Quando la Direzione e i sempre entusiasti e
sorridenti Consiglieri Regionali Corgnati e Molinari (Pd) declamavano la
(peraltro di tardivissima attivazione rispetto alle promesse dei primi mesi del
2015) attivazione
dei letti CAVS, si sono ben guardati dal citare la contemporanea
chiusura dei letti del Country Hospital di Varallo e di fatto
l'abolizione e cessazione di tale servizio nell'ASL VC.
Il Country Hospital è una struttura
sociosanitaria territoriale che nasce dall’esigenza di rispondere ai bisogni di
salute di chi non necessita, a giudizio del Medico di Famiglia, della
complessità assistenziale, ma nel contempo non può vedere risolti, tutti i
propri problemi sociosanitari in ambito domiciliare attraverso gli altri
strumenti dell’Assistenza Domiciliare Integrata, Assistenza Domiciliare
Programmata, Residenza Sanitaria Assistita.
Nonostante sia ampiamente previsto dal Patto per
la Salute 2014-2016, l'ospedale di comunità di Varallo verra' chiuso, con la
scusa di trasformare i letti in Cavs e spostarli nell'Ospedale Territoriale di
Borgosesia.
Era necessario? Non crediamo, in quanto i letti
di CAVS comunque erano stati promessi da Saitta come letti in piu', sbandierando anche
l'extrabudget di 5 milioni per aprirne 320 in Piemonte.
Nessuno aveva detto invece di dover chiudere i
country hospital, tantomeno quello di Varallo.
La motivazione dell'elevato budget per tenerlo aperto non regge di fronte all'utilità
ai pazienti e ai medici di famiglia dello strumento di una gestione integrata
dei pazienti non complessi, anche con lo strumento del ricovero per un
determinato tempo per stabilizzare il paziente.
Inoltre i
medici del Country Hospital di Varallo sono medici di Medicina Generale, mentre
invece quelli deputati a curare i pazienti nei letti CAVS devono essere medici
ospedalieri.
A parte lasciare probabilmente a casa qualche
medico di Medicina Generale che lavorava a Varallo, assumeranno poi piu' medici
in Ospedale a Borgosesia?
E gli infermieri avranno da gestire il doppio
dei letti, con lo stesso organico? L'Asl
adduce minori costi di gestione con questa modalità, che saranno tutti da
comprovare nel tempo, rende impossibile
l'applicazione di quella parte del Patto della Salute che prevede gli ospedali
di comunità, particolarmente necessario nelle aree disagiate come la Valsesia.
Se è chiarissimo che questa decisione è uno
schiaffo ai pazienti valsesiani, che per il PD evidentemente contano di meno
rispetto ai pazienti di Torino, inoltre, a livello occupazionale – lavorativo
sorgono ulteriori perplessità.
Che dire poi dei precedenti ingenti investimenti
per ristrutturare il complesso di Varallo, tutto da buttare?
Valuteremo con i nostri Sindaci come opporsi a
questo provvedimento dell'Asl,
ricorrendo nelle dovute sedi.
Alessandro Stecco –
Responsabile Dipartimento Sanità – Lega Nord Vercelli
Paolo Tiramani –
Consigliere Nazionale Lega Nord Piemont
- Assessore al Comune di Borgosesia
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