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Anche Dante avrebbe dato la propria disponibilità

TRIPPA PER I GATTI / 871 - La corsa al voto di settembre - Ma cosa sta succedendo nella Lega per le candidature al Parlamento? - Dopo l'incontro di Arborio, praticamente niente - 

Per ora solo tanti "disponibili"

Lungosesia Ovest e Baraggia

Non era presente alla riunione, ma il pullmino per portare tutta quella gente ad Alessandria potrebbe averlo messo a disposizione Alessandro Montella (spending review, ovvio, nessuna mano corra agli inguini).

Perché il risultato dell’incontro del Direttivo provinciale della Lega (per Salvini – e ridiamo – Premier) tenutosi l’altra sera ad Arborio è una pletora di auto candidature.

Il Direttivo Provinciale, peraltro, non c’è, perché il partito è da anni affidato al Commissario On. Paolo Tiramani: quindi, se non c’è il Segretario, come fa ad esserci l’Organo Collegiale? Boh!

Ma andiamo con ordine.

Prima di tutto: chi c’era al convegno di Arborio?

Per quello che ne sappiamo: Tiramani, Eraldo Botta, Daniele Baglione, Massimo Simion, Fabrizio Bonaccio, Franck Pietrasanta, Angelo Dago, Michele Pairotto, Carla Camoriano, Gian Carlo Locarni e un po’ di altra gente, ma a noi hanno detto questi.

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In questa fase, nella Lega si sono raccolte le “disponibilità” ad una candidatura al Parlamento, per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre.

La data per la presentazione delle liste di candidati (18 agosto) si sta avvicinando.

Dunque, ecco la discussione che tentasse di mettere a fuoco le “disponibilità”.

Niente di più.

I “disponibili” sono tanti.

Sono andati tutti a firmare (ma non la candidatura, bensì, appunto, la disponibilità) ad Alessandria.

Chi sono?

Una decina (dicunt), non è che possiamo saperli tutti: lo stesso Tiramani, Eraldo Botta, Daniele Baglione, Gian Carlo Locarni, tal Ferraris di Borgosesia, che è stato piazzato in qualche Ente, Margherita Candeli, Carla Camoriano, Enrica Poletti (Varallo).

Poi forse qualcun altro, ma cambia poco.

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Dunque, quale sarebbe stato il senso dell’incontro di Arborio?

Forse quello di convincere Botta e Baglione a desistere.

Ed il loro “fermo proposito” è parso ad alcuni come una manifestazione di dissenso nei confronti del leader.

Completamente allineato, invece, un altro “disponibile”.

Recentemente confermato Segretario cittadino di Vercelli, Dante ha mostrato completa fedeltà al tridente Tiramani – Simion – Cortopassi.

Nonostante lo scherzetto che abbia tentato di tirargli il Sagacissimo (affettuoso nick name affibbiato dagli amici a Massimo Simion, padre dei successi del Centrodestra a Santhià e forse tra poco anche a Vercelli) insieme a Romano Lavarino, proprio in occasione del rinnovo per la Segreteria cittadina.

Ma si vede che Dante è “educabile” dalle bastonate: più ne prende, più obbedisce.

Quindi, che è successo ad Arborio?

Nulla, è inutile scaldarsi.

Normale amministrazione.

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