VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Sono attualmente in corso le operazioni di bonifica e spegnimento dell’incendio che, nelle prime ore di oggi, lunedì 17 gennaio, ha interessato i boschi del Comune di Cellio con Breia, situato nella valle del fiume Sesia, in provincia di Vercelli.

La Squadra del Comando di Verbania, in collaborazione con sei squadre dei Vigili del Foco del Comando di  Vercelli e nove squadre AIB provenienti da tutta la provincia del vercellese, coordina la bonifica dell”area interessata, realizzata sia con personale da terra, sia con l’ausilio del mezzo aereo.

Non risultano al momento coinvolte persone o abitazioni.

Le cause dell’incendio sono al vaglio del personale dell”area dei Carabinieri Forestali di Varallo Sesia, intervenuti sul posto.

Redazione di Vercelli

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Per il Giorno della Memoria (27 gennaio) la sezione ANPI, in collaborazione con la Biblioteca Degregoriana e l’Assessorato alla cultura del Comune di Crescentino, organizza per sabato 22 gennaio, alle ore 16 al Teatro Angelini di Crescentino, la presentazione del libro “Da Primo Levi alla Libreria del Popolo. L’Amico del Popolo. 1945-1950”, a cura di Bruno Ferrarotti e di Enrico Pagano (edizioni Effedi).

Il libro racconta la nascita del giornale della Federazione comunista di Vercelli, L’amico del popolo, il 25 settembre 1945, che fu diretto da Silvio Ortona, avvocato, comandante partigiano e sindacalista.

Pubblicò per primo, alcuni capitoli di Se questo è un uomo, volume che allora era stato rifiutato dalla casa editrice Einaudi.

Il settimanale vercellese divenne anche un punto di riferimento per la rinascita morale e materiale del nostro Paese, dopo la tragica seconda guerra mondiale. Con la presentazione del saggio potremo riflettere su tanti temi, dai campi di prigionia alla ricostruzione, dalla Shoah alla violenza del nazifascismo – sottolinea la presidente Marilena Vittone -. In questo modo l’ANPI intende commemorare degnamente il Giorno della Memoria e ricordare le vittime delle persecuzioni, perché simili eventi non accadano più. Per chi è interessato sarà possibile rinnovare la tessera dell’associazione.”

L’accesso al teatro è consentito nel rispetto delle norme anti Covid (mascherina FFP2 e Green Pass).

Redazione di Vercelli

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Provincia di Vercelli

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Facile previsione, quella di domenica scorsa,

per un rientro a Scuola in “presenza forzata”, forse politicamente corretta, ma assai lontana dal mondo di chi a Scuola vive e lavora davvero tutti i giorni.

Come si ricorderà, il primo (e unico) postulato, ai limiti del sillogismo,

del teorema governativo, che aveva portato a bocciare (in qualche caso, addirittura con toni sprezzanti)

l’invito di ben 2 mila Presidi di tutta Italia,

per una Dad (didattica a distanza) di due o tre settimane, in attesa di sapere quale sarebbe stata la situazione concreta dei contagi e delle assenze, fu: i contagi sono aumentati durante le vacanze di Natale. Quindi non è stata “colpa” della Scuola.

Tenendo il profilo basso di chi abbassa la schiena

tutti i giorni per lavorare, timidamente tanti Operatori scolastici avevano tentato di replicare: e certo, se si sono contagiati già in vacanza, figuriamoci ora che si torna in aula e, soprattutto, per quanto riguarda le Superiori, sul pullman.

In aule dove, tra l’altro, le implementazioni della ventilazione chiesta da oltre un anno dai Sindacati della Scuola non sono mai state realizzate e dove – ma su questo paradossale aspetto si tornerà in altro articolol’accorpamento o no delle aule è deciso non dai Presidi, non dal Provveditore,

bensì da un algoritmo dei programmi informatici ministeriali.

***

Poi ha rivelato tutte le (facilmente) prevedibili fragilità e falle il groviglio di regole (meglio dire la “stratificazione” di divieti e prescrizioni) imposte per prevenire e contrastare il contagio.

Ecco il “percorso” riassunto dalla grafica del Corriere della Sera.

Ancora: alle notizie (apparentemente) rassicuranti divulgate dal Ministero, appoggiandosi su statistiche assai vicine a quelle dei polli di Trilussa, fa riscontro la realtà concreta, fatta di numeri reali.

Quando si dice di un tasso di assenteismo tra Docenti (no vax, come contagiati, come assenti per altre patologie o istituti contrattuali, ad esempio aspettativa) che si aggira attorno al 5 per cento, si dice una mezza (forse meno) verità.

Perché, a Scuola, uno non vale uno.

Ad esempio, se in una Scuola Media è assente l’Insegnante di Lettere, spesso di Lettere e Geografia e Storia, oppure (o magari entrambe) la Prof. di Matematica o Matematica e Scienze, i conti sono tutti diversi.

Esempi concreti: i “moduli orari” erogati in una settimana di frequenza, secondo il programma delle Scuole Medie, sono 35.

Se manca l’Insegnante di Italiano (in molti casi: Italiano, Geografia, Storia), mancano 9 “moduli”.

Nove su 35 quanto fa in percentuale?

Il 5 per cento, oppure il 25,7 per cento?

E se manca l’Insegnante di Matematica e Scienze (6 moduli), la percentuale è del 5 per cento, oppure del 17 e rotti per cento?

Le ore perse, le percentuali reali già scontate nella settimana che si è conclusa, chi le restituisce ai ragazzi?

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Concretamente, in provincia di Vercelli la situazione, già dopo la prima settimana di scuola in presenza politicamente corretta, è – ad essere ottimisti – a macchia di leopardo.

E’ vero che i ragazzi sono stati in presenza.

Ma spesso senza Insegnanti; così: ingressi posticipati, uscite anticipate.

Piuttosto che la Didattica a distanza, nessuna didattica.

Enorme lo sforzo organizzativo dei Capi di Istituto per cercare supplenze che – fino a venerdì e nella maggior parte dei casi – non si sono trovate con nuovo Personale, ma a cui si è fatto ricorso con il corpo Docente delle stesse Scuole: con l’ovvio limite che il Prof. di Educazione Fisica non possa insegnare Matematica.

Nella migliore delle ipotesi si coprono le ore, surrogando i Bidelli.

Domani, lunedì, si vedrà il “bollettino dei contagi”.

Che già in serata di oggi, domenica, annuncia altre classi in una Dad di fatto.

Si prenda – ad esempio – il caso della Scuole Superiori (quelle più esposte al contagio sui mezzi del Trasporto pubblico locale); le regole sono chiare.

Se ci sono due Studenti contagiati, dal momento della notifica del tampone positivo scatta una Didattica bipolare: i ragazzi vaccinati o guariti in presenza, gli altri in didattica da casa.

Ma se arriva anche il terzo tampone positivo, tutti in Dad.

***

Però, non si pensi che i Docenti che sono a casa, in quanto no vax, possano – come in tanti casi vorrebbero – dedicarsi alla Dad.

Sono, appunto, sospesi: quindi non possono insegnare nemmeno a distanza.

Sono a casa, negativi al tampone (fatto a loro spese), vorrebbero insegnare (eventualmente anche in Dad), ma non possono essere impiegati perché sospesi.

Lo stato di emergenza finirà il 31 marzo.

Loro staranno a casa senza stipendio e senza insegnare fino al 15 giugno.

Poi, soprattutto se minori di 50 anni, cosa accadrà?

Al momento non si sa.

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A proposito di tamponi, è appena ovvio che si sia in piena emergenza per la diagnostica.

Tanto i ragazzi, quanto il Personale docente e non docente devono provvedere all’accertamento con tampone rapido.

Con i conseguenti problemi che sono di due ordini, entrambi, nei fatti a pari livello di disagio per le famiglie: il primo è, naturalmente, quello dei costi, ma il secondo è quello organizzativo.

***

Insomma, i numerosi contatti di queste ultime ore con Operatori veri della Scuola reale dicono come il dogmatismo ministeriale si stia infrangendo contro la realtà, così come avevano ben chiaro i 2 mila Capi di Istituto che avevano richiesto la Dad fino a fine gennaio, proprio per avere un arco temporale sufficiente ad adottare le misure organizzative necessarie per affrontare il quotidiano, assicurando di non dissipare del tutto il risultato didattico.

***

QUALCHE COMUNE AIUTA, TRA SCUOLA, ASL, FAMIGLIE

Si deve, intanto, registrare qualche positiva iniziativa di Comuni che si sono messi a disposizione delle famiglie, messe alle strette con i test praticati con i temponi rapidi.

Gli Enti Locali stanno cercando e già trovando Farmacie disponibili ed il costo del test sarà rimorsato dal Comune.

E’ il caso, ad esempio, di Quarona, Borgosesia, Varallo.

Per tutti ne parla Francesco Pietrasanta, Sindaco di Quarona, recentemente eletto Presidente della Comunità Montana:

Nonostante la scuola abbia riaperto da pochi giorni, diverse classi delle Primarie dei Comuni di Varallo, Quarona e Borgosesia, sono già state messe in DAD a causa anche solo di un caso positivo riscontrato, che ha comportato, come da indicazione dell’ASL l’isolamento per 10 giorni in attesa del tampone dell’ASL, che sappiamo al momento trovarsi in grande difficoltà per la diffusione del contagio e la conseguente forte richiesta di test.

Comprendendo il disagio delle famiglie e il forte momento di stress per i bambini, sentita l’ Asl Vc e la Dirigenza dell’Istituti Scolastici dei tre Comuni, abbiamo chiesto alle farmacie cittadine di effettuare entro tempi brevi il tampone ai bambini della classe,  messa in DAD (il famoso T0 che ora l’ASL non riesce ad effettuare) e consentire quindi, in caso di negatività di tutti gli altri alunni e di conferma di una sola positività verificatasi in precedenza, alla classe di rientrare a scuola quanto prima.

Analoga possibilità sarà riservata agli alunni dell’Infanzia per il tampone di uscita dopo la quarantena di 10 giorni.

Il costo dei tamponi per i bambini dell’ Infanzia e della Primaria sarà a carico dei Comuni.

Mentre a Borgosesia si stanno individuando le farmacie disponibili, a Varallo si potrà effettuare i tamponi presso la Farmacia Dott. Gino e a Quarona presso la Farmacia Ricaldone, che ringraziamo perché hanno manifestato subito di aderire all’iniziativa.

Naturalmente, trattandosi di bambini piccoli, sarà facoltà della famiglia decidere o meno di sottoporre il proprio figlio al tampone che, qualora non volesse farlo, dovrà stare necessariamente in isolamento per i 10 giorni previsti.

Da lunedì 17 gennaio, pertanto, verranno avviate tali modalità per l’effettuazione dei tamponi antigenici, attraverso le procedure che verranno indicate dalle Segreterie delle Scuole interessate.

***

I SINDACATI DELLA SCUOLA PREOCCUPATI

Infine, i Sindacati della Scuola della Scuola in provincia di Vercelli rimarcano anche dal canto loro ciò che, proprio la settimana scorsa, alla vigilia della riapertura, avevano sottolineato.

Ecco la posizione di Cgil, Cisl, Uil Scuola:

Dopo esserci c(onsultati, come Organizzazioni sindacali confederali della Scuola ci sentiamo di fare le seguenti osservazioni:

1. Condividiamo le perplessità sulla riapertura delle scuole in presenza, manifestate dai Dirigenti Scolastici (i 2 mila Presidi di cui si è detto, ndr), che chiedevano di posticipare l’apertura sino a fine gennaio, in attesa del picco di contagi.

2. Il mantenimento delle scuole in presenza non significa che il personale della comunità educante: Dirigenti, Docenti e Personale Ata, debba essere lasciato solo con le proprie responsabilità decisionali.

Le scuole non devono essere lasciate da sole, serve tutta la collaborazione delle Asl e degli Enti Locali, per dare il necessario supporto in un momento di criticità, che vede l’aumento dei contagi tra studenti e lavoratori.

3. Il voler riaprire a tutti i costi, senza garanzia delle necessarie misure di sicurezza, come la mancata fornitura delle FFP2, sta mostrando la fragilità di un sistema, che ha proceduto, già all’inizio dell’anno scolastico, con un organico basato sui vecchi parametri, come se nulla fosse successo in questi due anni, mentre il necessario sdoppiamento delle classi rende ormai imprescindibile una diminuzione del numero degli alunni per classe

4. I contratti Covid (peraltro pagati con grave ritardo) sono stati prorogati solo fino al 31 marzo.

Tra due mesi, saremo ancora qui a discutere sulla proroga fino a giugno?

***

Non resta che tenere monitorata la situazione, anche nella settimana che si inizia domani, lunedì 17 gennaio.

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Frequentava il quarto anno della “Ragioneria” all’Istituto Calamandrei di Crescentino, il giovane Luca Ferro, 19 anni, morto tragicamente nella serata di ieri, sabato 15 gennaio, nel tremendo sinistro stradale in Frazione Mogol di Brusasco, in provincia di Torino.

Il giovane era residente con la famiglia (mamma, papà ed un fratello minore) a Verrua Savoia.

Un frontale in località Case Sparse, tra la Opel Corsa condotta da Luca, che viaggiava in direzione Brozolo e una WV Passat che procedeva verso Cavagnolo.

La dinamica dell’incidente è al vaglio dei Carabinieri di Chivasso.

Dopo l’impatto la Corsa di Luca ha preso fuoco; i Vigili del Fuoco (sono accorse Partenze anche da Livorno Ferraris, oltre che da Montanaro, Asti, Chivasso) hanno estratto dal relitto dell’auto il corpo del ragazzo, ancora in vita, affidandolo subito alle cure dei Sanitari del Servizio 118.

Tutto è stato, purtroppo, vano.

Il conducente della Passat è stato ricoverato in Ospedale a Chivasso e – da prime sommarie informazioni – non sembra in pericolo di vita.

A Crescentino, dove la notizia ha subito raggiunto la popolazione scolastica, il dolore è grande, come in tutto l’Istituto Comprensivo Galileo Ferraris di Vercelli, di cui la scuola fa parte.

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E’ spirato ieri, 15 gennaio, all’Ospedale S.Andrea di Vercelli, il noto stilista ed imprenditore Nino Cerruti.

Il noto imprenditore si trovava ricoverato a Vercelli, dopo alcune settimane di sofferenze.

Dapprima operato a Milano per una protesi all’anca, era stato per qualche tempo alla Clinica Vialarda di Biella.

Qui era sopravvenuta la frattura del femore, con tutto quello che ciò significa in un paziente di quell’età.

Conseguente la decisione per il trasferimento a Vercelli: è noto, infatti, che la Traumatologia ed Ortopedia del nostro Nosocomio siano di assoluta eccellenza e punto di riferimento per tutta la regione Piemonte.

L’intervento chirurgico, pur riuscito perfettamente, non ha potuto evitare il peggio, anche in ragione della progressiva debilitazione del paziente.

Nulla però di correlato al Covid, come è forse bene precisare.

***

Dire che Cerruti fosse di Biella non è tutto: certamente nella città laniera, il 91enne Cavaliere del Lavoro era nato ed aveva lavorato, come la sua famiglia prima di lui.

Ma la sua figura si staglia nell’orizzonte internazionale per avere portato nel Mondo il nome dell’Italia, legandolo alla moda e soprattutto all’eleganza ed all’innovazione (la giacca destrutturata, un esempio per tutti); aveva altresì “vestito” divi del cinema impegnati in opere memorabili (tra i tanti titoli: Basic Instict e Proposta indecente).

Tra i suoi allievi, nella Biella del boom economico, il giovanissimo Giorgio Armani.

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Il Sindaco Francesco Pietrasanta consegnerà, sabato 22 gennaio alle ore 15.00, le chiavi della Città di Quarona nelle mani di Sua Maestà Babiu Runfatta che, insieme alle inseparabili Concubine, al Fidato Ciambellano e tutte le Damigelle e il comitato regnerà fino al mercoledì delle Ceneri.

L’evento si terrà in Municipio e sarà purtroppo a porte chiuse, nel rispetto delle normative anti-covid vigenti, ma comunque è possibile seguire l’evento in diretta Facebook e Instagram dalle ore 15.00! 

Redazione di Vercelli

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Nell’incontro di sabato 15 gennaio, il Sindaco Daniele Pane ha illustrato le news della settimana

– Situazione epidemiologica in città

– Aggiornamento vaccini

– Calendarizzazioni eventi futuri

– Bando sulla rigenerazione urbana

– Bilancio di previsione

Infine, con suo intervento l’assessore all’istruzione Silvia Cottali, ha reso noto a quali bandi legati al mondo scolastico sta lavorando la Giunta.

Tutti i dettagli nel Video su Facebook e nel Video su YouTube

Redazione di Vercelli

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I Servizi Educativi del Museo Leone lanciano la seconda edizione di Verso mondi da inventare, il concorso di Scrittura Creativa e di Disegno dedicato a tutte le scuole di ogni ordine e grado.

E’ sempre stimolante pensare di poter evadere dalle quattro mura di casa nostra, sognare di viaggiare verso luoghi sconosciuti e immaginare di incontrare creature fantastiche. Ma come? Sfogliando le pagine di un antico volume e tuffandoci in esse, travolti dalla curiosità e dalla fantasia … ma anche con il nostro aiuto!!!

Dagli scaffali della Biblioteca Antica  è stato scelto il volume intitolato Hortus Sanitatis (1538, Venezia). Ricco di stupende illustrazioni può essere considerato come una sorta di enciclopedia scientifica del passato. Il libro si apre con una prima parte dedicata alle erbe, segue il bestiario e poi due ulteriori sezioni su volatili e pesci, continua con il lapidario e, infine, una parte dedicata alla medicina umana. I testi, oltre alla descrizione delle diverse specie viventi e dei minerali, sono completati dall’uso medico che se ne può fare. Per rendere tutto più comprensibile agli studenti partecipanti ci avvarremo del progetto di PCTO svolto dai ragazzi dell’Istituto Agnelli di Torino

Il concorso è diviso in 2 sezioni corrispondenti a fasce di età e scolastiche diverse, così da poter meglio venire incontro ai rispettivi interessi e capacità dei partecipanti nonché ai programmi scolastici.
Verso mondi da inventare. Insoliti incontri nell’Hortus è la sezione che si rivolge alle scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre Verso mondi da inventare. A spasso nell’Hortus si rivolge alle scuole dell’infanzia e primarie.

Per le scuole secondarie di primo e secondo grado è richiesta la composizione di un racconto che abbia come protagonista una delle creature mitologiche che i ragazzi incontreranno varcando la soglia di uno degli “stargate” suggeriti dai Servizi Educativi del Museo Leone. I portali del Museo scelti per questo viaggio sono le pagine dell’Hortus sanitatis che trattano delle seguenti creature: Basilisco, Fenice, Drago, Drago marino, Grifone, Mandragora, Leviatano, Unicorno, Arpia, Idra e Pegaso..
Per gli studenti più giovani invece è richiesta la realizzazione di un elaborato grafico (con tecniche e materiale liberi) in cui dovrà comparire una tra le creature mitologiche selezionate dall’Hortus Sanitatis (Unicorno, Pegaso, Grifone, Fenice, Idra e Basilisco). La creatura che verrà scelta accompagnerà i ragazzi in un mondo reale o fantastico, che dovrà essere appunto rappresentato graficamente.

Tutti i materiali (foto, traduzioni e testi) saranno forniti al momento dell’iscrizione

Anche per il secondo anno la giuria sarà composta dagli operatori dei Servizi Educativi del Museo Leone e dai due professionisti esperti, Paola Camoriano e Danilo Zagaria.

Della sezione A, Verso mondi da inventare. Insoliti incontri nell’Hortus, si occuperà Danilo Zagaria, redattore freelance per case editrici e service editoriali. Danilo ha lavorato su libri di Codice EdizioniEdizioni LindauBompianiCarocci EditoreLa Nave di TeseoNewton Compton Editori, svolgendo lavori di editing, revisione di traduzione, correzione bozze e impaginazione. Ha lavorato anche per alcuni service editoriali, fra cui Fregi e Majuscole e Librofficina. Dato che di libri non è mai sazio, legge anche manoscritti, in particolare quelli in concorso al Premio Calvino, prestigioso premio letterario per esordienti. Scrive articoli, recensioni e interviste per riviste e testate online e cartacee. La Lettura (Corriere della Sera)Esquire Italia, Il TascabileWired ItaliaForbes ItaliaL’Indice dei libri del mesePhilosophy KitchenFinzioni MagazineFlanerìCultweek. Scrive di libri (sia saggistica sia narrativa), scienze e conflitti.

Della sezione B, Verso mondi da inventare. A spasso nell’Hortus, sarà giudice invece Paola Camoriano, fumettista e illustratrice.  Paola, vercellese, per anni ha collaborato con Il Giornalino disegnando, tra le altre, la trasposizione della serie TV Don Matteo e, in seguito, ha lavorato con Edizioni Star Comics, Edizioni Arcadia, PM (Verona), Achtoons (Bologna), Fotoedizioni (Milano), e per Gruppo Alcuni (Treviso). Alla professione di fumettista ha affiancato il lavoro di illustratrice di libri per ragazzi, tra il 2002 e il 2009 illustra cinque libri per l’infanzia e adolescenza, per Paoline Editoriale Libri. Nel 2012 partecipa come cartoonist per l’azienda di software americana Bmc all’enorme fiera sulla virtualizzazione VM World 2012 e Gartner Symposium, entrambe a Barcellona. Nel 2016, poi, pubblica per i tipi di Tunué, il suo primo graphic novel, dal titolo Il ritrovo degli inutili. Nel 2019, dopo aver realizzato l’illustrazione per l’etichetta della Dékas (birra del Decimoanniversario) scrive e illustra il graphic novel “Civale-Dieci anni di storie e di birre”, pubblicato ad ottobre in occasione del Decimo anniversario di attività del Birrificio Civale ed edito da Edizioni Astragalo. Dal 2017 collabora con Associazione Dedalo di Biella (che si occupa di disagi adolescenziali, in collaborazione con psicoterapeuti) come illustratrice e autrice delle storie a fumetti presenti sul sito.


L’iscrizione al concorso dovrà avvenire entro il 1° febbraio 2022 compilando il modulo al seguente link https://forms.gle/Zi2uXskEHpJ9pyff7

Redazione di Vercelli

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Si è tenuto sabato 15/01/2022 a Vercelli, il primo congresso provinciale di AZIONE, il partito di Carlo Calenda.

La tornata congressuale ha interessato nella stessa settimana oltre a Vercelli anche tutta l’Italia e tra il 12 e il 16 gennaio si sono svolti nel nostro Paese tutti i congressi territoriali e le votazioni per i delegati all’assemblea congressuale nazionale che si terrà dal 18 al 20 febbraio prossimi a Roma.

Il congresso provinciale è stato il primo nella storia del Partito, anche se a causa della Pandemia in atto si è svolto alla presenza dei soli iscritti e senza ospiti.

In molte province è stato previsto il collegamento da remoto e in altre il completo svolgimento del Congresso online.

A Vercelli il congresso si è celebrato in presenza nel rigido rispetto delle norme anti Covid, offrendo agli iscritti anche la possibilità di collegarsi da remoto. Questa scelta in tutto il Piemonte è stata assunta unicamente dai coordinamenti provinciali di Vercelli e Verbania.

Alla carica di Segretario Provinciale è stato eletto all’unanimità Gian Paolo De Dominici che ha presentato una mozione congressuale scritta con grande attenzione alla situazione politica nazionale e al territorio.

Nelle prossime settimane il nuovo Coordinatore provvederà a insediare la squadra che lo coadiuverà nel lavoro.

È il primo congresso nella storia del Partito e si è deciso di andare avanti, nonostante tutto, perché un partito è tale se ha meccanismi democratici interni. In un primo momento avremmo voluto invitare più ospiti e confrontarci anche con le altre forze politiche, ma in considerazione dell’andamento della pandemia si è preferito optare per questa modalità che ha garantito a tutti gli iscritti provinciali la massima partecipazione con la massima sicurezza” ha spiegato il nuovo Segretario Provinciale unitamente al Commissario Regionale per il Congresso Architetto Paolo De Marco.

Il congresso svolto ha un’importanza primaria nella vita politica di Azione a livello locale in quanto durante i lavori sono stati eletti: Gabriele Molinari che sarà delegato all’assemblea nazionale e il direttivo provinciale che daranno struttura al partito a questo livello. Non appena la situazione sanitaria lo consentirà, verrà organizzato in totale sicurezza e nel rispetto delle normative anti-Covid, un evento allargato anche ai simpatizzanti di Azione e ai nostri amministratori”.

A livello Nazionale il Leader Carlo Calenda ha ribadito che “Il congresso è un grande esercizio di democrazia che porterà Azione a diventare un partito ancor più radicato, rispettoso delle regole democratiche e con organi interni forti. Un partito capace di discutere”. “Come ho scritto nella mia mozione” ha dichiarato De Dominici “abbiamo fatto un grande esercizio di democrazia, e questo è avvenuto grazie ai nostri iscritti. Anche la Provincia di Vercelli è più forte di chi la vuole debole!”.

Redazione di Vercelli

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Dal libro del profeta Isaia, Cap. 62, 1 – 5

Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposeranno i tuoi figli;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.

Dal Salmo 95

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: “Il Signore regna!”.
Egli giudica i popoli con rettitudine.


Dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, Cap. 12, 4 – 11

Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue.
Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Dal Vangelo secondo San Giovanni, Cap. 2, 1 – 12

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno vino”. E Gesù le rispose: “Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora”. Sua madre disse ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le anfore”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto”. Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”.
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

***

UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

L’umiltà di Maria convince Gesù

(Is 62,1-5; Sal 95; 1Cor 12,4-11; Gv 2,1-11)

Veniamo dal periodo di Natale dove abbiamo visto Gesù, Figlio di Dio, prendere la nostra carne mortale, per poter abitare con noi nella nostra terra, anche se per breve tempo, per aprirci la via del cielo.

Le sue parole lasciate a noi prima di salire al cielo: “Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”, si concretizzano in quello che sperimentiamo nel nostro percorso di fede. Egli entra in noi, nel nostro spirito, perché possiamo fare esperienza personale di Lui, entra nelle nostre case per condividere le nostre fatiche, gioia e dolori, un po’ come è stato per Marta, Maria e Lazzaro che hanno sperimentato la presenza di Gesù nella gioia e nel dolore.  Inoltre, egli cammina con noi, sulle nostre strade, spiegandoci le Scritture come ai discepoli di Emmaus, perché anche noi possiamo tornare sui nostri passi per narrare ai fratelli tutto quello che è accaduto lungo la via e come abbiamo riconosciuto lui, il Signore. E ancora, egli condivide la liturgia con noi dalla Pentecoste in poi perché anche noi possiamo fare l’esperienza dello Spirito.

Nei versetti del vangelo di questa domenica osserviamo Gesù che ha accettato l’invito alle nozze in Cana, insieme a Maria, sua Madre. Non hanno preferito andare in un luogo di solitudine per non essere distratti dalla musica e dalle danze che sono proprie di queste feste. Gesù e Maria si lasciano coinvolgere totalmente in questa festa. Non solo, Gesù porta con sé tutto quello che gli era di più caro su questa terra: Maria sua madre e i suoi discepoli.

Durante i festeggiamenti Maria davvero si rivela una donna illuminata. Lei si accorge che manca il vino! Non le viene in mente di mandare a comprare presso una bottega del vino, ma pensa di rivolgersi al figlio dicendo semplicemente: “Non hanno più vino!”.  Maria ha fatto un cammino in tutti quegli anni alla scuola del Figlio, perciò sa con la certezza della fede che quel suo Figlio annunciato dall’arcangelo, che ella ha portato nel grembo ed è stato cantato dagli angeli alla sua nascita: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama” (Lc 2,14), quel Figlio visto dal vecchio Simeone e  dalla profetessa Anna nel tempio come luce che illumina le genti, visitato dai re Magi con i doni profetici, è il Vino nuovo da versare in otri nuovi!

Questa è l’ora! Vediamo e costatiamo che Maria ha delle qualità meravigliose, nella sua umiltà e dolcezza ha coinvolto Gesù a fare quello che non era neanche il momento di compiere. In questo modo Maria, la serva del Signore dice ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.

Venga in noi, in tutta la Chiesa, in tutta l’umanità lo spirito di Maria per ricevere le meraviglie del Signore!

Gesù facendo riempire sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei inizia a cambiare il rito della legge fatta di prescrizioni in un rito dello Spirito.

Egli dice semplicemente di riempire le anfore di acqua e poi di portarle a colui che dirige il banchetto. A questo punto anche la persona più ignorante dei doni di Dio una volta sperimentati non può non proclamarli come tali: “Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”.

Fa’, o Signore, che la nostra acqua messa nelle mani di Dio, diventi vino eccellente nello Spirito.

Venga a noi, Signore, il tuo Santo Spirito e ci faccia diventare vino nuovo in otri nuovi. Amen!

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza

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