VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Si è spento questa mattina, 15 febbraio a Sesso, in provincia di Reggio Emilia, dove risiedeva con la famiglia, Eros Morandi, ex Amministratore Delegato di Atena, poi Asm Vercelli spa.

Da tempo ammalato, avrebbe compiuto 67 anni il prossimo 26 febbraio.

Le esequie giovedì 17 prossimo, nella Chiesa parrocchiale del suo paese, ad ore 14.

Morandi iniziò la propria carriera nel settore multiutilities alla Agac di Reggio Emilia, nel 1982, per diventare poi Responsabile del Servizio Ciclo Idrico Integrato di Iren Spa.

Lo ricorda Sandro Baraggioli, che fu Presidente dell’Azienda di Corso Palestro negli anni 2014 – 2019:

Ci siamo conosciuti nell’autunno del 2014 quando fui nominato presidente dell’allora Atena e insieme abbiamo condiviso in azienda un percorso breve ma molto intenso Di lui ho sempre apprezzato la schiettezza e la tendenza ad essere sempre molto pragmatici nei ragionamenti e nelle scelte. Rappresentavamo due azionisti diversi e per questo non sono mancati momenti anche tesi di confronto ma sempre improntati al rispetto reciproco.

Ciò che era chiaro è che aveva costruito con Vercelli un legame che andava al di là del lavoro, lo testimoniano gli amici che hanno mantenuto con lui un rapporto anche dopo il suo ritiro.

Era un lottatore, ne va dato atto, ma il suo pragmatismo si misurava nella volontà di provare a raggiungere un punto di massima condivisione. Mi unisco al dolore per la perdita e rivolgo alla sua famiglia le mie più sincere condoglianze”.

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Per un nuovo partito che, prima di tutto, si impegna ad organizzare una scuola di

politica pensata senza trascurare (anche) un’infarinatura di filosofia greca,

è appena normale trovarsi alle prese con certa “fenomenologia” vercellese: quella della Giunta del Niente (in sigla GdN), piuttosto che di Husserl.

Del tipo: ti concedo (a te nuovo partito) lo spazio per mettere il tuo gazebo, all’incrocio tra Via Veneto e Corso Libertà: tutti i sabati, 9 metri quadri belli belli.

Poi, però, ti revoco il permesso ( leggi qui ) fino al 31 marzo, fine del periodo di emergenza (se sarà vero).

E sai perché?

Perché c’è il Covid.

E sai che c’è ancora?

Che, invece, per i gazebo delle Associazioni di volontariato, il Covid o non c’è, oppure deve andare bene così lo stesso, perché loro il gazebo lo mettono come vogliono.

***

I rappresentanti vercellesi del partito che si ispira al filosofo Diego Fusaro ed ha come leader nazionale il giornalista e avvocato Francesco Toscano, rimangono perplessi.

Ma come?!

– A noi via il gazebo ed in Piazza Cavour, invece, vai con i banchetti?!

Allora – bisogna capirli, perché sono nuovi – fanno la cosa più semplice: una bella lettera aperta al Sindaco per chiedere spiegazioni.

Ma qualcuno può credere che il Pirata risponderà?!

Si accettano scommesse.

Però bisogna ammirare la tenacia: per ora non demordono, sempre che poi non si stufino.

La domanda è: Ancora Italia riuscirà a fare diventare la Giunta del Niente un po’ meno niente o, invece, sarà la Giunta del Niente che farà diventare Ancora Italia, un po’ meno Italia e un po’ più Vercelli?

E qui, né i greci, né Fusaro, né Husserl: come minimo, ci vorrebbe Jacques Lacan

E già par di udire Dante chiosare: ma quel Lacan è parente di Lapo?

Dante?! Che c’entra Dante?! – E’ l’affettuoso nick name che gli amici affibbiano a Gian Carlo Locarni, riconosciuto vero rifondatore della lingua italiana.

Ma ecco la lettera aperta di Ancora Italia Vercelli al Sindaco Andrea Corsaro.


ANCORA ITALIA VERCELLI
Lettera aperta al Sig. Sindaco di Vercelli

Signor Sindaco,
prima che come gruppo politico, ci appelliamo a Lei ed al Suo sentimento democratico, nel quale confidiamo, come cittadine e cittadini vercellesi.
Vorremmo metterLa al corrente che, nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale, della quale Lei è responsabile, ha improvvisamente ritenuto di impedire al nostro partito, Ancora Italia – Vercelli, di svolgere la propria attività politica, democratica e pacifica.
In particolare, ci è stato revocato, dopo una sola uscita, il permesso di tenere il nostro gazebo settimanale in Via Veneto.
Questo nonostante tale attività ci fosse stata regolarmente e preventivamente autorizzata, per ogni sabato da qui a seguire, dagli stessi uffici comunali a ciò preposti.
Senza pretendere di riuscire laddove rimangono inascoltati professori del rango del giurista Ugo Mattei o del filosofo Massimo Cacciari quando ammoniscono sulla pericolosa deriva anti-costituzionale del perpetrarsi di un atteggiamento autoritario di uno Stato che, con plateale arroganza, disconosce anche i più basilari fondamenti etici del nostro ordinamento e le più elementari gerarchie tra le fonti di produzione del diritto, tanto che oramai anche i più universali ed umani diritti alla libertà personale, all’autodeterminazione, alla manifestazione del pensiero, alla partecipazione politica, sono in qualsiasi momento comprimibili perfino da un atto amministrativo, talvolta addirittura interno, come, in questo caso, una “direttiva” ministeriale, noi sentiamo comunque il dovere di far arrivare a Lei ed a tutti i nostri concittadini vercellesi un grido dall’allarme sulla vera emergenza ancora in atto: quella democratica.
Nello specifico, gli uffici alle Sue dipendenze hanno “giustificato” la revoca del permesso di allestire il gazebo con una interpretazione della direttiva del 10 novembre 2021 del Ministro Lamorgese che stride a tal punto col testo “normativo” della stessa da rendere evidente una deliberata e preoccupante volontà punitiva nei confronti del nostro movimento politico da parte dell’Amministrazione comunale.
La direttiva in questione, infatti, che aveva intenzione di reprimere i moti di ribellione civica che continuamente riempivano le piazze e le vie con partecipatissimi comizi e cortei, dice che il centro città – non deve ma – “può essere interdetto” alle “manifestazioni”, non potendo in alcun modo – non lo consentirebbe la stessa lingua italiana – con questo termine riferirsi ad altri tipi di “assembramenti” se non i due appena ricordati.
Siccome ci hanno vietato di star seduti all’aperto sotto un gazebo, dobbiamo pensare che i nostri uffici comunali la direttiva non l’abbiano nemmeno letta, perché in caso contrario, non sarebbe potuto sfuggire loro il passaggio in cui la stessa dice che le manifestazioni in questione “potranno tenersi nel rispetto di modalità restrittive, quali ad esempio lo svolgimento in forma statica in luogo di quella dinamica.”
Cosa c’è di più statico di un gazebo?
D’altronde, che il Comune di Vercelli non ritenga pericolosi veicoli di contagio bancarelle e simili, lo testimonia lo svolgimento del mercato bisettimanale e la regolare presenza negli ultimi week-end, sotto gli occhi di tutti, di numerosi stand promozionali di associazioni ed enti vari.
A noi di Ancora Italia, quindi, non resta che sospettare che forse l’unico contagio che si ha paura possa essere veicolato in città con il nostro gazebo è quello del diffondersi di un chiaro messaggio di libertà: prima ancora che i partiti possano concorrere alla formazione della volontà popolare, è necessario che ogni cittadino possa manifestare liberamente il proprio pensiero, e solo un individuo che abbia conservato quantomeno la sovranità sul proprio corpo può ancora essere definito libero di autodeterminarsi.
Signor Sindaco, siamo sicuri non volterà le spalle a dei Suoi concittadini, sinceri democratici come Lei
Con fiducia,
Tutti gli Iscritti e gli Amici di
Ancora Italia Vercelli

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Capolista e reduce da 8 successi, il Novara è atteso dalla trasferta di Bra con i giallorossi desiderosi di rimediare al ko subito nell’ultimo turno.

Seconda forza del campionato, la Sanremese (43 punti), sfida il Fossano galvanizzato dalla vittoria nel derby con il Bra.

Terzo miglior attacco e terza miglior difesa, il Città di Varese, ospita il Borgosesia che arriva da due pareggi.

Sfida salvezza tra Imperia (20) e Asti (21).

Miglior difesa del campionato, il Gozzano sarà impegnato in Liguria contro il Sestri Levante (29).

Il Casale (30) cerca punti play off contro il Derthona (35).

Il Ligorna con un punto di vantaggio sui play out, ospita il Chieri (37).

Punti per lasciare il fondo della classifica in RG Ticino (25)-Lavagnese (17).

Il fanalino di coda Saluzzo sarà chiamato alla trasferta in casa del Vado (28).

Chiude la giornata Caronnese (26)-Pont Donnaz (31).

Imperia-Asti

Città di Varese-Borgosesia

Derthona-Casale

Ligorna-Chieri

Sanremese-Fossano

Sestri Levante-Gozzano

RG Ticino-Lavagnese

Bra-Novara

Caronnese-Pont Donnaz

Vado-Saluzzo

La classifica

Novara 53*

Sanremese 43

Città di Varese 42*

Chieri 37*

Derthona 35**

Gozzano 33*

Borgosesia 33*

Bra 33

Pont Donnaz 31**

Casale 30***

Sestri Levante 29*

Vado 28

Caronnese 26

Ligorna 26*

RG Ticino 25*

Fossano 22*

Asti 21**

Imperia 20*

Lavagnese 17*

Saluzzo 11*

*una partita in meno

**due partite in meno

*** tre partite in meno

Redazione di Vercelli

Redazione di Vercelli

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Una nutrita pattuglia di atleti piemontesi è pronta a partire per Novi Sad, in Serbia, dove dal 26 febbraio al 7 marzo si terranno i Campionati Europei Giovani e Cadetti di scherma. Sono otto, infatti, i convocati in Nazionale della nostra regione. Tutti spadisti, sette titolari e una riserva a casa.

Vediamo di chi si tratta.

Simone Mencarelli (Fiamme Oro/Ginnastica Victoria) ed Enrico Piatti (Aeronautica Militare/Accademia Scherma Marchesa), saranno in gara nella spada maschile Giovani, tanto nella prova individuale quanto in quella a squadre.

Gaia Caforio (Aeronautica Militare/Marchesa), Carola Maccagno (Aeronautica Militare/Ginnastica Victoria) e Vittoria Siletti (Pietro Micca) prenderanno parte alle prove individuali e a squadre di spada femminile Giovani, con Marzia Cena (Pro Vercelli Scherma) riserva in Italia.

La spada femminile Cadette, individuale e a squadre, sarà la gara di Eleonora Orso (Pro Vercelli Scherma), Federica Zogno (Ginnastica Victoria). Con gli atleti piemontesi partirà anche il maestro della Pro Vercelli Adalberto Tassinari, nello staff tecnico della spada.

Lo schema con date e orari delle gare che interessano gli atleti piemontesi.

Spada femminile individuale Giovani – 27 febbraio ore 11 (finali 18)

Gaia Caforio (Aeronautica Militare), Carola Maccagno (Aeronautica Militare), Vittoria Siletti (Pietro Micca Biella)

Spada maschile individuale Giovani – 28 febbraio ore 9 (finali ore 18)

Simone Mencarelli (Fiamme Oro/Ginnastica Victoria), Enrico Piatti (Aeronautica Militare/Accademia Scherma Marchesa)

Spada femminile a squadre Giovani – 1 marzo ore 9 (finali ore 16)

Gaia Caforio (Aeronautica Militare), Carola Maccagno (Aeronautica Militare), Vittoria Siletti (Pietro Micca Biella)

Spada maschile a squadre Giovani – 2 marzo ore 9 (finali ore 16)

Simone Mencarelli (Fiamme Oro/Ginnastica Victoria), Enrico Piatti (Aeronautica Militare/Accademia Scherma Marchesa)

Spada femminile individuale Cadette – 4 marzo inizio ore 11 (finali ore 18)

Eleonora Orso (Pro Vercelli Scherma), Federica Zogno (Ginnastica Victoria)

Spada femminile a squadre Cadette – 6 marzo ore 9 (finali ore 16)

Eleonora Orso (Pro Vercelli Scherma), Federica Zogno (Ginnastica Victoria)

Redazione di Vercelli

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L’attaccante Elio Rizzo approda alla Juniores del Borgosesia Calcio.

Il classe 2004, dopo essere cresciuto nelle giovanili del Crotone, passa al Gozzano e alla Vibonese.

Ha giocato la prima parte di stagione nella Primavera della Pro Vercelli.

Rizzo si aggregherà alla prima squadra durante gli allenamenti.

Redazione di Vercelli

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Dal Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, riceviamo e pubblichiamo.

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L’articolo 1 della Costituzione italiana recita testualmente: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

I nostri Padri Costituenti, ben consapevoli degli orrori dei totalitarismi e della guerra civile, compresero l’importanza del lavoro come strumento fondamentale su cui fondare la dignità dell’essere umano e consentirne uno sviluppo libero e responsabile.

A distanza di molti anni dal Secondo Dopoguerra e dalla stesura della Costituzione repubblicana, pare che l’Italia stia smarrendo, quasi completamente, quella consapevolezza.

Infatti, a decorrere dalla data odierna, 15 febbraio 2022, (con il silenzio complice della più parte dei Sindacati) aumentano le discriminazioni legalizzate sul luogo di lavoro: dopo Medici, Militari e Insegnanti – da oggi – qualunque cittadino italiano con 50 anni compiuti non potrà più lavorare senza essersi “vaccinato” e verrà multato per non aver richiesto l’accesso alle terapie geniche sperimentali anti Covid-19.

L’impossibilità di lavorare e quindi di guadagnare lo stipendio – ancornchè in condizioni di salute e certificatamente non contagiosi (a differenza di tanti possessori di Super Green-Pass) – é una violenza insensata, che lede la dignità umana, esponendo singoli cittadini, padri e madri di famiglia a non avere più i soldi per pagare il mutuo di casa, per fare la spesa e per crescere i propri figli.

Questa è una delle pagine più brutte della storia italiana recente, che sarà ricordata come un giorno di cui avere vergogna: perché tra tanto silenzio colpevole – e nella completa omertà di molti che avrebbero il dovere morale di denunciare – si sta calpestando la Costituzione italiana e si sta avviando la nazione verso un futuro molto pericoloso.

Emanuele Pozzolo

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Da sabato scorso il Circolo di Vercelli del Pd ha un nuovo Segretario politico (in pratica, il Segretario Cittadino, come si diceva un tempo).

Si tratta di Patrizia Jorio Marco, che ha alle spalle, nonostante l’ancor giovane età, una lunga militanza, tutta coerente nel percorso politico dei cattolici democratici.

Hanno votato tutti gli iscritti al Pd della città, nel corso dell’assemblea tenutasi al salone Soms di Via Borgogna.

Assemblea partecipata, che ha visto gli interventi dei principali dirigenti di partito, consegnando anche un dato “intergenerazionale” che può essere di conforto: l’ “escursione” anagrafica dei partecipanti è andata dai 19 anni dei militanti tra i “Giovani Democratici”, il movimento giovanile del partito, ed i 94 anni di una vera e propria icona della sinistra vercellese, l’ex Assessore Bruno Baltaro.

Insomma, un segno autentico di radicamento sociale, così come di capacità di “raggiungere” e “connettere” tante generazioni.

Patrizia Jorio, già Consigliere Comunale di Vercelli nello scorso mandato amministrativo, ha tenuto una breve relazione, che ha posto l’accento sulla necessità di ricostruire “reti” di relazioni con la società reale vercellese: il partito come “mezzo” a disposizione dei cittadini, per cambiare.

Tra pochi giorni la riunione del nuovo Segretario con gli eletti chiamati a far parte del Direttivo per eleggere la Segreteria.

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Sin dall’inizio del campionato si sapeva che il Città di Varese sarebbe stato uno degli assoluti protagonisti della stagione.

I lombardi con 42 punti (12 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte), occupano la terza posizione in classifica.

La squadra vanta la terza miglior difesa (18 gol subiti) e il terzo miglior attacco (36 reti realizzate).

Tra le mura amiche ha perso solo una volta, contro la capolista Novara.

Il modulo di gioco adottato è il 3-4-1-2.

La porta è affidata a Luca Trombini (classe 2001, scuola Torino).

I tre difensori sono: Gianluca Parpinel (2001, ex Lecco), Francesco Mapelli (1996, ex Virtus Bergamo, autore di una rete in stagione) e Mattia Monticone (1994, ex Folgore Caratese, 2 gol).

A centrocampo da destra a sinistra si schierano: Giovanni Foschiani (2003, scuola Pordenone, 2 reti), Andrea D’Orazio (1997, ex Ambrosiana, 2 reti), Gabriele Premoli (1998, ex NibionnOggiono, 1 gol), Mirco Tosi (2002, cresciuto nell’Inter).

Sulla trequarti si posiziona l’ex Borgosesia, Luca Piraccini (1987, 2 gol).

La coppia offensiva è formata da: Kennet Obinna Mamah (1998, ex Lucera, miglior marcatore della squadra con 10 centri) e Luca Di Renzo (1990, ex Latina, 5 reti)

Redazione di Vercelli

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Il Borgosesia Calcio mette a segno tre colpi in entrata: Loris Barbetta, Alessandro Latini e Federico Zazzi.

Loris Barbetta è un attaccante classe 2000 cresciuto nelle fila dell’Ascoli. Dopo avviene il passaggio al Chievo Verona, prima di disputare il campionato Primavera con le maglie di Ternana e Ascoli. Il salto tra i grandi avviene in Serie D nel Jesina, la sua carriera prosegue in questa categoria difendendo i colori di Matelica, Campobasso, Gladiator, Vado e Vastese.

Alessandro Latini è un centrocampista classe 2003. Cresce nel Settore Giovanile dell’Alcione Milano, lo scorso anno ha giocato con la Primavera della Pro Sesto e in questo campionato ha esordito in Serie D con l’Alcione Milano.

Federico Zazzi è un centrocampista classe 1997. Cresciuto nelle giovanili di Atalanta e Monza, esordisce tra i grandi nel Varese con cui vince il campionato di Eccellenza e disputerà poi due stagioni in D. In seguito passa al Brugherio in Eccellenza, prima di fare ritorno nella massima categoria dilettantistica con le maglie di Vigor Carpaneto, Fanfulla, Castellanzese, Casatese e Leon.

Redazione di Vercelli

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Al fine di contrastare efficacemente il fenomeno dei reati predatori, da alcuni giorni sono stati intensificati i servizi perlustrativi nel Comune di Livorno Ferraris con la presenza di più pattuglie in orario tardo pomeridiano.

I servizi, oltre a prevenire la commissione di furti soprattutto in abitazione,  hanno permesso, nel pomeriggio di domenica 13 febbraio, di rintracciare lungo le vie del paese, un rumeno domiciliato a Borgomasino (To), che si aggirava con fare sospetto e che risultava gravato da un mandato di cattura europeo poiché aveva commesso alcuni reati contro l’ordine pubblico e la pubblica sicurezza.

Il 38 enne rumeno è stato dichiarato in stato di arresto ed al termine delle formalità di rito è stato tradotto in carcere, in attesa di essere espatriato per essere messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria rumena.

I servizi preventivi continueranno anche nei prossimi giorni.

Redazione di Vercelli

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