VercelliOggi
Il primo quotidiano online della provincia di Vercelli

Bra-Caronnese 0-0

RG Ticino-Sanremese 3-1

Sestri Levante-Vado 2-1

La classifica

Novara 41*

Città di Varese 33*

Chieri 31**

Borgosesia 30*

Sanremese 30*

Pont Donnaz 28**

Vado 28

Casale 27***

Derthona 27**

Gozzano 25**

Bra 24*

Sestri Levante 23

Asti 20***

Ligorna 18**

RG Ticino 18*

Lavagnese 16*

Caronnese 15*

Imperia 15**

Fossano 14**

Saluzzo 11*

*una partita in meno

**due partite in meno

*** tre parite in meno

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

Biellese- Stresa 1-1

Dufour Varallo-LG Trino 0-3

Alicese Orizzonti-Oleggio 0-0

Accademia Borgomanero-La Pianese 0-1

Verbania-Pro Eureka 1-1

Città di Baveno-Venaria 1-2

Riposa: Borgaro

La classifica

Biellese 38*

Stresa 37*

Oleggio 34*

Settimo 29**

Accademia Borgomanero 29*

Borgaro 28**

Aygreville 24**

La Pianese 24*

Venaria 23*

Alicese Orizzonti 21*

Pro Eureka 20*

LG Trino 19*

Verbania 19*

Fulgor Ronco Valdengo 18**

Città di Baveno 11*

Borgovercelli 7**

Dufour Varallo 7*

* una partita in meno

** due partite in meno 

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

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Pro Vercelli 2

Juventus U23 0

Marcatori: 6’ pt  Comi, 8’ pt Della Morte

Pro Vercelli (3-4-3): Valentini; Auriletto, Masi, Cristini; Bruzzaniti (18’ st Gatto), Emmanuello, Vitale, Crialese; Della Morte (18’ st Rizzo L.), Comi (44’ st Minelli), Bunino (42’ pt Panico). A disp.: Rizzo M., Rolando, Belardinelli, Louati, Clemente, Macchioni, Iezzi, Secondo. All.: Lerda.

Juventus U23 (4-3-2-1): Israel; Leo (27’ st′ Barbieri), De Winter, Poli (27’ st Riccio), Anzolin; Miretti, Zuelli (27’ st Palumbo), Sersanti (38’ pt Sekulov); Soulé, Iocolano (27’ st Cerri); Brighenti. A disp.: Raina, Scaglia, Stramaccioni, Compagnon, De Marino, Cudrig, Boloca. All.: Zauli.

Arbitro: Zanotti di Rimini

Guardalinee: Pedone di Reggio Calabria e  Di Maio di Molfetta

Quarto uomo: Carsenzuola di Legnano.

Ammoniti: Vitale (PV), Della Morte (PV), Cristini (PV), Iocolano (J), Crialese (PV), Gatto (PV), Sekulov (J)

Espulso: 31’ st Gatto (PV) per doppia ammonizione

Recupero: 4’ pt – 3’ st

Inizia nel migliore dei modi il 2022 casalingo della Pro Vercelli che al Silvio Piola si simpone per 2 reti a zero contro la Juvenuts.

Questo è il quarto risultato utile per i leoni che hanno subito 1 sola rete nelle ultime 4 gare.

Subito si mettono bene le cose per i ragazzi di Lerda che passano in vantaggio dopo 6 minuti con  la girata vincente di Comi su cross di Vitale.

Due giri di lancette e l’acrobazia di Della Morte, assist di Bunino, vale il raddoppio.

Al 21’ una conclusioje di Bunino viene deviata.

Poco prima della mezzora Emmanuello impegna Israel ; né Bunino né Comi hanno fortuna.

Nell’altra area Cristini chiude in corner Iocolano.

La ripresa si apre con Della Morte cha calcia fuori di poco.

Al 7’ Comi non arriva per poco sul cross di Crialese.

Dopo i torinesi provano a riaprire il match ma la Pro anche in 10 uomini (doppio giallo a Gatto al 31’) riesce a controllare e condurre in porto la Vittoria

Redazione di Vercelli

Posted in Lo Sport

E finalmente il giorno è arrivato! Il giorno in cui noi, studenti della classe vincitrice del Concorso “Varcando le soglie del tempo” 2021, bandito dal Museo Leone, per la sezione Scuola secondaria di secondo grado nello scorso anno scolastico, possiamo ritirare uno dei nostri fantastici premi: la partecipazione a un laboratorio predisposto dalla sezione didattica del Museo. (A Maggio avevamo già ricevuto e apprezzato lo splendido dipinto di Paola Cameriano).

Così, grazie anche ai nostri green pass, possiamo accedere al Museo Leone per entrare nella “Vecchia Vercelli tra ospedale e farmacie”: un percorso di grande interesse per noi ragazzi che frequentiamo il corso a indirizzo socio-sanitario dell’Istituto Professionale “Lanino”.

Così, dopo aver ascoltato la storia del museo e del suo illustre fondatore, veniamo introdotti nelle sale occupate da vetrine e scaffali dove sono custodite ed esposte alcune collezioni di vasi da farmacia. I vasi hanno varie forme e sono per lo più in ceramica artisticamente decorata con i nomi latini di erbe o di prodotti medicinali.

Federica e Francesca, le gentilissime referenti del Museo Leone, ci accompagnano in un viaggio nel passato, fatto di fragranze e aromi di antica erboristeria, e mettono alla prova il nostro olfatto, invitandoci a riconoscere il profumo di quelle erbe che un tempo erano preziose per la preparazione di salvifici medicamenti. Così scopriamo che fino a non molto tempo fa ci si curava con “olio di lombrico di terra” oppure con “acqua di sperma di rana”!

Scopriamo anche che l’unguento, la teriaca, di cui parlava già anticamente Galeno e che pare fosse usato da Mitridate come antidoto contro i veleni,  è stato utilizzato fino all’Ottocento.

Mentre ci lasciamo avvolgere dagli olezzi di camomilla, iperico, sambuco, veniamo attratti da un quadro che campeggia su una parete, il dipinto settecentesco “Interno di farmacia” di Francesco Antonio Mayerle che rappresenta probabilmente l’antica farmacia ospedaliera a Vercelli, con il suo corredo di barattoli e una folla di avventori intenti all’acquisto di medicamenti.

Ci sembra di entrare nel quadro, quando veniamo accompagnati a visitare anche il museo dell’antica Farmacia Picciòla.

Guidati dal dottor Carlo Bagliani, ci addentriamo nelle sale dove, tra mobili sette-ottocenteschi, vengono conservati oggetti come bilancini, mortai, pestelli di marmo di ogni misura, alambicchi, pilloliere. Ogni oggetto ha una storia interessante che il dottor Bagliani ci racconta senza annoiarci, descrivendo il lavoro dei farmacisti di una volta, esperto nelle tecniche di preparazione di pillole e cachet, abile nella conservazione di erbe ed impasti di varie sostanze.

La storia della Farmacia Picciòla è veramente affascinante e sorprendente.

Quasi i tutti i suoi oggetti, circa duemila, sono stati rilevati e  trasferiti, grazie al dottor Bagliani, con un viaggio avventuroso da Trieste fino a Vercelli dove il museo è stato inaugurato nel 2014.

Spostandoci nella ricchissima sala, arredata da laboratorio di un’antica farmacia, il nostro sguardo vola al soffitto da dove “ci osserva” un incombente coccodrillo impagliato, appeso alla volta con una possente corda.

E’ lui che forse fa da guardia a queste sale… Ma noi non lo temiamo e concludiamo una visita davvero speciale, ringraziando il Museo Leone, la Farmacia Picciòla e la  Prof.ssa  Assunta Grasso per averci dato la possibilità di scoprire i “tesori” del passato della nostra città.

Classe IV  A SsaS – Istituto professionale “Lanino”

Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università

C’è tempo fino al 26 gennaio per candidarsi ai progetti del Servizio Civile Universale promossi dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Quest’anno, in tutta Italia, UICI Onlus-APS offre complessivamente 993 posti in sette progetti riguardanti il sostegno, l’inclusione e la partecipazione delle persone fragili alla vita sociale e culturale del Paese. 

Si tratta – ricorda il presidente di UICI Biella, Adriano Gilbertidi obiettivi importanti, inseriti nell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”.

In Piemonte sono disponibili complessivamente 16 posti, otto dei quali a Torino, quattro ad Alessandria e quattro a Biella.

Con l’emergenza Covid la situazione delle persone con disabilità visiva è peggiorata, le difficoltà sono aumentate e i problemi sono cresciuti – dichiara Gilberti -. Il Servizio Civile rappresenta un’opportunità fondamentale per tutti noi ed è un’occasione di crescita e di arricchimento per tanti giovani volontari, che potranno vivere un’interessante esperienza di formazione e di cittadinanza attiva, acquisendo competenze e capacità utili sia a livello professionale sia dal punto di vista umano e sociale”.

La domanda di partecipazione deve essere presentata entro le ore 14 del 26 gennaio 2022 esclusivamente attraverso la piattaforma DOL all’indirizzo  https:// domandaonline.serviziocivile.it/.

Possono presentare domanda i i giovani tra i 18 e i 29 anni non ancora compiuti al momento di presentazione della domanda. I progetti hanno una durata di 12 mesi e prevedono la certificazione delle competenze professionali. I volontari selezionati riceveranno un contributo economico mensile di 444,30 euro e l’attestato di fine servizio.

Per compilare la domanda è necessario avere lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) con un livello di sicurezza 2.

Tutte le informazioni sul bando e sui requisiti di partecipazione sono disponibili nell’apposita sezione del sito nazionale UICI –  www.uiciechi.it/serviziocivile/index.asp

Per qualsiasi chiarimento, gli interessati possono contattare direttamente le sezioni UICI Piemonte interessate – www.uicpiemonte.it/sezioni/.

La  scheda sintetica di progetto è consultabile su

 www. uiciechi.it/serviziocivile/bando2021/SINTESI_PROG_1.pdf

Redazione di Vercelli

Posted in Salute & Persona

(marilisa frison) – In questo fine settimana di oltre metà gennaio è venuto a parlare di Sinodalità alla nostra Comunità Pastorale n. 12, don Andrea Passera, che ha affrontato una densa nebbia da Novara fino alle porte di Trino, per poi portarci con il suo arrivo il sole.

Alle 9 del mattino di sabato 22 gennaio 2022, rappresentanti del Consiglio Pastorale delle Comunità di Palazzolo, Trino, Tricerro e Robella, si sono ritrovati in San Bartolomeo per il secondo incontro sul cammino sinodale di formazione per proseguire il lavoro comunitario, fortemente voluto dall’Arcivescovo Monsignor Marco Arnolfo. Il primo incontro era avvenuto il 22 Ottobre 2021, sempre a Trino.

Il parroco don Patrizio Maggioni, ha presentato don Andrea, che fa parte dell’Ufficio Catechistico di Vercelli, che ha illustrato vivacemente la sinodalità, esordendo:

“Da quando si è iniziato a parlare di Sinodo, io mi sento sempre chiedere dai Catechisti, dai miei parrocchiani e così via: ma cosa dobbiamo fare per essere sinodali? Cosa dobbiamo fare con il Consiglio Pastorale di Comunità? Cosa dobbiamo fare…?”.

 E prosegue:

“Io questa mattina con voi vorrei fare un passo indietro e rispondere alla domanda perché lo dobbiamo fare! E non cosa dobbiamo fare? Quali sono le radici che ci devono muovere.

Partiamo da quattro false immagini della sinodalità: la prima siamo tutti uguali e dobbiamo fare tutti le stesse cose, niente di più sbagliato, siamo tutti figli di Dio, ma ce lo dice anche San Paolo ognuno ha i suoi carismi, ognuno ha i suoi compiti secondo le sue doti.

Seconda falsa immagine, ascoltiamo tutti ma tanto poi decide il parroco, è vero che al parroco aspetta l’ultima parola, ma un parroco serio ascolta tutti e poi decide in base a quanto tutti hanno detto.

Terza falsa immagine, dobbiamo sempre radunarci tutti e ascoltare tutti se no poi si offendono, questa è un’altra immagine falsa che banalizza, non è una par condicio la sinodalità.

Quarta e ultima falsa immagine dobbiamo chiedere aiuto ai laici perché i preti non ci sono più. Non è che siano del tutto sbagliate, ognuna di queste immagini ha in sé un po’ di verità, ma la sinodalità è qualcosa di più profondo, queste che vi ho presentato sono quattro immagini superficiali di sinodalità, non sono esaustive della ricchezza del tema. – prosegue – Perché la Chiesa deve essere sinodale? Perché il primo sinodale è il nostro Dio.

Noi crediamo in un Dio trinitario, che è Padre, Figlio e Spirito Santo, è un Dio che vive in Comunione d’amore l’uno per l’altro. Se io parlo di un Dio che è uno scambio d’amore tra Padre, Figlio e Spirito Santo che vivono l’uno per l’altro, non posso come Chiesa non provare a far risplendere nel mio agire, nel mio operare questo volto di Dio.

Ecco perché la Chiesa non può che essere sinodale. La Chiesa deve essere sinodale.

E noi chi siamo? Siamo chiamati a riscoprirci, ce lo dice Papa Francesco, un unico popolo in cammino verso Dio. E con le nostre difficoltà siamo invitati a camminare insieme.

Siamo qui, anche come Catechisti, perché abbiamo assecondato una chiamata ad esserlo.

Lo Spirito Santo ci ha dato tanti doni e se camminiamo insieme riusciamo a mettere insieme tutti questi doni. Non basta riconoscere i carismi per essere sinodale, quando si convoca il Consiglio Pastorale o una riunione sinodale dobbiamo pensare che noi siamo qui perché siamo chiamati da Dio, è Dio che ci ha convocato e dobbiamo fare la nostra parte e non per far contento il parroco”.

E conclude: ”Tre le parole che dobbiamo vivere ogni volta che ci incontriamo: ascolto, dialogo e discernimento. Prima di tutto la sinodalità deve essere ascolto, ascoltiamo Dio, poi ascoltiamo la realtà dove in questo periodo di Pandemia non si può tenere conto di tante cose, la realtà degli altri, dobbiamo parlare tutti senza paura di scontrarsi, e discernimento, una Chiesa sinodale è una Chiesa che sa scegliere. Anche quando il Sinodo è finito dobbiamo continuare a essere sinodali”.

Dopo l’intervento di don Passera, il gruppo è stato calorosamente accolto in Casa Parrocchiale e dopo aver consumato un’ottima colazione offerta dai sacerdoti, ci si è divisi in due gruppi per confrontarsi e rispondere a domande preparate dalla segreteria nazionale e semplificate dall’Equipe diocesana.

E come dice Mons. Arnolfo lo scopo di questo Sinodo non è produrre documenti, ma far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori e ridoni forza alle mani.

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I più affezionati dei clienti sbufferanno ma attenderanno il loro turno. Le persone di passaggio no, e andranno altrove. Di certo, noi perderemo più tempo per assolvere ad un obbligo insensato, che per servire chi entra nelle nostre tabaccherie con la fiducia e l’apprezzamento di sempre”. Queste le parole del Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai (FIT), Giovanni Risso, a commento della decisione del Governo di introdurre l’obbligo di controllo del Green Pass anche nelle tabaccherie, come riporta l’agenzia di stampa specializzata Agimeg.

Contestiamo la decisione del Governo e ribadiamo che no, non è possibile controllare la certificazione vaccinale a tutti i nostri clienti. Non è mancanza di volontà – sottolinea Rissoè una questione del tutto pratica. I tabaccai sono spesso soli in tabaccheria e, di certo, non possono allontanarsi dal bancone per controllare il green pass sulla soglia della tabaccheria. Non si può assumere qualcuno solo per questo, impensabile perdere minuti per un controllo a fronte di una vendita realizzata in pochi secondi”.

Non lo nascondiamo, l’amarezza c’è. Ancor di più perché siamo tra le categorie che più hanno contribuito, con il loro lavoro, a mantenere in piedi l’economia del Paese in un momento di estrema difficoltà”.

Ma ancor di più ci dispiace per i nostri clienti che saranno costretti a fare la fila e con i quali ci scusiamo anticipatamente per le lungaggini che dovranno sopportare – conclude il presidente Nazionale della FIT –. Ci sarebbe piaciuto poter fare diversamente e per questo contestiamo la decisione del Governo, con la consapevolezza che si tratta di un altro regalo al contrabbando. Questo sì, inammissibile. Non finisce qui, daremo battaglia”.

Redazione di Vercelli

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Sabato 29 gennaio alle ore 21,00 nella Basilica di S. Andrea proseguono le serate di Un canto nella notte sul tema “Signore, insegnaci a pregare”.

Gli incontri, proposti dalla Fraternità della Trasfigurazione, riprendono il percorso nel nuovo anno con il consueto appuntamento nell’ultimo sabato di ogni mese.

Musiche, canto, immagini e testi guideranno la riflessione per cercare insieme le parole preziose della preghiera con cui, come figli pur nella diversità delle confessioni religiose, ci rivolgiamo al Padre.

La serata, infatti, si pone al termine della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Redazione di Vercelli

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(Stefano Di Tano) – La popolazione e l’intero territorio del Vercellese e della Valsesia sono grati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli per quanto dispone con grande generosità per far fronte alle continue necessità che si evidenziano nella vita culturale e sociale della provincia. Un compito di grande valore che è previsto dall’Atto Costitutivo dell’Ente e si estrinseca nell’esaminazione e nella scelta deliberativa delle numerosissime richieste che provengono da tutto il  territorio, dalle varie  associazioni, dalle comunità assistenziali, gruppi e istituti di volontariato, e da quelle entità culturali che non avrebbero possibilità di sopravvivenza senza vivaci interventi di sostegno.

Di tutte queste realtà ha parlato con giusta soddisfazione alla stampa cittadina il Presidente Avv. Aldo Casalini nel corso di una importante conferenza di aggiornamento sulle ultime decisioni del Consiglio di Amministrazione e dell’Organo di Indirizzo della Fondazione. I dati emersi sono di estremo valore contabile e di grande positività sociale: deliberati e distribuiti 57 mln di euro; l’ attuale patrimonio disponibile sale a 118 mln di euro, le erogazioni nel 2021 sono state due milioni e 150 mila euro a valere sui contributi versati per circa 110 iniziative approvate, tenendo presente che per un ulteriore positivo vantaggio non ancora registrato, si avrà nel 2022 un recupero di importi da gestire per altri 200 mila euro, in aumento della cifra che sarà disponibile nel corso dell’anno.  

L’avv. Casalini, ha poi riferito sulla decisione di varare una iniziativa di “comunicazione” con la finalità di stabilire un rapporto diretto con il pubblico sulle tematiche della Fondazione; il progetto avrà il nome di “Fondazione Magazine” con probabile periodicità mensile e porterà notizie soprattutto di carattere culturale sugli eventi e gli avvenimenti di interesse locale dove è presente la Fondazione.  

Anche la prof.ssa Paoletta Picco è intervenuta su questi temi innovativi portando il suo contributo di esperienza nel campo culturale, scolastico e sociale.  Fra le altre notizie del giorno, è stato confermato il metodo già noto per rivolgere alla Fondazione le richieste di contributo, da effettuarsi con domanda scritta rivolta al Cons. di Amministrazione che le esaminerà con particolare riguardo.

Con il dott. Sandro Pullicani si sono ricordati i numerosi canali in cui la Fondazione ha particolare attenzione nell’esame degli interventi richiesti, specie quando riguardano il Restauro e il Recupero del Patrimonio artistico e immobiliare di tutto il Territorio, la fruizione popolare dei valori culturali nelle varie forme e formule tradizionali e moderne, le manifestazioni sportive che alimentano e valorizzano la Comunicazione specie fra i giovani, in tutte le categorie ed età.

IL LAVORO della Fondazione CRV non conosce soste e sono allo studio ancora altri progetti che verranno presto discussi ed attivati per una migliore ed attiva partecipazione dell’Ente alla vita provinciale in tutti i suoi aspetti, proprio come avviene con orgoglio e solidarietà ogni giorno, da oltre un trentennio.

Redazione di Vercelli

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Dal Libro di Neeemia, Cap. 8, 2 – 4. 5 – 6. 8 – 10

In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza.
Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: “Amen, amen”, alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.
I levìti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.
Neemìa, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: “Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!”. Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.
Poi Neemìa disse loro: “Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza”.

Dal Salmo 18

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

Dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi, Cap. 12, 12 – 31

Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: “Poiché non sono mano, non appartengo al corpo”, non per questo non farebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: “Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo”, non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato?
Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l’occhio dire alla mano: “Non ho bisogno di te”; oppure la testa ai piedi: “Non ho bisogno di voi”. Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.
Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?

Dal Vangelo secondo San Luca, Capp. 1, 1 – 4; 4, 14 – 21

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
“Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore”.
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”.

***

UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE DEL

MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA

Sei in sintonia?

(Ne 8,2-4.5-6.8-10; Sal 18; 1Cor 12,12-30; Lc 1,1-4; 4,14-21)

Stiamo leggendo l’inizio del vangelo di Luca, il cui resoconto accurato è a favore di Teofilo, nome che significa “caro amico di Dio”, quindi figura di ogni fedele. Anche oggi, chi legge il vangelo proponendosi di conoscere, amare e arricchirsi di Dio, è depositario di una verità.

Questo racconto che ci è giunto tra molti, ha lo scopo di rivestirci della certezza basata su insegnamenti solidi e utili per ricevere la grazia del perdono e la forza di affrontare l’esistenza quotidiana attraverso l’amore e la fede, che sono i frutti della verità creduta.

Ci è stata insegnata dagli apostoli ed evangelisti solo una verità, benché molte siano le sue realizzazioni. Premesso ciò, vogliamo leggere meditando il vangelo, come chi ascolta l’unica buona notizia e si convince in cuor suo che è la verità. Serve poi agire per fede sulla base di ciò che si crede.

La fede che ha guarito ciechi, impostori, sordi ed indemoniati, è la stessa che opera miracoli in chi vuol passare dalla convinzione all’azione, pur non vedendosi ancora esaudito.

Gesù chiede coerenza tra credere e aver fede. Chiede azioni in accordo alla Parola udita, perché solo così il cuore viene guarito e le opere buone si realizzano.

Siamo nella settimana di preghiera per l’unità delle diverse confessioni cristiane e Paolo ci ricorda che ognuno di noi è parte di un medesimo corpo, quello di Cristo, e in esso ognuno ha una precisa funzione da scoprire e da adempiere, così che tutto l’insieme delle parti possa crescere nell’unità attraverso la mutua collaborazione. Nascendo al mondo, Dio ci equipaggia di doni materiali e spirituali. Non solo, ma ciascuno di noi è stato reso da Dio stesso un dono per l’intero corpo; ogni persona è infatti destinata al servizio delle altre in virtù dell’appartenenza all’unico corpo.

Servire è scoprirsi in connessione con tutti, ciò significa credere di procedere da un’unica fonte: da Dio che vivifica e dona ogni capacità. Pertanto Luca dichiara che quello che leggiamo nel suo vangelo è degno di essere ritenuto la guida per vivere la promessa di Dio. Luca presenta Gesù che esordisce predicando in movimento. Infatti la grazia di Dio annunciata da Gesù si muove ed opera potentemente solo in chi agisce in sintonia con ciò che ha creduto col cuore e dichiara pubblicamente con sincera convinzione. Allora tutto ciò che costui farà sarà benedizione, salvezza e guarigione, a conferma che la sua fede è vera e lo giustifica davanti a Dio.

Credere è la piattaforma da cui ogni azione procede. Bisogna voler passare ai fatti corrispondenti, altrimenti non cambia il cuore, non vediamo con occhi nuovi, con occhi vivi.

Gesù era convinto del proposito ricevuto da Dio mediante la guida dello Spirito, perciò parlava e agiva.

E noi!? Gesù dichiara: oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato. Crediamo per essere rinnovati dentro! Oggi consideriamo che Dio ci ha salvati per amore e agiamo in sintonmia con questo Amore.

Le Sorelle Carmelitane

Monastero Mater Carmeli – Biella Chiavazza 

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