VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Dopo la rassegna cinematografica autunnale dal titolo “I film cambiano il mondo”, con titoli ispirati all’Agenda 2030, continua la collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema con il Cineforum 2022, costruito anche sulla base dei suggerimenti ricevuti dagli abbonati all’edizione autunnale!

15 i titoli in programma dal 19 gennaio al 27 aprile, presso il Centro Polifunzionale Comunale “Il Mulino”, Via Riva Po, 9 –Piossasco, ogni mercoledì con doppia proiezione alle ore 17.00 e alle ore 21.00.

5 grandi tematiche a fare da filo conduttore tra i vari film: la musica, le relazioni familiari, le donne, il teatro e la guerra.

Anche quest’anno la strumentazione utilizzata da Mulino ad Arte, sarà a basso impatto ambientale, grazie al finanziamento del bando ‘Luoghi della cultura’ di Compagnia di San Paolo, vinto nel 2020 con il progetto ‘The green theater’.

Nello specifico, i titoli in programma sono:

Che musica maestro!

19 gennaio 2022 – Ezio Bosso – Le cose che restano di Giorgio Verdelli

Il documentario su Ezio Bosso presentato all’ultima mostra del cinema di Venezia

26 gennaio 2022 – Crescendo-#makemusicnotwar di Dror Zahavi

La straordinaria esperienza della West-Eastern Divan Orchestra

2 febbraio 2022 – La mélodie di Rachid Hami

Un violinista disilluso che ritrova la gioia della musica

Relazioni e famiglie

9 febbraio 2022 – Due di Filippo Meneghetti

Un thriller dei sentimenti che ruba il cuore

16 febbraio 2022 – Petite maman di Céline Sciamma

Un piccolo film che affronta grandi temi, come l’infanzia e il timore della perdita

23 febbraio 2022 – The Father – Nulla è come sembra di Florian Zelle

Un dramma da camera elegante, essenziale ed emotivamente intenso

Donne da Oscar

2 marzo 2022 – Una donna promettente di Emerald Fennell

Una storia di vendetta, ossessione e rancore

9 marzo 2022 – Minari di Lee Isaac Chung

Una famiglia di immigrati coreani nell’America rurale degli anni ’80

16 marzo 2022 – Nomadland di Chloé Zhao

Un road movie per i nostri tempi

Si torna in scena

23 marzo 2022 – Qui rido io di Mario Martone

La Napoli di Scarpetta diventa emblema di tutte le emozioni del mondo

30 marzo 2022 – Volevo nascondermi di Giorgio Diritti

Elio Germano fa suo Ligabue, il suo genio e il suo tormento

6 aprile 2022 – Le sorelle Macaluso di Emma Dante

Una famiglia in movimento che entra ed esce dal buio

All’interno dei conflitti

13 aprile 2022 – In prima linea di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso

Le vite di 13 fotografi di guerra come testimoni in prima linea

20 aprile 2022 – Quo vadis, Aida? di Jasmila Zbanic

Aida si trova a dover salvare ancora una volta la propria famiglia

27 aprile 2022 – Alla mia piccola Sama di Waad al-Kateab ed Edward Watts

La guerra in Siria raccontata da madre a figlia

Biglietti

Biglietto Intero: 7 euro

Biglietto Ridotto Under 25, Under 10, Disabili e Over 65: 5 euro

Abbonamento all’intera rassegna

Intero: 75 euro

Ridotto Under 25, Over 65, Disabili: 55 euro

Info e prenotazioni: Tel. +39 370 3259263

info@mulinoadarte.com

www.mulinoadarte.com

La biglietteria aprirà un’ora prima degli eventi.

Redazione di Vercelli

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Riprendono giovedì 13 gennaio, dopo le vacanze natalizie, i consueti appuntamenti mensili con la rassegna di viaggi “Immagini dal Mappamondo”, giunta ormai alla sua trentesima edizione.

Purtroppo in considerazione dell’attuale situazione emergenziale, dovuta alla crescita esponenziale dei contagi da Covid – precisa l’ideatore della rassegna Ugo Breddoquesto primo incontro del 2022 non vedrà la presenza del pubblico in sala, ma sarà solamente trasmesso sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della rassegna”.

La serata di gennaio sarà dedicata ad un insolito viaggio in Giappone di Franco Ricciardiello e Mariella Ferrari compiuto con i treni più veloci del mondo, insieme a due bambine piccolissime.

Il reportage partirà da Tokyo, città ricca di grattaceli di una incredibile audacia architettonica e dal caos super organizzato della seconda capitale al mondo per numero di abitanti. Ma il Paese possiede anche importanti testimonianze di una cultura millenaria, come i templi dell’antica capitale Kyoto e della vicina Nara, con i suoi templi di Todaiji e quello di Kasuga, decorato da tremila lampade.

Scorreranno poi le immagini di Himeji con il suo castello-icona, l’antica Nikko, Kamakura con un mastodontico Buddha simbolo della Religione di Stato, e Hitachi con lo splendido parco dei fiori.

Mariella e Franco condurranno quindi il pubblico a visitare i laghi e le città termali intorno al Monte Fuji , simbolo del Giappone, per concludere con la visita di Hiroshima,  la città della bomba atomica, i cui monumenti sono il monito perché il mondo non ripeta più un tale irreparabile errore.

L’appuntamento, per tutti gli amanti dei viaggi, per vedere e sentire i tanti aneddoti, è fissato quindi per giovedì 13 alle ore 21,15 collegandosi con il canale YouTube (   https://www.youtube.com/watch?v=NM39ahTnYRI ) o con la pagina Facebook della rassegna https://www.facebook.com/immagini.dalmappamondo grazie alla valida regia di Elisa Bonacasa e Federico Ranghino.

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo
Santhiatese e Cavaglià

Teniamo viva la fiamma del Carnevale.

Questo il messaggio più importante che arriva questa sera, 6 gennaio 2022 da Santhià, dove, alle 20, lungo una via deserta, ma illuminata a festa ed al rullare del tamburo, l’Antica Società Fagiuolesca, con l’accompagnamento di “Pifferi e Tamburi” ha sfilato insieme alle Maschere, Stevulin (Dario Callegari) e Maijutin (Susanna Gallo). Con loro Fabrizio Pistono, Presidente della Pro Loco.

Inutile ripetere che si stava “meglio” quando si poteva, a quest’ora, nel giorno dell’Epifania, rientrare da Santhià avendo messo a repertorio tante altre immagini, suoni, l’allegria di tutte le Maschere del Carnevale di Vercelli che, la sera prima, 5 gennaio, avevano “incoronato” con il velo bianco la Bèla Maijn.

Torneranno anche quei tempi.

Ora, teniamo viva la fiamma e ringraziamo tutti i Volontari per quanto riusciranno comunque a fare, in questo 2022: il Carnevale è divertimento, ma è soprattutto Storia, Cultura, Tradizione, Solidarietà.

Il premio più grande per tutti gli attori di questa sempre grande festa è il sorriso dei bambini, un momento di allegria per gli anziani Ospiti delle strutture residenziali, per gli ammalati in Ospedale, per i ristretti in Carcere.

Un momento che porta “al centro” della piazza multicolore tutti coloro che sono nella prova, soprattutto coloro che affrontano una delle prove più dure, la solitudine.

Il programma? Anche per quest’anno si “navigherà a vista”: non importa.

Si terrà viva la fiamma.

Posted in Società e Costume

Testo integrale dell’interrogazione

Alla Cortese attenzione del Sindaco di Vercelli

All’Assessore competente

Al Presidente del Consiglio Comunale

E p.c. Al Segretario Generale del Comune di Vercelli

Oggetto: Interrogazione urgente con risposta scritta. Via Francigena

Premesso che

Domenica 2 maggio 2021 è stato inaugurato un tratto di via Francigena di 10 km che innestandosi da Cascine Strà, passando da cascina Bogliano e poi Vandone giunge in Vercelli costeggiando un canale irruguo poi un autodemolitore ed infine in via Adige per connettersi alla ciclopedonale di Porta Torino

Appurato che     

Questo nuovo tratto sostituisce il vecchio tratto della via Francigena che passando per la via Paisiello si innestava sulla tangenziale est e imboccata la poderale giungeva fino a Montonero.

Preso atto che

Da molteplici camminatori vercellesi e non, riceviamo continue richieste riguardanti lo stato di abbandono e di pericolosità relativo al tratto di via Francigena che, passando a costeggiare il demolitore prosegue su un affilata sponda con rovi, adiacente il canale irriguo,che rendono particolarmente ostico il passaggio del viandante, facendolo rischiare anche la caduta verso il canale stesso. Nelle giornate invernali poi , il livello di fangosità dell’area rende quasi impossibile il transito. Vedi rilievi fotografici

Ritenuto che

Sembra sia stimato che arrivino annualmente più di 2000 pellegrini su Vercelli seguendo la via francigena, e che Vercelli risulta un nodo importante di molte vie del nord.

Constatato che

L’ingresso a Vercelli dalla suddetta via, oltre che potenzialmente insicuro sia anche terribilmente indecoroso.

Verificato che

La vecchia rete di strade bianche poderali risulta interdetta dal tratto della tangenziale est a Montonero, con visibili cartelli e sbarramenti che enunciano proprietà private proprio su strade poderali per le quali dovrebbero esserci servitù di passaggio

Si interroga  per sapere

  1. Se l’amministrazione comunale abbia contezza di quanto esposto sopra
  2. Per quale motivo è stato abbandonato il vecchio percorso
  3. Quali sono i motivi per cui non è possibile ristrutturare il vecchio percorso.
  4. Cosa intende fare l’amministrazione rispetto al problema enunciato
  5. Per quale motivo sussistono sbarramenti su strade poderali nelle quali dovrebbero essere consentiti transito pedonale grazie a servitù.

Vercelli,   04 gennaio 2022

Carlo Nulli Rosso Primo firmatario

Maura Forte

Michele Cressano

Alberto Fragapane

Manuela Naso

Giorgio Alfonso

Redazione di Vercelli

Posted in Enti Locali

9 gennaio ore 21 Asti Teatro Alfieri

11 gennaio ore 21 Vercelli Teatro Civico

29 gennaio ore 21 – 30 gennaio ore 16 Novara Teatro Coccia

Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams

traduzione Masolino D’Amico

con Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci e con Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Gabriele Anagni, Erika Puddu e Massimo Odierna

regia di Pier Luigi Pizzi

coproduzione con La Pirandelliana e in collaborazione con AMAT

Il grande maestro di fama internazionale Pier Luigi Pizzi dirige il capolavoro del premio Pulitzer Tennessee Williams, in arrivo nelle piazze del Circuito di Piemonte dal Vivo: il 9 gennaio ad Asti al Teatro Alfieri, poi l’11 gennaio a Vercelli al Teatro Civico e infine il 29 e 30 gennaio a Novara al Teatro Coccia.

Ambientato nella New Orleans degli anni ’40, il dramma, alla sua uscita nel ‘51, alzò il velo su temi quali l’omosessualità, il sesso, il disagio mentale, la famiglia come luogo di violenza, il maschilismo, il maltrattamento delle donne, l’ipocrisia sociale.

In scena Mariangela D’Abbraccio nel ruolo di Blanche Du Bois, vedova di un marito omosessuale e alcolizzata che, vittima del cognato, precipiterà nella pazzia. Nel ruolo di Stanley Kowalski, che fu di Marlon Brando, Daniele Pecci.

La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tennessee Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Questa storia divenne il suo capolavoro, un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a vedere rappresentato con interesse ed emozione.

Il dramma, premio Pulitzer del ’47, mette per la prima volta l’America davanti allo specchio, faccia a faccia con temi come l’omosessualità, il sesso, il disagio mentale, il maschilismo, la violenza domestica, la repressione del femminile, l’ipocrisia sociale.

Il testo è ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia di Blanche Du Bois, che dopo la perdita della proprietà di famiglia, Belle Reve, si trasferisce dalla sorella Stella, sposata con un uomo rozzo e volgare di origini polacche, Stanley Kowalsky. Blanche è ormai una donna provata dalla vita, alcolizzata, vedova di un giovane ragazzo omosessuale, e cercherà di ricostruirsi un futuro vedendo in Mitch, un amico di Stanley, una possibile via di salvezza, ma il violento conflitto che si innesca tra lei e il cognato, porterà il suo disagio mentale a deflagrare in una pazzia conclamata.

Info e biglietteria: piemontedalvivo.it

14 gennaio ore 21 Pinerolo Teatro Sociale

15 gennaio ore 21 Asti Teatro Alfieri

16 gennaio ore 21 Casale Monferrato Teatro Municipale

Graces coreografia Silvia Gribaudi

drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti

danzatori Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo

Zebra/Santarcangelo Festival con il sostegno di MIBACT

video: https://vimeo.com/363259025

Con i mezzi della danza contemporanea si può, molto seriamente, scherzare su tutto quello che si vuole prendere di mira.

Silvia Gribaudi è dotata per l’ironia, l’autoironia, il sarcasmo, sa trattare abilmente, con mano leggera e forte, le tante contraddizioni sul tema bifronte della “bellezza della bruttezza” e della “bruttezza della bellezza”, che appassiona la nostra società occidentale/ globale social-mediatizzata.

Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. Le 3 figlie di Zeus, Aglaia, Eufrosine e Talia erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità.

In scena tre corpi maschili (i tre danzatori Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo) dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. In scena anche la coreografa Silvia Gribaudi, che ama definirsi autrice del corpo perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.

Il mio percorso si muove sul confine permeabile tra pubblico e performer, indagando lo spazio fertile e sottile tra il ridere e il dissacrare, tra poetica e politica. È una ricerca che avviene all’interno del corpo che danza, incontra temi sociali e si compone nell’opera coreografica. Uso l’umorismo per destrutturare il pregiudizio e indagare le deviazioni da un modello riconosciuto, alla costante scoperta di un clown fallibile e rivoluzionario, che osi attraversare la vertigine poetica dell’imperfezione per arrivare, suo malgrado, a creare scintille di bellezza e grazia”. Silvia Gribaudi.

Info e biglietteria: piemontedalvivo.it

18 gennaio ore 21 Vercelli Teatro Civico

22 gennaio ore 21 Asti Teatro Alfieri

23 gennaio ore 21 Savigliano (Cn) Teatro Milanollo

6 febbraio ore 21 Alessandria Teatro Alessandrino

Lisistrata di Aristofane

adattamento e regia di Ugo Chiti

con Amanda Sandrelli e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e con Lucianna De Falco nel ruolo di Spartana

scene Sergio Mariotti

costumi Giuliana Colzi

luci Marco Messeri

musiche Vanni Cassori

Arca Azzurra

durata 1 ora e 30 minuti

Arca Azzurra e Ugo Chiti mettono in scena Lisistrata. Lo fanno rinnovando la loro più che trentennale collaborazione, simbiosi, sintonia, arricchendo il loro comune percorso attraverso gli ultimi decenni della scena teatrale italiana, con la forza, la misura, la dedizione, l’impegno che ha contraddistinto ogni loro spettacolo. Lo fanno grazie alla riscrittura del testo classico da parte di Ugo Chiti, alla sua capacità di interpretare la classicità con occhio contemporaneo e insieme rispettoso dell’originale, con la sua lingua sapida, ricchissima che sembra fatta apposta per rendere l’originale nella sua interezza, reinterpretando quelle parti rese di difficile comprensione dal tanto tempo trascorso. Lo fanno avendo trovato in Amanda Sandrelli una protagonista perfetta per la commedia di Aristofane, una compagna fidata, che nelle scorse due stagioni ha portato con l’Arca Azzurra la sua Mirandolina in giro per i teatri di tutta Italia, dalla Sicilia al Trentino.

In programma per le stagioni 2021/2022 nelle piazze di Piemonte dal Vivo: Vercelli, Asti, Savigliano e Alessandria.

Lisistrata ci guarda dal lontano 411 a.c., anno del suo debutto nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e scuote la testa sconsolata di fronte alle tragedie, alle miserie, ai disastri provocati da quella stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che sono tutti sostantivi femminili, come la guerra che da questi viene immancabilmente generata, ma che sono immancabilmente attributi maschili.

Lo fa attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi saporosissimi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Lo fa additando senza ipocrisia, con un linguaggio diretto e divertentissimo, i vizi, le perversioni, il malcostume, la corruzione, le debolezze che ci portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti, per appianare le liti. Lo fa mettendo bene in chiaro che questo meccanismo opera sempre e a qualsiasi livello: che sia quello politico e territoriale, sia su ogni altro ambito della vita degli esseri umani, con l’unica conseguenza della sottomissione del più debole. Debole ovviamente solo in termini di forza fisica di risorse materiali da mettere in campo, e non certo di intelligenza, di cultura, di sensibilità.

Info e biglietteria: piemontedalvivo.it

10 gennaio ore 21 Cuneo Teatro Toselli

11 gennaio ore 21 Saluzzo Teatro Magda Olivero

12 gennaio ore 21 Ciriè Teatro Magnetti (apertura stagione 2022)

Locke di Steven Knight

interpretazione e regia Filippo Dini e le voci al telefono sono di (in ordine di apparizione):

Sara Bertelà – Bethan

Eva Cambiale – moglie di Gareth

Alberto Astorri – Donal

Emilia Piz – Lisa

Iacopo Ferro – Sean

Mattia Fabris – Gareth

Mariangela Granelli – Katrina

Valentina Cenni – sorella Margareth

Carlo Orlando – Davids

Giampiero Rappa – Dottor Gullu

Fabrizio Coniglio – Cassidy

scene e costumi Laura Benzi

luci Pasquale Mari

colonna sonora Michele Fiori (sistema audio in olofonia “HOLOS”)

regia del suono David Barittoni

aiuto regia Carlo Orlando

produzione

Teatro Franco Parenti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Teatro Stabile di Torino

durata 75 minuti

Dal grande successo cinematografico diretto da Steven Knight con protagonista Tom Hardy, in scena la trasposizione teatrale affidata a Filippo Dini, attore e regista tra i più interessanti del panorama teatrale italiano.

Un uomo esce da un cantiere, si sfila un paio di stivali da lavoro e sale su una bella auto. Qui inizia il suo viaggio. Durante il tragitto, Locke parla al telefono con altre persone. Non conosciamo le sue emozioni e i suoi pensieri, ma sono le telefonate a raccontarci la sua storia ed è la forma dei suoi rapporti a svelarcelo. Locke è un uomo borghese: ben vestito, con un buon lavoro, un buon reddito e una bella famiglia. A casa lo aspettano due figli, una moglie, la partita alla tv, le birre e il barbecue. Il cantiere al quale lavora è la costruzione di un edificio di grande prestigio e per la mattina seguente è prevista “la più grande colata di calcestruzzo dell’edilizia urbana londinese”.

Tutti si fidano di lui, ha tutto sotto controllo, è “il più bravo capocantiere d’Inghilterra”.

Quella notte però Locke non torna a casa, ma parte per un lungo viaggio. Succede qualcosa che cambierà per sempre la sua esistenza e compirà una scelta che distruggerà la sua vita per come l’ha conosciuta e costruita fino a quel momento. Un testo sull’assunzione di responsabilità e sull’estrema fragilità degli edifici morali sui quali costruiamo le nostre famiglie e le nostre sicurezze.

La vicenda narrata in “Locke” è un grande inno al coraggio, alla sua espressione più potente e più arcaica: il coraggio di abbandonare la propria vita, le proprie certezze, i successi personali, i propri affetti, per iniziare una nuova esistenza, misteriosa, ignota, forse terribile, ma espressione del proprio miglioramento personale.

Ivan Locke compie il suo viaggio in nome della salvezza, sfida le leggi umane e divine, per poter riscattare l’umanità: è un eroe epico, riscritto nel mondo contemporaneo, e come tale, sacrifica tutto, rinuncia alla propria vita e si fa metafora della nostra salvezza.

Tutti noi viaggeremo con Ivan Locke, e all’arrivo troveremo una persona diversa.

Ogni giorno ognuno di noi si trova in viaggio con lui, alla ricerca di risposte, alla ricerca di un significato che dia senso alla sofferenza, alla fragilità, ai nostri errori e a quelli altrui.

Ogni giorno siamo in viaggio con Ivan, nella speranza che il cambiamento continuo che la vita ci prepara, non sia troppo doloroso, con il costante augurio di avere abbastanza forza, abbastanza ironia, per poterlo sopportare. Stephen Knight ci dice: non avere paura, guida con determinazione verso il tuo domani, con coraggio, vai nel posto peggiore per te, se è quello che desideri, se è quello che devi; al tuo arrivo sarai una persona nuova, forse ti sarai procurato qualche ferita, forse ti sarai trovato costretto a ferire qualcuno durante il viaggio, ma di sicuro avrai rubato il tuo pezzo di cielo.

Dalle note di regia di Filippo Dini.

Info e biglietteria: piemontedalvivo.it

Redazione di Vercelli

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Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 60, 1 – 6

Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra,
nebbia fitta avvolge i popoli;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
Cammineranno le genti alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
Allora guarderai e sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te,
verrà a te la ricchezza delle genti.
Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Màdian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.

Dal Salmo 71

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini, Cap. 3, 2 – 3. 5 – 6

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero.
Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.

Dal Vangelo secondo Matteo, Cap. 2, 1 – 12

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: “Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele””.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: “Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”.
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

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Una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Vercelli è intervenuta questa mattina, giovedì 6 gennaio intorno alle ore 6.50 lungo la SP 11, direzione Milano, per un incidente stradale che ha coinvolto due autovetture.

Arrivata sul posto, la squadra dei Vigili del Fuoco ha provveduto alla messa in sicurezza dei mezzi coinvolti.

Sul posto erano presenti il personale sanitario del 118, la Guardia di Finanza di Vercelli ed i Carabinieri di Santhià.

Redazione di Vercelli

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Al via sabato 8 gennaio Lampi sul Loggione: giunta alla sua 35^ edizione, la 4^ ospitata dal Maggiore di Verbania, la tradizionale stagione teatrale organizzata dall’Associazione Lampi sul Teatro e Fondazione il Maggiore porterà quest’anno sul palco cinque spettacoli, tra prosa, testi contemporanei e un omaggio musicale a Mia Martini.

Il primo appuntamento è per sabato 8 gennaio 2022 (ore 21.00) con Locke, trasposizione teatrale del grande successo cinematografico diretto da Steven Knight con protagonista Tom Hardy.

Regista e interprete dello spettacolo è Filippo Dini, attore e regista tra i più interessanti del panorama teatrale italiano.

Un uomo esce da un cantiere, si sfila un paio di stivali da lavoro e sale su una bella auto. Qui inizia il suo viaggio. Durante il tragitto, Locke parla al telefono con altre persone.

“Locke” è costruito su una partitura di suoni e voci che si intrecciano all’interpretazione impeccabile di Filippo Dini. Da questo tessuto di dialoghi, lo spettatore apprende che in quella sera particolare, Locke spezzerà l’andamento delle sue abitudini, non farà ritorno a casa e intraprenderà un lungo viaggio: un itinerario esistenziale attraverso la notte, cui si assiste “in tempo reale”.

La scelta di quella notte distruggerà la sua vita per come l’ha conosciuta e costruita fino a quel momento. “Locke” è un testo sull’assunzione di responsabilità e sull’estrema fragilità degli edifici morali sui quali costruiamo le nostre famiglie e le nostre sicurezze: un testo attuale e dal messaggio necessario, che ha conquistato Filippo Dini fin da quando ha assistito al celebre film con protagonista Tom Hardy.

«La vicenda narrata in “Locke” è un grande inno al coraggio, alla sua espressione più potente e più arcaica – ha commentato Filippo Dini a proposito dello spettacolo – il coraggio di abbandonare la propria vita, le proprie certezze, i successi personali, i propri affetti, per iniziare una nuova esistenza, misteriosa, ignota, forse terribile, ma espressione del proprio miglioramento personale”.

Produzione Teatro Franco Parenti -Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Teatro Stabile di Torino

Gli altri spettacoli della stagione sono:

Sabato 12 febbraio (ore 21.00) Lucico, uno spettacolo di Rafael Spregelburd con la regia di Jurij Ferrini.

Venerdì 18 marzo (ore 21.00) Almeno tu nell’universo: omaggio a Mia Martini con le tre attrici cantanti Matilde Facheris, Virginia Zini, Sandra Zoccolan.

Venerdì 1° aprile (ore 21.00) Festen – Il gioco della verità, grande sfida con un testo che in Europa è considerato ormai un classico e che in Italia viene messo in scena per la prima volta.

Sabato 9 aprile (ore 21.00) Stay Hungry, previsto per, spettacolo vincitore del premio INBOX 2020, Vincitore del Nolo Fringe Festival 2019.

Abbonamenti Lampi sul Loggione  2022

Ultimi giorni per prenotare il proprio abbonamento per la 35^ edizione di Lampi sul Loggione. In questa prima fase è possibile prenotare il proprio abbonamento in maniera gratuita e solamente di persona.

Il pagamento a titolo di conferma della prelazione sarà da effettuare a partire dal giorno 4 gennaio 2022 fino alle 21.00 del giorno 8 gennaio, prima dell’inizio del primo spettacolo, presso la biglietteria del Teatro dalle ore 15.30 alle ore 21.00 (oltre tale data si perderà il beneficio della prelazione).

Da mercoledì 5 gennaio 2022 sarà possibile acquistare biglietti e abbonamenti sia on line che presso la biglietteria del teatro negli orari di spettacolo, presso la sede del Comune, piazza Garibaldi a Verbania Pallanza, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30

Green Pass e mascherina FFP2 obbligatori per assistere agli spettacoli

Informazioni: tel. +39 329 6434100

info@ilmaggioreverbania.itwww.ilmaggioreverbania.itwww.lampisulteatro.itwww.facebook.com/ilMaggioreVerbaniawww.instagram.com/il_maggiore_verbania

Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo

Quinto appuntamento, domenica 23 gennaio 2022 a Novara, con la Run for Mem. La corsa per un ricordo consapevole, organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione, quest’anno, con la Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara.

Cinque chilometri di percorso con tappe in diversi luoghi simbolo della città piemontese per mantenere viva la Memoria. Una risposta simbolica a quel corteo no vax che, proprio a Novara, aveva strumentalizzato in modo vergognoso la Shoah, con i manifestanti che avevano oltraggiato la storia travestendosi da deportati nei lager. Subito era arrivata la condanna unanime delle istituzioni e della società civile, come aveva ricordato la presidente della Comunità ebraica di Vercelli Rossella Bottini Treves. “A Novara e non solo la società civile ha manifestato in maniera forte il proprio sdegno e che rappresenta l’humus necessario sul quale far crescere l’antidoto al virus dell’ignoranza di fatti storici e del mancato e dovuto rispetto nei confronti delle vittime dei lager”.

Partecipare il 23 gennaio alla Run For Mem sarà dunque una ulteriore occasione per ribadire che la lezione del passato è viva e che non può essere strumentalizzata. Ma sarà anche un momento per celebrare la vita attraverso lo sport.

L’idea è di affermare la vita, che continua nonostante tutti i tentativi, perpetrati nel corso dei secoli, di sterminare gli Ebrei, cosi come altre popolazioni, con genocidi e massacri. – Il credo che muove il progetto Run For Mem – La vita continua e la forza di vivere, a volte di sopravvivere, va trasmessa con convinzione, avendo il coraggio di raccontare quanto accaduto affinché non si ripeta mai più”.

Lo faremo – l’invito dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – con la partecipazione di tutta la cittadinanza, attraverso un percorso nel quale incroceremo la storia; correndo assieme trasmetteremo questo forte messaggio di vita”.

A dare il proprio patrocinio all’iniziativa, ANPI Novara, ANPI Vercelli, Prefettura di Novara, Provincia di Novara, Provincia di Vercelli, CONI, MEIS, Fondazione CDEC.

Il percorso prevede la partenza da Piazza Matteotti, diritto per via Fratelli Rosselli, poi Piazza Martiri, si prosegue verso la centrale della Polizia di Stato, si svolta in viale Roma (dove si trova la residenza della famiglia Kaatz), si arriva fino al Cimitero urbano, per poi risalire verso Piazza Santa Caterina, dove si terrà la cerimonia d’installazione di alcune Pietre di inciampo. Punto d’arrivo, la Fondazione BPN – Palazzo Bellini.

L’iscrizione al link https://forms.gle/MYULT7JfYsYLfQVy5

Redazione di Vercelli

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Un anno nero per l’intero settore. Il 2021 ha fatto riscontrare perdite del 30% agli agriturismi rispetto ai livelli precedenti alla pandemia, nel 2019. Oltre alla prima parte dell’anno dove le imprese hanno dovuto fare i conti con le chiusure imposte dal Governo, la situazione è nuovamente peggiorata in questa fase finale del 2021 con l’aumento esponenziale dei contagi che ha fatto ritornare il timore tra i cittadini e, di conseguenza, anche una grande serie di disdette soprattutto per le feste comandate. Secondo i dati di Coldiretti, infatti, soltanto il 14% delle persone ha trascorso Capodanno fuori casa. Le rinunce arrivate anche last minute hanno costretto molte strutture a tenere chiuso per l’ultimo dell’anno, mentre per chi ha mantenuto aperto è stato sicuramente un San Silvestro dimezzato.

La situazione di difficoltà non coinvolge solo realtà della ristorazione ma si fa sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari.

L’entrata della regione in zona gialla dall’inizio di questa settimana, seppur di fatto non esistano restrizioni particolari per gli agriturismi, è un ulteriore ostacolo per il settore – commentano il Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il Direttore Francesca Toscani –.  L’aumento dei contagi ha creato ancora più allarmismo tra i cittadini che ovviamente è giustificato. D’altro canto, però, sottolineiamo come le strutture agrituristiche siano luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio: nella maggior parte dei casi, infatti, gli ampi spazi all’aperto e il numero di posti contenuto nelle sale da pranzo garantiscono il pieno rispetto delle regole e per questo i rischi sono da considerarsi minimi”.

Redazione di Vercelli

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