Mese: Febbraio 2022
I carabinieri della Stazione di Livorno Ferraris hanno denunciato un 45 enne di Tronzano V.se per guida in stato di ebbrezza alcoolica.
Verso le ore 22 di ieri, giovedì 17 febbraio, nel centro di Tronzano V.se, in un bar del centro, un avventore dava in escandescenza, poichè il titolare si rifiutava di vendergli delle bottiglie di alcolici. L’uomo, un 45 enne del posto, usciva visibilmente arrabbiato dal locale e salito a bordo della sua autovettura, una Jeep, anzichè allontanarsi ha ingranato la marcia e a forte velocità si è diritto verso l’ingresso del locale, andando a collidere con la parte anteriore del veicolo contro la struttura metallica del dehor, arrestando la marcia poco prima di sbattere contro il muro del bar.
Fortunatamente nessuno è rimastoa ferito, ma lo spavento è stato enorme per gli avventori ed il titolare del locale. E’ stato subito richiesto l’intervento di una pattuglia dei carabinieri che è sopraggiunta dopo poco e che ha sottoposto il 45 enne all’alcoltest risultato positivo (con una percentuale tripla a quella consentita) tant’è che gli è stata ritirata immediatamente la patente di guida. La Jeep, non essendo di proprietà del conducente, è stata restituita ad un parente giunto sul posto.
Il soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vercelli per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Il titolare del locale si è riservato di valutare la possibilità di adire alle vie legali per eventuali danni subiti.
Redazione di Vercelli
“Sono ancora troppe le incognite sulla nuova bretella di collegamento tra Novara e Vercelli su cui occorre fare chiarezza nonostante gli annunci trionfalistici della giunta regionale e dei rappresentanti locali del centrodestra” dichiarano il Segretario del Partito Democratico della provincia di Novara, Rossano Pirovano, e il consigliere regionale, Domenico Rossi, che mercoledì 16 febbraio 2022 ha presentato un’interrogazione sul tema all’assessore competente.
“Non conosciamo il tracciato, non esiste nemmeno uno studio preliminare e la progettazione non è stata assegnata. Così come non si conosce il valore complessivo dell’opera. Sono solo alcuni dei punti oscuri che vanno assolutamente chiariti e sui quali ho presentato un’interrogazione – spiega Rossi evidenziando che – ancora una volta è prevalsa la politica degli annunci”.
“E’ indubbio che sia necessario superare le inefficienze della SP11 ma ci saremmo aspettati l’apertura di un confronto più ampio con il territorio, a partire dalle amministrazioni locali, le associazioni ambientaliste e le associazioni di categoria se non altro per evitare stop in corso d’opera – aggiunge Pirovano. Il riferimento è ad un ricorso al Tar da parte degli agricoltori proprietari di terreni che, già nel 2005, causò l’interruzione di un analogo progetto. “Proprio gli agricoltori hanno manifestato nuovamente contrarietà anche rispetto al nuovo progetto di collegamento tra i due capoluoghi di provincia invocando la tutela dei campi coltivabili” precisa il segretario Dem.
Alla tutela delle peculiarità del territorio e delle eccellenze agricole si affianca la necessità di contenere il consumo di suolo.
“Le associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, Novara Green e Fiab Novara hanno portato la questione all’attenzione della Regione e dell’opinione pubblica proponendo anche una soluzione alternativa: mettere in sicurezza l’attuale tracciato con circonvallazioni che consentano di deviare il traffico, in particolare quello pesante, dai centri abitati. Perché non valutare anche questa soluzione. E’ stato dato mandato a qualche ente tecnico di fare un’analisi degli scenari possibili?” Domandano i rappresentanti Dem, sottolineando come – negli anni in cui la transizione ecologica è una priorità condivisa il massimo che la destra riesce a proporre sul nostro territorio è la realizzazione di una strada con conseguente consumo di suolo, dimenticando completamente la rete ferroviaria o altre opere importanti come il Ponte sul Ticino di Oleggio, solo per fare un esempio”.
“Per non parlare dei fondi. Allo stato attuale è dato sapere che il CIPES ha stanziato 50 milioni di euro, una cifra molto al di sotto di quanto necessario per realizzare una strada a 4 corsie lunga oltre 12 chilometri. Dove saranno reperite le altre risorse necessarie? Al di là dei continui annunci siamo ancora molto lontani da un’opera concreta… e forse c’è ancora il tempo per correggere il tiro cominciando prima di tutto ad ascoltare” concludono.
Redazione di Vercelli
Inchiesta sui decessi alla Casa di Riposo di Piazza Mazzini a Vercelli, nel corso della “prima ondata” dell’epidemia di Coronavirus.
Oggi, 18 febbraio, all’Udienza davanti al Giudice per le Indagini Preliminari, quattro dei cinque indagati (responsabili a vario titolo di Asl Vercelli e della stessa Rsa) hanno chiesto di essere ammessi ad un rito alternativo, segnatamente il Giudizio Abbreviato.
Tutto rinviato, dunque, al prossimo 29 aprile per le decisioni procedurali conseguenti.
Il presidio che si è tenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 17 febbraio, a Biella, organizzato dal Movimento Valledora ha portato molte Associazioni e gruppi a manifestare in contemporanea all’incontro del Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese, svoltosi invece al Teatro Sociale. A questo ultimo, a cui partecipavano solo i sindaci e gli amministratori biellesi, è stato presentato il progetto di inceneritore in fase di valutazione da parte della Provincia di Biella. Hanno parlato diversi relatori tra cui anche il consulente del Comune di Cavaglià, e dello stesso Movimento Valledora, Dottor Marco Stevanin.
E’ stato invitato nei giorni scorsi dal COSRAB proprio per esporre le maggiori criticità dell’opera e all’uscita dal Teatro ha dichiarato: “Parafrasando il Presidente Einaudi per decidere dovete conoscere e la procedura di valutazione d’impatto ambientale va ritirata perché presenta un quadro ante opera deficitario. Sono richieste 63 integrazioni di cui alcune sostanziali e strutturali. Non vedo, ribadisco, alternative al ritiro della procedura da parte di una azienda seria come A2a “ e aggiunge “ Un territorio come il vostro che presenta mediamente livelli pari a 20 microgrammi/m3 di PM2,5 non può essere sede di un impianto come quello in oggetto”.
Intanto al presidio si alternavano al megafono gli attivisti per l’ambiente, i sindaci del Vercellese, quelli del Biellese, i ragazzi e gli insegnati delle scuole per motivare la loro presenza. E’ così da semplice presidio si è trasformato in una vera e propria assemblea pubblica.
Hanno partecipato ben due scuole all’iniziativa contro l’inceneritore. Era presente l’Istituto Comprensivo di Cavaglià in veste ufficiale, con tanto di stendardo e con un intervento della Dirigente Stefania Nuccio. Nuccio ha fatto un intervento molto appassionato lanciando anche una marcia per il territorio da fare come scuole.
Vi erano anche i ragazzi della Media di Mosso, sensibilizzati dal professore e attivista 5 Stelle Giuseppe Paschetto. Il professore ha spiegato che hanno partecipato “per testimoniare che l’inceneritore non è un problema solo di Cavaglià, è un’opera fortemente impattante che avrà conseguenze in un’area vasta che comprende il Vercellese, il Biellese e il Canaves”.
Dopo di loro ha preso la parola Maurizio Aiassa della fondazione Bricherasio con sede a Roppolo. E’ un ente storico creato più di 100 anni fa da Emanuele Cacherano di Bricherasio, industriale fondatore della Fiat, e ha come finalità l’educazione e la formazione dei giovani. “Proprio per questo stiamo sostenendo concretamente questa battaglia del Movimento Valledora, per il loro futuro” ha detto al megafono Aiassa.
Erano presenti ai Giardini Zumaglini cittadini, amministratori e rappresentanti delle associazioni dalle tre provincie: Biella, Vercelli e Torino.
Hanno preso parola attivisti del Movimento Valledora, di Legambiente Biella e Ivrea, della Lipu, di Onda Verde e di SOS Santhià. Nutrita la partecipazione del Comitato Salussola Ambiente Futuro, anche se impegnati ancora nel contenzioso per la discarica di amianto al Brianco.
Vi era anche una corposa rappresentanza di sindaci. C’erano per il Vercellese: Alice Castello, Tronzano e Santhià. Per il Biellese invece hanno preso parola i sindaci di Mongrando e Cerreto-Quaregna.
Tutti hanno sottolineato la contrarietà all’inceneritore e la necessità di un futuro diverso. Bondonno, di Alice Castello, in particolare ha detto, con l’acclamazione di tutti, che il territorio della Valleodra ha già dato e che merita di poter fare cose diverse come l’agricoltura di qualità e il turismo slow.
Insomma il presidio è stato un bel momento di partecipazione e d’unità di intenti che allontana ipotesi nefaste come la costruzione del mega inceneritore tra Santhià e Cavaglià, e apre invece a futuri sostenibili. E’ un buon auspicio che ci fa sperare di vedere nel prossimo futuro uno scatto di consapevolezza nelle politiche degli amministratori e anche nella capacità di iniziativa concreta da parte degli ambientalisti.
Come scrivono le diverse associazioni nella Lettera agli amministratori presenti alla riunione del COSRAB “chiediamo una scelta coraggiosa, lungimirante, di vasto orizzonte, sovra zonale ed etica. Scegliete per il territorio, per i suoi cittadini, non per l’impresa di cui siete soci, non per i profitti e vantaggi economici che ne possono derivare.” Un appello che possiamo allargare a tutti perché è necessario fare della sostenibilità ambientale una priorità, e non limitarsi più al solito ‘bla bla bla’ per ripetere parole vuote senza agire.
Possiamo iniziare con il ritiro della procedura di valutazione dell’inceneritore di Cavaglià
Chi è il dott. Marco Stevanin
Consulente in ambito Nazionale ed Internazionale nel settore della Valutazione di Impatto Ambientale. Esperienza maturata verso la committenza pubblica (Banca Mondiale, Comunità Europea, Enti pubblici Italiani) e privata italiana ed estera.Dal 2007 al 2008 membro della Commissione Nazionale di Impatto Ambientale (CTVIA) del Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Dal 2016 membro della Commissione Tecnica Regionale Ambiente (CTRA) della Regione Veneto. Dal 2018 invitato come docente a contratto dall’Università Luiss di Roma al Master sull’ Economia Circolare in ambito di valutazione ambientale (rapporto investimenti ambientali e ricadute economiche). https://businessschool.luiss.it/master-circular-economy/faculty/ Nel 2018 entra a far parte della lista di esperti Sogesid (www.sogesid.it) per il programma CReIAMO con validità fino al 31.12.2023 nelle sezioni qualità dell’aria e inquinamento atmosferico, adattamento ai cambiamenti climatici e valutazione di impatto ambientale inclusa Vas e V.Inc.A
Redazione di Vercelli
Sconfiggiamo la depressione da pandemia con i colori e la gioia del carnevale.
Questo era l’invito fatto lo scorso anno a tutti gli amici del carnevale: un invito a fotografarsi, singolarmente o in gruppo, adulti e bambini, e a partecipare al concorso “Carvè vs Covid” indetto dal Comitato manifestazioni vercellesi e sostenuto dal Comune di Vercelli – assessorato alle Manifestazioni carnevalesche. Comitato e Comune hanno deciso di ripetere l’iniziativa con la seconda edizione del concorso, nella speranza che possa ottenere il successo della precedente.
“Carvè vs Covid – Parte 2” prenderà ufficialmente il via domenica prossima 20 febbraio per terminare il mese successivo, il 20 marzo.
Rispetto alla prima edizione, questa seconda presenta una novità riguardante le categorie, sempre tre, ma riservate ora ai “Bambini (fino a 9 anni)”; ai “Ragazzi (da 10 a 18 anni)”; agli “Adulti in gruppo (foto con 2 o più soggetti oltre i 19 anni)”. Per le categorie “Bambini” e “Ragazzi” sono ammesse solo foto con soggetti singoli.
Ci saranno tre vincitori rispettivamente per le categorie “Ragazzi” e “Adulti in gruppo”, mentre per la categoria riservata ai “Bambini” i vincitori saranno cinque.
«Non sono previsti premi in denaro o buoni spesa – precisa Stefano Roncaglia, presidente del Comitato manifestazioni vercellesi – ma ai vincitori sarà riservata una apposita vetrina sulle pagine social del nostro carnevale affinché la creatività e l’allegria che traspare dalle immagini premiate possa contagiare tutti in un clima che, speriamo, possa finalmente riportarci alla normalità».
Il Regolamento della nuova edizione del Concorso sarà a breve pubblicato sulla pagina Facebook del Comitato e all’interno del Gruppo “Carvè vs Covid” appositamente creato lo scorso anno e al quale, lo ricordiamo, è necessario iscriversi per poter partecipare al concorso.
Redazione di Vercelli
Il maggiore problema che la scuola italiana deve affrontare in questo momento è sicuramente la continuità delle lezioni in presenza e quindi, prima di tutto la sua apertura. Eppure, se la scuola è aperta (come in tutti i modi si cerca giustamente di fare), riemergono i soliti problemi: e, tra questi, di primaria importanza resta la qualità dell’apprendimento, in tutte le discipline e in particolare nella lingua italiana.
E’ ancora del tutto attuale il quadro descritto da seicento docenti universitari nella lettera da loro indirizzata il 4 febbraio 2017 alla presidenza della Repubblica e al ministero dell’Istruzione: “È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente. Da tempo i docenti universitari denunciano le carenze linguistiche dei loro studenti (grammatica, sintassi, lessico), con errori appena tollerabili in terza elementare”. Le cause di tale grave situazione, che è sotto gli occhi di tutti, sono state più volte indagate e descritte da sociologi, pedagogisti, linguisti, giornalisti. Ma le analisi devono lasciare il posto ad interventi concreti, che consentano di fornire agli studenti il possesso di sufficienti strumenti linguistici e l’uso di questi almeno al livello di base, perché possano costruire il loro futuro di cittadini consapevoli. A questo scopo sono certamente utili la revisione delle Indicazioni nazionali e il ricorso a nuove metodologie, ma fattori decisivi per l’acquisizione e il consolidamento delle conoscenze linguistiche fondamentali sono la formazione degli insegnanti e il confronto serio tra insegnanti dei vari ordini di scuola.
L’UCIIM di Vercelli, in quanto associazione preposta all’organizzazione dell’aggiornamento dei docenti intorno ai problemi didattici ed educativi nella scuola secondaria, volendo farsi carico di questa responsabilità, ha organizzato il corso dal titolo “L’insegnamento della lingua italiana. Problemi e proposte didattiche”, che ha trovato la fattiva e generosa collaborazione di alcuni docenti dell’Università del Piemonte Orientale.
Il corso si svolgerà in presenza, presso l’aula magna dell’Istituto Cavour di Vercelli, con il seguente calendario:
mercoledì 2 marzo 2022, ore 16-18, prof.ssa Ludovica Maconi, docente di linguistica presso l’UPO, Dizionari e risorse della Rete per la didattica dell’italiano;
mercoledì 9 marzo, ore 16-18.30, dott. Andrea Musazzo, dottore di ricerca presso l’UPO, Dati INVALSI – OCSE PISA e pratica didattica;
venerdì 18 marzo, ore 16-18.30, dott. Andrea Musazzo, La scrittura: problemi ed errori frequenti;
venerdì 25 marzo, ore 16-18, prof.ssa Maria Napoli, docente di linguistica e glottologia presso l’UPO, La lingua italiana tra norma, errore e variazione.
La partecipazione è gratuita, ma occorre iscriversi alla mail carla.barale54@gmail.com; sono inoltre necessari il green pass e la mascherina, come da normativa Covid.
Verrà rilasciato l’attestato di partecipazione, utile ai fini dell’aggiornamento dei docenti.
Redazione di Vercelli
Domenica 20 febbraio, alle ore 11, il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi di Casale Monferrato invita i bambini dai 6 agli 11 anni d’età all’evento Tigri e lanterne a cura di Barbara Corino.
Il primo febbraio di quest’anno, infatti, ha segnato l’inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese e, da tradizione, i festeggiamenti continuano per circa venti giorni.
L’iniziativa del Museo è quindi dedicata a questo tema: i piccoli visitatori impareranno che in Cina gli anni corrispondono a 12 animali dello zodiaco ripetuti ciclicamente e che il 2022 è associato alla tigre, simbolo di forza e coraggio.
I bambini potranno osservare gli oggetti riportati dalla Cina, nell’Ottocento, dal viaggiatore Carlo Vidua e verranno poi invitati a realizzare il loro speciale portafortuna, una lanterna personalizzata per augurare buon anno e proteggere la propria casa dai guai.
Costo di partecipazione: € 5,00 a bambino. I genitori che, nel frattempo, desiderano visitare il museo possono accedervi al costo di ingresso ridotto di € 3,60. Richiesta la prenotazione, fino ad esaurimento posti, ai numeri 0142.444.249 – 444.309 oppure via mail a: museo@comune.casale-monferrato.al.it.
I prossimi appuntamenti del Museo Civico:
Venerdì 11 marzo – ore 18.30
M’Illumino di meno: Passi e racconti in penombra
Domenica 13 marzo – ore 15.30
Questione di sguardi: ritratti di uomini e donne della Pinacoteca Civica
Sabato 19 marzo – ore 16.30
Al Museo con papà! (attività per famiglie)
Domenica 10 aprile – ore 15.30
In casa, in chiesa, in strada. Le sculture del Museo Civico
Sabato 16 aprile – ore 16.30
Facciamo le uova! (laboratorio per bambini)
Redazione di Vercelli
Dopo l’ottimo successo riscontrato sabato scorso dall’inaugurazione della mostra Belio. Il paesaggio della Chimera, omaggio a Sebastiano Vassalli, sabato 19 febbraio si apriranno al Castello del Monferrato altre due interessanti esposizioni.
Al già annunciato Carnevale nell’arte nella Manica Lunga, infatti, aprirà i battenti nelle sale del secondo piano anche il percorso espositivo A rebours dedicato ai pittori Gianni Rustico e Romano Demichelis.
Esponenti locali della corrente neodadaista e successivamente delle avanguardie piemontesi, la mostra sarà l’occasione per ripercorrere la loro ricerca dai primi anni settanta – con la realizzazione di esposizioni che oggi sarebbero definibili come “epocali” e performance di chiara provocazione – fino a pochi anni fa (Romano Demichelis è mancato nel 2008) ognuno col suo personale metodo non solo pittorico.
Si ricorderanno inoltre altri momenti del mondo artistico casalese degli anni Settanta del secolo scorso, tra cui la galleria d’arte Nuovo Dada, esistente nella nostra città per pochi mesi a cavallo tra gli anni 1971 e 1972, e l’indimenticata mostra Novesettembre72.
La mostra sarà inaugurata sabato 19 alle ore 11,00 e resterà aperta fino al 6 marzo.
La seconda esposizione, che si inaugurerà sempre sabato, sarà invece Carnevale nell’arte. Curato da Cecilia Prete, il percorso espositivo proporrà una selezione delle opere dell’artista Rodolfo Soldi, noto in città (e non solo) per esser stato il pittore dei clown, accompagnate da diversi elaborati realizzati dagli allievi iscritti al progetto didattico del Cpia di Casale Monferrato dal titolo Catalogazione e digitalizzazione delle opere di Rodolfo Soldi.
Un percorso che si snoderà in nove sezioni e vedrà le opere dei seguenti allievi accanto a quello di Rodolfo Soldi: Viviana Arengi, Gabriella Bauce, Loretta Bencich, Chiara Berruti, Luisella Cabrino, Carlotta Demichelis, Giovanna Ferrando, Luigina Genovese, Vanessa Marinaro, Silvana Nosengo, Giovanna Rossi, Adriana Sarasin e Guglielmina Scagliotti.
La mostra sarà inaugurata sabato 19 alle ore 11,30 e resterà aperta fino al 6 marzo.
Resterà aperta invece fino al 27 febbraio Belio. Il paesaggio della Chimera, omaggio a Sebastiano Vassalli, allestita nella sala Marescalchi.
«Tre mostre di assoluta bellezza e, ognuna nel suo ambito, capaci di emozionare i visitatori. Un’occasione da non perdere, per conoscere e scoprire l’arte nata o sviluppata a contatto con il nostro splendido territorio», ha sottolineato l’assessore Gigliola Fracchia.
I giorni e gli orari di apertura delle tre mostre sono: sabato e domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00.
Ingresso libero con Green pass rafforzato e mascherina.
Redazione di Vercelli
(marilisa frison) – Domani, 18 febbraio, riaprirà l’Oratorio parrocchiale di Trino.
Una bella notizia per i ragazzi, gli animatori ed educatori.
L’iniziativa prosegue, sempre con tante adesioni e lo stesso zelo pastorale, la bella tradizione che tutti in città conoscono: l’Oratorio salesiano.
Anche se la Congregazione ha lasciato Trino, si vede che ha seminato bene e le attività non solo non si sono mai interrotte, ma nemmeno hanno perso o disperso i doni ricevuti. Il Parroco Don Patrizio pare davvero avere raccolto il testimone, non meno che…il carisma salesiano.
Dei nuovi programmi dell’Oratorio si è parlato proprio domenica scorsa, 13 febbraio, vigilia del giorno in cui si festeggia l’amore, e un grande gesto d’amore l’hanno fatto gli animatori dell’oratorio Sacro Cuore di Trino verso i ragazzi del catechismo.
Anche se con qualche giorno di ritardo, dovuto alle restrizioni per il Covid-19, hanno organizzato una splendida festa in onore di don Bosco. Dopo la Santa messa delle 10 è ripreso il Catechismo in presenza e alle 14 i ragazzi si sono ritrovati in oratorio accompagnati dai propri genitori dove, dopo il triage d’ingresso, li attendevano i Catechisti e gli animatori. Molta la partecipazione.
I giovani si sono messi in competizione e hanno gareggiato cimentandosi nei vari giochi sapientemente preparati dai bravi e pazienti animatori, che hanno riproposto i giochi dei tempi di don Bosco: saltimbanchi, Bosco’s farm, retino e gioco carcere.
I piccoli si sono divertiti tantissimo, correvano spensierati e allegramente nei grandissimi spazi all’aperto, suddivisi nei vari campi, del cortile dell’oratorio tra i più belli del Piemonte. Il luogo si presentava molto curato e ben tenuto, grazie ai Volontari che si sono prodigati per renderlo tale.
Un vero bijou. Il parroco don Patrizio Maggioni, molto soddisfatto delle notevoli presenze, ha dovuto assentarsi per accogliere con il Sacramento del Battesimo Matilde, a cui diamo il benvenuto nella nostra Comunità cristiana.
Ma la festa è proseguita con una scenetta dal titolo: “Il sogno dei tre lacci”, che ha visto come protagonisti i ragazzi delle medie.
Don Bosco è stato degnamente interpretato da Emanuele Maggioni, che ha rievocato il sogno che l’Alfiere dei giovani aveva raccontato ai suoi ragazzi il 4 aprile del 1869 durante la buonanotte e ha approfittato dell’occasione per chiarire e rendere comprensibile l’importanza della Confessione.
Una frase di don Bosco: “La confessione è la serratura, la chiave è la confidenza del confessore”.
Questi momenti di gioco, socializzazione e sano divertimento sono stati un balsamo dell’anima per questi ragazzi dopo tanti giorni di chiusura.
Il pomeriggio si è concluso con un’ottima merenda offerta dall’oratorio.
Un grazie al parroco e a quanti hanno reso possibile e regalato questo bel pomeriggio ai ragazzi.
L’oratorio, come abbiamo detto in esergo, riaprirà nei fine settimana da venerdì 18 febbraio dalle 16 alle 18.
Al fine di contrastare efficacemente il fenomeno del traffico di stupefacenti i carabinieri di Gattinara hanno intensificato i controlli nei luoghi solitamente frequentati da giovani.
Nella serata di ieri, mercoledì 16 febbraio, i carabinieri hanno notato nei pressi di un parco pubblico di Gattinara, un 51enne del posto che si aggirava con fare sospetto, già noto per vicissitudini legate al traffico di stupefacenti. I militari hanno visto che lo stesso è stato raggiunto da un giovane a cui ha ceduto un involucro di cellophane in cambio di alcune banconote. I carabinieri sono intervenuti e hanno bloccato i due rinvenendo nelle mani del giovane l’involucro che conteneva 1,5 grammi di stupefacente del tipo eroina, mentre in tasca il 51 enne aveva alcune banconote (tutto sequestrato).
Alla luce di tale evento criminoso, i due sono stati accompagnati in caserma e successivamente i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dello spacciatore dove iIn camera da letto, sono state trovate altre 16 dosi del medesimo stupefacente, nonché una di cocaina e materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione (tutto sequestrato).
Il 51enne è stato dichiarato in stato di arresto e su disposizione del PM della Procura della Repubblica di Vercelli nella mattinata è stato tradotto innanzi al Tribunale per il processo per direttissima. Condannato a 2 anni di reclusione, 4000 euro di multa e la revoca del sussidio del RdC.
Questo importante sequestro divulga, tuttavia, un segnale allarmante, infatti, l’eroina, cd. “droga pesante”, diffusamente utilizzata negli anni ’80 ma via via soppiantata dalla cocaina e dalle droghe sintetiche (lsd, ecstasy, amfetamine), era oramai considerata desueta nel mondo della tossicodipendenza, ma ora ha ripreso ad essere utilizzata, in quanto, verosimilmente, placa gli effetti della cocaina (down psicologico), creando però una più grave dipendenza fisica. La presenza delle FF.OO. deve quindi essere considerata un baluardo molto efficace per la lotta al contrasto del fenomeno del traffico degli stupefacenti.
Redazione di Vercelli