto, che male abbiamo fatto?
Gesù non risponde interpretando il male, il dolore nel mondo come una punizione di Dio, non si tratta di avere maggiori o minori colpe; la lettura delle vicende della storia personale e globale dovrebbe comunque riportarci all’appello più utile e necessario: la nostra conversione. Se personalmente, comunitariamente, socialmente, si disattende questo appello che cerca ascolto nella nostra coscienza le conseguenze saranno uguali e coinvolgeranno tutti. L’avvertimento di Gesù è chiaro: Se non vi convertite perirete tutti allo stesso modo. Cosa significa convertirsi? Questo tempo di quaresima è proposto come un tempo forte, propizio, privilegiato per deciderci decisamente per Cristo, per seguire Lui nella via del Vangelo ascoltato e accolto senza fondamentalismi né aggiustamenti, nella sincerità e rettitudine del cuore e del pensiero, nel coraggio di perdere tutto quello che si comprende e sperimenta essere di peso, di troppo ingombro e freno nel nostro cammino quotidiano, nella speranza che la Parola del Signore dona e produce vita, frutti buoni per noi e per quanti incontriamo.
L’accenno alla pianta del fico che rimane sterile forse può collegarsi proprio a quanto stiamo considerando, se non scegliamo di convertirci, di cambiare ogni giorno, la nostra vita sarà destinata alla sterilità e perirà nella sua inutilità. Eppure il contadino ne ha cura visitandola ogni giorno, sperando e attendendo di veder spuntare germogli nuovi e frutti secondo la sua capacità. La pazienza del contadino, la pazienza di Dio è senza limiti come il suo amore per noi, ma il tempo che abbiamo ha un limite e un compimento e chi non vorrebbe spenderlo bene? “Oggi se ascoltate la sua voce non indurite il vostro cuore” (cf Sal 94,7-8), non rendiamoci impermeabili alla grazia di Dio, non accontentiamoci mai di quello che siamo, guardiamo oltre, desideriamo di più, sfruttiamo al massimo il terreno, il tempo che ci viene dato per portare frutti di pace, di bene, di amore che rendano il mondo più bello di come lo abbiamo trovato. Di questo si compiace il Padre vostro che portiate molto frutto e il vostro frutto rimanga (cf Gv 15, 8.16).
Le Sorelle Carmelitane
Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza
Borgosesia – Lavagnese 2-0
Marcatori: 26′ st Manfrè, 31′ st Gaddini
Borgosesia (3-4-3): Gilli; Frana, Martimbianco, Picozzi; Monteleone (17′ st Gaddini), Areco (27′ st Zazzi), Farinelli (39′ st Salvestroni), Carrara (27′ Bernardo); Latini, Barbetta, Gualtieri (17′ st Manfrè). A disp.: Gavioli, Puka, Eordea, D’Ambrosio. All.: Lunardon.
Lavagnese (3-4-3): Bellesolo; Romagnoli, Gatelli, Bacigalupo; Crivellaro, Canovi (32′ st Ben Nasr), Amendola, Rovido (32′ st Oliveri); Croci (32′ st Dotto), Valenti (39′ st D’Arcangelo) Lombardi (32′ st Sommovigo). A disp.: Ravetto, Amarese, Romanengo, Dotto.
All.: Nucera.
Arbitro: Zago di Conegliano.
Guardalinee: Nechita di Lecco e Franzoni di Lovere
Note: cielo coperto. Terreno in erba sintetica. Spettatori: 200 circa. Espulso: 24’ pt Romagnoli per doppia ammonizione. Ammoniti: Amendola.
Inizia nel migliore dei modi il tour de force che vedrà impegnato il Borgosesia nei prossimi 15 giorni.
La prima fatica è stata quella contro la Lavagnese, recupero del 19° turno di campionato.
I granata hanno avuto la meglio dei liguri e così vanno a completare il calendario dell’andata che vede la squadra guidata da mister Manuel Lunardon, aver raccolto nelle prime 19 giornate 33 punti (9 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte).
La prima frazione di gioco è tirata, il Borgosesia prova a macinare la sua trama ma i liguri si chiudono e non disdegnano il gioco maschio.
L’occasione più ghiotta capita a Carrara che da buona posizione incorna non centrando lo specchio della porta.
La caparbietà degli ospiti è eccessiva e al 24’ restano in 10 per la seconda ammonizione comminata a Romagnoli.
Nel contesto si infortuna Carrara, costretto a lasciare il campo, sostituito da Bernardo.
Superata la mezzora, Barbetta calcia alza troppo la mira.
Nella ripresa il Borgo ci prova con Picozzi all’11 ma la sua conclusione è deviata in corner.
Due giri di lancette e sull’altro fronte Lombardi colpisce il palo.
Il vantaggio granata arriva al 26’; Manfrè addomestica il pallone e lascia partire una precisa conclusione.
A chiudere i giochi ci pensa 5 minuti più tardi Gaddini.
Redazione di Vercelli