Roberto Forte
“Esprimiamo estrema soddisfazione per l’abolizione del Sistri: si trattava di una procedura troppo complessa e articolata che si sarebbe trasformata in un ennesimo adempimento a carico delle piccole e medie imprese”.
Con queste parole Roberto Forte, presidente provinciale di Confartigianato Imprese Vercelli, commenta l’abrogazione del Sistri ad opera del Decreto legge del 13 agosto 2011, numero 138, relativo a misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria. Un tratto di penna o, più precisamente, un comma di un articolo sepolto decine d’altri che compongono la “manovra correttiva di ferragosto”, ha cancellato quello che, negli ultimi due anni, è stato l’incubo di centinaia di migliaia di imprese. Il Sistri, sistema di tracciabilità telematica dei rifiuti, che doveva partire, almeno per le imprese più strutturate, già dal 1 settembre p.v. non esiste più. Non entrerà quindi in vigore il calendario d’ingresso progressivo nel Sistri per oltre 300 mila imprese di ogni tipologia interessate dalle varie scadenze. Come primo effetto dell’abrogazione perde in parte significato anche l’entrata in vigore, martedì 16 agosto scorso, del decreto sulle sanzioni amministrative per i reati ambientali. «Dopo l’annullamento del Sistri –prosegue Forte- ci chiediamo chi rimborserà le centinaia di migliaia di imprenditori che hanno sostenuto costi per adeguarsi al Sistri, pagato i contributi d’iscrizione per il 2010 e per il 2011, installato le black box sui loro veicoli, dedicato il loro tempo per partecipare a giornate informative, acquistato nuovi computer e pagato consulenti per formare il personale dedicato a far funzionare il sistema».
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