VERCELLI - Inceneritore: la minoranza chiede al Sindaco cosa intende fare - Per bruciare i rifiuti della provincia, avrebbe dimensioni fuori da ogni parametro di sostenibilità economica
Mariapia Massa, Luigi Colombi e Pier Giorgio Comella vogliono saperne di più
Inceneritore di Vercelli
Quanto affermato dal capogruppo del Pdl in Consiglio comunale e dalle ripetute dichiarazioni del Sindaco che si è detto non contrario ad un nuovo inceneritore a Vercelli, purché piccolo lascia ai consiglieri comunali
Mariapia Massa, Luigi Colombi e Pier Giorgio Comella l’interesse a saperne di più. Espongono quindi un’interrogazione. «La documentazione resa pubblica lo scorso dicembre dal Consorzio Covevar e dalla Cooperativa Erica evidenzia in particolare come, con il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata in provincia, il residuo massimo da smaltire è pari a 27.300 tonnellate all'anno, dato passibile di una ulteriore riduzione. L'attuale vecchio impianto, in grado di bruciare fino a 70.000 tonnellate all'anno, ha determinato una consistente perdita economica per l'insufficiente quantità di materiale da incenerire». I nuovi impianti di incenerimento devono avere, ai fini della sostenibilità economica ,una capacità non inferiore a 150mila tonnellate (esempio: impianto in costruzione a Bolzano, con un costo previsto di 123 milioni di euro) pertanto “fatte salve le rimanenti considerazioni circa l'impatto sull'ambiente e sulla salute, nonché l'analisi di soluzioni alternative alla combustione dei rifiuti” i consiglieri chiedono di conoscere che cosa intenda il Sindaco per"piccolo impianto", considerato che, «se dovrà bruciare il residuo a valle della raccolta differenziata della nostra provincia, avrebbe dimensioni tali da risultare fuori da ogni parametro di sostenibilità economica, mentre, se si allineasse alla potenza dei moderni piccoli impianti, brucerebbe un quantitativo di rifiuti corrispondenti ad un bacino minimo di un milione di persone».