Mese: Gennaio 2022
Martedì 26 dicembre si è tenuta, presso il Cinema Lux di Borgosesia, l’assemblea d’istituto del Liceo Ferrari di Borgosesia, dedicata alla Giornata della Memoria.
La mattinata è iniziata con la proiezione del film JoJo Rabbit, vincitore dell’ Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, che tratta in modo satirico del periodo della resistenza tedesca contro il nazismo e ha introdotto i ragazzi all’evento focale dell’incontro: l’intervento del professor Nicolò D’Oria, docente che collabora con l’Istituto Storico della Resistenza di Varallo.
Per prima cosa, il relatore ha spiegato le differenze e le sfumature di significato delle parole usate per descrivere lo sterminio nei confronti di ebrei e altre minoranze, perpetrato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ha poi proseguito illustrando le tappe del percorso che caratterizzano un genocidio, di cui la Shoah è stata modello perfetto: infatti essa comprende in primo luogo la stigmatizzazione ideologica, cioè la creazione di un clima d’odio e sospetto nei confronti di una minoranza etnica, seguita dalla creazione di meccanismi di esclusione giuridica, ovvero la concretizzazione delle ostilità nelle istituzioni; un esempio calzante è costituto dalle leggi di Norimberga pubblicate nel 1935, che proibirono, per citare due esempi, i matrimoni misti e bandirono gli ebrei da numerose professioni. Successivamente si verifica la ghettizzazione, che consiste nel confinamento del gruppo minoritario in zone circoscritte, appunto i ghetti; seguono poi omicidi collettivi mirati a colpire una parte del gruppo vittima e infine l’ultimo passaggio, che consiste nello sterminio di massa, in cui si procede all’eliminazione sistematica di tutti i soggetti.
Il docente ha successivamente spaziato sull’argomento, trattando delle possibili motivazioni parziali che hanno portato all Olocausto, e che tuttavia non soddisfano del tutto gli storici; della datazione e delle modalità di costruzione delle varie tipologie di campi di concentramento come quelli di lavoro, destinati alla schiavizzazione, o di quelli di sterminio, in cui invece venivano uccise giornalmente decine di migliaia di persone tra cui ebrei, sinti, disabili, oppositori politici e omosessuali.
Spiega poi che negli stessi anni si era realizzato anche il progetto eugenetico T4, volto alla sterilizzazione e uccisione di categorie di persone affette da svariate disabilità. Il numero totale stimato di vittime dell’Olocausto è compreso tra i 12 e i 17 milioni in un lasso temporale di 4/5 anni.
Il professore ha concluso l’intervento dicendo che ciò che oggi ci resta è un promemoria attivo e la speranza: ciò significa che bisogna imparare dal passato per non dimenticare e quindi non ripetere lo stesso errore, né ricadere nel riduzionismo o addirittura nel negazionismo.
La speranza si riconduce a quanto fece anche Anna Frank che, nonostante tutto, decise di non rinunciare ai suoi ideali e alla fiducia nella bontà dell’uomo. Lei stessa scrisse: “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”.
Elisa Galletti e Tommaso Ranghino, 4B
Redazione di Vercelli
Se hai dai 18 anni ai 28 anni e vuoi fare un’esperienza nuova, fai come Francesca e Riccardo, il Servizio Civile fa per te!
Ci sono 4 posti disponibili a Romagnano Sesia: 2 al Museo Storico Etnografico e 2 al Comune di Romagnano Sesia, tra i 64 nella Provincia di Novara.
Di cosa ti occuperai?
Al Museo di rapporti con il pubblico, eventi, comunicazione anche social, didattica, catalogazione.
In Comune di dare informazioni alla cittadinanza, assistere gli anziani (anche per accompagnamento a visite, spesa e farmacia), sostegno all’attività degli uffici comunali.
Queste e molte altre le attività di un anno ricco di esperienze, emozioni e progetti!
Il servizio dura 12 mesi con un orario medio settimanale di 25 ore e un compenso mensile di euro 444,30. Gli interessati hanno tempo fino alle ore 14.00 di giovedì 10 febbraio 2022 per candidarsi.
La domanda di partecipazione potrà essere presentata esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet.
Per compilare la Domanda on line è necessario avere SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) con un livello di sicurezza 2.
Per saperne di più è possibile consultare il sito della coop. Aurive, che è capofila del progetto: www.aurive.it
Per conoscere meglio le attività presso l’ente:
Museo 342.1631245
Comune 0163.826869 (interno 1 e poi 3)
Redazione di Vercelli
È stato prorogato a giovedì 10 febbraio il termine per presentare la propria candidatura al Servizio Civile 2022, che vedrà la possibilità a giovani italiani o stranieri dai 18 ai 28 anni di età di partecipare a un’opportunità unica per fare un’esperienza spendibile poi nel mondo del lavoro.
Il bando, che anche quest’anno vede il Comune di Casale Monferrato aderente alla progettazione del Comune di Vercelli, permetterà nel 2022 di avere ben 67 posti disponibili, di cui in città sette negli uffici comunali e uno in quelli della Diocesi.
Si ricorda che il servizio civile ha una durata di 12 mesi e un contributo mensile di 444,30 euro.
Per avere più informazioni sui progetti del Comune di Vercelli e degli enti partner, tra cui il Comune di Casale Monferrato, si invita a visitare il sito www.vercelligiovani.it o contattare l’Informagiovani di Vercelli informagiovani@comune.vercelli.it – tel. 0161 596 800, oppure l’Urp del Comune di Casale Monferrato allo 0142 444339 o scrivendo a urp@comune.casale-monferrato.al.it.
Si informa, inoltre, che per presentare la domanda occorre essere in possesso dell’identità digitale SPID. Per attivarlo, i residenti nel Comune di Casale Monferrato possono rivolgersi all’Urp del Comune in via Mameli, 21.
Per prenotare un appuntamento è possibile collegarsi alla pagina www.comune.casale-monferrato.al.it/PrenotazioneUffici oppure telefonare allo 0142 444339.
I posti del servizio civile disponibili a Casale Monferrato sono relativi ai seguenti Progetti:
Appuntamento al Verde: 1 posto all’ufficio Ambiente – via Mameli, 10
Digitalmente: 1 posto al Museo Civico – via Cavour, 5
Connessioni Culturali: 3 posti alla Biblioteca Civica – via Corte d’Appello, 12, 1 posto all’Ufficio Manifestazioni – via Mameli, 14 e 1 posto all’ufficio Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Casale Monferrato.
Digital For All!: 1 posto all’Urp – via Mameli, 21
Le altre sedi di progetto sono a Vercelli, Alessandria, Novara Crescentino, Varallo, Gattinara, Santhià, Trino, Tronzano vercellese, Livorno Ferraris, Cigliano.
Gli enti partner del Comune di Vercelli con progetti presenti in questo bando sono: Universitá del Piemonte Orientale, Consorzio Vercellese per la Formazione Professionale, Museo Borgogna (Vercelli), Museo Leone (Vercelli), Museo del Tesoro del Duomo (Vercelli), Comune di Santhiá, Arcidiocesi di Vercelli, Associazione 6023 APS ETS Unione degli Studenti UPO, Unione Montana dei Comuni della Valsesia, Comune di Gattinara, Comune di Cigliano, Comune di Tronzano Vercellese, Comune di Livorno Ferraris, Comune di Casale Monferrato, Comune di Trino, Diocesi di Casale Monferrato, Palazzo dei musei di Varallo, Istituto di Istruzione Superiore “Camillo Cavour” di Vercelli, Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Lagrangia” di Vercelli, Istituto di Istruzione Superiore “Francis Lombardi” di Vercelli e Istituto di Istruzione Superiore “Galileo Ferraris” con la sede di Crescentino (Istituto Calamandrei).
Redazione di Vercelli
Dal Libro del Profeta Geremia, Cap. 1, 4 – 5. 17 – 19
Nei giorni del re Giosìa, mi fu rivolta questa parola del Signore:
“Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni.
Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti”.
Dal Salmo 70
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
Dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, Cap. 12, 31 – 13, 13
Fratelli, desiderate intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.
E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo, per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!
Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 4, 21 – 30
In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”.
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: “Non è costui il figlio di Giuseppe?”. Ma egli rispose loro: “Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!””. Poi aggiunse: “In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro”.
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
La risposta bicciolana al take away è il “pija e porta a ca’” proposto, anche quest’anno, dal Comitato Vecchia Porta Casale, guidato dall’infaticabile Guido Manolli.
Ma molto fanno anche i suoi validissimi collaboratori, il gruppo di Volontari che, da questa mattina presto, hanno preparato il brodo, messo a bagno i fagioli e poi dispensato le razioni ai tanti automobilisti che, puntuali alle 11,30 davanti alla Palestra Mazzini di Vercelli, hanno ritirato il tanto atteso piatto tipico vercellese.
Che dire?
Prima di tutto e soprattutto un grazie sincero a queste persone volenterose che si studiano di tutto per tenere viva la Tradizione, in attesa che passi anche questo periodo di pandemia.
Davvero, si vincono le difficoltà anche con spirito di adattamento e duttilità alle condizioni del momento.
Saranno di nuovo con noi a febbraio per la fagiolata, sempre “pija e porta a ca’”.
Meritano un bell’applauso.
(marilisa frison) – Morano sul Po, un paese situato a ridosso dei primi contrafforti collinari del Monferrato, in Provincia di Alessandria, noto per essere stato per un periodo Centro Vaccinale Covid-19, torna alla ribalta con il moranese Pietro Corbellaro, che vedremo domenica 30 Gennaio 2022 in prima serata su Canale 5.
Infatti, l’insegnante moranese, ma di origine trinese da parte del defunto padre Giovanni e lontanamente anche da parte della madre Franca Olivero, parteciperà all’undicesima edizione di “Avanti un altro”, l’applauditissimo game show televisivo italiano, ideato da Paolo Bonolis e Stefano Santucci in onda su Canale 5 dal 5 settembre 2011 nella fascia preserale.
A condurre lo spettacolare gioco più folle della TV sono Paolo Bonolis e Luca Laurenti, ottima spalla, che da anni fanno coppia fissa.
Pietro che competerà, rispondendo a domande varie di cultura generale, farà parte della squadra delle “Manie” che si scontrerà con quella degli “Artisti”, porterà e farà conoscere un po’ della nostra terra, i nostri usi e costumi, il riso della pianura e i vini del Monferrato.
Domenica, dalle 21,20, tra sorprese, ospiti e divertimenti, speriamo di vederlo anche protagonista in qualche sketch con i due singolari presentatori.
Il Sindaco di Morano, Luca Ferrari: “Pietro è un’ottima persona, fa parte della Comunità moranese da sempre, è della mia leva, nato il 10 marzo 1977. È molto religioso avendo conseguito una laurea in “Scienze Religiose (Teologia) e Lingue straniere”, si occupa della Chiesa e della Parrocchia, oltre a partecipare attivamente a tutti gli eventi che si organizzano in Paese. È un appassionato di “Avanti un altro” e sono felicissimo abbia realizzato il suo sogno e porti Morano sui canali Mediaset”.
Corbellaro, insegna alla scuola primaria di Crescentino e Fontanetto Po, ha l’hobby del collezionismo “cartaceo”, colleziona cartoline e libri d’epoca, abita a Morano vicino alla Chiesa, proprio vicino alla mia casa di Morano e mi dice: “La trasmissione è stata registrata qualche mese fa, non posso dire nulla a riguardo, solo che mi sono divertito moltissimo e sono felicissimo, ho realizzato un mio grande sogno”. La sua partecipazione è prevista intorno alle 23.
Un augurio di portare alta la bandiera e in bocca al lupo per la vincita naturalmente!
Trento 0
Pro Vercelli 0
Trento (4-3-1-2): Marchegiani; Bearzotti, Seno, Carini, Simonti; Osuji (20’ st Ruffo Luci), Nunes, Caporali; Pasquato (20’ st Belcastro); Barbuti (40ì st Chinellato), Pattarello (31’st Vianni). A disp.: Cazzaro, Pigozzo, Galazzini, Oddi, Scorza, Raggio, Dionisi. All.: Parlato
Pro Vercelli (3-4-3): Valentini (1’ st Rizzo M.); Auriletto, Masi (14’ pt Macchioni), Minelli; Bruzzaniti, Emmanuello, Louati (29’ st Belardinelli), Crialese; Della Morte (17’ st Rolando), Comi, Panico (17’ st Rizzo L.). A disp.: Tintori, Paolucci, Clemente, Iezzi, Secondo. All.: Lerda.
Arbitro: Di Cicco di Lanciano
Guardalinee: Piatti di Como e Dell’Arciprete di Vasto
Quarto uomo: Albano di Venezia.
Ammoniti: Crialese (PV), Nunes (T)
Recupero: 1’ pt – 5’ st
Quinto risultato utile per i leoni che tornano da Trento con un pareggio.
La gara non regala molti sussulti ma permette ai ragazzi guidati da mister Lerda di allungare la striscia positiva.
Parte forte la Pro che dopo 6 minuti, prima colpisce il palo con il tuffo di Comi e poi centra la traversa sulla conclusione deviata di Emmanuello.
Dopo Panico ci prova in rovesciata ma Comi non riesce a impattare la sfera.
Al 25′ Panico chiama in causa Marchegiani.
Si va al riposo senza ulteriori emozioni.
La ripresa si apre con la sassata di Comi, respinta dell’estremo difensore di casa.
Sull’altro fronte, Barbuti manda in angolo.
Minuto 20, Luci sciupa tutto da ottima posizione.
Finisce qui la partita con un punto a testa.
Redazione di Vercelli
L’iniziativa, che si è svolta giovedì 27 nel plesso dell’Ipsia e venerdì 28 nel plesso del Lancia, è stata condotta dal prof. Alessandro Orsi, consigliere dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, con l’apporto della prof.ssa Lorenza Stocchi, docente del “Magni” di via Marconi.
Orsi ha privilegiato il taglio storico a partire dalle leggi di Norimberga fino alla vita nei campi di concentramento rimarcando il ruolo del memoria degli eventi e del racconto degli stessi per non dimenticare e non ripetere gli stessi errori.
Stocchi ha invece letto testimonianze e brani di autori come Primo Levi, Liliana Segre, Andrè e Tati Bucci, Sami Modiano.
Hanno assistito alla conferenza le classi quinte dell’Ipsia e quarte dell’Itis.
Le classi non coinvolte nell’incontro hanno celebrato la Giornata della memoria con approfondimenti e la visione di film in classe.
Redazione di Vercelli
Anche all’istituto Lancia le “arance della salute”.
Venerdì 28 gennaio, alcuni studenti della scuola superiore di Borgosesia hanno presieduto il banchetto della fondazione Airc che si occupa di ricerca contro il cancro.
I ragazzi volontari, coordinati dalla prof.ssa Simona Barone e dalla prof.ssa Maria Carla Lunardi, hanno distribuito arance rosse, vasetti di miele e di marmellata.
La vendita benefica ha consentito di raccogliere in tutto 1.100 euro.
Redazione di Vercelli
S’inizia in modo minore, ma con tanta speranza per il futuro, il Carnevale benefico vercellese 2022.
Come tante altre cose, anche il Carvè ha dovuto fare i conti con le precauzioni anti Covid19.
La Tradizione, comunque non può essere né interrotta, né abbandonata, quindi, bene così: fiduciosi che si tornerà alle belle manifestazioni ante pandemia. Per ora, l’importante è tenere viva la fiamma.
Dunque ieri, 28 gennaio, in Municipio a Vercelli, l’investitura e della splendida Béla Maijn 2022, Maddalena (per tutti, Maddy) Cardano. La cerimonia, “unificata” con quella della consegna delle chiavi della città.
Le ha posto il velo bianco sul capo il Presidente del Comitato Manifestazioni Vercellesi, Stefano Roncaglia.
Poi, l’inizio del suo viaggio con il Bicciolano, Enrico Rampazzo.
VercelliOggi.it li seguirà come sempre volentieri – con tutta la festosa corte delle maijnette e delle Maschere vercellesi e dei comuni del circondario – e come si potrà.