Mese: Dicembre 2021
4 indagati, 1.994 persone controllate di cui 369 con precedenti di polizia. 122 pattuglie impegnate nelle stazioni sia in divisa che in abiti civili per attività antiborseggio finalizzata a contrastare i furti in danno dei viaggiatori. 21 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 52 treni presenziati; 10 i servizi lungo linea e 36 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività durante le festività natalizie del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Durante le giornate festive e prefestive sono stati predisposti dalla Polizia Ferroviaria mirati servizi di vigilanza nelle principali stazioni ferroviarie e negli scali di competenza. In particolare, a Torino i controlli si sono svolti anche con l’ausilio delle Unità Cinofile antidroga e antiesplosivo messe a disposizione dal Questore.
A Torino Porta Nuova, nel corso dei controlli, è stato indagato un cittadino marocchino in relazione al reato di detenzione di sostanza stupefacente. Sempre a Porta Nuova, gli agenti della Polfer hanno denunciato una ventenne italiana in relazione al reato di resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, nonché per lesioni personali e danneggiamento di un telefono cellulare di Trenitalia.
Nella stazione di Torino Porta Susa gli operatori Polfer, a seguito di un intervento su un treno Alta Velocità, hanno indagato un 29enne italiano in relazione al reato di resistenza a pubblico ufficiale e manifesta ubriachezza.
A Novara, gli agenti su segnalazione di un capotreno sono intervenuti a bordo di un treno in arrivo da Domodossola, in quanto due viaggiatori, un italiano e un marocchino, sprovvisti di biglietti, si sono rifiutati di esibire i documenti. Alla vista dei poliziotti, il cittadino italiano è stato immediatamente fermato e successivamente denunciato per rifiuto di fornire generalità, mentre il marocchino che ha tentato di fuggire, è stato rintracciato per le vie della città dai poliziotti. Accompagnato presso gli uffici di polizia, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale e per rifiuto di fornire generalità.
Redazione di Vercelli
Il prossimo 6 Gennaio si apre ufficialmente la nuova edizione del Carnevale Storico di Santhià, ma la situazione sanitaria, con l’impennata di contagi registrata negli ultimi giorni e il conseguente perdurare dello stato di emergenza, fa sì che pure per l’anno 2022 la cerimonia non possa svolgersi nella sua forma consolidata. Ma i membri dell’Antica Società Fagiuolesca hanno deciso che, come tradizione vuole, alle ore 20 in punto, il tamburo passerà per le vie della Città per annunciare l’inizio del periodo Carnevalesco.
“Lo scorso anno, a causa della pandemia, abbiamo potuto programmare soltanto alcune iniziative, ma non abbiamo voluto fermarci del tutto perché la tradizione deve proseguire, adeguandosi al momento storico e sottostando alla priorità del momento, che è indubbiamente la salvaguardia della salute di tutti – dichiara il Presidente Fabrizio Pistono -. Per il 2022 la situazione continua a preoccupare, quindi al momento non siamo in grado di stilare un programma definito; sicuramente saranno riproposte tutte le iniziative della passata edizione, ma l’augurio è che nel mese di febbraio ci sia un calo dei contagi che permetta di vivere un Carnevale il più normale possibile.
L’anno passato si fece uno strappo alla regola e l’Antica Società Fagiuolesca confermò nelle vesti di Majutin e Stevulin Susanna Gallo e Dario Callegari, già maschere cittadine dell’edizione 2020. Ebbene anche nel 2022 saranno ancora questi due giovani a impersonare le tradizionali maschere locali, sperando che, con la loro spensieratezza e la loro gioiosità, ci portino finalmente fuori da questo incubo”.
Redazione di Vercelli
(Stefano Di Tano) – Per tradizione ed amicizia il Club dei Veterani Pro Vercelli Calcio al termine di ogni anno si incontrano fuori dal campo di gioco senza altro impegno che consumare una cena in allegria e affondare i sorrisi nei ricordi di un periodo lontano in cui la Pro Vercelli non era solo un nome, ma la Casa dello Sport, del lavoro, dell’amicizia, la gioia di rappresentare una città e di dare gioia a migliaia di tifosi appassionati, fedelissimi, indimenticabili.
La “riunione” si è svolta in un ambiente dove “PRO VERCELLI” è veramente la parola d’ordine per tutti i numerosi frequentatori, sia per chi ama il calcio che il tennis, essendo proprio la sede dell’Associazione Tennis di Vercelli, in corso G. Rigola che dispone fra le altre proprietà, di un ampio salone per la ristorazione. Qui, fin dal pomeriggio di mercoledì sono giunti da città e regioni vicine alcuni ex giocatori che certamente quella “maglia bianca” l’hanno portata con onore e non l’hanno mai dimenticata, anzi, ne sono fieri, anche se da quei giorni allo Stadio Robbiano sono passati 20-30-40 anni e più. E parliamo, per fare qualche esempio, di Giorgio Castellazzi, Gianfranco Picardi, Bonanomi, Rossetti, Edo Iussich, ai quali si aggiungono i giocatori rimasti a Vercelli o già residenti nelle vicinanze. Ai benvenuti, il Presidente del Club, Franco Balocco, ha rivolto il suo affettuoso saluto unito agli applausi del pubblico presente e delle autorità tra le quali l’assessore Domenico Sabatino, unitamente al Presidente della FC Pro Vercelli dott. Franco Smerieri, ed al Presidente della Fondazione CR Vercelli, Avv. Aldo Casalini.
La serata è stata dedicata alla difficile situazione dello sport oggi in balìa dei problemi creati dal Covid, con tante difficiltà per mantenere l’organico delle squadre, rispettare le date dei campionati, e per i Veterani della Pro, il rinvio dei festeggiamenti del 50° anniversario della promozione in Serie C nel 1971.
Molti i ringraziamenti espressi da Balocco, rivolti a chi con notevole generosità contribuisce a sostenere le iniziative, anche benefiche dei Veterani della Pro, ed i vari eventi legati alla Storia della gloriosa Società che nel 2022 ricorderà la conquista del suo settimo ed ultimo scudetto (1922), dopo i sei del 1908, 1909, 1911,1912, 1913, 1921.
Con l’emozione classica dei “puri” gli ex-Pro Vercelli hanno ritirato gli omaggi previsti dal Club scambiando i commenti e i ricordi proposti dai presenti, confermando il piacere di sentirsi sempre vicini alla loro vecchia Società. Applausi per tutti, con altre premiazioni per amici e sostenitori, ed infine una divertente lotteria con molte vincite di premi in natura che hanno scatenato una trepidante corsa all’ultimo fortunatissimo biglietto vincente.
Terremo informati i lettori di Vercelli Oggi per i prossimi appuntamenti con il Club Veterani Pro che annovera nell’albo d’oro dei suoi Presidenti due indimenticabili personaggi: Eraldo Vanoli e Giovanni Pirovano.
Le foto della serata ci ricordano alcuni momenti di gioia e di felici ricordi insieme al grande cuore sportivo di Vercelli.
Redazione di Vercelli
Alla fine, il partito che si affida alle interpretazioni rese da un parere legale, ha dovuto accettare un compromesso con l’altro partito, quello che pare pensare “in claris non fit interpretatio”.
Ieri, 27 dicembre, ancora una riunione tesa all’Assemblea dei partecipanti in Ato2, l’Autorità d’Ambito ottimale per la gestione dell’acqua.
Molti punti all’ordine del giorno, dopo che la precedente riunione era andata deserta per l’impossibilità di raggiungere il numero legale: assenze che hanno avuto tutta l’aria di una “politica della sedia vuota”, lasciata tale da chi voleva capire che pesci pigliare.
Ma andiamo con ordine.
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che, al numero 12 dei punti in discussione, porta uno degli argomenti più divisivi di sempre: la nomina del Direttore dell’Ente, nella persona della Rag. Elena Audagna.
Perché argomento divisivo?
Perché – sostiene ormai un nutrito “partito del concorso pubblico” – la Signora non sarebbe in possesso del diploma di laurea, necessario per gli incarichi apicali.
Questo se si interpreta come pubblica la natura dell’Ente.
Se, viceversa, si considera l’Ato2 come Ente di diritto privato, allora cade la pregiudiziale.
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Da molto tempo si sono fatti vivi Amministratori che non intendono derogare oltre, convinti della natura pubblica dell’Istituzione.
Istituzione che, peraltro, sta valutando proprio se procedere o no a gara pubblica per assegnare la gestione degli acquedotti per i prossimi 30 anni.
In questo caso pare pacifico che l’Ente debba procedere assumendo le categorie del Pubblico.
Ma sono cose da Giuristi, lasciamole ai Giuristi.
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Un establishment tradizionalmente bipartisan ha, invece, sostenuto l’ennesimo tentativo di conferire l’incarico direttivo, per altri 5 anni.
Il “caso” Audagna, poi, non può non richiamare una circostanza del tutto singolare e da tempo sotto i riflettori di chiunque guardi alle Amministrazioni di Vercelli e del Vercellese.
La Signora – Direttore di Ato2 – è moglie di Silvano Ardizzone, che assume su di sé l’incarico “principale” di Ragioniere Capo del Comune di Vercelli: da qui è poi mandato (con rinnovi annuali, ormai, a memoria, decennali) a disimpegnare la consulenza al Covevar (consorzio rifiuti, che assegna l’appalto del servizio di raccolta e smaltimento) e poi dell’Azienda Farmaceutica.
Insomma: tanti incarichi apicali concentrati in una sola famiglia.
Circostanza che, di per sé, non vuole dire nulla di particolare, così come, d’altro canto, non si sono viste spesso altre situazioni simili.
Nessuna amministrazione, di qualsiasi colore politico, transitata dal Comune di Vercelli è riuscita ad esonerare Ardizzone da almeno uno degli incarichi ulteriori assegnatigli, oltre a quello di Dirigente al Settore Bilancio del Comune Capoluogo.
Non le Amministrazioni precedenti di Andrea Corsaro (che, anzi, inaugurò la stagione dei doppi e tripli incarichi), non quella del Sindaco Maura Forte e, ovviamente, in piena continuità l’attuale Amministrazione Corsaro Ter.
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C’è però da dire che, ormai, il fronte di coloro che ( muniti di supporti giuridici ben chiari, anche se contrastanti con quello del Legale per l’occasione incaricato da Ato2 ) vogliono la nomina di un nuovo Direttore, scelto con Concorso pubblico, si è ampliato.
Al punto di mettere in crisi il (politicamente) variopinto establishment pro-Audagna.
Ecco gli schieramenti.
Qui pubblichiamo, dapprima integralmente, in pdf
poi con l’estratto del solo punto 3), la serie di obiezioni mosse da una componente fondamentale dell’Ato2, l’Unione dei Comuni Montani Biellesi.
Con loro il Sindaco di Buronzo e Roberto Vanzi, della ex Unione Valle Cervo e altri amministratori.
Superfluo dire che la nota dell’Unione Montana sia stata preparata da Giuristi che sono convinti del fatto loro.
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Scatenati a sostenere Audagna, il delegato del Comune di Vercelli, Luigi Michelini, che non ha esitato a presentarsi anche come Avvocato: gli è dovuto, peraltro.
Non meno di lui il Vice Sindaco di Candelo (nella circostanza, delegata della Provincia di Biella), Gabriella Di Lanzo.
La discussione va avanti per quasi due ore serrate e, almeno dai referti che abbiamo potuto ricevere, non si è, però, capito per quali ragioni di prospettiva (anche se dovesse prevalere l’idea che si tratti di un Ente privato) l’Ato2 debba andare avanti del 2015 ad assegnare l’incarico alla Signora, in luogo di procedere ad una pubblica selezione per Personale laureato.
Alla domanda semplice: perché? Ovviamente si può rispondere anche ora, ben lieti di pubblicare ogni posizione in campo.
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Al momento di porre ai voti (al modo della gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto) la nomina, i paladini della Signora Audagna si sono, tuttavia, dovuti rendere conto di non avere i numeri.
Ferma l’opposizione di Gian Matteo Passuello, presidente dell’Unione Montana, con i suoi.
Panico.
Si cerca telefonicamente Francesco Pietrasanta, neo Presidente dell’Unione Montana della Valsesia, ma, come ha dichiarato lo stesso giovane Sindaco di Quarona, si trova purtroppo in quarantena, positivo al Covid19.
Pietrasanta avrebbe votato per Audagna? Non si sa.
Comunque, è lo stesso Passuello ad offrire una via di scampo al partito pro Audagna: propone di assegnare l’incarico non per 5, ma solo per due anni, con il vincolo esplicito di impiegare questo tempo per preparare il concorso per il successore, cercandolo appunto tra Personale laureato.
In tanti hanno l’impressione che, questa volta, la lacerazione, se sarà rimarginata, lo sarà con molta difficoltà.
(marilisa frison) – Giovedì 23 Dicembre 2021 è ritornato nella chiesa parrocchiale di Trino l’atteso “Concerto di Natale” offerto dalla Banda musicale cittadina “G. Verdi”.
Dopo l’ottava e ultima singolare Novena dedicata ai ragazzi, alle 21,30 i componenti della Banda, con la loro livrea impeccabile e gli strumenti luccicanti, hanno fatto il loro ingresso e preso posto al centro della chiesa davanti all’altare.
La chiesa si trasforma in un auditorium vibrante, il pubblico siede composto e distanziato nei banchi. Si alza, un componente della Banda, è Vincenzo Primizio, subito dalle prime battute la sua simpatia conquista i presenti, fa i dovuti ringraziamenti: al parroco per l’ospitalità, al Sindaco Daniele Pane, presente con la sua famiglia, al maestro e Direttore d’orchestra Bruno Raiteri e alle persone intervenute. Dopo i convenevoli di rito ha fatto notare che tutti gli orchestrali per l’occasione avevano il leggio nuovo, acquistato anche grazie al contributo del Comune di Trino.
Dopodiché, ha presentato il primo brano e a rompere il silenzio la magia delle note di White Christmas.
Man mano Vincenzo presenta e anima ogni pezzo con un tocco personale: Jingle Bell Rock, Disney Trin Tour, Stille Nacht, We are the World, Jingle Bells. Tutti canti natalizi collaudati, tranne una novità: Disney Trin Tour, un bellissimo brano composto dal maestro Marcello Trinchero, che qualche giorno prima aveva suonato anche al Duomo di Milano.
Il concerto si conclude con un pezzo fuori programma dedicato a un orchestrale, in seguito alla dipartita avvenuta non molto tempo fa, stiamo parlando di Quansito Bodiglio, che a 98 anni li ha lasciati e amava le note di “Bell’età”, ad ogni concerto a cui partecipava alla fine diceva: “Facciamo ancora Bell’età”, gli piaceva proprio.
Opposizione sempre battagliera al Comune di San Germano Vercellese.
Ieri, 27 dicembre, Consiglio Comunale, convocato alle ore 16,30 – leggi qui – peraltro su temi molto importanti e tutti approvati favorevolmente, alcuni di questi con la semplice astensione della minoranza.
E’ stato ad inizio seduta che la Capogruppo di Opposizione, Gianna Volpato, ha domandato se si fosse proceduto alla verifica del green pass (che, per le adunanze consiliari, è ancora nella modalità semplice).
Il Segretario Comunale facente funzione ha disposto la verifica, dalla quale è emerso che un Consigliere di maggioranza, sopraggiunto in quel momento, non potesse in esibire il certificato verde: sicchè si è allontanato dall’aula.
A Casale Monferrato nasce un nuovo Festival della fotografia.
MonFest questo il suo nome, è diretto da Mariateresa Cerretelli e promosso dal Comune di Casale Monferrato con un ampio gruppo di partner pubblici e privati, soprattutto di territorio. Avrà cadenza biennale e l’edizione di debutto è programmata dal 25 marzo al 12 giugno prossimi.
Ambizioni internazionali, forte coinvolgimento del territorio monferrino e confronto tra le arti, rappresentano i maggiori tratti distintivi del nuovo Festival, che manifesta una capacità di programmazione non del tutto usuale, confermata già dalla individuazione dei temi delle prime tre edizioni: nel ’21 l’obiettivo è puntato sulla “Fotografia, il paesaggio e le sue architetture naturali o simboliche”, nel ‘24, il tema è quello della “Fotografia e letteratura”, nel ’26, “Fotografia, tra teatro cinema e danza”.
Sin dal suo debutto, MonFest può contare su “padrini” d’eccezione: gran parte dei protagonisti della critica fotografica nazionale, compresi diversi esponenti delle nuove generazioni. Fotografia certo, ma in base al terzo dei pilastri del Festival, anche arte, architettura, ambiente. Ha valore simbolico che per la sua presentazione ufficiale sia stata scelta la sede di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, importante realtà torinese per sede e nazionale, se non internazionale per il rilievo della sua attività.
Il sottotitolo della edizione di debutto recita “Le forme del tempo”: “una espressione ispirata da Italo Calvino che definiva le città la forma del tempo. Ma che noi – afferma Mariateresa Cerretelli – estendiamo ai paesaggi, alle realtà dei ritratti e alle creatività espresse dai fotografi che saranno qui esposti”.
Ma prima di scorrere il programma, a saltare all’occhio è una scelta peculiare di MonFest: quella di puntare su giovani e donne. Sono stati i ragazzi dell’Istituto Leardi di Casale, ad esempio, a progettare il logo del Festival. Così come i ragazzi delle superiori casalesi saranno i protagonisti delle visite guidate e dei servizi di accoglienza del “loro” Festival. Gli stessi studenti hanno realizzato i ritratti fotografici dei titolari dei negozi e di altre attività di Casale.
Sullo stile di Francesco Negri, lo storico fotografo casalese cui idealmente è dedicato il festival. Le immagini campeggeranno nelle vetrine delle attività commerciali, in una originale mostra che si dipana in città.
Il coinvolgimento della città e degli appassionati di fotografia si riconosce dai più di 90 partecipanti al concorso Da Casale al Po alle colline monferrine e le 30 immagini selezionate da una giuria di esperti avranno un’esposizione e un video artistico esposti al Castello.
MonFest sarà anche un Festival al femminile. Mariateresa Cerretelli ha scelto come curatrici per alcune delle mostre di maggior rilievo: Giovanna Calvenzi, Renata Ferri, Elena Ceratti, Daria Carmi e Benedetta Donato. V
alentina Vannicola sarà una delle autorevoli autrici, presente con il suo progetto Living Layers.
Le signore del Soroptimist hanno deciso di sostenere il progetto dei giovani del Leardi e un secondo progetto rivolto alle donne fotografe, invitate a raccontare Storie di Donne, scelto da un parterre di esperte di fotografia di primo piano. L’Accademia Filarmonica che ha sede a Palazzo Gozzani Treville ospiterà i due progetti con la curatela di Benedetta Donato
Questo effervescente clima partecipativo accoglierà gli ospiti del Festival che, com’è prassi, nelle tre giornate ufficiali “occuperà” Casale con incontri, talk, portfoli.
Per giungere alle grandi mostre, che saranno diverse e decisamente di livello. A cominciare da Monferrato, terra senza confini, omaggio a questo magnifico territorio, con immagini, quasi tutte inedite, di Gabriele Basilico. Per volontà di Andrea Elia Zanini, curatore di Gabriele Basilico flâneur nelle città (del Monferrato), alle immagini del territorio si aggiungono 4 immagini del Delta del Po, omaggio ad una terra altrettanto fascinosa.
L’alessandrino Vittore Fossati proporrà Il Tanaro a Masio, mostra a cura di Giovanna Calvenzi.
Da Piemonte a Pompei, con Fotografare il Tempo, Pompei e dintorni, immagini di Claudio Sabatino. Questa mostra, a cura di Renata Ferri, sarà accompagnata da un video proiettato al Castello accanto a quello della mostra di Basilico.
Si è già citato Living Layers, lavoro di Valentina Vannicola, progetto di rilettura di uno specifico territorio di Roma, a cura di Maria Teresa Cerretelli. Saranno esposti oltre alle immagini un mini plastico e gli schizzi preparatori di questo ampio progetto.
Il mondo di Silvio Canini a cura di Elena Ceratti offrirà uno spaccato della fervida attività creativa dell’artista romagnolo. Da Mare di silenzio, una visione poetica e insolita delle spiagge del litorale in pieno inverno a diversi video come HipnoBici o la proiezione di Venditori d’ombra, in un percorso articolato e divertente, godibile sia per gli adulti che per i bambini.
Raoul Iacometti, con #homeTOhome, racconta nel Foyer del Teatro casalese, i ballerini di tutto il mondo ritratti con il cellulare nelle loro case in posizioni plastiche durante il lockdown. Mostra a cura di Luciano Bobba.
Non poteva mancare un Omaggio a Francesco Negri, avvocato, Sindaco di Casale Monferrato dal 1881 al 1888, noto soprattutto per la sua attività instancabile di fotografo e di sperimentatore. I suoi esperimenti nel campo della microfotografia, ad esempio, gli consentirono di fotografare, tra gli altri, il bacillo della tubercolosi e di entrare in contatto epistolare con Robert Koch. Questo Omaggio è a cura di Luigi Mantovani.
Nel MonFest grande rilievo hanno anche le sedi: il Castello, il Teatro, il Duomo e la Sinagoga, una delle più belle l’Europa. Le Forme del Tempo in Sinagoga si declinano nel Tempo della Storia dove Lisetta Carmi sarà presente con il suo lavoro Viaggio in Israele e Palestina Fotografie 1962-1967. La mostra è a cura di Daria Carmi e Giovanni Battista Martini. E il Tempo dello Spirito trova la sua espressione nel Duomo cittadino nel cui nartece Maurizio Galimberti presenta la rilettura dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, una tela da 6,20 x 1,50 metri.
I soggetti delle fotografie di Ilenio Celoria Fotomorfosi Infernot sono le piccole architetture ipogee scavate nella pietra che, dal 2014, sono state iscritte nella World Heritage List dell’UNESCO nell’ambito de “I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”. L’esposizione è curata da Simona Ongarelli.
Le mostre resteranno godibili oltre le giornate del Festival fino al 12 giugno 2022. Naturalmente accompagnate da workshop, letture, portfoli e talk.
«Con questo prestigioso progetto – sottolineano il vicesindaco Emanuele Capra e l’assessore Gigliola Fracchia – la Città di Casale Monferrato vuole portare a livello nazionale la grande fotografia. Partendo da Francesco Negri, padre di alcune delle più innovative tecniche fotografiche moderne, si vuole arrivare, attraverso importanti nomi della fotografia mondiale, al coinvolgimento diretto delle nuove generazioni. Un progetto ambizioso, che il territorio del Monferrato Unesco saprà valorizzare al meglio».
Redazione di Vercelli
Per la sede di Biella del Centro Territoriale Volontariato si cercano candidati/e dai 18 ai 28 anni per partecipare al Servizio Civile Universale, con un impegno di 15 ore settimanali e un rimborso mensile di 444 euro. Scadenza Candidatura 26 gennaio 2022.
Programma sperimentale – Servizio Civile Digitale 2022
Se hai tra i 18 e 28 anni puoi fare domanda per partecipare al Servizio Civile Universale.
Vol.To – Volontariato Torino propone il progetto “DigiTIAMO solidarietà” finalizzato a favorire l’accrescimento delle competenze digitali e l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti.
Il Servizio Civile è un’importante occasione di formazione e di crescita personale e professionale che richiede un impegno di 25 ore a settimana per la durata di un anno a fronte di un rimborso spese mensile di 444,30 euro.
Il Bando per candidarsi scade il 26 gennaio 2022 ed il progetto partirà indicativamente tra aprile e giugno 2022.
Per ulteriori informazioni su:
• Progetto digitiamo solidarietà – /www.volontariatotorino.it/digitiamo-solidarieta/
• Servizio Civile Universale – www.volontariatotorino.it/servizio-civile-universale/
• Come presentare domanda – www.volontariatotorino.it/come-presentare-la-domanda-per-il-servizio-civile/
Il progetto è stato presentato insieme ai Centri di Servizio per il Volontariato di Biella, Cuneo e Vercelli ed a CSVnet, Dipartimento.
NB. Per candidarsi presso la sede di Biella del Centro Territoriale Volontariato, o per richiedere informazioni: Caterina Pidello – Segreteria CTV Biella – tel 015 8497377 -caterina.biella@centroterritorialevolontariato.org
Il persistere dello stato di emergenza e l’impennata improvvisa dei contagi di questi ultimi giorni fanno slittare l’apertura del Carnevale Storico Crescentinese 2022. Come vuole la tradizione, era tutto pronto per l’uscita dei Pifferi e Tamburi alla sera del 6 gennaio, ma i crescentinesi dovranno invece ancora attendere qualche settimana prima di immergersi nell’atmosfera carnevalesca.
Di concerto con l’amministrazione comunale il direttivo de I Birichin, il sodalizio che dal 2012 ha saldamente in mano le redini di uno dei carnevali storici più antichi e conosciuti del Piemonte, ha optato per la scelta di rimandare a febbraio l’apertura dei festeggiamenti.
“Dopo più di una riflessione, abbiamo deciso di aspettare ancora qualche giorno prima di sciogliere le riserve sullo svolgimento del Carnevale Storico 2022 – ha commentato il presidente de I Birichin, Andrea Bazzano – così da valutare se la situazione pandemica migliorerà e ci consentirà di svolgere la manifestazione in sicurezza. Prima di tutto dobbiamo pensare alla salute e ad oggi, seppure la voglia di tornare a vivere un carnevale nella normalità sia tanta, abbiamo ritenuto che non ci siano le condizioni di base adeguate per partire”.
I nuovi reali dovranno quindi mantenere il riserbo sulle loro identità ancora per qualche settimana così come i crescentinesi dovranno tenere a bada la loro curiosità.
“Dopo un anno di stop forzato, siamo determinati a proseguire la nostra bella tradizione nei modi e nei tempi che la situazione sanitaria consentirà. Sarebbe un segnale importante di ripartenza ed un modo per premiare tutti coloro che si sono vaccinati”.
Redazione di Vercelli
Non ci sarà, la sera della vigilia dell’Epifania, come vuole la tradizione, la festa di investitura e proclamazione della Bela Majin del Carnevale vercellese 2022, Maddalena Cardano.
In osservanza a quanto disposto dal dl “Festività” approvato dal governo lo scorso 23 dicembre, che prevede nuove misure anti-Covid per il periodo 30 dicembre 2021 – 31 gennaio 2022, il consiglio direttivo del Comitato manifestazioni vercellesi ha deciso di annullare l’appuntamento già previsto alla sala Le Acacie per la sera del 5 gennaio.
«Tutto quanto – fa sapere il presidente del Comitato – Stefano Roncaglia – è stato spostato alla sera di venerdì 4 febbraio, sempre alla sala Le Acacie e con il medesimo programma. Sempre che, ovviamente, ma ci auguriamo di no, non intervengano nel frattempo nuove disposizioni che comportino ulteriori spostamenti».
Redazione di Vercelli