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Ormai ogni giornata del campionato di Serie D è falcidiata dai rinvii causati dal Covid-19.

Il girone A, riparte domenica 23 gennaio con la disputa dell’ultima giornata di andata.

Confermati i turni infrasettimanali di mercoledì 2-6- 16 febbraio, oltre a quello di giovedì 14 aprile.

Non cambia anche la sosta di domenica 20 marzo per la partecipazione della Rappresentativa Serie D al Torneo di Viareggio e quella del 17 aprile per la Pasqua.

La stagione regolare si concluderà il 15 maggio.

Le variazioni riguardano le date di mercoledì 30 marzo e mercoledì 27 aprile, inserite per recuperare le due settimane di sospensione dell’attività di gennaio.

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Ottant’anni sono un bel traguardo e chi, come chi scrive, ha il piacere di incontrarlo spesso nelle varie occasioni (una per tutte, i premi Coni del novembre scorso) in cui si snoda la vita delle Istituzioni locali, può dire che sono 80 anni portati alla grande.

Sempre la stessa lucida ironia, a raccontare la realtà in tutte le sue sfaccettature: tutte indagate con disincantato realismo, onestà intellettuale e nessuna mai giudicata con animosità o cattiveria.

Allora, caro Marco, ad multos annos.

In un primo momento, avevo pensato di ripercorrere qui i tratti essenziali del tuo curriculum: Marco Barberis giornalista, esponente del Psi “di sinistra”, Assessore alla Cultura della città (nella foto, di Stafano Di Tano, con il Sindaco Ennio Baiardi), Vice Presidente dell’allora Usl 45, la attuale Asl.

Soprattutto quelli che direbbero di ricordi comuni con un giovane (allora) democristiano.

Sulle politiche culturali, così come al Comitato di Gestione dell’ Usl.

Poi ci ho ripensato: mi riprometto di mettere a repertorio un’intervista, magari video, nel corso della quale potrai mettere a disposizione di tutti le memorie di un uomo di cultura, di un politico che mai ha ceduto a compromessi.

Un’intervista che dirà molte cose con ironia, naturalmente: se no che gusto ci sarebbe?

Posted in Società e Costume

Il Compianto M° Angelo Gilardino è stato, senza ombra di dubbio, un fermo riferimento per tutti i musicisti della città di Vercelli e non solo.

L’Istituzione Scuola Comunale di Musica “F. A. Vallotti” ha avuto il grande privilegio di poterlo annoverare tra i propri docenti in occasione del Corso di Perfezionamento e delle diverse Masterclasses che il Maestro ha tenuto, nel corso degli anni, presso la scuola di musica cittadina, richiamando studenti da tutto il territorio nazionale.

Divulgatore di cultura senza steccati di ambito, mai stanco di conoscere senza pregiudizi o superficialità, musicista e compositore eccelso, persona dalla profonda umanità, ha incarnato per tutti la figura ideale del “Maestro“.

Lo ringraziamo per averci fatto da guida ed esempio e metteremo tutto il nostro impegno per far si che la sua figura e la sua musica possano continuare a ricevere i riconoscimenti e le onorificenze che meritano.

I Docenti della Scuola Vallotti

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca

Domenica 23 gennaio sarà ricordato nella Santa Messa delle 10.30 il 300mo anniversario di Fondazione della Confraternita delle Consorelle dell’Addolorata.

Domenica 23 giornata per il Seminario.

Martedì 25 termina la settimana di preghiera per l’unità del cristiani.

Sabato 29 confessioni in Casa Parrocchiale dalle 15 alle 16.30.

Domenica 30 alle ore 12 Santo Battesimo della piccola Francesca.

Don Antonio è disponibile per la Benedizione delle famiglie previa telefonata al 339.5960130.

Appuntamenti fissi

Lunedì alle ore 21 ora di Preghiera con il gruppo “Vita Nuova” in Chiesa Abbaziale.

Giovedì alle ore 21 Adorazione Eucaristica in Chiesa Abbaziale.

Redazione do Vercelli

Posted in Pagine di Fede

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L’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, in occasione del prossimo Giorno della Memoria, organizza o collabora all’organizzazione delle seguenti iniziative: 

Crescentino, sabato 22 gennaio 2022: presentazione del volume L’amico del popolo 1945-1950. Da Primo Levi alla Libreria del Popolo (Effedì edizioni), nell’ambito della rassegna “Pillole di storia contemporanea”. Iniziativa organizzata da Anpi sezione di Crescentino, Fontanetto Po, Lamporo, Verrua Savoia, con il patrocinio della Città di Crescentino.

L’incontro avrà luogo al Teatro Cinico Angelini, alle ore 16, nel rispetto delle norme anti-Covid.

Il volume, curato da Bruno Ferrarotti e Enrico Pagano e realizzato in collaborazione tra Fondazione Rinascita Vercellese e Istituto per la storia della Resistenza, ripercorre il ruolo di apertura intellettuale che ebbe in quegli anni il giornale della Federazione comunista di Vercelli guidata da Francesco Leone, che ne condivise la direzione con Silvio Ortona. Il periodico si distinse per una linea di promozione e innovazione, testimoniata dalla pubblicazione in anteprima di “Buna Lager” e poi di “Se questo è un uomo”, in controtendenza rispetto alle scelte editoriali dell’Einaudi, che nel 1946 rifiutò di pubblicare il volume di Primo Levi.

Novara, domenica 23 gennaio 2022: quinta edizione della Run for Mem, la corsa per una memoria consapevole organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione, quest’anno, con la Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara e con il patrocinio di numerosi enti, tra cui l’Istituto.

La corsa, non competitiva, è aperta ad atleti ma anche a semplici “camminatori” e alle famiglie. Nel suo fluire si andranno a toccare alcuni tra i luoghi più significativi della presenza ebraica ma anche della persecuzione antisemita e dell’antifascismo. In evidenza anche alcune personalità che si sono distinte per aver aiutato ebrei durante gli anni delle leggi razziali e della Shoah.
Due i percorsi previsti: uno più impegnativo di dieci chilometri e una “camminata della Memoria” lunga invece tre. Il raduno è previsto alle ore 10 in piazza Gramsci

Biella, giovedì 27 gennaio 2022, Palazzo Gromo Losa, ore 10: celebrazione della ricorrenza del Giorno della Memoria, promossa e coordinata dalla Prefettura di Biella, con la collaborazione di Città di Biella, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte-Ambito territoriale per la provincia di Biella, Consulta provinciale degli studenti, Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara e Vco, Istituto per la storia della Resistenza. Nell’occasione sarà consegnata, ai familiari del defunto Sig. Ercole Mancini, la medaglia d’onore riservata ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

Per l’Istituto interviene il direttore Enrico Pagano.

Borgosesia, giovedì 27 gennaio 2022, Cinema Lux, ore 21: proiezione del film di Laszlo Nemes Il figlio di Saul.

L’iniziativa è organizzata dall’Anpi sezione di Borgosesia in collaborazione con l’Istituto, la Parrocchia Ss. Pietro e Paolo, l’Agesci e il Centro Studi Giovanni Turcotti, con il patrocinio della Città di Borgosesia.

«[…] con una macchina da presa (e pellicola) che insegue il primo piano del protagonista e lascia sullo sfondo, confusa, la visione dell’orrore, con un formato ormai insolito, da cinema del tempo, come fosse un documentario ma con una costruzione drammaturgica studiatissima e una sceneggiatura calcolatissima, Nemes racconta di un sonderkommando – i prigionieri addetti ad assistere i boia nel massacro degli altri in attesa del proprio – che crede di riconoscere in una vittima bambina il proprio figlio, […], e che vuol dargli sepoltura religiosa, cercando affannosamente in mezzo ai morti, agli assassini e ai becchini alla cui schiera appartiene, il rabbino che possa farlo.

Lo spettatore dispone del suo volto, di uno sfondo che raramente ci viene accostato, e segue la sua ossessione narrando allo stesso tempo la vita del lager (Auschwitz-Birkenau, mai nominato) e la costante presenza della violenza e della morte, e nelle pieghe del racconto la preparazione della rivolta dei sonderkommando, destinata alla sconfitta» (dalla recensione al film di Goffredo Fofi in “Internazionale”, 22 gennaio 2016).

Intervengono Matteo Mancin e Bruno Rinaldi

Biella, da sabato 12 febbraio a domenica 20 febbraio 2022, Palazzo Gromo Losa: mostra documentaria “Auschwitz-Birkenau 1940-1945. Campo di concentramento e centro di messa a morte”, realizzata dal Mémorial de la Shoah di Parigi e diffusa nella sua versione italiana grazie al sostegno dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Di tutti i centri di sterminio che i nazisti istituirono per gli ebrei, è Auschwitz quello che detiene il più alto bilancio di vittime: circa 1.100.000 persone vi trovarono la morte, di cui 875.000 uccise col gas al loro arrivo. Se gli ebrei rappresentano di gran lunga il gruppo principale delle vittime, ad Auschwitz furono uccisi, o morirono per le privazioni e torture subite, non meno di 70.000 polacchi non ebrei, più di 21.000 Sinti e Rom e più di 15.000 prigionieri di guerra sovietici, oltre a diverse migliaia di altre categorie di prigionieri. Avvalendosi di un’accurata cartografia e di una ricca documentazione iconografica, la mostra vuole ricostruire la storia del complesso concentrazionario e centro di sterminio di Auschwitz, con un approfondimento tematico sulle deportazioni dall’Italia. La narrazione proposta è rigorosa sotto il profilo scientifico, ma anche attenta a rivolgersi a un pubblico ampio, soprattutto ai giovani e al mondo della scuola.

La mostra sarà inaugurata sabato 12 febbraio, alle ore 10, e sarà visitabile nei giorni di sabato 12, domenica 13, sabato 19 e domenica 20 febbraio, dalle 10 alle 19. Da lunedì 14 a venerdì 18 febbraio, dalle 9 alle 14, rimarrà aperta per le scuole, alle quali saranno offerte visite guidate a titolo gratuito.

Nel rispetto delle norme anti Covid-19, per l’accesso è necessario il Super Green Pass.

L’iniziativa è organizzata dall’Istituto con il patrocinio di: Prefettura di Biella, Provincia di Biella, Città di Biella, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte-Ambito territoriale per la provincia di Biella, Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara, Vco, Anpi-Comitato provinciale biellese e con la collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Palazzo Gromo Losa Srl e Associazione StileLibero. Si avvale inoltre del logo Biella Città Creativa Unesco.

Inoltre, l’Istituto organizza o collabora alle seguenti iniziative rivolte specificamente alle scuole: 

Vercelli, mercoledì 26 gennaio 2022, Istituto Sacro Cuore, ore 10.30: Alle origini di “Se questo è un uomo”.

Iniziativa per gli studenti degli Istituti superiori vercellesi organizzata da Associazione professionale cattolica di insegnanti, dirigenti e formatori, Sezione G. Berzero di Vercelli, con il patrocinio della Città di Vercelli.

Interventi di Enrico Pagano, L’“amico del popolo”. Le origini editoriali vercellesi di “Se questo è un uomo”, e Sandro OrtonaPrimo Levi e Silvio Ortona. Una testimonianza familiare.

Borgosesia, mercoledì 26 gennaio 2022, Cinema Lux, dalle ore 9: celebrazione del Giorno della Memoria organizzata dal Liceo “Ferrari” di Borgosesia, con proiezione del film JoJo Rabbit di Taika Waikiti e intervento di Nicolò D’Oria, collaboratore dell’Istituto. 

Varallo, mercoledì 26 gennaio 2022, Istituto superiore “D’Adda”, ore 12.10, 14.30 e 15.30: interventi su Responsabilità individuali e collettive al processo di Norimberga per gli studenti delle classi I Turistico, II A e II B Turistico dell’Istituto tecnico-economico, a cura di David Ciscato, collaboratore dell’Istituto. 

Borgosesia, giovedì 27 gennaio 2022, Istituto professionale “Magni”, dalle ore 9.30: incontri su deportazione e sterminio per gli studenti delle classi quinte, a cura di Alessandro Orsi, consigliere dell’Istituto. 

Borgosesia, giovedì 27 gennaio 2022, Istituto tecnico “Lirelli”, ore 8.15: intervento sul rapporto tra sport e totalitarismi per gli studenti delle classi quinte, a cura di Maurizio Regis, collaboratore dell’Istituto.

Biella, giovedì 27 gennaio 2022, Istituto superiore “Bona”, ore 11: incontro con la prof.ssa Laura Boella sulla figura di Hannah Arendt, nell’ambito dell’iniziativa organizzata nell’occasione del Giorno della Memoria da Luminosa, progetto che aggrega numerose realtà del territorio provenienti dal mondo del volontariato, del lavoro, dalle amministrazioni pubbliche e dalle scuole, tra cui l’Istituto. Coordina Davide Tropeano, collaboratore dell’Istituto.

Vercelli, scuola secondaria di primo grado “Avogadro”: lezioni su Primo Levi a cura di Enrico Pagano, per gli studenti delle classi terze, che si terranno lunedì 7 marzo, lunedì 14 marzo, lunedì 21 marzo, giovedì 7 aprile 2022

Borgo Vercelli, martedì 29 marzo 2022, scuola secondaria di primo grado “Tavallini”: lezione su Primo Levi a cura di Enrico Pagano, per gli studenti della classe terza.

Redazione di Vercelli 

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È uscito il centosettesimo numero della rivista “L’impegno” rivista dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia.

La rivista contiene saggi di Giuseppe Della Torre, Angelo Fragonara, Mario Ogliaro, Marilena Vittone, Donato D’Urso, Piero Ambrosio, Elisa Malvestito, Federica Caniglia, Andrea Pozzetta, Alberto Magnani, David Ciscato.

Il numero si apre con un omaggio a Enzo Barbano, socio fondatore e presidente onorario dell’Istituto, attraverso i saggi di Giuseppe Della Torre e Angelo Fragonara, entrambi scaturiti dall’uscita del volume “Scritti e ricordi della Valsesia, sessant’anni di giornalismo”, che raccoglie oltre mezzo secolo di lavori dello storico varallese editi in varie testate giornalistiche e per la prima volta ospitati in un’unica pubblicazione.

Della Torre si sofferma in particolare sulla varietà di interessi di  Barbano, che spazia con competenza su un consistente numero di argomenti: dai beni culturali all’istruzione superiore, allo sviluppo tecnologico ed economico, alla Resistenza, alla storia politica, affrontati con un taglio critico capace di dare valore alla storia locale senza chiudersi nella dimensione localistica. Il saggio ripercorre tutta la produzione editoriale di Barbano, a partire dalla imprescindibile “Storia della Valsesia” del 1967.

Di Fragonara è pubblicata l’orazione tenuta in occasione della presentazione del volume “Scritti e ricordi” tenutasi a Varallo l’11 settembre 2021, in cui viene messo particolarmente in evidenza, nella disamina degli scritti raccolti nel volume, accanto alla coinvolgente capacità di affabulazione e al brillante umorismo dello stile di Barbano, il suo rapporto “sentimentale” con i personaggi e le vicende del passato di Varallo e della Valsesia, di cui si fa portavoce e in cui riconosce la propria identità e la propria matrice culturale e morale, raccontando con orgoglio quanto la gente della valle seppe realizzare con la propria creatività e intraprendenza.

Mario Ogliaro, dalla consultazione di minutari notarili di alcuni paesi del Vercellese tra XVIII e XX secolo contenenti testamenti, atti di costituzione di doti, acquisti e vendite di immobili, ricava notizie relative alla prassi matrimoniale del periodo, ricostruendo i costumi coniugali e la loro evoluzione, nel lento percorso che ridefinisce i contorni del rapporto uomo-donna, improntati per lungo tempo alla preminenza del primo sulla seconda, e che solo a partire dagli anni sessanta del Novecento, con l’affermazione della libertà di scelta dei coniugi e quindi del vicendevole amore e non degli interessi delle famiglie di provenienza come struttura portante del legame matrimoniale, consentono il passaggio dalla famiglia moderna a quella contemporanea.

Marilena Vittone conclude la sua ricostruzione della vita della comunità di Crescentino in età napoleonica soffermandosi sugli aspetti economici e sociali, in particolare sulle innovazioni in agricoltura, settore dominante nell’economia vercellese, quali la modernizzazione nella produzione del riso e del mais, inseriti in un mercato più esteso con modalità di gestione capitalistica, sul rinnovamento della struttura economica con l’abolizione delle corporazioni, ma anche la proibizione di associazioni operaie e scioperi, tratteggiando un quadro contraddittorio in cui i vantaggi connessi agli interventi messi in campo in ambito economico e produttivo furono goduti esclusivamente dall’aristocrazia terriera e proprietaria, mentre le classi meno abbienti dei lavoratori della terra e dei salariati furono interessate da un ulteriore impoverimento.

Donato D’Urso, dopo un approfondimento sul sistema elettorale vigente nel nostro paese nella seconda metà dell’Ottocento, che riconosceva il diritto di voto a un ristretto numero di elettori maschi, ripercorre la biografia di Annibale Marazio, eletto deputato nelle elezioni suppletive svoltesi nel 1864 nel collegio di Santhià in seguito alla morte di Gustavo Cavour, fratello di Camillo. Marazio, che arrivava dal mondo del giornalismo, divenne un professionista della politica, venendo eletto alla Camera quasi ininterrottamente tra l’VIII e la XIX legislatura, e svolse incarichi di rilievo partecipando attivamente alle discussioni parlamentari, in particolare a quella sull’estensione del diritto di voto alle donne, in cui assunse il ruolo di relatore del disegno di legge che ne prevedeva la concessione.

Piero Ambrosio, proponendo nuove biografie di “sovversivi” emigrati elaborate, come di consueto, utilizzando la documentazione conservata nei fascicoli personali del Casellario politico centrale, conclude il racconto dei percorsi di vita di esponenti del movimento anarchico e di militanti socialisti e comunisti sorvegliati dallo Stato perché ritenuti pericolosi per l’ordine costituito.

Elisa Malvestito racconta la storia di Iside Viana, Giorgina Rossetti, Anna Pavignano, Francesca Corona ed Ergenite Gili, antifasciste biellesi detenute nel carcere di Perugia, protagoniste di una vicenda che rischia di essere offuscata dalla ricostruzione storica tradizionalmente “al maschile”, ma che al contrario merita un suo posto di rilievo nella memoria collettiva perché assurge a emblema dell’“antifascismo esistenziale” delle donne, fondamentale per la comprensione dell’antifascismo in generale, e consente inoltre di portare alla luce il tema, storico e sociologico al tempo stesso, della detenzione femminile in un contesto repressivo, che diventa una lente attraverso la quale è possibile indagare in modo più approfondito le modalità oppressive e di privazione dei diritti proprie del sistema carcerario.

Federica Caniglia si interroga sulle modalità di narrazione e di rappresentazione della Shoah, divenuta argomento di interesse e grande impatto sull’opinione pubblica, in particolare dopo la legge istitutiva del Giorno della Memoria; un passato a lungo relegato nell’oblio e nel silenzio dagli stessi testimoni, sia per un tentativo di rimozione di un’esperienza troppo dolorosa per essere ricordata, sia per l’inadeguatezza del linguaggio nel descrivere un orrore che rientra a pieno titolo nella categoria dell’indicibile. Analizzando la messa in scena dello sterminio degli ebrei compiuta da prodotti televisivi e cinematografici quali “Holocaust”, “La vita è bella” e “Hotel Meina”, Caniglia individua nello strumento del racconto per immagini, pur nella consapevolezza dei limiti del mezzo incline alla spettacolarizzazione, la strada da percorrere per diffondere la conoscenza della Shoah nel XXI secolo, a fronte della progressiva scomparsa dei testimoni diretti.

Andrea Pozzetta riflette sui diversi significati attribuiti nel tempo alla definizione di “repubblica partigiana” in relazione alla zona libera dell’Ossola, passando in rassegna le diverse interpretazioni messe in campo a posteriori nella rappresentazione di quell’esperienza e della sua eredità, dalla memoria resistenziale nelle varie occasioni celebrative e commemorative, a partire dal primo anniversario nel settembre del 1945 fino al rinnovato interesse negli anni sessanta; ne scaturisce un’interessante chiave di lettura della liberazione ossolana e delle speranze e progettualità che portò con sé, oltre che una visione dell’epoca in cui furono prodotte e dei suoi valori.

Alberto Magnani, a partire dalle lapidi posizionate nella piazza di Villapizzone, quartiere della periferia nord di Milano, recupera le storie personali di tre partigiani ventenni morti fucilati, di cui pochi ormai ricordano le vicende: Edoardo Rossi, del Gruppo patrioti “Ossola”, da cui si sarebbe in seguito originata la divisione “Valtoce”; Emilio Vecchia, combattente nella Resistenza in Liguria, e Carlo Gervasini, prima legato alla rete clandestina di “Giustizia e libertà”, poi partigiano nella brigata “Osella” in Valsesia.

David Ciscato, con un approccio attento tanto agli aspetti storico-sociali quanto a quelli tecnico-scientifici, ripercorre le tappe della campagna vaccinale contro la poliomielite in Italia, dal picco pandemico raggiunto nel 1958, anno dell’introduzione del vaccino Salk, all’impiego nel 1964 del vaccino Sabin, per arrivare poi all’obbligo vaccinale introdotto nel 1966, e si sofferma con particolare attenzione sul caso specifico della Valsesia, esempio virtuoso grazie all’intensa attività della sezione locale della Lega italiana per la lotta contro la poliomielite e al coinvolgimento attivo di privati che si spesero, tanto da un punto vista economico che organizzativo, per contrastare il virus, con particolare risalto per la figura dell’imprenditore e filantropo Valentino Milanaccio, il “papà dei poliomielitici”.

Segue il ricordo di chi ci ha lasciato in questi mesi: Paolo Ceola, collaboratore e caro amico dell’Istituto, e Carmen Fabbris, importante rappresentante della storia sindacale e politica biellese e piemontese.

Chiude il numero la consueta rubrica di recensioni e segnalazioni. 

La rivista è in vendita nella sede dell’Istituto (via D’Adda, 6, Varallo): singolo numero 12 euro; abbonamento annuale 20 euro; formula abbonamento annuale più tessera associativa 32 euro.

Conto corrente postale per i versamenti n. 10261139, intestato all’Istituto.

Redazione di Vercelli 

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Sono terminati pochi giorni fa gli interventi in somma urgenza che hanno interessato alcune parti del velivolo Ansaldo A.1. Balilla appartenuto a Natale Palli, e donato nel 1922 dalla famiglia al Comune di Casale Monferrato.
I preziosi lavori hanno permesso il consolidamento di alcuni punti degli intelaggi dell’ala superiore e del timone di coda in avanzato stato di degrado e a rischio conservazione.

Sotto la sorveglianza della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento – ha spiegato il sindaco Federico Riboldiabbiamo incaricato un restauratore qualificato affinché intervenisse prontamente per bloccare il degrado fisico dei punti particolarmente ammalorati e a rischio di perdita irreversibile, compromettendo definitivamente l’intero lavoro di restauro e la conservazione di un bene così importante non solo per la storia della Città e del territorio, ma anche per la storia aeronautica nazionale”.

Nella relazione finale del professionista del restauro incaricato dal Comune, in particolare per quanto riguarda il timone, si legge: «Come primo intervento sono stati eseguiti test preventivi di pulitura, volti alla rimozione dei depositi superficiali, quali, particellato superficiale, sostanze oleose da fumo e stratificazione di polveri, esclusivamente circoscritti alle zone da bloccare».

Ai è quindi passati a creare varie fasce adesive, poste nel verso della seta, saldate nella parte sana delle lacerazioni: “Intervento particolarmente difficile, data la mancanza di un supporto rigido sul quale appoggiare la seta”, si legge ancora.

La stessa metodica di intervento è stata poi applicata anche all’ala, dove inoltre “è stato ideato l’impiego di lastre in cartoncino non acido dai vari spessori, predisposti in precedenza secondo le misure e le forme delle lacune, inserite all’interno dai pertugi che ne consentivano l’ingresso”.
Il prossimo passo sarà quello di mettere in opera analoghi interventi di messa in sicurezza e conservazione agli intelaggi delle semi-ali inferiori, condizione indispensabile per poter dare avvio agli attesi lavori di restauro degli intelaggi, della fusoliera (in particolare, delle decorazioni pittoriche) e delle varie componenti metalliche, affinché si possa finalmente giungere al ritorno a Casale Monferrato dell’importante velivolo. Lo stato conservativo attuale, infatti, non ne permette al momento lo spostamento, così come previsto dal Codice dei beni culturali.

Per il reperimento dei fondi per coprire le spese del primo lotto dei lavori di restauro del Balilla, che è pari a circa 390 mila, il Comune di Casale Monferrato ha avviato una raccolta sul portale Art bonus, misura che offre ai donatori la possibilità di usufruire di un credito d’imposta del 65% per le erogazioni liberali in denaro per lavori di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici. Le donazioni rientranti nell’Art bonus, inoltre, non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, comprese le relative addizionali regionali e comunali.

In prima fila, insieme al Comune, per la campagna di raccolta fondi c’è l’associazione Arma Aeronautica di Casale Monferrato: “Con la collaborazione dell’Unità di missione strategica per la tutela e la promozione dei beni e delle attività culturali della Provincia autonoma di Trento – hanno spiegato il presidente Flavio D’Andria e il vicepresidente Attilio Ricaldone – avvieremo una serie di incontri e di iniziative volte a illustrare il progetto di restauro e l’importanza storico – artistica del velivolo, per sensibilizzare imprese, associazioni, circoli, scuole, fondazioni e semplici cittadini affinché l’Art Bonus sia di incentivo a donare i fondi necessari a restituire alla città un così importante cimelio che, lo ricordiamo, ha richiamato l’attenzione di diversi esperti mondiali nella conservazione di beni storico-aeronautici”.

Per avere tutte le informazioni necessarie sul velivolo e per fare una donazione è possibile visitare la pagina www.comune.casale-monferrato.al.it/svaPalli.

Redazione di Vercelli

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Ancora una volta la Serie D deve fare i conti con il Covid-19.

E’ così che la gara Borgosesia-Lavagnese, in programma domenica 23 gennaio alle 14:30 è stata rinviata a data da destinarsi.

Molte anche le altre gare saltate, non è da escludere uno stop completo della giornata.

Redazione di Vercelli

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La clausola di salvaguardia ha funzionato, andando a limitare la crescente importazione in Unione europea da Cambogia e Myanmar. Ora bisogna che ci si muova politicamente in Europa per fare in modo che la clausola si attivi in maniera automatica ogni qual volta si venga a verificare una situazione di crisi per la risicoltura”. Questa la posizione di Paolo Dellarole, Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella con delega al settore risicolo, sulla questione legata alla scadenza della clausola di salvaguardia, la misura introdotta nel 2019, e in vigore per tre anni, che aveva ripristinato i dazi sull’importazione del riso dai due Paesi del sud-est asiatico, al fine di tutelare le aziende agricole europee che erano entrate in grande sofferenza a causa dell’aumento del consumo di riso asiatico.

Il 18 gennaio, però, questa particolare condizione è decaduta e la situazione rischia di precipitare nuovamente come in passato: “Il presidente dei produttori di riso cambogiani Song Saran – spiega Dellarole – ha dichiarato che prima del 2016 l’Unione europea assorbiva il 65% delle esportazioni di riso lavorato cambogiano, per poi scendere al 43% nel periodo 2017-2019 e al 30% nel periodo 2020: quindi possiamo affermare che la clausola ha portato benefici. Ora, però, si rischia di tornare ai livelli di alcuni anni fa. Va ricordato, inoltre, che la situazione in Europa è deficitaria perché la produzione comunitaria copre all’incirca poco più del 50%. Dunque il riso è soggetto a continue concessioni verso Paesi produttori extra europei come ad esempio il recente accordo con il Vietnam”.

Dellarole indica il percorso che si dovrebbe intraprendere: “Bisogna che ci si muova politicamente in Europa per fare in modo che la clausola si attivi in maniera automatica ogni qual volta che si venga a verificare una situazione di crisi per la risicoltura europea. Questo però deve avvenire senza le lungaggini burocratiche della sua attivazione che abbiamo visto al momento che ci si era impegnati per la sua entrata in vigore. Anche perché – prosegue – da notizie presenti sui mercati, ritornando il dazio zero, gli importatori europei si stanno già muovendo per far arrivare riso dalla Cambogia nonostante il rincaro dei noli”.

Bisognerebbe inoltre – aggiunge Dellarole riuscire a far condividere in Europa il concetto che le concessioni sulle importazioni debbano basarsi sulla reciprocità: ciò che viene importato deve rispettare le stesse regole sanitarie, ambientali, sociali e di sostenibilità della produzione europea per un concetto di lealtà commerciale, ma soprattutto per garantire che in quei Paesi ci sia un vero sviluppo delle condizioni sociali della popolazione”.

I miglioramenti, in quest’ultimo periodo, ci sono stati: “Negli anni in cui vigeva la clausola, il comparto non è stato fermo. Ci si è attivati per aprire spazi verso nuovi mercati, come il recente accordo con la Cina, e l’industria ha ampliato anche la gamma dei prodotti offerti seguendo una crescente domanda di riso sia in Italia che in Europa. I risi Indica che maggiormente hanno sofferto della concorrenza sleale delle importazioni a dazio zero hanno recuperato quotazioni remunerative. Il tutto in un periodo in cui si è dovuto fare i conti anche con la Brexit, con tutti i timori che c’erano nell’approcciarsi con un Paese importante per consumi di riso come la Gran Bretagna, ma da affrontare con regole nuove non essendo più componente dell’Ue”.

In ultimo – conclude – è arrivato il Covid che oggi influenza i mercati di tutti i settori per gli scompensi che ha generato sull’economia a livello globale. Seppur le quotazioni del risone siano crescenti, i costi dei fattori di produzione sono saliti alle stelle e il rischio dell’aumento dell’inflazione è reale: la preoccupazione è che nelle prossime campagne di produzione ci possa essere un ritorno a quotazioni del risone più basse ma a costi di produzione ormai lievitati”.

Redazione di Vercelli

Posted in Economia

Magda Piergianni, Camilla Ranghino, Hadil Benlaglil, Ester Vathi ed Emma Balestrieri sono le cinque studentesse della 2A del Liceo Scientifico che, insieme alla loro insegnante, Monica Tranquillo, hanno partecipato progetto Roll Cloud – Mondo Digitale e sono state le finaliste tra i cinquanta gruppi di studenti piemontesi a prendere parte al concorso.

Martedì 21 dicembre sono state presenti al Creative Day presso l’Area X di Intesa Sanpaolo a Torino, dove hanno potuto  perfezionare “Hashtag Fuori c’è il sole”, il Podcast che hanno realizzato, grazie al supporto di esperti del Cloud e alla supervisione di un ingegnere del suono. Il progetto si inserisce in Opening Future, il programma dedicato allo sviluppo delle competenze digitali, promosso da Google Cloud, Intesa Sanpaolo e Noovle, Cloud company del Gruppo TIM.

Ad ampliare l’offerta formativa dell’Istituto, per l’a.s. 2021/2022 è anche il progetto Arduino: il corso di informatica e programmazione applicata è rivolto agli studenti delle classi seconde dell’indirizzo liceo scientifico e della quarta dell’indirizzo economico -sociale. 

Arduino è una scheda open-source cioè con licenza libera, utilizzata per costruire progetti di robotica, elettronica e automazione. Si utilizza una scheda programmabile con microcontrollore e compresa di una parte software, o IDE, che eseguita su un computer, viene usata per scrivere e caricare codice informatico (in linguaggio “C”) nella scheda stessa. 

Dal 14 settembre al 3 dicembre il prof. Vittorio Macchi ha tenuto le lezioni articolate in nove giornate, per un totale di 27 ore. In ognuna di esse è stata proposta una parte di teoria e spiegazione ed una seconda parte di applicazione dei contenuti. Gli studenti hanno potuto portare a casa, sia tra una lezione e l’altra, che al termine del corso, il kit hardware, per potersi esercitare, anche in previsione della continuazione del corso il prossimo anno. L’obiettivo è stato quello di acquisire competenze trasversali come la capacità di programmare e di comunicare, utilizzando sistemi sempre più presenti nella nostra realtà quotidiana.

Il prossimo anno scolastico il progetto verrà riproposto a un ulteriore livello, che consentirà agli studenti  di approfondire quanto appreso e permetterà loro di imparare a ulteriori strumenti.

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università