Generosità, perché anziché rifugiarsi nella regola statutaria che gli consentiva di essere automaticamente il candidato del PD per le primarie di coalizione, ha preferito consentire anche ad altri, e in particolare al sindaco di Firenze Matteo Renzi, di partecipare ad una competizione leale, trasparente e aperta.

E la scelta sta premiando proprio il PD, che ha visto in queste ultime settimane crescere nei sondaggi il proprio consenso fin sopra al 30%.

Le primarie – ha detto Bersani – sono tutta salute: nel senso che saranno un’occasione straordinaria di partecipazione democratica e di corresponsabilità di alcuni milioni di cittadini nella scelta di chi dovrà guidare il centrosinistra alle elezioni politiche del 2013. E non è un caso se anche il Pdl sembra aver imboccato la strada di dare la parola ai propri elettori. A Renzi va sicuramente il merito di aver sospinto tanti cittadini - tentati dall’antipolitica o semplicemente indifferenti - verso un percorso democratico come sono le primarie. L’entusiasmo che Renzi ha saputo suscitare è un buon segnale per un PD capace di parlare anche alle generazioni più giovani, di promuovere un ricambio di classe dirigente e di coinvolgere realtà

vive della società civile. L’importante – conclude Bobba – è che a primarie chiuse tutti lavoriamo nella stessa direzione: vincere le elezioni per dare al paese un Governo stabile capace di rilanciare la crescita e promuovere l’equità sociale, mantenendo fermi gli impegni assunti con l’Unione Europea. Pierluigi Bersani – proprio in forza della sua esperienza politica - sia nell’amministrazione regionale che nel Governo – è la persona che può offrire competenza, autorevolezza per garantire

una guida responsabile dell’Italia nel 2013.

On. Luigi Bobba