Mese: Dicembre 2021
Dal Libro del Profeta Isaia, Cap. 9, 1 – 3. 5 – 6
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Dal Salmo 95
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo a Tito, Cap. 2, 11 – 14
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Dal Vangelo secondo San Luca, Cap. 2, 1 – 14
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
***
UN PENSIERO DALLE SUORE CARMELITANE
DEL MONASTERO MATER CARMELI DI BIELLA
LA CIRCOLARITA’ DELL’AMORE
“Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”. Eccoci a Natale. Maria ci ha condotto in questo percorso di avvicinamento a Betlemme, giorno dopo giorno, con coraggio, con fede, con speranza. Chi meglio di Maria può parlarci del Natale?! Durante il cammino di Maria si compiono i giorni del parto. Durante il cammino della nostra vita si compiono i giorni anche per noi. Maria dà alla luce Gesù. Gesù dà alla luce ognuno di noi in Maria. Questo è il mistero della circolarità dell’amore! Natale è il giorno della nostra nascita: ecco la gioia, ecco il cuore che si riapre alla bontà, alla misericordia, a pensieri positivi. Maria dà alla luce il figlio primogenito: lui, Gesù, è il nostro fratello maggiore. Maria dà alla luce ognuno di noi nel giorno bello del Natale! Nasce la nuova umanità che porta i tratti di Maria e della Trinità. Cogliamo il bello del Natale scoprendo la profondità di questo appuntamento annuale che non è solo ricorrenza, non è solo vetrina, ma è rivitalizzazione del nostro credo. Siamo fragili, siamo confusi, siamo portati a seguire le nostre idee grandiose, senza fermarci a pensare e riflettere che grandiosi siamo noi! Figli nel Figlio, fratelli di Gesù, portiamo dentro di noi un nucleo divino che è la nostra ricchezza oltre ogni ricchezza. Maria avvolge Gesù e lo pone nella mangiatoia: una madre sa avere premura del proprio bambino fino a donare se stessa oltre ogni energia disponibile. Maria cammina, partorisce, cura Gesù e solo dono si prende il suo riposo, che è riposo di contemplazione amorosa del Figlio. Anche noi possiamo curare in questi giorni il nostro essere madri di Colui che ha bisogno perché fragile, infreddolito, piangente. Il cuore di ogni donna e di ogni uomo può essere il cuore materno di Maria: niente egoismo, nessuna insofferenza, piena disponibilità. Ci sono situazioni nella vita che sembrano e sono delle enormi ingiustizie: una donna incinta, un bimbo che sta per nascere e il tutto pieno negli alberghi. Una vita che nasce porta scompiglio: meglio dire che non ci sono camere libere! Maria non demorde: mi negate una culla per il piccolo?! Io e Giuseppe troviamo una mangiatoia. Sì, perché questo bimbo sarà pane di vita per tutti. Che la nostra casa sia sempre aperta, che il nostro cuore sia una mangiatoia: allora sarà Natale! Questo tempo di pandemia che sembra non passare ha sconvolto un po’ tutto e tutti. Ma anche quest’anno sarà Natale. Lasciamo che Maria ci indichi il luogo dove Gesù può nascere e seguiamola: saremo sorpresi nel vedere che c’è un posto pronto per Lui nelle periferie esistenziali dell’umanità, nelle periferie concrete delle nostre città, nelle periferie spirituali dove i lontani sono i più vicini a Dio.
Buon Natale sorelle e fratelli!
Le vostre Sorelle Carmelitane
***
Le principali funzioni natalizie nei luoghi di spiritualità più amati.
https://www.santuariodioropa.it/natale-2021-vivi-la-notte-santa-a-oropa/
http://www.carmelitanebiella.it/
https://www.sacromontedivarallo.org/wp/
Due squadre della sede centrale del Comando Vigili del Fuoco di Vercelli sono intervenute presso il Comune di Arborio in Via Castello, per un incendio del tetto di un’abitazione composta da tre piani fuori terra.
All’arrivo sul posto i Vigili del Fuoco hanno provveduto all’estinzione dell’incendio attaccandolo dall’interno tagliando il sottotetto e riducendo il danno verificatosi alla zona circostante uno dei camini dell’abitazione stessa.
L’intervento si è concluso successivamente alle verifiche del caso e alla copertura della porzione del tetto danneggiato tramite telo impermeabile.
Sul posto era presente la pattuglia dei CC di Buronzo.
Redazione di Vercelli
Il progetto “Noi con Voi” è nato da una riflessione sul particolare periodo che tutti stiamo vivendo, un periodo caratterizzato dalla pandemia di Covid-19, che ha cambiato profondamente le nostre abitudini.
Durante le ore di Alternativa alla Religione cattolica, visto l’avvicinarsi del periodo natalizio, con alcuni ragazzi delle classi 3 B Legno, 5 A (indirizzo CAT e Tecnologie del legno) e 1 A, 1 B, 2 A, 3 B e 4 A (indirizzo Liceo Scientifico opzione Scienze applicate) si è voluto realizzare qualcosa che potesse strappare un sorriso e regalare un po’ di calore alle persone più colpite da questa pandemia: i nostri cari nonni, di cui molti sono ospiti nelle case di riposo.
L’idea iniziale era di regalare un po’ di dolcezza, sotto forma di caramelle; ma abbiamo poi voluto realizzare qualcosa di più speciale per loro: è quindi nata l’idea di regalare delle “scatoline porta dolcezza”.
Con della semplice carta disegnata, i ragazzi hanno creato due differenti scatoline.
Hanno prima progettato lo schema con il programma Autocad; lo hanno poi riportato su carta, per poi ritagliare ed incollare ogni singola sagoma, realizzando quindi manualmente ogni singola scatolina.
Sempre gli stessi studenti hanno poi pensato al biglietto, desiderando da subito di fare qualcosa di non banale, ma di esclusivo per gli ospiti della casa di riposo.
I ragazzi hanno quindi deciso di riprodurre l’incontro tra la mano del Creatore e quella di Adamo del Giudizio universale di Michelangelo per ricordare ai destinatari che, nonostante la distanza, il pensiero annulla le distanze fisiche.
Venerdì 17 dicembre 2021 alcuni studenti e studentesse della classe 5 A CAT si sono quindi recati presso la casa di riposo di Gattinara, per salutare gli anziani e portare loro i prodotti realizzati.
A causa della pandemia, i ragazzi non hanno potuto consegnare personalmente i sacchetti di caramelle: gli anziani ospiti infatti sono stati portati, per l’occasione, nella sala comune al piano terra.
I regali sono stati consegnati agli ospiti dal personale della casa di riposo: i ragazzi hanno sostato davanti a una porta finestra, che per l’occasione è stata aperta per pochi attimi sul cortile, al fine di scorgere gli occhi emozionati degli anziani.
Gli studenti della classe 5 A CAT ringraziano il direttore della casa di riposo Paolo Vietti, il professor Angelo Aronica e la professoressa Federica Aprigliano per averli aiutati a realizzare il progetto “Noi con Voi” e aver dato loro la possibilità di fare un piccolo ma importante gesto, a Natale, che ricorderanno in futuro.
Prof.ssa Federica Aprigliano
I ragazzi della 5 A CAT – Michele Aquilia, Matteo Balzano, Mattia Caramelli, Nicolò Ciancia Mercandino, Matilde Lucchini, Sara Rrapaj e Camilla Zanetta
Redazione di Vercelli
Gli occupanti dei veicoli sono stati ricoverati per accertamenti
I Vigili del Fuoco di Varallo sono intervenuti oggi, giovedì 23 dicembre intorno alle ore 15.20 in località Villa San Giovanni (Fraz. di Borgosesia) per un incidente stradale che ha coinvolto tre autovetture.
L’intervento dei Vigili del Vuoco si è reso necessario per mettere in sicurezza i veicoli e ad aiutare i sanitari a estrarre l’ultima occupante ancora all’interno della sua auto.
Tutti ricoverati per accertamenti gli occupanti dei veicoli coinvolti.
La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia municipale di Borgosesia.
Redazione di Vercelli
Nella settimana dal 13 al 17 dicembre si è concluso l’ultimo scambio internazionale, svolto in forma virtuale, del progetto GEOclimHOME PRO – Geoheritage and climate change for highlighting the professional perspective.
Nato come prosecuzione ideale della precedente collaborazione quadriennale con il geoparco di Rokua e previsto per un triennio tra il 2018 e il 2021, è stato un progetto Erasmus+ che ha coinvolto gli studenti delle scuole superiori di tre Geoparchi UNESCO europei, Rokua in Finlandia, Sesia Val Grande in Italia e Chablais in Francia.
L’obiettivo del progetto era quello di aumentare la consapevolezza sui cambiamenti climatici e migliorare la comprensione da parte degli studenti del ruolo sia attivo che passivo dell’uomo nell’ambiente.
La finalità delle attività educative era anche di aumentare la consapevolezza degli studenti sulla responsabilità sociale, al fine di stimolare la cittadinanza attiva e scoprire nuove opportunità di lavoro in grado di soddisfare le esigenze di sviluppo sostenibile, per un altrettanto sostenibile futuro stile di vita.
Il punto di forza del progetto è stato il suo approccio educativo.
Gli studenti sono stati profondamente coinvolti attraverso gli scambi internazionali, durante i quali hanno partecipato direttamente a conferenze ed esperienze pratiche con ricercatori, lavorando in lingua inglese in gruppi di nazionalità miste. A conclusione di ogni settimana di scambio hanno condiviso i risultati delle attività con un pubblico di studenti, insegnanti, educatori dei geoparchi e famiglie.
La pandemia di Covid-19 ha trasformato questo approccio vincente in un punto debole. Era molto difficile, se non impossibile, viaggiare in Europa e incontrare persone ed è quindi stato necessario trovare strategie per portare avanti il programma.
Durante il lockdown 2020 le attività sono state sospese; viste le regole diverse in ogni Paese e la grande incertezza sui mesi futuri, insegnanti ed educatori hanno riprogrammato le attività, ipotizzando scenari diversi per essere pronti a ogni evenienza.
A febbraio 2021 quindi l’incontro tra Finlandia e Italia è stato misto, con attività in presenza e momenti di condivisione online.
A ottobre i partner Finlandesi hanno potuto essere di nuovo ospitati in Italia mentre l’evento finale, previsto dal 13 al 17 dicembre nel Rokua Geopark, è stato svolto virtualmente: condizioni nuovamente problematiche del paese ospitante hanno reso impossibile l’accesso di esterni alle scuole e le attività previste.
Abbiamo così salutato attraverso gli schermi la conclusione di un progetto straordinario, che ha fornito un modo decisamente inaspettato per mettere in pratica quella stessa resilienza che ambiva a incoraggiare in vista dei futuri cambiamenti globali.
La settimana di scambio ha inoltre coinciso con la 9° conferenza mondiale dei Geoparchi UNESCO, organizzata dal Jeju Island UNESCO Global Geopark, in Corea, anch’essa svolta in forma digitale. La conferenza è stata l’occasione per condividere l’esperienza con tutta la comunità dei geoparchi.
Ilaria Selvaggio ne ha seguito le attività per l’Associazione Sesia Val Grande Geopark, partner del progetto, e ha partecipato alla conferenza con un intervento per la sessione dedicata alla didattica e divulgazione della conferenza, illustrandone difficoltà e successi e raccontando come concretamente il progetto è stato adattato alle mutevoli condizioni imposte dalla pandemia, fino all’evento conclusivo.
Blog ufficiale di GEOclimHOME – PRO : https://geoclimhomeblog.wordpress.com/
Sito ufficiale della conferenza mondiale dei geoparchi: https://www.jejuggn2020.org/
Redazione di Vercelli
L’Associazione L.E.R.I. Cavour, in collaborazione con Piazza Impianti e Galileo Ferraris Srl, dal 24 Dicembre 2021 al 30 Gennaio 2022, illuminerà le Torri di Raffreddamento dell’Ex Centrale Galileo Ferraris di Trino trasformandole in Grandi Installazioni Artistiche.
Un’evento senza precedenti nel quale la “Luce” diventerà “Arte” e tramuterà le Torri in un Faro che darà risalto alla Storia dell’intero territorio.
Sulla Torre 1 verrà proiettata l’immagine del Conte Camillo Benso di Cavour che passó gran parte della sua Vita nella tenuta del Borgo di Leri, adiacente alla Ex Centrale, diventando innovatore e sperimentatore agricolo
Sulla Torre 2 verranno proiettate le immagini di Galileo Ferraris (nato nel vicinissimo paese di Livorno Ferraris), Giovanni Battista Viotti (tra i più grandi violinisti al Mondo di Musica Classica nel 1700, nato a Fontanetto Po’, altro paese che dista pochi km dalla Centrale) e Nikola Tesla.
L’Accensione Ufficiale è prevista per il giorno 24 dicembre 2021 alle ore 18,30 e l’iiluminazione delle Torri durerà fino al 30 gennaio 2022.
Partner
Piazza Impianti
Galileo Ferraris SRL
Associazione L.E.R.I. Cavour
Progetto grafico e ideazione artistica
Roberto Amadè
Ditta proiezione
Proietta SRL
Location
Ex Centrale Termoelettrica Galileo Ferraris Trino (VC)
ASSOCIAZIONE L.E.R.I. CAVOUR
“L.E.R.I. Cavour- Laboratorio Educativo Risorgimentale Italiano“
Fondata da Roberto Amadè, Marianna Fusilli e Luciano Vigani l’Associazione L.E.R.I. Cavour, acronimo di Laboratorio Educativo Risorgimentale Italiano, nasce con lo scopo primario di tutelare e promuovere il recupero del Borgo di Leri, storica Tenuta Agricola del Conte Camillo Benso di Cavour, attraverso Eventi Artistici, Culturali, Musicali e Storici.
L’intento della stessa è di recuperare e diffondere la Memoria di un Patrimonio Storico che ha dato vita alla Prima Fiamma dell’Unità d’Italia e che ha ospitato, tra i tanti, personaggi Illustri come Giuseppe Verdi.
L’idea di Illuminare le Torri adiacenti al Borgo di Leri nasce proprio con lo scopo di farle diventare un immenso Faro d’Arte nella Notte, capace di richiamare gli sguardi e illuminare la Storia dell’Intero territorio.
Redazione di Vercelli
Venerdì 24 dicembre alle ore 18 Santa Messa della Vigilia. (nel rito tradizionale). – alle ore 10.30 santa messa della notte di natale.
Sabato 25 solennità del Santo Natale. Sante Sesse alle ore 8.30 – 10.30 – 18.00.
Domenica 26 Solennità della Santa Famiglia. Sante Messe alle ore 8.30 – 10.30 – 18.00 (nel rito tradizionale).
Venerdì 31 ultima Santa Messa dell’anno 2021 alle ore 18 con il Canto del Te Deum.
Sabato 1 gennaio – prime Sante Messe dell’anno 2022 alle ore 8.30 – 10.30 – 18.
Appuntamenti fissi
Lunedì alle ore 21 ora di preghiera con il gruppo “Vita Nuova” in Chiesa Abbaziale.
Giovedì alle ore 21 Adorazione Eucaristica in Chiesa Abbaziale.
Redazione di Vercelli
Dopo l’intensa estate che ha visto sui palcoscenici dei teatri piemontesi oltre 440 repliche, l’attività è proseguita tra prosa, musica, circo e danza contemporanea, che hanno ricominciato ad abitare gli spazi del circuito; il ritorno alla piena capienza ha permesso agli spettatori di assistere in autunno a oltre 140 spettacoli.
Negli ultimi giorni dell’anno, il Circuito ospita alcuni appuntamenti tra cui lo spettacolo per bambini e famiglie Il Gruffalò al Teatro Civico di Tortona il 23 dicembre, un omaggio alle atmosfere felliniane attraverso il circo e la musica di Gelsomina Dreams al Teatro Le Serre di Grugliasco il 26 e il 31 dicembre e il tradizionale Concerto di Capodanno al Teatro Alfieri di Asti il 1 gennaio alle 17 con l’Orchestra Melos e l’Istituto Verdi.
Nuovo anno e nuove stagioni
L’inizio del nuovo anno segna anche la ripresa di molte delle stagioni comunali.
Locke – di e con Filippo Dini – dopo le repliche di Cuneo il 10 gennaio e Saluzzo l’11 apre la stagione del Teatro Magnetti di Ciriè il 12 gennaio.
Il giorno successivo si alza il sipario al Teatro La Fabbrica di Villadossola che ospita il Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show.
Per ciò che riguarda la danza, Graces, il lavoro di Silvia Gribaudi ispirato alla scultura di Antonio Canova, va in scena a Pinerolo il 14 gennaio, il 15 ad Asti ed il 16 a Casale.
Per scoprire tutti gli appuntamenti in calendario visitare il sito di Piemonte dal Vivo: piemontedalvivo.it/agenda/
Redazione di Vercelli
Nella giornata di giovedì 16 dicembre, a seguito di una segnalazione dell’Atc – Agenzia Territoriale per la Casa di Alessandria, gli agenti della Polizia Locale sono intervenuti in un edificio di Corso Verdi, dove è stata riscontrata l’occupazione abusiva di un alloggio da parte di un nucleo familiare di cittadini albanesi, composto da due adulti e due minorenni.
Il nucleo, per quanto accertato, aveva preso possesso dell’alloggio da poco di più di due mesi.
L’Atc ha però comunicato che l’appartamento, libero dall’estate, aveva già un legittimo assegnatario, il quale era in attesa di prenderne possesso.
Preso atto della situazione, e considerata l’impossibilità di procedere nell’immediatezza all’esecuzione dello sgombero, è stata avviata una trattativa tra il commissario capo Vittorio Pugno, Comandante della Polizia Locale, e il capofamiglia, G.E. di 36 anni, che ha portato all’assicurazione che gli occupanti avrebbero lasciato spontaneamente l’immobile entro pochi giorni.
Fatto che si è concretizzato ieri, mercoledì 22 dicembre, sotto il costante monitoraggio della Polizia Locale che, successivamente, ha riconsegnato alla disponibilità dell’Atc e del legittimo assegnatario l’alloggio.
La famiglia ha trovato ospitalità da alcuni parenti residenti a Mortara.
Gli occupanti sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di occupazione arbitraria di edificio pubblico come previsto dal codice penale.
Redazione di Vercelli
(marilisa frison) – Nella domenica che precede il Natale, in cui Trino è immersa nel calore, nei colori, nei profumi dei mercatini natalizi e dei canti della banda dei “Babbi Natale”, non potevano mancare i canti di un grande sacerdote musicista e compositore di fama nazionale e internazionale don Dante Destefanis. Ed è in questa atmosfera e questo clima di grande festa che la Parrocchia San Bartolomeo, la Confraternita del SS. Sacramento e degli Apostoli con il Comune di Trino, fanno memoria di don Dante nell’anno del trentesimo anniversario dalla prematura morte sopraggiunta, per infarto, il 4 febbraio 1991, a Brusaschetto.
Ricordo che don Dante fu Vice Parroco a Trino dal 1952 al 1965 e successivamente si trasferì a Vercelli, dove fu nominato “Maestro della Cappella Eusebiana” presso il Duomo.
Nel 1986, concluso l’incarico in Duomo, don Dante ritornerà a Trino e abiterà presso la casa parrocchiale, per poi trasferirsi nel 1990 nella propria abitazione a Brusaschetto di Camino, ma scendendo ogni mattina a Trino per la Santa messa nella chiesa parrocchiale e alla domenica in San Lorenzo. Questo fino alla morte.
Al mattino alle 10 di questo freddo 19 Dicembre, in Biblioteca Civica “Favorino Brunod”, di Trino, ha avuto luogo la presentazione della ristampa anastatica del libretto “Canti Semplici per la comunità parrocchiale”, di don Dante Destefanis, che uscì nel 1969 e all’epoca fu stampata dalla casa editrice Marietti. Una raccolta di 126 antifone, quasi tutte brevissime, tali da fornire un repertorio a coprire tutto l’arco dell’anno. È forse la prima raccolta così organica che nasca in italiano.
Perché questa ristampa!?
Perché, a Trino, non esiste traccia delle pubblicazioni dei molti lavori musicali del sacerdote nato a Santhià, il 22 Novembre 1923, ma trinese d’adozione: né in parrocchia né in biblioteca e tantomeno presso la Confraternita del SS. Sacramento e degli Apostoli, luogo dove don Dante ha consolidato la sua missione sacerdotale e al tempo stesso culturale.
Questa ristampa è stata possibile grazie al supporto finanziario del Comune di Trino ed è stata distribuita gratuitamente ai presenti.
A fare gli onori di casa il Sindaco, Daniele Pane e successivamente l’Assessore alla Cultura, Silvia Cottali, entrambi onorati di aver contribuito a rendere omaggio all’illustre sacerdote che nel 1954 diede vita a una scuola popolare di musica e costituì l’eccellente “Corale di San Bartolomeo”, composta da un’ottantina di coristi, tenendo conto anche dei “Piccoli Cantori della Croce di Legno”, ragazzi con un’età compresa tra i 10 e 12 anni. Però don Dante intimava ai “Piccoli Cantori” con cui partecipava ai molti congressi nazionali e internazionali:
“È un dispiacere per me e tutto il nostro coro se qualcuno a scuola non studia e fa il pigro! Chi non è capace di impegnarsi per studiare a scuola, non serve neppure nel nostro coro. Tutta la vita ci domanda dei sacrifici, ma è solo così che si diventa uomini e donne di valore, buoni cristiani e bravi cittadini“.
Ebbe Maestri del calibro di Stefano Tempia, Felice Geremia Piazzano, Giuseppe Palazzi ed Edmondo Lesca.
Di seguito la parola è passata al Priore della Confraternita del SS. Sacramento, Gianni Casula; al Presidente dell’Oftal, Mons. Paolo Angelino e allo storico trinese, Bruno Ferrarotti.
Tutti e tre hanno stilato una biografia dell’originale sacerdote, raccontando fatti significativi che ne identificavano il carattere e la personalità.
Segue un breve cenno per ognuno di loro, nell’allegato video troverete i singolari interventi completi.
Gianni Casula ha parlato delle suppellettili lasciate che parlano di lui, del concerto realizzato per la raccolta fondi per la chiesa di San Michele in Insula, che fu devastata da un ciclone il 7 giugno 1952 e riportando alla luce che il tragico crollo del campanile sulla casa del custode ne causò la morte. Ha fatto cenno sul rinnovamento liturgico della Messa Sacra voluto dal “Concilio”.
Don Paolo, che ha avuto la fortuna di conoscere e vivere don Destefanis, ha ringraziato Bruno Ferrarotti per lo splendido lavoro fatto nella riscoperta preziosa di ciò che è stata la presenza di don Dante nella Chiesa Nazionale italiana e nelle comunità in cui è stato, ha salutato il Preside Pisoni e il figlio Gabriele, che appena aveva occasione saliva da don Dante a prendere lezioni ed è diventato un ottimo organista oltre che custode di tutto il patrimonio che ha lasciato. Un saluto gradito alla cugina del sacerdote proveniente da Santhià, dopodiché ha ribadito che la preziosità di don Dante per la chiesa è un qualcosa di inesauribile, ha fatto un elogio al luogo dove ci trovavamo, che l’ha definito Cenacolo e scrigno della cultura trinese, ex refettorio dei domenicani in cui non solo si cibavano ma veniva sminuzzato nel silenzio comunitario anche il cibo della cultura.
“I Padri domenicani durante il pranzo leggono dei testi corposi a livello culturale, non fosse peraltro che sono i figli del grande Tommaso d’Aquino. E qui si pone bene la figura di don Dante – prosegue don Paolo – che con non poca fatica ha portato in lingua italiana quello che era il liber cantualis e ha riportato il cantuarium, una riduzione del testo gregoriano, in questi canti semplici, ma non banali, che poi proprio semplici non sono, ma sono di una profondità a livello biblico teologico che non ha eguali, per riflessione e nel coinvolgere l’Assemblea. Per don Dante, non c’era differenza tra giorno e notte, sovente lavorava di notte e usciva anche con il suo cane Billy, che era feroce e ubbidiva solo a lui”.
Una mattina mentre faceva colazione con don Paolo, il rubinetto della cucina gocciolava e sulle note, varie, di quelle gocce compose immediatamente un inno, perché tutto nella sua vita era sempre orientato nella lode per Dio. Amava gli animali e oltre al cane Billy aveva dei grandi e pesantissimi acquari, delle piscine con ettolitri d’acqua tant’è che, don Paolo aveva paura sfondassero il soffitto e di finire al piano sottostante, contenevano svariate qualità di pesci esotici e amava farli riprodurre, era l’amore della bellezza, tutto il creato per lui era un canto e questo canto era una lode a Dio. Don Dante pur essendo un originale era sempre prete e nel rispetto dell’altro, per lui tutte le persone erano uguali, non esistevano distinzioni.
Don Dante fu anche il Presidente del conservatorio di Alessandria.
Bruno Ferrarotti a cui erano rimasti pochi minuti, perché alle 11,15 aveva luogo la Santa Messa in San Bartolomeo, ha fatto un dettagliato rapporto della giornata tipo di don Dante, le cui attività si svolgevano e rispettavano orari ben precisi, concedendosi un riposo dall’ora di pranzo fino alle 14,30, lavorava poi ininterrottamente fino alle 22,30, dopodiché si riposava fino alle 6 del mattino dove tutto poi ricominciava. Bruno, ci ha erudito portando a nostra conoscenza una cosa che penso pochi di noi sapessero: le note e il canto che ci accolgono in chiesa per l’ultimo saluto, che tutti noi sentiamo all’ingresso accompagnando il feretro fu scritto e musicato da don Dante, quindi, don Dante è spesso presente fra noi. Inoltre, oltre a molto altro, ha comunicato che, grazie al Comune di Trino, al sacerdote musicista sarà intitolato il “largo”, ora chiamato “Corsica”, prospiciente la chiesa della Madonna del Buon Consiglio, zona “Cappelletta” e sarà chiamato “Largo. Don Dante Destefanis, sacerdote musicista 1923-1991”
La ristampa di “Canti Semplici”, è corredata di una bella biografia dello stesso Bruno Ferrarotti.
La Santa Messa è stata celebrata da Mons. Angelino e animata con tutti brani composti da don Dante Destefanis, dalla Corale Parrocchiale di Tronzano Vercellese, diretta da Gabriele Pisoni.
Sono stati intonati:
Ingresso: Santa Chiesa di Dio;
Dopo la prima lettura: Cantate al Signore sull’Arpa;
Dopo la seconda lettura: Alleluja gregoriano;
Preghiera dei fedeli: Ascoltaci o Crist, luce del mondo!
Offertorio: Haec Dies;
Santo;
Agnello di Dio;
Comunione: 1 – Vergine Madre (Divina Commedia, Canto XXXIII del Paradiso, Dante Alighieri) 2 – Hai nutrito il tuo popolo (antifona);
Uscita: Inneggiamo al Signor della gloria!
Molto bella e significativa l’omelia di don Paolo rivolta ai ragazzi, invitandoli ad andare a messa, anche se non se ne ha voglia e parlando loro dell’incontro di Maria ed Elisabetta e dell’Arca dell’Alleanza ovvero lo “Sgabello di Dio” su questa terra. E visto che andiamo verso il Natale ha invitato i ragazzi di farsi accompagnare da Maria, perché Lei è Madre di Gesù, ma è anche Madre nostra e Lei ci guarda.
Al termine della Santa Messa si sono ritrasferiti tutti in Biblioteca per un buffet in onore del sacerdote musicista e compositore, maestro del bello, dei buoni sentimenti e dell’anima.
È stato un bel momento culturale, i complimenti vanno a tutti relatori e non ultimo a Fabrizio Francese, a lui dobbiamo l’ottimo stato in cui riversa la biblioteca e grazie al suo impegno nel partecipare ai bandi, da due anni a questa parte con il contributo ricevuto di €. 20.000 (10.000 per anno) è stata arricchita e aggiornata con nuovi libri, e “Abbiamo dovuto comprare nuovi scaffali” ha aggiunto il Sindaco Pane.
In biblioteca è possibile consultare il patrimonio lasciato da don Dante alla famiglia Pisano.