Hanno individuato Vercelli come luogo dove mandare
la feccia di tutto il Piemonte e oltre.
Perché vorrebbero,
qui a Vercelli, nell’area Polioli,
fare un gigantesco
impianto di compost, che produca biogas.
E’ lo
stesso procedimento che emana, da San Nazzaro Sesia, gli effluvi che di tanto
in tanto sentiamo.
Sono 105 mila tonnellate l’anno di “sghinga” che Iren manderà da Torino e Piemonte,
alla Società Polioli Bioenergy srl.
E non solo dal Piemonte, anche dall'Emilia Romagna (Langhirano).
Insomma, ci hanno presi di mira: in nessun'altro Comune d'Italia si sarebbero resi lecito pensare una cosa del genere.

Ma
andiamo con ordine.
Che
qualcosa suonasse falso, quando hanno piantato quel totem pubblicitario in
Piazza Cavour, si avvertiva chiaramente.
Con una mano “regalavano” (ce lo
stiamo pagando tutto) l’albero simbolo del Natale Vercellese.
Con l’altra mano, il 21 dicembre scorso, consegnavano al Protocollo dell’Amministrazione Provinciale il
fascicolo per iniziare l’iter autorizzativo che porta – tra le altre cose –
alla valutazione di impatto ambientale.
***
Fin qui –
si dirà – è una cosa che riguarda la srl Polioli Bionergy.
Che poi
la Società pensi di avere come Cliente Iren, che a sua volta potrebbe mandare
qui la sua sghinga, la feccia organica di tutto il Piemonte, è un fatto che
riguarda le imprese.
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Invece,
pare di no.
Pare che questa aberrazione sia parte essenziale del nuovo Piano Industriale di Atena Asm.
Se così fosse,
vorrebbe dire che i Consiglieri di Amministrazione di Atena Asm hanno avallato una
ignominia di tale portata, che espone il
concentrico urbano di Vercelli all’impatto con 105 mila tonnellate l’anno di
sghinga che Iren ci manda.
Se così fosse vorrebbe
dire che qualcuno in Comune ha avallato una coltellata di queste proporzioni
alla città, alla qualità della vita degli abitanti, al valore degli immobili.
Se così fosse vorrebbe
dire che il rapporto malato tra Vercelli e Iren sta diventando una pericolosa
cancrena che in qualche modo deve essere affrontata come tale.
Se fosse
vero che i Consiglieri di Amministrazione di Atena Asm nomintati dal Comune
hanno approvato un Piano Industriale con dentro questa roba, occorrerebbero
immediati, chiari, inequivocabili ed esemplari provvedimenti sanzionatori.
Se fosse
vero che in Comune qualcuno ne fosse al corrente e che avesse accettato una
cosa del genere a pochi mesi dalle elezioni, diverse ed amare sarebbero le considerazioni
che potrebbero derivarne.
La prima: il potere di Iren sul Comune sarebbe ormai tale, che i propri
affari conterebbero persino più della ovvia, anche se ipocrita, cautela degli
interessi elettorali del Pd e della Giunta uscente.
La seconda: ormai – se fosse
vero che il Comune era informato – saremmo ridotti alla stregua di vassalli.
La terza:
persino il Pd potrebbe esserne stato all’oscuro, diventando così chiaro che ciò
che pensa il partito a Vercelli è considerato meno di niente dalla Tecnocrazia
torinese, che riconosce come interlocutore solo la Giunta.
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Ora le speranze di
Vercelli, che non può tollerare un affronto
del genere, sono riposte nell’Amministrazione Provinciale, nell’Arpa e nell’Asl
che fanno parte della Conferenza dei Servizi.
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Ma sono
riposte anche nei Consiglieri Comunali, che hanno tutti gli strumenti per
fermare lo scempio.
Lo sdegno in città è unanime.
Non è
troppo tardi.